2. Ecco cosa stanno
trovando sui nostri fiumi !
L'anno scorso ho letto, che una delle cause di sterilità delle coppie di oggi
è la grande quantità di anticoncezionali, che si trova dispersa nelle acque,
quindi nei terreni irrigati in agricoltura.
Ma oggi si trovano nelle nostre acque anche grandi quantità di droga e farnmaci.
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farmaci nei fiumi
3. caso clinico
!
Caso clinico: OLGA Terapeuta: medico specializzando in psicoterapia sistemica
relazionale.
Olga è una donna di 40anni di origine da una famiglia nobile ungherese. E’
in Italia da 20anni. Ha un lavoro di tipo impiegatizio nei servizi sociali,
con contratto a termine. Negli ultimi 4anni è stata in cura da uno psichiatra
che le ha prescritto psicofarmaci per il suo stato depressivo in seguito a:
lutto per il partner che l’ha abbandonata; lutto per suo padre morto quasi
improvvisamente; era stata sfrattata; aveva perso il lavoro= l’autonomia.
Cerca il “nuovo” terapeuta perché: vuole smettere con gli psicofarmaci, ha
insonnia generalizzata, desidera un percorso di autoconoscenza, vorrebbe una
relazione soddisfacente con un partner. Come fase evolutiva personale, Olga
appare a livello di ribellione adolescenziale, la quale fase si caratterizza
da forti attacchi al ruolo genitoriale (entro la famiglia) e parallelamente,
attacchi forti al setting od al ruolo del terapeuta, attacchi che fisiologicamente
servono a sperimentare se il genitore/terapeuta “tiene” ovvero è in grado
di contenere. Come ruolo intrafamiliare da lei svolto nella famiglia d’origine:
madre e padre di Olga, da sempre sono in guerra ed il tema dominante di questa
coppia è la mancanza di fiducia. Ha una sorella maggiore di lei di 12anni
(per cui possono essere considerate due figlie uniche, circa le funzioni svolte
dentro le famiglie) da sempre alleata della madre e da sempre la “brava figliola”,
mentre lei Olga diventa alleata del padre ed in competizione con la sorella,
è la figlia ribelle, oltre a svolgere diverse funzioni di “crocerossina nei
confronti di tutti e quattro. Infatti, Olga è una
, figlia
genitorializzata, che non avvertiva di poter fare affidamento su nessuno (infatti
il clima era di sfiducia generalizzata) e così si è dovuta “arrangiare” =
fidare solo di sé stessa. Ora fa enorme fatica a fidarsi di un terapeuta:
i suoi attacchi al settino servono proprio a vedere quanto solido e affidabile
è il terapeuta. Sin dalle prime sedute appare evidente che Olga sia più ansiosa
che depressa od altro. Il terapeuta propone sedute di trainig autogneno mirate
all’insonnia. In più inizia un approccio soft e profondo per quanto concerne
la richiesta di autoconoscenza ed il problema relazionale (a livello tecnico,
utilizzo di linguaggio di ristrutturazione ed ipnotico). Dal punto di vista
della relazione terapeuta-paziente, nell’arco di un anno abbondante, accade
che: la mengiaterapeuti fa i suoi attacchi= gran miglioramenti rapidi e brutte
ricadute sintomatiche; la ribelle adolescente fa le sue provocazioni: porta
i fiori al terapeuta e poi si dimentica di disdire gli appuntamenti in date
problematiche. Il terapeuta accoglie tutto senza dare troppo peso; sono chiari
attacchi al ruolo non alla persona. Ovvero il terapeuta non regola la sua
autostima di terapeuta in base a miglioramenti e ricadute dei pazienti; trasmettendo
così la sensazione (metamessaggio) . Il terapeuta
(come verosimilmente non avevano permesso i genitori di Olga) trasmette e
fa sperimentare tanti atteggiamenti diversi => metamessaggio:
e la fiducia passa, la fiducia sostiene, la fiducia di poter essere come sei
e di poter permetterti di fare cose diverse. La fiducia passa attraverso la
relazione .
La paziente passa ad “attacchi” più pesanti: dichiara di voler interrompere
il training autogeno perché è troppo difficile e di seguito a turno, seguono
la stessa sorte anche gli altri esercizi. Il terapeuta (genitore): se il figlio
indugia troppo a lungo in ribellione è ora di porre dei limiti Questo sia
per fare sentire la persona contenuta da te che CI SEI e quindi lei può fidarsi;
sia perché abbia un esempio di come porsi limiti DA SOLO, verso sé stesso
in caso di bisogno. I limiti posti dal terapeuta:
Nel mentre di tutto questo, a Olga scade il contratto lavorativo e l’azienda
fa dei tagli al personale: non le rinnovano il contratto. Lei ha sempre lavorato
come DIPENDENTE soffrendone molto, essendo una personalità tipo .
Questo tema è stato ampliamente affrontato ed è emerso che il suo sogno sarebbe
stato proprio un lavoro in proprio. Si scopre che è in possesso di diploma
come insegnante di danza classica. Va da sé che si lavora su ciò che blocca
o meno il suo affidarsi e cercare di essere sé stessa e provare a coronare
i suoi sogni. Ora, a parte un lavoretto parttime di segreteria, sta facendo
l’insegnante di danza, è felice, la parola insonnia non compare più nei suoi
discorsi. Al momento non ha ripreso la terapia finalizzata agli altri obiettivi.