9. Padova, serva
inutile.
di Trinity Neo - maggio 2007
Nuda di fronte al tracollo della sua immagine.
Da un anno, infatti, Padova è alla ribalta nazionale per fatti tutt’altro
che allegri!
Luglio 2006:
capitale della guerriglia urbana per bande con la conseguenza di diversi
pestaggi, ferimenti, devastazioni di auto in sosta e diversi arresti.
Settembre 2006: capitale dei nuovi “muri”, simboli di resa e divisione. Anche i cittadini
padovani possono provare sulla loro pelle gli effetti di quelle
Politiche della Paura che creano un mondo diviso.
Ottobre 2006: riaprono
le università e si riaccende il "caso spritz";
i giovani bevono e pisciano dappertutto senza ritegno, mentre i diciottenni consumano sempre più tabacco, hashish e marijuana.
Dicembre 2006: capitale delle “famiglie omosessuali”.
Febbraio 2007:
capitale del nuovo terrorismo con perquisizioni, sequestri di armi, arresti
e nuove br.
Maggio 2007, storie di questi giorni: capitale della prostituzione ma anche, oltre che prestigiosa sede del
Centro Oncologico
Veneto, capitale delle cure
alternative e sempre in materia di salute, capitale "dell'indisciplina".
Tra il perplesso e l'insofferente, non si capisce bene come il cittadino padovano
tolleri senza troppe preoccupazioni quanto sopra riportato.
Qualcuno giura che da queste parti molti hanno imparato a filtrare le notizie,
guardando in modo disincantato a quanto viene passato giornalmente dai vari
mass media: se si dice che tutto va male, allora vuol dire che tutto va bene!.
Tra le città del nord sembra che Padova sia ormai in cima alla speciale classifica
della disaffezione verso i mass media e questo atteggiamento di "lettura al
contrario" potrebbe rappresentarne conferma. Ma ciò non toglie che possa esistere
da parte dell'industria dei mass media un interesse specifico a presentare
Padova in questo modo. Nulla ci impedisce dunque, di cercare di capirne di
più: c'è qualcosa sotto!?
Un padovano non sa se ridere o se piangere quando pensa ad una cosa: il tram.
Deliberato nel ’99, bocciato da un referendum popolare, che ha fatto perdere
la poltrona all’allora sindaco di sinistra.
Costruito poi dal sindaco di destra, votato grazie al voto anti-tram (ambedue
i sindaci condividono poi le poltrone di importanti consigli di amministrazione di società private...).
Inaugurato infine in tutta fretta l' 8 giugno del 2004 dal presidente Berlusconi
in persona.
Il problema è che questo evento, ...trasformato in ...una farsa grottesca
e ridicola, è rimasto impresso nell’immaginario collettivo dei Padovani e
non solo di quelli... Berlusconi tranviere che ride, sorriso da clown per
spettacoli bidoni, ha inaugurato un tram fermo e ancora molti ridono al solo
pensiero. Pensate che mancava la linea aerea e il mezzo è stato trainato avanti
e indietro.... da un trattore agricolo. Il fatto è che questo benedetto tram
è entrato in funzione solo tre anni dopo, facendo lievitare i costi (ma questi
impotenti consigli di amministrazione sono poi sufficientemente competenti?)
di una barca di miliardi, ma ancora in questi giorni continua a
deragliare. Questo tram si è lasciato dietro una tale scia di danni fisici
ai cittadini, che è seconda solo alla tipica serie di immense scie chimiche,
che sempre più spesso chi si sveglia di buom mattino, trova lassù sul cielo:
rotaia assassina, una rotaia unica ed enorme, con ciclisti distrutti a centinaia
e signore con tacchi impigliati e caviglie gonfie come quelle degli elefanti.
Tanto è vero che è nata anche una
Associazione vittime del tram di Padova , come abbiamo visto in questi
giorni su "Striscia la notizia", di fatto il nuovo tribunale istituzionale per i
cittadini dell'Italia moderna.
Padova, si sa, è città famosa per i lunghi portici, che permettono, anche
se piove, il passeggio in tranquillità sotto i portici che un catasto napoleonico
del 1811 misurava con ammirazione in 24 km (che si sappia solo Bologna ne
ha di più lunghi). Sempre a testimonianza di certo tipo di cultura proprio
di queste terre, Padova è stata anche storicamente la prima città d’Italia
ad essere in testa alla speciale classifica delle piste ciclabili. Oggi invece
Padova, grazie al tram, sta passando alla storia come la città dei più estesi divieti alle bici.
Così il tram, nato per diminuire l'inquinamento da traffico, per ora ha solo
tolto dalla circolazione ... le bici.
Molti dicono che a Padova il tram non potrà mai funzionare.
La storia del metrotram di Padova è emblematica: non c’è modo di fare andare
i padovani su una rotaia prestabilita. I padovani è meglio lasciarli liberi,
ed accettare la loro naturale perdisposizione a vivere fuori dai ranghi. Già
in passato da questa pagine, ho espresso il concetto per cui ciò che vediamo
avvenire oggi nel mondo fisico, era già accaduto nel nostro mondo psichico
ed ancora prima in quello spirituale. Questo vale per il singolo e ugualmente
per le comunità.
L'esempio del tram a Padova non sfugge a questa regola e ben si presta quale
descrizione simbolica dello spirito, che aleggia tra i padovani.
Spirito di interdipendenza certo, ma principalmente congiunto allo spirito
di autonomia !
In tema di rifiuti, e' Padova ad aggiudicarsi il primato nella raccolta differenziata: nella citta' veneta nel 2006 si e' toccato il 39%.
Questo sistema dei divieti e delle proibizioni viene qui sopportato sempre
con maggior stanchezza. Basta pensare a questo curioso, nonché alquanto simbolico
episodio della nostra storia. La dice lunga sulla vocazione al movimento fuori
dagli schemi dei padovani e sulla loro visione … prospettica:
nel 1919, durante la prima fase di quel processo che li porterà entro un secolo
a dirigere il mondo, gli Stati Uniti vietano la vendita di alcolici, subito
imitati da Norvegia e Finlandia. Gli effetti del proibizionismo sono micidiali
(contrabbando, alcolismo, malavita) ma la legge viene abrogata solo nel 1933
(anno in cui Padova, città di movimento, inaugura la sua prima autostrada,
una delle prime in assoluto: la Venezia-Padova con quasi 150.000 veicoli il
primo anno). E a Padova invece, che cosa succede nel 1919?
Nel 1919, guarda la coincidenza, Silvio Barbieri in occasione della prima
Fiera di Padova, lancia un aperitivo, destinato a grande fortuna e che, guarda
caso, è un componente principale della ricetta dello spritz, un simbolo della socialità nelle piazze.
Oggi l’Aperol, naturalmente preso dalla solita multinazionale di turno, non
è più prodotto a Padova, ma di questo parleremo dopo…
… Torniamo piuttosto ai nostri politici di oggi: stanno seguendo un preciso
progetto oppure succede solo che non si rendono conto? Si tratta solo del
protagonismo di un sindaco esasperato di sinistra , oppure il tutto è informato
da capi così potenti tanto da condizionare anche l’altro partito?
Possibile che di questi tempi non s’accorgano del malcontento e che dell’inadeguatezza
del dirigere i comportamenti con il sistema delle multe?
Vero è che da queste parti quasi tutti sono o imprenditori o professionisti
o hanno tre lavori, per cui una certa capacità di spesa e sopportazione ancora
sussiste. Gli antichi schiavi lasciavano al padrone il 50% del reddito, oggi
con un livello di tassazione ben oltre il 50%, i padroni di oggi continuano
incuranti a far imporre nuovi divieti e conseguenti prelievi (autovelox a
trappola, multe per traffico e anti-smog, multe per gli spritz o per …le prostitute).
C’è chi è convinto che il vero senso dell’ordinanza “anti–prostituzione” è anche quello di depistare
l’attenzione dalla situazione disastrosa delle opere pubbliche e dal dramma
del dilagare della delinquenza, dello spaccio e della clandestinità in tutti
i quartieri della città, nei quali si è sparpagliata e moltiplicata “via Anelli”.
La realtà è che si pratica la politica di togliere ossigeno al sistema, in
modo da regolarne e ridurne la vitalità…
Quello che la gente vuole qui sono le soluzioni concrete e siccome queste
non arrivano, allora la gente ci pensa da sola! L’unico strumento che resta
è quello di avvelenare l’aria da una parte e di togliere ossigeno dall’altra?
E allora di fronte a tutto questo come reagisce la Padova più vitale?
Questa analisi partirà dall’elemento simbolico più vitale in assoluto per
l’uomo: l’acqua.
Padova infatti è stata ed è tutt’ora uno dei principali fornitori d’acqua
al… mondo.
L’Acqua Vera è da anni il maggior produttore di acqua minerale d’Italia e
viene esportata il tutto il mondo. Ma a Padova abbiamo anche in zona industriale
una fabbrica della Peroni, anch’essa esportata in tutto il mondo. (si proprio
quella a cui il comune ha ceduto un’intera strada pubblica, arteria nevralgica
in una zona nevralgica di traffico ed in un momento di traffico nevralgico...)
( clicca qui e cerca “Peroni” )
(speriamo che a quella banca che ha lì la sede, non venga in mente di prendersi
Corso del Popolo… altrimenti qualcuno forse finisce anche per dargliela!)
Questa fabbrica è da molti anni il più grosso cliente dell’APS (ex
azienda municipalizzata dell’acqua, che sta per finire in mani francesi così
come il tram, (la
fiera, prima in Italia in diversi settori, e la banca Antonveneta, per la verità finita in mani prima olandesi ed ora inglesi,
via svizzeri) ed è dunque ufficialmente il maggior consumatore d’acqua
in Padova.
(per inciso anche la Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, la più antica
cassa di risparmio d'Italia è stata presa e dunque non risponde più agli interessi
della comunità padovana).
Se l’ Enel per esempio prevede tariffe più alte al crescere dei consumi, sembra
invece che per l’acqua valga il contrario, a seguito del criterio forse, che
in fondo è lecito praticare degli sconti ai maggiori clienti.
Voi penserete che i nostri amministratori pubblici avranno valutato attentamente
il business per la comunità ed avranno sicuramente reinvestito i lauti profitti
in adeguate opere pubbliche, giusto ? Invece no, sono finiti direttamente
in Svizzera e reinvestiti nelle solite casseforti
finanziarie.
… Ah, Padova, Padova... più serva inutile di così!
Che cosa c'entra il cittadino comune con l'Acqua Vera o la Peroni?
Pochi anni ancora e vedremo.
Capiremo anche come e perchè serviva toglierci ossigeno...con l'acqua.
Passiamo ora al solido e cioè al cibo del padovani.
Epicuro, l’antico filosofo greco, diceva che “l'uomo é quel che mangia”!
Scontato che i migliori ristoranti ed il miglior cibo del mondo siano italiani,
oggi a Padova in questo momento abbiamo il miglior ristorante d’Italia, il miglior bar pasticceria d’Italia, nonché ripetutamente campione del mondo e Padova
costituisce forse oggi il migliore distretto di produzione eno-gastronomica
in assoluto, nonchè una delle principali piazze di consulenza (e conquista...)
per le maggiori industrie alimentari del Paese.
Cose per soli ricchi, si potrebbe pensare. Invece no, perché sono solo la
punta di un iceberg, fatto decine e decine di imprese, che stanno combattendo,
come un nuovo Davide contro Golia, una battaglia epica per la nostra salute
e la salute dell’ambiente.
Da qui partono quotidinamente e si estendono "pericolosamente" nuove crociate
moderne: contro la vanillina per esempio, un pestifero prodotto chimico industrialmente
usato al posto della naturale vaniglia, contro i grassi idrogenati nei gelati
e nel pane, o nelle merendine dei nostri figli. Ancora contro gli ormoni ed
i medicinali sintetici nelle carni e così via con una quantità innumerevole
di ingredienti, imposti dalle multinazionali alimentari, che controllano l'80%
dei prodotti alimentari mondiali, ma che rendono finti e truccati i nostri
cibi, nonchè ...poco sani.
Dall'altra parte invece, una volta bandito ogni lievito chimico, vengono proposti
nuovi(o antichi?) modelli: per il pane (e tutti i prodotti da forno) pr esempio,
la "pasta madre", che lavora naturalmente per 6 giorni e che il settimo
giorno riposa.
Soprattutto si propone l'unico modo di alimentarsi da sempre conosciuto, fondato
sulla percezione dei nostri sensi, in primis quello del gusto.
Inesorabilmente così va a cadere miseramente il modello proposto dalla sistema
globalizzante dei gusti, fondato appunto sul "mangiare per associazione
mentale", anzichè sulla capacità naturale umana di "percepire". Così l'uomo
un po' alla volta recupera le propria potenzialità percettiva, che poi estende
in tutti i campi della propria attività, riprendendo nelle proprie mani il
proprio destino.
Tornando così a dare apriorità alle leggi della natura (e di conseguenza,
di chi le governa).
Il problema è, che dietro a poche imprese di successo, ormai uscite dall'anonimato
e assunte all'onore della ribalta da parte dei mass media, esiste un piccolo
esercito di piccole imprese, che devono lottare quotidianamente contro una
serie innumerevole di lacci e lacciuoli. Questi sono dovuti ad all'ignoranza
bestiale di una burocrazia e di un mercato, che qualcuno, grazie a questa
ignoranza, sembra volere ridurre alla schiavitù. Sorvoliamo sulla proverbiale
ignoranza del "consumatore" (già il termine usato dai mass media per indicare
l'uomo è emblematico!)... Lo sapevate che i consorzi agrari ed in genere quasi
tutte le strutture pubbliche come i mercati ortofrutticoli, i veterinari e
le a.s.l. sconsigliano agli agricoltori e agli allevatori le produzioni biologiche?
Paventando immani attacchi di parassiti, tossine e malattie catastrofiche
cercano di indurre ogni genere di paura. Infine per coloro che tengono duro
e hanno il coraggio di sfidare tutto questo (Padova è uno dei principali distretti
della produzione bio in Italia) viene riservato un trattamento, che rasenta
la persecuzione.
Eppure tutte queste piccole imprese eroiche (fatte di servi inutili), creative
ed imprevedibili, lottano, vivono e si moltiplicano, nonostante redditi insignificanti,
sostenuti da quella passione ed entusuasmo che solo un credo potente può alimentare.
Questa marea montante sta mettendo sempre più in pericolo interessi di portata
enorme.
Che sia per queste ragioni che Padova viene sempre più presentata all'esterno
come un mostro?
Per questo è prioritario togliere ossigeno a questa realtà?
Come se non bastasse Padova è al centro del Veneto, la principale regione
turistica del mondo, dopo l'area di Parigi. Questo significa che un numero
crescente di persone nel mondo viene a contatto con questa vitalità e tutto
il suo dirrompente "potenziale infettivo".
Ma c'è ancora di più e di ben più potenzialmente pericoloso: a Padova ha sede l'antica Università
degli Studi di Padova, che fa parte - con Bologna, Parigi, Oxford e Cambridge
- dei primi grandi centri culturali, culla di tutto il sapere del mondo occidentale
( e dove si è laureata la prima donna della storia del mondo occidentale).
A Padova l'Università non sorge, come altre Università, "ex privilegio", cioè
per speciale licenza di pontefice o imperatore, ma come il prodotto spontaneo
della cultura e gente del luogo...
Capito?
Sembra proprio che Padova questo "brutto vizio" non l'abbia proprio mai perso!
Padova è tutto un cuore pulsante di radio
alternative, siti, riviste,
associazioni e società che propongono corsi e conoscezne di tutti i tipi,
molti dei quali addirittura gratuiti o quasi (e come li fermi se sono gratis?),
tanto che oggi a Padova si può descrivere come un vero sistema parauniversitario
ad iniziativa popolare.
Il male è che tutta questa vitalità e tutto questo sapere di "tipo non istituzionale"
sta ormai invadendo le provincie limitrofe e non solo, perchè qui ormai cominciano
a venire da ogni parte d'Italia. Aggiunto ai 60.00 studenti universitari,
qui si sta formando un "esercito della non violenza" (tipico prodotto della
libera conoscenza, perchè la libera conoscenza porta sempre all'amore!) di
proporzioni e "capacità esplosiva incalcolabile e micidiale"
Che sia anche per questo che qui a Padova l'Ikea ha fatturato il primo anno
(oltre ai 10 milioni di euro della ristorazione) un po' meno di "solo" 100
milioni di Euro, contro un budget di 150?
Come mai sempre più gente (anche se non ricca) viene sempre meno attirata
dai prezzi bassi?
Capite cosa c'è sotto il fatto che Padova abbia il record di gente (stufa
di essere indotta a paure inesitenti) che non guarda più nè giornali nè televisioni?
Che cosa succederebbe se queste frange di facironosi crescessero troppo e
soprattutto si estendessero al resto della nazione.. o dell'Europa?
E poi, come si farebbe ad avvisare la gente che abita e/o arriva a Padova,
che qui ci sono multe strane, se più nessuno guarda giornali e televisione?
... Soprattutto come si creerebbe il consenso alle multe da parte degli "ignoranti"?
Meglio togliere ossigeno e dare mostri, allora...!
Ma non di solo pane si nutre l'uomo! (Anche se è interessante vedere che cosa
c'è sotto al "semplice pane", no?). Lasciamo dunque gli alimenti, che ci hanno
portati a tutti questi strani discorsi, per passare piuttosto ad altri tipi
di alimenti ancora più piacevoli ed importanti: la musica per esempio.
Secondo voi è possibile che nel 2007 possa accadere un fenomeno (miracolo
del moderno villaggio globale?) per cui circa 1 miliardo di persone nel mondo
possano cantare canzoni, senza sapere chi ne sia l'autore, senza averlo mai
visto, senza alcuna pubblicità, senza che vengano pagati diritti d'autore
e senza avere assolutamente idea da dove venga questa musica?
Secondo voi è possibile che vengano pubblicati svariati cd, che girano il
mondo, compresi in diverse lingue, essere più "sacri" di "mostri sacri" quali
Pink Floyd, U2 e affini, eppure prodotti senza nessun sostegno finanziario
e senza nessuna grossa casa discografica alle spalle ?
Ancora può essere possibile che abbiano luogo decine e decine di concerti,
anche per 10.000 e più persone, fantastici anche secondo artisti e critici
di alto calibro, eppure completamente e sempre gratis, oppure se uno vuole
pagare il biglietto, ne decide lui il prezzo insindacabilmente?
Siamo nel momdo dei sogni, a Wonderland, nell'isola che non c'è?
No, signori siamo nella realtà, a Padova esattamente, dove questi eventi sono
routine e dove senpre più gente un po' alla volta sta imparando a divenire
"serva inutile".
Durante la mia lunga vita di cronista ho girato il mondo e ho potuto intervenire
a molti corsi nelle più svariate discipline della conoscenza umana, soprattutto
nella comunicazione. Ricordo con entusiasmo certi corsi, in effetti veramente
notevoli; uno in particolare tenuto da un famoso istruttore coreano, che mi
è costato più di mille euro al giorno, ma ne valeva la pena. I corsi validi
comunque non costano certo di meno, in qualsiasi parte del mondo li trovi.
Questo pensavo fino a quando non sono giunto a Padova, dove oggi mi sono stabilito
innamorato di questa città unica ed irripetibile. Ci sono arrivato seguendo
un singolare tam-tam fatto di passaparola, che parlava di corsi fantastici,
quasi gratuiti (solo un piccolo rimborso delle spese sostenute per aule e
attrezzature). Sono stati i migliori corsi mai ascoltati nella mia vita, peccato
averli conosciuti solo ora, assieme agli oltre il migliaio di fortunati, che
da tutta Italia arrivano a Padova ogni anno per presenziarvi, dopo liste di
attesa di qualche anno.
Fu così che qui a Padova ho trovato, senza cercarla(forse), la più grande
realtà di servi inutili mai scoperta: quella del volontariato.
Padova è una città record per il rapporto numero abitanti/numero associazioni.
Tra le più note a livello nazionale ne citiamo alcune nate a Padova come
Banca Etica (ma per chi non sa mai cosa fare c'è anche la
Banca del Tempo) o come i Beati Costruttori
di Pace, dove opera Don Albino Bizzotto. A proposito di Don Albino...
la chiesa cattolica viene spesso citata dai massa media per gli esecrabili
delitti (storici o attuali) commessi da sue istituzioni o da suoi membri (si
tratta di infiltrati dai poteri forti, incaricati di inquinarla?). Eppure
dopo 2.000 anni è sempre più viva che mai!
Nulla di strano in tutto questo, visto che Gesù chiede che quando io faccio
l'elemosina, non sappia la mia sinistra quel che fa la destra:.evidentemente
ciò che fa di buono la Chiesa supera di gran lunga il resto, ma resta segreto.
Ciò dimostra però, una volta ancora che i mass media sono in mano a poteri
pericolosi, nemici del messaggio di Gesù: egli propone gioia e festa, mentre
giornali e televisione propongono soprattutto dolore e paura...Come mai i
loro uomini non vengono mai incriminati?
Un'amico mi disse qualche mese fa che presto a Padova sarebbe successo qualcosa
di grosso sul tema della prostituzione (pensate che un sindaco possa fare,
se i suoi capi non sono d'accordo?).Sembra che le grandi organizzazioni di
quel tipo di business
( si conoscono bene, ma allora perchè le istituzioni non intervengono alla
fonte?)
abbiano dei grandi problemi con la piazza di Padova. Questo a causa dei gruppi
che operano a Padova nella lotta contro la prostituzione ( Mimosa, Caritas
diocesana, Welcome, Elisabetta d’Ungheria, Il cerchio della vita, Apre, Fraternità
e servizio, Gruppo Polis, Adusu, Opal, e cooperative sociali), i quali convincono
troppe ragazze ad abbandonare e a denunciare...
Per non parlare di quelle asociazioni come
il movimento per la vita, che aiuta in media una donna al giorno, (di
cui l’87% non italiane) tra quelle che sono in difficoltà a causa di una gravidanza
inattesa, subita o rifiutata. Ottengono aiuto sociale, psicologico, medico,
legale e sostegno con servizi (case di accoglienza, baby sitting...) o denaro.
Come mai queste cose non vengono dette dai comuni mass media?
Una caratteristica molto evidente della società attuale è che lo stato (da
sempre in mano agli uomini dei poteri forti) si occupa principalmente del controllo degli "schiavi"
e degli interessi della propria
casta, promuovendo guerre e strumenti per l'inquinamento fisico, psichico e spirituale degli uomini.
Dall'altre parte tutti gli uomini che credono nella vita e che in modo sempre
più vitale cercano di portare luce.
In mezzo ci stanno "gli schiavi", che vivono nell'illusione più fine e sofisticata
di tutti i tempi: quella di esssere
liberi.
Pensiamo per esempio alla
ricerca contro le principali malattie (vedi ricerca contro il cancro):
devono farsene carico le associazioni ed i privati cittadini perchè lo stato,
nonostante i più alti livelli di tassazione mai raggiunti nella storia di
tutti i tempi, non ha i fondi!?... E quelli che stanzia a chi vanno?
Ai soliti noti.
Certo Padova è un po' recidiva su questa grande questione della libertà di
scelta sul tipo di cura delle malattie... Un paio di anni fa abbiamo letto
sui giornali la storia del Dr. Roberto
Zanella, un grande uomo solo, nonostante la forte difesa da parte dei
suoi pazienti, ciò nonostante lasciato solo a combattere (e a morire) contro
la gigantesca e potentissima macchina dell'inquisizione della nedicina moderna.
In questi giorni stiamo assistendo sui giornali ad un qualcosa che somiglia
ad un "remake" del caso-Zanella. Questa volta tocca al
Dr. Paolo Rossaro.
La lezione di Roberto Zanella, deve avere lasciato il segno (Padova svegliati,
non puoi farti sempre portar via i tuoi
servi migliori!) e questa volta i padovani si stanno muovendo: altri
medici e addirittura una radio molto popolare lanciano una campagna con raccolta
di firme per la libertà di cura.
Sembra di vedere una lotta epica d'altri tempi, di quelle che infiammano gli
animi e le fantasie. Un medico povero e
benvoluto dalla gente denunciato da un barone primario oncologo tanto
ricco e potente, quanto "poco amato" sia dai pazienti che dai propri collaboratori?
Intanto la macchina burocratica non demorde e compie
il suo corso.
Una riflessione mi sorge spontanea sui diversi tipi di approccio al paziente
(non è certo facile per un medico di oggi, se decide di ascoltare la propria
coscienza!):
da una parte basarsi sui classici protocolli, che tendono a collocare ogni
persona all'interno di schemi predefiniti, dall'altra sapersi pur rapportare
con una persona, che in quanto tale è unica ed irripetibile. Ad ogni medico
spetta quella capacità di sapersi ogni volta inventare un nuovo "protocollo
personalizzato", adeguato a quello richiesto dalla propria appartenenza all'ordine
medico...
Mi vengono in mente questi passaggi del Vangelo:
da Giovanni 16:13 "...quando però sarà venuto lui, lo Spirito della
verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma
dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire".
Da Luca 11:12 "...Quando poi vi condurranno davanti ai magistrati
e alle autorità, non preoccupatevi del come e del che risponderete a vostra
difesa, o di quello che direte; perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel
momento stesso quello che dovrete dire".
Un numero enorme di associazioni e persone gravitano attorno al mondo degli
ospedali padovani e delle persone che soffrono. Un mondo difficile done nessuno
ha la ricetta della verità, ma dove i padovani si distinguono per la loro
grande opera di altruismo e gratuità.
Così come quelle due famiglie, che solo in due hanno deciso di sostenere privatamente
e segretamente un'intera comunità rom, gli ultimi degli ultimi.
E tutte quelle famiglie (a Padova sono centinaia con diverse associazioni
impegnate), che ad ogni spesa appartano una dose di alimenti per i poveri,
che poi distribusicono gratuitamente, tutte le settimane, centinaia di borse
della spesa.
E tutte quelle famiglie, che fanno accoglienza... insieme.
Potenza delle potenze ecco perché Padova è pericolosa: un dolore condiviso
viene dimezzato, ma una gioia condivisa viene moltiplicata!
(in questa città di antiche università e moderno laboratori si studiano nuove
matematiche!) "... Così, anche voi, quando avrete fatto tutto ciò che
vi è comandato, dite: "Noi siamo servi inutili; abbiamo fatto quello che eravamo
in obbligo di fare" (Luca 17:10).
Eh si, quello che facciamo qui di buono è solo quanto dovevamo fare. Questa
nostra vita a Padova è "solo" una piccola parte dell'eternità e dell'universo,
creati da Chi conosce un UNICO tipo di logica. Il resto non esiste: è solo
illusione.
OMAGGIO A GIULIANO PREPARATA DI PADOVA:
Ecco il testo di un passaggio (tratto da una puntata di Report del 1997), dell'intervista a Giuliano Preparata (uno dei più grandi scienziati del secolo, nato a Padova, candidato al Nobel), ed altri scienziati di livello internazionale, tra cui lo stesso Fleishmann, scopritore dell'effetto fusione fredda.
"
Prendiamo un'attrezzatura di questo genere che potrà arrivare a 10 kilowatt. Per questa mi servirà: un grammo di palladio, che sul mercato costa 15-20 mila lire e ho bisogno di un litro di acqua pesante, che oggi costa circa 450.000 lire al litro. Questo oggetto potrà darmi 10 kilowatt che è l'energia necessaria a far funzionare un appartamento grande, per 500 anni.
La cosa formidabile è che questa è un'energia praticamente inesauribile perché una parte su 6000 dell'acqua è acqua pesante."
Da questo passaggio si evince una forma di Free Energy, già pronta 10 anni fa...
Fin qui nulla di strano. Nel testo dell'intervista ci sono interventi, tra gli altri, di Emilio Del Giudice (scienziato, amico e collaboratore di Preparata) e molti spunti importanti di riflessione!!!!
IL GIARDINO DEI SEMPLICI OVVERO IL PRIMO ORTO BOTANICO:
L' Orto botanico di Padova è uno dei punti massimi delal città, oltre che uno dei più eccelsi siti di Geometria Sacra d'Italia.
Fondato nel 1545 su un terreno dei Monaci Benedettini di Santa Giustina, è il più antico Orto botanico universitario del mondo tuttora esistente. u istituito, su delibera del Senato della Repubblica Veneta, per
la coltivazione delle piante medicinali, che allora
costituivano
la grande maggioranza dei "semplici", cioè di quei medicamenti che provenivano direttamente dalla natura.
L'Orto botanico di Padova è all'origine di tutti gli orti botanici del mondo e rappresenta la culla della scienza, degli scambi scientifici e della comprensione delle relazioni tra la natura e la cultura. Ha largamente contribuito al progresso di numerose discipline scientifiche moderne, in particolare la botanica, la medicina, la chimica, l'ecologia e la farmacia.
Non a caso l' Orto botanico di Padova è uno dei punti massimi della città, oltre che uno dei più eccelsi siti di Geometria Sacra d'Italia.
ANNO | POPOLAZIONE MONDIALE | TIPO SOLUZIONE |
1800 | 750 milioni ca | migrazione europei- rotazione colture- compost-import.grano isole Perù Cile |
1900-1910 | 1,5 miliardi ca | invenzione di HABER/BOSCH (azoto) |
1950-1960 | 3 miliardi ca | rivoluzione verde: esportazione della chimica nel 3°mondo - triplic.produz.cibi |
2000-2010 | 6 miliardi ca | rivoluzione ogm o ritorno al naturale e redistribuzione delle risorse ? |
2002 | primo anno di deficit mondiale produzione cereali rispetto ai consumi | deficit di 100 milioni di t | 2002-2007 | serie ininterotta di deficit mondiale produzione cereali rispetto ai consumi | . | 2004 | record di max produzione cerealicola mondiale di tutti i tempi | 2029 milioni di t di cereali |
Che cosa possiamo fare noi in mezzo a questa battaglia epocale affinché vinca
lo schieramento in cui scegliamo di entrare?
Semplicemente svegliarci, divenire “facitori di pace” e giustizia in noi e
quindi attorno a noi.
Le statistiche ufficiali non lo dicono, ma una delle cause della grande crisi
di vendita in atto nei grandi magazzini e nelle aziende della grande distribuzione
è che sempre più gente non mette più piede in un centro commerciale e/o in
supermercato, sempre più gente non guarda più la televisione, sempre più gente
comincia a pensare con la propria testa…, è sempre più difficilmente condizionabile,
soprattutto ha sempre meno paura e preferisce fare e "fare a modo suo" ...
Ma quello che i più non sanno è che nonostante tutte le apparenze, il primo
schieramente sta cedendo il passo e forse proprio in questi giorni sta preparando
un'estrema e disperata sortita per ribaltare il risultato finale, che lo vede
soccombente.
Il fatto è che tutti in questo mondo devono seguire le leggi istituite dal
Suo Creatore, che valgono per tutti, bene o male che vogliano e che credano
o non credano. Ebbene queste leggi universali e perenni, insindacabili per
qualsiasi uomo, anche il più potente, stanno dando ragione a chi segue strade
vitali.
Basta guardare a chi sta vincendo i premi nobel per l'economia in questi anni:
stanno applicando all'economia pricipi basati sulla matematica del Vangelo.
Vedremo prossimamente in una delle nostre prossime inchieste alcuni paralleli
tra questi studi e aziende vincenti perchè hanno compreso ed applicano queste
leggi implacabili. Lo schieramento dei potenti, nonostante tutta la loro forza,
rimane così impotente.
Esistono delle leggi Matematiche
( i 72 discepoli, il 50% dei propri beni che Zaccheo invita cedere a terzi,
il quadruplo dei rimborsi o i gruppi di 100 e di 50, che Gesù fa sedere prima
della moltiplicazione dei 5 pani, non sono numeri a caso. Nemmeno la struttura
numerica in cui sono composti i 4 Vangeli - il cui numero 4 non è a caso -
con tutti i capitoli che si richiamano in ciascun Vangelo in una serie numerica
fissa, diversa per ognuno dei Vangeli, serie a loro volta coordinate tra loro,
come in una grande e meravigliosa sinfonia, che è difficile pensare composta
da intelligenza umana. Con buona pace di chi dice che i vangeli sono altri
o sono stati scritti/modificati da uomini: possono avere cambiato qualche
forma, non certo la struttura... ed ecco perchè tentano di mantenerci tutti
nell'ignoranza)
così come una Sacra Geografia che si aprono agli occhi di chi si introduce
nei diversi livelli di lettura del Vangelo, il libro oggi più studiato anche
e soprattutto presso le grandi scuole, dove si formano i grandi manager della
nostra società.
Oltre a questi, cresce anche il numero di altre persone "normali", ma non
mediocri, che decidono di prendere in mano il proprio destino. A queste persone
i grandi numeri non fanno più paura, sanno che solo 1 (il 10% !) dei 10 lebbrosi
torna indietro a ringraziare Gesù per la guarigione ottenuta. Questi prendono
coscienza che nei grandi numeri, la maggior parte degli effetti è dovuta a
una minoranza di cause.
Secondo le ricerche del fisico Sheldrake tutti noi siamo in assonanza con
dei "campi morfogenetici", che influenzano tutti i sistemi in cui noi siamo
immersi. Certi fenomneni, seppur presenti non emergono in superficie e non
diventano visibili a tutti, finchè non si supera una determinata soglia.
Le chiavi di molte di queste soglie sono offerte dal Vangelo... Provare per
credere! ... ( veramente il Vangelo dice che bisogna credere per provare).
Tra le molte altre regole troviamo la "legge di Pareto", quantificata nel
1951 da Juran - definita dell'80/20 - che afferma che circa l'80% degli effetti
generati in qualunque grande sistema è causato dal 20% di variabili in esso
presente. Qualche esempio pratico, perlopiù economico:
L'80% dell'uso di un prodotto coinvolge il 20% delle sue funzioni.
L'80% del traffico urbano si sviluppa per il 20% delle sue strade cittadine.
L'80% dei ricavi di un'azienda deriva dal 20% dei suoi prodotti.
L'80% dell'innovazione è attribuibile per il 20% alle risorse umane.
L'80% dell'innovazione è attribuibile per il 20% all'impegno.
L'80% degli errori è causato dal 20% dei componenti.
Questa regola può fare intuire in qualche modo come funzionano certi processi
in cui siamo coinvolti più o meno consapevolmente. I due gruppi che si stanno
fronteggiando nella battaglia campale per la risoluzione della quarta crisi
di carico, e forse per il futuro dell'umanità sono compresi in quel 20%.
Un 10% che ringrazia ed un altro 10% accecato dalla rabbia distruttiva.
In questa lotta cosmica anche solo una persona in più può fare la differenza
finale.
Dopo tutto questo è difficile, che ci sfiori ancora il dubbio di essere inutili,
o di contare poco, noi o la prima persona che incontriamo da questo momento.
Difficile pensare che Dio non ci abbia creati, ciascuno di noi, per un ben
preciso bellissimo ed appassionante disegno.
Peccato solo averlo ignorato fino ad ora.
Ancora due persone fanno la differenza in questa lotta cosmica e ci danno
la forza per non arrenderci mai, sicuri della vittoria finale. Una è Maria,
che da quando è apparsa a Medjuogorie ha stravolto ogni matematica capovolgendo
le sorti del conflitto. Con la Sua chiamata incessante alla santità, ha ridato
vigore e numerosità ai servitori di Dio, imbattibili servi inutili. La santità
non è per pochi, ma per tutta la moltitudine che partecipa a questa battaglia
dei "facitori" di pace e giustizia.
La seconda persona è Spirito Santo, che non ci abbandona mai e che è sempre
con noi in ogni momento della nostra vita.
11. Le due categorie di clienti.
di Trinity Neo - maggio 2008
Pubblichiamo qualche stralcio di dialoghi "rubati" durante questi giorni in riunioni delle forze vendite aziendali che commercializzano alimenti e in qualche fiera agrolimentare, dove operano i principali attori dei cibi che finiscono sui nostri piatti. Le argomentazioni non sono certo una novità, ma ci possono essere utili per riflettere e farci individuare a quale categoria di clienti apparteniamo, quando ci muoviamo per fare i nostri acquisti personali.
Negli ultimi tre anni anche il nostro Centro Studi in varie conferenze pubbliche (- topica quella su " LA CUCINA DEL DIAVOLO E LA CUCINA CHE CI LIBERA" - scaricabile su http://www.centrostudisalute.org/corsi_seminari_05_06.htm - vedi maggio 2006 - ) e tramite vari studi pubblicati anche in questa pagina, ha cercato di chiarire senza lesinare particolari, le cause profonde delle speculazioni in essere nel mercato agroalimentare, le conseguenze dell'apprezzamento dell'euro e che cosa avremmo dovuto aspettarci oggi di conseguenza.
dove tra l'altro si noterà ancora una volta come Padova sia sempre più importante, palestra di sperimentazione ed intraprendenza, crocevia dove passano le principali decisioni strategiche della nostra Italia di oggi e non solo.
Purtroppo la situazione del comparto bovini da latte e da carne in questo momento è drammatica. Come previsto i produttori di latte e carne nostrani chiedono prezzi più alti, a fronte di costi - specie foraggi, cereali ed energia - SEMPRE PIU' ALTI, mentre al contrario sul fronte industriale i prezzi sono in forte diminuzione (la cagliata è ribassata di 1 euro al kilo - artefatta e sofisticata, ma legale - i mangimi idem - gli additivi chimici che sostituiscono a velocità sempre più elevata le materie prime naturali al prezzo di relegare le qualità organolettiche dei cibi ai soli aromi artificiali).Le centrali del latte e i caseifici ricorrono in massa a questi semilavorati immangiabili e pestiferi per la salute sia fisica che psichico-spirituale, per fronteggiare il mercato già allertato e sotto pressione per l'inflazione alimentare galloppante e le difficoltà economiche della gente comune! (si sta formando la middle-class del mondo globalizzato - che solo pochi anni fa' l'italiano medio avrebbe definito "povera" - e non basterà certo il voto alla lega per risolvere brillantemente l'opportunità...!)
I produttori di carni, gli allevatori non si possono più permettere il foraggio ed i cereali "naturali" per alimentare i loro animali. I mangimi, sempre più tecnologici, costano molto meno: la materia prima geneticamente modificata non costa "niente" rispetto ai prodotti naturali, che costano sempre di più. Inoltre i MANGIMI BIOTECNOLOGICI (da non confondere con quelli biologici che ecludono in modo intransigente ogni manipolazione genetica) SONO GENETICAMENTE MODIFICATI, IN MODO DA GARANTIRE LA COPERTURA DA MALATTIE (le famose malattie da allevamento intensivo) E MAGGIORI RESE DELLE CARCASSE, FACENDO RISPARMIARE AGLI ALLEVATORI SIA I COSTI DEGLI ANTIBIOTICI, SIA QUELLI DEGLI ORMONI ESTROGENI ED ALTRI PRODOTTI FARMACOLOGICI UTILI PER MASSIMIZZARE LE QUANTITA' DI CIBO PRODOTTE.
Ma come fanno a costare meno questi mangimi biotecnologici, nonostante tutta la tecnologia che incorporano? (garantendo tra l'altro ottimi margini all'industria dei mangimi, ormai quasi monopolista...). Appunto, questo è il punto! Come già evidenziato nel precedente articolo l'attuale spinta speculativo-inflazionistica sulle materie prime alimentari ha reso conveniente tutta una serie di prodotti-materieprime, che prima non venivano considerati utilizzabili nell'industria alimentare. Si noti bene che i prodotti geneticamente modificati, vietati per l'alimentazione umana, possono invece essere utilizzati per l'alimentazione animale e che AL DI FUORI DELL'ITALIA (ma cosa aspettano ad eliminarlo questo paese gran rompiscatole!... al GATT-WTO non ci sopportano più con tutti i nostri DOC, DOP, IGT, DOCG, etc. etc.! - in maniera creativa, all'italiana appunto, abbiamo reinserito dalla finetra ciò che ci hanno costretto a fare uscire dalla porta: le barriere doganali!... I soliti incorreggibili.) E CIOE' NELLE BIG ANZI HUGE FARMINDUSTRIES (dove "farm" sta sia per "farmaceutico", sia per "fattoria") PRINCIPALI PRODUTTRICI ALIMENTARI MONDIALI NON SI FA PIU' NESSUNA DISTINZIONE TRA ALIMENTAZIONE PER ANIMALI ED ALIMENTAZIONE PER ESSERE UMANI, COSI' COME E' PREVISTO NEI SUPERMERCATI DEL FUTURO (ma fuori dall'Europa, sempre più spesso, possiamo già dire "supermercati attuali").
Soprattutto (tenetevi forte!) il prezzo è basso perchè i MANGIMI BIOTECNOLOGICI VENGONO "DILUITI", SFRUTTANDO PROVVIDENZIALI VUOTI LEGISLATIVI, CON TUTTA UNA SERIE DI MATERIALI CHE POTREMMO CHIAMARE DI SCARTO, VISTO CHE VENGONO RACCOLTI SOTTO LA DICITURA LEGALE "RIFIUTI". Questi prodotti non solo costano niente, ma addirittura permettono entrate supplementari, ricavi, perchè altre ditte a monte del processo avevano pagato per il loro smaltimento! State pure tranquilli però: sono tutte sostanze che non fanno male... ( ma vedremo nel prossimo articolo (sull'energia..!) come servano per togliere energia e soprattutto come siamo strumentali nel permettere che altra parte di energia venga facilmente tolta altrove...).
Non a caso anche nell' hit-parade dell'alimentazione umana entra sempre un maggior numero (e quantità) di cibi definiti dagli addetti ai lavori come "cibo-spazzatura"... specie, questi, nell'alimentazione dei bambini. Non è un mistero, che tra gli addetti ai lavori della produzione e distribuzione alimentare si dia per scontato che la peggiore alimentazione oggi in Italia si attui proprio nelle scuole elementari e negli asili... Secondo gli allevatori, colpevoli sono le industrie di trasformazione che richiedono materie prime a prezzi bassi e chi non ci sta viene eliminato come cliente. Secondo le industrie, colpevoli sono i grossisti e specie la grande distribuzione che richiedono solo prodotti a prezzi bassi e strozzano il produttore (e chi non ci sta viene eliminato come cliente). Secondo i distributori, colpevole è tutto il settore della ristorazione collettiva che chiede solo prezzi bassi, costretti dalle esigue tariffe fissate dalle amministrazioni pubbliche, situazione aggravata dai tempi lunghi di pagamento e dalle procedure che favorisocno solo le grandi aziende e soffocano le piccole aziende locali (a questo livello il primo tipo di cliente è già stato eliminato!). Secondo gli amministratori delle scuole, colpevoli sarebbero solo i genitori, perchè non disposti a pagare di più i tickets-pranzo, cosa che sommata alla loro (dei genitori o degli amministratori?) completa ignoranza e non curanza ( pigriza o negliegenza o impotenza...sempre paura è!) esclude ogni possibile miglioramento.
Insomma la colpa è sempre dei genitori... ma non dimentichiamoci che in tutta la filiera sopra descritta, i decisions-makers dovrebbero essere genitori... o forse no, data la crescita zero degli italiani...?
INSOMMA TUTTI SIAMO CLIENTI DEL SISTEMA CHE CREIAMO CON LA NOSTRA DOMANDA. SE CI OCCUPIAMO TUTTI DI MASSIMIZZARE IL PROFITTO DELLA NOSTRA ATTIVITA' IL RISULTATO E' QUESTO: TROVEREMO SOLO BENI E SERVIZI SCADENTI, MEDICI IGNORANTI ED IMPOTENTI (...oltre che arrabbiati-paurosi), PRESIDI,PROFESSORI ED INSEGNANTI IGNORANTI ED IMPOTENTI, STUDENTI IGNORANTI ED IMPOTENTI, GIORNALISTI IGNORANTI ED IMPOTENTI, ...E COSI' VIA PER OGNI PROFESSIONE (... oltre che arrabbiati-paurosi). Se sono un buyer della grande distribuzione, piuttosto che un esercente di una mensa e obbligo un mio fornitore ad inserire della segatura (prodotto edibile legalmente ammesso entro determinate caratteristiche) dentro un salume per "poterci stare dentro in prezzo", non posso poi lamentarmi quando la vita mi metterà di fronte un medico scadente, che mi curi o ad un insegnante scadente per mio figlio... Dobbiamo pur osservare inoltre che chi lavora con passione e qualità anche oltre il proprio mandato, entra di diritto nel gruppo di "coloro che danno gratis", di evangelica memoria. (Sarà questa energia di cui si dotano, che li preserverà da certi incontri, favorendone piuttosto altri...).
Nulla è a caso, dunque. Spicca sempre questa generica impotenza come caratteristica di questo nostro status sociale, sempre più attaccato da legacci e legami, sempre meno in movimento (e quindi sempre più agitato...). Ricordiamo a questo proposito che nel medioevo Lucifero, rappresentazione di Satana, veniva descritto come un mostro gigantesco, con tre facce: una nera (il colore simbolo dell'ignoranza) una gialla (simbolo di collera) e una rossa (l'impotenza)...
MI SEMBRA SCONTATO CHE RICHIAMANDOCI A VALORI TIPO LA SALUTE DEI NOSTRI FIGLI ED IL FUTURO STESSO DELL'UMANITA' E DEL PIANETA, DIREMO TUTTI CHE BISOGNA CAMBIARE LA NOSTRE ABITUDINI ALIMENTARI ed acquistare i prodotti A KILOMETRO 0, per esempio. Anche chi ci vuole sfruttare però, usa le stesse motivazioni; come distinguere ciò che è vitale da ciò che è mortale, dunque? E poi siamo in grado di occuparcene veramente ? ... Di convincere la gente? Quali prezzi sono da pagare e quale consapevolezza abbiamo, quando è ora di metter mano al portafoglio?
Mi rendo conto che è difficile rinunciare alla diabolica "comodità", prima motivazione d'acquisto di tutte le pubblicità televisive da qualche anno a questa parte... ma questa è ormai l'unica via di salvezza, che tutti siamo consapevoli, passa SEMPRE dalla porta stretta! L'unica alternativa sarà altrimenti una porta ancora più stretta, che si sta sempre più avvicinando per il mondo intero. Siamo ancora in tempo, svegliamoci!
Guasta (oh, pardon!...) Questa categoria è quella a cui si riferisce l'agente Smith (il rappresentante dell'autorità e del potere) in uno dei dialoghi cruciali del film MATRIX:
12. La fine del mondo storto
di Mauro Corona
Un giorno il mondo si sveglia e scopre che non c’è più petrolio, né corrente elettrica, né gas, né carbone. Nei paesi di montagna la situazione è abbastanza affrontabile, nelle città il discorso cambia. È inverno, l’inverno freddo e umido delle città con le nebbie e la solitudine di ognuno che messa assieme diventa di massa. I primi giorni la gente li supera, con tabarri e spavento, ormai sa tutto. Hanno capito che non c’è carburante, corrente, gas, carbone. Nessuno si chiede perché, il freddo morde, privi di forza elettrica i bruciatori non vanno.
Il mondo piglia paura. Con l’ultima benzina la gente di città corre a comprare stufe, fornelli, qualche aggeggio che funzioni a legna. Ma non ce n’è per tutti, le stufe erano considerate archeologia ridicola. Gli ultimi raccattano bidoni, contenitori di ghisa, di ferro, d’acciaio con l’intenzione di cavarne stufe. Però manca legna, in molte case e condomini non c’è canna fumaria. Allora ci si attacca al camino del bruciatore, s’infilano i tubi direttamente da un buco della finestra, tanto più sporche di così le città non diventano. Resta il problema legna. Camion non arrivano, sono a secco, treni neanche, macchine peggio, dopo alcuni giorni han finito la riserva. Negozi e supermarket, che vendevano mattonelle, carbone, pellet, cilindri di legno pressato per i barbecue domenicali, sono stati svuotati in un giorno. Rimane roba nei magazzini, quella se la tengono i padroni, per scaldarsi loro.
La paura aumenta: «Fa freddo, che facciamo?». A quel punto la gente decide che si può fare a meno di un mucchio di robe. Robe inutili che ingombrano la casa, robe di legno. Fanno a pezzi e bruciano tutto quel che non serve. Si scaldano. Ma il freddo insiste, l’inverno è lungo. «Si può fare a meno delle sedie – dicono - mangiamo in piedi». Scaldandosi, le sedie finiscono. Allora dicono che si può fare a meno di tavoli, mensole, armadi, portafiori, della libreria chi ce l’ha, e di tutto quel che è legno. Poi s’accorgono che si può dormire senza letto, sui materassi. Fanno legna di letti matrimoniali e singoli, massicci o impiallacciati, comodini e affini senza il minimo rimpianto. Scoprono che, di fronte al bisogno, niente ha più valore della vita. Altro che ricordi della nonna! Via quell’attaccapanni antico, e quella madia del Seicento, roba di noce, arde che è un piacere.
Alla sera non c’è televisione, questa è dura da mandar giù. «Che facciamo?». Manca corrente, niente tv, né luci, né forni a microonde, né gratta-formaggio, né sbatti-uova, niente di niente. Le prime notti sono da incubo, non si dorme un secondo. Abituati alla compagnia di Fede, Baudo, Vespa, Bongiorno, Santoro, Fiorello, in Italia nessuno dorme più. «Come faremo a passare le serate senza quelli?». Qualcuno azzarda: «Si potrebbe leggere, proviamo a leggere». Cercano riviste, giornali, libri, sillabari, elenchi telefonici, cercano tutto quel che è scolpito a parole. Corrono nelle biblioteche, nelle librerie, alle edicole, si procurano riviste, giornali, libri. Li trovano impilati per terra. Scaffali, portalibri, scansie e armadi sono serviti a scaldarsi. Si legge a lume di candela, lampade a petrolio, ma le scorte finiscono. Allora le gente legge alla luce del giorno fino al crepuscolo, poi si mette a chiacchierare a contar storie al buio, finché arriva un po’ di sonno. Ma non è tutto così semplice. Molti diventano pazzi, vagano per le città scure come miniere di carbone, molti si tolgono la vita, altri muoiono in disperazione. Non è facile rimanere senza comodità. Le comodità perse di colpo creano panico, non siamo preparati. Le fabbriche hanno chiuso, le scuole pure, osterie, bar, ritrovi, discoteche, anche. Tutto chiuso. Di giorno la gente si muove a piedi o in bicicletta. Sulle biciclette hanno montato ceste, pianali, servono a portare a casa qualcosa di utile. Si comincia a scambiarsi roba. È dura, durissima. La roba pian piano cala, sta per finire, finisce, serpeggia il panico. Gli ospedali sono vuoti, chi non è morto è guarito, chi ce l’ha fatta si è trascinato a casa a morire o guarire. Senza corrente i chirurghi non operano, sacche di sangue vanno a male, respiratori bloccati, ascensori, cucine, tutto fermo, morti a camionate. Negli ospizi i vecchi hanno resistito poco, sono crepati di fame e di stenti.
I morti li seppelliscono dove capita, scavano con picconi e badili, li mettono giù vestiti. Nel mondo sono milioni. Manca latte per i neonati, i neonati muoiono, vecchi e bambini sono sempre i primi a morire. Mamme e papà vanno in bicicletta o a piedi fino alle campagne, cercano un bottiglione di latte per i bimbi rimasti. Previdenti i contadini hanno i depositi colmi di fieno, possono tirare avanti fino all’estate, quando crescerà erba nuova per il bestiame. Ma c’è da eliminare vacche, l’erba nuova bisogna falciarla a mano, a mano è difficile mantenere mandrie. I contadini scoprono che non hanno più falci. E allora di corsa alla ricerca di vecchie falci nelle soffitte, negli scantinati. Vengono saccheggiati i muffosi “musei del contadino” per recuperare gli attrezzi indispensabili i che stavano da anni chiusi in bacheche di vetro e legno.
II legno serve a far fuoco. Gli attrezzi c’erano, vengono recuperati ma pochi sanno usarli. Gran parte della gente non sa nemmeno cosa sono, a che servono. Qualche vecchio contadino spiega e insegna. In primavera occorre rimettersi a seminare, o si crepa di fame. Alcuni ingegneri montano mulini a vento per fare un po’ di corrente, altri recuperano pannelli solari. A Milano sole ce n’è poco ma è pur sempre un filo di corrente che viene. Con quella corrente si fanno cose urgenti. Gli ospedali sono chiusi ma i medici vanno e vengono. Eseguono qualche intervento semplice facendo bollire i ferri con acqua e sale sulle stufe improvvisate. Non possono far bollire le siringhe, sono di plastica, si sciolgono.
Giornali non ne escono più, le macchine sono ferme, e i computer idem. Giornalisti di testate famose vanno nelle piazze e raccontano a voce quel che hanno sentito e visto. Per quelli che passano dopo, scrivono le notizie col carbone sulle facciate dei muri, sull’asfalto. Vergano notizie e parole d’incoraggiamento. Non riescono a fare a meno di scrivere, mestiere è mestiere, devono informare. E si firmano. «Quando l’acqua tocca il culo si impara a nuotare», ammonisce una scritta.
Nelle città regna un silenzio che fa torcer le budella. Non circola una macchina, una moto, un motorino, solo gente a piedi o in bicicletta. Però non c’è un grammo di immondizia. Per sopravvivere si è riciclato tutto, fino all’ultimo turacciolo. Si vede in giro gente con giubbotti multicolori confezionati assemblando buste di cellofan una sopra l’altra. Tengono caldo, tengono fuori il vento. Con quintali di bottiglie di plastica hanno fatto grondaie per catturare acqua piovana, può sempre andare bene l’acqua. Adoperano tutti gli scarti. Confezionano calze dì carta, maglie di giornali e altre robe. Con quello che non serve accendono falò per scaldarsi.
Nelle città sono venuti a sapere che i paesi di montagna se la cavano meglio. Quei montanari incolti hanno boschi, prati, campi, orti, stufe, falci, zappe, badili, vanghe e picconi. E allora vanno su. I vecchi della montagna sanno far qualcosa con le mani, insegnano ai fuggiaschi che imparano subito. Pian piano, tra morti e caos, torna la primavera, quel che la gente aspettava. Col sole tiepido i superstiti si mettono a fare, avviene il miracolo. Nelle periferie e nelle città, ogni angolo di verde, giardini, campi da golf, campi sportivi, terre incolte, parchi, terrazze, scarpate di ferrovie, aiuole, vengono accuratamente vangate e, con l’aiuto dei contadini, seminate. Seminate a tutto: patate, fagioli, radicchi, insalate, cicorie, verze, cavoli, angurie, rape, ravanelli, carote. Tutto quel che si può mangiare quando mette fuori il muso dalla terra lo hanno seminato. In città non c’è più un cane, un gatto, un criceto, un canarino nemmeno a pagarlo oro. Si sono mangiati tutto, anche certi pitoni e boa che tenevano nei salotti per compagnia. Le verdure crescono, proliferano, si allargano. C’è qualche furto, roba da poco, tutti coltivano terra dove la trovano, non occorre rubare niente, la gente divide e offre. Non occorre nemmeno uccidere, la gente crepa da sola.
È morto un tre quarti del pianeta: di panico, di follia, di fame, di freddo. C’è chi è morto di tristezza per non avere più le comodità che aveva un tempo. I ricchi, diventati poveri, si danno da fare più degli altri perché, più degli altri, hanno paura di crepare. Nelle zone che furono opulente, il Nord a esempio, si vedono magnati dell’industria, dell’editoria, delle televisioni, padroni di fabbriche, stabilimenti, che coltivano patate, fagioli e verzure varie. Inginocchiati negli immensi parchi delle loro ville, dove prima c’erano orchidee e piante non commestibili, i capitani d’industria zappano, sarchiano, vangano, seminano, spellandosi le mani non avvezze al badile. Lo devono fare, devono piegare la schiena, per forza, fanno la gobba, le schiene scricchiolano come gerle secche. Non trovano nessuno che lavori al posto loro, nemmeno per un milione di euro al giorno. La gente ha capito che i soldi non comprano un accidente, coi soldi si crepa di fame. Un catino di patate lesse senza sale vale un milione di volte più di un milione di euro. Privi di propulsori, i sopravvissuti hanno capito tutto.
L’estate è un dono di Dio, non serve fuoco e nemmeno andare in ferie. Si bada alle verzure. Si va in giro a raccogliere e far deposito di legna per l’inverno. Pian piano le città hanno raggiunto le campagne, son diventate campagne loro stesse.
Cittadini e contadini si aiutano. Allevano di nuovo bestiame per latte e carne, uova, col pellame crudo fanno ciabatte, giacché. Coltivano campi, curano prati per i fieni, falciano a mano. I miliardari, con barche a vela miliardarie, battono le coste a pescare, tagliano pinete per far legna, la spostano in barca, poi a spalle, la dividono con gli altri. Tutti piantano alberi per il tempo a venire.
Politici non ce n’è più neanche uno, quelli che non sono morti di inettitudine si sono sparpagliati perle campagne, tastano l’aria con la lingua come le vipere, annusano, cercano, imparano dai contadini a coltivare. Uno predilige la cicoria, l’altro le verze, un altro i cavolfiori. Coltivano. Il più in difficoltà è stato un ministro dell’agricoltura: non sapeva da che parte tenere il badile. In difficoltà anche i politici che al tempo delle vacche grasse si occupavano di operai e lavoro, Non sanno fare niente, nemmeno il lavoro più semplice.
Molti abitanti delle città hanno raggiunto le montagne per dividere coi montanari un pasto al giorno e apprendere i trucchi del sopravvivere. A Ripido, piccolo paese del Friuli arriva un milanese in bicicletta, nota il mulino che funziona con la forza dell’acqua. Vede in giro campi di pannocchie, dice di voler comprare tutto. È uno grintoso, ha più miliardi lui che ciottoli i torrenti. È abituato a comprare tutto coi soldi. Offre al mugnaio milioni di euro ma il mugnaio lo manda in quel posto. Il tipo stacca una valigia dalla canna della bici. Dice al mugnaio: «Oltre ai soldi ti do questi». Cava dalla valigia una decina di tele arrotolate. Sono quadri di VanGogh, Caravaggio, Picasso. «Quelli - dice il mugnaio - non son buoni neanche a far fuoco, dei suoi quadri e dei suoi soldi non so che farmene, e neanche lei, mi pare, sa che farsene». «È vero», risponde l’uomo. «Era ora - ribatte il mugnaio - finalmente i soldi fanno vedere il muso che hanno, maledetta carta di merda. In questa disgrazia occorre il mangiare. La più piccola rapa serve a star vivi. Una pannocchia fa vivere un giorno e siccome tutti vogliono vivere un giorno in più, non vendono la pannocchia neanche per miliardi di euro. E adesso, se vuol mangiare, tiri su le maniche». L’uomo pensa: «Cribbio, tempo fa quando c’era petrolio, corrente, gas e carbone, comandavo io. Coi soldi compravo tutto, e tutti si facevano comprare. Coi miei soldi potevano avere quel che volevano, quel che sognavano. Adesso vale più una patata che i miei imperi». Il mugnaio dice: «Quando c’è da crepar di fame e di freddo, una patata e una stufa diventano dio, un dio da rispettare. Un giorno di vita in più chiama speranza, può succedere qualcosa che domani cambia le cose in meglio».«È vero», risponde il ricco. Manon butta via le tele, le rimette in valigia.
Nelle metropoli, i sopravvissuti si organizzano, si danno da fare, non piangono neppure i morti, per piangere ci vuole sicurezza e pancia piena. Quando sai che domani il morto puoi essere tu, non stai a piangere i morti, cerchi di salvare la pellaccia, di allungarti la vita per quel famoso giorno in più. Fiorisce un primitivo artigianato fatto di scarti, non si butta via niente, tutto viene usato per sopravvivere. Con la cenere dei fuochi lavano la faccia, con qualche straccio e escrementi secchi accendono il fuoco.
Però, in questo disastro mondiale, in questa situazione limite, i sopravvissuti, spazzini e re, miliardari e miserabili, giusti ed empi intelligenti e coglioni, s’accorgono di aver recuperato una cosa che non esisteva più, una cosa appartenuta forse ai loro trisavoli: la lentezza. Vanno piano a fare tutto, anche a mangiare il poco che hanno. Dormono dodici, quindici ore, serenamente rassegnati al destino. I grandi manager, vestiti con quel che trovano, non hanno più agende fitte di appuntamenti, non competono più, non baruffano, non hanno più l’assillo di pigliar treni, aerei, automobili I capitani d’industria non tengono più riunioni di cda, non cercano mercati in Cina, i cinesi avanzati non invadono più niente, tranne i campi di riso per resistere. La gente rimasta va a dormire quando fa buio, si alza quando fa chiaro. Non hanno orologi né sveglie né cellulari. Hanno sempre fame, mangiano poco e quando possono, non ce n’è uno che abbia un filo di grasso. Gente che prima stava male perché piena di stress, superlavoro, supercibo, supersoldi, supermiseria e superfame adesso si è livellata e sta da dio. Uomini, donne, bambini sono magri, sani, tirati come fildiferri. Non hanno più orari, non hanno doveri, né impegni, non temono nemmeno i ladri.
Banche e gioiellerie rimangono aperte, nessuno tocca niente. Oro e diamanti hanno meno valore della spazzatura con la quale si confezionano abiti. I computer sono morti e a nessuno frega niente. Senza la vita del filo elettrico, sono scatole grigie, piene di misteri e tesori inutili. In questa immane tragedia planetaria, i superstiti si sono accorti di quante robe superflue e cianfrusaglie inutili si circondavano prima del disastro. Erano diventati drogati, oggetto-dipendenti. Uomini che credevano di gestire gli oggetti venivano invece gestiti da loro. Ora, finalmente, si sono liberati, la sorte li ha liberati. Da soli non sarebbero mai riusciti. Deve sempre intervenire una forza esterna a farci perdere i vizi. La micidiale austerità ha tolto ai superstiti vizi, orpelli, esigenze, orari e obblighi. Li ha liberati senza tante storie. Tutto questo in cambio di tempo. Ha regalato tempo libero.
Piano piano, i superstiti imparano a sopportare il silenzio, poi a goderne: Vanno a piedi per città silenziose prive di clangori, clacson, motori, urla, schiamazzi, fumo. Nel cielo di queste città si rivedono le stelle. I superstiti tacciono, o parlano piano, silenzio chiama silenzio. Apprezzano la bontà del cibo improvvisato, la scarsità di mezzi, l’essenzialità di un vestito fatto di stracci, di tela o di cartone. Ma ascoltano ogni sussurro. Nelle notti buie e silenziose, sentono canti di uccelli notturni. Fanno l’amore senza progetti per il domani, senza ipoteche sul futuro, senza l’incubo del mutuo. Nascono bambini che le mamme allattano al seno. Nelle ristrettezze le donne si sono affilate, sono diventate cerve, camosce, capriole, leonesse. Sono diventate forti, naturali, attente. Hanno rifatto il latte nelle mammelle come le bestie. Non tutti i neonati sopravvivono, quelli che ce la fanno crescono sani.
S’accorgono, i superstiti, che tutte le cose scomparse, da tempo, cose che nemmeno conoscevano, tornano gradite e affettuose suscitando sorpresa e allegria come un animale estinto che riappare d’improvviso. Giorno dopo giorno, s’accorgono che vivere è come scolpire, bisogna tirar via, togliere per vedere. Occorre non avere per apprezzare quando arriva qualcosa. In quelle condizioni non serve far progetti, piani di lavoro, strategie, per questo dormono tranquilli. Sono tutti ricchi uguali e poveri uguali. Nascono e ripartono ogni mattina, da quello che resta. Da quel che riescono a fare.
«Che bene si sta - dicono - adesso possiamo pregare per i morti».
13. Petrolio a 200 dollari il barile...Cosa c'è sotto? Il nostro cuore!
di Trinity Neo - agosto 2008
"Chiunque dica a questo monte: Togliti e gettati nel mare, e non dubita in cuor suo, ma crede che quanto dice avviene, sarà fatto a lui come desidera. Per questo vi dico: tutte le cose che pregate e chiedete, crederete di averle già ottenute e vi saranno date."
La bolla dei mutui americani subprime, quella che ha causato gli aumenti dei nostri mutui, tali per cui nel 2008 400.000 famiglie italiane non pagheranno la rata del mutuo e ben 800.000 nel 2009, vale 1 trilione di dollari. Peggio ancora, vari tipi di opzioni diversamente coriandolizzate e confezionate, sono sparse in fondi di ogni genere, e su di esse è stato creato un business di derivati da trilioni di dollari, che oggi è minacciato di implosione, tale da gettare le banche nell’abisso. Banche e imprese denunciano perdite colossali, i bilanci degli States sono in rosso profondo, la disoccupazione aumenta, e in questa rovina il dollaro risale. Ciò pone la domanda: come mai, in quessta situazione fallimentare, il dollaro si apprezza sull’euro?
Semplice: le Banche Centrali intervengono per sostenere il dollaro sui mercati valutari, comprando dollari con le loro valute e poi usano i dollari per comprare titoli di debito di Stato USA. Così ci guadagnano un interesse e sostengono il dollaro impedendogli di precipitare. La BCE, la NOSTRA (?!) BANCA, manda la nostra economia in recessione mantenendo l’euro fortissimo (impossibile esportare, quindi inutile produrre) e restringendo il credito (denaro caro). Insomma tutta la zona euro è in recessione per la politica di «denaro scarso e caro» instaurata dalla BCE, che sostiene il dollaro con i nostri soldi e dunque grazie alle nostre energie. In altri tempi sarebbe irritante apprendere che il denaro, reso così scarso in Europa, la BCE l’ha trovato (o stampato) in abbondanza per comprare BOT americani, ossia del Paese più indebitato del mondo. Eppure in questi tempi invece pochi si irritano: come mai?
E che dire ancora del petrolio? Per non finire in quell'abisso che cosa si sono inventate allora le banche? Hanno pensato bene di speculare proprio sul petrolio, comprando futures tali da portarlo presto verso i 200 euro al barile (contro i circa 15 euro del 2000...), lucrando così sulla differenza.
Ancora una volta stanno scaricando sulle nostre spalle pesi insopportabili (mentre loro non li toccano nemmeno con un dito (cfr Luca 11,46) e drenano ancor più le nostre energie di schiavi ignari (o forse servi inutili..?).
"Loro..." già, proprio loro...! Ci riferiamo all'ottusità della classe politica, nonostante molti continuino a darle ancora fiducia. E' evidente ormai a chi si è svegliato e lo sta per diventare anche per chi adesso continua a dormire. I partiti servono solo per discutere, disperdere, fare confusione e dare l'impressione che ci sia qualcuno che lavora per te. Ma il risultato è sempre quello: farci perdere l'Energia!
Il petrolio è usato dal potere come leva per "succhiare" energie vitali al mondo intero e chi governa questo TITANIC sa che i giorni sono contati. Moneta ed Energia sono la stessa cosa, sono gratuite e abbondanti, ma ancora (per poco) sono sotto il giogo del potere.
Finalmente è arrivato il tempo in cui il potere viene reso muto dalla visione stessa della sua stupidità!
E' per questo che molta gente non si irrita; con saggezza sta solo aspettando la prossima mossa per vedere quando il gioco finisce e tutto crolla: finalmente potrà entrare in gioco, quando il gioco si farà duro.
Sotto c'è un grande coraggio, un grande desiderio, c'è un grande cuore.
Che dire poi del dott. Alessandro Goi, che ha portato un prototipo perfettamente funzionante di caldaia a fusione fredda e ci ha dato una dimostrazione pratica del suo funzionamento.
Anche di questo, stiamo parlando di un prototipo perfettamente sviluppato, già brevettato e pronto per essere prodotto in serie. Questo modello di caldaia potrebbe fornire l'energia necessaria a riscaldare dal piccolo appartamento al grande ufficio o capannone, inoltre produrrebbe una certa quantità di idrogeno, utilizzabile per l'alimentazione di automobili, o celle a combustibile. Natualmente stiamo parlando sempre di energia GRATIS e con impatto ambientale pari a zero...
Per questo dispositivo non c'è nulla in internet, ci sono molti siti sulla fusione fredda, ma nulla che sia giunto a questo grado di sviluppo, in quanto il problema comune a tutti è quello che gli elettrodi si consumano molto velocemente e devono essere necessariamente sostituiti. Il dott. Goi ha brevettato una particolare lega che è indeformabile ed inalterabile e permette di mantenere per anni il funzionamento della caldaia in modo continuativo.
Interessante anche la relazione del dott. Michele Sacerdoti su Rugegro Santilli e la sua scoperta del MAGNEGAS Rappresenta la seconda fonte di energia che, da sola, potrebbe risolvere definitivamente qualunque problema di approvigionamento energetico. E' utilizzabile per alimentare le automobili, autobus e camion di qualunque tipo (il magnagas è utilizzabile da subito da qualunque auto dotata di alimentazione a GPL, senza nessuna modifica), inoltre potrebbe essere utilizzata per fornire energia a case, condomini, uffici, rendendo realmente indipendente e gratuito (ripeto GRATUITO) l'uso di energia da parte di chiunque, con il semplice acquisto di un generatore di MAGNEGAS, da installare in casa, che fornirebbe sia l'energia per l'abitazione, che il "gas" necessario all'automobile....
Questi e molti altri progetti saranno immediatamente realizzati, appena verrà adottata anche da noi la nuova moneta locale gratuita, perchè le attuali forme di potere non permettono ancora queste soluzioni.
Nei prossimi 5 anni si capovolgerà tutto il mondo conosciuto, ma dovremo farlo per gradi e per questo ancora queste eccezionali scoperte non hanno ancora trovato gli spazi che gli competono. Dobbiamo passare solo un periodo di Transizione che non sarà facile per le resistenze del vecchio ad andarsene e per questo il nostro compito di pionieri è quello di aiutare a cambiare il modo di pensare a chi ancora è immerso nel matrix.
" .... Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta...".
Dobbiamo resistere a questo sistema monetario che causa ingiustizia in mille altri modi , visto che stiamo aspettando da un mese all'altro l'annuncio della nuova moneta mondiale! (che comporterà una svalutazione del nostro potere d'acquisto di almeno un altro 50%, dopo l'analoga esperienza della conversione lira-euro nel 2002).
Per molti e ogni giorno sempre di più ed ancora ancora di più, il migliore modo di resistere è nella preghiera. Chi prega sa che la prima preghiera è il ringraziamento. Magari all'inizio si ringrazia senza capire di che cosa e perchè, si ringrazia e basta perchè dentro si percepisce un barlume che ti scalda e che ti spinge ad essere grato... magari solo per la vita. Poi impari a percepire più chiaramente, perchè se ringrazi, la vita ti pone davanti eventi per cui non si può fare altro che ringraziare...
Percepisci che in questo momento della storia umana abbiamo a che fare con qualcosa di grandioso, perchè dopo secoli di ignoranza di questo elementare e sconvolgente principo, che ci ha privati della forza più potente che l'uomo possa mai utilizzare, finalmente ora ci siamo! Mai come oggi mi è capitato di incontrare tanti uomini così determinati e lucenti. Hanno la stessa determinazione e sicurezza di Gesù, quando gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». (Monte, Togliti e gettati nel mare!). Ricordo che certe volte nella mia immaginazione di bambino ho provato a mettermi al posto di Gesù in quell'istante ed ho provato quella sensazione del poter fare una gran brutta figura, qualora il miracolo non fosse avvenuto... dopo l'essersi esposto in quel modo! Così molta gente oggi si espone senza alcuna paura, fatto salvo il giusto timore di Dio, che però è un'altra cosa, quello è un dono dello Spirito Santo. Evidentemente questi uomini sono riusciti a sostituire il loro inconscio con la forza divina che permette loro di non dare più spazio al dubbio e alla paura ("e non dubita in cuor suo). Nel loro cuore non c'è più spazio per la rabbia, perchè tutto lo spazio è stato occupato da quel grande desiderio che Gesù indica con le sue parole "sarà fatto a lui come desidera". Si tratta di gente innamorata di Dio, perchè è evidente che sono sempre in contatto, abituati a pregare e a ringraziare. Prima si connettono e poi subito ringraziano, come se fosse già avvenuto, come se il desiderio si fosse già realizzato. "Padre, ti ringrazio che mi hai ascoltato" dice Gesù prima di apprestarsi a fare risorgere Lazzaro. Quindi gente che ha capito che "tutte le cose che pregate e chiedete, crederete di averle già ottenute e vi saranno date." Gente di grande cuore, di grandi emozioni, facili a scoppiare in pianto, vedendo, di fronte agli eventi della vita. "«Signore, vieni a vedere!». E Gesù scoppiò in pianto...". Gente che ha capito che le emozioni vanno prima vissute liberamente e pienamente con tutti propri sensi aperti! "Gesù allora... si commosse profondamente, si turbò...".
Perchè funzioni, tutto lo spazio del cuore deve essere occupato da emozioni d'amore, in modo che non ci sia più spazio per il giudizio (l'amore non giudica!), nessun spazio per secondi fini (l'amore fa tutto gratis!) e messun spazio per l'ego (siamo strumenti!).
Parole potenti e sconvolgenti, da brivido.
Cosa c'è sotto? Il nostro cuore!
14. Il potere dei bambini... oltre l'euro.
di Trinity Neo - 29 settembre 2008
«Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Poiché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande».
Nella mia vita ne ho viste tante, ma la storia che vi racconterò ora è proprio fuori dal mondo!Non solo nel senso di "fuori di senno", ma anche in senso evangelico: Giovanni 15,19 "Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo...". Una persona normale è autorizzata a stentare di credere che sia tutto vero, eppure ero presente e racconto solo ciò che ho visto, con decine di testimoni ancora vivi.
Mi ero mosso per verificare che cosa ci fosse sotto l'ennesima leggenda metropolitana fresca di pochi mesi, sembra, nel giro di un paio di bar della cintura urbana: ci sarebbe un'organizzazione, che ha già stampato banconote di valore legale per miliardi, una nuova moneta, pronte per essere distribuite gratuitamente alla gente. Il caveau dove sono custoditi questi soldi sarebbe nient'altro che una nicchia sotto la statua della madonna, "so 'na vecia crosara dee nostre campagne", in mezzo a campi arati e vigne, sotto le stelle che guardano ed ascoltano, ma soprattutto eseguono la gioia e la bellezza del loro creatore: mai sentite scelte così geniali e ... guardiani migliori! Nuova originale Fort Knox padana del ventunesimo secolo!
Qui vale la pena fare una piccola ricerca, ho pensato, ed eccomi qua a raccontarvi che cosa ho scoperto. Tutte le volte che esco per questo tipo di ricerche appena salgo in macchina, mi vengono in mente alcuni episodi di mia figlia, verso il primo anno di età, quando cominciava a muovere i primi passi. Ricordo che non c'era modo di farla camminare, a meno che non arrivasse un piccolo cane oppure un altro bambino piccolo come lei: allora si alzava in piedi e camminava loro incontro con entusiasmo. La guardavamo trepidanti seguendola con le mani dei nostri occhi, ma quella camminava meglio di noi: eppure erano i suoi primi passi! Mi ha fatto capire chiaro come siamo fatti noi uomini e ciò che è necessario mantenere forte per rimanere vivi: il desiderio che ci fa muovere e che non ci fa fermare di fronte ad alcuna difficoltà.
Quando sono mosso da questo desiderio genuino, riesco sempre ad incontrare le persone giuste per arrivare alla meta quasi immediatamente e guarda caso proprio nel posto giusto al momento giusto. Entro in una elegante palazzina della nostra ridente Riviera del Brenta, altro posto più bello del mondo. Ovunque dove vado in questa nostra Italia trovo sempre il posto più bello del mondo. Non riesco a vivere senza poter ringraziare ogni qualche minuto per la bellezza sterminata di questa nostra vita. Spesso mi chiedo che cosa abbiamo fatto per meritare di essere nati in posti così belli e pieni di grazia, con tutto questo ben di Dio, tutta questa bella gente, bambini sorridenti, cibo buonissimo, posti accoglienti, stagione di sole e di verde, navigli di acque lucenti che si insinuano in borghetti antichi tra le ville fastose dell'antica e sempre viva Serenissima.
Sulla destra dell'entrata, proprio di fronte al punto in cui parcheggio, svetta una lucente madonnina bianca in mezzo ad un'aiuola lussereggiante. Bello! Vengo accolto amichevolmente da un signore di mezza età, sorridente, e subito chiedo di spiegarmi cos'è questa nuova moneta:
"Guardi io sono un tecnico in materia e come tutti i tecnici farei molta fatica a spiegarLe semplicemente concetti così delicati. Venga stasera che c'è la nostra assemblea costitutiva e potrà farsi un'idea più ampia. Prima però legga questa mail, che ho ricevuto or ora! Sa, io credo che nulla succeda per caso e sto sempre molto attento a quello che succede quando incontro una nuova persona. Secondo me questa è arrivata proprio per Lei!"
Così dicendo mi fa avvicinare al suo computer e mi fa leggere questo testo:
"Io ho una nipote di 10 anni che stimo molto. Un paio di mesi fa (ancora in famiglia non si sapeva nulla dello SCEC) mi ha detto :" Ma perchè sono stati inventati i soldi? E' solo per i soldi che si litiga!" Perchè non ci mettiamo d'accordo e uno che sa fare il pane lo scambia con uno che produce uova? Poi da sola ha detto :"Perchè un uovo non vale quanto il pane...." poi " Ma perchè non inventiamo un misuratore del valore dei prodotti che sostituisca i soldi?" Dico sempre che la nascita di un bambino è una possibilità in più che viene data al mondo per migliorare e in questa occasione ne ho avuto la conferma...ed eccomi qui!" Ecco, vede... tutta le gente che ci contatta (mostrandomi centinaia di mails) è tutta gente "piccola". E' tutta questa gente che ci da la forza. Abbiamo deciso di impegnarci in questo progetto perchè abbiamo intuito questa energia e perchè lavorare con/per i piccoli, ci procura molto divertimento e gioia". Ci diamo appuntamento quindi per la serata: mi è sembrato un buon approccio!
L'appuntamento alle 21.00 è in un luogo storico di Padova: la Chiesa di San Lazzaro, crocevia di una miriade di attività importanti e lucenti. E' una di quelle chiese dove molta gente va a fare la spesa (in tutti i sensi...!) tutte le volte che può, soprattutto quando è un po' giù di energia oppure attorno ai propri momenti importanti della vita... Qui il pieno di energia si prende a blocchi ed è gratis. La gente arriva con grandi machete, taglia dei blocchi trasparenti e li depongono nella propria auto. Quando li posano gli ammortizzatori sobbalzano. In questa chiesa sanno bene cos'è l'energia: è per questo che è stata scelta come "luogo del concepimento". Sono almeno dieci anni che batte tutti i giorni il record cittadino di presenze all'eucarestia, soprattutto l'unica chiesa dove tutti cantano a squarciagola. Chi non sa le parole canta Claudio Baglioni, il risultato è comunque sempre molto melodioso. E' la chiesa dei bambini. Al Padre Nostro tutta la gente si stringe in un unico caldo abbraccio, cantando una melodia che scende direttamente dal cielo: non esagero una parola, provare per credere! Dicono che quando si arriva al Padre Nostro, durante un'eucarestia, tutti i popoli del mondo che stanno recitando questa preghiera si uniscono all'unisono assieme a tutti gli angeli per lodare il creatore nella prima parte della preghiera. In quel mondo universale che si forma in quel momento, questa chiesa è molto rinomata, considerata, ascoltata. Scendiamo in un'ampia sala sotto la chiesa ed infatti si sente subito questa energia densa, che pulsa. Ad ogni scalino, ci sembra di sentire una miriade di parole di bambini sussurrate e di diverso genere; ogni tanto sembra come che si ricompongano nella parola "grazie"per poi destrutturarsi e ricomporsi nuovamente sempre a formare la stessa parola, ma con altri toni. Qui anche le pietre cantano. Che strane sensazioni... Tocco con mano il perchè è stato scelto questo posto.
In fondo alla sala un tavolo con delle mazzette di banconote di diversi tagli da 0.50 fino a 50: ci siamo! Sto assistendo alla nascita di Arcipelago Veneto, che distribuirà lo scec, la solidarietà che cammina. Al mio fianco odo gente da altre regioni vicine al Veneto, che stanno per partire anch'esse con lo scec; molte altre regioni italiane sono già partite con i loro arcipelaghi. L'idea è quella di non lasciare che le isole felici, che stanno nascendo ovunque nella nostra nazione, si disperdano in mille rivoli per cercare di coordinarle in un movimento unito da legami profondi di solidarietà ed interscambio.
La serata corre via interessante, fioccano decine di domande; c'è qualche ostinato che si ostina a pensare in modo vecchio, pochi però. Qui invece sembrano tutti usciti da un nuovo grembo, nati da poco. Il linguaggio è nuovo. Il modo di pensare è nuovo. Cose mai sentite... Mai viste... ma con ragioni da vendere... Più che ragioni direi "percezioni". E' evidente che siamo di fronte a tutti "piccoli", questi non possono certo essere tossici!...
Non ho sentito una parola "contro" qualcuno, la parola d'ordine è assecondare il cambiamento, creando un nuovo modello. Poche spiegazioni chiare, semplici ed efficaci ci descrivono quello che sta arrivando e che è già in corso da tempo. Inarrestabile. Abbiamo davanti una scelta a cui non possiamo sottrarci, lasciare che il crollo faccia il suo corso, oppure iniziare a costruire una valida alternativa? Il frutto promesso è di tirarci fuori insieme dal torpore del consumismo e diventar capaci di “essere svegli” in questo mondo, pronti a riconoscere il vero volto di Gesù nella nostra vita di ogni giorno. Questa è tutta gente che non vedeva l'ora di trovare un appiglio nella vita per cercare di costruire la comunità su nuove basi, che aiuti a mettere in pratica la vita, com'è descritta nei libri sacri dei nostri cuori. E' tutta gente assetata. Sino ad oggi siamo stati come un popolo bambini-adolescenti che è stato portato per mano da chi è stato delegato a compiere scelte in nostro nome. Queste scelte sono stato tutte prese senza avere considerazione alcuna del nostro mandato, prendendosi gioco di noi. Siamo sempre stati assenti, adesso abbiamo deciso di "esserci". In più abbiamo una nuova consapevolezza: che esiste un disegno divino per ciascuno di noi, immenso e straordinario, e che abbiamo compreso che lasciando via libera al desiderio del nostro cuore, stiamo allineandoci irresistibilmente a questa volontà divina. Stiamo già vivendo la vita eterna adesso, qui e ora e anche se non comprendiamo quasi nulla di tutto questo, riusciamo a percepire quanto basta, per sapere in ogni istante cosa c'è da fare. Insomma, proprio come dei bambini.
Tutti esempi, risposte, incitamenti che richiamano il "Vivere con passione", "Vivere al presente", il "Distacco dai beni", l' "Ascolto del proprio sentire", l'"Amore", come mai prima d'ora avevo sentito in un' assise pubblica riguardante i soldi e gli affari...
Nessuna paura inoltre. Anzi la sensazione è che in primo luogo, il collasso che sta per arrivare ci spoglia di ciò che pensiamo di essere, di modo che può essere svelato ciò che veramente siamo. La tossicità della civiltà ha nutrito l'illusione che un individuo è, ad esempio, un professionista con dei soldi in banca, un'ipoteca sicura, una buona posizione creditizia, un corpo ed una mente in buona salute, che cresce dei figli in buona salute che da adulti avranno successo come lui, e che quando andrà in pensione, ci si prenderà cura al meglio di lui. Se è questo che la nostra identità è diventata, e non guardiamo più in profondità, non scopriremo chi realmente siamo. E quando avverrà il collasso, noi rischiamo di essere fatti a pezzi perché non siamo riusciti ad accorgerci delle energie, delle risorse e dei benefici che dimorano nella nostra essenza. Siamo come il figliol prodigo che "ritorna in se stesso" e decide di tornare dal Padre, di tornare ad "esserci".
In un mondo post-collasso, i titoli accademici e i portafogli azionari contano poco. La gente che ho visto qui stasera è gente che ha capito che la nuova sfida è riuscire a fabbricarsi un paio di scarpe o un mobile (ma anche molto di più come vedremo subito...) qui all'interno della propria comunità e darsi una mano reciprocamente nel farlo. Gente concreta, come bambini. Se non arriva la pappa, quella vera, viene giù anche il soffitto: inutile raccontarla!
Infine la classica domanda che assilla tutti quelli che entrano in contatto con questo progetto..., a cui cerco di riportare poi alcune risposte, che giravano tra la gente della sala, più o meno inconsciamente. Cito testualmente una domanda con tutta l'ansia che esprime il modo di porla da parte di una persona semplice: "Che cosa può fare un imprenditore, che una volta incassati molti scec poi non abbia possibilità di spenderli perchè egli, a sua volta, non riesce a rimetterli in circolo presso qualche accettatore che possa soddisfare le sue richieste... in questo caso lo scambio di scec si ferma lì registrando una perdita? Si può evitare una situazione del genere?"
La riposta riguarda una soluzione concreta, ma per vie nuove. Ogni caso va analizzato in base alla genesi da cui deriva, ognuna delle quali potrebbe richiedere diverse soluzioni: ogni persona è unica e quindi esiste una soluzione unica che va bene solo per questa persona e che va individuata solo assieme a questa persona. (Bella questa premessa in tempi di globalizzazione!).
Sarà necessario cambiare alcuni fornitori per una persona che voglia fare circolare questa nuova moneta. Sicuramente questo rimescolamento delle carte comporterà un nuovo giro di energia e di contatti creativi. Dove si chiude un porta, spesso si riapre un portone. Basta affidarsi e avere coraggio di cambiare. Generalizzando, però bisogna considerare che ci potrebbero essere degli imprenditori che operano in una filiera che dipende molto dall'estero. Questo tipo di imprenditore avrà per definizione, vista la diversa natura e vocazione della moneta locale, maggiori difficoltà ad operare con la moneta locale. Pertanto sara' inevitabile per lui ridurre la percentuale di accettazione di questa moneta. Questo almeno all'inizio e a meno che non trovi soluzioni creative e non si inventi nuovi segmenti di mercato...dove poter spendere lo scec. (E si sa che i bambini sono creativi!).
Dovrà altrimenti per forza aspettare che lo scec si evolva, cresca e possa entrare anche nel suo mercato in forze. Nel frattempo lo utilizza per quel poco che puo' pagando i fornitori marginali, i prestatori di servizi tipo i professionisti, quelli della sua comunita' (che non dovrebbero essere certo marginali questi, ma si sa che la globalizzzione ha letteramnete eliminato certe filiere e certe professionalità e conoscenze locali. Allora bisognerà proprio per questo impegnarsi soprattutto vivendo con lo scec, quindi mettendo energia e/o deviando le proprie abitudini di acquisto sul circuito locale: i negozi scec ed aiutarli così a nascere e svilupparsi. Non si potrà più lavorare con studi professionali dal nome altisonante e prestigioso, che vengono da lontano. Torneremo a lavorare con i nostri professionisti di provincia: buono, ci saranno subito meno fallimenti allora e meno ...delocalizzazioni!
C'è un libro che spiega molto bene questi meccanismi e che spiega come fare per liberarci da questi legami e vivere liberi...
A proposito di FREE-ENERGY non posso non comunicarvi una confidenza fattami da uno di questi bambini:
"Mi è bastato accennare qualcosa (non so nemmeno io perchè mi sia venuto in mente quel cenno...! - CHE SIA STATO MIO AMICO SPIRITO SANTO, QUELLO CHE CI HA DETTO. "SARO' SEMPRE CON VOI FINO ALLA FINE DEL MONDO"?) in qualche mail i primi di agosto e subito mi ha risposto (forse la prima in assoluto o comunque una delle prime mails ricevute dal Centro Studi sull'argomento scec) un ricercatore del Cnr di Legnaro, dicendomi che ha lavorato per anni con gli stessi strumenti di Preparata (il grande scienziato padovano scopritore della fusione fredda), dicendomi che ora sta cercando di emigrare per qualche anno in Australia, con speranza di ritornare in Italia...
E se invece gli dessimo noi motivo di rimanere, proprio grazie a coloro che si trovano con scec in più?"
Sapete come si sono poi trovati composto il neo-eletto comitato direttivo a fine serata questi signori(oh pardon) bambini?
Hanno fatto fare un giro di presentazione ai candidati, che si sono proposti lì in estemporanea, per buona parte gente convenuta ed incontratasi qui questa sera per la prima volta (che sia per caso?). Sentite che cosa ho acoltato: un imprenditore-inventore con 13 brevetti, mi pare, un bel po' nel campo dell'energia. Un naturalista che si è costruito una casa-azienda agricola, completamente autonoma dal punto di vista energetico. Un'esperta in chimica... Un altro signore che con la sua associazione ha appena realizzato con la sua equipe un esperimento di produzione di idrogeno con l'elettrolisi... Un altro del direttivo ha moglie che lavora dove stanno costruendo un traghetto ad idrogeno. Il padre è direttore del dipartimento di chimica... Ma alla fine ho sentito anche un altro signore, che si raccomandava di restare in stretto contatto perchè con il suo studio tecnico si occupa di energia da fonti rinnovabili....
Ah dimenticavo. A fine serata hanno regalato a tutti una introvabile piantina di stevia, la pianta dello zucchero. (Ma come hanno fatto? So che c'è un sacco di gente in Italia che la cerca e questi ne tirano fuori a centinia in una sera??? Solo ai bambini potevano venire idee così...!). Lo stevioside e il rabaudioside, le principali sostanze della Stevia, sono da 150 a circa 300\400 volte più dolci dello zucchero che non viene metabolizzato attraverso l´assunzione per via orale. Trasformata in succo o le foglie polverizzate sono di colore verde scurissimo mentre liofilizzato assume un colore bianco come lo zucchero. Regola il glucosio nel sangue. La Stevia combatte la fatica, agevola la digestione e le funzioni gastrointestinali. Molto diffusa in Giappone, Israele, Cina e Taiwan, paesi che già da decenni l´hanno adottata quale sostituto ufficiale dello zucchero. In Europa è vietata!
Solo in Europa siamo costretti a nutrirci con lo zucchero satanico (lo zucchero raffinato)! Si tratta di quello zucchero i cui deleteri effetti nel nostro corpo hanno già più volte descritti anche nel sito del Centro Studi Salute, mentre in tutto il resto del mondo si può utilizzare la STEVIA: il Giappone, molto attento ai cibi salutari, ha obbligato addirittura la Coca-Cola ad eliminare l'aspartame dalla Diet e a sostituirlo con la stevia! In Canada il governo sovvenziona gli agricoltori perchè producano più stevia, in Sudamerica si usa dalla notte dei tempi. Noi in Europa non possiamo utilizzarla perchè dobbiamo prima dimostrare che la stevia non è dannosa...!( inversione dell'onere della prova). E' stato ribaltato sul povero cittadino europeo l'onere legale di eseguire questa dimostrazione! Nel frattempo una multinazionale, quella a cui è stato assegnato il mercato europeo dello zucchero, agisce indisturbata in situazione di monopolio, scaraventando sulla nostra salute l'ennesima catastrofe. Come nei tabacchi, l'alcol ed il petrolio, anche con lo zucchero si incassano un sacco di accise... guarda caso... come lo stato tutela la nostra salute! ...e come Satana si impossessa proprio delle cose più buone e salutari...
Hanno spiegato perchè hanno scelto la Stevia, per un triplice valore simbolico:
1. simbolo della rivoluzione della dolcezza, quale riconosciamo essere lo scec.
2. simbolo di quella pratica giuridicamente conosciuta come istituto dell' "inversione dell'onere della prova" (che spiegano bene nelle loro serate dedicate allo scec), (andateci numerosi!) pratica che lo scec si propone di cambiare, tornando al nostro stato di diritto! Di questo istituto giuridico la stevia è una delle vittime eccellenti!
3. per produrre lo zucchero servono grandi impianti, grandi industrie, grande chimica, grandi inquinamenti. Per la stevia basta il proprio giardino o davanzale di casa: tutti sono in grado di farsi ottimo e sano zucchero facilmente. Comunque possiamo fare lavorare molti agricoltori e artigiani, invece di un'unica grande industria di proprietà di una unica multinazionale. Un nuovo Davide, contro un nuovo Golia!?
Beh insomma... Tanta bella gente ho visto in queta serata: mi ha colpito questo movimento dal basso. Nessuna autorità presente, solo piccoli. Molto entusiasmo (= avere Dio dentro) senza enfasi, con tanta serenità. Gente che ha voglia di volersi bene, disponibile a dare fiducia fin dal primo incontro: ma come fanno a non avere paura? Danno per scontate cose impossibili con la massima naturalezza e danno risposte disarmanti. Tanto che ti passa la voglia di fare domande provocatorie...o di parlare di utopia o sogni....Chi potrà mai fermarli? ... A forza di vedere i suggestivi filmati che mostrano di certi personaggi ...mi sa che da questa sera anch'io, "I have a dream"!
15. Il primo G.A.T. nasce a Padova.
di Trinity Neo - novembre 2008
Una
montagna di derivati sta spazzando via l'economia reale. Si tratta di una montagna grande oltre 20 volte il PIL mondiale che sta incrementandosi vorticosamente anche a causa delle misure prese dalle autorità monetarie mondiali negli ultimi giorni. Costoro hanno scaricato sulle spalle di noi cittadini oltre 3.000 miliardi di dollari, nazionalizzando ancora una volta le perdite e privatizzandosi gli utili... come sempre.
Ma si tratta solo di una misura tampone: la pur immensa somma stanziata corrisponde solo allo 0.1% della massa di derivati circolanti e detenuti dalle banche, che al massimo tra 18 mesi si vedranno ripresentare il conto con gli "interessi". Le leggi della natura non fanno eccezioni e non perdonano.
Come se non bastasse i nostri grandi capi hanno deciso di salvare la finanza (cioè tutto quello che è finto) dimenticandosi invece dell'economia reale. Una volta un tale disse che l'inferno è quel luogo dove l'uomo è condannato a vivere l'assurdo per l'eternità. Ci siamo già.
Cerchiamo di capire ora IN MODO SEMPLICE il meccanismo con cui questi derivati fanno fallire le aziende sane dell'economia reale. Ma quel che più ci preme è trovare qualche soluzione vitale.
Per fortuna della gente con un po' di coraggio e senso reale è rimasta: sentiamo cosa stanno facendo QUI: fantastico! Sentite, sentite...
E' partita una gara di solidarietà con i nostri amici di Mantova per realizzare il prototipo di questo progetto, che salverà presto molte vite dalla fame. Non sto parlando esattamente del Ruanda, ma delle nostre terre venete e non solo.
Tutto è nato da quello che abbiamo sentito succedere in questi giorni in Sardegna: dal 2 ottobre è in corso presso il comune di Decimoputzu, uno SCIOPERO DELLA FAME contro la messa all'asta di circa 5000 piccole e medie aziende agricole sarde. Aziende del valore di un milione e mezzo di euro, per esempio, vendute a 70.000 euro...e sempre ai soliti noti! Un agricoltore con un debito di 350.000 euro, perde l'azienda del valore di 1.500.000 e resta ancora con un debito di 280.000 !!!
Si, signori, le banche sono sempre più aggressive e si stanno accapparando tutti i terreni agricoli del mondo! Presto ne sentiremo parlare anche qui in Veneto, dove sta per cadere in mano a persone senza scrupoli, anche un terreno già votato al bio da otto anni! Questi terreni vanno in mano a chi introduce gli OGM e coltiva con la chimica, fortemente inquinante. Il dado è tratto! Siamo in guerra.
In seguito a mal gestione di normative e contro normative, con intrecci tra normative regionali, statali e europee (l'una in conflitto con l'altra), circa 5000 aziende agricole di medie e piccole dimensioni in sardegna si sono ritrovate improvvisamente con un carico di more da pagare su finanziamenti ricevuti negli anni dall'88 a oggi. Tali more, aggiunte ai numerosi mutui già ottenuti in passato grazie ad agevolazioni statali e regionali, ma ritenuti non leciti da normative europee, hanno fatto tracollare nel fallimento le circa 5000 aziende in questione obbligandole a interrompere le attività produttive (rendendo impossibile quindi a sua volta anche il pagamento dei mutui in corso). In seguito al tracollo, alla non assolvenza dei pagamenti e quindi alla registrazione nel registro protestati dei singoli agricoltori, è stata disposta da parte delle banche la VENDITA ALL'ASTA di tutte le aziende e di tutti i terreni (nonchè delle proprietà personali dei singoli agricoltori) con immediato arrivo di multinazionali e grossi produttori alimentari pronti all'acquisto (e allo sfruttamento come ben sappiamo).
Ascoltiamo però la storia di questo agricoltore direttamenete dal suo racconto. Questa storia nulla c'entra con quella delle normative pazze, qui parliamo solo di derivati:
"...Un giorno mi visita un funzionario della nostra banca, invitandomi ad assicurarmi contro il rischio di variazione del tasso di interesse del mutuo che ho in corso. Ho accettato, perchè mi hanno inviato un prospetto-preventivo che risultava essere un vero affare. Francamente non me ne intendo un granchè di finanza, sono un contadino io!
Mi sembrava strano che fosse così vantaggiosa una assicurazione, ma mai avrei immaginato che potesse esistere una cosa simile: è veramente diabolica! Uno per quanto possa pensare male di un'assicurazione, male che vada, un' assicurazione ti può anche dare una fregatura, magari rubandoti qualche tangenete sul premio... Oppure al massimo quando si verifica un sinistro, troverà sempre il modo per non pagare o pagare un risarcimento il più limitato possibile...ma mai e poi mai avrei potuto immaginare una cosa del genere...!"
Guardate questa persona portarsi le mani sui capelli e acoltate. Sentite, sentite...
"...Quello che mi ha venduto i derivati ora non c'è più in banca e nemmeno il suo direttore. Allora l'ho rintracciato e mi ha dichiarato privatamente e costernato che non era assolutamente a conoscenza di questi meccanismi. Nemmeno il suo direttore li conosceva. Adesso in banca mi dicono che se si guadagna con questi strumenti, vuol dire che ho accettato di correre dei rischi, che potevano generare, come hanno generato, delle perdite. Se si corrono dei rischi vuol dire che non si stanno coprendo i rischi della propria azienda... se non si è capito il rischio, si è giustamente i responsabili delle posizioni problematiche in cui versano le nostre aziende...Insomma lo scemo o il disonesto sono solo io!".
Ora fanno i professori ed i moralizzatori. Noi siamo stati i furbi ed ora è giusto che paghiamo. Per loro siamo solo dei numeri: i nostri figli, le nostre tradizioni, la nostra storia non conta nulla!
"... E' vero. I primi mesi addirittura ho guadagnato dei soldi: mi hanno accreditato in conto prima 1.500 euro, poi il trimestre successivo 2.200 euro... Ricordo che appena me ne sono accorto, sono andato a segnalare la cosa in banca, dicendo che dovevano aver fatto un errore, forse mi avevano accreditato per errore i soldi di qualcun altro... Invece mi hanno detto che era tutto giusto. Ho chiesto spiegazioni e mi hanno detto di non preoccuparmi, che era normale e che lo facevano tutti....E' il nuovo modo moderno di fare l'economia."
Ma una voce dentro, forse quella della saggezza contadina, gli diceva che qualcosa non quadrava. E' tornato in banca deciso ad andare in fondo alla questione e a chiudere i conti se non lo avessero ascoltato, lui quei soldi non li voleva. Non ha nemmeno fatto in tempo a dirlo, che senza nemmeno salutarlo, appena entrato il nuovo funzionario di banca gli ha comunicato lapidario:
"Guardi che stamattina il nostro ufficio -tal dei tali executive e il resto- Le ha addebitato 85.000 euro, che deve pagare subito, perchè se no così Lei è fuori fido!"
Un mese dopo il debito era arrivato a 253.000 euro: NON ERA UN'ASSICURAZIONE, GLI AVEVANO VENDUTO UN DERIVATO CHE SOLO ESTERNAMENTE SEMBRAVA UN'ASSICURAZIONE! Oggi quell'agricoltore non può più pagare le rate del mutuo e tutti i fidi sono stati ritirati: vive solo con la solidarietà, ma il destino dell'azienda è segnato irrimediabilmente. Perderà tutto ANCHE SE VALE DIECI VOLTE IL DEBITO e nonostante ciò resterà con un sacco di debiti sulle spalle.
Ecco perchè a PADOVA hanno fatto partire a tempo di record i G.A.T. ( GRUPPI SOLIDALI DI ACQUISTO TERRENI AGRICOLI ) per recuperare questi terreni, anzi per prevenire che succeda quanto sopra, perchè una volta entrati nelle grinfie degli avvoltoi, delle bande (uh pardon, banche) dalle procedure concorsuali fallimentari, non c'è modo di sperare di recuperarli. Bisogna agire prima: si pagheranno più cari, il loro valore reale, ma almeno la comunità locale si tiene in mano i propri terreni agricoli, che sono sotto incetta ovunque nel mondo in previsione di una crisi alimentare globale drammatica entro al massimo un paio di anni.
Si stanno formando dei gruppi di persone che in comunità acquistano questi terreni agricoli. Per esempio 50 persone con 30.000 euro a testa (devono essere tutti uguali per motivi tecnici-giuridici) riescono ad acquistare un'azienda agricola per 1.500.000 di euro. Hanno mutuato l'idea da un grande fondo di investimentio anglosassone che propone sui mercati borsistici quote di fondi investiti su terreni in Polonia, Ungheria etc..
MA QUI A PADOVA NIENTE DI TUTTO QUESTO. STANNO REALIZZANDO QUALCOSA DI ASSOLUTAMENTE INNOVATIVO:
1. IL TERRENO è LOCALE , vicino alle residenza dei soci investitori (se lo possono andare a vedere quando vogliono...anche se ogni mattina si può controllare via web la climatologia, come è andata la giornata, come vanno le produzioni etc.).
2. Si tratta di gruppi piccoli e trasparenti, quindi facilmente gestibili perchè funzionano a democrazia diretta esenza intermediari finanziari e grandi finanzieri, dove non è possibile fare speculazioni nè operazioni strane di ingegneria finanziaria.
3. Le conoscenze tecniche sono garantite da commercialisti e avvocati esperti in agraria e di matrice spirituale integerrima. La competenza agricola è lasciata all'agricoltore, che ha la responsabilità della gestione concreta.
4. La gente che non sa più dove tenere i soldi dopo avere ritirato i piccoli risparmi dalle banche e disinvestiti dalle azioni, trova un rifugio sicuro.
5. Male che vada sembra essere l'unico bene rifugio valido rimasto... a parte l'oro nel breve-medio periodo, ma l'oro non si sa che non si mangia. Inoltre l'oro CON LA NUOVA ECONOMIA LIBERANTE CHE VERRA' DAL 2013, non avrà più nessun valore: l'unico valore sarà quello umano.
6. Ognuno avrà diritto alla propria quota parte di raccolto agricolo, sano, fresco e garantito.
Sarà presto pubblicato un sito dedicato con serate dedicate alla conoscenza del progetto, alle forme di solidarietà collegate, soprattutto realizzabile subito.
E' come nel Vangelo di oggi: quando si fa del bene, non si può aspettare. MANI E PIEDI vanno spediti e decisi. ("Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò Luca 14,4).
16. I nuovi schiavi e il deanro che non c'è.
di Pierluigi Paoletti - 21 luglio 2006
"Potrete ingannare tutti per un pò. Potrete ingannare qualcuno per sempre. Ma non potrete ingannare tutti per sempre.” Abramo Lincoln
Altro che impacciato, helicopter Bernanke il nuovo governatore della FED americana e’ un professionista degno erede di mr. Greenspan. Con interventi apparentemente contraddittori e sconclusionati (ora aumento i tassi, ora li diminuisco, ma non troppo…forse…) sta tenendo i mercati finanziari e valutari a galla come un vero illusionista di professione. Tre parole azzeccate ed il gioco e’ fatto: dollaro giu’, dollaro su euro su, oro giu’, borse su ….una stampatina di monete da gettare dall’elicottero (appunto) e l’economia riprende…facile no?
Ovviamente non e’ da solo in questa avventura, ma e’ il direttore d’orchestra di tutte le altre bande centrali che aprendo e chiudendo i rubinetti creditizi e monetari, determinano la riuscita o il fallimento di nazioni, imprese e persone di tutto il mondo.
Altro che politica, altro che governi di destra o sinistra…i veri padroni del mondo sono loro. Con il giochino stupido stupido di rifilarci cartamonetastraccia contro ricchezza reale hanno soggiogato tutto il primo, il secondo e pure il terzo mondo, ma non basta chiedendo anche gli interessi tengono schiave miliardi di persone che si scannano le une con le altre per cercare accaparrarsi abbastanza denaro da restituire.
Il bello e’ che la cartamonetastraccia per gli interessi non viene deliberatamente stampata, quindi ogni giorno necessariamente c’e’ chi soccombe nella continua lotta alla ricerca del denaro e viene schiacciato, deriso, umiliato e emarginato dal sistema, mentre loro decidono come Dei della vita e della morte delle persone assaggiando chicchi d’uva matura e sorseggiando nettare nelle loro dimore sull’Olimpo.
Non ci credete? Bene, ve lo spieghiamo in un modo molto semplice: a fronte dell’emissione di denaro, la banda centrale chiede titoli di debito (obbligazioni) allo stato di pari importo– es. lo stato ha bisogno di 100 talleri, la banda centrale stampa 100 talleri a fronte di una promessa di restituzione da parte dello stato di 100 talleri piu’ un modico tasso di interesse.
Ora, immaginiamo che non esista altra moneta in circolazione se non quei 100 talleri, dove pensate che lo stato trovera’ i talleri in piu’ per gli interessi?
Ovviamente da nessuna parte, NON ESISTONO! L’unica possibilita’ e’ toglierli da quei 100, ma allora si rinuncia ad una parte dell’investimento, oppure chiederli alla banda centrale che pero’ li stampera’ solo a fronte di altre obbligazioni e chiedendo altri interessi.
Capito allora dove sta il trucco?
In pratica hanno creato un sistema per il quale la restituzione degli interessi e’ impossibile se non attraverso un nuovo indebitamento e la cosa e’ resa ancora piu’ difficile perche’ a fronte di talleri di cartastraccia alla banda centrale lo stato deve restituire ricchezza vera prodotta dal lavoro e dall’intelligenza delle persone.
Purtroppo pero’ non finisce qui. Lo stato di per se’ non produce niente, e’ solo un’invenzione giuridica e per far fronte ai sui impegni con la banda centrale chiede tasse sempre piu’ alte ai suoi cittadini e alle sue aziende diminuendo sempre piu’ i servizi erogati in modo proporzionale all’aumento del debito. I cittadini e le aziende a loro volta dovendo far fronte ad un costante aumento delle imposizioni statali sul reddito prodotto (Irpef, Irpeg ecc.) e sui beni consumati (accise, Iva ecc.), molte volte sono costretti ad indebitarsi attraverso il sistema bancario che a sua volta chiede altri e piu’ sostanziosi interessi esattamente con lo stesso sistema della banda centrale solo che la moneta emessa sara’ monetastracciavirtuale ovvero generata dal computer (sappiamo cosa state pensando…levatevelo dalla testa il vostro computer non e’ buono, quelli che creano denaro sono solo quelli delle banche!).
Attenzione, anche in questo caso pero’ mancano i talleri per gli interessi, semplicemente NON ESISTONO.
Quindi lo stesso sistema con il quale vengono indebitati gli stati dalle bande centrali, viene utilizzato dalle bande commerciali per indebitare aziende e singoli e poiche’ lo stato non esiste i singoli, in pratica devono pagare due volte, una per l’indebitamento dello stato (importo nominale piu’ interessi) e un’altra per l’indebitamento personale (importo nominale piu’ interessi) a fronte di cosa? Di cartamonetastraccia in un caso e di monetastracciavirtuale nell’altro!
Adesso capite perche’ se il nostro PIL non cresce siamo immediatamente tutti piu’ poveri? Che per non diventare poveri dobbiamo correre sempre di piu’? Adesso vi e’ piu’ chiaro cosa vogliono dire quando parlano di sana competizione? Significa che per restituire il prestito alla vostra banca dovete lottare nell’arena con gli altri per arrivare ad accaparrarsi quella poca monetastraccia di carta o virtuale togliendola a qualcun altro che non trovandone piu’ disponibile verra’ pignorato dei suoi beni, verra’ dichiarato fallito e lasciato ai margini della societa’ come persona indegna perche’ non e’ riuscito a procurarsi qualcosa che NON ESISTE!
Ah se sapessero che non e’ tutta colpa loro se non hanno trovato il denaro che non c’e’ se la loro azienda e’ fallita, se non sono riusciti a rientrare in tempo nei termini dello scoperto di conto corrente…ah se sapessero che sono vittima di un meccanismo perverso fatto a posta perche’ ogni giorno qualcuno soccomba e sia fagocitato dagli uffici legali delle banche e dagli ufficiali giudiziari… se lo sapessero…
Se lo sapessero le famiglie dove prima lavorava solo il capofamiglia e manteneva quattro o piu’ persone, mentre oggi solo per sopravvivere devono lavorare almeno in due ed a volte non basta…se sapessero che la casa che hanno acquistato con tanti sacrifici la pagheranno almeno il doppio alla banca che gli ha “concesso” un mutuo a 10-20 o 30 anni (una vita intera) con un semplice click sul computer ovvero semplice aria fritta, e se non riuscissero a pagare le rate ecco che la banca si prende la loro casa, la loro vita … ah se lo sapessero.
Se lo sapessero coloro che votano a destra o a sinistra perche’ trionfi la pace, la liberta’ e la democrazia, perche’ vengano tutelati i loro interessi, se sapessero che quegli stessi politici che parlano di alti ideali e rispetto delle regole sono stipendiati due volte, una, piuttosto profumatamente, dalla comunita’ e l’altra dai loro veri padroni, sempre con i nostri soldi sia chiaro, che li hanno messi in quella posizione per eseguire meglio i loro ordini…se lo sapessero quelli che hanno votato la sinistra…se lo sapessero quelli che hanno votato la destra.
Se sapessero come hanno svenduto l’Italia nel 1992 e come continuano a farlo imperterriti, con quella faccia tosta di chi ha le spalle coperte dai potenti…se lo sapessero.
Se sapessero che in 10 anni di finanziarie ci hanno sottratto 240 miliardi di euro e con quella che verra’ fanno 275 miliardi di euro ovvero 532.474.250.000.000 di lire. Pensate a quante cose si potevano fare con quei soldi che invece sono finiti nelle tasche delle banche centrali per ripianare un debito che NON ESISTE!
Ci hanno rubato tutto persino le parole. Non possiamo urlare Forza Italia senza pensare a Berlusconi, non possiamo pensare alla pace senza pensare ai militari con i carri armati impegnati nelle missioni di peace-keeping (?!), alla democrazia senza pensare all’Afganistan o all’Iraq e agli americani che la esportano come fosse una merce. Dicono che siamo un popolo libero e democratico, secondo noi un popolo e’ libero quando puo’ scegliere, quando fischietta mentre lavora, quando i suoi figli crescono con l’amore della famiglia, ma come puo’ esserci tutto questo con un sistema monetario creato per indebitare, soggiogare, derubare? che per onorare assurdi ed inesistenti debiti spinge le persone a lottare le une contro le altre?
Se vi guardate intorno vedrete sempre piu’ persone correre dalla mattina alla sera per un pugno di cartastraccia per rincorrere scadenze, tasse, debiti, bollette, affitti, rate, multe, cartelle pazze ecc. non ne troverete nemmeno uno che mentre fa il suo lavoro fischietta ed e’ felice. Siamo davvero liberi o siamo i nuovi SCHIAVI?
Ahh se tutti loro sapessero queste cose… cosa pensate che farebbero?
PS: Henry Ford lo sapeva: “È un bene che gli abitanti della nazione non capiscano abbastanza il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo facessero, credo che ci sarebbe una rivoluzione prima di domattina.”
17. L'attuale sistema monetario.
del reverendo Charles E. Coughlin - U.S.A 1931 (durante la grande depressione)
Questo è un interessante scritto - come una specie di catechismo - di Padre Coughlin (prete eroe popolare agli inizi degli anni '30 in America difensore dei poveri e spina nel fianco dei ricchi e dei potenti). Oggi il sistema finanziario è più complesso ed i suoi meccanismi sono difficili da individuare con tale immediatezza: la finanza elettronica e tutti i suoi traffici sui derivati speculativi, hanno effetti ben più devastanti. Però il meccanismo della truffa fondamentale, così semplicemente descritto, è ancora lo stesso.
Che sia anche a questo meccanismo diabolico che la Vergine si riferisce nel suo ultimo messaggio di Medjugorje del 25 Ottobre 2008, quando chiama tutti, ripeto tutti (anche gli ammalati, i bambini e gli anziani!!) alle armi contro il piano di Satana su questa terra?
1 Quando una persona prende denaro in prestito da una banca, il banchiere gli presta quel denaro che altri privati hanno depositato nella banca?
No. Questo è ciò che i banchieri vorrebbero che credessi, ma non è vero.
2 Allora che cosa è che prestano i banchieri?
Prestano «promesse di pagamento». Fino all'approvazione della Legge sull'Oro del 1934, la loro audacia arrivava al punto di prestare «promesse di pagamento» per un ammontare trenta volte superiore a quello dell'oro che avevano in cassaforte.
3 Come fanno i banchieri a creare denaro dal nulla solo inserendo voci nei libri contabili?
Con il seguente procedimento di fabbricazione: John Jones, uomo d'affari, ha bisogno di 10.000 dollari. Va alla banca e spiega la natura dell'affare che si propone di condurre. Egli fornisce alla banca informazioni certificate che indicano il valore del suo giro d'affari, della sua fabbrica, fattoria, casa, eccetera. Se il banchiere è soddisfatto dell'ammontare di ricchezza reale che può prendere in pegno, dà un foglio da firmare a John Jones. Questo foglio è un mutuo anticipato sulla ricchezza che Jones possiede, e dà al banchiere il potere legale di confiscare la ricchezza, se Jones non paga in un dato momento i dollari che ha preso in prestito. Il banchiere poi fabbrica il denaro sui suoi libri contabili.
4 E come lo fa?
Quando il banchiere accetta il foglio firmato da John Jones, sotto la colonna «attivi» del suo libro mastro scrive:
Attivi Passivi
Sconti e prestiti……………… $ 10.000
Sotto la colonna dei «passivi» scrive:
Depositi……………………… $ 10.000
In un attimo ci sono in esistenza 10 mila dollari più di prima che il banchiere vergasse queste scritture contabili.
5 E cosa fa John Jones di questo denaro che è nel libro mastro?
Torna alla sua azienda con un libretto bancario che mostra un deposito di 10.000 dollari, sul suo conto. Non con moneta effettiva.
6 Qual è la natura precisa della voce chiamata «deposito» sulla pagina del libro contabile?
I «depositi» non sono nient'altro, effettivamente e legalmente, che i passivi della banca. Sono il denaro che la banca deve, non il denaro che ha. Un deposito bancario è in realtà una promessa della banca, nulla di più. Milioni di americani l'hanno imparato a loro spese durante la crisi del '29 (quando le banche, insolventi, rifiutarono di rimborsare i depositi dei risparmiatori, ndr).
7 Che cosa può fare John Jones con questo deposito appena creato?
Può firmare assegni su questo deposito per pagare gli operai, comprare materie prime, pagare le spese generali per mandare avanti la fabbrica e distribuire ricchezza.
8 Com'è possibile ciò?
Altre banche fanno la stessa cosa nello stesso tempo. Una banca sulla quale sono tratti assegni riceve i proventi di simili depositi similmente fabbricati in altre banche. Ogni banca riceve degli assegni tratti su altre banche che compensano quelli tratti su di essa. Devono tutte lavorare insieme. Se ci fosse una banca sola, la frode sarebbe presto chiara.
9 E' onesto questo procedimento, in cui John Jones impegna la sua ricchezza reale per garantire il denaro contabile e fittizio del banchiere?
No, perché esso consente al banchiere di prestare un potere d'acquisto (denaro) che non gli costa null'altro che le spese generali di conduzione della banca, e obbliga John Jones e tutta la gente d'America a pagare un interesse per l'esistenza della moneta contabile bancaria, con cui sono perfezionate il 95% delle transazioni in America.
10 Quando il banchiere ha creato 10.000 dollari e li ha prestati a John Jones che ha cominciato a firmare assegni scambiando questo denaro scritturale in cambio di beni e servizi, che cosa è accaduto del livello dei prezzi?
I prezzi sono aumentati, perché esistono 10.000 dollari in più di prima che Jones ottenesse il prestito. E questo denaro nuovo è venuto ad esistere senza un corrispondente aumento dei volumi di beni e servizi, diminuendo così il valore unitario del denaro già circolante. Il valore del denaro circolante è sceso, ossia i prezzi sono saliti, ossia lo stesso ammontare di beni costa ora più denaro. E' un principio ben noto agli economisti.
11 Le banche creano denaro solo per prestarlo ai privati cittadini?
No. Creano denaro per prestarlo allo stesso Stato.
12 Quando lo Stato vende un miliardo di dollari in nuovi Buoni del Tesoro, questi vengono comprati coi risparmi dei cittadini?
No. Solo in piccolissima parte.
13 Allora da dove viene il denaro con cui i Buoni del Tesoro sono acquistati?
Ripetiamo: le banche creano denaro per prestarlo allo Stato esattamente come ai privati cittadini. Questo fatto non è conosciuto né compreso dalla gente, altrimenti essa non tollererebbe una tale grossolana ingiustizia, per cui le banche raccolgono l'interesse attraverso la tassazione.
14 Qual è il procedimento con cui le banche ottengono i Buoni del Tesoro in cambio di nulla, a parte il costo di scrivere le voci sui libri contabili?
A) Il Segretario al Tesoro istruisce l'Ufficio della Zecca perchè stampi i Buoni del Tesoro.
B) Questi Buoni del Tesoro di Stato, che sono un'ipoteca primaria sulla casa, la fattoria, l'impresa e il reddito di ciascuno, sono allocati alle banche locali per il Paese. Ciascuna banca indica quanti Buoni desidera E ne chiede sempre più di quanto speri di ottenere. Perché no? E' uno scambio di qualcosa per niente.
C) Quando questi Buoni sono ricevuti dal banchiere, egli li registra come voci nei libri contabili esattamente come fa quando mette un'ipoteca su tutta la ricchezza di John Jones.
Sotto la voce «attivi» il banchiere scrive:
Attivi Passivi
Buoni del Tesoro…………………… $ 1.000.000
Nella voce «passivi» invece scrive:
Depositi (del governo USA) $ 1.000.000
Lo zio Sam ha dunque ora un milione di dollari sul suo conto corrente bancario, e può trarne assegni su quella specifica banca fino a un milione di dollari. Gli assegni che lo Zio Sam firma e stacca sono denaro. Egli lo spende per pagare le spese statali. Quando nuovi Buoni del Tesoro sono dati alle banche in cambio di scritture sui libri contabili, altro denaro è posto in esistenza. Questa è la fonte da cui vengono le super-sottoscrizioni, e non dal «pubblico investitore», come scrive eufemisticamente la stampa controllata.
Se esitate a credere che questa sia la procedura attualmente in uso, la confermeremo con l'autorità nientemeno che del governatore del consiglio della Federal Reserve: «Comprando l'offerta di Buoni del Tesoro, il sistema bancario nel suo insieme crea nuova moneta, o depositi bancari. Quando le banche comprano un miliardo di dollari di Buoni del Tesoro, le banche accreditano il conto corrente del Tesoro di un miliardo di dollari. Esse addebitano il loro conto-Buoni di un miliardo di dollari, ossia esse creano di fatto un miliardo di dollari registrando una voce contabile» (Udienza di fronte alla Commissione Bancaria e d'Emissione, Senato degli Stati Uniti (S.1.715) e Camera dei Rappresentanti (H.R. 5.357, pagina 399, 74mo Congresso, Prima Sessione, Legge Bancaria del 1935).
15 Se le banche creano denaro, perché ogni banca non compra un ammontare illimitato di prestiti ad interesse e di investimenti?
Perché ogni volta che una banca locale crea moneta aggiuntiva, questa moneta rappresenta solo le promesse della banca. Il banchiere locale sa che il banchiere internazionale controlla le Banche Centrali, e il banchiere internazionale può - e in effetti lo fa - provocare una «perdita di fiducia» nei depositanti genuini. Quando questi perdono fiducia e rivogliono indietro il loro denaro, l'insolvenza del banchiere locale diventa evidente. C'è un punto in cui la prudenza deve temperare l'avidità.
16 Qual è il nome usato per questo denaro creato dalle banche?
E' comunemente chiamato credito bancario, o moneta-credito.
17 Acquista ricchezza ed è usata per ogni transazione come ogni altro genere di denaro?
Si, è il sostituto della effettiva moneta nazionale.
18 Quale percentuale del giro d'affari nazionale è condotto con la moneta-credito creata dalle banche?
Circa il 95%.
19 E com'è trasferita la moneta-credito tra i cittadini e le banche?
Con l'uso di assegni.
20 Che cosa sono gli assegni?
Un assegno è un ordine scritto ad una banca di trasferire denaro dal conto di una persona al conto di un'altra, sia sui libri contabili di quella banca, sia sui libri di un'altra banca.
21 Gli assegni adempiono a tutte le funzioni della moneta?
Si. Come ha chiarito il governatore della Federal Reserve: «Quando dico credito in questa accezione intendo denaro, perché di gran lunga la maggior parte della moneta in uso tra la gente di questo Paese è in forma di credito bancario, o depositi bancari» (H.R. 5.357, pagina 181, Legge Bancaria del 1935).
22 Sotto questo sistema per cui le banche fabbricano denaro e accumulano depositi con i proventi i prestiti alle persone e allo Stato, è possibile che questa moneta di conto venga ad esistere senza che i privati o Stato s'indebitino con le banche?
No, non è possibile. Nessuna moneta di questo genere può esistere senza indebitamento.
E il debito è tanto più grande, quanto più grande è il volume di denaro. «Il denaro è creato nel sistema attuale dai prestiti delle banche alle aziende, agli individui, e allo Stato» (governatore della Federai Reserve, H.R. 5.357, pagina 399).
23 Quali sono i mali di questo metodo di creare moneta?
A) Questo sistema obbliga ogni cittadino a pagare un tributo (interesse) ai banchieri per la pura e semplice esistenza del necessario mezzo di scambio. Citiamo ancora dall'audizione del governatore delle Federal Reserve: «La società possiede tutto; le banche non possiedono niente, e tuttavia noi continuiamo a prendere a prestito dalle banche e a creare l'impressione che è inflazione per la società stessa emettere i necessari mezzi di scambio con cui condurre gli affari del Paese» (H.R.5.357, pagina 401).
B) Poiché praticamente tutto il denaro viene in esistenza sotto forma di prestito, esso è oppresso da interesse. Ogni persona che usa il denaro è dunque obbligato a pagare una tassa invisibile a gente che non ha fatto nulla per guadagnarla. Il fatto che la gente sia pagata in dollari anziché in ricchezza (beni) reale fa sì che essa, come produttrice e consumatrice, sopporti il peso di questa tassa invisibile. Oggi questa è la più pesante tassa annuale che il popolo americano paghi, eppure pochissimi si rendono conto di come vengano surrettiziamente salassati.
C) Quando qualcosa è dato in prestito, il prestatore può esigerne la restituzione. Cosi l'ammontare del denaro esistente è sempre soggetto ad essere decurtato: i banchieri hanno solo da esigere il «rientro» dei prestiti che hanno concesso e rifiutare di fare nuovi prestiti per sopprimere il nostro mezzo di scambio necessario. Appena i prestiti vengono fatti «rientrare» abolendo cosi moneta, i livelli dei prezzi cadono. L'immediato, disastroso effetto di prezzi distorti ed in caduta è la disoccupazione, la stagnazione e il fallimento di ricchezze reali. Poiché la nostra moneta esiste come prestito e può essere richiamata, noi abbiamo una struttura monetaria collassabile - una struttura monetaria a fisarmonica - che può essere fatta crollare a piacere e capriccio dei banchieri centrali, i quali non assumono alcuna responsabilità di fronte alla società di mantenere in circolo una massa di moneta sufficiente a condurre le attività economiche a livelli onesti di prezzi, e che mietono le proprietà altrui quando fanno crollare i prezzi.
«Nel passato abbiamo avuto periodi di prosperità creati accrescendo il debito (depositi bancari), e poi periodi di depressione creati con la bancarotta e l'estinzione del debito (restituzione dei prestiti)» (Testimonianza H.R. 5.375, pagina 397).
24 Quando John Jones l'imprenditore è obbligato a «rientrare» nel suo debito con la banca, che cosa accade della massa monetaria nazionale?
Viene ridotta dell'ammontare di dollari che Jones restituisce.
25 Che cosa scrive allora il banchiere sui suoi libri?
Quando John Jones restituisce il suo prestito di 10.000 dollari, egli scrive un assegno per 10.000 dollari sul suo conto corrente, rendendo l'assegno pagabile alla banca stessa. Ciò ovviamente riduce il suo «deposito» di quella cifra. Nell'istante in cui la cifra è trascritta sui libri contabili, la moneta nella banca è diminuita di 10.000 dollari. Jones si vede restituire la sua nota d'impegno e il collaterale, il che diminuisce la somma che la banca ha esposto come «attivo». L'effettiva transazione di restituire quel debito riduce la massa monetaria della nazione.
26 Che cosa accade quando un gran numero d'imprenditori è costretto a «rientrare» dai prestiti ricevuti?
Un grande volume del necessario mezzo di scambio si estingue, ossia è abolito.
27 E quale effetto ne consegue?
Caduta e distorsione dei prezzi, disoccupazione, perdita di redditi, fallimenti, e la conseguente concentrazione di proprietà nelle mani di pochi.
di Massimo Fini
Le donne oggi lavorano in casa e in ufficio, mentre gli uomini faticano ad avere
un ruolo e a dare senso di protezione alle proprie partner.
Fino a non molti anni fa in famiglia lavorava uno solo, quasi sempre l'uomo, e
bastava per mantenerla. Adesso devono lavorare tutti e due. Dal punto di vista
dei "padroni delle ferriere" la cosa si presenta così: paghi due al prezzo di
uno.
Per cui viene il sospetto che l'emancipazione della donna e il femminismo siano stati un'invenzione di costoro. La donna è vittima di un'ulteriore fregatura.
Perché deve fare un doppio lavoro, quello d'ufficio e quello di casa. Perché l'accudimento dei figli, nei primi mesi e anni, tocca pur sempre a lei, se li ha (l'Italia ha il più basso tasso di natalità al mondo).
Così detta la
Natura. Il bambino, nei primi mesi e anni, ha come punto di riferimento assoluto
la madre nel cui corpo è restato per nove mesi e dal cui corpo è uscito. Per
quanto si vada sempre più verso un mondo unisex, non si è ancora visto un uomo
allattare al seno (che, sia detto di passata, è una delle immagini più poetiche
e commoventi che possa offrire la Natura). Il momento del padre verrà più
avanti, durante e dopo l'adolescenza.
Anche nel mondo preindustriale la donna lavorava. Si occupava prevalentemente delle faccende di casa ma in alcuni momenti topici della vita agricola, come la vendemmia, dava anche lei una mano sui campi. Ma non aveva l'angoscioso problema che ulcera ogni madre di oggi: a chi lascio i bambini mentre sono in ufficio? Le donne (e gli uomini) oggi lavorano lontano dalle loro abitazioni. Per cui sono costrette a ricorrere ad asili e babysitter, spendendo quanto guadagnano. Una partita di giro a ricavo zero.
Ma sono contente di essere inserite anche loro, finalmente, nel meccanismo "produci, consuma, crepa".
Gli uomini e le donne
preindustriali lavoravano dove abitavano, i bambini, che ruzzavan sull'aia,
erano sempre sotto controllo. E se una sera avevano voglia di uscire e andare a
vedere una "compagnia di giro" (perché allora la gente del popolo andava a
teatro, oh yes, a vedere spettacoli carnascialeschi ma anche Eschilo, Euripide,
Sofocle, Aristofane che sono un po' meglio di "X Factor") c'era sempre una zia
zitella o una domestica perché non c'era famiglia, per quanto modesta, che non
avesse dei domestici in essa integrati.
Certo, oggi, anche l'uomo può dare una mano in casa. Ma questa faccenda di
averci messo il grembiale non si è rivelata molto producente. La femmina un
ruolo ce l'ha, gliel'ha dato Madre Natura. L'uomo no, ha dovuto costruirselo. Ma
oggi non ha più occasioni per esercitarlo. Non c'è più la guerra dove provare il
proprio coraggio (la guerra d'antan, dico, non quella odierna dei robot, tanto
che vi partecipano anche le tipe, robb de matt), non c'è più il duello. La forza
fisica, sostituita dalla tecnologia, non conta più nulla eccetera. E, senza
ruolo, l'uomo non esiste. Così le ragazze, che sognano pur sempre ilvir, il"principe azzurro" (lo si vede ai matrimoni dove tutte, non solo la sposa,
versano fiumi di lacrime: la cosa le emoziona ancora) si trovano davanti un
bambino (“Ricordati che in ogni uomo c'è un bambino che vuole giocare” scrive
Nietzsche).
E ne rimangono deluse. Conosco molte trentenni, spesso belle, colte, eleganti
(fini no, la ragazza "fine" è scomparsa dall'Occidente) che fan una fatica boia
a trovare un partner. Non per una scopata (anche per quella, gli uomini, di
fronte all'aggressività femminile, stan diventando tutti finocchi), ma un uomo
che dia loro la sicurezza e il senso di protezione di cui hanno bisogno.
Consiglio uno stage in Afghanistan. Troveranno degli uomini che le faranno rigar
dritto, come meritano e come, nel fondo del cuore, desiderano.