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10. Corso di Alimentazione

Sommario:

· 10.1. Perchè "scuola di alimentazione"?
· 10.2. Alimentazione e medicina.
· 10.3. Dalla farmacia al supermercato.
· 10.4. Siamo ciò che mangiamo.
· 10.5. Elementi di nutrizione.
· 10.6. Il cibo ideale.
· 10.7. I germogli, cibo vivo.
· 10.8. Il cibo come strumento di persecuzione.
· 10.9. Cibi acidificanti o alcalinizzanti?
· 10.10. Lo yogurt magro (parte prima) il re dei cibi benefici.
· 10.11. Yogurt: marketing o comunicazione?
· 10.12. Antibiotici o centrifughe?
· 10.13. Succhi e spremute d'arancia.
· 10.14. Cibi e sistema immunitario.
· 10.15. Cibi per disintossicare il fegato.
· 10.16. Disintossicarsi con il digiuno, questo sconosciuto...
· 10.17. Modalità e tempi della pratica del digiuno.
· 1
0.18. Non di solo pane vive l'uomo.
· 1
0.19. Una testimonianza sul digiuno (dall'autonomima all'interdipendenza).
· 1
0.20. Mangiare guardando la televisione.
· 1
0.21. Funzionamento e disintossicazione reni e apparato urinario.
· 1
0.21bis. Cenni sulle valenze psichiche e spirituali dei reni.
· 1
0.22. Cibi per disintossicare reni e apparato urinario.
· 1
0.22bis. Cenni sulle valenze psichiche e spirituali dell'apparato urinario.
· 1
0.23. Funzionamento e disintossicazione apparato respiratorio.
· 1
0.23bis. Cenni sulle valenze psichiche e spirituali dell'appararato respiratorio.
· 1
0.24. Cibi per aiutare a guarire da influenza e raffreddore.
· 1
0.24bis. Cenni sulle valenze psichiche e spirituali di influenza e raffreddore.
· 1
0.25. Ancora sulla guarigione da bronchite.
· 1
0.26. Ancora sulla guarigione da polmonite.
· 1
0.27. Cibi per aiutare a guarire da asma.
· 10.27bis. Cenni sulle valenze psichiche e spirituali dell' asma (le allergie).
· 10.28. Altro per aiutare a guarire da enfisema polmonare.
· 1
0.29. Cibi, muco e catarro.
· 1
0.30. I Cibi marchiati "K" e le ricette segrete di aromi ...
· 10.31. Le combinazioni alimentari ed il malassorbimento.
· 10.32. La pelle, le vitamine e gli alimenti per la pelle.
· 10.33. La pelle e la pompa di calore. Esercizio e salute. Alimentazione in caso di febbre ed infiammazioni.
· 10.33bis. Cenni sulle valenze psichiche e spirituali della pelle.
· 10.33ter. Cenni sulle valenze psichiche e spirituali della pelle nei dintorni di Halloween.
· 10.34. Apparato cardio-circolatorio, dieta alimentare e stile di vita.
· 10.35. Alimentazione e colesterolo.
· 10.35bis. Cenni sulle valenze psichiche e spirituali del colesterolo.
· 10.36 Cibi per migliorare l'apparato circolatorio.
· 10.36bis. Cenni sulle valenze psichiche e spirituali del cuore. Alcune premesse... Cuore ed energia. Cuore ed azione.
· 10.36ter. Cenni sulle valenze psichiche e spirituali del cuore. Cuore e Salute globale. Amore e territorio.
· 10.36 quatr. Conclusioni sul cuore (in corso di pubblicazione)
· 10.37. Il Cancro. Introduzione.

 



- fine corso di alimentazione alla 50 puntata -



10.1 Perchè "scuola di alimentazione"?
Una ricerca condotta nel 1994 negli Stati Uniti, ha fatto registrare 50 milioni di ipertesi, 35 milioni di malati cardiaci, un milione e mezzo di infarti l’anno e 500 mila ictus l’anno,... ...essendo 800 mila di queste crisi fatali, con un milione di morti l’anno.
Temiamo che oggi anche l'Italia si stia allineando su questi dati, perchè anche da noi le malattie cardiovascolari sono diventate la prima causa di morte.
Invece....l’incidenza delle malattie delle coronarie in Giappone, nei maschi di età compresa tra i 55 e i 60 anni, è otto volte minore di ciò che avviene negli Stati Uniti, con un basso tasso di mortalità nei confronti degli occidentali. I giapponesi presentano tassi di colesterolo comprese tra i 140 e 160 mg%, i nordamericani presentano tassi tra i 240 e 260 mg%. Le malattie cardiovascolari negli Stati Uniti sono le principali responsabili di un terzo dei ricoveri, presentando un costo medico che supera i 56 miliardi di dollari l’anno.
L’infarto acuto del miocardio colpisce 100 mila persone l’anno, causando 35 mila decessi, con un aumento significativo negli ultimi 50 anni.
•Dagli anni 50 gli Stati Uniti investono grosse quantità di denaro nello sviluppo di nuove metodiche diagnostiche, medicinali e tecniche di chirurgia, con il preciso scopo di ridurre il numero dei decessi,... ...ma sono tutte misure che non contribuiscono alla prevenzione del verificarsi di tali malattie.
Sembrano piuttosto misure ispirate alla ricerca del business.
Siccome anche in Italia ormai vediamo queste tendenze ben radicate, pensiamo sia giusto fare sapere alla gente, che basta correggere l'alimentazione con pochi e facili correttivi, per formare nel nostro fisico
quell'importante terreno biologico, che permetta a quasi tutti i problemi di cui sopra una risoluzione molto soddisfaciente!

10.2. Alimentazione e medicina
Questi numeri spaventosi potrebbero essere significativamente ridotti se le persone imparassero a vivere meglio.
Le malattie delle coronarie sono il diretto risultato del moderno stile di vita adottato dalla civilizzazione occidentale industrializzata.
In genere queste malattie occadono dopo i 45 anni ... insomma l'eta' migliore dei buoni professionisti!
Colpiscono la popolazione attiva nelle diverse professionalità, persone che muoiono o che diventano semi invalide all’apice della loro competenza e produttività,... ...con delle significative conseguenze nello sviluppo tecnologico e non solo... della nostra società.
Per il sistema medico, in questa area, il corpo è visto come una semplice macchina fatta di parti rimpiazzabili e la salute è intesa come il buon funzionamento di questo meccanismo,... ...senza fare attenzione alle vere cause che soggiaciono a queste malattie.
Nella pratica convenzionale attuale, quando si presenta un’ostruzione delle arterie, si apre la strada con il catetere o si ridirige il flusso con vascolarizazzione,... ...o ancora si cambia l’organo danneggiato con un altro in condizioni migliori, o addirittura con uno artificiale.
Questa moderna epidemia segue il suo decorso e nel contempo la medicina ufficiale basa il suo intervento nel trattamento dei segnali e sintomi – come l’ipertensione arteriosa o i livelli alterati di colesterolo -- quasi esclusivamente a base di medicinali che attuano l'assunzione del reale controllo delle funzioni corporee Il corpo viene cos' portato a funzionare soltanto con aiuto esterno. Oltre a ciò, questi medicinali possono produrre sgradevoli effetti collaterali, molte volte irreversibili.
La medicina occidentale tende a vedere gli organi del corpo come entità distinte, considerando le malattie come condizioni specifiche che colpiscono uno o due organi o, al massimo, un sistema, quasi ignorando l’interazione con gli altri sistemi,... ...così come gli aspetti emotivi e spirituali coinvolti nella genesi di questi squilibri.
La buona alimentazione punta a ripristinare e mantenere la salute, lasciando che il corpo lavori a seconda delle leggi della natura, ossia correggendo gli squilibri nutrizionali e biochimici che disturbano il funzionamento del cuore e l’accumulo delle placche nelle pareti arteriose, evitando la chimica di sintesi ed i suoi effetti collaterali, e cercando l’equilibrio funzionale di tutto l’organismo. In questa sede ci occuperemo solo di quanto attiene all'alimentazione, non mancando però di evidenziare quanto notiamo giornalmente in molte persone che incontriamo: al cambio dell'alimentazione seguono molto spesso cambiamenti significativi anche in molte altre attività della loro vita. Egualmente, significative evoluzioni nel sistema di condurre la loro vita portano presto anche ad un notevole cambiamento della loro alimentazione.

10.3. Dalla farmacia al supermercato
IN OGNI PAESE DEL MONDO E COSI' ANCHE NEI PAESI OCCIDENTALI, IL SETTORE ECONOMICO DI MAGGIORE FATTURATO E' DA SEMPRE QUELLO ALIMENTARE (oggi in occidente il volume d'affari vale circa il 20% del PIL ).
In questi tempi abbiamo registrato in America un altro fatto storico: per la prima volta nella storia dell'uomo, la spesa per il settore farmaceutico/medico/ospedaliero supera quella del settore alimentare ...
Questa tendenza è in atto anche per i principali paesi europei.

In soli 12 anni l'obiettivo "20% del pil" è divenuto realtà!

Pensiamo alle recenti leggi in materia sanitaria, alle recenti leggi sull'inserimento dei prodotti farmaceutici nei supermercati, alle azioni di marketing sui vaccini ( ricordo le recenti epidemie avicole - il caso la Roche/tamiflu/Rumsfeld -, l' esplosione dei fatturati sanitari dopo mucca pazza e dopo l'11 settembre 2001. Poco prima di tale data la Bayer per esempio era in gravissima crisi, mentre ora invece va benissimo. ( "... La Repubblica scrive che “alla tedesca Bayer una settimana di allarme antrace ha già fruttato mille miliardi di vendite extra”... ma fondamentali sono state anche le nuove normative liberticide introdotte a seguito dell’evento, soprattutto in materia sanitaria).
Insomma dal 1994 a oggi la spesa sanitaria pro capite era destinata a raddoppiare fino ad arrivare a questa pietra miliare di questa nuova era dell'alimentazione:Il big event, lo spartiacque epocale.
Ci riferiamo a quanto è stato finalizzato in questi giorni del 2007, e cioè l'acquisizione di Nestlè da Novartis della divisione alimenti clinici per 2,5 miliardi di dollari.
Non solo, nell' aprile 2007 Nestlè ha acquisito anche la Gerber sempre da Novartis per 5.5 miliardi di dollari.Con l'acquisizione della Gerber, la Nestlé Nutrition diventa leader mondiale del settore alimenti per bambini. Conquista in particolare il primo posto di uno dei più importanti mercati degli alimenti per bebé al mondo, quello degli Stati Uniti .
Una nota della società a margine dell'evento recita che ... "il gruppo Nestlé è presente in Italia dal 1875, quando è stata registrata a Milano l’etichetta “Farina Lattea Nestlé, alimento completo per i bambini lattanti” ( * vedi nota in fondo al capitolo). Oggi opera con diverse società: Nestlé Italiana, Sanpellegrino, Nestlé Purina Petcare, Nespresso, Nestlé Waters Direct e Alcon. Il Gruppo Nestlé, leader mondiale nel food & beverage, con sede in più di 130 Paesi e con una gamma di oltre 10.000 prodotti, buoni ed equilibrati, frutto della tradizione e della più avanzata ricerca nutrizionale al mondo. Le dimensioni e la responsabilità di mercati così ampi e diversi fra loro si traducono nell’impegno a sviluppare, e garantire, un corretto approccio alla nutrizione ed ad un corretto stile di vita, che non può prescindere da un’equilibrata alimentazione ed idratazione"....
Il valore simbolico di questo affare è agghiacciante: i cibi per gli intolleranti, per coloro che sono sottoposti a chemio-terapia, etc. diventeranno cibi di massa.
Da una società specializzata nel "canale farmacie", ora la commercializzazione passa ad una società specializzata nel "canale supermercati". Dalla farmacia al supermercato, dunque.Questo almeno sembra avere deciso colui che è a capo di un gruppo di società, che controlla oggi l' 80% del mercato alimentare mondiale.

* nota su Nestlè: tutti pensano che il primario interesse di queste grosse società per i bambini sia dovuto solo al fatto di dover abituare l'uomo fin da piccolo agli aromi da loro proposti... e quindi di catturarsi così il consumatore fin da quando è in fascia. In realtà per chi è abituato a leggere tra le righe, non sfugge l'alto contenuto spirituale che sta alla base di ogni comportamento umano, vitale o non vitale. Ci riferiamo qui alll'insegnamento evangelico, a cui ogni forza di questo mondo, anche e soprattutto le più intelligenti (indipendentemente dal loro fine), non fanno eccezione:

Marco 9:42
«E chiunque avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono, meglio sarebbe per lui che gli fosse messa al collo una macina da mulino e fosse gettato in mare».

Matteo 18:10
«Guardatevi dal disprezzare uno di questi piccoli; perché vi dico che gli angeli loro, nei cieli, vedono continuamente la faccia del Padre mio che è nei cieli».

Matteo 10:42
«E chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d'acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è un mio discepolo, io vi dico in verità che non perderà affatto il suo premio».


10.4. Siamo ciò che mangiamo
Prioritario è identificare la realtà del nostro rapporto con cibi e bevande.
Questo rapporto nasce da due considerazioni.
La prima è che oltre a ciò che pensiamo, siamo anche ciò che mangiamo.
Noi siamo cibo metabolizzato e come non è indifferente la natura del materiale impiegato in una costruzione, così la natura dei cibi e delle bevande influisce su ciò che siamo.
Questo oltre che sotto un profilo materiale, vale anche dal punto di vista spirituale.
Gli alimenti si trasformano in energia vitale o distruttiva a seconda della loro composizione.
Ciò ci dovrebbe rendere molto attenti, quando ci mettiamo a tavola.
La seconda considerazione parte dalla constatazione di come funziona il senso del gusto.
I cibi, cedendo la loro sostanza vitale alla mucosa sublinguale, ci spiegano come e perché contengono gusti particolari, in base alle diversità studiate da madre natura. L’arte della cucina consiste poi nella capacità di sapere rielaborare e combinare questi sapori della natura.
Il nostro stile di assunzione dei cibi dunque è molto legato alla nostra capacità di utilizzare il nostro senso del gusto ( così come il nostro stile di vita è molto legato alla nostre capacità di utilizzare i nostri sensi.).
Per esempio finchè un cibo emana sapore, ciò significa che c’è ancora energia vitale da estrarre.
I cibi che forniscono molta energia, sono quelli il cui sapore dura più a lungo.
Quando si mangia, i cibi andrebbero trattenuti in bocca e masticati fino a renderli insipidi.
A questo punto, una volta assorbita l’energia sottile di cui sono portatori, vengono inghiottiti ed il sistema digestivo può assimilarli come materiale di costruzione del corpo.
La masticazione dunque ha un’importanza che va ben oltre la classica considerazione di facilitazione della digestione nello stomaco e nell’intestino.
Se noi non mastichiamo un alimento fino a quando non abbiamo estratto totalmente il gusto, il suo nutrimento può si ricostruire il nostro corpo fisico, ma non rifare il pieno alle nostre batterie energetiche!
l nostro rapporto col cibo allora è un test che rivela la nostra personalità ed un banco d prova di vera maturità sotto ogni profilo.
Che dire ancora quando ci affidiamo e tolleriamo con la massima facilità alimenti truccati da una miriade di additivi?
Ma il gusto degli additivi si dissolve subito o dura a lungo?
Provate.
Allora il cibo non cede nessuna sostanza vitale?
E’ veramente tutto finto come nei cibi, così nel nostro corpo, che rispecchia la vita spirituale?
Ancora quali effetti energetici ci derivano da parte di chi e da come si producono e si distribuiscono i cibi, ma anche da chi e da come si preparano, si cucinano e si servono?
Produrre cibi in un certo modo, permette di esercitare un controllo, che va oltre il piano puramente fisico ?
Una cosa è certa: imparare a mangiare bene aiuta a riprendere in mano il proprio destino.
Chi ha imparato a prendere in mano il proprio destino, sa anche mangiare bene.

10.5. Elementi di nutrizione.
Non intendiamo dilungarci sulle nozioni più elementari della nutrizione. Concetti come i “LARN” (Livelli di Assunzione Raccomandati di Nutrienti per la popolazione italiana), “densità nutritiva”, “valore energetico” oltre alla descrizione dei componenti elementari dei nostri cibi quali proteine, carboidrati, grassi e colesterolo, fibra alimentare, sali minerali e vitamine sono ben descritti in parecchi siti e libri. Tra i tanti segnaliamo Gedeone (maestro di nutrizione) dove potete agevolmente controllare in caso di necessità i VALORI NUTRITIVI DEI PRINCIPALI ALIMENTI e soprattutto utilizzare gratuitamente un ottimo e semplice programma per valutare, personalizzandole, le vostre razioni alimentari (alla voce "VALUTAZIONE DI UNA RAZIONE ALIMENTARE"). Molto interessante per orientarsi tra i vari cibi sempre in tema di distribuzione delle vitamine e dei principali nutrienti anche il sito di scienza vegetariana alla voce TABELLE NUTRIZIONALI.

Associando il nostro corpo all’immagine di un motore, ci sembra utile evidenziare questa tabella sul CONSUMO ENERGETICO GIORNALIERO MEDIO. Riprenderemo più avanti questi dati quando parleremo delle malattie dovute dell’eccesso alimentare o del valore terapeutico dei vari tipi di digiuno.
Osserviamo quali dovrebbero essere i consumi giornalieri medi espressi in kilocalorie, distribuiti in modo ottimale tra i vari elementi nutrienti, data di ogni gruppo la resa media in kilocalorie per ogni grammo consumato di elemento base.

TABELLA CONSUMO ENERGETICO GIORNALIERO MEDIO (consigliato per un adulto di peso standard)

MISCELA ENERGETICA RESA Kcal/GRAMMO Kcal TOTALI
CARBOIDRATI 55%(benzina pulita) 4 1300
GRASSI 25%
(riserve)
9 600
PROTEINE 20%
( pezzi di ricambio)
4 600
. TOTALE 2500
. . .


In questa seconda tabella indichiamo alcuni esempi sulle principali modalità di consumo della calorie assunte durante le nostre attività vitali. I dati naturalmente variano notevolmente a seconda dell’armonia o delle disarmonie in cui siamo immersi, quando compiamo le nostre azioni quotidiane.

TABELLA DISPENDIO ENERGETICO (adulto di peso standard)

TIPO ATTIVITA' CONSUMO
Kcal PER ORA
stare seduti, al computer, mangiare DA 30 A 100 Kacl
BATTERE A MACCHINA 35 Kcal
GUARDARE LA TV 30 Kcal
GUIDARE L'AUTO 40 Kcal
LAVORO SCRIVANIA 50Kcal
LAVARE I PIATTI 45 Kcal
STIRARE 50 Kcal
DORMIRE 30Kcal
preparare da mangiare, spolverare, rassettare la cucina,camminare piano DA 100 A 160 Kcal
Fare giardinaggio, camminare a passo normale, fare il bagno DA 170 A 240 Kcal
lavori pesanti, camminare veloce DA 250 A 350 Kcal
sport ( nuoto, bici, calcio) OLTRE 350 KCAL
PESCARE 60Kcal
GIOCARE A GOLF 150Kcal
BALLO 180 KCAL
FARE L'AMORE 200Kcal
SALTARE 210 Kcal
SALIRE LE SCALE 200Kcal
PATTINARE 300Kcal
GIOCARE A PALLANUOTO 350 Kcal
CANOTAGGIO 360Kcal
SCIARE 440 Kcal

Quanto espresso in queste tabelle ci consente di sottolineare un principio fondamentale da utilizzare, quando ci addentriamo in questa serie di “dati meccanicistici”, perché il nostro corpo funziona in modo molto più complesso in ordine a processi psichici e spirituali, che possono anche stravolgere i dati indicati nelle tabelle.
Che senso ha affermare che il consumo per la digestione ammonta a circa il 10% delle kilocalorie totali da noi utilizzate, prescindendo dal tipo di cibo ingerito?
Se ingeriamo un cibo sano, non acidificante, privo di additivi chimici di sintesi, che risparmia a fegato o reni pesanti processi di intossicazione, in una situazione di serenità e giusto rilassamento, in presenza di corrette combinazioni con altri cibi, determineremo sicuramente un consumo di chilocalorie molto inferiore.
All' aldilà delle problematiche legate all'eccesso di alimentazione, ci sembra di poter concludere per esempio che 100 grammi di cibo sano consumato in condizioni ottimali al netto dei consumi calorici per renderlo disponibile, possa rendere molto di più in termini energetici rispetto ad una razione doppia dello stesso cibo mancante delle caratteristiche suddette. (quindi meglio 100 gr di un cibo sano locale e naturale , sebbene caro, piuttosto che 200 gr di un cibo industriale poco costoso e poco sano!).
Durante la 2ª Grande Guerra i tedeschi hanno avuto una dieta alimentare limitata a 900 calorie al dì.
Malgrado le disgrazie della guerra e della terribile sofferenza delle persone, nei grandi ospedali tedeschi quasi non sono stati registrati casi di morte dovuti a  malattie cardiache (oggi la maggiore causa di mortalità, ben di più delle morti causate dalla guerra..).  
Nel Parco Nazionale del Serengueti, in Kenia, paese dell’Africa dell’est, è stato trovato un grande deposito di resti di alimenti lasciati da molti turisti occidentali. In quel luogo ci sono tante scimmie in sovrappeso.
Due fattori si sono messi insieme in questo caso: l’alto consumo degli alimenti raffinati ed il facile accesso a questi alimenti (esattamente la stessa situazione in cui si vengono a trovare oggi la maggior parte dei cittadini occidentali...).
Molti studi epidemiologici hanno dimostrato un evidente rapporto tra le malattie cardiache, i fattori ambientali e le abitudini di vita.
Tra queste risaltano l’alimentazione troppo elaborata, la vita sedentaria ed anche lo stress emotivo, oltre al tabagismo.
E’ molto chiaro il rapporto tra le malattie dell’apparato circolatorio e la dieta alimentare dell’uomo moderno, soprattutto per quanto riguarda l’abuso dei grassi e dei carboidrati, ...principalmente quelli raffinati, con un notevole aumento del colesterolo nel siero.

10.6. Il cibo ideale.

“Fa che il cibo sia la tua medicina” diceva Ippocrate - 460-370 a.C., padre della medicina, sui cui principi ancora oggi ogni medico giura durante il rito della laurea.
Infatti un cibo deve essere:

1. Facilmente digeribile
2. Nutriente, quindi integrale
3. Preventivo contro le malattie
4. Terapeutico
5. Senza vincoli religiosi
6. Etico
7. Vario
8. Vivo
9. Locale
10. Equilibrato e correttamente combinato.

 

Se risponde a questi requisiti potremmo dichiarare un cibo
Vero, Buono e Giusto,
che sono i tre principali requisiti richiesti dalla gente.
Questi requisiti sono emersi da una vasta indagine effettuata recentemente su un campione demografico molto esteso, tra l’altro in diverse aree geografiche del globo, forse il più vasto mai analizzato finora.
Un cibo sarà vero se è naturale, cioè non truccato con additivi in tutte le fasi del processo produttivo (sui campi o nelle stalle, nei luoghi di trasformazione e produzione, nelle fasi di confezionamento e distribuzione).
La capacità di fare cose buone dipende oltre che dalla natura, dall’uomo.
La passione, quindi l’amore, le conoscenze e la sapienza, quindi l’intelligenza e la saggezza nella capacità di organizzare persone e mezzi.
I frutti ne solo una naturale conseguenza.
L'albero buono si riconosce dal frutto eccellente. Se i frutti sono buoni, vuol dire che si è lavorato bene e che c’è vita!
Un cibo può essere giusto se esprime prezzi giusti: lavorare in un certo modo ha a che fare con la giustizia.
Consumare meno e consumare meglio, aiuta a vincere il consumismo, il superfluo e gli sprechi. Aiuta anche a non scaricare i costi occulti degli inquinamenti e delle malattie da alimentazione scorretta sui costi della nostra comunità e sulle generazioni future.
Un certo modo di consumare spinge sempre di più la ricchezza in mano a pochi, i soliti noti. Con i nostri comportamenti ed i nostri consumi possiamo creare redistribuzione della ricchezza e produrre giustizia.
Quanto all’effetto terapeutico del cibo, è noto che esistono molti medici che come da tradizione millenarie, trattano le malattie esclusivamente con il cibo e le erbe medicinali. Il trattamento con l'alimentazione naturale può richiedere un certo tempo per riportare l’equilibrio perduto. Soprattutto quando si cambia alimentazione può accadere un periodo iniziale di malessere. Se questo dovesse verificarsi è un segno positivo, che denota un risveglio di funzioni vitali prima sopite: il corpo comincia a reagire e a disintossicarsi, ma i momenti iniziali presuppongono qualche sacrificio, prima di trovare nuovi equilibri.
Un’altro errore da evitare, quando si decide di curarsi con l’alimentazione è quello di sospendere bruscamente l’uso dei medicinali allopatici senza la dovuta guida del medico.
Questa possibile sospensione dovrebbe avvenire gradatamente e in forma controllata.
Diversi componenti della dieta alimentare come la fibra solubile, l’aglio, la cipolla, la mela, le carote, le leguminose ed alcuni tipi di pesce...
... oltre agli esercizi adeguati, come le passeggiate, l’esposizione equilibrata al sole, il nuoto, lo yoga o altri tipi di meditazione propri della nostra tradizione e cultura, hanno il potere di ridurre i livelli pericolosi di grassi dannosi circolanti nel sangue e possono prevenire o invertire la tendenza agli incidenti vascolari e non solo.
In realtà la cosa più importante da fare è quella di eliminare dalla nostra dieta i cibi truccati e/o i cibi raffinati: lo zucchero raffinato, il sale raffinato e le farine raffinate con i loro derivati.
Vanno sostituiti con zucchero, sale e farine integrali con i loro derivati, tutti cibi che corrispondono alle otto caratteristiche sopra descritte.
Ma i cibi dalle virtù terapeutiche più stupefacenti, che abbia mai incontrato sono i germogli, lo yogurt magro e la centrifuga di ortofrutta fresca.
Saranno proprio questi cibi i protagonisti dei prossimi capitoli.


10.7. I germogli, cibo vivo.

Energeticamente deve proprio succedere qualcosa di particolare. Ho infatti osservato che se lascio dei semi in prossimità di un formicaio, gli insetti se ne impossesseranno dopo pochi minuti. Se invece metto germogli dello stesso seme, questi vengono rispettati e non toccati...
Il germoglio è già portatore di vita e chimicamente è cambiato qualcosa in esso.
Avviene una metamorfosi, in modo simile alla trasformazione del bruco in farfalla.
Una stessa superficie di terra per la coltivazione, che è necessaria per nutrire 1 solo carnivoro, può nutrire 7 vegetariani. Ebbene se quella stessa terra fosse coltivata a germogli potrebbe nutrire ben 25 persone!

Quando si parla di germogli ci si riferisce ai semi germogliati di quasi tutti i vegetali (cereali, ortaggi, legumi) Non si devono produrre germogli di solanacee perché conterrebbero alcuni fattori antinutrizionali tossici che diminuiscono con crescere della pianta fino ad annullarsi o quasi nella pianta adulta. (pomodoro, melanzana, peperone).

Per trasformare un seme in germoglio servono solo :
- acqua
- temperatura adeguata (20-22°C)
- ossigeno



Quando il seme entra in contatto contemporaneamente con questi “attivatori” (acqua – temperatura - ossigeno), al suo interno iniziano delle complesse reazioni bio-chimiche che portano alla formazione di una nuova pianta del tutto identica a quella di origine della quale il seme conserva anche per tempi lunghissimi tutte le informazioni genetiche.
Purtroppo qualsiasi vegetale, nel momento in cui viene raccolto, separato quindi dal suo substrato, inizia a morire perdendo più o meno velocemente i nutrienti fondamentali di cui è composto; diminuisce quindi il suo potere nutritivo.
Per questo siamo sempre alla ricerca di frutta e verdura il più fresca possibile.
Il germoglio non è assolutamente da considerarsi un prodotto fresco; bensì VIVO.



Le caratteristiche nutritive dei germogli.

Come abbiamo appena detto l’acqua è la scintilla della vita della nuova pianta, che prende nutrimento e vigore dal seme stesso moltiplicando di molte volte i contenuti dei nutrienti presenti nel seme. Durante il processo di germinazione, i macronutrienti contenuti nel seme vengono demoliti in parti più piccole.
Grazie agli enzimi attivati durante la germinazione le sostanze nutritive all'interno del seme sono predigerite, quindi le proteine sono scisse in amminoacidi e i lipidi in glicerolo e acidi grassi. I semi e i gemogli hanno un contenuto energetico molto elevato dovuto alla grande quantità di carboidrati che servono appunto alla germinazione.

Distinguiamo tra i NUTRIENTI dei GERMOGLI quelli MICRO da quelli MACRO:
MACRO
a) Le Proteine, trasformate in amminoacidi.
b) I Grassi, trasformati in acidi grassi e glicerolo.
c) I Carboidrati, trasformati in zuccheri semplici.
MICRO
d) Le Vitamine.
e) I Sali minerali.
f) Gli Enzimi.
g) Gli antiossidanti.

a) Gli aminoacidi.
Anche le proteine subiscono una demolizione grazie agli enzimi attivati durante la germinazione; le proteine si scindono nei loro componenti di base, gli amminoacidi essenziali anch'essi per il nostro organismo
Come abbiamo detto sono i mattoni che compongono le proteine; in natura ne sono presenti a centinaia, ma solo una ventina di essi vengono coinvolti nella sintesi proteica. E’ estremamente importante che tutti e venti siano presenti contemporaneamente, ma nove di essi (otto per gli adulti) non sono in grado di essere sintetizzati dal ns. organismo e devono essere introdotti con la dieta, fenilalanina – istidina – isoleucina – leucina – lisina – metionina – treonina – triptofano – valina .
Questi sono i nove amminoacidi definiti come essenziali ( AAE ) in quanto devono essere introdotti con la dieta.
I germogli ne sono particolarmente ricchi.

b) I lipidi.
I lipidi sono detti anche grassi, dal greco lypos, grasso; sono molecole organiche presenti in natura, e vengono classificate sulla base delle loro proprietà comuni di solubilità: sono insolubili in acqua mentre sono solubili in solventi organici come l‘etere o l‘acetone. I lipidi hanno una densità significativamente minore di quella dell'acqua quindi galleggiano. Dal punto di vista strutturale, sono costituiti prevalentemente da atomi di carbonio, idrogeno e ossigeno uniti tra loro con legami con scarsa polarità.
Nei lipidi di origine animale (burro, strutto e sego) una molecola di glicerolo è legata principalmente con acidi grassi saturi il che rende il grasso normalmente solido a temperatura ambiente. Nei lipidi vegetali invece la molecola di glicerolo è per lo più legata ad acidi grassi insaturi e polinsaturi, sono generalmente liquidi a temperatura ambiente e sono detti oli.
I grassi nei germogli subiscono la stessa sorte delle proteine e sono scissi nei loro componenti di base: gli acidi grassi e il glicerolo
I germogli contengono bassi quantitativi di grassi, ma quelli presenti sono ovviamente di origine vegetale e insaturi. I grassi fanno parte della membrana cellulare, è quindi indispensabile assumerli con la dieta. Non esistono grassi che facciano ingrassare meno di altri. Tutti forniscono 9 cal./gr. Sia quelli di origine animale che quelli vegetali anche se idrogenati.

c) I carboidrati.
Sono formati da atomi di Carbonio -Idrogeno – Ossigeno ( CH2O )n. Possiamo distinguerli in semplici e complessi.
SEMPLICI ? Mono e Di-saccaridi (glucosio e fruttosio, lattosio maltosio e saccarosio)
COMPLESSI ? amidi e cellulosa
Formano le riserve energetiche del nostro corpo depositandosi come glicogeno.
I carboidrati presenti soprattutto sotto forma di amidi nei semi, per l'accrescimento dei germogli vengono trasformati in zuccheri semplici molto assimilabili velocemente dal corpo umano.

d) I micronutrienti: le vitamine.
LE VITAMINE : normalmente si dividono in due importanti gruppi.
LIPOSOLUBILI – A, E, D, K
DROSOLUBILI – C, gruppo B
Possiamo aggiungere anche un terzo gruppo: quello delle vitamine con capacità ANTIOSSIDANTE ? E, A, C.
I germogli ne sono particolarmente ricchi.
Le vitamine durante il processo della germinazione aumentano fino al 100% rispetto al seme e fino al 1400% rispetto alla pianta adulta.
E’ stato scoperto che i germogli non solo hanno più del doppio di vitamine rispetto ai semi non germogliati, ma generano vitamine (C e B12) che sono quasi assenti dal seme. 150 grammi di semi di leguminose germogliati (lenticchie, fagioli, soia, ceci,...) bastano per fornire il fabbisogno giornaliero di vitamina B12.

e) I minerali.

Nei nostri tessuti sono presenti dei macroelementi, (calcio, fosforo, potassio, sodio, cloro, magnesio) così chiamati in quanto presenti in quantità relativamente elevata dell’ordine del grammo, e dei microelementi quali: ferro, zinco, rame, manganese, iodio, cromo, selenio, molibdeno, cobalto, ecc., presenti nell’ordine di milligrammi o in quantità ancora inferiori.
I macro ed i microelementi entrano nella costituzione delle cellule e dei tessuti dell’organismo, non vengono sintetizzati ma si assumono solo dagli alimenti e dalle bevande.
Nei germogli troviamo quantitativi molto elevati di tutti i minerali necessari al nostro organismo essendo tutti molto ricchi in calcio, magnesio; hanno valori di fosforo anche più elevati del pesce. Ad esempio lo zinco contenuto nei germogli di alfalfa e’ del 260% superiore a quello contenuto negli stessi semi, passa da 68 a 180 ppm. A causa delle reazioni enzimatiche avvenute durante la germinazione, i minerali sono chelati agli amminoacidi e questo fa sì che la loro biodisponibilità sia elevatissima.
Grazie a ciò i sali minerali e gli oligoelementi divengono più facilmente assimilabili.
La quantità di proteine e quindi di amminoacidi si incrementa notevolmente, gli acidi nucleici che contengono il patrimonio genetico di ogni essere vivente aumentano sensibilmente; questo spiega perché i germogli hanno capacità riparative e ristrutturanti. Molte varietà di germogli contengono sostanze anticancerogene che agiscono selettivamente sulle cellule cancerogene (risultato da studi ed esperimenti di laboratorio negli USA).
Infine, per esempio i fagioli germogliati e mangiati crudi sono alcalinizzanti, mentre da cotti sono acidificanti (ne spiegheremo presto il significato).
Per la salute i germogli sono energia vitale pura!

f) Gli enzimi.
Sono la parte più importante e delicata dei nutrienti contenuti nei germogli. Il nostro organismo è in grado di sintetizzarli, ma con un considerevole dispendio di energie. Se si introducono col cibo il nostro organismo non deve utilizzare quelli endogeni per permettere la trasformazione del cibo in elementi di semplice digestione senza sottrarli alla rigenerazione delle nostre cellule. Sono termolabili, quindi e’ importantissimo che i germogli vengano ingeriti crudi.

g) Gli antiossidanti.

Sono un gruppo di sostanze di cui fanno parte anche alcune vitamine, che sono estremamente importanti alla nostra salute. Alcuni antiossidanti come il sulforafano contenuto in dosi massicce nei germogli di criciferae sono stati riconosciuti anche come efficaci prodotti naturali antitumorali. E’ risaputo comunque che per combattere i radicali liberi che portano ad un invecchiamento precoce a causa della loro attività ossidante le cellule del nostro corpo, è indispensabile l’assunzione giornaliera di almeno 5 porzioni tra frutta e verdura possibilmente di colore diverso, in quanto ogni colore identifica un preciso gruppo di antiossidante contenuti.



Come si possono preparare ?

CRUDI – per mantenere integro il contenuto enzimatico.
Migliorano l’estetica del piatto
Arricchiscono di sapore qualunque preparazione.
Stimolano la digestione di tutti gli altri cibi.
Guarnizioni per aperitivi, primi piatti, secondi piatti, insalate complete e completamento di insalate, dolci, sono i piatti in cui l’estro del cuoco fa esaltare i magnifici sapori e colori dei germogli.
I germogli possono essere usati per accompagnare o condire insalate, risotti, minestre, per fare da contorno o come “snack” da mangiucchiare fuori pasto o prima di un pasto. Hanno generalmente un sapore leggermente amaro, dovuto alla elevata concentrazione di vitamine.
Sono tantissime le varietà di germogli che possiamo consumare quotidianamente, oltre a quelli di soya (chiamati anche "adzuki verdi"), che sono i più conosciuti, esistono almeno altri quaranta tipi di germogli integrabili nella dieta umana. Tra i principali:
Germogli di Alfalfa: ricchissimo di vitamine ed amminoacidi essenziali.
Germogli di Cavolo rosso: sapore di cavolo, leggermente piccante; ha colore violetto
Germogli di Cavolo broccolo: un sapore di cavolo leggermente più accentuato, meno piccante.
Germogli di Porro: colore verde chiaro, robusto sapore di porro.
Germogli di Ravanello Sango: sapore di ravanello decisamente piccante; sapore molto intenso; colore rosso scuro.
Germogli di Ravanello Daikon: la variante verde della varietà rossa.
Germogli di Bietola rossa : sapore neutro, ma a causa del colore rosso violetto è un germoglio che si presta a guarnizioni.
Germogli di Finocchio : sapore e profumo di finocchio.
Germogli di Pisello : dal sapore estremamente delicato.

Alcune preparazioni:
Mix Antiossidante: germogli di alfalfa, senape e ravanelli (daikon, sango, nero), che offrono insieme un sapore delicato con punte piccati.
Mix Omega-3: germogli di lino, colza, crescione, ravanello sango e trifoglio; è un mix ricco in Omega-3 che aiuta a mantenere pulite le arterie e basso il colesterolo.

PLUS
Innovativo per l’ITALIA
Colore, forma.
Sapore.
In abbinamento con qualsiasi piatto.
Ben 12 varietà disponibili per tutto l’anno.
Costo – bassissima incidenza, non soggetto a variazioni climatiche.
Piace anche ai bimbi.
Multietnico.
Senza controindicazioni mediche.
VIVO.
Ricercato dagli Chef.

MINUS
Self life max 15 gg.
Non si deve interrompere assolutamente la catena del freddo. Non ancora molto conosciuto.


10.8. Il cibo come strumento di persecuzione.

Negli ultimi trent’anni sono state compiute numerose scoperte sui meccanismi di funzionamento del cervello umano e della nostra psiche.
Una di queste interessa particolarmente l’argomento di questa puntata.
La stragrande maggioranza delle persone ( quasi il 70% ) ritiene nella memoria l’83% di quello che vede, l’11% di quello che ode, il 3% di quello che odora, il 2% di quello che tocca e solo l’1% di quello che gusta.
Questa è una ragione del trionfo dei packagings e dei coloranti a scapito della qualità reale, insomma del prevalere della forma sulla sostanza.
Ma è proprio a causa di queste caratteristiche della nostra psiche, che si è potuto addivenire a questa assurda situazione per cui oggi alla gente sembra piacere ciò che invece (nel suo più profondo) odia. Ma pochi ne sono consapevoli.
Si è utilizzato il cibo per porre in atto un processo che in pochi anni ci ha portati gradualmente ad accettare un modo di pensare assurdo quanto diabolico.
"Mi piace ciò che amo" o “Amo ciò che mi piace" ?
Per distinguere tra le due situazioni, dobbiamo sforzarci di ricercare attraverso lo sviluppo della conoscenza e l’umile ascolto del nostro corpo, dell’esperienza, quindi della realtà che ci circonda. Così potremo tornare prima o poi a rimetterci in contatto con i nostri archetipi, per sentirci in armonia con l’universo tutto.
Questo è l’amore. Sappiamo che si tratta di amore, perché ci procura felicità piena e ci aiuta ad imparare a distinguere anche nei cibi, ciò che è vitale da ciò che è mortale.
Noi percepiamo bene ciò che amiamo, impariamo dunque a cercare risposta dalla voce profonda del nostro essere! Chi persevererà in questa opera di conoscenza, passa attraverso l’ educazione dei propri sensi, incomincerà a provare piacere per ciò che ama, anziché abbandonarsi ad amare ciò che sembra piacergli.
Spesso gli stimoli esteriori che subiamo, sono portatori di piaceri momentanei, quanto illusori e caduchi, piuttosto conseguenti a comodità abitudinarie e pigrizia.
Non facciamoci assorbire il nostro essere da parte del mondo esterno.
La chiave sta nel cambiamento.
E' necessario cambiare senza indugio il modo in cui oggi ci alimentiamo.
Si può vivere in modo differente e reale; ciò di cui ci alimentiamo ne è l'espressione.
Cerchiamo di arrivare a farci piacere ciò che amiamo dunque, anche se all’inizio ci costa qualche sacrificio.
Diffidiamo delle comodità. Secondo le scienze che hanno studiato i meccanismi del nostro cervello, esistono solo 6 motivazioni d’acquisto, tutte sapientemente sfruttate dal marketing e dalle pubblicità. Si tratta delle uniche 6 vie possibili per controllare le nostre menti.
La comodità è la motivazione d’acquisto più utilizzata in questi tempi.
Secondo noi si tratta di uno strumento di persecuzione.
La comodità spesso toglie il gusto dell’attesa, della pazienza, della preparazione, della fatica e quindi il gusto del godimento del frutto di tutte queste energie date. Soprattutto toglie il gusto di fare le cose della vita secondo il proprio particolare e personalissimo stile, “a modo mio” insomma.
La comodità ha fatto scomparire dal mondo la categoria dell’uomo agricoltore.
La comodità sta facendo scomparire la biodiversità.
La comodità addormenta.

Ecco perché dare cibi uguali a tutti oggi è la peggiore persecuzione che si possa perpetrare al genere umano.
Ecco perché si sono utilizzati i cibi per fare questo, perché di questo misfatto resta solo l’1% di traccia nella nostra memoria.
Ecco perché si è potuto truccare il gusto dei cibi, sempre perché di questo misfatto resta solo l’1% di traccia nella nostra memoria.
Se si riesce alimentare tutte le persone allo stesso modo, sarà molto più facile alimentare la loro psiche ed il loro spirito allo stesso modo… non “a modo mio”.
Questo vale anche per tutti gli altri tipi di cibi, che andremo a descrivere in seguito, così come quando parleremo dei cibi integrali.

A me sembra che Gesù abbia sempre altrettanto sapientemente evitato le vie più comode…
Questa motivazione potrebbe tornarci utile, se un giorno potessimo trovarci nella situazione di dovere scegliere tra una centrifuga di ortofrutta fresca ed un antibiotico…
Abbiamo inserito questa riflessione proprio prima di passare alla descrizione delle virtù della centrifuga di ortofrutta fresca, e dello yogurt magro, altrettanto stupefacenti di quelle dei germogli.
Soffermiamoci brevemente su un aspetto notevole, che contraddistingue questo tipo di cibi.
Si tratta del fatto, che questi cibi sono quelli che suscitano i maggiori contrasti, subito dopo che si cominciano ad utilizzare, soprattutto perché sono scomodi, in tutti i sensi.
Ad un grande entusiasmo iniziale, segue spesso l'abbandono totale dopo breve tempo, a meno che non si riesca a vincere la forza dell’abitudine.
Non ci riferiamo solo all'effetto di quel malessere, tipico di quando si inizia una cura efficace. Nei primi tempi di disinquinamento, aspettiamoci dei sacrifici, giusto sintomo dell'avvio di questa grandiosa opera di pulizia, che va ad intaccare e scardinare gli equilibri esistenti e le compensazioni attuate dal nostro corpo, per sopravvivere alle precedenti situazioni di disagio (trattasi di un termine eufemistico per non dire la verità e cioè che si tratta di una "situazione catastrofica e devastante ") in cui il nostro fisico versava in precedenza ...
Ci riferiamo soprattutto a quella serie di contrasti e resistenze di tipo pratico e familiare, che inevitabilmente questi cibi, si portano seco.
Il problema è che questi tipi di cibi sono molto legati alle attività tradizionali ed ancestrali dell'uomo e quindi rappresentano uno schiaffo in faccia a tutto quello che sa di ... " comodità"!
I germogli infatti richiedono di avere in casa un germogliatoio (anche se ormai si cominciano a trovare relativamente facilmente già pronti negozi) e quindi chiedono di dedicarci del tempo. ...PROPRIO QUEL TEMPO CHE IN TUTTI I MODI CI HANNO CONVINTI DI AVERCI ORMAI DEFINITIVAMENTE RUBATO !
Lo stesso dicasi per lo yogurt, che necessita di abilità ed attenzione per produrselo da sè. (vedremo in seguito perchè sia nefasta la campagna di marketing su tutti quei prodotti alternativi sostitutivi allo yogurt, che vediamo quotidianamente in televisione).
Per quanto riguarda germogli e yogurt magro bio siamo riusciti a creare dei canali di commercializzazione di prodotti già pronti molto validi.
Ma nel caso delle centrifughe, bisogna per forza organizzarsi in proprio; non c'è alcuna altra possibilità alternativa, almeno fino a quando non convinceremo i bar a servire queste centrifughe al posto degli altri “beverage”…
... Ma cosa farà allora “The Coca Cola Company”?
Niente.
Ha già fatto tutto.
Sono sicuri che non ci sarà più spazio per le centrifughe: sono troppo scomode.


10.9. Cibi alcalinizzanti o acidificanti?

Molti conoscono gli effetti benefici dello yogurt sulla fauna e sulla flora batterica del nostro intestino. Questo vale sia per lo yogurt naturale sia per quello naturale che magro ed è legato al numero dei fermenti presenti nell’alimento, normalmente in quantità maggiore e più vitali nello yogurt fresco e di qualità (mentre questi muoiono velocemente a temperature sottozero, come nel gelato per esempio).
Pochi invece sanno che lo yogurt fresco e magro è I'unica forma di proteina animale che nutre senza produrre acidi. Questo però vale solo per lo yogurt magro.
Prima di entrare nel merito di questo prodigioso alimento è necessario allora introdurre la conoscenza della distinzione tra cibi acidificanti e cibi alcalinizzanti.
La maggior parte delle malattie è il risultato dei tentativi del corpo di eliminare materiali estranei all'organismo, tossine accumulate durante la nostra esistenza - o molte volte lungo alcune generazioni - che ostruiscono importantissimi canali di circolazione ed eliminazione dell'organismo.
Alcune tossine possono avere un'origine esterna, per esempio dal crescente inquinamento generato dalla chimica di sintesi, sia dall'aria che respiriamo, sia dall'acqua che beviamo e, soprattutto, dagli alimenti ingeriti. Nel caso degli alimenti, le tossine possono provenire dai numerosi additivi chimici utilizzati per il "trucco" e la "conservazione", e dei pericolosi pesticidi usati in forma irresponsabile nella produzione per il nostro consumo.
Possono inoltre provenire dall'abuso dei medicinali, costantemente immagazzinati nel nostro corpo, dopo anni di assunzione indiscriminata, spesso quotidianamente e diverse volte al giorno, soprattutto nelle malattie croniche, ma anche in modo molto intenso nel trattamento delle crisi acute.
L'esagerata utilizzazione di queste sostanze artificiali, estranee alla natura umana, sovraccarica gli importantissimi meccanismi di difesa e di depurazione dell'organismo, portando come conseguenza l'indebolimento dell'azione di questi sistemi, dovuto all'eccesso di sollecitazione e all'aumento della nostra predisposizione organica ai diversi tipi di malattie.
Un'altra importante fonte di tossine organiche si incontra nel nostro proprio organismo, come risultato del processo metabolico, di scomposizione degli alimenti lungo l'apparato digerente. La putrefazione intestinale di determinati tipi di alimenti può portare ad una intensa formazione di tossine acide.
I fluidi organici sovraccarichi di tossine diventano più spessi e circolano con difficoltà sempre maggiore, impedendo così il naturale processo di depurazione, principalmente quando i meccanismi normali di eliminazione del corpo sono ostruiti. Il non adeguato funzionamento di questi sistemi di eliminazione può contribuire in forma decisa all'accumulo di tossine acide, che irritano, infiammano e distruggono molti tessuti dell'organismo.
I liquidi organici circolanti nel corpo umano rappresentano, per tutte le cellule dell'individuo, lo stesso che la terra per la coltivazione delle piante. Tutte le piante hanno bisogno di un suolo sano, ricco di nutrienti minerali ed organici, per crescere in modo armonico e libero dalle diverse piaghe o malattie. La stessa situazione avviene anche con l'uomo. Le differenti cellule ed organi che formano il corpo umano non potranno funzionare in modo corretto e adeguato se non saranno loro forniti i nutrienti necessari per uno sviluppo sano ed equilibrato.
L'eccesso degli acidi nell'organismo umano possiede un'azione aggressiva, abrasiva e corrosiva sui tessuti organici. Il sovraccarico o accumulo degli acidi negli individui può provenire dall'eredità familiare, o come risultato del processo metabolico di determinati alimenti ingeriti, o ancora da un non adeguato funzionamento dei sistemi di eliminazione del corpo umano.
Il sangue e tutti i tessuti che costituiscono l'organismo umano sono formati da elementi che compongono l'alimentazione. Questi alimenti possono essere formatori di acidi, o acidificanti, o possono essere neutralizzatori di acidi, o alcalinizzanti.
La miglior forma di sapere se il "terreno" è acido
è attraverso l'osservazione dei disturbi o malattie sviluppati dall'organismo umano, la ricerca della storia familiare delle malattie causate da un eccesso di acidi e, soprattutto, osservando le possibili reazioni dell'organismo quando si consumano alimenti acidificanti.
La presenza di elementi acidi nell'organismo può essere considerata normale finchè non oltrepassa la capacità del corpo di utilizzare e neutralizzare tali sostanze. La condizione acida dell'organismo può indebolire l'attività del sistema immunitario e può promuovere infezioni ripetute e persistenti negli organi più danneggiati dall'accumulo di queste sostanze acide.
Una persona con predisposizione all'acidificazione potrà condurre una vita perfettamente normale e con una buona salute soltanto se cercherà di adattare il consumo di alimenti acidificanti alla sua capacità o tolleranza personale. Conoscere tutti i fattori che favoriscono la formazione di un "terreno" acido è una necessità vitale per il benessere di questi individui.
E' anche importantissimo distinguere tra alimenti acidi e alimenti acidificanti o produttori di acidi. Gli alimenti acidificanti, malgrado l'apparenza neutrale o alcalina, possono generare la liberazione di una grande quantità di acidi nel processo di trasformazione metabolica nell'organismo umano.
Alcuni alimenti che sono acidi all'origine, come per esempio la frutta acida, soltanto possono generare acidi nel corpo quando vengono miscelati nel tubo digerente, soprattutto nello stomaco, con i carboidrati (amido e dolci). La miscela di frutta acida con i carboidrati genera nell'organismo l'acido ossalico. Invece l'uso isolato di questi alimenti acidi può avere effetto alcalinizzante. La frutta acida deve essere utilizzata con molta cura, in virtù della possibilità di promuovere intensa eliminazione cutanea, il che può essere molto sgradevole.
Tutti i tipi di latticini e derivati sono grandi formatori di acidi. Soprattutto il "formaggio fuso" e i formaggi gialli, ma anche i formaggi freschi e bianchi, in modo speciale i formaggi stagionati o fermentati, la panna, il burro e anche il latte stesso. Il caglio è anche acidificante. Lo yogurt fresco e magro è un'eccezione, essendo I'unica forma di proteina animale che nutre senza produrre acidi.
Le leguminose secche come i fagioli, i piselli, le lenticchie, i ceci e soprattutto la soia e i suoi derivati - tanto la soia in grano, quanto il latte di soia, o ancora la proteina ristrutturata della soia, chiamata "carne di soia"-, sono anche acidificanti: Il formaggio di soia o tofu può essere usato al di fuori di una crisi acuta. Le leguminose fresche come i fagioli freschi, i piselli freschi o surgelati, le fave e i germogli non sono formatori di acidi.
La cioccolata e i suoi derivati sono ricchi di acido stearico. Le bibite alcoliche aumentano indirettamente l'acido urico e non devono essere consumate durante una crisi di infezione.
Alcune verdure e ortaggi come gli spinaci, la bietola, i rapanelli, le melanzane, e la barbabietola, crudi o cotti, sono anch'essi formatori di acidi. Tutti questi alimenti sono controindicati durante una crisi infiammatoria.

Tabella cibi alcalinizzanti ed acidificanti.

ACIDIFICANTI ALCALINIZZANTI
carni e derivati
(bianche o rosse)
Verdura: principalmente cruda nei centrifugati o nelle insalate
Viscere o interiore di animali Frutta dolce: principalmente cruda e non frullata
Leguminose secche: fagioli,piselli,lenticchie,ceci,soja etc. Frutta acida (lontana dai carboidrati)
Latticini: formaggi,
formaggifusi,latte,burro,caglio,panna.
Yogurt magro fresco(possibilmente biologico)
Cioccolata e derivati Miele
Arachidi e derivati Fibre solubili ed insolubili
Noci e derivati Melassa di canna da zucchero
Bibite alcoliche .
Spinaci,indivia,rapanelli,melanzane,
rape rosse .
.
Frutta acida mescolata con carboidrati ( per esempio: torte o zucchero con frutta fresca acida, gelato con macedonia di frutta acida) . .
Grassi in genere . .
Cereali: mais,avena,grano etc. . .
uova e derivati .

vedi tabella cibi acidificanti e alcalinizzanti

"Quando una persona veramente desidera la salute, è necessario domandarLe, prima, se è disposta a sopprimere le cause della sua malattia. Soltanto allora è possibile aiutarla". Ippocrate, 460 a.C.

Nell'organismo umano, i sistemi di eliminazione e tutti i suoi principali organi - fegato, reni, pelle e polmoni - agiscono continuamente cercando di mantenere un' ambiente ideale, neutralizzando ed eliminando tutto l'eccesso di acidi accumulato nei differenti tessuti organici, evitando in questo modo l'aggravamento e principalmente la cronicizzazione delle malattie.
Esiste, in natura, un incalcolabile numero di germi o microbi. Alcuni vivono negli organismi vivi senza danneggiarli e, molte volte, partecipano e agevolano i normali processi metabolici. Tuttavia, molti di questi microrganismi possono presentare un'azione molto patogena per gli animali, soprattutto per gli esseri umani. Si sviluppano in un terreno acido, risultato di materia organica in decomposizione, e/o accumulati attraverso l'eredità familiare.
Gli esseri umani hanno la capacità ed il privilegio di potere stimolare la resistenza organica contro l'azione dannosa di questi agenti perniciosi, promuovendo la necessaria alcalinizzazione dei tessuti, attraverso l'uso adeguato ed equilibrato degli alimenti e dei diversi tipi di piante medicinali, stimolando l'azione dell'energia vitale o medico interno, che non è altro che lo sforzo curativo e spontaneo della natura.
L'evoluzione delle malattie infettive in acute o croniche dipende dalla virulenza dei germi, ma soprattutto dalla capacità di resistere dell'organismo ospite ed è soggetta all'adeguato e competente funzionamento del sistema immunitario, che potrà essere indebolito o stimolato dal nostro stile di vita.
E' necessaria una costante ingestione di alimenti con attività alcalinizzante, fornitori delle indispensabili basi alcaline, capaci di neutralizzare l'aggressione acida ai tessuti. I principali meccanismi di eliminazione dei residui acidi del corpo umano sono l'apparato digerente, urinario e respiratorio, oltre alla pelle e le mucose.
Gli acidi eliminati dalla pelle, con il sudore, possono produrre nei quadri clinici acuti, forte irritazione sotto forma di orticaria. Negli stadi cronici di alcune malattie, tale eliminazione tramite la pelle può provocare desquamazioni, screpolature o anche ferite nel tessuto epiteliale, soprattutto nelle aree di maggior sudorazione.
E' importantissimo cercare una rapida alcalinizzazione dell'organismo, come inizieremo a vedere dalla prossima puntata.


10.10. Lo yogurt magro (parte prima) il re dei cibi benefici.

Yogurt è un termine la cui origine è asiatica probabilmente prodotto per la prima volta nei Balcani. Si devono a Ilya Metchnikoff, biologo russo allievo di Pasteur, i primi studi sugli effetti benefici dello yogurt sulla salute degli esseri umani. Agli inizi del diciannovesimo secolo egli notò come le popolazioni bulgare fossero particolarmente longeve e attribuì tale fatto al notevole consumo di yogurt che, nella sua interpretazione, contrastava le infezioni batteriche grazie al suo benefico effetto sulla flora intestinale (i microrganismi che stanno nel nostro stomaco e che ci permettono di assimilare gli alimenti).
Si tratta di latte fermentato con l'inoculo di colture selezionate di Streptococcus thermophilus e di Lactobacillus bulgaricus. Possiamo dire che lo yogurt è un alimento "vivente", perché contiene miliardi di microrganismi viventi che sono benefici specie per le donne incinte. L'acido lattico che contengono permette l'azione degli enzimi digestivi ed è in grado, per esempio, di inibire la produzione di sostanze putrefattive.
Lo yogurt intero è sicuramente un alimento completo perché contiene proteine, carboidrati, grassi. Lo yogurt, oltre a possedere evidenti effetti benefici sulla flora intestinale e conseguentemente sull'assimilazione di molte sostanze (vitamine prima di tutto), è sicuramente un elemento da inserire in un regime dietetico sano perché ha notevoli vantaggi. Innanzi tutto può essere usato anche da chi presenta intolleranza al lattosio, lo zucchero del latte. Molte persone lamentano infatti disturbi intestinali se la dose giornaliera assunta di latte supera un livello significativo (a volte basta anche un bicchiere). Nella preparazione dello yogurt, per effetto della fermentazione, il lattosio è scisso in altri due zuccheri, il glucosio e il galattosio, che non provocano gli stessi spiacevoli effetti dello zucchero di partenza. Ciò è particolarmente importante perché gli intolleranti al lattosio difficilmente, dovendo rinunciare al latte, riescono a introdurre una dose significativa di calcio nella dieta quotidiana. Con lo yogurt questo deficit di calcio può essere colmato. Infatti gli altri alimenti ricchi di calcio, i formaggi, sono molto più calorici dello yogurt e necessariamente devono essere limitati nella dieta. Inoltre i formaggi sono acidificanti per l’organismo e quindi incompatibili con una dieta disinfiammatoria. Consumato magro e quindi con una bassa quantità di grassi lo yogurt vanta una importante azione alcalinizzante per l’organismo.
La fermentazione del latte che avviene prima di essere ingerito, come è il caso dell’alimento yogurt, equivale ad un prodotto “pre-digerito”, evitando così il tipico processo di formazione degli acidi a cui sono sottoposti tutti gli alimenti di origine animale.
Lo yogurt fresco e magro è un'eccezione, essendo I'única forma di proteina animale che nutre senza produrre acidi. Un modo ottimale di consumare lo yogurt è a merenda oltre che a colazione.
A colazione l’ideale è consumarlo miscelato alla frutta, principalmente papaya (da sostituire con pesca, fico o prugna), e dolcificato possibilmente soltanto con melassa di canna da zucchero ( in alternativa con miele o zucchero di canna grezzo.
Non utilizzare assolutamente lo zucchero raffinato ( il saccarosio o zucchero bianco). La frutta acida dev'essere usata soltanto se non ci sono affezioni della pelle e comunque non miscelata con i derivati dello zucchero o dolci, neanche con miele e melassa di canna. Ottimo con la frutta secca e i semi di cereali, soprattutto semi di girasole, ma anche semi di lino, magari macinati al momento con un piccolo molino a pietra casalingo.
Attenzione a non dolcificare né lo yogurt né il succo, se lo si assume con un succo di arancia o quando talvolta fa bene assumerlo con un po’ di succo di limone.

vedi tabella frutta acida - frutta dolce

FRUTTA ACIDA FRUTTA DOLCE
Ananas Banana
Prugna fresca Cachi
Mela verde Anguria ( da consumare da sola )
Limone Pera
Uva verde Mela rossa
Arancia Uva rossa
Fragola Melone ( da consumare da solo -monofagico )
Ribes Avocado
Kiwi Papaya
Mandarino Cocco verde
Maracuja (passion fruit) Pesca
Mango Lima
Guava, Acerola  

 

RICETTA IDEALE PER LA PRIMA COLAZIONE: CREMA BUDWIG (ristruttura energeticamente, non ingrassa anzi sgonfia)

Si prende una tazza capiente:
1 cucchiaio da tavola di olio di lino ( o di oliva se proprio non piace quello di lino).
100/125 gr di yogurt magro biologico, si sbatte il tutto fino a formare una crema omogenea.
Si aggiunge il succo di mezzo limone ( o in alternativa 1 cucchiaio da tavola di miele o ancor meglio di melassa di canna da zucchero), una banana piccola e ben matura, schiacciata, 1 cucchiaio da tavola di macinato ( possibilmente fatto con macinino a pietra ) che comprenda alternando a giorni semi di lino, girasole, sesamo, frutta secca ( a scelta ... ad esempio le mandorle ), avena, orzo perlato, riso integrale, grano saraceno, miglio. Si mischia il tutto per formare una crema, aggiungere un frutto di stagione, tagliato e mescolato insieme.
Da ricordare inoltre che lo yogurt può essere usato nella preparazione di ricette culinarie in sostituzione del burro (per esempio nelle torte) o nel condimento di insalate (in sostituzione dell'olio) per ottenere piatti in versione light.

YOGURT ALLA LIBANESE
Mescolare:
- 2 tazze di yogurt,
- 1 cetriolo tagliato sottile,
- mezza cipolla rossa tagliata molto sottile,
- uno spicchio di aglio tritato fine fine,
- 4 o 5 cucchiai di menta fresca tritata e altrettanto di prezzemolo fresco tritato,
- 1 cucchiaino di comino,
- sale e pepe a piacimento,
- 2 cucchiai di olio di oliva extravergine.
Usare da contorno a carne o pesce, o come condimento per la pasta

Meglio "Bio"?
Gli alimenti bio contengono le primarie sostanze, di cui necessita l'organismo (vitamine, sali minerali etc.) da 10 a 100 volte in più rispetto ai normali alimenti di tipo convenzionale. Queste sostanze primarie sono fondamentali per il funzionamento di alcuni nostri apparati vitali.
Gli allevamenti Bio garantiscono un maggior rispetto e cura degli animali e dell’ambiente.
Mangiare Bio comunque è oggi il migliore sistema per mettersi al riparo da:
- ormoni di sintesi, somministrati agli animali per massimizzare la resa muscolare
- additivi di sintesi utilizzati in agricoltura per produrre e conservare i mangimi
- medicinali e antibiotici utilizzati dagli allevatori, che per evitare morie e perdite varie preferiscono tenere gli animali sempre sotto terapia antibiotica. I pesticidi stanno alle piante , come gli antibiotici stanno all'uomo. Lo yogurt è il prodotto, che più ci mette al riparo dagli effetti devastanti di ambedue le categorie
- ogm perché se è vero che le colture geneticamente modificate non sono premesse in Europa, è purtroppo invece vero che sono ammessi nei mangimi animali. A dir la verità dal 2008, l’anno internazionale della patata, sarà autorizzata la prima coltivazione transgenica in Europa. La multinazionale tedesca Basf ha annunciato che la patata transgenica Amflora è stata modificata perché possa produrre esclusivamente una forma di amido per uso industriale e non alimentare ( anche se In passato ha proposto una patata transgenica come veicolo di vaccini tra cui quello contro l’epatite B.): l’amilopectina . Questo consente un risparmio energetico e di costi perché non serve separarla dall'amilosio. - addensanti . L'addensante è un trucco per rendere lo yogurt più denso o cremoso e per guadagnare di più. Abbiamo fatto una veloce indagine nei supermercati qui vicino e abbiamo scoperto che gli unici che non dichiarano addensanti sono Granarolo e Yomo (stesso produttore). Immagino che a Zurigo, dove ha sede la Unipektin, produttrice e distributrice europea di alcuni ingredienti alimentari, in questi ultimi quattro mesi, non se la passino troppo bene. Molti saranno in fibrillazione per la vicenda della gomma di guar contaminata da diossina. Dopo aver letto l’articolo apparso su “Il Salvagente“, potrete capire meglio il grosso problema sottostante...
La Danone in Romania prepara i soliti yogurt alla frutta. Ma la frutta non e’ frutta fresca, bensi’ un ‘preparato di frutta’ importato dalla Rep. Cecca. La gomma di guar della Unipektin viene aggiunta a questo ‘preparato di frutta’ affinchè non perda acqua ed assuma un aspetto sgradevole. Le solite trovate dell’industria alimentare - fatte in Rep. Cecca e servite dalla Danone in Romania. Qui si vede quanto e’ lunga la filiera di produzione quando si tratta di aziende globalizzate; …India-Svizzera-Rep.Cecca-Romania! Il nostro consiglio e’ di smettere di dare ai bambini yogurt alla frutta comprato dal supermercato. Se volete uno yogurt alla frutta fatevelo da soli, comprate dello yogurt bianco, della frutta fresca e avete risolto il problema. In più supererete di gran lunga la percentuale di frutta che si trova nei vasetti già preparati(12%, 15%) ed avrete meno calorie se non aggiungete dello zucchero.

Meglio fresco (= appena prodotto)?
lo yogurt va consumato sempre il prima possibile. Il numero di fermenti lattici vivi diminuisce con il passare del tempo, specie quando si supera la temperatura di 4°C.

Meglio locale?
Perché è più facile che sia fresco.
Perché è più facile controllare come viene prodotto.
Perché i produttori locali non possono fare marketing ( cioè dire bugie) con gente del luogo, ma sono obbligati a fare comunicazione ( dire cose autentiche ).
Perché molte variabili ambientali le più impensabili, incidono in modo diverso sui prodotti della terra ( per esempio la luce lunare oltre l'agricoltura, influenza in modo le maree, la buona riuscita del vino, la nascita dei bambini, la crescita dei capelli e delle unghie e anche noi…) a seconda della stagione, della latitudine, della natura e composizione del terreno ( collinare pianura, etc.), dei cicli lunari (l'agricoltura tradizionale ha quasi sempre rispettato le fasi lunari per l'epoca delle semine, dei trapianti, delle potature, ecc..).
L'alimentazione è come il linguaggio: si può dire comunemente alimentazione materna così come si dice lingua materna. Dunque siamo in presenza di codici culturali inconsci e quindi molto profondi e difficili da modificare da un giorno all'altro. L'alimentazione, inoltre, è molto di più della soddisfazione di un bisogno fisiologico, è una forma di comunicazione che ci lega all'ambiente nel quale viviamo. (criterio d'identità, simbolo di gruppo, atto ostentatorio, scambio sociale, costume, tradizione, superstizione, ecc). Nello scegliere il cibo vi è pertanto una complessità di relazioni tra aspetti visibili ed invisibili per i quali noi subiamo influssi importanti e che ci portano ad avere maggiore affinità ed assonanaza con i prodotti e le bevande provenienti dai terreni in cui siamo nati.
E' vero che risulta irritante, ai più, che l'attività dell'alimentarsi, in apparenza solo fisiologica e materiale, possa invece essere anche un atto profondamente impregnato di aspetti simbolici, energetici e spirituali che non andrebbero studiati separatamente dagli altri.
L'attivazione delle difese corporee ed il rafforzamento del sistema di autocura che la natura ci ha fornito hanno un punto di partenza, un nocciolo duro molto importante, che precede in assoluto tutti gli altri: alimentazione e stile di vita!

Meglio prodotto in casa?
Per chi vuole produrselo da sé , basta acquistare una yogurtiera e acquistare i fermenti in farmacia ( troppo cari però ...). Molti usano i batteri presenti nello yogurt che si acquista al supermercato. All’inizio può essere una sfida: vediamo se nel barattolo i ceppi sono ancora vivi e vegeti, e la cosa funziona, quando la qualità è buona e lo Yogurt è fresco di produzione recente! Si accende la yogurtiera la sera e il mattino dopo lo yogurt è pronto, più o meno denso a seconda del latte aggiunto. Se vi interessa un sistema fai-da-te senza yogurtiera curiosate qui.



10.11. Yogurt: marketing o comunicazione?

COLESTEROLO: NUOVA TERAPIA A BASE DI YOGURT

Non più solo pillole contro gonfiori, stipsi, mal di pancia, disordini intestinali e colesterolemia, ma anche ciò che l’Unione Europea ha etichettato come "novel foods" nel dicembre 2004. La commissione Europea ha pubblicato infatti il regolamento sui prodotti contenenti fitosteroli e derivati (fitostanoli, esteri dei fitosteroli e dei fitostanoli), particolare categoria di prodotti detti anche “funzionali”, dove lo yogurt è protagonista, con aggiunta di fitosteroli, prebiotici o probiotici. Da quel momento in Europa si è verificato un aumento esponenziale del consumo di questi prodotti. A seguito di una martellante invasione pubblicitaria sono arrivati i vari Danacol, Pro-Activ, Equicol, Colsano, Naturcol: non sembrano nomi di farmaci?
Stiamo parlando dei minidrink, i derivati del latte, con o senza aggiunta di frutta e altri ingredienti naturali. All’interno di tale macrocategoria di prodotti, un ruolo di spicco viene attribuito dalla letteratura scientifica ( nota1) a quelli che contengono alcuni lattobacilli e bifidobatteri, particolarmente utili anche per migliorare la funzionalità dell’ecosistema intestinale che dichiarano di svolgere un ruolo protettivo nell’organismo umano, contribuendo ad alleviare i disagi o a contrastare le patologie.
In cosa si differenziano dagli yogurt tradizionali o da bere, anch’essi presenti nel banco frigo? Questo genere di alimenti ha controindicazioni? Possono essere nocivi? Qual è il confine che distingue l’alimento funzionale dal farmaco? Sarà vero, quanto dichiarato dai produttori e dalla letteratura scientifica ufficiale (in verità alquanto scarna di dati significativi)?

Gli esteri dei fitosteroli esercitano in effetti un ruolo ( seppur minimo) inibitore dell’assorbimento del colesterolo: Il termine steroli identifica un gruppo molecole chimiche, all’interno del quale ci sono quelli di origine animale (primo il colesterolo) e quelli di origine vegetali: i cosiddetti Fitosteroli (sigmasterolo, campersetrolo ect). La struttura di base dei due è molto simile. L’azione principale (ma non unica) dei fitosteroli è quella di competere con il colesterolo nella fase di assimilazione. Supponiamo di avere una serratura e due chiavi simili. Se una chiave occupa la serratura, l’altra non può inserirsi. Quindi se durante un pasto vengono ingerite sia il colesterolo (alimenti che ne contengono) sia i fitosteroli, questi ultimi competono con il colesterolo per legarsi alle molecole adibite all’assimilazione, riducendo la quantità di colesterolo assimilato e di conseguenza il colesterolo nel sangue. L’effetto complessivo di riduzione del colesterolo e principalmente di quello cattivo, è legato alle cinetiche successive all’interno del ciclo metabolico e alla fine è minimo ( la riduzione sembra essere nell’ordine del 10%, ma è ancora da valutare con precisione in un campione statistico significativo. L’azione non si ferma qui, ma questa è la principale. C’è da dire in aggiunta che in teoria i fitosteroli vengono poi rilasciati dalle molecole a cui si erano legati e sempre in teoria non dovrebbero entrare quindi nel circolo metabolico.
Quando nei futuri capitoli, parleremo specificamente di colesterolo, vedremo invece che è grazie ad un’alimentazione corretta che si può sanare tranquillamente questo problema, senza bisogno di affidarsi ad alimenti tecnologici, poco genuini e di cui non si conoscono ancora tutti gli effetti.

Prima di entrare nel merito di questo delicato argomento occorre fare una premessa e cioè distinguere l’attività di marketing da quella della comunicazione.
La comunicazione infatti può chiamarsi con questo nome solo quando è autentica (cioè se trova verifica nella realtà del prodotto e delle sue caratteristiche) altrimenti è mistificante (nel caso contrario). Oggi purtroppo i i professionisti della comunicazione tendono a usarla prevalentemente in maniera mistificante, per far sì che il messaggio che ne esce sia utile ai propri scopi (in genere di due tipi: il maggior profitto o il maggior potere, dipende dai committenti dei professionisti).
Quando negli affari il rapporto è di tipo impersonale (pubblicità nei mass media, rapporti con grande aziende e in generale con soggetti di grandi dimensioni) si può fare solo “marketing”. Quando il rapporto è di tipo personale si fa “comunicazione”.
Non è un mistero che tra gli addetti ai lavori del commercio all’ingrosso e della produzione di beni alimentari, si usi proprio questo gergo e cioè quando si vende della merce ad un supermercato si fa “marketing”, mentre quando si dialoga con clienti di piccola dimensione (a misura d’uomo), si fa “comunicazione”. Si tratta perlopiù di uomini della tua comunità, che hanno rapporti con la tua famiglia e con cui ti incontrerai anche domani o posdomani, comunque con regolari rapporti nel tempo e con i quali non puoi perdere la faccia.
Collocare nella grande distribuzione (GD) un prodotto buono, prodotto con amore e sincerità nella logica e nella ricerca della Qualità e non della Quantità, significa ucciderlo, sovrastato dai significati che la GD per se stessa imporrà al prodotto stesso.

La GD ha bisogno di Qualità, perché il Consumatore la vuole, e ha bisogno della Grande Quantità, perché questo (le economie di scala) resta il principio strutturale della sua esistenza. Ha bisogno cioè di una contraddizione. Come la risolve? In due modi:

1) Alleandosi in termini di complicità esplicita con la Grande Industria, che ha bisogno delle stesse cose, attraverso le operazioni di maquillage che determinano il proliferare, sulle confezioni dei prodotti industriali e standardizzati, di termini come Genuino, Biologico, Tradizionale, Tipico, Ecologico, nonché di sigle DOC DOP eccetera.

2) Utilizzando a rotazione produttori di prodotti buoni sul serio, utili idioti della situazione in assoluta buona fede, e come tali di fronte a un duplice destino:
a) la fuga definitiva dalla GD, quando sperimenteranno che strutturalmente la GD (se vorrà continuare a lavorarci) sarà obbligata a chiedergli maggiori quantità, un prezzo più basso e pagamenti più dilazionati e abbassamenti del livello di qualità vera della produzione;
b) la rovina, quando di fronte alle stesse richieste cederanno adeguandosi alle richieste della GD ( il servizio diventa così asservimento... !!).

Stante questa premessa avrete già capito che quando un prodotto entra in pubblicità televisiva e con forza nei banchi dei supermercati, appartiene in buona parte alla categoria del marketing cioè della mistificazione.
Questo vale anche per questi alimenti funzionali, oggi così di moda, probiotici (letteralmente "favorevoli alla vita") e prebiotici compresi. In fondo le popolazioni bulgare accennate all’inizio non vivevano a lungo senza alcun bisogno di prebiotici e probiotici? I nostri nonni non li avrebbero mai usati, perché non genuini…
Si potrebbe obiettare che la qualità dei prodotti di allora non ha nulla a che fare con quella di adesso, così decaduta a causa degli inquinamenti. A questa obiezione si può facilmente rispondere che oggi esistono batteri benefici ben più potenti di quelli utilizzati dalle principali società produttrici di yogurt e che le quantità di questi batteri devono essere presenti in quantità ben superiori a quelle attualmente utilizzate dalle industrie, proprio per supplire alle carenze dovute agli effetti dell'inquinamento moderno.


La prima ragione che dimostra che ci troviamo di fronte ad una ennesima mistificazione del sistema sopra indicato, è che il colesterolo in eccesso nel sangue dipende solo in minima parte dal contenuto di colesterolo dei cibi che ingeriamo.
Infatti il colesterolo cattivo ce lo produciamo noi ( viene prodotto dal fegato, mentre i fitosteroli contenuti in questi prodotti agiscono a livello intestinale). Sul colesterolo che produciamo noi, questi prodotti non hanno alcun effetto. E’ importante piuttosto avere un fegato in ottime condizioni e quindi imparare ad alimentarsi bene, ma questo sarà oggetto dei futuri capitoli.

Per esempio una causa importante dell'eccesso di colesterolo è lo squilibrio che si registra nella curva insulimico-glicemica a seguito di scorrette combinazioni alimentari, che vedremo al capitolo 31.

Ma torniamo ai nostri fitosteroli: dove si trovano in natura i fitosteroli?
Gli steroli vegetali (o fitosteroli) sono sostanze presenti in piccole quantità nell’olio extravergine d’oliva, nella verdura, nella frutta, nei cereali, negli oli vegetali (di mais, arachidi, soia raffinato e oliva raffinato), nei legumi (piselli, fagioli), nella frutta secca (arachidi, mandorle , noci) e … nel legname. Tutto è iniziato più di dieci anni fa in Finlandia quando si è riusciti a ricavare questi composti dai sottoprodotti di lavorazione del legno e si è messo a punto un processo per produrre margarina. ( ricordiamo però che anche da noi negli anni sessanta la margarina – ovvero il famigerato grasso idrogenato, che nuoce gravemente alla salute – veniva presentata con un’immagine salutistica). In dieci anni il numero di prodotti alimentari contenenti fitosteroli e derivati è cresciuto notevolmente. Dalla Finlandia la produzione di margarina con fitosteroli si è spostata anche in altri stati e negli USA. Attualmente nella produzione sono coinvolte principalmente le multinazionali Unilever e la Johnson e Johnson che hanno realizzato un nuovo business e hanno dato una veste piu’ salutare al surrogato del burro.
Un’altra caratteristica non certo vitale di questi prodotti è che anche se si tratta di prodotti naturali, si tratta comunque di prodotti da lavorazioni e raffinazioni industriali complesse ed elaborati (per esempio da 2500 tonnellate di oli vegetali si ottiene 1 tonnellata di fitosteroli). La naturalità e quindi di fatto la genuinità, alla fine del processo decade completamente. Anche perché in questi alimenti funzionali, osserviamo che a questi prodotti sono spesso addizionati oligosaccaridi anche di sintesi: i prebiotici.
Inoltre sono prodotti gestiti in situazione di oligopolio da poche aziende. Non ho mai conosciuto un piccolo produttore della nostra terra, in grado di produrre fermenti probiotici e prebiotici diversi dai fermenti classici che tutti conosciamo (Streptococcus thermophilus e di Lactobacillus bulgaricus).
La Nestlé, invece, per esempio è proprietaria del Lactobacillus acidophilus A1, la Valio è proprietaria del Lactobacillus GG . Il Bifidus ActiRegularis nome commerciale del Bifidobacterium animalis DN – 173 010 è della Danone.

Sembra che tutti questi fermenti messi a punto da queste multinazionali siano indispensabili e di qualità particolarmente elevata, ma non è così. E’ come per la questione delle fibre prebiotiche come inulina e fruttani, anch’essi aggiunti agli yogurt da alcune grandi marche. Vengono presentati come indispensabili per il nostro benessere intestinale e al tempo stesso come se fossero introvabili.
Invece non sono contenute solo nell’aglio, come magari si potrebbe credere guardando la pubblicità di Alixir regularis. Qualche dato e magari potremmo fare altri confronti ed equivalenze. Nei vegetali (cipolle, aglio, asparagi, cicoria, topinambur, porri, carciofi) i livelli sono compresi tra 1.2-17.4 g/100 g. Nella frutta come pesche, meloni e banane i livelli sono compresi tra 0.21-0.46 g/100 g.

Infine diamo un’occhiata alle controindicazioni, perché come tutte le sostanze che “agiscono” nel corpo umano, anche i fitosteroli non ne mancano. Non è un caso che, per la commercializzazione dei prodotti arricchiti con fitosteroli, l’Unione Europea abbia stilato un regolamento che impone alle aziende di informare i consumatori su alcuni aspetti. Aspetti che sono però finiti scritti in corpo minuscolo in fondo alla pagina pubblicitaria. Quello che invece andrebbe chiarito, è, per iniziare, che la commercializzazione di questi alimenti non è rivolta a tutti, bensì “alle persone che intendono ridurre i livelli di colesterolo nel sangue”. Gli stessi dossier scientifici relativi a questi prodotti - e che ne hanno permesso l’autorizzazione al commercio in Europa - segnalano che i pazienti che seguono una cura per ridurre il colesterolo devono consumare il prodotto soltanto sotto controllo medico. Non ultimo, una assunzione elevata (vale a dire più di 3 grammi al giorno) provoca una riduzione del betacarotene nel plasma che risulta controindicata per le persone con carenze di vitamina A, in particolare nelle donne durante la gravidanza, l’allattamento e ai bambini". Pertanto occorre dare al consumatore tutte le informazioni al riguardo, con adeguate indicazioni perché l’assunzione di questi prodotti sia associata a una dieta ricca di frutta e verdura.

Altra caratteristica dello yogurt come dei probiotici è l’efficacia e l’effetto protettivo pubblicizzato dipende dalla vitalità e dal numero dei fermenti, che sono sensibili alla temperatura e condizioni di mantenimento, al tipo e dimensione della confezione ed al tempo trascorso dal momento della produzione al momento del consumo. Sull’aspetto della vitalità dei microrganismi e su come essa viene preservata durante la filiera alimentare, che è sicuramente un punto critico importante, non esiste al contrario molta letteratura. Sarebbe importante verificare se la vitalità dei microrganismi selezionati si mantiene una volta uscite le confezioni dalla azienda e arrivate sul banco frigo, una informazione importante per il consumatore. Noi abbiamo fatto qualche verifica a livello empirico e non abbiamo trovato alcun probiotico ancora vitale, quindi efficace.
Probabilmente bisognerebbe introdurli nello yogurt al momento del consumo, questo è sicuramente il miglior sistema per essere certi dia assumerne in numero sufficiente ed abbastanza vitali da garantire il loro effetto !

Quello che conta comunque, è che i consumatori sappiano che non esistono cibi ‘miracolosi’ e che non ci si può affidare esclusivamente a un drink o a un latticino per regolare la propria colesterolemia.
Come ultima osservazione in questa sede torniamo sul fatto che il colesterolo viene sintetizzato soprattutto dal nostro fegato” e per svolgere un ruolo importante: è infatti un componente delle membrane cellulari; è uno dei lipidi principali del cervello; è un precursore degli ormoni steroidei. Un suo aumento nel sangue è considerato fattore di rischio, ma occorrerebbe valutare con attenzione diversi indici (colesterolo associato alle LDL – il colesterolo cattivo- e alle HDL, il colesterolo buono) e non soffermarsi al solo colesterolo totale.
Lo stile di vita, l’attività fisica sono importanti e possono esercitare un effetto altrettanto positivo sulla colesterolemia, questo va sempre ricordato, come l’importanza di una alimentazione ricca di prodotti vegetali.

ALCUNI PREBIOTICI: LE “NUOVE” FIBRE VEGETALI

Cosa hanno in comune il latte Fibresse della Parmalat, lo yogurt Fibrya della Yomo e i biscotti Fibrattiva Saiwa? Hanno ingredienti particolari, gli oligo-fruttosi, termine sconosciuto nelle filiere alimentari e nelle etichette fino a qualche decina di anni fa. Ci offrono l’occasione per parlare di inulina e di oligo-fruttosi. Cosa sono? Quali hanno un effetto prebiotico?

I FOS (frutto-oligosaccaridi) sono una famiglia numerosa ed eterogenea di composti chimici costituiti da un monosaccaride: il fruttosio. Sono contenuti in natura in molti vegetali come ortaggi (es.cicoria), tuberi (es.Topinambur) e anche nel miele. Tra i FOS è inclusa anche l’inulina,un polimero del fruttosio. E’ contenuta nella cicoria da cui viene estratta, nell’aglio, cipolle, asparagi, cicoria, porri, carciofi, nella frutta come pesche, meloni e banane, ma può essere anche sintetizzata chimicamente.

Alcuni studi clinici hanno dimostrato che l’assunzione di inulina facilita lo sviluppo e la crescita di microrganismi specifici: i bifidobatteri presenti nella flora intestinale. Questo aumento sembra svolgere un ruolo importante per la salute umana. Ne deriva che all’inulina e ai FOS è attribuito un ruolo come prebiotici. Il termine prebiotico è stato coniato solo dieci anni fa per definire infatti “ composti che non vengono digeriti ma influenzano positivamente e selettivamente la crescita e l’attività di alcuni batteri presenti nella flora intestinale.” I prebiotici sempre più spesso sono associati ai microorganismi probiotici e ne è nata anche una definizione nuova, quella degli “alimenti simbiotici” che indicano prodotti in cui sono presenti entrambi (es. yogurt e prodotti del settore caseario).

Ma torniamo all’inulina e ai FOS. In Europa la produzione industriale di inulina è concentrata nelle mani di un numero ristretto di produttori nord-europei (Sensus, Orafti e Cosucra). Ognuno di loro ha immesso sul mercato diversi prodotti che prendono il nome di fibruline™, fibrulose™, frutafin™, frutalose™,Beneo™, tutti sono a base di oligofruttosi. Se diamo uno sguardo ai siti web delle tre aziende. Tutti vi sorridono e si mettono in risalto gli effetti fisiologici e l’azione positiva sul benessere intestinale. E’ importante sottolineare comunque che l’attenzione rivolta dall’industria a questi composti chimici ha numerosi interessi commerciali oltre che salutistici. Sulla base delle loro proprietà molecolari e funzionali si può prevedere un notevole incremento nelle prospettive di impiego futuro nell’industria alimentare, in particolare nei prodotti light. I FOS a basso peso molecolare trovano utilizzo anche come dolcificanti, quindi anche al bar tra gli ingredienti di alcune bustine di dolcificanti. Alcuni FOS e la stessa inulina, contribuiscono alla qualità organolettica e danno cremosità ai latti fermentati.

Ruolo delle fibre vegetali nell’alimentazione umana.
Una alimentazione ricca di alimenti vegetali (frutta, verdure, cereali non raffinati e legumi), esercita numerosi ruoli preventivi contro l’insorgenza di patologie dismetaboliche come evidenziato in numerosi studi epidemiologici. Si è concordi nel ritenere che l’effetto protettivo si da attribuire alla peculiare composizione chimica di questi alimenti che contengono oltre a vitamine e sali minerali anche fitonutrienti e le fibre vegetali. Il primo studioso a individuare un ruolo dei prodotti vegetali fu il medico Dennis Burkitt nel 1950.

Le fibre vegetali oggi: cosa è cambiato nella nomenclatura?
Attualmente con questo termine, non si indicano solamente i componenti di natura polisaccaridica presenti nei vegetali, ma anche carboidrati “non digeribili” e la lignina. La definizione “non digeribile” include ora molte sostanze che in passato non erano considerate fibre, ne sono esempi l’amido resistente (resistant starch) e oligosaccaridi che non vengono digeriti dagli enzimi intestinali come riassunto nella tabella. Riteniamo interessante questo esempio per mostrare come si evolvono le definizioni legali dei cibi… roba da fare rivoltare nella tomba i famosi medici di famiglia di un tempo che fu …. Quanti medici nutrizionisti sono oggi a conoscenza che prescrivendo delle fibre al paziente, questo potrebbe assumere Oligosaccaridi di sintesi chimica o frazioni di amido modificato?

EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI FIBRA ALIMENTARE

Anni 70 Materiale della parete secondaria delle cellule vegetali
Anni 80 Polisaccaridi non amidacei (cellulosa, emecellulose, pectine, gomme,mucillagini)
Anni 90 Oligosaccaridi e amino-zuccheri non digeribili naturalmente presenti negli alimenti. Oligosaccaridi di sintesi chimica. Frazioni di amido resistenti alla digestione ( resistant starch)

Per la legislazione europea i prebiotici sono inclusi tra le fibre vegetali e questo permette l’uso di claims riferiti alla presenza di fibre nelle confezioni di numerosi prodotti arricchiti come il latte, negli yogurt e nei minidrinks. Attualmente con questo termine, non si indicano solamente i componenti di natura polisaccaridica presenti nei vegetali, ma anche carboidrati “non digeribili” e la lignina. La definizione “non digeribile” include ora molte sostanze che in passato non erano considerate fibre, ne sono esempi l’amido resistente (resistant starch) e oligosaccaridi che non vengono digeriti dagli enzimi intestinali

Grazie a questa nuova definizione di “dietary fiber”, recepita anche dalla Comunità europea, è consentito che il messaggio “Con fibre” possa essere riportato anche sulle confezioni di alimenti di origine animale e del settore caseario a cui sono stati addizionati l’inulina, oligofruttosi o altri composti che possono essere anche di sintesi.

Le principali multinazionali hanno brevettato così i processi che portano all’isolamento di sostanze diverse e simil-fibre da matrici alimentari diverse. Sono nate così Fibersure®, Litesse®, Citrucell®, Fibercon® e Benefiber®. Negli ultimi anni sono stati immessi sul mercato numerosi prodotti alimentari che contengono questi ingredienti come snacks, biscotti, bevande, latti fermentati e perfino il latte.

…. Francamente tutte cose da cui è meglio tenersi alla larga…

Ma siamo convinti di dover affidare a questi prodotti il nostro apporto di fibre vegetali? Alcuni autori, ipotizzano che questa nuova definizione del termine fibre possa essere considerata fuorviante nei confronti dei consumatori poiché può contribuire ad un falso senso di sicurezza nutrizionale, e si allontana dal concetto che siano le diete ricche di alimenti vegetali, fonti naturali di questi composti, a esercitare un effetto benefico sulla salute. Inoltre non esistono evidenze scientifiche che i carboidrati non digeribili esercitino un effetto positivo sulla salute. Grandi quantità di fibre che vengono fermentate possono addirittura esercitare un effetto dannoso. A questo si aggiungono i dati contrastanti ottenuti utilizzando supplementi di fibre. In conclusione anche in Italia abbiamo un numero crescente di prodotti sulla cui confezione sono riportati messaggi ambigui e poco chiari per i consumatori. I prodotti arricchiti o supplementati in fibre,come quelli arricchiti in vitamine e sali minerali presentano messaggi salutistici e inducono i consumatori a credere, erroneamente, che certi alimenti possiedano proprietà benefiche e si differenzino rispetto ad altri della stessa categoria commerciale. Questi messaggi alla cui base, non sempre ci sono fondamenta scientifiche, convincenti, possono contribuire ad un falso senso di sicurezza nutrizionale e non invitano a scelte consapevoli da parte dei consumatori.

* nota1: Anche in Italia un gruppo di ricercatori – coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) - ha pubblicato sul Giornale della Arteriosclerosi e sul British Journal of Nutrition i risultati di uno studio sugli effetti benefici di uno yogurt arricchito con fitosteroli nella riduzione del colesterolo. 30 pazienti di età compresa tra i 33 e i 69 anni e con valori di colesterolo tra i 240 e i 299 mg/dL, raggiunti dopo un regime alimentare basato sui principi della dieta mediterranea. I risultati di questa sperimentazione, condotta per 6 mesi, hanno dimostrato l’efficacia di questo yogurt in tutti i casi esaminati, con riduzione del livello di colesterolo-LDL (quello cioè responsabile dello sviluppo della placca arteriosclerotica) del 10%". L’assunzione di fitosteroli attraverso lo yogurt risulterebbe ben tollerata, non provocherebbe effetti collaterali, quali alterazione delle transaminasi o delle vitamine. Il campione è comunque molto limitato e non è stato controllato che la diminuzione del colesterolo (peraltro minima) sia dovuta ad altri fattori concomitanti.


10.12. Antibiotici o centrifughe?

Concludiamo il trio degli alimenti più efficaci per il riequilibrio salutare del corpo con i succhi di frutta e meglio ancora le centrifughe di ortofrutta fresca.
L'evoluzione delle malattie infettive in acute o croniche dipende dalla virulenza dei germi, ma soprattutto dalla capacità di resistere dell'organismo ospite ed è soggetta all'adeguato e competente funzionamento del sistema immunitario, che potrà essere indebolito o stimolato dal nostro stile di vita. Delle relazioni tra cibo e sistema immunitario ci occuperemo in modo approfondito nella prossima puntata.
Già abbiamo detto che è necessaria una costante ingestione di alimenti con attività alcalinizzante, fornitori delle indispensabili basi alcaline, capaci di neutralizzare l'agressione acida ai tessuti. I principali meccanismi di eliminazione dei residui acidi del corpo umano sono l'apparato digerente, urinario e respiratorio, oltre alla pelle e le mucose.
E' importantissimo cercare una rapida alcalinizzazione dell'organismo, attraverso una dieta composta unicamente da alimenti crudi, per un periodo minimo dai tre agli otto giorni, essendo intanto ideale un periodo di quindici giorni di alimentazione esclusivamente cruda. In questo processo si deve utilizzare un succo preferibilmente centrifugato o, se necessario, grattuggiato e spremuto, preparato con carote e foglie di crescione, prezzemolo e rucola, cicoria o tarassaco (i cosiddetti "pissacani", che si trovano abbondanti sui nostri campi e sugli argini erbosi), insalata verde ( il "verde" vuol dire molte vitamine !!). Importante Il centrifugato di verdure dev'essere preparato e consumato immediatamente, giacchè perde la qualità nutritiva e medicinale dopo dieci minuti.
E' ottima abitudine aggiungere una mela rossa o una pera nel centrifugato, per renderlo molto piacevole al palato.
E' importante usare solo la centrifuga e non il frullatore, che ossida tutte le vitamine!!!
L'uso della centrifuga adeguato dev'essere di tre volte al giorno e, nei casi gravi, l'ideale è consumare tale centrifugato ogni due ore. Bisogna anche consumare molte insalate di verdura cruda, con germogli e condita con limone e prezzemolo, senza qualsiasi tipo di olio. Non si dovrebbero usare gli spinaci, l'indivia, i rapanelli nelle insalate. Nella dieta di alimenti crudi si deve consumare la frutta dolce e fresca, naturalmente oppure sotto forma di succhi o centrifugati.
La frutta acida dev'essere usata soltanto se non ci sono affezioni della pelle e comunque non miscelata con i derivati dello zucchero o dolci, neanche con miele e melassa di canna.
Dev'essere usato lo yogurt fresco e magro, miscelato alla frutta, principalmente papaya (da sostituire con pesca, fico o prugna), e dolcificato soltanto con melassa di canna da zucchero, ma di questo abbiamo già abbondantemente poarlato nelle ultime due puntate.
Oltre allo yogurt si deve consumare, con frequenza, melassa di canna o miele, per non perdere peso e non avvertire un senso di debolezza.
Ma torniamo alla nostra centrifuga: meglio se la frutta e verdura sono biologiche ( che contengono fino a 100 volte più vitamine e sali minerali ), ma in caso non siano disponibili vanno bene anche quelle da agricoltura convenzionale.
L'acqua della centrifuga da verdure e frutta bio disseta in modo notevole e un bichiere di quest'acqua è una risorsa inimitabile per l'organismo! Potremmo quasi paragonare i suoi effetti, per certi versi a quelli di un'acqua di luce...
Penso sia utile ricordare un caso veridicatosi recentemente in un ospedale qui vicino, dove è stata ricoverata una signora affetta da crisi infiammatoria acuta, .... oltre ad essere allergica ai medicinali.
Ha potuto essere curata e guarire a tempo di record proprio grazie alla centrifuga sopra descritta, tanto che anche gli altri pazienti della stanza hanno preteso la stessa cura!
Anche questi pazienti sono tutti stati dimessi a tempo di record ( forse anche per non permettere di diffondere il tipo di cura a tutto il reparto....).
Ciò dimostra che anche alcuni medici convenzionali conoscono gli effetti della centrifuga, anche se non certo comoda come i medicinali ( ma certo anche senza le tante controindicazioni... ).
Comprendo che l'industria farmaceutica non possa permettere questi sistemi di cura negli ospedali, ma cosa potrebbero fare i medici, se si trovassero di fronte ad una forte richiesta di questo tipo di cura da parte dei pazienti?
Tutti possono comprendere quanto sia importante fare la propria parte, senza continuare a lamentarsi di quello che fanno gli altri o che gli altri vogliono, che tu faccia... Ricordo quando da piccolo mi arrabbiavo di fronte all'incoerenza degli adulti. Oggi ho capito che l'unica cosa che conta è quello che faccio io e che in tutto l'universo c'è solo un cosa che ho il potere di cambiare: ME STESSO! Ed è bello vedere che l'universo s i può cambiare soprattutto attraverso queste piccole cose.
Nella puntata "8. Il cibo come strumento di persecuzione" abbiamo spiegato quanto sia difficile usare la centriguga, scomoda per i continui lavaggi ed le necessarie notevoli disponibilità di ortofrutta in casa; bisogna organizzarsi con frighi, buona volontà, determinazione, amore e buon tempo... Abbiamo visto quanto sia importante cominciare a farsi piacere ciò che amiamo veramente. Ho visto corpi di persone cambiare totalmente, grazie alla centrifuga! Guarigioni prodigiose e gente che non si ammala più... ... e comunque il tempo e le risorse spese oggi, risparmiano il tempo e le risorse (con l'onere di notevoli interessi) da spendere più avanti, in ospedali, limitazioni e/o terapie varie...
Un cenno lo meritano infine anche i succhi di frutta.

Il succo d'arancia fa bene? Cosa c'è dietro un succo d'arancia?
Una buona e sana spremuta a colazione, fa sempre bene?
L'importante è che non sia associata a carboidrati (amido e dolci). Alcuni alimenti, e il succo d'arancia è tra questi, nonostante siano acidi all'origine, hanno effetto alcalinizzante per l'organismo, come per esempio anche la frutta acida.
Invece possono generare acidi nel corpo, quando vengono miscelati nel tubo digerente, soprattutto nello stomaco, con i i carboidrati. La miscela di frutta acida con i carboidrati genera nell'organismo l' acido ossalico.
L'ideale quindi è di bere a colazione una centrifuga a base di frutta dolce, mentre conviene bere la spremuta l'arancia da sola, non associata a carboidrati, a metà mattinata.
Gli americani, nonostante siano grandi consumatori di succo di frutta infatti, ne sanno qualcosa visti i loro proverbiali squilibri salutari ( obesità, malattie cardiovascolari...). Oltreoceano i consumatori di succo d'arancia devono essere proprio degli intenditori. Negli Stati Uniti Tropicana, il principale produttore mondiale ( 20, i litri di succo d'arancia che un americano consuma in media ogni anno), offre ai suoi clienti non meno di 13 diversi tipi di succo d'arancia fresco.
Solo i veri conoscitori, probabilmente, sono in grado di spiegare che differenza passa tra i seguenti prodotti: Original (originale), Homestyle (con un po' di polpa), Calcium + Vitamin D (con calcio e vitamina D), Grovestand (con molta polpa), Grovestand calcium (con molta polpa e calcio), Light 'n healthy calcium (con calcio e pochi zuccheri), Light 'n healthy with pulp (con polpa e pochi zuccheri), Fiber (con fibre), Low acid (ad acidità ridotta), Healthy heart (con vitamine e minerali), Healthy kids (per i più piccoli, fortificato con calcio e vitamine) e Immunity defense (con antiossidanti).Che gli americani siano pignoli non è una sorpresa. Per loro una colazione senza un bicchiere di spremuta d'agrumi è una violazione dei diritti umani. Il succo d'arancia è così importante che dal 1966 fa parte, insieme a cacao, caffè, cotone e zucchero, del gruppo dei beni coloniali e tropicali quotati in borsa e contrattati sul mercato dei future e delle opzioni di New York.
Le fluttuazioni del prezzo dell'oj, come viene indicato in borsa, sono riportate sulle pagine dei bollettini finanziari statunitensi con grande zelo e puntualità, così come l'andamento dei prezzi delle azioni delle principali società quotate in borsa.
Negli anni quaranta la preoccupazione per gli effetti delle forti precipitazioni e delle gelate sui raccolti della Florida spinse gli Stati Uniti a cercare all'estero un paese rifornitore. Grazie ai forti investimenti statunitensi, nel giro di pochi decenni il Brasile, partito quasi da zero, ha surclassato gli Stati Uniti fino a diventare il principale produttore mondiale di succo d'arancia. Brasile e Florida producono oggi quasi la metà delle arance raccolte nel mondo, e il 95 per cento del loro raccolto è trasformato in succo.Gli americani consumano la metà del succo d'arancia prodotto nel mondo, per una media di 20 litri a testa l'anno. Ma questo prodotto, ricco di vitamina C e con molte proprietà benefiche, solleva anche una serie di questioni per i consumatori. Il succo d'arancia confezionato è il risultato di un processo di coltivazione e trasformazione altamente industrializzato.
Gli aranceti hanno bisogno di 6.000-9.000 metri cubi d'acqua per ettaro all'anno, anche usando moderni sistemi di irrigazione a goccia. Secondo uno studio tedesco del 1991 per ottenere un bicchiere di succo d'arancia (di quelli provenienti dal Brasile) si consumano 22 bicchieri d'acqua per i processi di trasformazione e mille per irrigare il frutteto. La spremitura e la trasformazione richiedono molta energia: per produrre 10 bicchieri di succo si consuma un bicchiere di petrolio greggio. Se il succo è del tipo pastorizzato, concentrato, congelato, trasportato e poi reidratato nel paese di destinazione (cioè del tipo quotato in borsa e scambiato sul mercato internazionale, in pratica equivalente ai tre quarti del succo d'arancia venduto nel mondo), il consumo di acqua ed energia è ancora più alto.
E poi ci sono i pesticidi. Secondo il Wwf la coltivazione delle arance richiede un uso di pesticidi più massiccio rispetto ad altri tipi di frutta. Nel 1999 il Working party on pesticide residues (un ente britannico che si occupa di rilevare i residui di pesticidi negli alimenti) ha informato il governo di Londra di aver trovato residui di pesticidi in tutti i 66 campioni di arance presi in esame; le arance provenivano da vari paesi, tra cui Israele, Spagna, Marocco e Sudafrica.
Anche se gran parte dei residui erano presenti solo sulla scorza (una buona ragione per comprare marmellata d'arance biologica), non bisogna dimenticare che il succo d'arancia contiene anche oli estratti dalla buccia. Inoltre tutti gli scarti di produzione (albedo, semi e scorza) sono trasformati in mangimi per animali d'allevamento ed entrano perciò nella nostra catena alimentare.
C'è poi la questione del lavoro minorile. Lo sfruttamento dei minori nelle aziende brasiliane e messicane è stato denunciato da tempo, come pure l'impiego illegale degli immigrati nelle coltivazioni della Florida. Un'indagine condotta nel 2003 da un quotidiano della Florida ha rivelato che i clandestini impiegati illegalmente guadagnavano 3,5 centesimi per meno di 2 litri di succo d'arancia prodotto e normalmente venduto sul mercato statunitense a 3,39 dollari.
Ora nei supermercati si trova un succo d'arancia equo e solidale prodotto a Cuba (JP Juice e Fruit Passion), che però è in gran parte "ricavato da succo concentrato". La soluzione migliore sarebbe farsi la spremuta di arance equosolidali in casa. Oppure optare per alternative che consumano meno energia, come il succo di mela, preferibilmente biologico, prodotto con frutta coltivata dalle nostre parti.

Produzione arance (1999-2000), Fao






10.13. Succhi e spremute d'arancia.

Attenzione perchè le arance non trattate non sono biologiche: semplicemente non sono trattate in superficie con la cera (E904, E914), ma questo non significa che non siano state trattate con fitofarmaci che rimangono sulla buccia, che quindi va lavata accuratamente con un solvente in grado di eliminare i composti liposolubili (come l'alcol).
Aldilà della scritta che si legge sull'etichetta "cera d'acqua"... ma che robaccia è E904 e E914?
Gironzolando su Internet ho visto che l'E904 è gommalacca ed l'E914 è cera polietilenica ossidata!
Insomma, in poche parole lucidano le arance con la cera e la gommalacca!!!
E noi grattugiamo la scorze degli agrumi dentro le nostre torte.
Si tratta della gommalacca (Shellac), una resina organica secreta da un piccolo insetto, la Tachardia lacca della famiglia della Cocciniglie, alla quale é imparentata, per intendersi, la famiglia dei comuni afidi. La gommalacca è un polimero naturale ed ha una composizione chimica simile a quella di molti polimeri sintetici.
L’ insetto da cui si ottiene, vive su una varietà di piante indigene del subcontinente indiano e regioni limitrofe. Per proteggersi, l’insetto produce una sostanza resinosa con la quale si crea una specie di scudo, di colore rosso violaceo scuro, chiamata lac, parola di origine sanscrita che significa centomila (lakh). Lo scudo o placca è il materiale grezzo da cui si ricava la gommalacca; è chiamato sticklac per indicare che contiene, oltre alla resina, anche rimasugli vegetali e dell’insetto stesso. In origine la raccolta e lavorazione della gommalacca non era per la resina, bensì per la sostanza colorante che dà alla resina il suo caratteristico colore. Quando il chimico inglese Perkins sintetizzò l’ anilina, il primo colorante artificiale della storia, il commercio della lacca rossa, diminuì. La perdita di valore della tintura ebbe un impatto minimo sulla produzione della gommalacca e proseguirono gli altri impieghi È stata usata dalla metà del XIX secolo per produrre piccoli oggetti come cornici, scatole, articoli da toeletta, goielleria, calamai ed anche protesi dentarie. La gommalacca dà un rivestimento di una durevolezza particolare. È usata per rifinire mobilia e proprio in relazione a questi impierghi, si comprende come la maggior parte di siti Internet riguardino questi ruoli della gommalacca che è stata usata anche nella produzione dei dischi grammofonici fino al 1950 circa.
Aranci, limoni e mele vengono sottoposti a lucidatura con la gommalcca in molti stati, per impedirne il deperimento dopo la raccolta, proteggere dall’umidità e prolungare la vita di scaffale oltre a rendere piu’ accattivanti i frutti. Ma non è finita, la gommalacca è usata anche nell’industria dolciaria come agente di rivestimento sui chicchi del caffè o sulla superficie di alcune cioccolate. La Ritter ne è un esempio.

Tra i paesi produttori principali della gommalacca vi è l'India.
Una curiosità, si stima che servano 100.000 insetti per ottenere 333g di gommalacca.

Da cosa dipende il colore della spremuta d’arancia?
Dai fitonutrienti (carotenoidi, flavonoidi, antociani), sono loro a impartire il colore che tende dall’aranciato al rosso. In alcune varietà di arance, gli antociani sono contenuti in quantità maggiore (es.Moro, Tarocco, Sanguinella) e allora il colore rosso è piu’ intenso.. Ma quando la percentuale di succo è molto bassa, come impartire il colore rosso ad una bibita o a un nettare? Si utilizzano i coloranti.
Negli ultimi anni i nostri supermercati sono stati invasi da succhi di frutta di aziende tedesche e soprattutto austriache, fatto questo alquanto curioso , visto che l’Austria per motivi geografici, non è un paese produttore di questi frutti. Guardiamo per esempio tre succhi della Rauch: "arancia rossa", il tipo "agrumi" o "arancio ". Il prezzo è lo stesso, il volume anche (2l), ma il contenuto cambia eccome! Nei primi due c’è una percentuale piu’ bassa di succo (25%) e si ricorre quindi ai coloranti (carmoisina o Rosso allura), nel terzo invece i coloranti sono assenti e la frutta è al 50%.
Vi starete chiedendo la provenienza degli agrumi: magari dal SUD Europa? No, ve lo dicono loro dal sito aziendale, le arance derivano dalla Florida e dal Brasile che producono oggi quasi la metà delle arance raccolte nel mondo, e il 95 % del loro raccolto è trasformato in succo.
Ed in Italia come siamo messi ?
Oltre il 60% del mercato italiano di succhi, nettari e bevande a base di frutta, inclusi i succhi d’arancia, è controllato da quattro aziende. Al primo posto c’è Conserve Italia che opera sul mercato con i marchi Valfrutta, Derby e Yoga, oltre a produrre per le private label della GDO. Segue il gruppo La Doria che ha assorbito la Confruit, portandosi, in tal modo al 12% del totale mercato. Poi c’è il gruppo Parmalat, che opera sul mercato soprattutto con la linea Santal. Al quarto posto si colloca il gruppo Zuegg. In Italia la Rauch austriaca è cresciuta nella GDO con i brik da due litri e sulla stessa scia c’è Pfanner, mentre il terzo produttore austriaco (Pago) prevale nel canale bar.
A proposito della Pfanner va ricordata la vicenda del tetrapak (il contenitore che cedeva il pericoloso inchiostro ITX ai succhi) che ha subito in Croazia il sequestro di circa 33.000 confezioni, mentre in Italia nessuno ha potuto sequestrare nulla, nonostante che l’Agenzia della provincia di Trento Appa, abbia trovato l'ITX oltre che in Pfanner anche nei succhi Santal e in un vino, smentendo l'agenzia nazionale EFSA, secondo la quale sarebbe stato tutto ok.
Grazie ad una coincidenza fortuita, l’Appa trentina ha potuto svolgere un lavoro d’analisi di respiro più ampio rispetto alle sue "cugine" del resto d’Italia. Nell’incontro del 30 novembre tra Ministero della Salute e Regioni, nel quale è stato (tardivamente) varato un piano di controllo nazionale dell’Itx che ha attribuito a ciascuna agenzia regionale una determinata categoria di prodotti da analizzare, la Provincia di Trento non era rappresentata. Ciò ha permesso all’Agenzia trentina di muoversi più liberamente, a 360 gradi, con i risultati già descritti.
Torniamo ai succhi d’arancio, tra le aziende c’è anche Del Monte Italia. Nel mercato è entrato da diverso tempo anche il gruppo Coca Cola con il marchio Minute Maid.
In alcuni prodotti delle varie aziende citate, la foto dell’arancia rossa di solito c’è ben in evidenza sulla confezione, ma quanto succo c’è effettivamente?
Nella maggior parte dei casi, troviamo il 25% del succo, prevale quindi l’acqua, poi dolcificanti come glucosio o fruttosio, acidificanti,aromi e coloranti di tipi diversi. Il Rosso allura (E129), di cui parleremo subito, è quasi ovunque. In alternativa si usa la carmoisina. Tutti comunque sono coloranti azoici, di cui parleremo subito.
Occhio dunque alle etichette,anche quando chiedete un succo al bar!
Il Rosso Allura non è l’unico colorante che impartisce un colore rosso a bibite e alimenti. Appartiene alla classe di coloranti azoici, altri sono l’Azorubina (E122), il rosso Amaranto (E123), il Ponceau (E124) il Rosso 2G (E128), l’Eritrosina (E127). Sono ammessi dall’Unione Europea, pur riconoscendo che tali additivi possono scatenare reazioni allergiche in alcuni individui. Secondo la Svezia, che ha chiesto una deroga alla comunità Europea, il consumatore dovrebbe sapere che questo "rosso allura" può essere assunto per non oltre 7 mg per kg di peso corporeo al giorno, che esso potrebbe essere non sopportato in persone intolleranti ai salicilati, che è un liberatore di istamine, e quindi potrebbe intensificare i sintomi asmatici, che nei bambini, in combinazione con i benzoati causa anche iperacidità, che se è presente ad alte concentrazioni, uno dei prodotti derivanti dalla sua degradazione, può causare il cancro alla vescica negli animali... ed intanto, mentre le nostre arance Sicilane cadono per terra, i consumatori bevono queste spregevoli bevande vendute per "salutari"!!
Ma questo prodotto, ricco di vitamina C e con molte proprietà benefiche, solleva anche una serie di questioni per i consumatori. Il succo d’arancia confezionato è il risultato di un processo di coltivazione e trasformazione altamente industrializzato. Il succo ottenuto nei paesi in cui sono coltivate le arance, è sottoposto a concentrazione e trasportato successivamente in Europa negli stabilimenti dove verrà ricostituito con aggiunta di acqua e altri ingredienti.
Interessante è la pubblicità dell’aranciata San Pellegrino, dove si mette in risalto la provenienza delle arance siciliane e il sito si presenta anche in dialetto siculo. Aranci maturati cu lu sole e Nun ave né culuranti né conservanti e che bisogno c’è cu chiu de 150 controlli a giornu? Come al solito non troviamo traccia degli ingredienti, ma sullo scaffale possiamo curiosare. Ecco l’etichetta della Aranciata tipologia La Rossa:Ingredienti: acqua, succo d’arancia 12%, sciroppo di glucosio-fruttosio, zucchero e anidride carbonica, acidificanti: acido citrico, aromi, aromi, conservanti: sodio benzoato, antiossidanti Acido L-ascorbico, Coloranti E110, E122. Ma come? non c’era scritto, che non hanno bisogno di coloranti e conservanti? Per la rossa, non sembra così. Quando si dice essere coerenti…

Infine sentite della bromelina contenuta nell’ananas, in particolare nel gambo d’ananas, dalle pagine di Repubblica si è recentemente parlato del frutto tropicale definito “il dolce che supera la prova costume”. La giornalista ci ricorda che:”faremmo bene a mangiarlo il gambo perché è proprio lì che si annida la maggior quantità di bromelina, proteina che ha capacità di inibire fenomeni infiammatori coadiuvare la diuresi e la digestione grazie alla sua azione proteolica.” Anche dalle pagine di Nutrizione del Gambero Rosso si esaltano il frutto e la bromelina: L’ananas ha dei pregi per la presenza di una sostanza, la bromelina, attualmente molto studiata per le possibili azioni antitrombotiche e antiinfiammatorie e, come altri composti presenti in frutta e verdura, per un potenziale effetto antitumorale. Anche nell'etichetta del succo Skipper della Zuegg si evidenzia la presenza del gambo d’ananas e pertanto il prodotto viene presentato utile per il suo ruolo regolatore del metabolismo dei grassi e non solo. Ma ragioniamo insieme:
a)La bromelina è contenuta nell’Ananas. Vero.
b)La bromelina e’ una proteina che svolge attività enzimatica.Vero.
c)Le proteine sono scisse durante la digestione, si formano gli aminoacidi che vengono assorbiti nell’intestino. Vero.
d)Nell’intestino adulto non vengono assorbite proteine.Vero.
Anche immaginando una particolare resistenza della bromelina all’attacco degli enzimi digestivi, dovremmo chiederci se l’enzima viene assorbito intatto nell’intestino e successivamente immesso nel sangue. Mi seguite? E ora dobbiamo immaginare che arrivi in qualsiasi altro tessuto e/o organo dove potrebbe svolgere le sue decantate funzioni.Dove sono le pubblicazioni scientifiche che dimostrano tutti questi effetti?
Ancora convinti dell’azione della bromelina e del gambo d’ananas?

Infine la Santal, che in passato la spremuta d’arancia Santal (quella nel banco frigo) era 100% spremuta d’arancio. Ora controllate la % di succo prima di acquistarla...ieri era al 30%, non so se la cambieranno ancora....Tra le ultime aziende di cui si è occupato l’Antitrust c’è proprio la Parmalat. Il comitato di controllo dello IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitario) e l’Antitrust, hanno emesso dei provvedimenti di ingiunzione e condanna per quanto riguarda la pubblicità dei succhi Santal. Nel primo caso non sono stati forniti documenti idonei a sostenere i claim pubblicitari e i benefici effetti sulla salute: “5 mix che rinforzano la frutta con i principi della frutta e moltiplicano l’effetto salute”. e “verde per la vista, rosso per la pelle, blu per la circolazione, giallo per le difese naturali“, che associavano alle cinque bevande di colore diverso precise e determinate azioni a favore dell’organismo.
Per quanto riguarda gli additivi nella frutta fresca, nelle arance, nei limoni e nelle banane é consentito l’impiego di fungicidi, come ad esempio il difenile, che, evaporando, vengono applicati direttamente oppure penetrano nella buccia attraverso la carta appositamente impregnata in cui vengono avvolti i frutti. Nel periodi estivi le arance arrivano da lontano e quindi vengono trattate con prodotti chimici per evitare che deperiscano durante il lungo trasporto. Tra i prodotti piú pericolosi che possono concentrarsi negli alimenti vi sono i metalli pesanti (piombo, cadmio, mercurio): in prossimitá delle aree industriali o di strade molto trafficate é giustificato presumere valori piú alti di residui. Secondo la rivista „Altroconsumo“ (marzo 1992) la percentuale di pesticidi residui rilevata nella frutta e nella verdura proveniente da coltivazioni convenzionali sarebbe decisamente allarmante. La legge italiana del 18.07.1990 che prescrive le quantitá massime consentite di pesticidi residui non trova tuttavia applicazione ed é quindi priva di qualsiasi efficacia. E´quanto ha rilevato un’indagine compiuta da Greenpeace nei 22 principali mercati ortofrutticoli italiani. La generalizzata mancata applicazione del decreto mette seriamente in pericolo la salute del consumatore.

(Per maggiori dettagli ed aggiornamenti vedi su http://trashfood.com/).


10.14 Cibi e sistema immunitario

Rabbrividisco vedendo il ritmo sempre più incalzante  di spot pubblicitari di prodotti prebiotici,che mostrano mamme sorridenti che somministranoai propri bambini certi prodotti ... (a proposito è di questi giorni la class action contro Danone negli Usa,  denunciata in California per inganno dei consumatori, in riferimento alle campagne pubblicitarie degli yogurt Activia e Actimel. Anche in America quindi si contesta la fondatezza scientifica dei benefici intestinali dei due yogurt!)

Pensiamo che a questo punto dobbiate assolutamente sorbirvi una breve descrizione su come funziona il sistema immunitario (l'impostazione è assolutamente quella classica, così come definita dalla scienza medica ufficiale!)  e poi prenderemo in considerazione i cibi, che hanno dimostrato - nei secoli (ma anche in diversi recenti studi universitari) - reale efficacia.Vedrete che si tratta di cibi facilmente reperibili, i cui costi sono qualche decina di volte inferiori a quelli dei prodotti proposti dagli spot televisivi, oltre che sicuramente più efficaci.Quanto ai bambini, vi rimando alla parte 3 di questo corso (dalla farmacia  al supermercato) , in cui ho avuto modo di approfondire alcune delle motivazioni recondite che legano l'utilizzo dei bambini all' azione di persuasione...

A livello fisico, esiste dentro di ognuno di noi un immenso esercito formato da molti milioni di soldati, ordinati e pronti a combattere per una causa unica e dominante che è proteggere, ripristinare e mantenere l'integrità del corpo umano, lottando contro le diverse e pericolose minacce alla nostra esistenza, siano esse tossine, bruciature, lesioni oppure infezioni e cellule cancerogene. Le numerose ricerche condotte da molte università e prestigiosi centri di ricerca hanno evidenziato che il funzionamento ottimale del sistema immunitario dipende dal nostro comportamento. L'essere sconfitto dai diversi tipi di malattie o l'avere successo dipende sostanzialmente da come viviamo, cioè, dalle nostre abitudini di vita. Molti fattori alimentari, piante medicinali e lo stile di vita possono essere determinanti per quanto riguarda l'azione del Sistema Immunitario, stimolando la produzione e la potenza delle cellule immunitarie, aumentando molto la loro capacità di lotta. Alcune sostanze e nutrienti presenti negli alimenti, e determinate forme comportamentali possono non soltanto prevenire ma anche promuovere la guarigione da molte malattie. Ogni giorno compaiono nuove e spaventose minacce alla salute umana: virus sempre più pericolosi e potenti, che velocemente si mutano, e batteri sempre più resistenti ai trattamenti prima efficaci.L'aumento dell'inquinamento atmosferico ed il conseguente accumulo di tossine negli alimenti, che cresce in modo geometrico, sono i principali responsabili dell'incidenza di malattie degenerative. Esiste dentro il corpo di ognuno di noi il più creativo e straordinario insieme terapeutico mai ideato. Il più complesso e misterioso di tutti i sistemi corporei, l'affascinante Sistema Immunitario. L'aspetto più fantastico di questa realtà è che il pieno funzionamento e l'efficacia di questo favoloso sistema sono nelle nostre mani. Possiamo manipolarlo attraverso un corretto e salutare stile di vita, malgradole predisposizioni genetiche. Essenzialmente, predisposizione non vuol dire determinazione. Dobbiamo essere consapevoli dei molteplici meccanismi che reggono l'adeguato funzionamento delSistema Immunitario, assumendo la responsabilità di prendere cura correttamente della salute, adottando uno stile di vita che possa rafforzare l'azione di questo sistema di difesa corporea, il che comporta una nuova maniera di vedere e pensare la vita quotidiana per la maggior parte delle persone. Nel secolo scorso, soprattutto negli ultimi decenni, ha preso forma nella società l'idea dominante di fare sempre ricorso alle risorse esterne, farmacologiche o chirurgiche, nel trattamento delle malattie. Le evidenze attuali hanno dimostrato la necessità di una reale trasformazione di questo paradigma, che ci porti a comprendere ed assumere la responsabilità di ognuno di noi nei confronti del corretto funzionamento del nostro organismo. Dopo la comparsa dell'AIDS, di altri virus come quello dell'epatite C e dei trapianti di organi, è cresciuto l'interesse negli studi e ricerche sul Sistema Immunitario umano, risvegliando la coscienza di tutti verso i poteri autocurativi del corpo. Trattasi di un sistema dotato di un'intelligenza, con la capacità di "pensare" da sè. E' una comunità formata da un vasto contingente di cellule speciali, con delle mansioni molto specifiche e con un ammirevole potere di coordinamento, oltre a fattori chimici specifici che proteggono e mantengono l'equilibrio quotidiano di tutto l'organismo. Il Sistema Immunitario abbina due differenti tipi di immunità: innata e acquisita. Portiamo con noi l'immunità innata dalla nascita. L'immunità acquisita si sviluppa durante la vita. L'immunità acquisita può essere passíva (infezione naturale), attiva specifica (vaccini e sieri) o attiva non specifica (stimoli naturali). Un'altra distinzione del Sistema Immunitario è tra l'Immunità Cellulare, importante sistema mediato da cellule, e l'Immunità Umorale, mediata da fattori chimici specializzati. Tali forme di attuazione provocano la risposta immunitaria attraverso gruppi di cellule e proteine combinate con l'obiettivo principale di sconfiggere gli agenti causali di malattie infettive e cellule cancerogene­. Il Sistema Immunitario possiede la precisa capacità di distinguere tra tutto ciò che è proprio all'organismo da ciò che non lo è, che viene chiamato antigene. Il riconoscimento degli antigeni fa scattare, immediatamente, una completa risposta immunitaria, sotto forma di una potente e distruttiva forza di attacco ai probabili invasori del corpo umano. I complementi, che sono le proteine circolanti, sono il più importante fattore umano innato del Sistema Immunitario. Hanno il potere di attivare e catalizzare reazioni chimiche quando incontrano organismi invasori, mettendo allerta l'attività immunitaria. Sono fissati dalle cellule immunitarie che si legano all'organismo invasore, siano essi oncociti o cellule portatrici di virus, perforando la membrana esterna e causando la morte di quegli agenti nocivi. I complementi sono essenziali per l'attivazione della totalità del Sistema Immunitario, in speciale modo l'immunità cellulare. La prima linea di difesa del sistema di immunità cellulare, i leucociti o cellule bianche del sangue, si suddividono in granulociti e leucociti non contenenti granulazioni. I granulociti circolano nella totalità della corrente sanguigna e penetrano tutti i tessuti. Al primo segno di contusione o infezione, inglobano e distruggono gli organismi invasori. La maggior parte è prodotta dal midollo osseo - circa otto milioni al minuto - vive daalcune ore a tre giorni. Sono tre i tipi di granulociti: neutro fili, eosinofili e basofili. Ineutro fili attuano nelle infezioni, cercando un'area determinata del corpo e mantenendo il processo infettivo circoscritto. Gli eosinofili e i basofili agiscono specialmente nelle infestazioni da parassiti e reazioni allergiche. I leucociti non contenenti granulazioni sono le più importanti cellule del SistemaImmunitario. Sono i linfociti T, i linfociti B e le cellule NK (natural killers). Gli ammirevoli linfociti T, o cellule CD4 o cellule ausiliarie, operano come i veri comandanti di questo esercito di difesa, organizzando ed integrando i vari componenti del Sistema Immunitario. L'inizio dell'attività delle cellule CD4 avviene a partire dall'allerta della presenza dell'agente invasore o antigeno, che dipende dai leucociti specializzati, chiamati macrofagi. Tale importante insieme di cellule del sistema di difesa si trova in determinate regioni come il fegato, i reni, i polmoni e la pelle, ma può anche circolare nel sangue e nei tessuti. Queste cellule, in presenza di un agente invasore, lanciano dei potenti fattori chimici specifici, come il fattore di necrosi tumorale, altamente tossici contro tutti i tipi di virus, batteri e cellule maligne. Questa è la tappa più importante di tutta la risposta immunitaria, poiché gli efficaci linfociti T chiamano in causa di immediato la partecipazione delle cellule killer o NK, ed attivano i linfociti B, produttori di anticorpi. Per entrare in azione, le cellule CD4 hanno bisogno di un ricettore specifico per il tipo di antigene presentato. Tali ricettori, unici o particolari, si sviluppano nel Timo, che si trova davanti al cuore. Da lì si muovono in tutto il corpo e sono in grado di riconoscere l'antigene dove esso sarà presente. Una volta che l'antigene è riconosciuto da una cellula CD4, tutto il sistema immunitario entra in azione.Milioni e milioni di cellule del Sistema Immunitario assumono di immediato i loro compiti in modo molto articolato, attaccando ed uccidendo implacabilmente virus, batteri e cellule cancerogene o qualsiasi altra forma di agenti invasori. Le cellule CD4 producono un gruppo di sostanze chimiche potenti, conosciute collettivamente come citochine, come la famiglia delle interleuchine da 1 a 17, I' interferone e il fattore di necrosi tumorale, che mettono in atto le attività immunitarie, stimolando l'azione delle cellule citotossiche: linfociti T, macrofagi e cellule NK. Le interleuchine prodotte dai linfociti T, o cellule CD4, e dai macrofagi, stimolano i macrolinfociti, o cellule B, a produrre di forma massiccia degli anticorpi o antidoti chimici specifici, che hanno il poteredi distruggere gli agenti patogeni. Tali agenti, chiamati anche immunog/obuline o ancora IgA, IgD, IgE, IgG e IgM, inglobano l'organismo invasore, attraendo così i macrofagi e i granulociti, affinché avvenga la fagocitosi. L' interferone prodotto dai linfociti T stimola l'attacco delle cellule NK all'antigene specifico. Possiamo indebolire e deprimere l'agilità del nostro sistema di difesa ogni qualvolta che richiediamo un'attività molto oltre a quella originariamente programmata, causando un serio esaurimento della sua capacità di attuazione. Dall'altro canto, possiamo anche ripristinare la sua necessaria competenza difensiva. La realtà è che è nelle nostre mani il potere di stimolare e rafforzare l'efficacia dei Sistema Immunitario.Chiaramente questa possibilità di rafforzare non è certo solamente quella a livello fisico.Ci sono sistemi ben più potenti, ma in questa sede limitiamoci a questi. Differenti ricerche scientifiche dimostrano che possiamo manipolare l'azione del Sistema Immunitario, aumentando di molto la produzione delle diverse cellule immunitarie, così come la loro potenza, sia attraverso l'attività terapeutica di certe piante medicinali oppure tramite una dieta ricca di nutrienti essenziali e composta da alimenti funzionali. L' importanza dei nutrienti negli alimenti  L' elevato consumo di frutta e verdura fresche, principali fonti di vitamine e sali minerali e altre sostanze anticancerogene, è molto efficace per la normalizzazione e per lo stimolo della funzione del Sistema Immunitario. Aumenta la produzione delle cellule immunitarie ed intensifica la nostra capacità di protezione contro tutti i tipi di cancro e malattie infettive.L'essenziale betacarotene, precursore della vitamina A, che si trova soprattutto nella verdura di colore arancione, verde e gialla, può rafforzare molto il Sistema Immunitario davanti agli agenti aggressori, poiché ha la capacità di aumentare la produzione delle cellule immunitarie protettrici, come le cellule CD4 e NK, e stimola anche la produzione da parte dei macrofagi dell'importante fattore di necrosi tumorale. Il consumo regolare del betacarotene aumenta la produzione delle cellule T, l'azione delle cellule natural killers e l'attività degli anticorpi. Potenzia l'attività dell'interferone e la fagocitosi dei monociti. Il betacarotene incrementa la lotta al cancro e anche a tutti i tipi di infezione. Svolge una forte azione antivirale e contribuisce ad invertire l'involuzione del timo. Il licopene è un importante pigmento che dà il colore rosso alla frutta, come i pomodori e l'anguria. E' un tipo di betacarotene che può essere da due a cinque volte più potente nella lotta ad alcuni tipi di cancro. Una ricerca condotta in Germania ha dimostrato che l'assorbimento del licopene è maggiore quando si mangiano i pomodori cotti e minore se questi vengono mangiati crudi. La straordinaria, essenziale e potente vitamina C, con i suoi molteplici e complessi effetti su molte delle attività biologiche è di vitale importanza ai diversi meccanismi del Sistema Immunitario. Aumenta il vigore della risposta immunitaria ai virus, batteri e cellule cancerogene, oltre a bloccare l'azione di virus minacciosi, capaci di promuovere la trasformazione da cellule sane a cellule cancerogene. La vitamina C può essere incontrata in grande quantità nei vegetali a foglia verde e soprattutto crudi, poichè si perde col calore.  La mancata ingestione di vitamina C può essere più pericolosa alla salute nella genesi di malattie degenerative che il consumo eccessivo di grassi. Ci riferiamo alla vitamina C naturale. L'uso esagerato di vitamina C sintetica, può causare gravi problemi. L' aglio stimola l'attività immunitaria, attraverso l'alicina, che è un importante agente nella lotta a virus,batteri e cancro. E' un modificante della nostra risposta immunitaria, è aumenta la produzione e la potenza delle cellule natural killers. Lo yogurt, antico agente impiegato nella lotta a differenti tipi di malattie, è molto studiato come un eccellente perfezionatore delle funzioni del Sistema Immunitario. Aumenta specialmente la produzione dell'interferone per via dei linfociti T o cellule CD4, stimola l'attività delle cellule NK e la produzione degli anticorpi per via dei linfociti B. Il consumo di due tazze di yogurt al giorno aumenta di 5 volte l'interferone circolante. Dai tempi antichi molti popoli dell'Asia, specialmente della Cina, Corea e Giappone, usano diversi tipi di funghi, grazie al loro potere di cura, in special modo la loro azione di attivazione e rafforzamento delle varie funzioni del Sistema Immunitario, inibendo lo sviluppo o eliminando cellule maligne, senza provocare gli sgradevoli effetti collaterali della chemioterapia di sintesi. Ricerche condotte da alcune università giapponesi da più di quarant'anni, e più di recente da alcuni istituti di ricerca della Russia, degli Stati Uniti e del Canada, distaccano i funghi Shiitake, Reishi, Maitake e I' Agaricus (i nostri funghi prataioli) , scoperto in Brasile, come modificanti della risposta immunitaria. Questi funghi sono ammirati come i"4 re dei funghi". Il fungo Shiitake amplifica l'azione immunitaria, poiché stimola i linfociti T ad aumentare la produzionedelle interleuchine, glicoproteine che contrastano la genesi dei tumori, espandendo in special modo l'attività citotossica. Agiscono come un fattore di attivazione dei linfociti NK che attaccano direttamente la cellula cancerogena, aumentando molto la resistenza organica alla disseminazione delle cellule maligne. Il fungo Agaricus Blazei Murril, conosciuto come Fungo del Sole, scoperto nel 1965 a Piedade, a 200 km della capitale dello stato di San Paolo, possiede una forte capacità di sviluppare le molteplici funzioni del Sistema Immunitario. Aumenta soprattutto la produzione dei macrofagi, delle cellule NK, dei linfociti T, dei linfociti B, prevenendo in questo modo la genesi del cancro. Esperimenti condotti con delle cavie 'alla Facoltà di Medicina dell'Università di Tokio, hanno paragonato l'uso di estratti di Agaricus Blazei  e di Shiitake nel contrastare il cancro. Con un dosaggio quotidiano di 10 mg, il primo ha presentato 90,0% di totale guarigione e 99,4% di indice di inibizione, in quanto l'estratto del fungo Shiitake, con un dosaggio di 30 mg al dì ha presentato 54,5% di guarigione e 80,7% di inibizione. Gli esperimenti dimostrano che i funghi impediscono lo sviluppo, la disseminazione e la ricomparsa delle cellule cancerogene. Lo stile di vita contemporaneo sovraccarica troppo il Sistema Immunitario, deprimendo l'azione delle cellule immunitarie. Fattori alimentari come l'esagerazione dei grassi e degli alimenti industrialmente raffinati, l'utilizzo esagerato della chimica di sintesi, sia nell'abusiva prescrizione di medicinali, nel pericoloso "trucco" degli alimenti e nell'uso insensato dei pesticidi, sono i principali agenti causali di questa preoccupante situazione.  Oltre a tutto ciò, il consumo di alcolici e droghe distruttive, ufficialmente permesse ed anche stimolate, come l'alcol ed il tabacco, e l'uso folle delle droghe ipocritamente vietate come l'ecstasy, la cocaina, l'eroina,il crack, l'hascish e la marijuana, tutte queste con forte azione di immunodepressione, aggravano tale quadro. La spaventosa irresponsabilità che si osserva nell'intensa utilizzazione degli ormoni di sintesi o di sostanze chimiche con attività ormonale nel corpo umano, negli alimenti e soprattutto come medicinali, alla ricerca esclusiva di "grossi profitti economici", da parte delle potenti industrie e dai loro rappresentanti "scienziati", sono anche determinanti nel sovraccarico e nel conseguente fallimento dello straordinario Sistema Immunitario. La mancata consapevolezza nell'utilizzo della radioattività, soprattutto come risorsa medica propedeutica, o anche in altri settori dell'attività umana, può provocare un'azione di immunosoppressione. Alcune ricerche hanno ugualmente dimostrato che gli incidenti che hanno come effetto il versamento di petrolio nei mari e nei fiumi, oltre ai malinconici disastri ecologici, comportano gravissime conseguenze al Sistema Immunitario umano. Come vedete ancora una volta ciascuno di noi, con il proprio cambiamento, può fare molto peril benessere di tutti!... altro che Actimel!

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Rispondiamo ad una interessante domanda di un nostro lettore:

Volevo chiedervi un chiarimento in riferimento ad una affermazione che avete fatto in questa 14° puntata:
"L'uso esagerato di vitamina C sintetica, può causare gravi problemi".

Io, insieme con i miei genitori (69 e 74 anni) prendiamo dai 10 ai 15 grammi al giorno di Vit C (sintetica) al giorno, oltre ad un complesso di vitamine e aminoacidi preparata da me sulle indicazioni ricavate dagli studi di Linus Pauling e da Mathias Rath  che hanno fondato la medicina ortomolecolare. Per altre info in merito, vedi il sito dell'associazione AERREPICI. Una ventina di altre persone di mia conoscenza, prendono quantità tra i 3 ed i 15 grammi al giorno di vit C sintetica.

Non sto qui ad elencare i benefici che io personalmente e le persone che conosco hanno trovato nell'assunzione di mega dosi di vit C e di altre vitamine (sintetiche anche quelle...), perchè l'elenco sarebbe lunghissimo, ma vorrei chiedervi da quali fonti avete tratto la conclusione che tali tipologie di vitamine possono causare gravi danni se assunte in dosi esagerate (15 grammi o più al giorno, secondo voi, è una dose esagerata?).

Solo a titolo informativo, è provato scientificamente che l'organismo umano e quello dei primati superiori (scimpanzè e gorilla) NON sono in grado di sintetizzare la vit C , mentre TUTTI gli altri organismi animali e vegetali sono in grado di farlo a seconda delle loro specifiche necessità (quantità pari a 10 - 15 grammi al giorno di vit C, sono sintetizzati dal fegato delle capre, in funzione del livello di stress a cui sono sottoposte, tutti i semi di tutte le piante NON contengono vit C, ma appena iniziano a germogliare, iniziano a produrre elevate quantità di vit C, necessaria ai processi vitali di crescita della pianta).

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Caro lettore,

Ringraziamo per la vostra osservazione. Conosciamo il lavoro di Pauling, morto peraltro di cancro, sebbene alla veneranda età di 95 anni. Con questo non vogliamo dire nulla contro i suoi lavori, che riteniamo molto interessanti. Come si sta delineando dal contenuto di questo corso di alimentazione, una malattia può certamente dipendere anche da qualcosa che mangiamo, così come la guarigione... Normalmente intervengono cause molto pù profonde sia a livello psichico che spirituale. Di solito ciò che avviene al livello fisico rappresenta la compensazione di un qualcosa non risolto a livello psichico, a sua volta compensazione di un'opportunità non ancora risolta a livello spirituale. In questo caso Pauling ci consente piuttosto di puntualizzare un altro interessante concetto: l'uomo è l'unico mammifero che non riesce normalmente a vivere un'età pari a otto volte la propria "età della crescita". Vogliamo dire che l'uomo dovrebbe vivere normalmente 128 anni circa (8x18)! Quindi c'è qualcosa che ancora non funziona nella nostra vita e forse non abbiamo ancora appreso a vivere secondo natura... così come evidentemente le forti dosi di vitamina C, non costituiscono la "soluzione delle soluzioni"!

Quanto alla vitamina C, noi pensiamo che sia una sostanza fantastica, tanto che vi dedicheremo un'intera puntata. Ci riferiamo però a quella naturale, non a quella sintetica, anche se in mancanza di quella naturale, piuttosto che niente va bene anche la seconda (vedremo poi in che termini). Quanto alla definizione della dose non ha senso definire delle quantità ottimali, perchè queste sono assolutamente soggettive. Oltre che dal momento, dalla frequenza di assunzione, dal sesso, dall'età, della razza, dal peso e da molte altre variabili, dipende soprattutto dalla composizione del corpo e dal nostro personale sistema metabolico. Ancora più complessa è la questione riguardante la sintetica. La regola generale è che il nostro corpo tende a riconoscere come estranea ogni sostanza che non è naturale e quindi cercherà di eliminarla. E' pur vero che esistono dei meccanismi in parte dovuti anche al caso, (in questa sede non è il caso di dilungarsi oltre su questioni chimiche che riguardano il numero degli elettroni e delle frequenze elettromagnetiche) per cui la vitamina potrebbe anche essere metabolizzata in una certa percentuale come se fosse riconosciuta comunque come naturale dal nostro corpo. Potremmo anche dire in modo approssimativo, che la vitamina sintetica potrebbe essere per metà utilizzata e per l'altra metà eliminata. Si capirà come sia impossible a questo punto definire una dose ottimale, quando si parli di vitamina C sintetica. E la metà non sintetizzata potrebbe forse essere in qualche misura tossica. Ci sembra di ricordare che in uno studio si osservava alte dosi di vitamina C non assimilata nelle urine di persone che assumono elevati quantitativi di vitamina C sintetica.

Come sempre l'importante è conoscere se stessi: un sintomo di troppa assunzione potrebbe essere quello della diarrea.
L'affermazione da noi pubblicata è del Dr. Hoisel, un medico che conosciamo bene, espressa sulla base esperenziale di un alto numero di casi trattati nella sua clinica. L'attività di cura del Dr. Hoisel si basa soprattutto sull'azione di depurazione e disintossicazione del nostro organismo ad opera dei quattro sistemi deputati (sistema epatobiliare, urinario, respiratorio e della pelle). E' ovvio che in caso di malattie che interessano soprattutto questi organi, vedi per esempio il caso dell’insufficienza renale, l'uso esagerato di vitamina C sintetica, può causare gravi problemi. VISTO CHE UN' IMPORTANTE SISTEMA DI DEPURAZIONE E' GIA' INTASATO, NON CONVIENE INGERIRE ALTE QUANTITA' DI VITAMINA SINTETICA, DESTINATA AD ESSERE DIRETTAMENTE IN GRAN PARTE ELIMINATA E QUINDI CAUSA DI ULTERIORE SOVRACCARICO!

Anche la vistamina C naturale, viene comunque eliminata dal nosro corpo, per la quantità eccedente le necessità del momento. Conviene infatti assumerla in piccole dosi, molte volte al giorno per potere renderne disponibile una maggiore quantità ed assicurarci così i suoi preziosi effetti!

Allo stesso modo, Simoncini, con forte dosi di bicarbonato di sodio giunge a risultati stupefacenti, ma non per tutte le patologie. Sarebbe quindi utile approfondire la questione di assunzione di Vit.C in funzione dei suoi effetti in stati patologici in acidosi oppure alcalinosi.


 

10.15 Cibi per disintossicare il fegato.

Studi attuali si psiconeuroimmunologia dimostrano il solido legame tra l'interazione mente/corpo e l'attività del sistema immunitario. Davanti ad uno stress cronico, il corpo produce svariate sostanze neurochimiche: i neurormoni naturali come il cortisone, l'adrenalina e la noroadrenalina, prodotti dalle ghiandole surrenali (altri studi hanno dimostrato come le ghiandole surrenali siano influenzate a loro volta dalla ghiandola pineale e come questa sia equilibrata da un certo tipo di attività spirituale).
Quando questi neurormoni naturali sono presenti in eccesso nel circolo sanguigno, possono provocare un intenso effetto di immunossppressione. Riducono gravemente la moltiplicazione dei linfociti e l'attività delle cellule killer o NK, diminuendo drasticamente la produzione di citochine, come l'interferone e le interleuchine. Interferiscono nel rapporto tra le cellule CD4/CD8, attraverso l'aumento delle cellule CD8, immunossoppressive.

La paura, la rabbia, la disperazione, la frustrazione, la delusione, la depressione, la malinconia,
l'uso di droghe e farmaci psicostimolanti aumentano la produzione dei neurormoni, conosciuti come ormoni dellì'ira o dello stress, inibendo l'attività dei leucociti ed indebolendo la risposta immunitaria, oltre a ridurre la produzione della serotonina, l'ormone antistress.

L'allegria, il buon umore, la speranza, la fiducia, la calma, l'armonia, la pace e l'amore, oltre ad una alimentazione salutare ed adeguata, ricca di elementi essenziali e funzionali, il riposo e gli esercizi fisici appropriati, gli stimolanti bagni di sole, possono aumentare notevolmente la serotonina, l'ormone antidepressivo prodotto nell'ipotalamo dall'ipofisi, nel sistema nervoso centrale.

Un'autentica attitudine positiva, ferma, sicura, equilibrata, fiduciosa e determinata, aumenta la produzione di endorfine, che oltre a portare sollievo negli sgradevoli dolori fisici,  producono una forte sensazione di benessere, aumentando la produzione e la potenza delle  cellule bianche del sangue, moltiplicando l'efficienza dell'attività dei linfociti, stimolando di molto le difese organiche, fondamentali per l'equlibrio della gestione di virus, batteri e della gestione delle cellule cancerogene.

Non è nostra intenzione descrivere gli effetti degli ormoni xenostrogeni usati in agricoltura/allevamenti  oppure nelle produzioni industriali e tantomeno dei cibi raffinati e dei cibi industriali in genere sul nostro organismo  ( un libro che illustra molto bene questi effetti sarebbe
" Save-your-life diet " di David Reuben, votato come uno dei migliori 100 libri al mondo in molti cataloghi internazionali, ma  sembra non reperibile in italia...) in quanto intendiamo parlare esclusivamente di quei cibi che madre natura ci ha dato per far fronte in modo adeguato a qualsiasi attacco il nostro organismo dovesse subire dall'esterno!
Quantomeno questi cibi ci danno il tempo di resistere finchè non ci rendiamo conto, che gli unici attacchi di cui dobbiamo occuparci sono quelli dall'interno di noi stessi!

La nostra salute dipende da tre importanti fattori: l'eredità o condizionamento genetico, che è una predisposizione, non una determinazione (siamo liberi di tagliare i cordoni ombelicali che ci legano al nostro "passato" quando vogliamo!); la qualità delle nostre abitudini di vita, soprattutto le abitudini alimentari, e dalla nostra capacità di eliminazione delle tossine attraverso l'apparato digerente, urinario, respiratorio e attraverso la pelle. Questi sono infatti i 4 sistemi di disintossicazione del corpo, che madre natura ci ha fornito.

Inizieremo pertanto ad occuparci ora del sistema di disontissicazione attravero il nostro apparato digerente.
L'apparato digerente effettua l'importantissima funzione di "umanizzazione" di tutti gli alimenti ingeriti attraverso il processo della digestione. I diversi organi che svolgono questa funzione compongono l'Apparato Digerente. Tale sistema non è soltanto il responsabile dall'assimilazione dei nutrienti necessari al funzionamento organico, ma è anche il principale meccanismo di eliminazione e detossinazione dell'organismo.

Le cellule, le unità di base del corpo umano, formano i tessuti degli organi, che a loro volta formano gli apparati o i sistemi. L'adeguato e salutare funzionamento di ciascun organo che compone ogni sistema dipende in modo incondizionato dalla correta funzione dell'organo o degli organi precedenti.
Il tubo digerente umano possiede dagli 8 agli 11 metri di lunghezza, inizia nella bocca e finisce nell'ano. La sua finalità di base è ottenere i necessari nutrienti dalla dieta alimentare per fare funzionare in modo adeguato l'organismo, in special modo il Sistema Immunitario.
Disturbi e squilibri nel processo della digestione possono compromettere tutto l'organismo. Una digestione corretta ed adeguata è requisito imprescindibile per una buona salute. Il cattivo assorbimento dei nutrienti da parte dell'Apparato Digerente può portare a dei pericolosi deficit nutrizionali che possono contribuire allo sviluppo di diversi tipi di malattie ed anche ad una precaria attuazione del Sistema Immunitario.

APPARATO DIGERENTE
Per comprendere bene il processo e la funzione disintossicante (specie in ordine alla prossima puntata dove descriveremo alcuni tipi di digiuno e  i loro stupefacenti effetti) è necessario un breve riepologo e descrizione  degli organi interessati:

TUBO DIGESTIVO
1. BOCCA - Denti, lingua.
2. FARINGE
3. ESOFAGO
4. STOMACO - Cardias, fondo, corpo ed antro.
5. INTESTINO TENUE - Duodeno, digiuno, ileo.
6. INTESTINO CRASSO - Cieco, colon, retto.
7. ANO

GHIANDOLE ANNESSE
I. GHIANDOLE SALIVARI
2. PANCREAS
3. FEGATO
4. VESCICA BILIARE

BOCCA
L'adeguata masticazione dà inizio e agevola il processo della digestione. Le ghiandole salivari, che sono le prime ghiandole annesse, producono da uno a un litro e mezzo di saliva al giorno. La funzione di base della secrezione salivare è quella di iniziare la digestione, umidificando la massa alimentare.
DENTI
Sono trentadue unità nell'individuo adulto. La loro principale funzione è dividere o sfibrare, triturare e schiacciare i componenti del bolo alimentare. I denti sono stati creati per durare tutta la vita. Sono stati trovati dei teschi di persone che hanno raggiunto un'età molto avanzata e questi presentavano l'arcata dentaria integra. Le popolazioni indigene non presentano la carie.
STOMACO
Nello stomaco gli alimenti possono rimanere fino a tre ore sotto l'azione dei succhi gastrici.
L'iperacidità dello stomaco è dovuta soprattutto alla comparsa dell'acido ossalico, che si produce principalmente a partire dalla miscela dei carboldrati (amido o dolci) con tutti i tipi di frutta acida.
Nello stomaco, la massa alimentare è liquefatta e, in questa condizione, è trasportata all'intestino tenue.
INTESTINO TENUE
Questo importante pezzo del tubo digerente può raggiungere fino a 6 metri di lunghezza. La maggior parte dell'assorbimento dei nutrienti ingeriti attraverso l'alimentazione avviene nell'intestino tenue.

INTESTINO CRASSO
Con un metro e mezzo di lunghezza, tale parte del tubo digerente ha il compito principale di assorbire l'acqua e i prodotti finali della digestione. Serve inoltre per immagazzinare i detriti risultanti del processo digestivo che devono essere correttamente eliminati ( se non vengono eliminati tornano in circolo nel sangue provocando non pochi problemi...).
Il progetto strutturale dell'intestino crasso si basa nel tipo di materia prima che dovrebbe essere processata in esso. Cambiamenti nella qualità di questa materia, per esempio la raffinazione degli alimenti, possono alterare in forma significativa l'adeguato funzionamento di quest'organo e possono causare diverse malattie localizzate, oltre a contribuire alla generazione di alcune malattie sistemiche. La partecipazione delle fibre solubili ed insolubili (che si assumono con gli alimenti integrali) gioca un ruolo di fondamentale importanza nella formazione appropriata delle feci. La mancanza di queste fibre nella dieta tipica del mondo industrializzato occidentale genera un movimento intestinale lento o pigro, causando un'eliminazione non adeguata e favorendo, di conseguenza, la sgradevole costipazione intestinale o stitichezza che provoca, a sua volta, un accumulo di tossine nocive al corpo. La dieta raffinata cambia la flora batterica intestinale, che puo iniziare un attacco agli àcidi biliari, trasformandoli molte volte in sostanze­ cancerogene.

Ricerca di Burkitt dal 1972:

africani

vivendo in Inghilterra con dieta raffinata

transito intestinale di 48 ore con 173 grammi di feci

vivendo in grandi città africane con dieta mista 45 ore con 165 grammi di feci
vivendo in area rurale con dieta integrale 33 ore con 275 grammi di feci

inglesi

dieta completamente raffinata transito intestinale di 76 ore con 110 grammi di feci
dieta mista 41 ore con 175 grammi di feci
   

GHIANDOLE ANNESSE
PANCREAS
Questa ghiandola produce da uno e mezzo a due litri di succo pancreatico, secrezione alcalina composta di acqua, bicarbonato, cloniri, sodio, potassio, magnesio, fosfati ed enzimi. Gli enzimi pancreatici digestivi agiscono nell'intestino tenue per digerire le proteine, carboidrati e grassi. Se la produzione di questi enzimi è in deficit, la digestione avviene in modo incompiuto, restringendo l'assorbimento dei nutrienti. Tali enzimi promuovono la normale fermentazione, evitando la nociva putrefazione intestinale, che non è altro che la decomposizione delle proteine sotto l'azione dei batteri, generando a sua volta residui acidi tossici.
FEGATO
Nella Mesopotamia Classica, il fegato era considerato la sorgente della vita. Nella mitologia dell'antica Grecia, Prometeo è stato incatenato ad una roccia e condannato da Zeus ad avere il fegato mangiato tutti i giorni da un'aquila. In virtù della capacità di rigenerazione di tale organo, il castigo si è trasformato in un eterno martirio. Nella lingua inglese esiste l'espressione lily-livered che può essere tradotta come "fegato impallidito", il cui significato è codardia.
Struttura molto complessa e sorprendente, il fegato è la ghiandola più grande del nostro corpo. Passa dal fegato circa un litro e mezzo di sangue al minuto. Il fegato è una centrale responsabile di molte funzioni vitali dell'organismo umano.
Questa possente e versatile struttura organica è intimamente connessa a molti processi essenziali del corpo. Il fegato effettua più di 500 processi chimici di grande complessità, essendo responsabile di circa i 20% di tutta l'attività metabolica umana, con una notevole attuazione nella digestione e nella detossinazione organica. E' il fegato a trasformare l'alimento in energia ( ricordiamolo quando vedremo i processi relativi alla pratica del digiuno!) .
Il fegato è uno degli organi più importanti di tutto il sistema di difesa umano. Protegge contro le agressioni esterne o interne, intercetta, neutralizza ed elimina dal corpo umano le sostanze chimiche e velenose che inquinano l'aria, l'acqua e gli alimenti e la chimica di sintesi introdotta nell'organismo attraverso gli additivi alimentari, i pesticidi ed inoltre dall'abuso di medicinali che, in eccesso, possono portare ad un esaurimento della funzionalità del sistema epatobiliare, danneggiando la performance di quest'organo depuratore.
Il fegato ha una diretta influenza sul Sistema Immunitario. Da esso dipende la qualità del sangue per nutrire e rafforzare il corpo. Quando il fegato si ammala, tutte le cellule del sangue possono essere compromesse.
La baseessenziale per raggiungere l'equilibrio dell'organismo è l'adeguato funzionamento del sistema epatobiliare. La salute e la vitalità del fegato sono la salute e la vitalità dell'individuo. Secondo la terapeutica o clinica naturale è di fondamentale importanza il funzionamento corretto e sano del fegato e della vescica biliare. Possiamo sopravvivere senza la cistifellea, o ancora senza lo stomaco, ma il danneggiamento dellafunzione epatica porta a delle conseguenze molto gravi 
Il fegato è anche la principale vittima del rovinoso stile di vita dell'uomo contemporaneo. Il non adeguato funzionamento del fegato è in rapporto con quasi tutte le malattie. Curare in modo adeguato il fegato è la migliore strada per una buona salute.
VESCICA BILIARE
Questo piccolo organo, situato immediatamente sotto il fegato, ha come principali funzioni immagazzinare e concentrare la bile prodotta dalle cellule del fegato e inoltre regolare il suo flusso verso l'intestino. La vescica biliare può concentrare da cinque a dieci volte la bile prodotta dal fegato.
Lo squilibrio dell'organismo popolarmente conosciuto come "cistifellea pigra" è in verità la colediscinesia, o discinesia biliare, disfunzione organica molto frequente in quasi tutte le malattie dell'uomo occidentale civilizzato. Tale disturbo funzionale può essere presente molto prima che si percepiscano delle alterazioni patologiche organiche o delle irregolarità nelle prove del sangue che riguardono la funzionalità epatica. La diagnosi di questa disfunzione dell'organismo non viene dai test di laboratorio ma dall'esame clinico. Questa si effettua attraverso l'identificazione dei diversi segnali e sintomi, in base unicamente alla storia clinica personale e familiare.

La sintomatologia della colediscinesia o"vescica pigra" è molto diversificata:
  - Cefalee o mal di testa frequenti, principalmente emicranie, soprattutto sotto forma di mal di testa seguito di nausee, a volte vomito, fotofobia, fonofobia e scotomi. Alcune volte la lamentela può essere soltanto legata al peso, alla pressione o a delle fitte alla testa.
 - Dispepsia o cattiva digestione, principalmente legata a degli alimenti grassi - soprattutto fritti -, sensazione di pienezza gastrica anche dopo l'ingestione di poco cibo.
- Nausea, voglia di vomitare e a volte, vomito, con o senza mal di testa.
- Gusto amaro o sensazione di cattivo gusto nella bocca, principalmente al risveglio o dopo avere
mangiato o bevuto qualcosa.
- Alitosi o alito cattivo, principalmente a digiuno o quando si va oltre l'ora di mangiare (un  rimedio efficace contro l'odore di cipolla e l'odore di aglio, che abbiamo già visto essere molto utile per rafforzare il sistema immunitario e che vedremo essere molto utile per abbassare la pressione arteriosa, sono i chiodi di garofano ( basta tenerne uno in bocca o berne un infuso).
- Bocca asciutta  o voglia di bere acqua, principalmente alla sera o al risveglio.
Possono presentarsi delle afte nella mucosa della bocca.
- Inappetenza o perdita di appetito, all'inizio soltanto al risveglio, presentando di seguito stadi più avanzati di squilibrio organico lungo la giornata.
- Flatulenza, alcune volte seguita da distensione addominale (a parte i cibi che formano gas, tipo le verdure cotte o le minestre/zuppe di legumi e verdure in genere consumate dopo 24 ore dalla cottura).
- Sonnolenza durante il giorno, soprattutto dopo il pranzo (questo è spesso l'ultimo sintomo a sparire dopo un trattamento curativo naturale e solo dopo il secondo mese di trattamento).
- Insonnia durante la notte, sia come difficoltà ad addormentarsi,         sia        come    difficoltà a riaddormentarsi dopo essersi svegliati.
- Stanchezza, prostrazione, fatica o mancanza di volontà durante la giornata o dopo dei piccoli sforzi.
- Sensazione di stanchezza al risveglio in mattinata, con l'impressione di sentirsi più stanco che prima di andare a dormire.
- Irritabilità, impazienza, tensione nervosa o umore cattivo, soprattutto al risveglio (sintomi descritti come "carattere bilioso"            dagli occidentali; secondo la medicina cinese il fegato è considerato la sede dell'ira).

 - Stitichezza o secchezza intestinale, che si può alternare con degli episodi di diarrea (la bile possiede un'azione            lassativa, favorendo l'ammorbidimento della massa fecale. Praticamente è l'olio lubrificante dell'intestino).
La presenza di una patina spessa sulla lingua è relazionata alla lentezza del movimento intestinale.
- Acidità, pirosi o bruciore di stomaco, a volte seguita di mal di stomaco. Una delle molte funzioni della bile è di tenere sotto controllo l'eccesso di formazione di acidi nella digestione, essa neutralizza di fatto l'acidità degli alimenti.
- Il colorito della pelle giallastra e macchie scure sul viso e/o nel dorso delle mani.

Questi sono i più evidenti sintomi di colediscinesia o discinesia biliare.

Dolore all'altezza del fegato e della cistifellea e fitte sotto la scapola destra possono essere sintomi di colecistite o litiasi biliare.

Tra le principali cause della colediscinesia citiamo:

La predisposizione ereditata, dovuta a degli sbagli commessi dagli antenati, molte volte da più di una generazione, in alcuni casi da ambedue i lati della struttura familiare. Le nocive abitudini di vita, soprattutto le abitudini alimentari che sovraccaricano il sistema epatobiliare, disturbando il suo equilibrio funzionale. Tra queste, ci sono:

- L'eccesso di grassi di origine animale o vegetale nella dieta alimentare, soprattutto i grassi saturi, siano essi di origine animale o sottoposti al caldo, fritti, soffritti, arrosti, stufati o cotti.
- Tutti i diversi tipi di alcaloidi, come la caffeina (caffè e bibite tipo cola), teina (te), teobromina (cioccolata), guaranatina (guarana), tomaina (carne), nicotina (tabacco), cocaina (coca), eroina (papavero) ecc.
- La pericolosa chimica di sintesi molto consumata attraverso gli alimenti, i medicinali, i dolcificanti, i pesticidi ecc. Il grande numero di additivi chimici ampiamente utilizzati ai giorni nostri, per conservare o, in modo speciale, per truccare gli alimenti industrializzati, come scatolame, imbottigliati, confezionati ecc., e nella crescente varietà di condimenti industrializzati come la passata di pomodoro, il ketchup, la senape, la maionese ecc. L'inutile diversità di prodotti farmaceutici, la maggior parte delle volte assunti senza la dovuta prescrizione medica. La diffusa ingestione dei differenti tipi di dolcificanti artificiali, aggiunti principalmente nella grande quantità di prodotti "diet". L'uso irresponsabile delle molte forme di tossine presenti nell'agricoltura.
- L'alcol sotto qualsiasi modalità di bevanda alcolica e in alcune situazioni speciali, come nelle epatiti o nella cirrosi epatica, anche sotto forma di medicinali ( per eliminare l'alcol il corpo utilizza degli enzimi altrimenti usati per eliminare l'acido urico in eccesso, quindi è meglio non caricare il corpo di questi ulteriori pesi...).
- I carboidrati raffinati (cereali e zucchero) e tutta la loro grande varietà di derivati.
Gli eccessi alimentari, anche se in una dieta sana e il costante stress emozionale possono anche creare un sovraccarico nel funzionamento del Sistema Epatobiliare.

Molte possono essere le conseguenze della discinesia biliare cronica: la colecistite acuta o cronica; la cronica formazione della litiasi biliare; la reversibile steatosi epatica, o infiltrazione grassa del fegato; l'irreversibile cirrosi epatica e le epatiti acute o croniche, con pesanti e pericolose conseguenze. Partecipa attivamente nell'obesità o nei quadri di dimagrimento e nelle diverse malattie cardiovascolari, nelle varici, flebiti ed emorroidi.

Una dieta ricca di fibre solubili stimola la produzione biliare dal fegato (sostanze coleretiche), aumentando il flusso della bile verso la vescica biliare, e da questa alla luce dell'intestino (sostanze colagoghe), azione chiamata colecinetica. Le vitamine C e E, come anche i minerali zinco e selenio proteggono contro i danni alle cellule epatiche. Promuovono anche la salute del sistema epatobiliare migliorando la sua capacità funzionale.

La frutta come il melone, la papaya, la mela, l'uva, l'ananas, l'acqua di cocco verde, l'avocado (in piccole quantità), le prugne, la fragola, il fico, la pesca e le more stimolano la funzione adeguata del sistema epatobiliare.
L'anguria con il suo licopene nella parte rossa ed il potassio nella parte bianca della buccia (con la diuresi si ha perdita di potassio che viene così reintegrata dall'ssunzione di anguria), oltre ai meloni può essere molto utile per le problematiche di digestione: attenzione però che trattasi di frutti monofagici, cioè di frutti da consumare assolutamente da soli senza mescolarli ad altri cibi (con buona pace dell'abitudine di consumare prosciutto e melone assieme...!). Nel caso si consumi l'anguria assieme ai suoi semini vengono comunque leniti i problemi dovuti al mescolamento dei cibi e i conseguenti problemi a livello di digestione. Attenzione però in caso di diarrea non ingerire i semi: meglio setacciarli! Invece è bene assumerli in caso di stitichezza.
Un'altra nota a proposito di anguria: quando abbiamo parlato delle centrifughe abbiamo raccomandato di usare solo centrifughe e non il frullatore. Invece l'anguria costituisce un'eccezione e quindi il frullato di anguria va bene, perchè il frullatore distrugge la vitamina C, ma l'anguria  contiene pochissima vitamina C (viene assunta soprattutto per la sua funzione diuretica).

Verdure come le carote, la cipolla, l'aglio, la zucca, il pomodoro, la barbabietola, la melanzana, il carciofo e ortaggi come il prezzemolo, il crescione, il sedano, l'indivia, il tarassaco, la cicoria, la rucola sono anche molto utili nelle diverse affezioni di questo sistema.

Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici:
Piante medicinali come la celidonia (Chelidonium majus L),
l'agrimonia (Agrimoia Eupatorum ),
l'edera rampicante (Hedera helix),
il crespino (Berberis vulgaris),
l'aloe,
il cardo benedetto (Cnicus benedictus),
la robbia (Rubia tinctorum),
il dente di leone o tarassaco comune (Taraxacum officinale),
il radicchio e la cicoria, la fragola ed il carciofo,  ...

e se vi capita di fare un giro in sudamerica (ricordiamo i famosi medicinali naturali utilizzati dagli indigeni delle forestra amazzonica):

la "espinheira santa" (maytenus ilicifolia),
la "calumbà",
la "carqueja" (il cardo mariano sudamericano, baccharis triptera), 
la "capeba" (piper umbelata),
la "alumà", la "boldo indígena" o "boldo-do-chile"
possiedono un effetto colagogo (= che facilita la produzione e l'espulsione di bile), stimolano la contrazione della vescica biliare e la liberazione della bile immagazzinata.
La silimarina e il carciofo stimolano la sintesi della proteina epatica, aumentando così la produzione di nuove cellule epatiche. Tali piante promuovono non soltanto la normalizzazione della funzionalità, ma soprattutto il recupero dell'organo danneggiato.
Il consumo regolare dello yogurt naturale magro è importante nei disturbi dell'apparato digerente grazie al suo potere di ripristinare la flora batterica intestinale, impedendo la putrefazione intestinale e la conseguente produzione di tossine che avvelenano il sangue. Lo yogurt e la papaya ( masticare 15 semi, anche 1 alla volta, serve per aiutare a  metabolizzare le proteine animali) o pesca sono gli alimenti più importanti per le affezioni dello stomaco.


 

10.16 Disintossicarsi con il digiuno, questo sconosciuto...

Dopo un breve periodo di deserto affrontiamo una materia un po’ ostica per i tempi d’oggi, ma visto che la settimana santa è alle porte, potrebbe verificarsi una situazione ideale per favorirne una prima sperimentazione.
Antichissima pratica igienica e rito di umiltà, purificazione e preghiera da sempre adottato da tutte le religioni, il digiuno torna prepotentemente a incuriosire. Se ne parla di nuovo, ma con cautela, e con un certo timore. Sembra folle infatti, addirittura provocatorio, opporre la cultura dell'astinenza a quella del benessere, dell'abbondanza, dell'ingordigia. Altrettanto può sembrare provocatorio che in un corso di alimentazione, si parli di digiuno. In realtà con il digiuno possiamo rivalutare e dare la giusta importanza all'alimentazione nell'economia della nostra salute: una buona alimentazione unitamente ad un determinato stile di vita possono rinforzare la nostra salute e la nostra forza vitale, anche se non ne costituiscono la principale fonte e fondamento.
Dunque l’alimentazione ha un ruolo marginale  rispetto ad altre tematiche che incidono nella nostra vita in modo  molto più pregnante, quantunque le nostre scelte sul come e cosa consumare incidono fortemente sulla natura e nell’ambiente in cui siamo immersi… con conseguenze anche per coloro, che vivono vicini a noi.
Dobbiamo sempre tenere in considerazione infatti che le malattie sono conseguenza del modo con cui affrontiamo gli eventi della vita, più che del modo in cui ci alimentiamo. Eppure mai come nel tema che svilupperemo in questa puntata ci rendiamo conto di come l’alimentazione sia legata alla nostra sfera psichica e spirituale in modo così concreto e sperimentabile da tutti coloro che lo vogliano. Curiosamente è proprio in una situazione di assenza di cibo, che possiamo vivere e percepire con tutti i nostri sensi quanto la  nostra energia vitale sia potente  all’aldilà del nutrimento fisico, perché il digiuno libera dalla falsa limitatezza e ci apre la via alla vera padronanza di sé. Questo è la ragione principale per cui in questi tempi di consumismo e voracità a tutti i livelli, si è sempre cercato di tenere nascosto ai più la grande potenza del digiuno: la padronanza di sé rende impossibile il controllo su di noi da parte di terzi. Quel controllo del “grande fratello”, promosso dall’esterno con mezzi sempre più sofisticati ed acuti,  in tutti gli ambiti del nostro vivere civile trova un muro formidabile in coloro che praticano il digiuno, liberi dall’ebetismo dell’appagamento tipico dei polli in batteria, che costituiscono un simbolo formidabile del sistema alimentare odierno (e noi siamo ciò che mangiamo!).
Oggi in ambito occidentale la pratica ecclesiale del digiuno è di fatto scomparsa, eppure si tratta di un’esperienza meravigliosa (non ci riferiamo solo a quella fase nota come “euforia da digiuno”!), ed è un vero peccato che una simile esperienza sia una grazia che pochi richiedano. Il digiuno precede e prepara le grandi imprese dell’uomo: una grande battaglia, una grande invenzione o una grande opera d’arte, un grande capolavoro nei vari campi dello scibile ed dell’attività umana. Ancora per superare un momento specifico della vita, per guarire da una malattia importante, per raggiungere una riconciliazione necessaria o una liberazione agognata. Una grande intuizione o una sorprendente rivelazione sono spesso all’apice di un momento di digiuno, così come certe visioni o certi sogni, che accadono durante un sonno ristoratore conseguente un digiuno. Sono delle illuminazioni che si verificano secondo la predisposizione inconscia: chi è religioso ha un'ipersensibilità mistica, chi concentra tutto il suo interesse sul lavoro ha intuizioni geniali che non aveva mai avuto, chi è più introspettivo capisce quali sono i suoi problemi e le sue debolezze. In realtà col digiuno si acquisisce una lucidità mentale eccezionale, soprattutto olfattiva, ma anche gustativa, tattile, uditiva, visiva. Infatti, mescolando gli ef­fetti fisici a quelli psichici che comunque sono inscindibili, chi digiuna ha la sensazione di vedere oltre le cose.
Insomma il digiuno segna i momenti topici delle più grandi personalità della storia umana.

Non a caso Gesù prepara la sua vita entrata nella vista pubblica con un digiuno di quaranta giorni.
A proposito dei quaranta giorni sembra proprio questo il limite oltre il quale si manifesta la vera fame, quella fame che se non soddisfatta, causa problemi irreversibili ai nostri organi vitali. Non prendiamo questo termine alla lettera, perché questo varia anche in modo notevole a seconda del tipo di fisico e della situazione in cui uno si trova a vivere il digiuno, oltre che dal tipo e dalle modalità di digiuno. Il termine di quaranta giorni si riferisce ad una persona sana ed in forma, di normale corporatura.
Pertanto per i digiuni di più giorni è sempre necessario essere seguiti da un medico, in modo da sapere riconoscere con precisione l’inizio del momento in cui occorre riprendere ad alimentarsi e le relative modalità della ripresa.
Significativo anche che proprio questo topico momento sia stato quello scelto dal diavolo per proporre a Gesù la tentazione di trasformare le pietre in pane, ma di questo significato del digiuno sarà necessario parlarne più diffusamente durante le prossime due puntate, sempre dedicate al digiuno.
Il digiuno insomma è una rivoluzione del corpo e dello spirito. È un modo inedito di affrontare e vivere la vita. È’ fonte di felicità, benessere, serenità interiore. Garantisce lucidità mentale, agilità intellettiva, prontezza di riflessi. Recupera gli istinti vitali ed emozionali e la piena funzionalità dei cinque sensi più uno: l'intuito. Induce all'ottimismo, al rapporto profondo con se stessi, all'introspezione e alla riflessione. Innesca un processo di ringiovanimento che prepara la longevità e che ha effetti visibili: pelle liscia e luminosa, occhio vispo, corpo asciutto e scattante. Soprattutto è la più antica, la più semplice e la più efficace «autoterapia» per la prevenzione e la cura di tutte, o quasi, le malattie che ci minacciano.  
I vantaggi non riguardano solo la salute fisica e la perdita di peso: «Con il digiuno si diventa più belli», afferma Giuseppe Cocca, medico naturista. «La pelle si idrata, le rughe si appiattiscono, gli occhi sono più luminosi e ci si sente pieni di energia. Dopo un digiuno cambia la vita. L'importante è tenere duro i primi tre giorni, sopportare il senso di debolezza, le crisi di espulsione, e la fame, naturalmente. Ma il terzo giorno la fame passa completamente e ci si sente pervasi da un eccezionale benessere fisico e psichico».
Il benessere psichico deriva, secondo la teoria digiunista, dal fatto che il sangue, che di solito arriva al cervello carico di tossine, durante il digiuno è completamente disintossicato.
Il digiuno fortifica il carattere e rende chi lo pratica soggetto e non oggetto. Nemico numero uno della medicina naturale è infatti l'atteggiamento passivo indotto del malato che si affida completamente alla cura del medico e del farmacista senza mai agire in prima persona per la sua salute. «Dire di no ai cibi che ci fanno male è il primo passo verso l'indipendenza», dice Alessandro Formenti, medico naturista. «Siamo superalimentati e intossicati, incapaci di riconoscere i nostri istinti. Il nostro comportamento alimentare è quasi completamente avulso da quelle che sono le nostre esigenze fisiologiche. Non sappiamo più scegliere, né decidere cosa è meglio per noi». E non solo nell'alimentazione. Il condizionamento del cibo, quasi sempre divorato per abitudine, per golosità o per dovere, ci porta all'alienazione da un lato e all'attivismo sfrenato e ansioso (causa dello stress) dall'altro: «Con il digiuno è come se ci liberassimo da una tossicodipendenza», dice Giuseppe Cocca. «Quando ci si rende conto che si può rinunciare al cibo-droga e alle bevande imposte (alcol, caffè) ci si sente dei leoni e si incomincia a pensare a se stessi».

È il digiuno una disciplina che, secondo estimatori ed esperti, fa miracoli ed è proprio nel campo della malattia, che inizieremo a parlare degli effetti fisiologici del digluno. Con questo si guarisce o si fronteggiano meglio molte malattie, in quanto si  mette in atto  quella che gli antichi chiamavano “vix medicatrix naturae”, la forza medicatrice della natura ovvero il cosiddetto “nostro medico interno”(l' "intelligenza somatica"), della  cui esistenza pochi sono consapevoli e ancor meno sono quelli che conoscono come e quando utilizzarlo, se non addirittura non pongano in essere metodi di cura che ne rendano impossibile la sua azione benefica… A prescindere dai problemi di sovrappeso, il digiuno giova al mantenimento della salute a qualsiasi età, in modo particolare in età avanzata, quando i processi fisologici  dell’organismo rallentano e le scorie tossiche dell’alimentazione restano più a lungo nel sangue. Il digiuno è un fattore di longevità e riongiovanimento, poiché favorisce l’aumento nel sangue dell’ormone della crescita. I candidati all’arteriosclerosi ne traggono molto vantaggi, così come con la depurazione del sangue migiorano le mattie della circolazione e quelle cardiache. Il digiuno opera benifici anche nella malattie dell’apparato digerente , nell’ulcera duodenale, nelle affezioni del fegato, dei reni, del pancreas.
Migliorano anche l’artrosi, le artriti, i reumatismi, le paradentosi, la nevrastenia, la schizofrenia,  l’epilessia, la depressione, la paralisi, la sordità, la vista e altre ancora. Abbiamo testimonianza di cisti al seno completamente riassorbite in 5 giorni di digiuno, appendiciti infiammate guarite in 7 giorni di digiuno,  polipi completamente spariti con 19 giorni di digiuno e diverse malattie, contro le quali la scienza medica non aveva potuto fare nulla.

 

Consideriamo dapprima l'azione del digiuno in caso di malattia acuta.

In questo frangente il digiuno, piuttosto che intensificare i processi di eliminazione, già intensi di per sé, li regolarizza in modo che non siano troppo violenti o dolorosi e, quindi, difficilmente sopportabili. Il digiuno fa sì che la febbre non raggiunga punte molto alte, che i dolori si attenuino e a volte scompaiano,  in modo simile agisce sugli altri sintomi.
La spiegazione di questi fenomeni risiede probabilmente nel fatto che, durante il completo riposo fisiologico, il corpo, non essendo impegnato in altre attività, è interamente disponibile per i suddetti processi di eliminazione. Inoltre il corpo, che non è ecciato o frenato da sostanze tossiche (veicolate dagli alimenti, da sostanze voluttuarie o da farmaci inopportuni), può modulare ogni reazione con il naturale equilibrio insito nei processi vitali.
Se si digiuna, si osserva, ad esempio, che le secrezioni bronchiali non durano a lungo e la tosse si attenua rapidamente, che la diarrea ben presto scompare, che un ascesso tende a risolversi prima e in modo meno fastidioso rispetto a quando ci si alimenta. Certo, è possibile che l'uso di alcuni farmaci induca una regressione dei sintomi ancora più rapida. Ma mentre col digiuno il sintomo viene meno, perché sono scomparse le condizioni che lo determinavano, col farmaco ad azione sintomatica esso viene semplicemente inibito. Si crede allora di essere guariti, perché non si avverte più grave malessere, ma in realtà si è costretto il corpo ad accettare un grado di tossiemia maggiore di quello che era di­sposto ad accettare quando aveva scatenato la malattia: in altre parole si è fatto un passo avanti verso i processi degenerativi.


In caso di malattia


Febbre e digiuno, è stato detto, sono strategie naturali che aiutano l'organismo a ristabilirsi. E infatti il ricorso al digiuno in caso di malattia è del tutto tradizionale. Quando si è malati, dal momento che il corpo impegna tutte le sue energie nell'opera di disintossicazione, la cosa più saggia da fare è il completo riposo fi­siologico. L'energia vitale, non dispersa, rimane così interamente a disposizione dell'intelligenza somatica che la utilizzerà per rendere intensi, regolari ed efficaci i processi depurativi (di cui i vari sintomi non sono altro che l'aspetto più vistoso). Il digiuno è parte integrante del riposo fisiologico, perché è molto grande la quantità di energia assorbita dall'attività di digestione e assimilazione degli alimenti: è stato calcolato che essa costituisce il maggior dispendio di calorie per l'uomo sedentario. Durante il digiuno il corpo risparmia le calorie indispensabili per i processi della nutrizione, stimate un quarto abbondante di quelle complessivamente fornite dai cibi. Il digiuno quindi non soltanto comporterà una maggiore disponibilità di energia per i pro­cessi di disintossicazione, ma eliminerà anche ogni fonte di intossicazione esogena (è difficile che i cibi non veicolino delle componenti tossiche) e inoltre farà sì che il tubo digerente si trasformi da apparato assimilativo a struttura adibita allo smaltimento delle scorie e depositi che, dal sangue, si riverseranno nelle sue cavità per essere poi espulsi. Questo fenomeno possiamo osservarlo direttamente nella mucosa orale, linguale in particolare: quest'ultima diventa ben presto «sporca» di una patina biancastra, mentre l'alito si fa "cattivo" a causa delle tossine eliminate. Effetti collaterali indicano che il corpo reagisce alla «cura». Sono: sudore e odore della pelle più marcati, rutti, diarrea, pruriti, infiammazione, irritazione o bruciore cutanei, sensazione di freddo. A ben intendere è lo stesso corpo ammalato che invita al riposo (suscitando stanchezza, apatia, dolori esacerbati dai movimenti) e al digiuno. Chi sta male, infatti, di solito non ha fame, spesso ha nausea e non mangerebbe se non fosse condizionato da idee e abitudini errate e sollecitato da chi pensa che così facendo lo aiuta a guarire.
Il rifiuto istintivo del cibo in caso di malattia, comune nei bambini, a volte scompare negli adulti che hanno perduto ogni capacità di «ascolto» del corpo. Come è stato spesso osservato, gli animali ammalati o feriti osservano alla lettera il completo riposo fisiologico: cercano un posto tranquillo, isolato, confortevole (tenendo conto, sembra, anche delle radiazioni e dei campi magnetici terrestri) e non c'è verso di indurli a mangiare se non aprendogli a forza la bocca.
Ma il cibo ordinario, eccezion fatta quindi per alimenti sem­plici come la frutta, ricca di vitamine e di zuccheri a rapido assorbimento (le tradizionali aranciate o limonate che si danno agli infermi), non può apportare alcun beneficio quando si sta male: da una parte impegnerà l'organismo nella digestione, distogliendo le energie da compiti che in quel frangente sono più vitali; dall'altra, proprio perché scarse sono le forze che possono essere «concesse» all'attività digestiva, essa avverrà in modo imperfetto. A volte il vomito sbarazza lo stomaco, ma se ciò non avviene, il cibo mal digerito tenderà ad andare incontro a fermentazione e putrefazione. Tutto questo comporterà ulteriore intossicazione!

Malattie croniche

In caso di malattie croniche, caratterizzate da processi eliminativi torpidi a causa della scarsa energia vitale a disposizione, il digiuno e il riposo fisiologico determinano un pronto aumento della eliminazione delle scorie (dal momento che, come già abbiamo fatto notare, aumenta l'energia vitale a disposizione dei processi disintossicanti). Ecco che l'urina diventa carica, l'alito cattivo, la lingua impaniata, il sudore sgradevole: sono tutti questi gli aspetti direttamente percepibili dell'inizio di un lavoro di «pulizia» volto a disintossicare il sangue e i tessuti.
Durante il digiuno l'intelligenza somatica è in grado di distinguere le varie componenti dell'organismo e di risparmiare le parti indispensabili alla vita a spese di quelle non necessarie o addirittura inutili o dannose.
La perdita di peso durante il digiuno è un processo guidato con precisione, e questo fatto è stato osservato anche da molti fisiologi. Riporteremo quanto è scritto nello Starling, testo classico di fisiologia su cui si sono formate generazioni di medici. Durante il digiuno, «quegli organi che sono più necessari al mantenimento della vita, il cervello, il cuore e i muscoli respiratori, subiscono una ben piccola perdita di peso. Degli altri tessuti, il grasso, che è puramente una riserva, viene usato per primo, e durante il digiuno può venir consumato il novantasette per cento del grasso totale del corpo. L'azoto necessario per l'organismo sembra sia fornito principalmente a spese dei muscoli e delle ghiandole. In alcuni tessuti, per esempio il fegato e il pancreas, si può constatare un evidente rimpicciolimento delle cellule. Possiamo supporre che durante il digiuno tutti i tessuti subiscano un lento processo di autolisi con versamento dei prodotti di questa nel sangue e che i tessuti attivi assumano il materiale liberato da tutte le altre cellule del corpo, così da mantenere il loro peso a spese di tutte le altre»`.

 Da queste osservazioni risulta in modo chiaro che i tessuti patologici subiscono rapide perdite durante il digiuno e tendono a essere completamente eliminati. In un primo tempo perdono peso perché (riconosciuti come tessuti non «attivi» per l'economia del corpo) si avvia a loro carico un processo di autolisi. Ne segue che edemi o «tumori» in senso lato, vengono riassorbiti, eliminati e parzialmente utilizzati a vantaggio dei tessuti indispensabili alla vita.
È probabile inoltre che il digiuno, rendendo il corpo più vitale, e più attivi i processi di difesa, scateni un'aggressione selettiva contro le cellule aberranti. Sono stati infatti individuati degli anticorpi che agiscono contro queste cellule e che scatenano processi distruttivi a loro carico. È verosimile che la loro azione sia resa più efficace dal digiuno.

Come funziona il digiuno


Prima di tutto cerchiamo di capire come funziona il digiuno e quali vantaggi porta al nostro organismo. Ne parliamo con Paolo Cataldi, medico chirurgo specializzato nelle malattie dell'apparato digerente e specializzato nel digiuno dolce nonché autore del libro Dieta Mayr. «L'apparato digerente è quello che più di ogni altro organo del nostro corpo ha bisogno di energia per funzionare. Nel digiuno questa attività così impegnativa viene completamente eliminata e nell'organismo accadono cose sorprendenti. Il corpo, libero da questo impegno, concentra la sua forza per rigenerare gli organi espellendo tutte le tossine accumulate nel corso del tempo». Quelle che la medicina naturale chiama tossine sono i cosiddetti radicali liberi, sostanze acide che vengono scartate dal metabolismo: «Sono le sostanze non proprie dell'organismo che agiscono come veleno o come corpo estraneo. L'organismo cerca naturalmente di liberarsene, ma quando non ce la fa più, le accumula nelle parti del corpo meno implicate nel processo biologico, per esempio le articolazioni e poi, via via, in quelle più importanti (ghiandole endocrine, pancreas, tiroide, surrenali, ipofisi), fino a intaccare gli organi vitali».
La  tesi principale della naturopatia
Questa è la tesi principale della naturopatia, quella corrente medica (nella quale si inserisce la terapia del digiuno) che ha le sue radici nella medicina empirica e popolare e che ha trovato la sua sistemazione teorica. E cioè: la malattia è il prodotto della tossiemia, ovvero l'accumulo nel sangue di sostanze tossiche che provengono dal cibo, dall'ambiente esterno, dal metabolismo cellulare e che persistono nell'organismo a causa di un'insufficiente attività depurativa. La medicina ufficiale non accetta questa teoria: «La trova troppo semplicistica, la considera solo un retaggio del passato e quindi la disprezza», continua Cataldi. «Eppure la pratica del digiuno la conferma in modo talmente evidente, che è davvero assurdo non prenderne atto. Tutta questa ostilità è alimentata dal fatto che la cura al paziente non costa nulla. Insomma, il digiuno non è redditizio, non porta soldi». Ma cosa accade, fisicamente, durante il digiuno? «L'intestino espelle tossine attraverso crisi diarroiche, i reni attraverso le urine (che sono cariche e maleodoranti), i polmoni attraverso aria "cattiva" (l'alito durante il digiuno è molto forte, spesso ha lo sgradevole odore di medicine che si sono prese in passato e che non si sono eliminate). Chi digiuna è soggetto a crisi di sudorazione improvvisa, di vomito, anche di pianto (nelle lacrime ci sono le tossine) o di forti mal di testa. Questo accade perché le tossine, staccate dagli organi, si rimettono in circolo, reintossicano l'organismo e provocano un malessere che ha fine solo con 1'espulsione». Non è questo l'unico effetto spiacevole del digiuno: «Durante i primi giorni si risvegliano i disturbi di cui la persona soffre», afferma Sebastiano Magnano, psichiatra, uno dei maggiori esperti italiani di digiuno terapeutico e autore del libro Come disintossicarsi. «La riacutizzazione della malattia è un passaggio obbligato attraverso il quale l'organismo opera la guarigione. Queste crisi, che sono brevi, non riguardano solo disturbi di cui il paziente soffre al momento. Spesso durante il digiuno si manifestano crisi di malattie avute in passato che non sono mai state completamente risolte per il semplice motivo che sono state sedate dai farmaci».

Digiuno e medicina «naturale»


Questo è il punto principale: la medicina naturale accusa quella ufficiale di essere soprattutto sintomatica. «Bloccare il sintomo è un errore», dice Cataldi. «La medicina moderna considera la malattia un male (mentre invece è un bene, è un allarme che il nostro corpo ci dà) che deve essere eliminato con tutti i mezzi, i più violenti possibili e nel più breve tempo possibile. Non vuole guarire, ma reprimere finché il poverac­cio ce la fa e quando non ce la fa più lo sbatte in un ospizio: ormai è diventato vecchio ed è pronto per morire». Lo scetticismo della medicina moderna (e anche del profano) riguarda soprattutto la casistica che non è sufficiente per provare scientificamente l'efficacia del digiuno nella cura delle malattie gravi. E sono proprio queste ultime a interessare soprattutto l'utente, ma a torto: «Non ci si ammala mai improvvisamente, casualmente, perché siamo sfortunati», dice ancora Cataldi. «La malattia è una china che si discende fino ad arrivare allo stadio terminale. Nessuna persona sana viene colpita da tumore, per esempio. Il cancro si prepara per anni, attraverso malattie che i media considerano non gravi, come per esempio i reumatismi, le malattie digestive, quelle della pelle, le artrosi, le gastriti, le ulcere duodenali, le coliti, la dismenorrea (disperazione di tante donne di oggi e che compromette l'utero), anche l'ansia e la depressione. Sono tutte malattie croniche, proprie della civilizzazione, che il digiuno può curare e guarire ma che, se viceversa vengono trascurate, possono sfociare non solo nel tumore ma per esempio nel morbo di Parkinson, nell'ictus, nell'infarto.
 

Visione olistica


Mentre la medicina ufficiale mira allo specifico, quella natura­le considera l'individuo nella sua globalità e ha come scopo principale la prevenzione. Il digiuno, si sostiene, può guarire solo malattie reversibili, ma anche gravissime, come il tumore, purché siano allo stadio iniziale. Lo afferma Magnano: «Il medico inglese Herbert Shelton (1895-1985), uno dei maggiori esperti del digiuno terapeutico, ( scrisse 40 libri sul digiuno e con esso curò 20.000 malati durante i 65 anni della sua attività) sperimentò il digiuno nei casi, frequen­tissimi, di errata diagnosi tumorale (tumori benigni diagnosti­cati come maligni). E non solo ha dimostrato l'efficacia del digiuno nel caso di tumori benigni: nella letteratura sono descritti anche casi di neoplasie maligne guarite con il digiuno e molte sono state le regressioni di fibromi e noduli mam­mari». Come è possibile? «Normalmente, attraverso il cosiddetto processo di autolisi, l'organismo elimina parzialmente o totalmente le sue cellule e riutilizza i prodotti in esse contenuti per alimentare cellule nuove», continua Magnano. «Durante il digiuno il processo di autolisi s'intensifica e utilizza tutti i tessuti di riserva, quelli non indispensabili all'organismo, per consentire a quelli invece indispensabili di nutrirsi. Così, i tessuti patologici (quindi anche quelli cancerogeni) sono i primi a scomparire, a essere eliminati in quanto inutili. Non solo essi non vengono nutriti, ma vengono addirittura scissi dall'autolisi, la quale usa la parte buona di quei tessuti per il nutrimento degli organi vitali. Questa intensa attività di autodifesa innescata dal digiuno altro non è che la capacità naturale dell'organismo di difendersi dagli attacchi esterni e interni che lo minacciano. Sto parlando del sistema immuni­tario che oggi, anche a causa dell'AIDS, è al centro delle nostre preoccupazioni. Il nutrimento di cui si serve il corpo durante il digiuno non arriva solo dalle cellule. Durante il digiuno non si muore di fame come si teme. L'organismo infatti, dopo aver eliminato le tossine, incomincia ad attingere nutrimento dalle riserve superflue. La perdita di peso infatti (si può dimagrire di 10 chili in una sola settimana di digiuno) e l'eliminazione dei tessuti adiposi sottocutanei come la cellulite, sono i primi risultati visibili del digiuno.


10.17 Modalità e tempi della pratica del digiuno.

Esistono diverse forme  di digiuno e naturalmente in questa sede ci riferiamo esclusivamente al digiuno da bevande e cibi. Ricordiamo però che anche Gandhi, il mahatma noto digiunatore,  affermava che se il digiuno fisico non è accompagnato da un digiuno psichico e spirituale è destinato a risolversi in ipocrisia e rovina.
Il digiuno viene anche chiamato la traversata del deserto. Occorre lottare soprattutto le prime 48 ore di assenza di alimentazione, poi la fame cessa e ritorna quando il corpo ha compiuto un adeguato risanamento.
A livello spirituale teniamo sempre nel cuore le parole di Gesù, che ci mette in guardia dalla tentazione che colpisce quanti si danno alla pratica spirituale: “Quando lo spirito immondo esce da un uomo, se ne va per luoghi aridi cercando sollievo, ma non ne trova. Allora dice: Ritornerò nella mia abitazione da cui sono uscito. E tornato, la trova vuota, spazzata e adorna. Allora va, si prende sette altri spiriti peggiori ed entra a prendervi dimora e la nuova condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa generazione perversa» (Mt 12, 44-45). E’ fondamentale quindi accompagnare il periodo di digiuno alla preghiera.
Quanto alle forme di digiuno si spazia ampiamente dai digiuni caratterizzati  da un unico pasto a giornata o dall’astinenza di alcuni tipi di cibi e nelle varie forme attenuate, fino al digiuno totale. Grande attualità ha assunto per milioni di persone il digiuno a pane ed acqua chiesto dalla Madonna a Medjugorie per due volte alla settimana e cioè il mercoledì ed il venerdì, il giorno della morte di Gesù. In alcuni messaggi Maria dichiara che con il digiuno e le preghiere si possono fermare le guerre e sospendere le leggi della natura!
Particolare importanza rivestono i digiuni cosiddetti attenuati o parziali, digiuni che sono insieme penitenziali e terapeutici, poiché mantengono l'organismo in una discreta efficienza, senza appesantirlo e favoriscono il processo di purificazione avviato con la pratica spirituale. Quest'ultima, poi, fornisce energie interiori capaci di controbilanciare i disagi della ridotta alimentazione.
I digiuni di cui stiamo parlando, possono durare, come si è già accennato, da 1 a 10 giorni e comportano l'assunzione di un solo tipo di frutta di stagione alla volta, per tutto il tempo prestabilito e durante l'arco della giornata. La quantità è lasciata alla discrezione e al bisogno del digiunatore, senza limiti prefissati e comunque nelle fasce orarie dei pasti normali. Fuori dei pasti si beva acqua tiepida, da 1 a 2 litri al giorno.
Si può prevedere l'assunzione di gocce di limone se si avvertisse un senso di mancamento, come pure si può ricorrere a un cucchiaino di miele diluito in un bicchiere di acqua tiepida, da prendersi alla sera o alla mattina, immediatamente prima o dopo il riposo, per una maggiore regolarità intestinale. L'associazione limone-miele, in dosi molto limitate, può essere ripetuta anche lungo il giorno, a intervalli di non meno di un'ora.


Digiunare mangiando


La ripresa alimentare va predisposta con precisione e gradualità, pena la distruzione dei benefici ottenuti. «Terminare o rompere il digiuno significa passare dalla assoluta assenza di cibo solido alla normale alimentazione. Questo passaggio deve essere graduale ed è importante quanto il digiuno stesso.  Il periodo di transizione successivo al digiuno dovrebbe essere pari a circa un terzo della durata del digiuno stesso»".
Quando si torna al consueto rapporto con i cibi, se ne avvertirà non solo il gusto, ma anche un accresciuto bisogno. Ed è qui che occorre una notevole autodisciplina, per non passare dall'astinenza all'ingordigia e per rieducare a poco a poco l'organismo a compiere tutte le sue funzioni. Ricordiamo la massima inglese: «Also a mad can fast, but only a wise man can break the fast - Anche un pazzo è in grado di digiunare, ma solo un saggio sa rompere il digiuno correttamente».
Ci teniamo, in ogni caso, a sottolineare che la prima e insostituibile forma di digiuno deve essere compiuta nel modo e nella quantità con cui ci nutriamo: si comincia a digiunare mangiando`!
In secondo luogo, i frutti del digiuno vero e proprio dovranno essere assicurati scegliendo una dieta appropriata alle proprie capacità digestive e assimilative, mangiando cibi sani, non eccessivamente conditi, con preferenza di frutta e verdura e facendo attenzione alle cosiddette «combinazioni alimentari»'' di cui parleremo ampiamente dopo il capitolo della disintossicazione del corpo.

 

Suggerimenti pratici

Presentiamo alcune tecniche e indichiamo dei piccoli «trucchi» per permettere al corpo di affrontare una prova severa, ma che si rivela ricca di frutti di purificazione, sia spirituale che corporale.
Se si vuole assicurare al digiuno la sua piena efficacia sul piano fisico, non meno che su quello spirituale, occorre partire dalla totale astensione dai cibi. Ma ciò non significa privarsi di qualsiasi alimento

Un'intera giornata di 24 o 36 ore


Se il digiuno è di un'intera giornata di 24 o 36 ore, sarà sufficiente bere dell'acqua (con limone, eventualmente dolcificata con una punta di miele), meglio se tiepida e in quantità richiesta dal proprio bisogno (comunque non oltre i due litri). L'acqua, ripetiamolo, oltre all'azione di drenaggio delle scorie, è un ottimo solvente di depositi tossici e per di più serve a «ingannare» lo stomaco che avvertisse gli stimoli della fame. Non manca chi suggerisce tisane depurative o bolliti di frutta o di verdura qualora se ne verificasse la necessità o l'opportunità. Si raccomanda sempre di bere a piccoli sorsi e lentamente, trattenendo i liquidi in bocca prima di deglutirli.
Quanto alle tisane, si possono dare queste indicazioni di massima (con l'avvertenza di non dolcificare tisane di loro natura amare):
1) depurative: equiseto (coda cavallina), boldo, tarassaco, betulla;
2) emollienti: malva, eucalipto;
3) rilassanti: tiglio, melissa, fiori di arancio e di biancospino, achillea (in piccole dosi), camomilla e menta;
4) tonificanti: rosmarino, timo, salvia, achillea (per il fegato), rosa canina, fieno greco (trigonella);
5) rimineralizzanti: equiseto, ortica.


Digiuno di 3 giorni


Se il digiuno è di 3 giorni, l'uso di alimenti ricchi di vitamine e di supporti naturali si fa più impellente. Quanto all'apporto vitaminico, se si sceglie una forma attenuata si possono ricordare: mele, pere, uva, limoni, pompelmi (ricchi di potassio, indispensabile per mantenere il giusto livello di sali minerali); tisane di erbe, acqua di cottura di prugne o di verdure come cipolle, sedano, carote, con l'aggiunta di tarassaco e piantaggine, l'insalata matta dei nostri campi. In ordine ai supporti naturali (e non farmaceutici) basterà ricordare: acido formico (che sostiene l'energia vitale); cloruro di magnesio, che sostiene il cuore (ma si può assumere solo se i reni sono in ottima efficienza); acido ascorbico alimentare ) in caso di mal di capo, vomito, etc.). Tutti prodotti da assumere nelle dosi prescritte dal medico, che vi segue durante il digiuno.

Digiuno di 4-10 giorni


Non si dimentichi che il vero e proprio digiuno comincia dal terzo giorno. In questi digiuni ci si regoli come nei giorni precedenti, diminuendo le dosi di miele (fino ad 1 cucchiaino 2 volta al dì) e di cloruro di magnesio. Si pratichi il moto, che espelle le tossine. Occorre la sorveglianza di un medico esperto, che aiuti l’organismo a superare eventuali momenti difficili e a chiarire la natura (sempre rivelatrice!) dei disturbi che dovessero emergere a carico dei vari organi e del sistema nervoso. Si raccomanda un profondo rilassamento psicofisico, unito ad esercizi di ricarica energetica, pratica meditativa e preghiera.

Il digiuno non si improvvisa ma va preparato, mettendone a fuoco le motivazioni. le modalità variano a seconda della qualità e della durata del digiuno. (a tal proposito vedi alcune pratiche molto performanti in appendice II a pagina 129 di “A pane ed Acqua” di Antonio Gentili Ed. Ancora, testo di cui abbiamo riassunto i punti fondamenmtali in queste pagine).
I digiuni brevi, da 3 fino  a  6 giorni, o prolungati a volte fino a 10 giorni, se fatti da persone in discreta salute, si possono compiere anche da soli, a patto che si conosca la prassi del digiuno e dopo essersi consultati sull’argomento. Per quelli più lunghi e meglio essere seguiti da un esperto. Si tenga conto che il digiuno nei primi giorni è di riposo fisiologico; poi assume un ruolo disintossicante e guaritivo.
L'uomo può digiunare senza danni, ricavandone anzi notevoli benefici, per periodi molto più lunghi di quanto comunemente si creda.
Il digiuno intrapreso per fini disintossicanti dovrebbe terminare soltanto quando è avvenuta la completa disintossicazione, oppure con la comparsa della fame «vera», qualora essa si presentasse prima dei segni dell'avvenuta disintossicazione (ma questo accade molto raramente).
I segni dell'avvenuta disintossicazione completa sono rappresentati dalla scomparsa dei sintomi di eliminazione di cui abbiamo già parlato; essi sono quindi: lingua pulita, alito buono e buon sapore in bocca, urina limpida, pelle e occhi luminosi.
Per quanto riguarda la fame, occorre notare che essa si attenua e scompare dopo i primi due o tre giorni, per ritornare quando le riserve sono completamente esaurite: segno che indica la assoluta necessità di interrompere il digiuno per non passare nella fase di inanizione.
È necessario tuttavia saper riconoscere la fame che indica la scomparsa delle riserve (definita «vera» fame) dagli stimoli ad assumere alimenti che non hanno questi significati, e che possono costituire dei falsi allarmi. La «vera» fame è una sensazione piacevole, che si sente in bocca e non è collegata a sensazioni moleste (come crampi di stomaco, senso di vuoto, languore, ecc.); non è legata a voglie particolari o strane; non è fugace. Bisogna comunque dire che raramente un digiuno viene portato a termine, fino cioè alla comparsa dei segni della avvenuta disintossicazione o della fame: vuoi perché manca il tempo disponibile, vuoi perché compaiono dei segni, sia fisici che psicologici (eccessivo dimagrimento e crisi di eliminazione che mettono in allarme, paure e an­sia, ecc.), che indicano opportuna la ripresa precoce dell'alimentazione.


Attività disíntossicante

Tuttavia, anche da digiuni interrotti prima del tempo o programmati fin dall'inizio di durata breve, si possono trarre notevoli vantaggi (è anzi utile affrontare digiuni di pochi giorni prima di intraprenderne uno lungo, e in questo caso è consigliabile la sorveglianza di un esperto), anche se va detto che scorie disciolte ma non ancora eliminate verranno purtroppo riassorbite dall'organismo.
Durante il digiuno possono comparire altri segni che, benché vistosi, non devono impressionare, perché sono espressione anch'essi dell'attività disintossicante (crisi disintossicanti). I più comuni sono: nausea, vomito, diarrea (in genere però l'attività intestinale si arresta con l'inizio del digiuno e riprenderà con l'assunzione dell'alimentazione), eruzioni cutanee. Frequente anche l'abbassamento di pressione accompagnato da spossatezza, vertigine e senso di mancamento se ci si muove bruscamente; non rare palpitazioni e lievi aritmie.
Capita spesso che i disturbi cronici si riacutizzino o che ricompaiano disturbi di cui si era sofferto in passato: durano, di solito, pochi giorni o poche ore e poi scompaiono (questi fenomeni sono interpretati come una ripresa di processi patologici interrottisi per vari motivi prima della completa guarigione: il corpo trova ora l'energia per avviarli alla conclusione).
I segni che indicano invece l'opportunità di interrompere il di­giuno prima che sia giunto a termine sono pochi e non molto frequenti. Fra questi ricordiamo: 1) gravi disturbi respiratori e del ritmo cardiaco; 2) discesa del peso sotto i limiti di sicurezza (sono state elaborate apposite tabelle); 3) crisi di depressione intensa e di paura.


Ripresa dell'alimentazione


La ripresa dell'alimentazione, detta anche «fase ricostituen­te», è un momento molto delicato: è necessario un inizio graduale con cibi che impegnino in modo minimo l'apparato digerente, che è stato inattivo per tutta la durata del digiuno. Per questo sono preferibili cibi cotti o, se crudi, ben masticati e le prime volte senza sale. Comportarsi diversamente può essere molto pericolo­so. Sono varie le modalità corrette di interruzione del digiuno purché si rispettino le seguenti regole fondamentali:
1) impegno graduale dell’apparato digerente, sia per quanto rigaurda la qualità che la quantità del cibo;
2) far sì che la fase di progressiva rialimentazione sia tanto più lenta e accurata quanto più lungo è stato il digiuno.
Indicazioni pratiche sono fornite, ad esempio, da Romolo Mantovani (1893-1979), esperto nelle terapie naturali. In preparazione al digiuno suggerisce di astenersi dalla colazione mattutina 5/7 giorni prima del digiuno. Gli ultimi 3 giorni si deve sopprimere anche la cena. Dopo il digiuno, per 3 giorni limitarsi a un solo pasto a mezzogiorno, con finalità lassative più che nutritive: il primo con frutta fresca (uva, mele, prugne) seguito a breve distanza da un piatto di legumi cotti; il secondo con aggiunta di insalata e verdure crude e così il terzo.

Il momento più importante del digiuno è la ripresa dell'alimentazione. Ci sono regole ferree che il digiunista deve seguire per riprendere ad alimentarsi, ma il vero successo del digiuno si misura soltanto in un secondo tempo: «Il digiuno serve non solo alla disintossicazione psicofisica, ma anche alla rieducazione. Se il digiuno ha avuto buon esito, chi lo ha fatto sarà istintivamente attratto verso i cibi che più gli servono per sentirsi bene», conclude Mariagrazia Parasi. «Difficilmente sarà tentato di ricadere nelle abitudini precedenti e troverà un suo personale, originale modo di nutrirsi, di mantenersi in salute e di controllarsi». L'esperimento sarebbe da fare e tutti sono invitati. Il digiuno infatti non giova solo a chi ha problemi di peso, ma anche ai troppo magri i quali, dopo la terapia, riescono finalmente a ingrassare. Sicuramente occorre essere molto motivati. I medici naturisti ci dicono infatti che chi inizia il digiuno non solo deve aver voglia di guarire, ma anche di conoscersi, di cambiare, di migliorarsi, di staccare dalla routine, con lo scopo di trovare la propria dimensione autentica. Unica controindicazione, la paura: di morire di fame e di rinunciare alle proprie abitudini. La paura, insomma, di essere sani, nel corpo e nella mente.
Ricordiamo che grazie al digiuno possiamo riappropriarci o almeno riavvicinarci alla nostra istintiva sensibilità riguardante i cibi. Solo prendendoli in mano, riusciamo a percepire e distinguere chiaramente un cibo benefico da uno indigesto o addirittura tossico. Si tratta di una capacità umana naturale, di origine ancestrale,   ancora oggi riscontrabiloe nelle tribù primitive che ancora abitano il pianeta.

Controindicazioni

Per concludere, ricordiamo che nel digiuno vengono risvegliate anche forze mentali e spirituali sopite: esso è quindi, se compreso e assunto nella sua pienezza, un'esperienza profonda, in grado di avviare un processo di rinnovamento generale. Dal momento che il digiuno, come si è detto, è una condizione ideale perché il corpo metta in moto tutte le sue forze di risanamento, in teoria non c'è malattia (a parte lo stato di inanizione e di carenza nutritiva reale) che non possa trarre beneficio da un congruo periodo di astinenza. Esiste però un certo numero di controindicazioni. Così è sconsigliabile il digiuno alle persone estremamente magre e debilitate, o per esempio agli iposurrenalici, a quelle persone che prendono da lungo tempo farmaci (è necessario smettere almeno un mese prima del digiuno), a quelle che hanno subìto interventi con asportazioni di organi importanti nell'economia del corpo; inoltre il digiuno è da evitare se non si è preparati a questa esperienza: deve essere una scelta ponderata e convinta e non può venire accettata passivamente in seguito a suggerimenti o sollecitazioni di amici. In questo caso si verifica sovente un grave stato di ansia e di paura che induce a una interruzione precoce del digiuno e, cosa assai più grave, a una irregolare ripresa dell'alimentazione. Le controindicazioni vanno comunque valutate caso per caso da una persona che abbia esperienza.

Anche se i digiuni sono brevi, è bene graduare l'astensione e la successiva riassunzione del cibo con pasti leggeri a base di verdura o di frutta, in modo da sentire meno violentemente l'assenza del nutrimento.
Durante il digiuno non si possono prendere medicine, a meno che il medico consigli l'uso di sali minerali o di altri supporti (ad esempio il destrosio), se si verificassero cali di pressione. Infatti diverse sono le persone e diverse anche le indicazioni delle scuole igieniste (Shelton, ad esempio, consente solo l'assunzione di acqua). È bene accertarsi in anticipo se l'ambiente dove si vuol digiunare è ostile o favorevole. Ci si deve trovare in locali caldi e be­ne aerati. Se si ha freddo, si usi una borsa d'acqua calda. Non si beva acqua fredda, ma tiepida. E a questo punto noteremo una volta per tutte che l'acqua è un vero e proprio solvente e compie un'opera di drenaggio a beneficio di tutto l'organismo che si libe­ra dalle molteplici scorie che lo inquinano.
Si faccia in modo di intraprendere digiuni, anche brevi, con gli intestini sgombri e non ci si spaventi durante le crisi di eliminazione, facendovi fronte con opportuni rimedi: massaggi addominali, assunzione d'acqua a stomaco vuoto che raggiunga direttamente gli intestini, clisteri, lavaggi intestinali, ecc. Su queste e altre pratiche di previa purificazione del corpo, si veda l'Appendice II del libro di Gentili "A Pane ed Acqua", come già indicato. Ripeteremo anche a questo proposito quanto si è già detto della diversità delle persone e delle indicazioni mediche.

 


10.18 Non di solo pane vive l'uomo.

Il digiuno suscita la nostra vera fame.

“Maestro mangia!” “Ho da mangiare un cibo che voi non conoscete… Chi mangia di questo pane vivrà in eterno”

La salute non è lo scopo della vita, ma un mezzo ed un effetto. Anche il molto sapere non istruisce lo spirito (beati i poveri in spirito…). Il digiuno aiuta a non attribuire importanza esagerata alle cognizioni scientifiche.

L’esperienza di liberarci dai nostri limiti, ci aiuta a vedere anche i limiti di ciò su cui prima facevamo molto affidamento. Così anche la scienza ci appare nella sua vera identità, caratterizzata cioè da tre limiti inevitabili: le opinioni preconcette degli scienziati, che in ogni tempo e dopo un certo tempo della storia umana si sono sempre dimostrate limitate e fuorvianti. Secondo grande limite: l’insufficienza del materiale scientifico. Terzo: il dato che chi compie un esperimento o anche semplicemente lo osserva, ne influenza sempre il risultato... tornando così al primo limite come un serpente che si magia la coda. Quindi ogni scienza è sempre relativa.

Durante un digiuno ci mettiamo a nudo di fronte a noi stessi e finiamo per renderci conto che anche il potere, le nostre azioni secondo la nostra volontà, il successo stesso non ci portano a gioia piena, alla felicità. Facciamo esperienza e riconosciamo di un qualcosa che va oltre le nostre capacità e comprendiamo che dobbiamo  essere noi che ci mettiamo a servizio di questa “forza”.  Noi siamo strumento, non fonte e basta anche questa sola consapevolezza per farci sentire già meglio.

Il pieno godimento dei sensi è condizione necessaria  per potere assaporare la vita e potere conoscere così la natura e la grandiosità della creazione. Questo aiuta a mettersi nell’atteggiamento del ringraziamento e della gratitudine per tutta questa grazia gratuita. Eppure nel digiuno ci appare evidente che anche i sensi sono solo strumenti, mezzi ed effetti. Anzi ci rendiamo conto quanto talvolta questi costituiscano invece, se male utilizzati, dei veri e propri intasamenti del corpo che occupano spazi importanti dell’anima. Lo scopo della vita è arrivare alla comunione con Dio. Ma quante volte avremo sentito frasi come questa, senza aver mai potuto conoscerne e goderne il significato, relegato in qualche anfratto della mente!

Il digiuno allora ci fa fare un’esperienza nuova ed entusiasmante, perchè scopriamo che la  nostra forza vitale non è  asservita al cibo e così possiamo  liberarci più facilmente da una convinzione così limitante. Ma ancora di più ci  dimostra anzi che in realtà è Dio che mantiene in vita il nostro corpo. Le emozioni profonde suscitate da questa esperienza restano indelebili, gettando nuova benzina nel fuoco del desiderio, che aiuta rimettersi in moto. Nuova forza nel  viaggio sulla via, che conduce a Dio.

Il digiuno svolge allora la fondamentale funzione di farci sapere qual’è la nostra fame, di che cosa viviamo, di che cosa ci nutriamo e di ordinare i nostri appetiti intorno a ciò che è veramente centrale. E tuttavia sarebbe profondamente ingannevole pensare che il digiuno - nella varietà di forme e gradi che la tradizione cristiana ha sviluppato: digiuno totale, astinenza dalle carni, assunzione di cibi vegetali o soltanto di pane e acqua - sia sostituibile con qualsiasi altra mortificazione o privazione. Il mangiare rinvia al primo modo di relazione del bambino con il mondo esterno: il bambino non si nutre solo del latte materno, ma inizialmente conosce l'indistinzione fra madre e cibo; quindi si nutre delle presenze che lo attorniano: egli «mangia», intromette voci, odori, forme, visi, e così, pian piano, si edifica la sua personalità relazionale e affettiva. Questo significa che la valenza simbolica del digiuno è assolutamente peculiare e che esso non può trovare «equivalenti» in altre forme di rinuncia: gli esercizi ascetici non sono interscambiabili!

Con il digiuno noi impariamo a conoscere e a moderare i nostri molteplici appetiti attraverso la moderazione di quello primordiale e vitale: la fame, e impariamo a disciplinare le nostre relazioni con gli altri, con la realtà esterna e con Dio, re­lazioni sempre tentate di voracità.

Nella parte 8 (Il cibo come strumento di persecuzione) abbiamo fatto cenno ad una notevole particolarità del senso del gusto in relazione ai nostri processi di memoria rispetto agli altri sensi. Ciò significa che questo processo di memoria è relegato, per quanto riguarda il gusto, ad un sistema di gestione che funziona  quasi completamente a livello inconscio. Non solo: il sistema bocca è una delle sedi (se non la principale)  deputate alla gestione di quello che viene ormai definito il primo dei nostri 6 sensi: la propriocezione, cioè quella particolare sensibilità, grazie alla quale l'organismo ha la percezione di sé in rapporto al mondo esterno. La propriocezione rappresenta la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli, anche senza il supporto della vista. E’ il senso che regola il movimento ed il nostro rapporto con lo spazio, tramite il quale possiamo prendere coscienza  delle connessioni tra quello che ci succede dentro e quello che  ci succede fuori in base agli eventi psicofisici vissuti… Forse fino ad un certo punto della nostra evoluzione personale è necessario che la  mente associativa non possa governare questi processi, per cui (visto che siamo creati a sua immagine e somiglianza) il processo rimane quasi completamente inconscio, per aprirsi poi seguendo la nostra apertura spirituale. (Non c'è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce…).Non è un caso che tutte le letture dei vangeli durante la quaresima ci guidino in un cammino progressivo di consapevolezza verso questi argomenti (cibo e acqua, luce, movimento…) e guarda caso è proprio attraverso il digiuno che meglio arriviamo a portare alla luce questa nuova coscienza. E non è curioso che proprio la quaresima, per antonomasia la stagione dei digiuni, sia posta a cavallo dell’inizio della primavera, la stagione della rinascita e del rimettersi in movimento…!?

Ma torniamo all’argomento trattato nella puntata 8, non potendo tacere  a questo punto, che il “mangiar veloce”  si prende gioco di questo sistema propriocettivo. Il mangiare veloce non permette agli alimenti di compenetrarsi intimamente con la saliva e con i recettori sensoriali della lingua (organo del discernimento!!) ed il risultato è che si mangia di tutto senza selezione e si mangia di più del necessario. Questo permette da un lato il dilagare dei modelli di l’omologazione  alla McDonald’s e comunque in generale di tutto il cibo di tipo industriale (altrimenti se uno si ferma a discernere e a gustare, quando mai uno mangerebbe un cibo finto come lo è un cibo di tipo industriale…!?). Dall’altro lato promuove l’obesità, a sua volta connessa e sommata agli effetti della ritenzione idrica dei tessuti. Questa è una situazione propria di chi si sente un pesce fuor d’acqua (per esempio chi perde la casa come le quasi 100.000 famiglie italiane che nel 2008 perderanno la casa per morosità del loro mutuo…!) e ci permette di capire a ben riflettere, che chi controlla la produzione di cibo nel mondo ( e questo tipo di controllo  è sempre più in mano a pochissimi!),  controlla anche le modalità di consumo e così molti altri aspetti della nostra vita difficili da immaginare a prima vista e perfino crederci. Capiremo allora la simbologia che si cela dietro un altro fenomeno attuale del mondo alimentare e cioè la sparizione del pane dalle nostre tavole. ...O almeno di quello che “si spezza”, sostituito dai vari succedanei industriali secchi oppure dal pane in monoporzioni sempre più piccole, tali che non sia più necessario “spezzarle”(altro simbolo che contraddistingue una società sempre più omologata, necessariamente affamata di ego).  Altro segno di progressivo allontanamento  dal nostro immaginario collettivo proprio di questi giorni della settimana Santa (in cui Cristo lo si può riconoscere dallo “spezzare del pane”?). Forse non è nemmeno un caso che il controllo di alcune delle grandi imprese leader nella produzione del pane, certo anche Italiane, siano gestite da uomini , il cui core-business è la  produzione di armi.

Digiuno, ascesi del bisogno ed educazione del desiderio

Il digiuno è ascesi del bisogno ed educazione del desiderio. Il mangiare appartiene al registro del desiderio, deborda la semplice funzione nutritiva per rivestire rilevanti connotazioni affettive e simboliche. L'uomo, in quanto uomo, non si nutre di solo cibo, ma di parole e gesti scambiati, di relazioni, di amore, cioè di tutto ciò che dà senso alla vita nutrita e sostentata dal cibo. Cercando di non ignorare altre pratiche di  digiuno importanti come il digiuno degli occhi, dell’udito, dal mordere gli altri…, continuiamo nel nostro sforzo di comprendere meglio perché il controllo del palato, significa controllo di tutti i sensi, ma anche perché il peccato è entrato nel mondo attraverso l’oralità (la mela di Eva) e perché è sempre da un “frutto” - qualcosa che si mangia - che possiamo ricoscerete la natura di una persona o delle sue azioni. Questo ci collega al perché siamo chiamati tutti i giorni ad una mensa eucaristica, ed infine al perché il regno dei cieli sia spesso paragonato da Gesù ad un banchetto nuziale. Gesù inaugura l’attuazione messianica del banchetto celeste, alle nozze di Cana, si siede frequentemente alle tavole dei peccatori ed intesse non poche parabole attorno ad una mensa. Certo come mastichiamo i cibi, implica il nutrimento dalla mensa delle scritture e dell’eucarestia, quindi come ruminiamo la parola divina e come mastichiamo l’eucarestia: al piano fisico esiste sempre una speculare corrispondenza spirituale.  

Ma l’immagine più densa di emozioni e significati resta sempre quella del banchetto nuziale.

Cibo e sessualità sono intimamente legati così come esiste un rapporto diretto tra gola e lussuria, due vizi che vediamo sempre abbinati. Gli eccessi alimentari ed il ricorso a bevande e cibi eccitanti hanno indiscutibili esiti nella sfera sessuale, tanto  che voler vincere lo spirito di lussuria senza controllare lo stomaco è come voler spegnere un incendio con l’olio… Fare esperienza di distacco da questi legami materiali, ci apre però nuove vie, ancora più appassionanti. Ricordiamo sempre che siamo ad immagine e somiglianza di Dio e quindi ad una realtà fisica corrisponde sempre quella spirituale.  Ci sarà una ragione spirituale molto profonda e salvifica allora se bocca e vulva sono così simili: entrambe hanno labbra, comune mucosa ed umidità  (anche la saliva – usata più volte da Gesù nelle guarigioni - veicolo del verbo, feconda come il sangue, lo sperma, la pioggia, parla del desiderio del nostro cibo spirituale), forme che si richiamano, entrambe simboli di calore ed accoglienza, simboli di oscuro oggetto del desiderio, fonti di appetito, entrambe fonti di piacere e protagoniste di bisogni per la sopravvivenza, l’una per l’idividuo, l’altra per la specie.  Ed infatti al digiuno del cibo si raccomanda di associare il digiuno della sessualità (a condizione che esista un comune accordo nella coppia naturalmente, dandosene l’opportunità e dedicandosi alla preghiera).

E’ così che finalmente queste pulsioni così simili e collegate tra loro di fame, sesso, amore e desiderio, spesso così confuse,  possono improvvisamente e definitivamente apparirci nella più nitida loro genuina essenza. La forza dell’eros, altro non è  che lo strumento più potente che Dio ci ha donato per arrivare a conoscere il gusto della Sua parola,  l’assaporamento del cibo celeste, l’intimità del bacio nel dialogo e nel trasporto amoroso… Ed ancora esercizio di dolcezza, lentezza, abbandono: tutto ci porta a Lui. Il nostro corpo è una stanza nuziale del cielo e della terra, dell’umano e del divino. L’uomo partecipa alle vibrazioni luminose, sonore e profumate di Dio, prima facendone esperienza a livello fisico, per poi poterle trasferire, subliminare e completare  a livelli mai così intensamente percepiti prima, nel suo rapporto con Dio stesso, piccolo scampolo anticipato di Paradiso.

Ecco perché il digiuno suscita la nostra vera fame! Con il digiuno apprendiamo sperimentalmente come il corpo nutra l’anima, e come l’anima nutra il corpo. Se nell’antica economia Dio passeggiava con l’uomo, nella nuova Egli ci fa suoi commensali.  Il cibo eucaristico non è solo un nutrimento che tiene in vita, ma  una medicina che guarisce.

Ricordiamo in questo tipo di meditazione nel contesto di un digiuno si verifica uno spostamento dei nostri limiti o meglio un allargamento della nostra consapevolezza. Movimento, quindi! Uno spostamento progressivo dall’avere all’essere, dal fare all’essere, e successivamente dall’essere al “divenire”.  Ancora dal maschile al femminile, da un emisfero all’altro con il reiquilibrio della frequenza vibrazionale dei nostri due emisferi cerebrali: di nuovo medicina che guarisce!

Cogliere le connessioni tra fame materiale e fame psichica e spirituale ci permette di scoprire ed abbandonare seccamente le  interazioni tra gli accanimenti e le dipendenze fisiche e psichiche. 

Un ultimo appunto sul valore del corpo: solo un cristianesimo insipido e stolto che si comprende sempre più come morale sociale può liquidare il digiuno e queste argomentazioni come irrilevanti e pensare che qualsiasi privazione di cose superflue (dunque non vitali come il mangiare) possa essergli sostituita. Si tratta di una tendenza che dimentica lo spessore del corpo e il suo essere tempio dello Spirito santo. In verità il digiuno è la forma con cui il credente confessa la fede nel Signore con il suo stesso corpo, è antidoto alla riduzione intellettualistica della vita spirituale o alla sua confusione con lo psicologico.  E’ pura biologia, cioè realtà; quindi verità!


10.19 Una testimonianza sul digiuno (dall'autonomima all'interdipendenza).

Rapporto con se stessi: la legge delle 3 Med-

“Mi avvicinai al digiuno per “problemi di cuore”. Anni di vita determinata, da combattente nato, mi avevano dato molti successi, ma lasciato con un  cuore duro, che finalmente mi andava “stretto”. Mi sentivo come se un nodo fosse arrivato al pettine, dovevo agire per un cambiamento. Diversi eventi avevano iniziato a bussare alla porta della mia vita e solo in parte li stavo ascoltando. Su alcune cose tendevo a nicchiare un po’... Ora però sentivo che era giunto il momento di agire tempestivamente, prima che altri eventi dolorosi irrompessero pur di costringermi ad ascoltare il cuore. Una nuova consapevolezza mi aveva raggiunto  : con bocca e stomaco sempre aperti, non si riesce a custodire il cuore, era giunta l’ora di un momento di deserto.  Mi ero già preparato a lungo con piccoli digiuni a pane ed acqua, fin da quando avevo iniziato a conoscere Medjugorie, qualche anno prima. Avevo visto molti miglioramenti in me dopo quell’esperienza e forse ora la Madonna voleva farmi capire che era giunto il momento di una nuova scelta, una di quelle importanti. Sapevo che il digiuno, affinchè funzionasse, doveva essere preparato con accettazione e gradualità. In passato avevo commesso un errore piuttosto comune per i neofiti del digiuno: avevo sostituito il tempo dei pranzi con giornate di lavoro a tempo continuato. Praticamnete dei morsi o fastidi del digiuno non me ne ero nemmeno accorto…Insomma gli spazi creati dal digiuno erano stati invasi dal dio-lavoro. Quando mi imbattei sul passo del vangelo di Luca 11, che parla dello spirito immondo che rientra con altri sette demoni peggiori di lui nella casa trovata spazzata ed adorna, compresi che si trattava del mio caso… Obiettivo del digiuno è dedicare più tempo alla spiritualità,  così cominciai a riempire di preghiera il tempo risparmiato con il digiuno e la sitauzione subito migliorò. Trovai il modo di pormi in uno stato che evitasse dispersione: quanto avevo disperso nella mia vita fino ad allora !… e la frase di Gesù in Matteo 12 “Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.” mi era diventata insopportabile. Un po’ alla volta ho cercato di ricreare un ambiente favorevole al digiuno, un tempo giusto e sufficiente per praticarlo e finalmente in occasione di una settimana santa, mi sono lanciato… La grazia per cui richiedevo aiuto questa volta alla Vergine era la capacità di diventare più dolce e compassionevole, più gentile ed amorevole con “gli altri”. Questa per me era proprio un’impresa difficile, di quelle giuste da provare con il digiuno! Mi avevano detto anche che al digiuno era preferibile un’alimentazione giornaliera ragionevole e moderata, che già avevo cercato di praticare nella mia vita…ma il digiuno è tutta un’altra cosa…!”.

 

Avviene un processo di autorivelazione. Così come la preghiera interiore ci rivela a noi stessi, il corpo ricostruisce la propria storia, passando per il subconscio, consente il risveglio di zone dimenticate e/o rimosse e fa emergere messaggi onirici e/o intuitivi molto utili. Il digiuno lava la mente e ci aiuta a sviluppare il coraggio e la forza di ammettere ed abbattere le nostre debolezze. Ci immette in condizione di esercitare senza finzioni e senza trucci o sabotaggi, la  nostra autoresponsabilità, in cui riusciamo a rispondere di noi stessi senza scuse e riusciamo a farci carico della nostra persona (ce ne accoliamo il peso e questo scarica il nostro fegato !!!) Riconoscere il male che ci abita, padroneggiare il desiderio, allenare la volontà… Si tratta dell’allenamento a scegliere la porta stretta, seguendo l’invito di Gesù ( Mt, 7). Caratteristica indubbia che chi digiuna è il guadagno della  capacità di privazione e sofferenza senza perdere serenità, vantaggio non indifferente in caso di tempi futuri, che un crescente numero di segnali, ci indica come tempi difficili. Tempi che probabilmente saranno ben vissuti e superati da chi li saprà affrontare senza paura. Grazie al digiuno possiamo godere un piccolo anticipo di risurrezione quando il nostro corpo sarà affrancato dai bisogni materiali e liberato dall’ego.  Come nel sonno avviene una rigenerazione passiva del nostro fisico e della nostra psiche mentre siamo introdotti al mondo spirituale, consentendo  l’accesso alle rivelazioni dello spirito.

 "Facevo una grande fatica a meditare prima di iniziare a digiunare, Oggi digiuno e Med-itazione sono inseparabili e ci sono dei periodi della mia vita in cui non vedo l’ora di potere esercitare assieme queste due pratiche elevate. Sono il segreto della mia vitalità, il mio rimedio preferito (rimedio significa “ritorno al centro”), la mia Med-icina, il mio ritorno alle coinvolgenti atmosfere emotive di Med-jugorie".    

 

Condivisione ed interdipendenza.

Ma tutto questo non serve a nulla, se il rìisultato non si traduce in opere e in cambiamenti dei comportamenti verso il prossimo. Secondo Santa Ildegarda di Bingen, dei  35 vizi esistenti, il digiuno è utile contro 29,  per 5 inutile e 1 solo vizio è rafforzabile dal digiuno: l’arroganza.

Poiché esiste il rischio di fare del digiuno un'opera meritoria, una performance ascetica, la tradizione cristiana ricorda che esso deve avvenire nel segreto, nell'umiltà, con uno scopo preciso: la giustizia, la condivisione, l'amore per Dio e per il prossimo. Ecco perché la tradizione cristiana è molto equilibrata e sapiente su questo tema: «II digiuno è inutile e anche dannoso per chi non ne conosce i caratteri e le condizioni» (Giovanni Crisostomo); «È meglio mangiare carne e bere vino piuttosto che divorare con la maldicenza i propri fratelli» (Abba Iperechio); «Se praticate l'ascesi di un regolare digiuno, non inorgoglitevi. Se per questo vi insuperbite, piuttosto mangiate carne, perché è meglio mangiare carne che gonfiarsi e vantarsi» (Isidoro il Presbitero).

Conversione del cuore e cambiamento di vita: a Ninive Dio non ha guardato al digiuno ma al cambiamento dello loro opere ( “Misericordia io voglio e non sacrificio!”).

Per ritrovare la propria verità, quella verità umana che con la grazia diventa la verità cristiana, occorre condividere. Il mangiare, del resto, dovrebbe avvenire insieme, in una dimensione di convivialità e di scambio, che invece, purtroppo e non a caso, sta a sua volta scomparendo, in una società in cui il cibo è ridotto a carburante da assimilare il più sbrigativamente possibile.

Ed in  effetti il digiuno educa alla sobrietà del vivere, quindi crea risorse per esercitare la carità: quello che risparmiamo (il cibo o il prezzo per acquistarlo) siamo chiamati a darlo…in favore degli altri. Il digiuno è anche opera di intercessione, quando si prega per i  nemici e si digiuna per coloro che ci perseguitano. A proposito di nemici, terroristi e quant’altro… I cittadini delle “democrazie” occidentali hanno tollerato ove non l’abbiano favorito, l’instaurazione di modelli di vita che permettono  attraverso sprechi, ingiustizie e  sperequazioni la situazione di povertà in cui versa gran parte del mondo.

Poco importa se i comportamenti della gente comune dipendono da ignoranza,  paura e pigrizia (che è comunque figlia della paura). Il fatto è che per qualche ragione abbiamo preferito non vedere ( e l’Italia è leader mondiale dell’occhialeria… !!) rendendoci così gravemente  responsabili di tutte quelle omissioni  di azioni correttive efficaci.

  Il popolo di Dio non può essere né ignorante, né pauroso…  a meno che questo popolo non abbia abbandonato il suo Dio! Che cosa ci aspetta dunque dietro l’angolo? Quale grande compensazione ci sta preparando madre natura?

Ecco perché il digiuno ci consegna una nuova grande speranza: quando viene praticato da un sempre maggiore numero di persone , produce sempre maggiori risorse da restituire agli altri… con un grande ed elevato effetto: possiamo invertire la potente legge della compensazione!

Il digiuno va sostenuto in vista di grandi battaglie spirituali.

 

Siamo ciò che mangiamo

Sì, noi siamo ciò che mangiamo, e il credente non vive di solo pane, ma soprattutto della Parola e del Pane eucaristici, della vita divina: una prassi personale ed ecclesiale di digiuno fa parte della sequela di Gesù che ha digiunato (Mt 4, 2); è obbedienza al Signore che ha chiesto ai suoi discepoli la preghiera e il digiuno (Mt 6, 16-18; 9, 15; Mc 9, 29; At 13, 23; 14, 23); è confessione di fede fatta con il corpo; è pedagogia che porta la totalità della persona all'adorazione di Dio. In un tempo in cui il consumismo ottunde la capacità di discernere tra veri e falsi bisogni, in cui lo stesso digiuno e le terapie dietetiche divengono oggetto di business, in cui pratiche orientali di ascesi ripropongono il digiuno, e la Quaresima è sbrigativamente letta come l'equivalente del Ramadan musulmano, il cristiano ricordi il fondamento antropologico e la specificità cristiana del digiuno. Esso è in relazione alla fede perché fonda la domanda: «Cristiano, di cosa nutri la tua vita?». Nel contempo, pone un interrogativo lacerante: «Che ne hai fatto di tuo fratello che non ha cibo a sufficienza?»".

Dobbiamo persuaderci che si deve sostenere il faticoso impegno dell'astinenza corporale per quest'unico fine, per giungere cioè alla purezza del cuore con tale esercizio. Un simile impegno si ridurrà a una pena inutile, se lo affronteremo senza riuscire a realizzare quel fine, per raggiungere il quale avremo tollerato privazioni così dolorose. Sarebbe stato meglio rinunciare alle seduzioni che minacciano l'anima, piuttosto che astenersi volontariamente da alimenti corporali e meno dannosi. Infatti in questi ultimi si ha l'uso semplice e innocuo di prodotti creati da Dio, i quali per se stessi non comportano nulla di peccaminoso; nel nutrimento dell'anima invece emerge la mala intenzione di divorare i propri fratelli, di cui è scritto: «Non amare la denigrazione, per non essere, a tua volta, estirpato dalle radici» (Pr 20, 13, secondo i LXX). E il beato Giobbe così si esprime in merito all'ira e all'invidia: «L'ira uccide lo stolto, e l'invidia fa morire il ragazzo» (Gb 5, 2). A questo punto occorre sottolineare come colui che monta in collera sia definito stolto, e come colui che è assalito dall'invidia sia chiamato ragazzo. Il primo infatti, non senza motivo, viene definito stolto perché, provocato dagli impulsi della collera, volontariamente attira la morte su di sé; l'altro invece, divenuto livido a causa dell'invidia, dimostra di essere un piccolo e un minore. E in realtà, mentre è assalito dall'invidia, rivela che ben più grande di lui è proprio colui della cui superiorità egli si cruccia.

 


10.20 Mangiare guardando la televisione.

Concludiamo il ciclo delle puntate dedicate al digiuno nel clou di questa settimana santa 2008, soffermandoci brevemente su un digiuno, quello da televisione, cruciale sia per i contenuti simbolici legati in generale alla mistificazione (="distorcere intenzionalmente la realtà", col fine di ingannare qualcuno) ( e tutti sappiamo chi è il mistificatore per eccellenza: in sanscrito "sat" vuol dire esistenza e "an" è la negazione come per An-alfabeta, An-oressico, An-aerobico. Pertanto, "satan"="colui che non ha esistenza" significa "colui che non esiste". Coincidenza?), sia per l’importanza che detiene la televisione nel condizionare le nostre scelte di acquisto e stili di alimentazione. Quando un tempo c’erano molti produttori di beni alimentari (o molti prodotti diversi…) ed ognuno faceva gara a chi faceva meglio, in quei tempi era fondamentale la figura del “venditore” per fare conoscere agli operatori dei negozi e alla gente le qualità dei prodotti e le caratteristiche che differenziavano un prodotto da un altro. Ora invece il venditore non serve più, perché i prodotti di fatto sono sempre meno (di solito cambiano solo i packagings e i formati…o le marche, mentre i produttori spesso sono sempre gli stessi!) e la multinazionale di turno non ha più bisogno di uomini, se non in ruoli secondari, perché si arrangia a vendere da sola attraverso la televisione! … Si sa che per certe cose  può essere rischioso “usare” uomini ( ricordate la famosa battuta in Matrix dell' Agente Smith: “Mai mandare un essere umano a fare il lavoro di una macchina”...), Questi hanno un rapporto giornaliero con altri uomini e che così devono in qualche modo rispondere personalmente delle proprie azioni e di ciò che rappresentano. Se invece si promuovono rapporti di tipo impersonale, tipici delle grandi strutture, l’azione di mistificazione accade senza più nemmeno la consapevolezza di quello che sta avvenendo o addirittura senza una corresponsabilità diretta da parte di “nessuno” … e in definitiva questa cartteristica dell' "assenza" diventa una firma d’autore (da parte di  colui che non esiste)( altra battuta famosa quella del diavolo nel film L'Avvocato del diavolo: "Nessuno mi vede mai arrivare").

A proposito di diavolo... una cinquantina d’anni fa, quindi in tempi non ancora così pesantemente sospetti, durante un esorcismo il diavolo affermò che la televisione era stata inventata dai suoi uomini non solo per irretire le coscienze,  ma soprattutto perché un giorno tramite questa  avrebbe anche potuto controllare “fisicamente” l’umanità.  Insospettito dal termine “fisicamente” l’esorcista riuscì solo ad ottenere una risposta misteriosa, relativa a sostanze inserite nelle “menti”, in grado di essere attivate con determinati segnali, che oggi definiremmo criptati. Questo scatenò una serie di nuove ipotesi in letteratura della robotizzazione umana, oggi resa ancora più attuale da tutte le polemiche derivanti dalle scoperte relative a certi microchips di ultima generazione, impiantabili solo sulla fronte, oltre che dagli effetti dei video giochi, per non parlare dei famosi siti tipo “Second Life”. Le argomentazioni sono così numerose che alcuni studiosi oggi affermano senza alcun dubbio che le due corna della bestia citata nell’Apocalisse, altro non sarebbero che il sistema della medicina ed il sistema delle telecomunicazioni…( Apocalisse 13,11 "Vidi poi salire dalla terra un'altra bestia, che aveva due corna, simili a quelle di un agnello, che però parlava come un drago".


A ben vedere però, oggi basterebbe prendereo in considerazione le statistiche di quanti additivi chimici ingeriamo nei cibi (su una media annua  di 450 kg pro capite di cibo ingerito e 300 lt. di acqua,  siamo arrivati a medie di oltre tre chili di chimica all'anno solo nel pane...). Le combinazioni nell’organismo di queste combinazioni chimiche hanno effetti sempre più misteriosi (come sono misteriose le ragioni per cui si usano certi additivi su alcuni cibi...) e se associamo quelle statistiche alle statistiche di quanti guardano  la televisione mentre pranzano …comprendiamo che non sarebbero nemmeno più necessari segnali criptati, ma basterebbero (…bastano ed avanzano) quelli semplici!


La nostra opinione è che in realtà non sono poi così pericolosi tutti questi cibi, visto che il nostro corpo è una macchina meravigliosa che riesce a disintossicarsi e purificarsi abbastanza facilmente. Questo infatti è quello che stiamo promuovendo in queste puntate (dalla prossima riprenderemo con i cibi per la disintossicazione dell’apparato urinario,  il secondo grande sistema naturale di disintossicazione del nostro corpo, fornitoci da madre natura (ed in seguito  vedremo bene anche gli altri due, nello stesso modo utilizzato alla puntata 15 per il sistema digestivo). Ricordiamo  sempre quanto in effetti afferma Gesù in Marco 7,18  “«Siete anche voi così privi di intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può contaminarlo, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna?». Dichiarava così mondi tutti gli alimenti”.


Quello che invece più ci sta a cuore in questa puntata è spostare l’attenzione sulla parte spirituale dei nostri comportamenti e stili alimentari. Osserviamoci e percepiamoci durante questa attività di  “guardare la televisione durante le refezione”… e riconosceremo assai facilmente alcuni meccanismi, questi si veramente diabolici! Sembra infatti che per il nostro nemico sia estremamente importante allenarci a fare funzionare i nostri sensi in play-back.
E’ sempre il solito grande tema dell’imparare a vivere al presente, primo grande insegnamento del Vangelo, per non vivere nella paura e nel mondo dell’ìllusione, regno di colui che non esiste (etimologia di "esiste", da ex-siste = stare fuori,  fuori dall’essere).
L’istinto della nutrizione comporta il massimo coinvolgimento dei sensi (ecco perché si usa sempre la nutrizione per fare passare certi segnali!...). Questo coinvolgimento l’uomo è chiamato a disciplinare ed elevare, ma per imparare a fare questo bisogna essere presenti. Dobbiamo mantenere noi il nostro controllo…e non delegarlo ad altri !
Guardare la televisione mentre si sta facendo dell’altro, crea schizofrenia, sempre, a meno che non siamo vigili…
…Riflettete quanto importante sia per il nostro nemico farci associare questa schizofrenia alll’azione del masticare … Se creamo degli automatismi nel masticare in "stato di assenza", come saremo poi quando andiamo a masticare l’eucarestia?  Abbiamo usato il termine “masticare” invece di “mangiare” non a caso, perché a questo punto si potrebbe far cenno ai mali dei nostri denti, ma ci saranno altre occasioni per approfondire questo discorso.
Quanti di noi sono presenti nel momento in cui assumiamo l’eucarestia e quanta commozione proviamo durante una simile esperienza? Avete mai percepito la forza intensa che emana da ogni singola masticata?
Come riusciamo a tornare al nostro posto senza poter “cadere sul volto” ( termine utilizzato nel vangelo per descrivere i re magi quando vedono finalmente Gesù, o per Gesù nel Getsemani durante l’ultima preghiera prima dell’inizio della passione…”)?

Al tempo dei nostri nonni e bisnonni c’era un' usanza per favorire il porsi in stato di consapevolezza, così da rendersi coscienti di ogni aspetto di quanto stiamo vivendo, nonchè della natura, preparazione, gusto dei cibi. Anche per raggiungere  la saggezza nell’applicare durante la refezione i sensi a realtà esterne l’assunzione dei cibi come per esempio  la conversazione, l’ascolto, l’audizione  e la visione può essere utile fare un digiuno della parola e cioè di fare silenzio a mensa almeno una volta a settimana (per esempio il venerdì). Non sarebbe male ripristinare questa pratica; spesso i piccoli digiuni producono molti più effetti, che non le grandi cose...( chi non ha trovato sufficienti stimoli in queste puntate per provare il digiuno, ricordi questa nota!).
Ricordiamo infine che il parlare o il tacere a tavola non devono ostacolare la serenità del pasto...!

Chiudiamo questi interventi sul digiuno con i nostri migliori auguri che questa Pasqua possa costituire per tutti noi una forte e decisa rinascita. Avevamo lasciato Satana, simbolo di tutti i nostri lati peggiori, all’inizio della quaresima, quando dopo avere tentato Gesù a trasformare le pietre in pane, se ne andò per tornare a tempo fissato.  ( “Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per ritornare al tempo fissato” Lc 4,13). Sappiamo che questo “tempo fissato” è proprio il momento appena citato qualche riga sopra, nel Getsemani, simbolo dei momenti di maggiore sofferenza della nostra vita. Ricordiamoci sempre di non avere mai paura, perché non siamo mai soli e subito dopo una grande sofferenza c’è sempre chi ci conduce alla rinascita!
Così anche nella nostra società, l’alimentazione è uno dei segni della rinascita spirituale dei nostri tempi, che  tenta di costruire le sue nuove vie nella storia concreta degli uomini e quindi anche sulle nostre mense.
L’occidente intellettualistico e moralistico ha dimenticato lungo i secoli la rilevanza spirituale del cibo, ma oggi siamo qui ancora più forti per recuperare, favoriti dalla consapevolezza degli errori commessi!
Il nostro corpo di carne è il tempio materiale dello Spirito, quindi ogni materia con cui lo costruiamo è spiritualmente rilevante. Questa nuova coscienza selettiva ci fa superare i due grandi pericoli che stiamo correndo in questi tempi storici: l’omologazione  alla McDonald’s ed il cosmopolitismo del mondo in tavola, che ci porta a mangiare ogni giorno una cucina diversa come al tempo delle varie lingue di Babele.
Lungi dall’irrigidirsi in neo-fondamentalismi provinciali, né perdersi nell’omologazione mercantile, la nuova sensibilità spirituale per i cibi ci porta invece a ritrovare i frutti della nostra terra. Arricchiti dalle influenze del mondo rielaboriamo e riscopriamo i profumi, i colori ed i sapori nostrani. Buona metafora del tragitto di rigenerazione millenaria a cui sono sottoposte oggi tutte le culture, per trasfigurarsi nelle nuove culture e lingue più evolute del nuovo cielo e della nuova terra, quella della civiltà dell’amore.
La Pasqua è simbolo di questa rinascita.


10.21 Funzionamento e disintossicazione di reni e apparato urinario.

APPARATO URINARIO

L'apparato urinario è la parte del corpo che si occupa della formazione, concentrazione ed eliminazione dell'urina, che è costituita a partire dalla filtrazione del sangue dai reni, con l'obiettivo primordiale di sopprimere materiali tossici all'organismo. Tutto il sangue circolante nel corpo umano passa, necessariamente, per un processo di purificazione nelle vie urinarie. 

Due importanti processi biochimici sono in costante attività all'interno del corpo umano. L'anabolismo, costruendo e riparando tessuti, e il catabolismo, distruggendo ed eliminando. L'apparato urinario è stato concepito, principalmente, per trattare i prodotti del catabolismo. 

Gli organi urinari hanno un'importanza vitale per la salute della specie umana grazie alla loro funzione di depurazione, che è uno straordinario lavoro di detossinazione organica, e grazie al mantenimento dell'equilibrio fondamentale dei diversi liquidi vitali, come il sangue, il liquido interstiziale e la linfa, entro dei limiti molto ristretti in un organismo sano. 

VIE URINARIE: Reni, ureteri, vescica, uretra.

Reni. Per iniziare, vedremo alcuni aspetti importanti e di base della fisiologia renale. I reni sono organi escretori che, attraverso la diuresi o secrezione dell'urina, svolgono l'importante funzione di eliminazione, sia delle sostanze fisiologicamente attive, come gli ormoni e i medicinali, sia delle diverse sostanze tossiche introdotte nel nostro organismo o risultanti dai diversi processi vitali. I reni svolgono un fantastico ed ininterrotto lavoro di prevenzione dell'autointossicazione organica. La rischiosa e pericolosa insufficienza renale può portare a gravi problemi nel giro di alcune ore ed arrivare ad un esito fatale in pochi giorni.

I nefroni sono le unità funzionali dei reni, impegnati non soltanto nell'eliminazione dei cataboliti, ma anche nel mantenimento dell'omeostasi o equilibrio dell'ambiente interno. Si calcola che esistano circa da uno a due milioni di nefroni in ogni composizione renale. Esiste una differenza fondamentale tra il tessuto renale e il tessuto epatico. Gli epatociti, unità funzionali del fegato, hanno la capacità di rigenerarsi quando vengono distrutti. I nefroni non possiedono questa stessa competenza. I nefroni regolano il contenuto liquido di tutto l'organismo umano, mantenendo, entro dei limiti di sicurezza, la composizione chimica del sangue. Eliminano tutto l'eccesso di acqua, oltre alle sostanze superflue e indesiderabili, risultanti dall'attività metabolica dei tessuti o derivate dall'assorbimento intestinale. Eliminano inoltre gli elementi estranei introdotti nel nostro organismo, come la chimica di sintesi dei medicinali, dei pesticidi e degli additivi contenuti negli alimenti, gli inquinanti dell'aria, dell'acqua e della dieta alimentare. La costante eliminazione di queste innumerevoli sostanze tossiche danneggia o causa molte lesioni alla struttura del tessuto renale. 

L'eccesso di acido urico e di acido ossalico nella circolazione sanguigna, risultato di eccessi o dell' alimentazíone sbagliata, promuove una precipitazione nell'urina di sali, urati e ossalati, che favoriscono la formazione di calcoli renali. Con l'analisi della composizione dei calcoli, possiamo avere informazioni sui componenti dei calcoli e di conseguenza degli alimenti da eliminare dalla dieta. 

Sono segnali e sintomi iniziali di disfunzione renale:

* Edema sotto gli occhi, soprattutto al risveglio.

* Edema delle estremità superiori, principalmente delle mani, al risveglio o dopo lunghe passeggiate.

* Edema delle estremità inferiori, soprattutto piedi e caviglie, alla fine della giornata o dopo un prolungato periodo in piedi o seduti, per esempio nei lunghi viaggi.

* Urina di colore arancio, soprattutto al risveglio o dopo un lungo periodo senza orinare. Può venire assieme ad un odore accentuato.

 

La disfunzione renale può presentare sintomi associati come prostrazione, nausea, vomito e innappetenza, stitichezza alternata a diarrea, dolori lombari profondi nei casi di litiasi, o ancora dolori nella regione epigastrica. Alcune malattie possono essere associate alla disfunzione renale, principalmente quelle del sistema epatobiliare e malattie infettive come tonsilliti, otiti, sinusiti, ma anche 1'insufficienza cardiaca ed i disturbi ghiandolari. 

Oltre alle predisposizioni ereditate e all'indebolimento delle difese organiche, alcune delle principali cause fisiche delle malattie o disfunzioni renali sono presentate di seguito:

•Il consumo quotidiano del sale industrialmente raffinato merita un distacco speciale, principalmente perchè è contenuto nelle conserve e nei condimenti industrializzati (75%). Gli altri 25% sono presenti durante il processo di preparazione degli alimenti.

•Lo zucchero, principalmente raffinato e derivati, come le bibite gassate, i gelati e i dolci in generale (lo zucchero colpisce soprattutto vescica e uretra).

•Tutti i tipi di bevande alcoliche ( non usare alcol nemmeno come medicamenti in caso di crisi acute o insufficienze renali, ma anche cirrosi epatiche!).

•Alcaloidi: caffé, carne (tomaina), tè nero, tè verde, cioccolato, guaranà, bibite tipo cola ecc.

• L'abuso irresponsabile della chimica di sintesi, soprattutto i medicinali allopatici e gli additivi chimici degli alimenti, pesticidi ecc. Corrosivi del sensibile tessuto renale essi possono distruggere i nefroni di forma irreversibile. 

La mancanza di stimoli naturalí (acqua, sole ed aria), la vita sedentaria o la mancanza di riposo adeguato possono anche contribuire ad un non ottimale funzionamento dei reni. Il trattamento delle malattie dei reni mira al miglioramento della loro funzione attraverso lo stimolo della diuresi, utilizzando alimenti e piante medicinali con un'intensa azione diuretica, promuovendo un processo di lavaggio dei reni e cercando di bandire il più velocemente possibile l'utilizzazione dei medicinali di sintesí. I medicinali steroidi devono essere eliminati in forma progressiva. 

Il trattamento della disfunzione renale acuta o cronica richiede, soprattutto:

* riposo assoluto, giacché lo sforzo fisico può ridurre il flusso di sangue ai reni;

* la soppressione necessaria dei principali nemici, specialmente sale raffinato, zucchero ed alcol, come anche gli alcaloidi e la chimica di sintesi;

* è molto importante la riduzione degli alimenti proteici giacché l'eccesso di proteine nella dieta alimentare può essere lesivo alla struttura renale;

* dieta alimentare con molti liquidi ad effetto diuretico.


Seguiamo volentieri un invito giuntoci da più parti e cioè di fare, quando possibile, qualche cenno anche alla medicina sacra del cuore. Pertanto seguirà questa puntata una puntata bis, fuori corso, dove tratteremo alcuni aspetti psichici e spirituali delle malattie dei reni. Precisiamo che la medicina sacra del cuore è solo personalizzata e poco si presta alle generalizzazioni proprie di una materia quale invece è l'alimentazione. Preghiamo quindi di leggere questi cenni con molto "granus salis", tenendo conto che si tratta solo di alcuni aspetti generali, che è solo più facile cogliere su un numero abbastanza vasto di persone, ma per nulla esaustivi.


10.21bis Cenni sulle valenze psichiche e spirituali dei reni.

L'alimentazione può intervenire in modo notevole sui sintomi delle malattie e può essere una concausa importante di queste, ma per la guarigione occorre  affrontare più le cause ancor più che i sintomi, e le cause sono essenzialmente spirituali;  solo in seconda battuta, in caso di mancata risposta, compensiamo a livello psichico attraverso i vari tipi di ansie e paure. Se inascoltate e non corretti i comportamenti infine, saremo obbligati in terza battuta a compensare ulteriormente, questa volta a livello fisico, attraverso i vari sintomi, che chiamiamo malattie. Le diverse parti del corpo infatti sono correlate con l'anima e sono le funzioni delle diverse parti del corpo, che ci fanno individuare i tipi di comportamento da correggere e quelli da attuare per  uscire dalla sofferenza. Siamo ad immagine di Dio e chiamati a realizzare la Sua somiglianza: va da sè che che le funzioni delle varie parti del corpo richiamino delle identiche corrispondenti funzioni dell'anima.

Così anche i reni, dove possiamo individuare oltre alla funzione principale indicata in apertura ( filtro e pulizia del sangue ) altre tre funzioni primarie e cioè quella di presiedere all’equilibrio dell’acqua e regola della concentrazione dei liquidi corporei, l'aiuto fondamentale a mantenere in equilibrio le sostanze chimiche e gli ormoni del nostro corpo ed infine quella di presiedere al metabolisno del sale con le surrenali.  

Tra le funzioni ormonali principali legate ai reni ricordiamo quelli che stimolano il midollo osseo a produrre i globuli rossi, che portano l'ossigeno in tutto il corpo. Senza una quantità sufficiente di globuli rossi può comparire anemia, che causa stanchezza, debolezza e sensazione di freddo a tutto l'organismo. Ancora gli ormoni che aiutano il corpo a utilizzare la vitamina D, che mantiene le ossa forti e sane e gli ormoni che mantengono sotto controllo la pressione arteriosa. infine la secrezione di ormoni sessuali e adrenalina tramite le surrenali (funzione vasocostrittore e tonificante).  

Oltre alla "valenza di funzione spaziale" ricordiamo che le parti del nostro corpo sono legate anche ad una  "valenza di funzione temporale", in relazione cioè ai vari stadi della nostra crescita ed evoluzione personale. Così dire che i reni presiedono al passaggio dall’acqua al sangue ( ... sangue che poi, nelle tappe successive della nostra evoluzione,  spirituale si tramuterà in spirito), significa riferirsi a quel momento della nostra vita in cui lasciamo la giovinezza per diventare  autonomi e quindi adulti. Momento così ben espresso da Gesù nell'episodio delle nozze di Cana, all'inizio della sua "vita pubblica" con tutti i passaggi simbolici ivi descritti. Nella nostra vita spirituale questa tappa è a cavallo del nostro passaggio dall'età dell' "avere"  all'età dell' "essere". Questa è la prima importante occasione di sperimentazione, di conoscenza del matrimonio tra la nostra parte femminile e quella maschile, così come avviene a livello fisico. Questa esperienza però difficilmente avviene contemporaneamente alla nostra esperienza fisica di matrimonio, visti i ritardi e gli sfasamenti con cui procedono la nostra età fisica, rispetto alla maturità psichica e ancor più rispetto alla nostra età-maturità spirituale.

Le malattie o disfunzioni dei reni vanno dunque superate ricercandone le cause entro questi delicati squilibri...

Ma proviamo ad addentrarci un po' più profondamente, seppur delicatamente, in punta di piedi,  sulle valenze spirituali di questo organo meraviglioso, di cui il creatore ci ha dotato.

Quando ha vinto il premio Nobel per la chimica, nel 2003, molti si sono chiesti che cosa avesse di tanto importante la scoperta di Peter Agre. E solo adesso, quattro-cinque anni dopo, si inizia a comprendere la straordinaria rilevanza degli studi di questo scienziato americano di 59 anni premiato dagli accademici di Stoccolma per aver rivelato l'esistenza delle acquaporine, un sistema etremamente evoluto di chiuse e canali nei reni. Prima delle pubblicazioni di Agre infatti non era chiaro come l'acqua (che rappresenta circa il 80-60 per cento del nostro corpo e varia con l'età - maggiore percentuale alla nascita minore alla morte, ed il peso) si muove nei tessuti, come si accumula, come si disperde.
Dopo la sua scoperta, invece, lo si sa. Ma chi conosce in profondità la Bibbia già detiene questa consapevolezza, tanto è vero che i reni vengono spesso indicati nella Bibbia con la parola  halasim, che significa essenzialmente "liberare".  Un tempo nel paradiso l’uomo gioiva della coscienza di  Dio … La mente dell’uomo era come un giardino in cui scorreva un fiume di pensieri ed idee, che venivano da Dio stesso. Era il fiume della vita, la cui acqua viva è così spesso citata da Gesù. Ma nel corso dello sviluppo dell’umanita’  avvenne un cambiamento … le menti degli uomini hanno voltato le spalle a Dio ed il corso del fiume della vita venne ostruito da vari detriti … che con l’andare del tempo formarono una grande diga, fino all'arrivo di Gesù, che ha ripristinato la corrente fluente. In qualche modo la storia dell'evoluzione umana durante milioni di anni, la nostra filogenesi, si ripropone nella nostra ontogenesi, la nostra evoluzione personale durante poche decine di anni.

I reni sono l'organo che rappresentano questo nostro stato di salute spirituale, questa nostra capacità di tenere liberi e scorrevoli questi fiumi che rappresentano la grazia di Dio che scorre fino a noi...

Conflitti come quelli dell'avere perso tutto, l'aver perso tutti i punti di riferimento, il sentirsi un pesce fuor d'acqua, conflitti di aver imboccato la strada sbagliata, di essere stati messi fuori gioco, i conflitti relativi al liquido e alla pressione, così come sentirsi nel deserto, il  conflitto del profugo o per l'esistenza, il conflitto del sentirsi lasciati soli, trascurati, non accuditi, abbandonati a se stessi... sono tutte le situazioni in cui viene a trovarsi l' "uomo senza Dio" ( Matteo 28,20 "Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo"). Si tratta di situazioni che evidenziano blocchi sostanziosi e limitazioni della nostra libertà, che vengono compensate con tutta una serie di difese e scelte non vitali,  che conducono  alle varie malattie nei vari tipi di tessuti dei reni. Ogni tipo di tessuto dell'organo indica il suo significato specifico. Si denota l'incapacità di far fronte a ciò che potrebbe mettere in pericolo la vita, non sapere a quali opinioni aderire, non sapere delimitare il proprio territorio dall'interno, l'incapacità di sentirsi abbastanza forti, l'incapacità di prendere decisioni riguardo le necessità della vita. "Aiuto, affogo!" ... così come "Aiuto, sono disidratato o muoio di sete!" sono i tipici stati di queste persone, che corrisponde all' "Aiuto, soffoco!" o "Aiuto, mi manca l'aria" tipico dei conflitti riguardanti i polmoni, di cui parleremo nelle prossime puntate.

La struttura renale è complessa per cui i problemi dei reni sono assai diversi e caratterizzati da una notevole pluralità di sintomi. Un altro termine usato nella Bibbia per indicare i reni è "kiliah", che significa anche totalità. Ed esiste infatti un legame stretto tra i reni e la  totalità delle malattie. La totalità dei sintomi di ogni malattia infatti si presenta con maggiore gravità e pericolosità se in concomitanza del cosiddetto "conflitto del profugo", ovvero l'attivazione dei tubuli collettori renali  tramite i quali si riteniamo i liquidi. Quando un evento ci pone di fronte all'avvicinarsi di situazioni fortemente critiche scatta automaticamente a  livello inconscio un processo di tesaurizzazione dell'acqua per cui ogni singola goccia viene appartata a riserva idrica. Possiamo notare in tutti noi un esempio di questo fenomeno naturale di ritenzione, quando siamo in viaggio e/o quando cambiamo casa per qualche giorno, finchè non ci ambientiamo e prendiamo confidenza con il nostro nuovo territorio in cui ci troviamo momentaneamente a vivere... Immaginiamo quindi i meccanismi che subentrano negli ammalati quando si teme un ricovero in ospedale, i nostri freddi ospedali-laboratori senz'anima, da dove spesso si teme di uscirne menomati, se non addirittura non uscirne più vivi. Oppure si teme di essere abbandonati nella solitudine della malattia a casa senza sufficiente cura, vittime di questa "società di corsa".  

Comprendiamo allora quanto spesso e con quale ruolo intervengano i reni, in caso di malattia.  Il problema è che sono in pochi coloro che percepiscono il creato come la "casa comune", che il Padre ci ha donato per realizzare nostro tramite, il Suo progetto tra i nostri fratelli, il progetto per cui ci ha creati ... Immersi i  questo atteggiamento ci sentiremmo "a casa" ovunque!

Non parliamo poi degli anziani, condannati ai soggiorni obbligati nelle case di "cura" lontano da casa... che rendono impossibile qualsiasi guarigione (a meno che prima non vivessero in una casa dal clima così poco salubre per cui l'allontanamento diventerebbe  una salvezza...).

Terapeuticamente quindi nella totalità delle malattie diventa di primaria importanza risolvere o gestire il conflitto del profugo, ancora prima della malattia principale. E' importante capire dove la persona si senta psichicamente veramente "a casa" (spesso la soluzione si trova in una casa dell'infanzia, magari delle vacanze o dei nonni...dove si è vissuto un periodo di vita particolarmente gioioso e quello risulta sempre essere il posto migliore dove trascorrere una convalescenza  ideale).... Oppure c'è un'altra strada, che passa attraverso il risveglio della nostra consapevolezza di essere tutti figli di Dio. Soprattutto questo diventa il momento giusto per fare emergere la nostra facoltà spirituale di vivere il mondo intero come la nostra "casa tra i nostri fratelli", dove si realizzano i principi cristiani della condivisione e dello scambio gratuito ed incondizionato. Ecco perchè da questo tipo di malattia si fa così fatica ad uscirne, se non si conprende tutto questo. Ecco perchè chi ne esce è proprio chi ha deciso di diventare protagonista "costruttore di nuovi cieli e nuova terra", nuova perchè realizzata da coloro che hanno deciso di impegnarsi in questa nuova scoperta.

Beato chi ha sete di giustizia, dice Gesù. Per giustizia intendiamo quella situazione in cui si ripristina l'equilibrio originale della creazione, quello dell'Eden. Questo equilibrio si ripristina donando totalmente ed incondizionamente (Matteo 10,8 ....Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date). Allora comprenderemo perchè oltre che con il termine già visto di  "kiliah"( totalità), nella Bibbia i reni si indicano anche con il termine di "matnaim", che significa "dare doni, donare"!

Non apparirà più strano allora sentire di guarigioni miracolose dalla dialisi, quando la vita di queste persone si trasforma in tale modo. Nemmeno stupirà sentire di ricerche come quella condotta dall'Università di Warwick, in pubblicazione su "National Bureau of Economie Research", che per la prima volta ha correlato l'indice di felicità di una nazione con la pressione dei suoi abitanti e non solo con la loro ricchezza.

La pressione arteriosa media è un indice affidabile della serenità degli abitanti di un paese. Quanto più è bassa, tanto più le persone si sentono felici,  quanto più è alta tanto più le persone hanno paura.
«Abbiamo trovato che l'ipertensione rappresenta un parametro molto affidabile per valutare lo stato generale di serenità degli abitanti di una nazione». Lo studio ha preso in esame 15 mila persone in numerosi stati del vecchio continente. A ognuno sono state chieste informazioni sulla vita, sul livello di soddisfazione generale, sullo stato di salute generale con particolare riferimento alla condizione psicologica.
Infine sono stati valutati i livelli di pressione arteriosa e si è considerata anche l'ipertensione pregressa. I valori pressori, a detta di Andrew Oswald dell'Università di Warwick, potrebbero diventare in futuro un fattore chiave per valutare lo stato di salute economico e psicologico di un'intera nazione.

A proposito di pressione ancora un' annotazione: quella relativa alle surrenali, che entrano in gioco in caso di stress estremo, insopportabile, proprio quando ci vuole il classico  ultimo "colpo di reni"  ... per vincere, il darsi tutto, ancora una volta.

Ultimo termine usato nella Bibbia per indicare i reni è "kesalim", che significa "sede della sapienza e del buon senso", visto che si tratta di un organo che filtra e discerne tra meteriale buono e quello di scarto, il riferimento al discernimento sembra perfino ovvio. Immediato anche il riferimento al sale al cui metabolismo sono chiamati i reni. Gesù dice: "Voi siete il sale della terra" (Matteo 5,13)  e subito dopo in Matteo 5,14 "Voi siete la luce del mondo". Durante il nosro cammino spirituale siamo chiamati a trasformare il nostro sale in fuoco, infine il luce. Anche questo processo parte dai reni.

Materiale per lavorare per chi vuole guarire, spunti di riflessione, motivi per cambiare vita... qui ce ne sono abbastanza. Buon lavoro!  


10.22 Cibi per disintossicare reni e apparato urinario.

E' di vitale importanza l'uso intensivo dei diuretici naturali, come :

1. il succo frullato di anguria (con i semi, filtrato o meno), da tre a cinque giorni, in modo intensivo. Si può saziare la fame, e non soltanto la sete, con il succo di anguria;  consumarne almeno 1 kg al giorno, ma attenzione ai cali di pressione per le persone non ipertese!

2. il succo di pompelmo, soprattutto a digiuno, e se possibile tre bicchieri di questo succo per iniziare la giornata;

3. acqua di cocco verde durante il giorno, specialmente nello spazio tra i pasti;

4. pera, mela, papaya, melone, uva dolce sono frutti che ausiliano nel trattamento della glomerulonefrite. La fruttaa acida, ecceto l'ananas maturo, dev'essere evitata durante la crisi.

5. verdure come il cetriolo (consumato con la buccia), le carote, la zucca, la rucola, la cicoria o il tarassaco, il crescione, il prezzemolo e l'insalata possono essere usate nei centrifugati freschi o nelle insalate ( soprattutto nei momenti delle infezioni, perchè alcalinizzano).

6. piante medicinali ad effetto diuretico come gli stimmi di mais(soprattutto per la vescica) , preparati sotto forma di infuso, l'equiseto (soprattutto per il rene) , I' avocado (soltanto la foglia secca) e altre, devono essere consumate quotidianamente sotto forma di té o infuso.

La riduzione del numero dei glomeruli operativi può portare quasi certamente alla dialisi peritoniale o alla sofferta emodialisi, di difficile ritorno e con delle pesanti conseguenze. Gli svantaggi dell'angosciante emodialisi sono: costo operativo estremamente elevato; dieta di mantenimento molto restrittíva; costante aggiustamento nell'equilibrio dei sali minerali, come il rapporto sodio­potassio; restrizione della mobilità, giacchè difficoltano i viaggi ecc. , rischio di contagio dell'epatite infettiva; anemia e malattie delle ossa. 

La litiasi renale o i calcoli renali è la comparsa di depositi nelle vie urinarie, che formano cristalli, sabbia o pietre, generati di forma costante e ricorrente, più negli uomini che nelle donne. La maggior parte delle occorenze si verifica nelle persone con più di trent'anni. Il 75-80% dei calcoli sono formati da sali di calcio come l'ossalato di calcio e l'urato di calcio, originati dall'acido ossalico ( prodotto da spinaci, indivia, ravanelli e melanzane o da misture di frutta acida con dolci o di frutta acida con amidi)  e dall'acido urico( prodotto da alimenti acidificanti, quindi in primis carni, soprattutto interiora, leguminose secche, soprattutto soia, uova, arachidi e noci ed indirettamente anche l'alcol) , o ancora dal fosfato di calcio.   

La costituzione ereditata dell'individuo e, in modo determinante, i fattori dietetici, come il basso tenore di fibre nella dieta alimentare o l'eccesso di carboidrati raffinati, concorrono di forma importante nella genesi della litiasi renale. Dopo una considerevole ingestione di zucchero, si osserva un aumento del calcio urinario. Il consumo eccessivo delle bevande alcoliche e delle proteine di origine animale come la carne, le uova, i formaggi ed il latte, l'eccesso di grassi e di calcio, predispongono alla formazione dei calcoli.

Colica renale

Durante la crisi di colica renale è importante non usare alimenti solidi e bere intensamente molti liquidi ad effetto diuretico, come i succhi di frutta e le tisane calde. Si devono usare le piante e gli alimenti che hanno il potere di levigare le pietre, promuovendo un'azione analgesica e favorendo l'eliminazione dei calcoli. La pianta phyllantus niruri - spacca pietra, sotto forma di tisana e principalmente la sua tintura madre, ed anche il centrifugato di rucola, cicoria o tarassaco, promuovono la levigatura delle pietre, riducendo l'attrito che provoca i dolori ed il sanguinamento. Il centrifugato di carote, con un alto tenore di betacarotene, possiede un'azione analgesica nella colica renale.

Cistite

• La cistite, o infiammazione della vescica, può colpire fino al 25% delle donne, con infezioni urinarie ricorrenti almeno una volta all'anno. I principali segnali e sintomi della cistite sono:

* necessità frequente di orinare. Anche dopo lo svuotamento della vescica, rimane la sensazione di avere ancora un po'di urina. Molte volte la persona, immediatamente, torna ad orinare ancora un po' e ha la sensazione che il desiderio di orinare sia molto più grande della quantità eliminata.

* bruciore o dolore durante la minzione principalmente alla fine della diuresi.

* dolori al basso ventre.

* aumento della diuresi notturna (notturia).

* urina con colorazione torbida o arancio, può contenere pus o sangue, con odore sgradevole. In un stadio avanzato della malattia, la persona avverte un forte desiderio di orinare e riesce soltanto ad eliminare sangue.

Il trattamento medico ortodosso o ufficiale cerca soltanto il sollievo immediato. Cerca di sopprimere i segnali ed i sintomi, senza colpire le cause fondamentali. Non fa niente per impedire le ricadute, promuovendo la cronicizzazione della malattia, con delle sgradevoli conseguenze. 

La stragrande maggioranza delle droghe di sintesi in uso sono molto dannose al tessuto renale. Provocano, molte volte, danni irreversíbili, senza sradicare le cause della malattia. L'apparente "guarigione" pùo essere peggiore che la malattia stessa. I cambiamenti reali delle abitudini nocive di vita, soprattutto le abitudini alimentari, sono l'unico modo di prevenire le ricadute. 

Le principali cause della scomoda cistite o i veri nemici della vescica sono lo zucchero raffinato e tutti i suoi derivati, bibite gassate, gelati, ghiaccioli, cioccolato, dolci industrializzati o casalinghi, caramelle, torte, budini, marmellate, creme, mousse, frittelle ecc. Ma anche lo zucchero grezzo di canna, principalmente nella fase acuta della malattia. Tutti gli altri nemici del sistema urinario, soprattutto il sale raffinato e le bibite alcoliche, devono essere ugualmente soppressi. 

Nel caso della fastidiosa ritenzione urinaria, fare bagni genitali (semicupio) ghiacciati per circa trenta minuti e permettere di eliminare l'orina durante il bagno. Il freddo - a stomaco vuoto - ha sempre un effetto molto diuretico. Nel momento del bagno è molto importante mantenere i piedi caldi (anche massaggiandoli prima). Compresse fredde possono anche essere usate nel sollievo della crisi di cistite.

Tutte le malattie delle vie urinarie non sono quasi mai dovute ad una causa unica. Il corretto e vero trattamento deve puntare all'eliminazione di tutte le cause. Se non saranno soppresse le cause, non ci sarà guarigione. Si deve ricordare sempre che nessuna droga di sintesi è esente da pericoli o di effetti collaterali, e che queste possono causare gravi danni al tessuto renale, generando come risultato la cronicizzazione delle malattie. 

Il trattamento clinico naturale richiede la coscientizzazione dell'individuo e la sua cooperazione attiva e dedicata in tutte le fasi, ed esige l'adempimento stretto delle istruzioni e procedure raccomandate. Questa è la forma più sicura di recuperare e conservare la salute e il benessere.


10.22bis Cenni sulle valenze psichiche e spirituali della vescica.

Sembra banale comprendere che le opportunità rappresentate dalla vescica introducono alla capacità di non potere marcare e delimitare il proprio territorio dall'interno, quindi non sapere a quale opinione aderire, non potere stabilire la propria posizione, non potere riconoscere i limiti del proprio territorio... Invece è molto difficile penetrare intimamente la realtà di questo lato del nostro essere. Si tratta di una situazione molto delicata, che ci introduce ad una delle emozioni più diffuse e complesse del nostro tempo e che saremo costretti ad approfondire quando arriveremo a parlare del nostro organo principale: il cuore. La vescica, l'uretere e l'uretra, organi del passaggio, ci introducono all'argomento, quando la nostra relazione con il territorio crea amarezze, collere, frustrazioni derivate da un cumulo di emozioni legate al mancato rispetto del territorio.
A proposito di territorio..., per meglio comprendere il significato della vescica occorre tenere conto che si trova  tra l’apparato renale e quello genitale. Esaminandoli si coglie l’analogia delle loro funzioni: «energia vitale in movimento», che genera la vita, le individualità, attraverso l’unione (o la separazione) di polarità. Può ciononostante stupire la collocazione topografica su piani diversi di questi due apparati. Basta, però, ricordare che lo sviluppo delle vie uro-genitali ha un denominatore comune, se lo si esamina nel corso della vita embrionale. Entrambi gli apparati derivano, infatti, dai dotti mesonefrico e paramesonefrico (cordone uro-genitale) e hanno inizialmente un'analoga collocazione topografica. Solo successivamente, dal 3° mese in poi, le gonadi migreranno per raggiungere la loro collocazione definitiva, insieme agli apparati genitali maschile o femminile, che nel frattempo si sono pure differenziati.
 
Naturalmente anche il rene sinistro o il destro  hanno un significato diverso in base alla loro topografia, ma data  la nostra esperienza non possiamo dire oltre, perché il paziente o la persona che ha un problema tende a pensare che il suo problema sia identico a quello che viene descritto qui o nei libri. Non funziona così, prima di capire quale sia il problema va analizzata a fondo la vita del paziente ed il suo modo di percepire la propria esistenza.  Quindi dire rapporto con gli altri, con se stessi , con la propria forza, la propria volontà, con la propria forza  ha  senso solo dopo aver valutato ed analizzato attentamente il contesto e la storia del paziente.
Inoltre il concetto di territorio ha significati molto diversi tra maschi e femmina così come fare pipi non è identico, non ha gli stessi movimenti, non delimita gli stessi spazi e non ha lo stesso significato per l’uomo e per la donna: il primo esprime la sua potenza in relazione agli altri, la seconda delimita il suo spazio in relazione agli altri. Guardate i cani per capire.
 
Il concetto di territorio è legato al movimento, tema a cui il Vangelo dedica alcuni tra i momenti più alti ed emozionanti. A partire dal terremoto con cui  Gesù frantuma la pietra di quel sepolcro, che ci tiene tutti prigionieri in quel  suo spazio angusto e buio, tutti (Maria di Madgala, Pietro e Giovanni, i discepoli di Emmaus...) iniziano a correre, a fare movimento, ad agire senz'indugio, per realizzare il regno.
E noi siamo riusciti ad abbattere le pareti del nostro sepolcro-prigione? Abbiamo compiuto la nostra rinascita? O siamo ancora ristretti e confinati in territori buii ed angusti? Giaciamo ancora stressati e gelosi nel nascondiglio dei nostri carrarmati all'interno dei reticolati che delimitano le nostre proprietà, prigionieri nel nostro territorio?
 
Possiamo fare una similitudine con la  formula dell'energia E = mc², propria della teoria della relatività, la formula fisica più famosa, semplice ed elegante. Se poniamo lo spazio, il territorio al posto della grandezza "m"( che nella formula di Einstein indica la massa)  ed il movimento al posto della grandezza "c" ( che indica la velocità della luce), possiamo forse intuire come queste grandezze siano relazionate alla nostra energia vitale.
 
Un altro parallelo lo possiamo fare con i bambini, vedi per esempio la nascita di un fratellino oppure appena un po' cresciuti,  il classico caso dei due fratellini che condividono la stessa camera, dove l'uno  fa spesso la pipì a letto, sentendosi invaso dall' esuberanza o dallo stile dell'altro, quasi sempre il maggiore, che la fa da padrone. Basta che al piccolo venga assegnata una cameretta tutta per lui perchè l'enuresi cessi. E' importante comprendere ciò che per loro rappresenta il territorio, perchè sarà così anche per noi adulti: cosa rappresenta il nostro territorio nelle varie opportunità della vita?
Ricordiamo che la paura può essere rappresentata anche da un genitore troppo esigente (i voti a scuola??!!) , che aggredisce il territorio psicologico del bambino: certi eventi forse insignificanti per noi adulti possano rimanere impressi indelebilmente nella mente di un bambino, tanto da rappresentare un binario da cui risulta difficile uscirne, anche dopo generazioni, finchè non si impara a tagliare il cordone ombelicale...
Questi meccanismi ci fanno intuire anche il perchè delle incontinenze, che spesso colpiscono gli anziani...difficile che soffrano di incontinenza due vecchietti, che condividono sereni la loro vecchia casa!
Nella cistite può rilevare anche una più evidente collera e frustrazione, quando la partner non riesce a farsi ascoltare nei propri bisogni, nel farsi rispettare nel proprio territorio.
 

Ma ritorniamo, a proposito di movimento, ancora per un ultimo cenno al rene: ha la forma della pianta dei piedi (ma anche dell’orecchio) : nelle tre fasi dell’evoluzione dell’essere umano (ancora cammino dunque) , avere,essere e divenire,  il rene sostanzia la base dell’essere  quando l’uomo comincia a  ad analizzare la realtà e diventa sapiente, inizia a percepire ciò che è bene e ciò che è male, ciò che è vitale e ciò che è mortale.  Trattenere troppo o eliminare troppo può essere dannoso e a volte  mortale. Le malattie legate a rene riflettono l’incapacità di vagliare, di valutare da parte dell’essere umano, di sapere ciò che  è vitale da ciò che è mortale. Chiedere troppo a se stessi ed non percepire i propri limiti e le proprie capacità. Come i piedi ben appoggiati al suolo rappresentano la base per un buon equilibrio e per sopportare i pesi, camminare, correre, lavorare  così anche i reni in equilibrio  hanno la capacita di affrontare la vita in relazione con gli altri e se stessi.

Nella fase successiva del divenire gli orecchi hanno la stessa funzione ad un livello più elevato, lo vedremo più avanti.

Come i reni anche il sistema del bacinetto renale, degli ureteri e della vescica con l’uretra rappresentano questa saggezza profonda che viene estrinsecata nel mondo del manifesto, el a sofferenza di questi apparati rappresenta il disagio di questa  ad essere manifestata agli altri.

Comprenderemo a questo punto anche alcuni perchè dei calcoli renali: questi permettono di trattenere ancora più liquidi e quindi più scorie, evidentemente ciò di cui non riusciamo  a liberarci (pensieri duri nei confronti di noi stessi per non essere stati abbastanza prudenti o nei confronti d'altri - a suo tempo idealizzati (quindi fuori dalla realtà)  - da cui ci pare d'essere stati defruadati o ingannati: magari siamo il fratello maggiore nella parabola del figliolo prodigo, quello che ha sempre sgobbato, mentre l'altro divorava tutti i suoi averi  con le prositute?). Più stiamo fermi, specie in situazioni in cui ci sentiamo dei pesci fuor d'acqua, più accumuliamo scorie, più calcoli formiamo...

Altre opportunità (più verso il trigono delle vescica) possono riguardare eventi della vita vissuti come ripugnanti, cose non pulite, porcherie, che non abbiamo saputo invece comprendere nella loro giusta dimensione, tantomeno capaci di  perdono e soprattutto incapaci di vedere ed usare la nostra forza, visto che eravamo così presi dal criticare e paragonarci agli altri: ancora una volta rigidi, dunque fermi, senza movimento.

Soprattutto vale l'indicazione del Vangelo di oggi: sia che ci troviamo di fronte ad ostacoli impossibili, sia che stiamo navigando a gonfie vele, Il Padre nostro è più grande di tutti! (Giovanni 10,29)

 


10.23 Funzionamento e disintossicazione apparato respiratorio.

Eccoci ora al terzo canale di disintossicazione del corpo umano:l'APPARATO RESPIRATORIO.

I carboidrati ed i grassi forniscono l'energia necessaria al mantenimento della vita. Sono come dei combustibili che muovono il nostro corpo.

Questo processo di combustione avviene all'interno dei tessuti e richiede la presenza dell'ossigeno, che è fornito all'organismo dall'apparato respiratorio grazie alla respirazione. La funzione di base di quest'apparato è il movimento respiratorio: entrata e uscita d'aria nei polmoni, ricevendo l'indispensabile ossigeno ed espellendo i prodotti dell'ossidazione, soprattutto il diossido di carbonio, assieme ad altri gas velenosi. Tali scambi gassosi sono effettuati dai globuli rossi del sangue, al livello degli alveoli polmonari, che sono piccole cavità sulle quali si ramifica la più estesa rete di capillari dell'organismo umano.

L'apparato respiratorio è formato dai polmoni, dalle vie aeree superiori - naso, gola, faringe, laringe - e dalle vie aeree inferiori - trachea e canali bronchiali.

Nel passaggio lungo le fosse nasali, dotate di una mucosa molto vascolarizzata, l'aria è riscaldata, umidificata e relativamente filtrata da polvere e altre particelle. Il muco nasale ha potere battericida.

Dalla faringe passano l'aria e gli alimenti, incrociando la via respiratoria e quella digestiva. L'epiglottide impedisce il passaggio di solidi e liquidi alla laringe, dove si trovano le corde vocali.

La trachea è un tubo elastico che misura dai 10 agli 11 cm di lunghezza, formato da 16 a 20 anelli di cartilagine legati tra di loro da alcuni muscoli, che le conferiscono molta flessibilità. Si divide nei bronchi destro e sinistro, che si suddividono in bronchioli, composti da tessuto fibroso e fibre muscolari lisce, che penetrano in tutto il polmone, terminando in bronchioli capillari, all'altezza degli alveoli polmonari.

Dalle fosse nasali fino ai bronchi e bronchioli, tutte le vie aeree sono rivestite da tessuto mucoso o epiteliale, contenenti ghiandole produttrici di muco. Nella trachea e nei bronchi la mucosa è rivestita di ciglia che spingono verso la bocca, con delle spinte ferme e rapide, tutta la materia estranea ispirata e tutto il muco o catarro prodotto dalle ghiandole della mucosa.

Catarro è una parola di origine greca che significa fluire verso il basso, uscire. E' molto importante la fluidificazione e il drenaggio delle secrezioni e tossine accumulate nel corpo umano. E' di fondamentale importanza promuovere l'efficace eliminazione dai condotti escretori per la detossinazione dell'organismo.

"Guarire è pulire, pulire è guarire. "

I polmoni sono organi spugnosi ed elastici, che occupano quasi tutta la cavità toracica, assieme al cuore, con il quale si legano dalle arterie polmonari, che trasportano sangue venoso, e dalle vene polmonari, che trasportano sangue arterioso, cioè l'opposto da quel che solitamente avviene. I polmoni sono avvolti dalla pleura, membrana sierosa che riveste anche la cavità toracica, formando la cavità pleurale, che favorisce la mobilità dei polmoni. Sono protetti dalla colonna vertebrale, dalle costole, da cartilagini e dallo sterno. Il tessuto polmonare è formato dagli alveoli, che sono una membrana delicata, rafforzata da fibre elastiche che conferiscono elasticità all'organo.

Le arterie polmonari arrivano agli alveoli in capillari. Sangue e aria restano separati da due sottili membrane, e lì avviene uno scambio gassoso per dispersione. Il sangue ossigenato è raccolto da una estesa rete di capillari, che andrà a formare le vene polmonari, che porteranno il sangue al cuore e da lì a tutte le cellule del corpo umano.


10.23bis Cenni sulle valenze psichiche e spirituali dei polmoni.

Sono almeno 30 anni che alcuni medici occidentali hanno scoperto la connessione scientifica tra psiche e corpo, dimostrando il collegamento funzionale ed emozionale dei nostri organi, ma soprattutto rimettendo al centro dell'indagine medica l'individuo in tutta la sua unicità. Cadono quindi tutti i protocolli medici, ma soprattutto cade la visione della malattia come un'assurdità della natura, così come non c'è più spazio per i dogmi del “male maligno o benigno”. Si esce dagli schemi artificiosi dell'intelletto umano per ritrovare la semplicità della Natura, il senso biologico di ogni fenomeno.

Da allora ogni medico che incontra queste conoscenze sta rimodulando le proprie strategie terapeutiche, esclusi solo coloro che sono costretti a negare queste evidenze per motivi di scuderia…ma ci sono anche coloro che preferiscono ignorare per comodità...

Comunque sia,  associare i polmoni alla vita, è ormai unanimemente quasi scontato. Basta qualche secondo di mancanza d’aria, il primo e più urgente bisogno dell’essere umano, per morire. Le malattie gravi dei polmoni normalmente possono riguardare persone, che hanno provato una paura forte di morire, che hanno vissuto un evento a seguito del quale sono piombati in un mondo soffocante, senza scampo. Scoraggiati ed ancosciati sotto attacco di paure profonde in relazione al senso di soffocamento, a seguito di una grande paura di morire per se stessi o di vedere morire qualcuno, un pericolo a cui si teme di non poter sfuggire e di dovere inevitabilmente soccombere…magari a seguito di qualche funesta diagnosi per una grave malattia…

La cosa più impressionante però è il termine utilizzato dalla Bibbia per designare la funzione del respirare: il termine ebraico usato è “Shem”, che significa anche "il nome". A livello inconscio dunque le persone di cui sopra, vittime del senso di soffocamento o della paura della morte, sono persone che spiritualmente hanno rinunciato al loro nome.

Immaginiamoci per un istante di essere un piccolissimo essere che si trova all’interno di un polmone di questi pazienti o anche di un nostro stesso polmone… Pensiamo al fortissimo vento, il vento di Spirito Santo, ovvero il soffio di Dio che soffia nel nostro petto …. Che suono!... come una vibrazione di una grande folata di vento attraverso le corde di un’arpa possente … un suono che ci fa sentire il nome che Dio pronunciò  quando soffiò su di noi, creandoci plasmati dalla polvere…  il nome perduto e dimenticato che riconosciamo nostro… e che ci fa scoprire il significato e lo scopo per cui siamo stati creati.… il nostro particolare posto nello schema della creazione… nel nuovo cielo e nella nuova terra.

Peccato rinunciare a tutto questo: la vita!

La paura che ci manchi il nutrimento-Soffio-aria  o la rabbia per averlo perso, la paura di morire per la mancanza di questo  boccone vitale può essere una delle paure più drammatiche della nostra esistenza.

Simbolo di quel suono iniziale, ancestrale, Il polmone e’ il signore del soffio e del ritmo. Le nostre cellule tendono a devitalizzarsi quando questo suono perde forza ed armonia, così come Il nostro cervello arcaico, che innerva i tessuti alveolari dei polmoni,  viene invece vitalizzato da quel RITMO; analogamente al suono-ritmo del cuore, che agisce da segnale sincronizzatore per tutto il corpo, come delle onde radio su cui sintonizzarsi... (così come tutte le principali sindromi hanno a che fare con una vibrazione asincrona, “fuori-ritmo”,  dei due emisferi cerebrali...)!

La preghiera è il respiro dell’anima, la respirazione è preghiera che guarisce.

Analogamente il sangue è per il cuore, ciò che Dio è per l’anima.

Grazie alla sua collocazione topografica e alla sua valenza spaziale possiamo definire i polmoni come le ali del cuore.

 

Organo vitale per antonomasia il polmone rappresenta, oltre alla vita, il desiderio  di spazio e di libertà.

In riferimento allo spazio, le vie respiratorie sono vie di comunicazione, le vie di comunicazione, dove entra la vita, che verrà poi distribuita dal sangue ad ogni cellula. Analogamente i canali bronchiali esprimono psichicamente una prospettiva in movimento; il loro malessere pertanto deriva da una minaccia prossima, di una probabile carenza di questo spazio. Da una  piccola tosse che esprime un semplice fastidio fino alle vere e proprie  paure o rabbie che non arrivi abbastanza soffio, si tratta sempre di una minaccia  per il  nostro spazio vitale, il nostro territorio. Abbiamo visto in precedenza che la vescica esprime paura in relazione ai limiti del proprio territorio, limiti questi visti dall’interno. I bronchi invece denotano paura per una minaccia esterna, che si profila all’orizzonte, prossima a venire, ma attualmente fuori dai limiti del nostro territorio, inteso secondo il proprio personale significato che ciascuno attribuisce cocretamente al territorio e alla sua simbologia. I bronchi si attivano attraverso ben precisi processi fisiologici per massimizzare l'entrata del soffio e dare libero sfogo al nostro desiderio vitale di libertà, ovvero di potere respirare la vita a pieni polmoni, che rappresenta la nostra capacità di provare liberamente desideri e il potere di soddisfarli.

A questo punto bisognerebbe introdurre la tematica di come riconoscere quali siano i desideri da soddisfare distinguendoli da quelli il cui soddisfacimento è solo fonte di appagamento transitorio e fugace, quindi solo spreco di energia vitale. Ma questo sarà compito e funzione del cuore, che vedremo in seguito. Mentre il cuore-sangue  è il motore del desiderio e quindi del nostro corpo emozionale, il polmone-soffio ne è il carburante.

Il polmone è filtro dell’aria, il luogo dello scambio sangue-aria.

Scambio tra interno-esterno, tra l’ambiente esterno e quello che  riguarda il nostro bisogno di aria, spazio e autonomia. Il sangue rappresenta la forza,  l’aria rappresenta la sorgente di questa forza:  Spirito Santo.

Possiamo definire il polmone anche come il canale dello Spirito Santo.

Spirito Santo conferisce il dono di discernere, dunque di “vedere”.

Anche la fede presuppone che chi crede in qualcosa che deve avvenire, pensi e si comporti come se ciò che desidera fosse già avvenuto (Marco 11,24 ... "Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato")( Matteo 21,22 "E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete"). In sostanza la fede è "vedere" concretamente tramite la forza e la potenza dell'immaginazione, letteralmente materializzare e quindi vedere  l’oggetto del nostro desiderio. Ecco perchè nella bibbia il termine usato per i polmoni  è “Reah” (termine simile a Ruah=soffio), che significa anche VEDERE.

Il "vedere" viene inteso anche con riguardo ad un altro lato molto importante della nostra vita, con riferimento cioè a quello stadio di crescita grazie al quale possiamo iniziare a vedere ciò che Gesù intende proprio nel Vangelo di Giovanni di ieri - VI domenica di Pasqua - ("Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, 17 lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce").

Quando abbiamo parlato dei reni abbiamo detto che questi presiedono al passaggio dall’acqua al sangue ... che poi, nelle tappe successive (della nostra evoluzione),  si tramuterà in spirito. Il polmone rappresenta lo stadio evolutivo dove avviene questo passaggio tra il liquido ed il gassoso, l’etereo…La respirazione introduce allora al concetto di circolazione, il cui significato approfondiremo in occasione del sistema cardiocircolatorio ed il cui principio può essere così riassunto: “dall’uno al molteplice e dal molteplice all’uno”... Si tratta di niente di meno del fine ultimo dell’amore e dell’essenza della spiritualità, da cui discende tutta la nostra realtà psichica... e quindi la condizione fisica del nostro corpo.

Ricordiamo anche che ai reni soprattutto ed anche al fegato viene distribuita già una parte del soffio, basti pensare alla respirazione diaframmatica, ma anche alla respirazione genitale, che presiede alla creazione del figlio (vedi la posizione del feto).

I reni con la loro forma ASCOLTANO e rappresentano la prima parte dell’evoluzione della  vita dell’"ESSERE". I polmoni VEDONO e rappresentano lo stadio conclusivo della vita dell' "ESSERE", che introduce finalmente allo stadio del "DIVENIRE", dell’eterno movimento, stadio in cui entriamo nel momento in cui decidiamo di accogliere la Grazia di Dio che ci fa rinascere dall'alto! (Giovanni 3,7 "Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto").

Ascolto e visione sono intimamente collegati dunque ed in mezzo a loro c’è la memoria...

... Ancora una volta memoria di un suono (ritmo-movimento) e memoria di una luce.

Un suono evocato dalla frase più potente del Vangelo, l’ “ASCOLTA ISRAELE!” ( dove per "Israele"  si intende solo ed esclusivamente il nome proprio del lettore, unico ed irrepetibile come ogni essere umamo, nostro fratello e figlio del nostro unico e comune Padre). E si ritorna così al dolce "uragano"... (1Re 19,12 "Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco ci fu il mormorio di un vento leggero) e cioè ancora al collegamento con il nostro NOME (=shem=respirare), pronunciato da Dio quando siamo stati creati, canto e musica celestiale, a cui noi, Sua immagine e somiglianza, rispondiamo ancora col canto, rendendogli LODE.

Anche l’intera creazione è frutto del suono della  parola di Dio (Genesi 1:3 «Sia luce!» E luce fu).

Memoria di una luce-Visione, la luce di Dio, che potevamo VEDERE  nel giardino dell’Eden-paradiso. Ecco perché luce e canto, una volte trasfuse giù al livello psichico e cioè al livello dei nostri sensi, possono fare sparire la paura ("canta che ti passa"...)  e sciogliere la malattia. 

Alimentano il nostro desiderio, che guida e spinge il nostro movimento quaggiù,... in perenne ricerca nel lungo cammino in questa terra.

Grazie a questa memoria/desiderio siamo spinti a trovare il coraggio di "ritornare",attraversando la tenebra. Tutto è partito da quella piccola fiammella che percepiamo nel nostro intimo, illuminante a sufficienza e tenuta viva da quel vento leggero...

... una fiammella impossibile da spegnere, nemmeno nei momenti più bui della nostra vita. 

Fantastico sapere come Dio ci ha fatti e perchè ci ha fatti così!

 


10.24 Cibi per aiutare la guarigione da influenza e raffreddore.

Il comune raffreddore o influenza, la più frequente di tutte le malattie, comincia con la formazione di catarro nella cavità nasale, che può arrivare alla faringe, alla laringe, ai bronchi e fino ai polmoni. 

Gli adulti possono prendere da 2 a 4 raffreddori all'anno e i bambini da 6 a 8 raffreddori all'anno. L'incidenza è maggiore nelle donne che negli uomini. Negli Stati Uniti, sono circa 22 milioni di lezioni perse in un anno e 15 milioni di giorni lavorativi persi all'anno. 

Esistono almeno 200 tipi di virus che possono causare sintomi da raffreddore. Il più frequente è il rinovirus, con una famiglia di più di 100 tipi. Il segreto nella lotta all'influenza è nel bloccare la riproduzione del virus, stimolando l'azione del Sistema Immunitario. 

Cambi bruschi di temperatura indeboliscono le nostre difese, predisponendo allo scatenamento di un raffreddore o di uno stato influenzale. L'uniformità della temperatura mantiene all'erta le nostre difese, aumentando la guardia del corpo. 

La buona ossigenazione delle cellule attraverso degli esercizi adatti, che attivano la circolazione, alternati a dei periodi di riposo, il tutto unito ad un sonno profondo e ristoratore, sono importanti ai fini di un corretto funzionamento del sistema immunitario. 

Altri fattori di predisposizioni sono: cattivo funzionamento dell'intestino, soprattutto stitichezza, mancanza di esposizione del corpo al sole(per la vitamina D), carenze vitaminiche nella dieta e, in particolare modo, il sovraccarico di alimenti formatori di muco. 

Con il rafforzamento del sistema di difesa noi possiamo mantenere lontano il nemico, stimolando tutte le possibilità naturali di difesa del nostro organismo. Il nostro corpo è tuttora il migliore difensore di sé stesso.

Influenza o comune raffreddore? 

Il comune raffreddore è un' infezione delle vie respiratorie superiori e, a volte, delle inferiori, colpisce il naso, la gola ed i seni nasali, così come la trachea e i bronchi. I più frequenti sintomi sono gli starnuti, il naso che cola o intasato, tosse e dolori all'altezza della gola, che possono evolvere alla sinusite o all'otite.

L'influenza è l'infezione dei tratti respiratori superiore ed inferiore, colpisce i bronchi fino ai polmoni. I più frequenti sintomi sono la febbre alta da subito, sopra i 38°, dolori muscolari e articolari, tosse secca e mal di gola, cefalea e prostrazione. Può evolvere ad una pneumonia batterica.

Non si dovrebbe sopprimere la febbre, importante nell'attuazione dei meccanismi di difesa ed eliminazione dell'organismo, però una febbre molto elevata non è conveniente. Si dovrebbe cercare di promuovere la traspirazione.

La cosa più importante nel trattamento è ciò che NON si deve fare. Il controllo rigoroso degli alimenti formatori di muco o catarro fa sì che la guarigione avvenga in più o meno tempo.

Le vitamine C e A combattono le infezioni e sono di vitale importanza. La riposizione costante di vitamina C - che non è immagazzinata nel corpo ne prodotta dall'organismo - attraverso un'alimentazione adeguata, contribuisce alla formazione dell'interferone, che blocca l'entrata del virus, e impedisce l'infezione delle cellule sane. La vitamina C è molto instabile e si ossida facilmente con il calore, anche quando cotta al vapore o quando è immagazzinata a lungo. La vitamina A mantiene la salute delle mucose delle vie respiratorie, così come della pelle, degli occhi, dei capelli e delle unghie. Le principali fonti di vitamina C e A sono la verdura e la frutta.

Centrifugato di verdura cruda, centrifugato o grattato, pestato e spremuto, con carote, radicchio, prezzemolo, rucola e menta, giacchè questa inibisce la formazione di catarro. Dev'essere consumato immediatamente. Come minimo tre volte al giorno o, idealmente, ogni due ore, poca quantità ogni volta. Evitare la verdura molto amara quando si prepara ai bambini. La menta (quindi ottimo il the di menta) è una pianta molto buona per il trattamento delle malattie respiratorie. Ricordiamo ancora che qualora non fosse possibile assumere verdura biologica, va bene anche la verdura convenzionqale in quanto l'effetto medicinale della verdura è molto più forte dell'effetto intossicante della chimica presente nelle verdure convenzionali (= non bio). Ricordiamo infine che uno dei migliori prodotti per lavare la frutta e la verdura è il succo di limone, oltre al classico bicarbonato.

Zuppa di cipolla con molto aglio, prezzemolo e sale marino.Setacciare con un passino, spremere e bere il brodo caldo come minimo tre volte al dì. Idrata la mucosa respiratoria inibendo l'azione virale. Mangiare molto aglio e cipolla, che possiedono una forte proprietà antivirale e antibattericida. Crudi, cotti, al forno o grigliati, aumentano la resistenza all'infezione. Sono i più antichi medicinali al mondo per l'influenza e i comuni raffreddori.

Ricordiamo anche una bevanda energizzante composta dal succo di due cipolle unito a quello di due limoni, inoltra nolto utile contro il diabete, perchè efficace nell'abbassare la glicemia. La cipolla infatto contiene una sostanza chimata glucochinina, che ha la stessa azione dell'ìinsulina.

Per i bambini piccoli, bollire durante 30 minuti carote, e radicchio e cipolla, e dar soltanto il brodo caldo, dolcificato con miele o melassa, o salato con sale marino e prezzemolo.

Consumare intensamente frutta acida con alto contenuto di acido folico, che ha il potere di diluire il muco, favorendo in molto l'eliminazione attraverso le vie respiratorie. L'ananas è soprattutto indicato nei casi di tosse con espettorazione, perchè contiene la bromelina, con azione espettorante. Uva, mandarini, acerola, limone, arancia, frutto della passione, mango, guava, kiwi e fragola devono essere consumati intensamente.

La frutta dolce è anche indicata: papaya, melone, anguria ecc.

Importante: 

1)    E' necessario mangiare la frutta o bere il succo spremuto o centrifugato. Non bisogna usare il frullatore giacché ossida la vitamina C.

2)    C'è una frutta che NON deve essere consumata durante una crisi respiratoria e cioè la banana (di tutti i tipi),
poichè il suo alto contenuto di amido favorisce la produzione di muco o catarro.

Consumare la verdura cruda nelle insalate. La carota, il sedano, il pomodoro e, principalmente, la verdura a foglie verdi, sono importanti fonti di vitamina C e A. Non si dovrebbe usare l'olio di oliva (così come ogni tipo di olio o di grasso) che inibisce l'assorbimento della vitamina C. Ricordiamo infatti che la vitamina C è idrosolubile e non liposolubile! Il grasso invece favorisce l'assorbimento della vitamina A, che è liposolubile.

L'importante sarebbe assumere questi rimedi già il primo giorno dei sintomi, in tal caso l'influenza potrebbe anche non manifestarsi.

Nei casi di bambini piccoli o di anziani indeboliti, che non mangiano la verdura cruda, si dovrebbe aumentare la frequenza giornaliera del centrifugato di verdure crude.

L'uso regolare di melassa di canna da zucchero e del miele durante il trattamento previene la perdita di peso corporeo, oltre ad essere energetico.

L'uso regolare delle fibre nella dieta mantiene l'importantissimo movimento intestinale, aumentando anche la resistenza organica in virtù del loro alto contenuto di nutrienti. Sia CRISI ACUITE DI ASMA che di POLMONITE si sono risolte con un clistere: il funzionamento dell'intestino è fondamentale. Anche in questo caso però è' necessario il controllo medico perchè anche il clistere potrebbe avere delle controindicazioni come in caso di addome acuto

Soltanto gli alimenti elencati fino a questo momento devono essere utilizzati nei tre primi giorni di un'influenza in corso. Nella fase iniziale della malattia l'appetito è compromesso.

A partire del quarto giorno del trattamento si aggiunge la verdura cotta o la minestra di verdura, principalmente cipolla e aglio, zucca, zucchine, carota, nabo ecc.

Uno o due vasetti al giorno di  yogurt con colture vive stimolano l'attività immunitaria, aumentando fino cinque volte la produzione di interferone gamma, che combatte le infezioni e le allergie, protegge contro l'influenza e i raffreddori. Il latte e i latticini interrompono il flusso acquoso che diluisce la mucosità, prolungando la congestione. L'effetto opposto si ottiene con gli alimenti piccanti, questi aumentano infatti il flusso acquoso, diluendo così' il muco.

Si dovrebbero utilizzare le leguminose fresche, come i fagioli, i piselli freschi o le fave. Le leguminose secche come i fagioli, i piselli, le lenticchie e i ceci, principalmente soia e derivati, non dovrebbero essere utilizzati durante lo stato influenzale.

Tale dieta dovrebbe essere seguita alla lettera fino alla scomparsa o almeno fino ad un significativo miglioramento per quanto riguarda la produzione di muco o catarro e altri sintomi come la tosse ecc. Da questo momento in poi potranno essere introdotti con moderazione gli alimenti ricchi di amido: radici, patate, cereali integrali, e banana. I cereali raffinati NON dovranno essere usati in nessuna ipotesi. E' molto importante consumare gli alimenti ricchi di albumina, principalmente uova, latte, formaggi, carne e leguminose secche, soltanto dopo il totale recupero del quadro clinico.

Durante il trattamento delle malattie dell'apparato respiratorio, è molto importante il controllo stretto degli alimenti produttori di muco, anche a piccole quantità, e questi sono gli alimenti ricchi di albumina e gli alimenti ricchi di amido. L'albumina è una proteina importante per la riproduzione delle cellule (sostituiscono le cellule che muiono).

Gli alimenti ricchi di albumina sono:

1)    Le uova di tutti i tipi - d'allevamento a batteria,  ruspanti, di quaglia ecc., principalmente l'albume, ma anche il tuorlo- e tutti i suoi derivati che sono in assoluto i peggiori nemici. (in certe condizioni "uova" è sinonimo di sinusite!)

2)    Il latte viene al secondo posto poiché è un importante formatore di muco, così come i suoi derivati e cioè tutti i tipi di formaggi freschi o stagionati con basso o alto contenuto di grasso, ad eccezione dello yogurt a partire dal terzo giorno del trattamento. 

3)    Tutta la carne bianca o rossa, pesce, pollo, frutti di mare, manzo ecc., e tutti i derivati da carne fresca o industrializzata, come gli insaccati, gli hamburgers, le polpette ecc. (ricordiamo che le carni in certe condizioni costituiscono il peggior nemico in caso di malattie reumatiche, dolori articolari, muscolari, alle ossa, sciatica, ernia, artrosi, etc.)

4)    Le leguminose secche, cioè tutti i tipi di fagioli: bianchi, neri e, principalmente, i fagioli di soia e alcuni suoi derivati come il latte di soia e la proteina ristrutturata di soia. Piselli secchi, lenticchie, ceci e  derivati devono essere anche evitati in presenza di catarro.

        E' importante ricordare che le leguminose fresche come i fagioli freschi e i piselli freschi o surgelati ,  potranno essere usati a partire dal quarto giorno. Il formaggio di soia (tofu), il shoyu, e il miso potranno    essere usati in una seconda fase del trattamento.

I cibi ricchi di amido sono:

1)  Il grano raffinato e tutti i suoi derivati. E' il secondo peggior formatore di catarro nelle nostre vie    respiratorie. Inoltre sono carenti del minerale silicio, che garantisce la difesa dei polmoni contro le infezioni. Non bisogna consumare, assolutamente, pane bianco, biscotti dolci o salati, pasta, pastine per le minestre, lasagna, pizza e soprattutto torte dolci o salate e crêpes, giacché contengono i tre peggiori nemici del   raffreddore; uova, cereale raffinato e latte. L'amido di mais è il mais raffinato. La raffinazione fa perdere purtroppo tutto il silicio perchè questo si trova soprattutto nella buccia e nella corteccia dei semi.

2)  I cereali integrali come il riso, il mais, il grano, l'avena e  tutti i loro derivati sono formatori di muco e perciò non dovrebbero essere impiegati nella fase acuta o cronica di queste malattie.  

3)  Radici, come l'igname, la tapioca, la farina di manioca cruda o cotta. 

4) Tuberi o patate, come la patata dolce non devono essere usati nella fase acuta o cronica, giacché producono muco o catarro.

5) Tutti i tipi di banana e qualsiasi altra frutta ricca di amido devono essere vietate nella fase acuta o cronica delle malattie respiratorie.

Durante il trattamento del raffreddore è importante mantenere il corretto funzionamento del sistema epatobiliare, tenendo alla larga i nemici, quali le fritture, i grassi, gli alcaloidi, cibi conservati, i condimenti, la chimica di sintesi e le bevande alcoliche.

E' altrettanto importante l'ottimale funzionamento del sistema urinario, mantenendo a distanza i suoi nemici: sale raffinato, cibi conservati, condimenti, bevande alcoliche, zucchero raffinato, alcaloidi e chimica di sintesi.

La tracheite è l'infiammazione della trachea. Si manifesta con bruciore e dolore al centro del torace, dietro lo sterno, con tosse secca che peggiora con la ispirazione, soprattutto nel clima freddo.

La febbre può essere tenuta sotto controllo anche l’idrossido di magnesio, che ha una forte azione antivirale ed antinfiammatoria, oltre che una ottima funzione di pulizia dell’intestino.
Il primo giorno si prescrivono 4 cucchiai di idrossido + 4 di acqua  1 volta al giorno per un adulto,
per poi scalare di un cucchiaio per ogni giorno successivo, mentre per i bambini si scalano le proporzioni in base al peso corporeo. Anche questo prodotto va assunto sotto controllo medico perché esistono delle controindicazioni, come nel caso dell’insufficienza renale cronica. Comunque il trattamento deve durare tra i 3 e i 5 giorni e mai oltre i 5 giorni.
Se c’è qualche problema legato alla gola è bene fare  dei gargarismi prima di mandare giù la miscela di acqua e idrossido di magnesio. E’ ottimo anche per curare la gastrite, alla cui causa spesso può contribuire anche un’alimentazione dove si mischiano carboidrati a frutta acida (vedi zucchero nella macedonia di frutta  acida!…), cosa che è bene non fare mai.

Vedremo amcora meglio che cosa fare in caso di febbre quando parleremo della pelle.


10.24bis Cenni sulle valenze psichiche e spirituali di raffreddore ed influenza.

 

Le cause già trattate alla 23bis sono valide per tutte le malattie dell'apparato respiratorio, quindi anche per raffreddore e influenza, per cui non riprenderemo ora quelle tematiche già trattate,  per andare a vedere piuttosto alcune caratteristiche più specifiche di questi disagi od ...opportunità, che dir si voglia... Non parleremo allora del raffreddore in relazione alla respirazione debole e alle "deviazioni" della respirazione come la mancanza di ritmo, le conseguenze sulla quantità di aria che si prende (la carenza di alimentazione (d'aria), simbolo di carenza in altri tipi di alimentazione...), sul fatto che sia di qualità insufficiente e così via lungo la catena che si innesca sul sangue per finire alle nostre capacità energetiche. Avremo comunque ancora occasione di affinare  la comprensione di questo tipo di processi, quando  parleremo del nostro organo principale ovvero il nostro organo guida, che è il cuore. Facciamo qui solo un piccolo cenno sul sangue impuro così prodotto da questo processo di tipo carenziale. Il sangue impuro provoca tra le varie conseguenze il raffreddamento delle estremità... Nell'organismo il sangue impuro (sempre tale in presenza di insufficienza respiratoria) produce  "FREDDO" e quello puro "CALORE". Bisognerà allora entrare più profondamente nei concetti di energia, di elettricità e di magnetismo (i meccanismi di funzionamento dei nostri atomi e delle nostre cellule)  e poi spingersi oltre fino alle loro relazioni con la grazia divina che è gratuita ed inesauribile... così come l'aria di cui è simbolo. Interessante  anche notare a questo proposito come strettamente attinente all'aria sia per esempio anche la dimensione del perdono, che provoca sempre come primo ed immediato effetto il riequilibrio della funzione respiratoria... Vedremo ora però che queste caratteristiche  sono solo indirettamente attinenti i processi del raffreddore, che non è esattamente o primariamente dovuto a squlibri del tipo caldo/freddo, cioè al prendere freddo o prendere una corrente d'aria... ( stiamo dolcemente introducendo il concetto del "dare" di cui parleremo approfonditamente dalla lezione 30 in poi...). Ma passiamo alle specificità del raffreddore, dunque.
 
Il ricercatore Sheldon Cohen e colleghi della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, hanno reso noti i risultati di uno studio, pubblicato dal periodico "Psychosomatic Medicine",  che conferma come la felicità possa aiutare la salute e soprattutto come il raffreddore non sia infettivo. I ricercatori hanno preso in esame 334 persone in salute che, nell'arco di due settimane, venivano regolarmente intervistate tre sere alla settimana per descrivere i loro sentimenti giornalieri rapportati a tre situazioni emotive positive - la salute, la vitalità e la calma – e tre negative – l'ostilità, la depressione e l'ansia -. Inoltre, a tutti i partecipante veniva inalato un rhinovirus, il germe responsabile del raffreddore. I partecipanti venivano osservati per cinque giorni onde identificare un'eventuale infezione da rhinovirus e per verificare le sue modalità. Il risultato finale ha attestato che tutte le persone felici, energiche e rilassate avevano meno possibilità di essere contagiate dal rhinovirus rispetto ai soggetti tendenzialmente depressi, nervosi o irosi.

Il primo aspetto del raffreddore riguarda la situazione della nostra mente, quando è troppo intasata, presa ...da troppi progetti o troppe idee (la confusione produce  una grave dispersione energetica!) con il risultato che non si sa da che parte incominciare, ci si perde dietro a dettagli insignificanti, uteriori cause di suscettibilità e fastidio. Per uscire da questa situazione ci si proietta per qualche istante in un illusorio quanto improbabile futuro prossimo, desiderando fortemente che tutto sia finito ancora prima di incominciare. Ma i forti desideri si realizzano solo a determinate condizioni e comunque solo per persone dotate di elevatissimi livelli energetici. Al primo evento che ti obbliga a rientrare nel presente, lo sbocco logico allora è quello di "risultato impossibile", con ricaduta in collera ancora peggiore ed ulteriore stanchezza di tipo  intellettuale (siamo ubicati nelle zone para-frontali). La sensazione registrata dai nostri sensi è... aria irrespirabile, troppo stantia! Ancora una volta problemi di spazio  e movimento, questa volta per l'aria. Ci vorrebbe aria nuova.

Questo introduce il  secondo aspetto del raffreddore, visto che si tratta di mucosa nasale, organo deputato al fiuto. La situazione precedentemente descritta rende impossibile l'esercizio di questa nostra capacità ed il nostro cervello interviene attivando un processo fisiologico di ulcerazione della mucosa nasale ed altri effetti accessori per aumentare il "lume" (la sezione del canale)  attraverso cui passa l'aria. Stiamo chiamando aria nuova e pulita: il senso biologico del comportamento seguito dal nostro cervello inconscio è quello di aumentare la nostra capacità fisiologica di fare passare più aria. Esattamente lo stesso meccanismo che succede quando invece il nostro fiuto invece funziona benissimo e ci dice che la situazione, cui ci troviamo di fronte  in un dato momento della vita, puzza ("qui si sente puzza di bruciato..!") ( questa realtà psichica, richiama molto da vicino anche una realtà spirituale di un certo tipo..!). La nostra mente conscia invece per qualche ragione (paura, cecità, debolezza o pigrizia..) non vuole ascoltare questo nostro fiuto ed il nostro cervello fa scattare  in automatico il processo di forzatura dell'aria, cercando un estremo tentativo di salvezza... (l'aria ci richiama al soffio creatore/salvatore ed immortale di Dio - vedi parte 23bis -).

Dopo queste premesse, parte 23bis compresa, potremmo già azzardare di definire il raffreddore dell'anima. Ma prima dobbiamo introdurre un altro aspetto, QUELLO LEGATO AGLI ODORI. Attraverso l'olfatto determinati odori possono attivare processi bio-chimici all'interno del nostro corpo capaci di promuovere un proprio auto-risanamento e questo vale anche a livello più ampio (sociale, economico, etc.)  nell'ambiente in cui siamo immersi... In passato la caratteristiche delle città erano puzze e notevoli fetori vari; oggi questo aspetto della nostra vita è notevolmente migliorato (o almeno sembra...): ci siamo evoluti. Questo gigantesco dilagare del profumo caratteristico del nostro secolo   è stato reso possibile dallo sviluppo formidabile della chimica moderna, e non solo il profumo originale è stato sostituito da una imitazione olfattiva, ma anche la scienza di curare con esso è stata soppiantata dalla scienza di curare con il chimico. Quindi le due funzioni naturali del profumo, il piacere e la cura, sono state delegate al suo surrogato artificiale, e se gli effetti collaterali nocivi delle medicine chimiche sono noti a tutti, cosa si sa dell'azione dei profumi chimici sul sistema nervoso centrale?

Si tratta del centro del nostro essere, collegato direttamente con il mondo esterno attraverso l'olfatto, un senso di cui abbiamo già parlato a proposito dell'alimentazione e su cui torneremo. Per rimediare alla propria intrinseca lacuna (della mancanza di naturalità, sostituita dal "falso", dal finto, dal trucco, dall'irtreale, dall'illusorio ...) , la profumeria moderna e l'industria chimica investono enormi capitali nella ricerca. Questi studi sono particolarmente dedicati alle molecole androstene (ferormoni) responsabili della nostra sessualità, e agli "aromi coercitivi" capaci di suscitare determinati comportamenti sociali ed individuali, usandoli soprattutto in modo subliminale (non solo nei supermercati per dirigere le nostre scelte e nei luoghi di lavoro per dirigere il nostro desiderio dunque...!). Questa nuova scienza chiamata "aromacologia" non è certo svolta a fin di bene, ma al controllo delle persone e all'aumento dei profitti.

RIcordiamoci che stiamo occupandoci di un organo situato vicino alla fronte, l'organo simbolico della mente (e sottolineo "mente", perchè se mente vuol dire che non dice la  "verità"!) ovvero dove potrebbere insediarsi, se non facciamo attenzione, il regno dell'illusione! Stiamo cominciando gradualmente a delineare  donde derivi il nome di questi disagi, chiamati "raffreddore" e non a caso  "influenza" e quali opportunità ci presentino. Come mai raffreddore e influenza sono così collegati? Nella nostra accezione popolare il raffreddore è contagioso e si busca quando si prende freddo o una "corrente d'aria": nulla di vero eppure spesso basta un po' di freddo o una corrente d'aria per prendersi un raffreddore. Come mai allora? 

Semplice: ci siamo fatti influenzare. Nulla di vero, ma se ci credi, diventa realtà. Conm tutte queste fabbriche del finto e dell'illusione sembra non sia più così difficile oggi sostituire il mondo reale con quello dell'illusione! Ma soprattutto ESISTE L'EFFETTO PLACEBO, MA ANCHE L'EFFETTO NOCEBO! Raffreddore e influenza sono per antonomasia i segnali della "schiavitù da convinzione" (errata). E' bello e curioso che si tratti di malattie banali ( eppure sono quelle che ci costano di più in termine di energia, di giornate la voro "perse"), perchè è proprio questo il modo di procedere del nostro creatore: la semplicità. Tutto quello che serve, tutto ciò che è semplice e proprio quello che hai lì "SOTTO IL NASO", a portata di mano.

Se vogliamo ricercare a questo punto una reale relazione tra "freddo" e raffreddore, questa è da ricercare piuttosto in quei processi per cui quando ci perdiamo per le vie dell'intelletto, ovvero della mente, entriamo in un mondo freddo, perchè irreale,  l'effetto principale della presenza in noi di un ...cuore freddo: questo è il raffreddore dell'anima!

Così se ci lasciamo influenzare dalle credenze popolari, senza capo ne coda, come quelle che sopra esposte e/o come quelle che dicono che il raffreddore è contagioso, oltre a dare forza a questo credo e quindi consentendo la materializzazione di questi fenomeni realizziamo un mondo limitato e limitante, chiuso, come appunto  è chiuso il nostro naso quando non lo "usiamo" più perchè abbiamo scelto di entrare sotto il potere di queste influenze...diaboliche. Meglio è invece mollare la presa, non preoccuparsi, lasciare libertà, non tagliarsi fuori dal sentire. Lasciamo che i nostri bimbi corrano gioiosi a piedi nudi nell'èrba anche se piove...e anche se fa freddo: il risultato è anche che saranno sempre meno ammalati di raffreddore ed influenze! Soprattutto più liberi e capaci di ascoltare le proprie percezioni e di discernere le proprie priorità ( di usare il loro fiuto, il loro naso. L'influenza infatti spesso è utile per trarsi d'impaccio... quegli impacci nei quali ci siamo intrappolati e che i nostri bambini ci segnalano, quando si ammalano. Ci fanno da specchio e ci dicono come non sappiamo accontentare i nostri (loro) desideri e le nostre (loro) esigenze. Spesso dunque l'influenza è il sistema più semplice che i nostri figli hanno per sottrarsi agli impacci creati dall'imbecillità degli adulti... Smettiamola di creare situazioni che soffocano la libertà e la capacità di esprimere e vivere i desideri più sani e puri dei nostri bambimi, perchè quelli sono anche i nostri! Soprattutto smettiamola  di farci condizionare, influenzare dagli altri. Tiriamo fuori un po' di coraggio: certe regole - che nulla hanno a che fare con il progetto per cui Dio ci ha creati e che nulla hanno a che fare con la vita, così come proposta dal Vangelo (dunque gioia e festa)  -  vanno eluse, altre trasgredite!  (la legge spinge alla disobbedienza, è la misericordia che spinge all'obbedienza!)

... Altrimenti dovremo continuare a recitare per tutta la vita  il ruolo di vittime, come quello che obblighiamo di fatto i nostri bambini a recitare. Il termometro per capire quando siamo in questa situazione?                                                                         La mancanza di gioia!

Possiamo ora concludere  con il  clou di questa puntata, passando per il ruolo del medico-profumiere,  mestiere antico capace di orchestrare per ognuno una fragranza che riflette e sostiene il suo stato d'animo. Questo ci porta diritti all’essenza madre di tutti i profumi e a capire così qual è il vero profumo dell’anima!

Riflettiamoci un po’: qual è il profumo che accompagna le apparizioni  e la presenza della vergine Maria e dei santi ? Il profumo di rosa e di fiori! (celestiale il nome di Fiorella...auguri!). A Medjugorje  nei suoi messaggi, Maria non manca mai di ricordarcelo appena arriva la primavera, accostando i fiori alla preghiera del cuore e ricordandoci anche che nelle nostre famiglie è come se ci fosse  un vaso di fiori da annaffiare… All'opposto  la presenza del diavolo si riconosce da puzze varie e sgradevoli, lo zolfo e altri odoracci vari! ...Guarda caso, Eh? Ecco, il raffreddore ci "mette in grado" di non saper più riconoscere questi profumi/odori e quindi di poter/dover sopportare la presenza di certe persone attorno a noi!!!   (ma ahime, anche di non accorgerci delle persone-angeli che ci passano/stanno accanto!).

... Che dire poi dell' immagine stupenda di quel cuore da cui si elevano i molti profumi, che sono le nostre opere buone? Che cos'altro rappresenta, se non queste nostre opere buone,  il turibolo, con cui  offriamo incenso dai nostri altari? (altra tradizione da recuperare!). Un braciere da cui si sprigionano con le orazioni i profumi delle nostre virtù costantemente coltivate: così il cuore trasforma in amore anche la sterpaglia dei nostri difetti e contrarietà della vita. 

Ci eravamo proposti all'inizio di inviare delle "pillole" settimanali sull'alimentazione, ma strada facendo... si cambia sempre. Soffrivamo troppo nel sentirci stretti in quell'azione del "ridurre" LA SALUTE  alla sola alimentazione fisica. e poi qui ogni argomento, ne tira subito un altro di altrettanto interessante: sempre più stupenda la creazione! Come si fa a non esserne sempre più innamorati? 

Così anche questa puntata è stata troppo lunga. Peccato anche chiudere qui però,  perchè ci sarebbe da parlare anche del naso. Il naso è la parte del corpo umano che si forma per prima nell'utero materno; ed è collegata con la parte più primitiva del nostro cervello, nonché con il sesso: la nostra identità segreta è scritta nel naso e nello stesso tempo nel nostro sesso. Ma mentre celiamo l'uno, il sesso, mostriamo, più o meno impudicamente l'altro, il naso. Certo anche la forma del naso ha la sua implicazione nelle affezioni nasali... Troveremo il modo per scriverne alla prima buona occasione.

Perchè in Italia associamo il freddo al raffreddore?

A cura di Amelia Scaramuzza

Bellissima lezione sui disagi da raffreddamento!
Le ragioni del raffreddore o con quale animo andiamo incontro a questo squilibrio?
Il raffreddore viene attivato da un’aggressione virale per cui c’è alla base un abbassamento delle difese se permettiamo al virus di trovare la porta aperta per entrare. Questa è la condizione primaria per scatenare il raffreddore, quindi ragioneremo sui motivi della porta aperta.
Nei bambini anche piccolissimi, la responsabile è la mamma o la persona più vicina che li accudisce. La mamma apprensiva crea le condizioni perché un bimbo non si senta sicuro, protetto, indi esposto a piccole aggressioni quotidiane: freddo improvviso (in Italia, corrente d’aria, siamo abituati al sole e ci infastidiamo molto col tempo instabile, già il tempo ci crea insicurezza! Nei paesi del nord Europa, quando escono con i bambini non dicono che è colpa del tempo ma dell’abbigliamento non adeguato per stare all’aria aperta, si sono adattati alle bizze del tempo e si vestono a strati con un impermeabile o una giacca antivento. Noi abituati a muoverci in macchina a far uscire i nostri bimbi solo in giornate meravigliose e vestiti alla moda non gli permettiamo di prendere confidenza con l’aria, come mamme facciamo da mediatore e controllore mentre dovremmo essere dei “facilitatori”!) promiscuità che solo la parola ha in sé un brivido e un concetto di difesa. Ho assistito ad una scena entrando in una farmacia nel mese di aprile: una mamma con un bimbo in passeggino chiedeva alla farmacista uno sciroppo preventivo per il raffreddore in quanto il suo pargolo era stato aggredito da uno starnuto di un suo coetaneo; una cosa gravissima con uno starnuto sicuramente pieno di germi e virus e chissà cos’altro, l’aria era stata contaminata. Ma si può stare bene con queste paure costanti! Il raffreddore si guarisce o si evita con un concetto di condivisione e di comunione! Sentirsi in comunione con la natura e col mondo che ci circonda eleva le difese immunitarie all’ennesima potenza è come dire sono innamorato del mondo, ho fiducia nulla mi si avvicina per farmi del male. Se condivido non ho paura di chi mi passa in fianco perché sono come lui e condivido i germi, ci convivo pacificamente, c’è posto per tutti, se li condivido annullo l’effetto aggressivo, è come se un mal intenzionato venisse accolto in casa con un caffè, stessimo ad ascoltare le sue ragioni e condividessimo con lui le sue motivazioni. Mi sento aggredito quando dimentico la porta aperta, sono sbadato, focalizzato sul difendere,   entra una persona innocua  la tratto come un delinquente. Altri motivi per cui abbasso le difese sono la stanchezza fisica o psichica, insomma stress. Un’ esempio: a marzo una coppia torna da una bellissima vacanza in un paese caldo, torna in Italia e si becca un bel raffreddore, giustificato dall’aria condizionata dell’aereo. Comune sbalzo di temperatura, ma come mai le difese erano basse pur tornando da una vacanza? Perché in aereo già si sentivano a casa e si proiettavano sul lavoro che avevano lasciato e che hanno ritrovato ancor prima di esserci fisicamente. Infatti ciò che fa squilibrare il sistema immunitario è l’emozione in cui ci si proietta, essa darà un forte impulso al sistema ormonale ed immunitario.
La vera prevenzione è dunque stare attenti a ciò che scateniamo con i nostri pensieri ed emozioni.
La cura è il caldo del letto o delle braccia accoglienti che ci confortano e ci proteggono, insomma sentirsi amati è la medicina migliore.


10.25 Ancora sulla guarigione da bronchite.

L'infiammazione dell'albero bronchico inizia con tosse secca e dolorosa e la secrezione compare pochi giorni dopo, quando inizia il processo di espettorazione. Altri sintomi sono: febbre di bassa entità, perdita dell'appetito e malessere generale. La tosse è un sintomo necessario, che favorisce l'eliminazione del muco, delle impurità, microbi e altre sostanze nocive, favorendo la guarigione della malattia. 

I vari tipi di espettoranti naturali devono essere usati quando ci sarà tosse o in intervalli di tre ore. Essi riducono la viscosità del muco, promuovendo la sua espulsione e pulendo le vie respiratorie, senza sopprimere il necessario riflesso della tosse. Dobbiamo riscaldare il torace con dei vestiti adatti, così come è anche molto importante bere brodo molto caldo a base di cipolla, aglio e prezzemolo, come minimo tre volte al giorno.

Non bisognerebbe bagnare la testa dopo le ore 17; nel caso dovessimo farlo, bisogna asciugarsi i capelli con il phon. Oltre a ciò dobbiamo mantenere i piedi riscaldati, soprattutto durante la notte, andando a letto con delle calze. 

Fare bagni di vapore prima di andare a letto, al torace e in testa, utilizzando la cottura di foglie di eucalipto dai 15 ai 20 minuti, seguito da mezz'ora di riposo. 

Un trattamento inadeguato può portare alla cronicizzazione, caratterizzata da tosse fastidiosa e dalla difficile respirazione, che impedisce il riposo adeguato. Nel caso di fumatori o di aria inquinata, la bronchite può evolversi sino a causare un enfisema polmonare e problemi circolatori. 

Si consiglia la pratica di esercizi respiratori per dieci minuti, due volte al di, e bagni di sole quotidiani, da dieci a venti minuti al giorno. 

La bronchiolite è l'infiammazione dei bronchioli. Si verifica nei bambini piccoli e negli anziani indeboliti, e si presenta con dispnea e tosse frequente, fischi, cianosi ed espettorazione con pus.

Mamme, a proposito delle "bronchitelle" dei vostri bambini! Avete letto nella 23bis che normalmente i bronchi segnalano una minaccia esterna del territorio. Come sempre sottolineamo il termine"normalmente", perchè siamo tutti unici, quindi ogni persona può essere coinvolta del tutto in situazioni singolari, che nulla hanno a che fare con quanto qui specificato.

Tenete conto che i vostri figli vi sono ancora legati a doppia mandata. Il primo distacco, quello psichico,  avviene verso i 12 anni (vedi l'età di Gesù, quando nell'episodio tra i dottori del tempio, puntalizza il "primo livello di distinguo" nei riguardi dei propri genitori). Fino ad allora tutto quello che avviene nel mondo psichico del bambino sarà sempre strettamente collegato ed indistinto rispetto al mondo psichico della madre. Il problema di cui soffre vostro figlio in questo caso è quello che molto probabilmente VOI STATE SOFFRENDO, a livello inconscio,  NEI CONFRON TI DI UNO E/O AMBEDUE I VOSTRI GENITORI! Evidentemente questo vostro modo di atteggiarsi nel mondo delle vostre relazioni familiari, ha causato uno shock a vostro figlio. Può aiutarvi a capire qual è stato l'episodio "incriminato", l'annotarvi quanti giorni duri la bronchite: se il figlio si ammala il giorno 11 del mese e guarisce il 18 per esempio, essendo di 7 giorni il tempo di guarigione, basterà tornare indietro di 7 giorni dal momento della manifestazione dei sintomi (dal giorno 11 appunto) ed analizzare che cosa era successo in quel giorno che possa aver schockato il bimbo: il giorno 4 del mese (una discussione, un litigio, un'offesa, un'ingiustizia, una parola forte... ma soprattutto le fatidiche proibizioni derivate dalle paure e dalle fobie, quelle che ti tolgono libertà per ragioni assurde ed inesistenti e quindi proprio quelle contro le quali è più difficile combattere). Guardacaso questi sono anche i sistemi preferiti da Satana, il falsario, per colpire le sue vittime.

Se invece la bronchite è ricorrente, significa che il bimbo è ormai entrato in un binario, ma non sarà certo difficile individuare  la situazione, l'evento che lo fa ripiombare nel binario, osservando le date ricorrenti delle manifestazioni dei sintomi e delle guarigioni.

All'aldilà di questi calcoli e di queste conoscenze prendete nota che tutto questo vi segnala l'opportunità di cambiare qualche vostra convinzione, (che evidentemente tra l'altro non è vostra,  ma sicuramente generata da altri, contro la vostra volontà, magari quando eravate piccoli come vostro figlio, o addirittura prima...: motivo in più per staccarsene dunque!).Se volete un'altra buona ragione per staccarvene è questa: in realtà la ragione per cui soffrite o che temete,  non esiste: esiste solo nella vostra mente e dunque è irreale. Quasi tutte le convinzioni staccate dal nostro cuore, cioè tutti i pensieri, non collegati al nostro cuore, non sonon reali! Sono solo ridondanze di blocchi emotivi, che continuano  a fare danni, A TENERVI PRIGIONIERI DI IRREALI SENSI DI COLPA e a togliervi energia! Quasi tutte le malattie dei vosri bambini esprimono questi meccanismi, queste leggi naturali, collegate a precisi e ben definiti corrispondenti processi biologici e fisiologici.

Nel caso della bronchite si tratta di cominciare a lasciare respirare i nostri bimbi liberamente!Basta togliere loro il fiato! Non vedete che vivono scoraggiati, spossati, incapaci di prendere il loro posto nella famiglia? ( e torniamo all'esempio di Gesù appena citato...). Si tratterà allora di parlarne con questi benedetti figli, di parlare di queste benedette emozioni,  e dare loro la direzione (c/o padre!) perchè trovino il posto che loro compete, i loro giusti confini nel loro territorio sicuro. Poi quando taglieranno il cordone ombelicale definitivo, quello spirituale, attorno ai 18 anni, quando saranno finalmente  indipendenti con una loro vita, una loro casa, etc. potranno scoprire il reale valore ed il reale significato del territorio (che secondo noi è tutto il mondo, condiviso!). E' necessario a tale fine pregate Dio affinchè questi figli abbiano la capacità di fare questa scelta del distacco!  Per questo ci vogliono padri forti, perchè le mamme manifesteranno qualche piccola difficoltà...         Le principali convinzioni errate su cui lavorare invece possono essere: sulla "considerazione di sè" (io non merito, io non valgo nulla, sono una vittima, sono colpevole,sono brutta, tanto non ci riuscirò mai, non ce la posso fare, non ce la faccio più a sentirmi così, non sono all’altezza,  non sono abbastanza brava/o, nessuno mi apprezza per quello che sono) oppure per le dinamiche affettive (tutti mi abbandonano, nessuno mi vuole, trovo sempre la persona sbagliata , nessuno mi vuole bene, in fondo non merito di meglio, non avrò mai abbastanza soldi, tutte le cose più belle capitano solo agli altri, piove sempre sul       bagnato…. e tante altre).OGNI NOSTRA CONVINZIONE VA SEMPRE MESSA ALLA PROVA DEL CUORE: SE E' FONDATA SULL'AMORE TIENE E CI GUIDA IN UNA VITA SANA E ...GAGLIARDA.


10.26 Ancora sulla guarigione da polmonite.

E' un'infezione dei polmoni. E' la quinta causa di morte negli Stati Uniti, essendo particolarmente pericolosa negli anziani e nelle persone con un sistema immunitario debilitato. Inizia con dei brividi, febbre elevata che sale rapidamente, respirazione difficile, veloce e superficiale. I sintomi sono dolori al torace che si intensificano con la respirazione profonda, tosse e espettorazione scarsa all'inizio, che diventa abbondante e arrossata con aspetto di ruggine, seguita da cefalea e mancanza di appetito.

Finché la febbre sarà alta, applicare clisteri o lavaggi intestinali, con due litri d'acqua fredda e quattro cucchiai da minestra di spremuta di limoni. Se persiste, i clisteri possono essere ripetuti più di una volta al giorno. Usare un medicinale lassativo come l'idrossido di magnesio che possiede azione antiinfiammatoria e antivirale, usando quattro cucchiai da minestra e quattro cucchiai da minestra di acqua giornalmente, durante tre o al massimo cinque giorni. 

Cataplasmi di caglio di latte o argilla, preparati con acqua fredda, applicati localmente sulla regione colpita dal dolore e rinnovati periodicamente, possono dare molto sollievo ai dolori e velocizzare la cura. Importante è il riposo, se possibile a letto.

 L'alcalinizzazione del corpo con un periodo di dieta cruda è fondamentale per eliminare il più velocemente possibile il processo infiammatorio o infettivo. Si dovrebbe usare il centrifugato di verdure di due in due ore, macedonia di frutta o verdura cruda, yogurt fresco e scremato, melassa di canna da zucchero e/o miele e germi di grano, tre volte al di. 

Effettuare il drenaggio posturale mantenendo la parte superiore del corpo fuori dal letto e appoggiandosi sulle avambraccia, per un periodo da 5 a 15 minuti, favorendo in questo modo la espettorazione. Tale esercizio può essere fatto tre volte al giorno. 

L'evoluzione di questa malattia può essere meno positiva nelle persone debilitate come gli alcolisti, i diabetici, gli obesi, i cardiaci e i pazienti renali, in cui le difese organiche sono ridotte, il che richiede un'attenzione medica particolare.   

Vedi inoltre quanto già riferito dalla puntata 23 in poi.

10.27 Cibi per aiutare la guarigione dall' asma.

L'asma è un disturbo allergico con infiammazione intermittente che irrita le vie aeree, aumentando la sensibilità a fattori specifici, con eccessiva eliminazione di muco e spasmo dei tubi bronchiali. La crisi provoca il blocco delle piccole vie respiratorie, riducendo il flusso d'aria che passa da loro, il che porta il soggetto ad avvertire mancanza di aria, presentare fischi ed oppressione al torace. 

Stime suggeriscono che il 5% della popolazione totale del Brasile è colpita dall'asma. Negli Stati Uniti sono stati segnalati 10 milioni di casi nel 1990 e 14 milioni nel 2003 e il numero dei decessi è raddoppiato. Tale malattia colpisce di solito la popolazione occidentale essendo quasi inesistente tra gli eschimesi e africani che vivo nonelle zone rurali. L'asma può colpire persone di tutte le età e circa 8% dei bambini della scuola elementare soffrono di bronchite asmatica. I maschietti sono due volte più colpiti rispetto alle femmine, ma l'incidenza si eguala ai trent'anni. 

Da 1970 fino all'inizio della decade del 90, è aumentato di ben cinque volte il numero delle persone che hanno cercato assistenza medica nelle crisi di broncospasmo, principalmente bambini. 

Virus, fattori ambientali e emotivi, possono scatenare o aggravare una crisi di tosse e dispnea. Però perché il "seme" germogli il "suolo" dev'essere prima preparato. I principali sintomi sono: fischi al torace, seguiti o non da crisi di dispnea, tosse secca o produttiva e oppressione al torace.L'attacco avviene abitualmente di notte, con una durata da due ore o a volte giorni, in cui il malato ha bisogno di restare in piedi o seduto per poter respirare. L'espirazione è più difficile, subentra un senso di soffocamento, si espelle muco chiaro e viscoso alla fine. 

I1 trattamento medico "ufficiale" usa droghe che dilatano la luce dei bronchi, seccano il muco al loro interno/ o fluidificano le secrezioni o il catarro per favorire la loro eliminazione, offrendo un sollievo passeggero finché dura l'effetto del farmaco. Il paziente è quindi lasciato alla propria sorte, senza sapere che fare per non essere vittima di una nuova crisi. 

Il trattamento medico è frustrante: il clinico vede costantemente lo stesso paziente e la sua famiglia che ritornano molte volte, quasi tutti i giorni, con la stessa aria di disperazione e ha la sgradevole condizione di prescrivere le stesse droghe con gli stessi risultati. 

Al medico resta una terribile sensazione di sconforto e impotenza, e una sgradevole e dolorosa percezione della limitazione della scienza medica, senza speranze di risultati migliori. 

I libri di medicina ortodossa affermano che "dall'asma non si può guarire", e il medico si sente assolto, non è incompetenza o mancata conoscenza clinica, ma la soluzione è fuori dalla sua portata. 

Oggi si aprono nuovi orizzonti nella scienza medica: concetti di immunodeficienza legati a diete inadeguate e stati psicologici alterati che indeboliscono il sistema di difesa sono correttamente valutati. Le persone con un quadro di asma bronchica presentano un sistema immunitario indebolito, principalmente i linfociti T, che determinano la capacità difensiva del nostro organismo. 

L'alimentazione inadeguata, in cui si distaccano le uova, i formaggi, il latte e anche i cereali raffinati, carni e leguminose secchi, che producono muco o catarro coli grande intensità, e anche gli stati emotivi negativi, come l'ansia, la paura, la rabbia e la disperazione, sono responsabili dall'indebolimento delle cellule di difesa e fattori determinanti dell'attuale situazione. 

I farmaci tradizionalmente usati per il sollievo temporaneo della crisi, che controllano i sintomi e non la malattia,  sono chiamati broncodilatatori. L'adrenalina stessa e/o il cortisone inibiscono l'azione dei linfociti T, indebolendo ulteriormente il sistema di difesa. 

La vitamina C inibisce la costrizione dei bronchi, la vitamina A protegge e recupera la mucosa, la vitamina E inibisce la reazione infiammatoria, il magnesio rilassa la muscolatura dei bronchi e migliora molto la respirazione.Le principali fonti di vitamina C e A sono la verdura e la frutta fresche nelle macedonie e nei centrifugati o nelle spremute. Le fonti di vitamina E e magnesio sono i germi di grano e i cereali integrali. 

Consumare correttamente gli alimenti può dare sollievo o prevenire le crisi, diluendo il muco dei polmoni, aiutando a tenere l'infiammazione sotto controllo, dilatando le vie aeree, aumentando la resistenza organica e prevenendo le reazioni allergiche. 

Il cavolo crudo è sedativo e espettorante, il consumo regolare di cipolla e aglio, a forte attività antinfiammatoria, grazie alla loro azione battericida, attuano sulla causa di base dell'asma. Il succo di cipolla ricco di quercitina, potente agente antinfiammatorio, può portare ad una riduzione del 50% delle crisi. 

L'olio di pesce Omega 3, ad azione antinfiammatoria, aiuta a guarire le vie aeree, rigenerando le pareti e ripristinando la respirazione normale. Gli eschimesi, che fanno grande uso di pesce, raramente contraggono l'asma.

Alimenti forti e piccanti come il peperoncino rosso, la senape, il kren o il wasabi giapponese che viene servito con il sushi possiedono attività mucocinetica, liberando le vie aeree e ottenendo sollievo immediato dell'asma. 

La sostanza chimica capsaicina, componente piccante del peperoncino, libera fluidi acquosi nelle vie aeree, diminuendo la viscosità del muco e favorendo la sua espulsione. Quando inalata, attua come un broncodilatatore.

In una situazione emergenziale, tre tazze di caffè forte espletano un'azione di broncodilatazione, rilassando la muscolatura che avvolge i bronchi, se non provocheranno degli effetti avversi. 

I pazienti con bronchite asmatica possiedono un basso livello di zucchero nel sangue. I diabetici che possiedono alti livelli di zucchero nel sangue soffrono raramente di asma.

Dobbiamo colpire le molteplici cause della malattia trasformando le abitudini di vita, abbandonando gli alimenti nocivi formatori di muco e l'abuso di droghe cronicizzanti della malattia, cercando di portare speranza, allegria e amore, che rafforzano le cellule immunitarie, aumentando la resistenza organica.  


10.27bis Cenni sulle valenze psichiche e spirituali dell'asma (Le allergie)

Abbiamo incontrato molti medici, che guariscono l'asma utilizzando protocolli alquanto dìversi da quelli stabiliti dalla medicina ufficiale in questo periodo storico. Pensiamo al Dr. Hoisel, che cura esclusivamente con l'alimentazione qualsiasi malattia nella sua clinica naturale in Brasile, dove spesso ospita e cura con successo familiari di illustri colleghi professori in prestigiose università ed ospedali americani, quando i metodi ufficiali non hanno successo. Nulla di strano usare l'alimentazione come cura dell'asma: alla base di questo disturbo vi e' SEMPRE un problema intestinale, una infiammazione, oltre che a problemi di assorbimento scorretto e malnutrizione che scatena anche la reazione immunitaria.

Pensiamo poi al Dr. Katrib, conosciuto in una delle riunioni mensili dei medici e terapisti presso il nostro Centro Studi. Egli opera a Padova utilizzando principalmente come strumenti l'acqua ed il sale marino, rivisitando in chiave moderna, molte perle della saggezza medica islamica.  Nulla di strano visto che anche delle università americane (notizia trasmessa per radio la prima volta il 5 Giugno 1995 dal Paul Harvey News) trattano l'asma con il sale e l’acqua (l’acqua viva, come quell'acqua che dona salute e vitalità al longevo popolo dei Hunza nel Himalaya e ad altre popolazioni note per la loro longevità e l'assoluta mancanza di asma ed allergie). L'asma e' una specie di disidratazione e mancanza di sali. Spiegano che il programma di reidratazione prevede due bicchieri di acqua bevuti prima di mangiare o di svolgere attività fisica,  con l’ esclusione di qualsiasi altro liquido, +  mezzo cucchiaino di sale (integrale marino) che viene aggiunto al cibo per controbilanciare la maggiore assunzione di acqua. (Mamme ricordatevi di fare bere i vostri bambini piccoli, specie quando tossiscono o presentano eczemi!)

Il francese Dr. Jacques R. Gesret ha curato con successo fin dal 1984 migliaia di casi di asma, dopo aver perso il figlio all'età di 10 anni per una crisi d'asma dovuta ad un errore medico. La sua cura prevede una guarigione completa in 3 o 4 sedute intervenendo manualmente sulla forma della gabbia toracica... Secondo lui le difficoltà respiratorie (specie quando si fa sport) si possono fare cessare immediatamente nella maggioranza dei casi con il massaggio del punto di arresto situato sotto l'ascella sinistra. Questo purchè si tratti di un disturbo espiratorio (asma vera = spasmo dei bronchi), perchè se invece si trattasse di un disturbo inspiratorio (falsa asma = spasmo della faringe), non ci sarebbe altro da fare che riposarsi. 

Contrariamente a quelli che controllano l'informazione mondiale sull'asma, questi medici non sono sponsorizzati da nessun laboratorio, nè da nessun sistema commerciale o corporativo, così non devono ringraziare nessuno e mi hanno trasmesso una forte sensazione di passione che riscalda l'anima e che rende credibili. Non navigano nell'oro, ma sanno aiutare gratuitamente molte persone; non scrivono libri, non rilasciano interviste a giornali e televisioni, eppure sono conosciuti da molti  e sono arrivati anche alla nostra conoscenza ed alla mia in particolare, che pure non sono nè un medico, nè un malato, ma solo una persona attenta a quello che succede "fuori dai mass media", perchè è qui che si trova la verità (la verità per me altro non è che la realtà).

Evidentemente anche qui funzionano alla grande le stesse leggi che governano l'economia: quelle del passaparola! Nel corso della puntata 11 abbiamo cercato di evidenziare la differenza tra il marketing, che mistifica i fatti e la comunicazione, che cerca di descrivere la realtà. Ne abbiamo avuta una illuminante conferma anche qui a Padova nel recente caso del Dr. Paolo Rossaro, medico assurto alle cronache nazionali. Si tratta di quel tipo di medici descritti come inetti, millantatori, responsabili di turpi reati ed atroci responsabilità, che sono invece di fatto circondati da un'inamovibile stima e fiducia, direi addirittura amore, da parte dei loro pazienti e della comunità in cui operano. Forti dei frutti che hanno portato ad  innumerevoli casi di guarigioni indiscutibili da malattie gravissime, durante molti anni di attività svolta con studio, competenza e con grande passione,  si sono guadagnati una credibilità, che i mass media invece che minimamente scalfire, possono solo ulteriormente esaltare. Lo stessa esperienza l'abbiamo  verificata nel caso di un altro medico padovano, il Dr. Roberto Zanella, caso pressochè speculare di qualche anno prima.

Si tratta sempre di medici che rappresentano appieno l'immaginario collettivo del medico eroico,  quello stesso ideale che ispira molti giovani quando decidono di entrare all'università per preparasi a questa professione! Tanto che oggi sono in molti (sempre di più!) a chiedersi che cosa aspettino i medici di questo tempo storico ad abbandonare  gli stupidi protocolli, cui sono costretti da una medicina senza anima e senza cuore.

Anche in questo caso è probabile che i cambiamenti non arriveranno mai ad opera della casta medicale, ma arriveranno grazie all'opera della gente comune, pur indotta ed ispirata da questi medici eroici. Ci chiediamo per contro se l'alto numero di suicidi riscontrato tra la classe medica più che al tradimento del giuramento di Ippocrate, non sia piuttosto riconducibile tradimento di un grande altro Medico, al pari di Giuda.... ( "curate i malati che vi si trovano e dite loro: E' vicino a voi il regno di Dio" Luca 10 (1, 8-9 ) - MISSIONE DEGLI APOSTOLI DI CRISTO ).
Ma perchè non decidono di diventare liberi, invece di uccidersi?

STIAMO OSSERVANDO NEL CONTEMPO CHE TANTE TRASFORMAZIONI DI QUESTO GENERE SI STANNO COMPIENDO IN MOLTE PROFESSIONI ED ATTIVITA' UMANE !  Questo è frutto della naturale legge di compensazione, come reazione alle tante ingiustizie e scelleratezze compiute oggi nel nostro mondo. 

Alcuni di questi medici prima citati sono non credenti, eppure abbiamo avuto da tutti lo stesso tipo di risposta tutte le volte che abbiamo potuto intervistarli. Senza  discutere la bontà dei loro risultati, peraltro evidenti, abbiamo  però chiesto loro come spiegano le guarigioni definitive da malattie anche molto gravi dei loro pazienti, nonostante essi abbiano agito solo a "livello fisico". Man mano che la cura  procedeva tutti hanno risposto di avere notato da parte di questi pazienti,  una grande trasformazione dei loro processi  psichici e grandi aperture spirituali.

Riteniamo che la loro passione, dunque il loro amore,  abbia contagiato le persone con cui sono venuti in contatto... come un qualche singolare ed inarrestabile meccanismo, che si sta sempre più manifestando e diffondendo in chi affronta la propria professione con coraggio e dedizione gratuita (ricordo il passaggio di Gesù in Matteo 9,2 "...Ed ecco, gli portarono un paralitico steso su un letto. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati»). Sarà interessante approfondire questo tipo di meccanismi quando affronteremo le valenze spirituali, legate al campo del cuore. 

In questa sede ci preme piuttosto affrontare il meccanismo dell'allergia, visto che parliamo di asma.
La prima osservazione è quella che un malato d'asma ha facilità d'inspirazione e difficoltà d'epirazione. A seguito dei significati dell'aria già approfonditi nelle puntate precedenti, possiamo già notare il problema inverso rispetto al raffreddore-influenza,  quando parlavamo di carenza nel "prendere" l'aria. Qui si tratta dell'esatto opposto: del prendere troppa aria a danno dell'azione del "renderla". Può trattarsi del solito atavico meccanismo infantile dell'accettare, dell'assumersi , del "prendersi"  troppi impegni, compiti gravosi o troppe restrizioni pur di farsi amare e/o di farsi accettare! Per dimostrarci più forti di quello che siamo in realtà, "più bravi", ci sentiremo invece poi soffocare da questo peso, quando arriva il momento di dimostrare ciò che siamo in grado di fare in realtà ..., quando arriviamo alla resa dei conti.
Una caratteristica tipica di chi vede minacciati i confini  del proprio territorio, è anche quella di non saperli ben riconoscere questi confini!
Di qui la difficoltà a riconoscere i propri limiti e così via in un CIRCOLO VIZIOSO, di cui parleremo tra qualche paragrafo.
L'atteggiamento sarà dunque quello di pretendere che le cose avvengano come dico io,  a modo mio, indipendentemente dalla realtà (gli altri invece mi evidenzieranno quanto assurdo e pazzo sia il mio comportamento... o meglio il più delle volte mi diranno direttamente che sono assurdo e pazzo io stesso, vista l'insana abitudine del giudizio così diffusa !).
Unico modo di uscirne sarà quello della malattia, altro modo per "risolvere" ed attirare di nuovo l'attenzione ("affetto" surrogato dell' "amore"), una volta crollato miseramente il castello costruito in precedenza. 

Un altra considerazione riguarda il termine "territorio", che ricordiamo è diversamente inteso a seconda del sesso, dei tempi e dei luoghi. Si intende tutto ciò lo rappresentava per l' "uomo primitivo" ed ancor prima nella catena evolutiva per  l'"animale": pensiamo per esempio alle strenue lotte per difendere la propria tana/caverna, o per conquistare una femmina contesa da un altro maschio, o ancora nella competizione per il potere supremo in caso di lotta contro il capobranco... Oggi non esistono più questo tipo di lotte strenue  nella società moderna, ma il concetto di territorio e spazio sono stati trasfigurati nelle nostre idee e desideri,  nelle nostre aspirazioni, nei nostri sogni e in tutte quelle che sono le nostre competenze, dalla famiglia ai figli, al rapporto di coppia, alle cerchie di amicizie, dalla competizione nei rapporti di lavoro fino alle competizioni tra aziende. Sembrerà una bestemmia per la nostra mentalità, ma è necessario anche ricordare che la proprietà privata è stata inventata dall'uomo, non certo creata da Dio! ( nota il passaggio di Luca 17,26-37 su queste parole di Gesù:
"Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'uomo: mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece perire tutti.
Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano;29 ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti
."
E' interessante notare che c'e' stata una evoluzione sulle attività degli uomini tra i tempi di Noè e quelle ai tempi di Lot (distruzione di Sodoma e Gomorra). Precisamente "avviene" l'invenzione del concetto di "proprietà privata", appunto un passaggio epocale, visto che la generazione di Lot ha iniziato a "fermarsi", a stanziarsi definitivamente:  diversamente da prima ora infatti con questa generazione si compra, si vende, si pianta, SI COSTRUISCE !).Questa osservazione non sarà indifferente qualora si desideri affrontare il meccanismo delle allergie, perchè a questo passaggio epocale corrisponde nell'animo umano la prima possibiità di "blocco" del movimento, legato appunto al concetto di "territorio". 

Possiamo così ora affrontare il meccanismo che soggiace alle "allergie dell'anima" e quindi ad ogni tipo di allergia, visto che per compensazione si manifestano a cascata prima nel livello psichico e poi, se non risolte, per ultimo nel livello fisico.

A questi "blocchi" possono spesso essere legate anche certe nostre errate convinzioni, che tanto ci condizionano nelle nostre relazioni, costituenti il nostro territorio. A seconda di come intendiamo il nostro territorio, infatti ci possiamo sentire soffocare, oppure sentirci di scarsa importanza, come invece sentirci liberi quali un uccello nel cielo.

Potremmo definire l'allergia come un processo legato ad un fotogramma di un film lasciato in sospeso. Normalmente si tratta di un fotogramma rimosso dalla nostra infanzia, ma è possibile risalente addirittura anche a generazioni precedenti, perchè potrebbe accaderci per esempio esattamente all'età in cui l' "evento "trauma" (ma sarenne meglio dire l'"evento opportunità" !)  è accaduto ad un nostro genitore...
Che cosa c'è in questo fotogramma?
Un evento che registra un black-out caratterizzato da un doppio blocco: un blocco emozionale che a sua volta lega e  blocca uno o più sensi: è il senso principale che stavamo utilizzando nel momento in cui abbiamo subito il trauma improvviso. Se stavamo mangiando qualcosa svilupperemo un'allergia per quel dato cibo, se stavamo toccando qualcosa svilupperemo un'allergia per quel dato tipo di tatto, se stavamo respirando qualcosa (un odore, un vento particolare, qualceh sostanza nell'aria etc.) svlilupperemo un'allergia per quell'odore particolare, se il dolore traumatico è stato accompagnato da un determinato tipo di suono, di timbro o di tono, diverremo allergici a quel tipo di suono (o di frequenza) e così via. Tutte le volte che la nostra vita ci metterà di fronte un evento (si tratta di un tentativo di riavvio di un motore inceppato!) per cui il nostro "senso bloccato", dovesse rivivere quella situazione, la stessa che ci riporta al trauma originario, se non lo risolviamo ricadremo in quella medesima situazione, in quel corto circuito, associando automaticamente il "blocco del senso"  all'emozione di dolore provata nel momento del trauma. Se per esempio ci colpisce improvvisa la notizia di un lutto durante la stagione dei pollini, saremo allergici ai pollini ed ogni volta che il nostro naso registrerà quel tipo di pollini, a livello inconscio verremo scaraventati a quel tipo di emozione, ferma, bloccata da allora in quello stato di black-out.

Ma l'evento incriminato  può essere di varia natura, perchè esistono anche i "mini-traumi": un bisticcio importante con un amico, una parolaccia od una offesa inaspettata, una caduta, una morosetta che ci lascia, un evento vissuto come tradimento da parte di un genitore, un fratello, uno zio o di una maestra, un'ingiustizia subita o un rifiuto importante che ci ha colpito e così via con miliardi di possibili esempi simili).
Sono tutte le prove, le opportunità che la vita ci dona per permetterci di evolverci, per pungolarci, per spingerci, farci procedere nel cammino verso la nostra realizzazione, per realizzare i nostri desideri e la nostra felicità.
Tutte le volte che prendiamo una strada sbagliata, "contro-natura", interviene un blocco, che ci inchioda lì finchè non saremo in grado di affrontare quel dato tipo di situazione di fronte alla quale ci siamo dimostrati impreparati, avendo reagito in un modo scorretto e poco conveniente. 

Come fare per superare questo blocco?
Sarebbe banale rispondere: mettiamo in pratica il Vangelo; questo sarebbe da molti ed in gran parte visto come fumo negli occhi (ma era così' anche al tempo di Gesù...).
Allora rispondiamo che ... Dipende!

Dipende dal nostro livello energetico. Quindi dalla  nostra capacità di far fronte al carico-scarico dell'energia vitale. Anche di questo ci occuperemo quando arriveremo al cuore. Tradotto in termini per ora più comprensibili, diciamo che spesso basta solo riconoscerlo questo fatidico blocco, facendo così "onore" all'"evento-causa", che ha ora finalmente esaurito la sua funzione "educatoria". Altre volte lo si supera automaticamente dimenticandosene per sempre, una volta cambiata - per altri eventi nel corso dell vita - quella data convinzione errata, che stava alla base della nostra "errata" reazione all'evento stesso. In altre parole superando quella data paura ( faremo una intera puntata su tutti i meccanismi concreti di carico-scarico dell'energia vitale!). Altre volte ancora con il taglio del cordone ombelicale, si riesce in un sol colpo a liberarsi automaticamente di tutte le zavorre legate non solo alle relazioni scorrette con i nostri genitori, legate alla nostra educazione, ma addirittura legate al nostro albero genealogico. Ci stacchiamo così da meccanismi automatci di reazione agli eventi, che la nostra progenie si porta avanti da generazioni.

Non possiamo entrare in questa sede nell'ambito dei meccanismi salvifici (qui solo accennati) insiti in questo tipo di  processo, che permette a noi di "salvare" le nostre generazioni passate e, volendo, addirittura quelle future (visto che in realtà - a  livello spiritiuale - esiste solo il presente...!)(stiamo già ora vivendo la vita eterna!)(ricordate il reiterato invito di Gesù "Il regno di Dio è vicino"?).
Non solo: qualora non ce la facessimo noi, questo potere salvifico sarà sempre possibile per un nostro discendente: anche qui sta il fondamento della speranza cristiana, non certo nel regno di Dio, che per un cristiano è certo e presente e quindi non lascia posto a nessuna sperenza e dubbio. Esiste solo la certezza! 

Eh, sì siamo proprio tutti destinati ad essere eroi..., infatti la  nostra era è una era eroica. Basta svegliarsi, per potersela gustare intensamente questa nostra vita ... SEMPRE CHE NON ABBIAMO IL SENSO DEL GUSTO BLOCCATO ! ( Scusate la battuta ma ... con tutte quelle schifezze, che accettiamo oggi di mangiare...)
Fantastico, no? 

A proposito di schifezze del mangiare, ricordiamo che molte allergie ed intolleranze alimentari (ma ci sarà un puntata anche su questo), sono dovute non tanto a quel tipo di cibo, quanto piuttosto sono fortemente facilitate dagli additivi chimici (e dalle loro combinazioni chimiche) usati nella produzione industriale di quel dato cibo, nel suo stadio agricolo o nel suo stadio di allevamento se si tratta di un cibo di origine animale!  Altra causa di intolleranza sono gi organismi geneticamente modificati (che saranno ufficialmente accetatti per l'umanità tra pochissimi giorni!!) , motivo in più per alimentarsi solo di cibi organici.
Quando il nostro corpo, a causa degli eventi sopra accennati, non dispone più di sufficiente energia per smaltire le varie scorie e tossine, categoria cui apparatengono anche gli ogm, vengono favoriti processi di intasamento per cui, i blocchi di cui sopra vengono sempre più "consolidati" e il livello energetico sempre più depresso in una specie di circuito vizioso, come sopra citato. Introdurre molta chimica nel nostro organismo tramite alimenti industriali e prodotti farmaceutici, significa innescare delle possibilità di combinazioni chimiche tra i vari componenti con consegnenze insondabili e difficilmente prevedibili.  

Se nel momento in cui la vita ci mette di fronte un evento, cui non sappiamo reagire correttamente - l'evento da cui si origina l'allergia con il meccanismo prima descritto - se in quel determinato e preciso momento dovessimo essere "sotto effetto"  della chimica ingerita e qualche nostro senso/emozione  viene bloccato/a in quel fotogramma di cui questa combinazione chimica fa parte, sarà quella combinazione chimica a "farla da padrone"  in certe situazioni della nostra vita.
Saremo così inconsciamente - e sottolineo che il livello nervoso attivo sarà del tipo involontario -  obbligati ad entrare  in quei binari,  voluti e programmati, da chi ha preconfezionato quella data combinazione chimica negli alimenti così associata poi magari ad un evento mediatico, ideato appositamente per sucitare determinati tipi di emozione da combinare con il nostro "senso" da bloccare,  o da tenere bloccato e legato a tripla mandata ...!!!

Sembra fantascienza, ma queste combinazioni chimico-sensuali sono continuamnete testate in laboratori tecnologicamente sofisticati e lanciati preconfezionati  via mediatica in un "pacchetto" o "kit magia" contenente  certe emozioni attraverso per esempio uno spot televisivo e soprattutto spettacoli mediatici appositamente ideati. Sempre più spesso per catturare il maggior numero di prede possibili, gi spettacoli mediatici sono multimediali (vengono lanciati contemporaneamnete al cinema, nella musica, a teatro, nei libri, nei videogiochi, nei parchi divertimenti, nel web, nei grandi magazzini ed ipermercati,  etc.).
Grandi networks si spingono ancora oltre ideando pacchetti vacanze di questo tipo (è proprio il caso di dire "all-inclusive"), pacchetti studio e prodotti per nuovi sistemi educativi nelle scuole. 

Un dolore o una paura improvvisa, quindi  un acuto coinvolgimento emotivo associato ad almeno un "senso" permanentemente  in stato di black-out: questa foto deve rimanere stampata indelebilmente nel nostro inconscio più profondo per il maggior tempo possibile, in modo da legare la psiche e lo spirito al passato.
ESATTAMENTE IL CONTRARIO DEL MODELLO PROPOSTO DAL VANGELO.
SI TRATTA DEL MECCANISMO PERVERSO DELL' "ANTIMIRACOLO":
ECCO DOVE RISIEDE LA DEFINIZIONE DELL'ALLERGIA DELL'ANIMA!
Credo bene che la nostra anima sia allergica a meccanismi così contrari rispetto alla nostra natura!

Le nostre allergie ci segnalano questi meccanismi spirituali avvenuti in noi, affinchè possiamo porvi rimedio!

Facciamo pure tutte le prove allergiche che vogliamo e prendiamo pure tutti i farmaci che vogliamo, ma temo che se non siamo disposti ad affrontare queste tematiche sarà solo ulteriore energia sprecata. 

Torniamo infine  alla "nostra" asma ed analizziamo il nostro vissuto alla luce di questo specchio visto lungo quest'ultima pagina (ricordiamo che le allergie dei nostri figli normalmente sono parte di questo specchio, con il quale ci segnalano soppressioni e blocchi che attendono da molti anni di essere finalmente liberati in noi, loro genitori: se guariamo noi, guariscono istantaneamente le allergie dei nostri figli!). Troveremo di tutto:  meccanismi di manipolazione e rifiuto della nostra autonomia per cercare di conservare l'affetto dei genitori, per esempio. Ancora una volta si evita di crescere e torniamo al meccanismo satanico del blocco, del solito circolo vizioso... mancanza del taglio ombelicale con i genitori, che si riflette nel rapporto di coppia e così via in una situazione sempre più soffocante ed impotente (ma non più ignorante adesso, dopo avere riflettuto con l'aiuto di queste righe!) di cui l'asma si alimenta.

Ci sono sistemi molto potenti e facili da usare per liberarsi da questi impedimenti, ne parleremo diffusamente, parlando del Vangelo applicato alla vita di tutti i giorni. Oh pardon, scusate la parola, ... ne parleremo vedendo come liberarsi da questi impedimenti nella vita di tutti i giorni: è una cosa semplice, basta avere pazienza. 

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Passiamo questo materiale trasmessoci da un nostro lettore, padre di una ragazza asmatica fin dall'infanzia. Non conosciamo questo metodo poco noto di trattamento e cura di questa malattia, ma pensiamo possa interessare anche altri oltre a noi. Si tratta del metodo BUTEYKO. Queste righe sono una trascrizione di una conferenza che ne parla, alla quale ha assistito Franco Verdoglia di Trieste. Si tratta di una trascrizione della conferenza proveniente da appunti personali e che non è stata rivista dal relatore. Ci sembra un metodo interessante per quelle persone, vedi per esempio i bambini, che hanno preso l'abitudine a respirare con la bocca, più soggette quindi all'iperventilazione. Pensiamo poi a tutte le connessioni con il sistema che fa capo all'epiglottide, ai denti magari storti, etc... e a tutti i loro significati, in parte visti anche recentemente in una delle conferenze a Codiverno.
 
Aurisina, 13 VI 2005

 

Asma, Ansia, Stress, Attacchi di Panico, … e metodo BUTEYKO

La dottoressa Flavia Lollis spiega questo metodo, messo a punto dal medico ucraino Kostantin Pavlovich BUTEYKO.

Il dottor Buteyko ha casualmente osservato una relazione tra l’ipertensione e l’iperventilazione ed ha associato l’iperventilazione anche all’asma, di cui soffriva. Ha compiuto su se stesso i primi esperimenti, poi estesi ad altri asmatici. Ha quindi portato l’attenzione sul respiro, importante nella scuola medica dell’India e dell’estremo oriente ma trascurato in occidente.

Il Ciclo dell’Ossigeno.
Il respiro è una forma di nutrimento. Al nostro corpo sono necessari circa 4-6 litri di ossigeno al minuto.

L’iperventilazione non è un problema finché è momentanea, ad esempio per uno spavento o negli apneisti, ma diventa un problema se è cronica, cioè se la quantità di ossigeno raggiunge il doppio o fino a sei volte la quantità necessaria.

L’aria che inspiriamo è composta al 20% da ossigeno, al 78% da azoto, 2% da gas rari e 0,03% da anidride carbonica (CO2). Quella che espiriamo è composta dalla stessa quantità di azoto, 16% ossigeno e da 3,5 a 4 % di anidride carbonica.

Gli alveoli bronchiali sono come dei sacchetti che si gonfiano e si dilatano durante l’inspirazione, entrano così in contatto con i capillari arteriosi e venosi determinando uno scambio d’aria con il sangue. L’ossigeno passa al sangue che a sua volta cede anidride carbonica. Il sangue però possiede sempre un 6% di anidride carbonica. Il sangue porta l’ossigeno alla cellula che lo trasforma in anidride carbonica (CO2) ed acqua (H2O). Le cellule in questo modo possono compiere il loro lavoro, ad esempio se fanno parte di un muscolo producono l’energia per muoverlo.

Problemi dell’Iperventilazione.
L’iperventilazione è un problema perché il risultato non è un maggior apporto di ossigeno nel sangue ma espello una maggior quantità di anidride carbonica. L’emoglobina, contenuta nei globuli rossi, trasporta l’ossigeno del sangue. La quantità di emoglobina determina la quantità di ossigeno trasportabile. L’anidride carbonica invece è disciolta nel sangue. Il risultato quindi è una diminuzione di anidride carbonica nel sangue, negli alveoli e nelle cellule. L’anidride carbonica non è dannosa ed anzi svolge funzioni importanti. Poiché è un vasodilatatore in caso di carenza i muscoli lisci si contraggono: i bronchioli (causando asma), le vene e le arterie (aumenta la pressione), l’intestino ed il colon (causa coliti spastiche).

Il motivo di queste reazioni è che il corpo rileva la carenza di anidride carbonica, quindi ne limita la fuga, chiude le vie respiratorie, producendo muco o catarro, causa ostruzione del naso, sinusiti, raffreddori.

I broncodilatatori (es Ventolin) apre i bronchi, quindi determina un aumento della carenza di anidride carbonica. In realtà gli asmatici hanno la fortuna che la loro patologia evidenzia il problema, la carenza di anidride carbonica, di cui soffrono altre persone pur prive di sintomi evidenti.

L’anidride carbonica inoltre è importante per il rilascio dell’ossigeno dal sangue alle cellule. L’emoglobina rilascia l’ossigeno dove c’è una maggior concentrazione di anidride carbonica (effetto Bohr). La carenza di anidride carbonica causa un legame più stretto tra emoglobina e ossigeno, quindi i tessuti sono poco ossigenati. Gli esami del sangue rilevano in questo caso poca differenza nei valori di emoglobina tra vene ed arterie.

Se i tessuti sono poco ossigenati ci si sente più stanchi, si va verso la stanchezza cronica, ne risentono in particolare le cellule del cervello, del cuore, del fegato e delle ghiandole surrenali. Ad esempio le ghiandole surrenali producono pochi ormoni, compreso il Cortisolo (il cortisone naturale presente nel nostro corpo). Ne consegue un indebolimento dell’apparato immunitario, che sballa, rendendoci vulnerabili agli attacchi di virus ed influenze, e non riconosce gli agenti esterni causando allergie.

L’anidride carbonica regola anche la produzione degli enzimi durante la digestione, ad esempio la proteina del latte non è scomposta, ci intossica, rendendoci intolleranti al latte. I sintomi variano dal mal di testa alle riniti, e possono manifestarsi anche dopo alcuni giorni dall’ingerimento del latte. La reazione è individuale.

Altri problemi possono essere l’ipertensione, della quale soffriva lo stesso Dott. Buteyko, in forma grave e dalla quale guarì completamente, gli attacchi di panico, disturbi alla vista, il diabete (in fase iniziale), i problemi causati da respirazione anaerobica (produzione di acido lattico) ed i crampi notturni (per i quali si consiglia mezzo cucchiaio di sale oceanico grezzo, integrale, in mezzo bicchiere d’acqua).

Le Cause.
La causa principale dell’iperventilazione è lo stress. Reagiamo ancora come l’uomo delle caverne, di fronte ad un pericolo il corpo si prepara alla lotta o alla fuga, aumenta il glucosio, l’ossigeno, l’adrenalina, la glicemia e la frequenza del respiro.

Possono esistere anche cause fisiche come un endema polmonare in altitudine, incidenti all’apparato respiratorio, il fumo attivo o passivo, un enfisema. Il metodo naturalmente non è in grado di restituire anche la funzionalità agli alveoli polmonari danneggiati.

Nessun farmaco è ritenuto responsabile dell’iperventilazione. Eczemi, psoriasi o eritemi sono manifestazioni allergiche causati da carenza di cortisone naturale, che a sua volta può essere causato dall’iperventilazione. L’asma che segue un trattamento al cortisone è semmai un radicamento del problema.  

Diffusione del Metodo.
Dopo le prime pubblicazioni (anni ’60), il ministero della sanità russa ha approvato questo metodo in via provvisoria (1964), poi, visti i risultati, in via definitiva (1982), a spese dello stato per alcune patologie respiratorie come l’asma, l’angina pectoris (colpisce il muscolo del cuore), la bronchite cronica.

Il sistema si è dimostrato utile anche per problemi circolatori, morbo di parkinson, e benefico anche per i malati di AIDS ed allevia gli effetti collaterali alle vittime di Chernobyl. In definitiva tutti ne traggono benefici.

Dalla Russia il sistema si è diffuso in Australia, dove si trova la più alta concentrazione di asmatici del mondo. Michael Cichorsky, manager del marketing della ditta farmaceutica GLAXO, è stato sfidato ad una conferenza da un istruttore del metodo Buteyko affinché si mettesse per tre settimane nelle sue mani, ha imparato il metodo, si è licenziato ed ha aperto una clinica privata che applica il metodo.

Il metodo si è poi diffuso in Canada, negli USA, in parte in Oriente, in Gran Bretagna ed Irlanda. Gli sperimentatori scientifici australiani, americani ed inglesi si sono dichiarati favorevoli: l’85% degli asmatici trattati smette l’assunzione di farmaci, il 10% li riduce e solo il 5% prosegue l’assunzione dei farmaci.

Buteyko inizialmente riceveva in cura solamente i casi disperati ed otteneva miglioramenti notevoli nel 70% dei casi. Da 5-6 anni il metodo è arrivato anche in Italia. Si tengono corsi a Prato, Bari, Milano, Roma, Padova ed una donna russa che ha lavorato con Buteyko insegna il metodo a Belluno.

Limitare l’Iperventilazione Cronica.
È possibile rieducarci ad una corretta respirazione mediante esercizi che ne cambiano progressivamente la frequenza. Kostantin Buteyko a 32 anni si è sentito dire che aveva ancora pochi mesi di vita, è morto due anni fa ad ottanta anni.

C’è un test chiamato Pausa-Controllo per determinare in modo abbastanza esatto il nostro stato di iperventilazione. Guardiamo l’orologio, vuotiamo i polmoni espirando, tratteniamo il respiro fino al momento in cui avvertiamo il primo stimolo di respirare (non è da trattenere il fiato il più possibile), memorizziamo il tempo e riprendiamo a respirare normalmente.

Una persona sana resiste 60 secondi, sono il 6,5% della popolazione mondiale e la dottoressa Flavia Lollis non ne ha mai incontrata una; al massimo qualcuno ha raggiunto i 52 secondi. I monaci tibetani raggiungono i 120-150 secondi. Si è sufficientemente sani arrivando a 45-55 secondi mentre si è a rischio asma arrivando sotto i 20 secondi. Test di laboratorio con misurazioni scientifiche confermano la validità di questo test aleatorio.

La durata cala bruscamente in caso di sonno, cibo intollerante, arrabbiature e stress.

Un primo esercizio di rieducazione è rimanere senza respirare per la metà del tempo massimo, ma chi ha problemi lo eviti. Esistono due tipi di esercizi: curativi, per ripristinare un livello accettabile di anidride carbonica, oppure esercizi per una terapia d’urgenza, tecniche diverse a polmoni vuoti. C’è un libro in italiano di Rosa Maria Chicco (già console italiana a Capodistria), “Attacco all’Asma” delle edizioni BLU International Studio (12 EURO), ma pochi riescono da soli ad imparare con successo gli esercizi (fatto confermato da uno dei presenti). Lo stesso Buteyko aveva scritto un libro ma poi lo ha ritirato. I corsi normalmente si tengono un sabato e sei altre mezze giornate.

 

 

 




10.28 Altro per aiutare la guarigione da enfisema polmonare.

Il pericoloso vizio di fumare e la bronchite cronica sono le principali cause di questa malattia che altera le pareti degli alveoli, provocando all'inizio una perdita di elasticità e alla fine distruggendole.
La riduzione della superficie degli alveoli riduce l'adeguata ossigenazione del sangue, provocando una progressiva difficoltà di respirazione. All'inizio tale difficoltà si presenta dopo qualche sforzo fisico, alla fine anche a riposo. 

La perdita di elasticità dei tessuti trattiene l'aria all'interno dei polmoni, promuovendo l'appiattimento del diaframma. II torace si presenta dilatato, come se fosse in permanente ispirazione, o un torace a forma di barile. 

L'accumulo di muco durante la notte raddoppia la tosse al risveglio. Giacché l'espettorazione è difficile, aumenta la sensazione di soffocamento, il che porta grande sofferenza al paziente. I1 malato crede che il male sia dovuto al fatto che l'aria non entri nei polmoni, ma in realtà ciò che succede è che l'aria trattenuta all'interno dell'organo fatica ad uscire. 

E' fondamentale il lavoro di fisioterapia di rilassamento fisico e mentale e la rieducazione del controllo dei movimenti respiratori. L'espirazione deve durare il doppio dell'ispirazione. 

Un massaggio vibratorio sulla schiena, eseguito con il bordo esterno delle mani, ogni giorno per circa dieci minuti. Inspirare velocemente dal naso ed espirare lungamente dalla bocca, con il corpo piegato in avanti con un angolo di circa 20°.

Si dovrebbe camminare dagli 8 ai 15 km al dì.

Questa malattia spesso segnala un'ultima importante opportunità alle persone anziane, che a causa delle loro convinzioni hanno per lungo tempo limitato la loro vita, il loro spazio, il loro fiato vitale. I loro genitori, il galateo, il politically correct ...

politically correct

li ha sempre obbligati a recitare una parte che non era la loro, fin dal momento in cui hanno subito un particolare trauma a questo riguardo. Un trauma che li ha costretti per una vita su un binario, che non era il loro... Invece avrebbero voluto realizzare il progetto per cui Dio li ha creati, ma non hanno avuto abbastanza coraggio e determinazione, non ce l'hanno fatta a staccarsi... da volontà dei genitori, o di altre persone, di cui dovevano soddisfare delle aspettative.

E' un'ultima chiamata in estremis: se non ce la dovessi fare, lascerò comunque  un messaggio importante ai posteri, alla propria discendenza: forza voi dovete farcela, non fate come me!

E' una condizione della povera gente, quei poveri a cui dare tutta la nostra amorevole compassione (Matteo 9:36 "Vedendo le folle, ne ebbe compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore").

Quando i muscoli non lavorano correttamente infatti possiamo avere un problema di svalutazione. In caso di enfisema, il diaframma viene abbassato e quindi non funziona più correttamente. Ciò significa che gli altri muscoli sono chiamati ad uno sforzo maggiore, poiché non sono efficienti come il diaframma. Quando questo accade, i pazienti possono provare una sensazione di affanno o fiato corto.  Gli altri muscoli coinvolti nella respirazione si trovano tra le costole ed alcuni muscoli che si estendono dal collo alle costole superiori. Il diaframma, i muscoli tra le costole e uno dei muscoli nel collo, chiamato muscolo scaleno, vengono usati in quasi ogni respiro. Se ci serve un aiuto in più per espandere i polmoni, “reclutiamo” altri muscoli del collo e delle spalle.

Qui con le spalle subentra il discorso sul cuore, che rinviamo per l'ennesima volta a quella materia, che tratteremo. Chi alza le spalle di fronte ai problemi della vita, prima o poi può trovarsi di fronte a problemi di rigidità di questi organi... ma chi preferisce alzare le spalle, ha qualche problema specifico di cuore indurito... oltre che problemi di peso e giogo... (Matteo 11,30; "Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero").Ma come è possibile che un figlio di Dio possa svalutarsi? Come facciamo a non sapere e credere che siamo tutti figli della luce? Che abbiamo dei poteri enormi, quanto semplici, se solo decidiamo di utilizzarli?  (Matteo 10,8: "Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni").

Ah! Se potessimo guarire istantaneamente dalle nostre paure, che ci impediscono di provare queste emozioni liberanti...!

Ma chi ce lo impedisce in fondo di fare questo, qui ed ora? Non siamo solo noi gli unici responsabili di noi stessi? Non è forse vero che in tutto l'universo l'unica cosa che abbiamo il potere di cambiare siamo solo noi stessi? Anche ora che siamo vecchi e saggi, che non abbiamo più nulla da perdere: quali altre resistenze abbiamo ancora che ci trattengono?

Alla fine di questa vita ci troveremo per la prima ed unica volta soli , a rispondere di noi stessi e solo di noi stessi. Prima di quel momento un'ultima grande opportunità di pentimento, di conversione, di guarigione. Solo allora potremo tornare ad essere ancora utili e testimoniare con la nostra vita, la gloria di Dio. (Giovanni 11,4 All'udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non è per la morte, ma per la gloria di Dio, perché per essa il Figlio di Dio venga glorificato»).

RICORDIAMOCI SEMPRE CHE SE ANCHE NON SAPESSIMO COMPRENDERE E REALIZZARE PER QUALE PROGETTO DIO CI HA CREATI, CI RESTA SEMPRE UNA RAGIONE ANCORA IMPORTANTE DI VITA: AGIRE PER LA SUA GLORIA!

Queste argomentazioni ci consentono di entrare in un argomento delicato, oggi sempre più d'attualità, viste le proposte di legge che si stanno realizzando in Europa sull'eutanasia. L'uomo è l'unico mammifero che non riesce normalmente a vivere un'età pari a otto volte la propria "età della crescita". Vogliamo dire che l'uomo dovrebbe vivere normalmente 128 anni circa (8x18)! Quindi c'è qualcosa che ancora non funziona nella nostra vita e forse non abbiamo ancora appreso a vivere secondo natura... così come facciamo così fatica a mettere in pratica il Vangelo..., nonostante Gesù l'abbia sempre definito il "regno vicino" ed il "regno dei semplici"...

Avete pensato come mai sia così necessario attaccarci addosso l'etichetta di cristiani?... Certe volte mi viene da pensare che la Chiesa debba ricorrere all'aggettivo "cristiana", quando vuole definirsi "ai terzi", solo perchè altrimenti non verrebbe mai riconosciuta come tale. Da qui la necessità di definirsi "cristiana".

Ma un miliardo di etichette non fanno nemmeno una sola realtà! 

Chi non ci dice che una malattia terminale di un nostro genitore o parente, anche se colpito da qualche forma di demenza che ne limita la coscienza (o l'incoscienza?) non sia per lui necessaria, per compiere determinati passaggi, magari registrati a livelli, che noi definiamo inconsci, solo a causa della nostra ignoranza? E non è che noi preferiamo toglierci dal "davanti agli occhi" certe sofferenze, forse per noi stessi salvifiche, se troviamo il coraggio di affrontarle? Siamo consapevoli che si tratta in ogni caso di un monito per i posteri (ricordiamoci del significato e dell'importanza del nostro albero genealogico!), qualora non si decida di mettere mano a certi cambiamenti che la vita ci richiede insistentemente, magari "in estremis" con certe tipi di malattie, che ci ostiniamo a non voler ascoltare? 

... O di una Gloria che ci ostiniamo a non voler riconoscere nella nostra vita al nostro Dio? 

 


10.29 Cibi, muco e catarro.

 
Il morbillo è sempre stato trattato dalla nonna, non c'è mai stato bisogno dei medici. Adesso invece può uccidere anche il morbillo, a causa delle complicazioni in polmonite. Ciò può essere dovuto all'introduzione di moderni sciroppi farmaceutici antitosse. In caso per esempio di bronchite, la tosse è un sintomo necessario, che favorisce l'eliminazione del muco, delle impurità, microbi e altre sostanze nocive, favorendo la guarigione della malattia. Mancando la tosse quindi è più difficile espellere il muco, che tende così a stazionare nei polmoni e favorire processi quali la polmonite... I vari tipi di espettoranti naturali devono essere usati quando ci sarà tosse o in intervalli di tre ore. Essi riducono la viscosità del muco, promuovendo la sua espulsione e pulendo le vie respiratorie, senza sopprimere il necessario riflesso della tosse. Questa vecchia ricetta della nonna dunque ci sembra molto interessante, anche se come sempre ci raccomandiamo di farsi assistere da un medico per le dosi (in caso di mmancanza del buon senso...): mettiamo in una pentola uno strato di zucchero di canna ed uno strato di ananas, buccia e gambo compresi. La buccia dell'ananas sarà stata pulita con limone e separata dalla polpa.  In ogni strato mettiamo dei chiodi di garofano e della cannella in canna. E ripetiamo su vari strati. Cucinare fino a quando diventa uno sciroppo. Separare quindi la buccia, che va buttata, mentre l'ananas va mangiato. Nella buccia dell'ananas c'è la bromelina, che fluidifica il catarro. Potete anche semplicemente prendere nelle dosi consigliate dal vostro medico della bromelina naturale, che esiste in commercio. Abbiamo sentito di una terapista che abbina all'ananas un impiastro con la polvere di zenzero...essendo un buon revulsivante elimina muco vecchio: ha trattato con successo le sinusiti di molti portalettere di Padova, evitando operazioni...il muco infatti può creare problemi alle fosse.
 
A questo punto, visto che stiamo per trattare anche la pelle, tanto vale anticipare alcune proprietà di questo meraviglioso frutto (vitamine a parte di cui parleremo in una puntata dedicata). La bromelina è un'enzima che si è dimostrato capace di controllare gli edemi sia di tipo post traumatico - che di origine infiammatoria. Il gambo d'ananas presenta pure una azione antiaggregante piastrinica. L'ananas contiene inoltre principi attivi ad azione fibrinolitica i quali, andando ad agire a livello dei vasi sanguigni, riducono la vasodilatazione e l'eccessiva permeabilità dei capillari, situazioni che possono provocare infiammazioni o dolori localizzati. La bromelina è un'enzima usato anche per intenerire la carne, l’ananas è quindi eccellente nelle marinate di carne o pesce. La bromelina ha l’inconveniente di impedire alla gelatina di rapprendere; se dovete preparare un aspic o un budino fate bollire il succo dall'ananas per due o tre minuti prima di aggiungerlo alla preparazione. La bromelina produce anche una reazione nei latticini: se dovete aggiungere l’ananas ad un prodotto latteo fatelo all’ultimo momento. (motivo in più per consumare yogurt solo con frutta fresca aggiunta al momnento!)(e tassativamnente senza zuccheri, quando si tratti di mescolarli a frutta  acida!). L'ananas è molto utile nei casi di anemia, crescenza, convalescenza, demineralizzazione, dispepsia, intossicazioni, arteriosclerosi, artrite, gotta, litiasi, obesità. Il succo. Per uso esterno, è consigliato per tonificare le pelli normali. 
La cellulite si presenta come un processo infiammatorio che attiva la trasudazione dei liquidi negli spazi intracellulari; se non viene curato, questo processo porta all'atrofizzazione dei vasi capillari ed all'infiltrazione di grasso negli spazi intercellulari con formazione di nodi cellulitici che possono causare anche dolore. L'enzima proteico Bromelina di cui è particolarmente ricco il gambo dell'Ananas, svolge un'azione antiedemigena ed antinfiammatoria che si esplica mediante un decongestionamento delle sedi di infiltrazione cellulitica, facilitando inoltre il riassorbimento dell'essudato.
 
L’ananas è un frutto esotico yin, diuretico, antitossico, con azione antiflogistica(=sfiammante). L'azione diuretica è dovuta alla presenza di acidi organici che combattono attivamente la ritenzione dei liquidi. L’ananas è un frutto "acido" consigliabile come disintossicante per le vie respiratorie, inoltre è digestivo e favorisce l’assimilazione delle proteine. Grazie alla sua forte attività proteolitica la bromelina è capace di digerire in pochi minuti 1000 volte il suo peso di proteine. Si consiglia di mangiarlo al mattino come primo pasto oppure un’ora prima di un pasto proteico. Si raccomanda di non esagerare nella quantità - al massimo mezzo ananas per pasto. Per dimagrire invece: per 2 - 3 giorni - mangiare un chilogrammo di ananas sbucciato al giorno come segue: mezzogiorno: un terzo (circa 330 g) di ananas, alle ore 16.00: un altro terzo, alle ore 19.00: l’ultimo terzo di ananas. Come mangiarlo? Lavare bene la buccia, meglio con il limone, masticarlo come fare una spremuta in bocca espellendo la parte fibrosa, così ha più efficacia, sia come disintossicante che dimagrante.
 
Controindicazioni: i preparati d'ananas potrebbero essere scarsamente tollerati da persone con ulcera peptica attiva e sono da evitare da chi è in trattamento con anticoagulanti, a causa della loro moderata attività antiaggregante piastrinica. La bromelina per le sua proprietà anticoagulanti può, quando somministrata in pazienti trattati con pentossifillina, aumentare il rischio di eccessivo sanguinamento.
 
Tornando al catarro dobbiamo mettere in guardia anche dall'uso nelle malattie polmonari degli antibiotici farmaceutici di sintesi: normalmente sono astringenti (=che attenua le funzioni dei tessuti, p.es. che riduce le secrezioni nelle forme infiammatorie della pelle o delle mucose. Dicasi anche di farmaci che riducono l'evacuazione intestinale) e seccano il catarro, che tende a restare dentro il polmone. Quando il sistema immunitario si riprende e cerca di eliminare il catarro, provocando quindi nuove crisi respiratorie, se a questo punto si prendono nuovi antibiotici, entreremo nella migliore strada per provocare situazioni croniche!
Altro grande problema legato agli antibiotici  è una tossina molto pericolosa: l'acetaldeide, che è un sottoprodotto del lievito. L'acetaldeide è un'eredità anche della candida ed è molto difficile da eliminare dal corpo, resta nei tessuti e causa allergie, indolenzimenti vari e anche perdita di memoria. Il molibdeno è un ottimo minerale, che andrà  a trasformare l'acetaldeide, consentendo cioè al corpo di poterla eliminare facilmente. Il molibdeno si trova facilmente nella frutta fresca e vegetali biologici, difficilmente sui prodotti coltivati con le tecnologie moderne... Per le dosi consultare il medico: non più di 100 microgrammi al giorno per iniziare e poi incrementare non oltre i 300 microgrammi per non più di quattro mesi, anche se ci sono persone che ne prendono anche 1.000 microgrammi al giorno....
 
Riprendiamo ancora una volta il tema delle allergie per completare quanto già espresso nella puntata 27bis e facciamo un esempio che vale per tutti: la carragenina, presente per esempio in molti gelati (visto che siamo in stagione estiva!), nei desserts in genere, nella panna anche da cucina come addensante. La carragenina e' un additivo estratto da alghe rosse usando solventi alcalini. Questi solventi sono in grado di bruciare i tessuti e la pelle di una mano come ogni altro acido.

La carragenina e' un addensatore. E' l'equivalente vegetale della caseina, la stessa proteina che viene isolata dal latte e usata come sostanza per condensare cibi. La caseina viene usata anche per produrre vernici ed e' la colla usata per attaccare le etichette sulle bottiglie di birra. La carragenina e' l'ingrediente magico usato per far sciogliere il ghiaccio dagli aerei congelati dalle tempeste di neve.

La carragenina e' naturale come il monosodio glutamale (MSG) estratto dal riso. Anche l'aspartame puo' definirsi naturale visto che e' estratto dal petrolio.
 
Non tutte le sostanze che provengono da fonti naturali sono incolumi per la nostra salute!


La carragenina e' un gel. Riveste le interiora dello stomaco e/o dell'intestino come miele appiccicoso o olio da massaggi. Possono spesso sorgere problemi di digestione per questa sua caratteristica. La carragenina e' usato a volte nel latte di soia. Lo sconforto che puo' derivare dalla sua ingestione porta il consumatore a pensare di essere allergico alla soia quando invece la vera causa e' la carragenina.

La carragenina con elevato peso molecolare e' considerato innocuo per la salute al contario di quello a basso peso molecolare. Lo ammette anche Silk, il piu' grosso produttore di latte di soia negli Stati Uniti che usa carragenina nei suoi prodotti.

La Dr.ssa Joanne Tobacman e' un grossa esperta di carragenina ed insegna medicina interna all' universita' di Iowa. Alcuni studi effettuati dalla Dr.ssa Tobacman dimostrerebbero che gli enzimi della digestione e l'azione batteriologica trasformerebbero la carragenina con elevato peso molecolare in carragenina con basso peso molecolare (QUELLA PERICOLOSA!) e poligenani.

Queste sostanze sono state collegate all'insorgere di varie malattie e del cancro.
Questo inciso evidenzia, che le intolleranze sono spesso dovute all'eccesso degli additivi chimici di sintesi o alle combinazioni di questi con i nostri cibi, più che a determinati tipi di cibi. Dunque in molti casi basta passare a cibi naturali e le intolleranze come d'incanto spariscono!
 
Ma torniamo ora al muco ed ad alcuni effetti nell'intestino conseguenti il nostro tipo di dieta. Nei primi decenni del 1900, gli insegnamenti del Prof. Arnold Ehret iniziarono a farsi spazio fra i medici che praticavano la loro professione senza prescrivere farmaci. Il Dr. J.H. Tilden di Denver, in Colorato si era specializzato nel curare la polmonite che allora era il killer n°1. Nessun altro medico trattò cosi tanti casi di polmonite e non perse mai un paziente. Lui non usava medicine. Semplicemente ripuliva il colon con l'idroterapia e con cibi vivi e naturali. Il suo successo era considerato fenomenale perché gli altri medici che ricorrevano ai farmaci riscontravano continui fallimenti. come già più volte spwecificato, Il 90% delle malattie va attribuito direttamente o indirettamente a un intestino non perfettamente sano.
 
Ancora oggi questi insegnamenti, dunque quasi dopo un secolo, sono più che mai attuali e vale la pena quindi riassumere quanto espresso dal Dr. Ehret, rimandandovi al sito http://www.arnoldehret.it/ per ulteriori approfondimenti.
 
Pochi sanno che i cibi fatti con la farina bianca e i latticini in genere creano una specie di colla che, pian piano, aderisce alle pareti intestinali creando uno strato che impedisce ai nutrimenti di essere assorbiti ed avvelena quelli che riescono ad attraversarlo (prof. Arnold Ehret's).

Oggi vengono dati molti nomi alle varie disfunzioni presentate dal corpo umano. Si pensi che la medicina ufficiale cataloga più di 4000 malattie mentre Ippocrate, il primo medico scientifico, ne catalogò circa trecento.

Secondo la medicina naturistica le malattie possono ricondursi a due grandi categorie:

  1. quelle di origine nervosa (malattie psicosomatiche),
  2. quelle dovute all'intossicazione dell'organismo.

Secondo il prof. Arnold Ehret's, il corpo umano è paragonabile ad un complicatissimo apparato idraulico, con una grande quantità di condutture e di liquidi in circolazione. Si è calcolato che il nostro corpo è composto di acqua per l'ottanta per cento; ciò significa che una persona di 60 chilogrammi contiene ben 48 litri di acqua che forma i vari liquidi organici ed entra a far parte della costituzione dei tessuti e le ossa del suo corpo. Appare evidente che l'ostruzione di una delle condutture creerà degli scompensi a tutta la struttura, così come l'ostruzione di uno dei tanti tubicini nel motore di un'automobile può pregiudicarne il buon funzionamento.

L'infarto, l'embolia, la stitichezza, il raffreddore, l'arteriosclerosi, la gotta, le vene varicose, i foruncoli e la pressione alta o bassa, non sono che alcuni esempi di come una cattiva circolazione dei liquidi possa causare dei gravissimi disturbi. Le cause possono quasi sempre essere imputate all'ostruzione dei condotti, siano essi all'interno od all'esterno dei vari organi.

I calcoli alla cistifellea sono un classico esempio di condotto ostruito, mentre quelli al fegato o reni, dimostrano come i materiali estranei possono accumularsi anche all'interno di un organo specifico. Per comprendere i motivi che possono portare all'ostruzione di qualche tubo o tubicino del nostro organismo bisogna analizzare gli alimenti e come questi vengano digeriti ed assimilati.

Il processo della digestione consiste nel sottoporre il cibo a sostanze in grado di ridurlo in parti piccolissime. Il punto principale di questo processo è lo stomaco dove vengono secreti degli acidi ed in particolare l'acido cloridrico. Lo stomaco serve principalmente per digerire i prodotti animali ed in particolare la carne, il pesce e gli insaccati.

E' ovvio che lo stomaco, essendo fatto di carne, deve proteggersi dagli attacchi degli acidi e lo fa' coprendosi di una sostanza mucillaginosa (una specie di colla) chiamata "muco", che alla fine della digestione passa nell'intestino con il cibo digerito.

La farina bianca ed i prodotti derivati (pane, pasta, pizza, dolciumi, ecc.), durante la digestione diventano una specie di colla; ricordo che in tempo di guerra mi facevano giocare con una colla fatta di farina bianca cotta in poca acqua. Questa poltiglia può essere considerata come una sorgente di muco e costituisce uno dei tanti fattori di inquinamento del nostro organismo.

Nel tempo questo muco diventa capace di attaccarsi alle pareti intestinali, ed altre condutture organiche, e ricoprirle con uno strato sempre più spesso. Il glutine, una sostanza collosa che si trova soprattutto nel grano e perciò nel pane, può anch'esso danneggiare e bloccare i villi intestinali. (Ecco un'importante effetto/causa di allergia per i celiaci, e non solo! Osserviamo che alcuni intolleranti al glutine, guariscono miracolosamente dall'intolleranza, quando passano dall'alimentazione con prodotti industriali all'alimentazione con gli stessi prodotti, ma non più industriali e quindi più naturali. Questo è dovuto al fatto che i moderni sistemi di agricoltura intensiva basati su fertlizzanti, antiparassitari e pesticidi chimici di sintesi e geneticamente modificati, riducono i terreni, le colture e gli alimenti allo stato carenziale. Per adeguare i prodotti alle caratteristiche necessarie per tollerare le modalità della catena di produzione, l'industria è quindi costretta ad "aggiustare le materie prime" con vari additivi (Nei paesi industrializzati le persone mangiano tra i 6 e 7 chili di additivi ogni anno), come per esempio PER FARE RECUPERARE FORZA ALLE FARINE, appunto aggiungendo tra gli ingredienti quantità esagerate di glutine (che secondo noi è una vera e propria sofisticazione, seppur legale!).

Più sotto riportiamo una tabella che illustra in quale proporzione i vari alimenti sono in grado di generare del muco all'interno dell'organismo.

Il prof. Arnold Ehret's (e chi non può condividere la sua opinione?), ritiene che molte delle malattie siano dovute al muco accumulato in qualche organo o in qualche conduttura, in modo da alterarne il naturale funzionamento.

Ecco alcune malattie e come il prof. A. Ehret ne stabilisce la causa:

  • Raffreddore: sforzo per eliminare i prodotti di rifiuto (muco) dalla testa, dalla gola e dai condotti bronchiali.
  • Polmonite: il raffreddore è sceso in profondità. E' presente uno sforzo per eliminare il muco dagli organi più spugnosi: i polmoni.
  • Reumatismi e gotta: vi sono acidi urici e muco accumulati, la circolazione dell'energia vitale è pertanto carente.
  • Foruncoli: evidente eliminazione di sostanze indesiderate.
  • Sordità: accumulo di muco nei condotti uditivi.
  • Stitichezza: accumulo dei rifiuti nel tratto intestinale

Ognuno di noi, anche se crede di essere in buona salute, ha accumulato fin dalla prima infanzia una certa quantità di materiali di rifiuto in special misura sulle pareti intestinali. Si pensi al proposito che esami di autopsia hanno riscontrato che il 50/60% dei colon esaminati (ultimo tratto intestinale) conteneva fino a 6/7 chilogrammi di rifiuti di cui alcune parti risalenti a diversi anni prima.

Il fatto che una persona abbia lo svuotamento intestinale ogni giorno non significa che sia libera da un accumulo indesiderabile di detriti e prodotti di rifiuto sulle pareti dell'intestino. Questo dipende dal fatto che i villi intestinali sono così fitti e sottili che possono trattenere le sostanze collose (muco) con cui entrano in contatto; sostanze che vi restano letteralmente attaccate.

Risulta evidente che in questo caso le sostanze nutritive, prima di raggiungere il sangue, devono passare attraverso lo strato di rifiuti che agiscono come un "filtro" (purtroppo sporco), che tende a degradare anche un cibo di ottima qualità. Talvolta anche una fame continua, e mai soddisfatta, potrebbe essere ricondotta alla situazione descritta, perchè molti valori nutritivi vengono persi a causa del "filtro" descritto.

Inoltre, le diete che includono cibi lenti da digerire, come la carne e i cibi grassi, possono provocare putrefazione e l'insorgere di batteri nocivi che impediscono l'assorbimento delle sostanze nutritive attraverso la parete intestinale.

Il comune raffreddore è un classico esempio di un accumulo di muco nelle vie respiratorie. Il muco, infatti, crea il terreno ideale affinché i microbi possano trovare l'ambiente per moltiplicarsi. Notiamo come in molti casi il raffreddore ripetuto possa essere un segnale di allarme di un livello troppo elevato di inquinamento dell'intestino!!!

(oltre che dell'insufficienza di fegato e reni nella loro opera di disintossicazione: o sono troppo affaticati o "buttiamo dentro troppa immondizia"!!)

Ricordiamo che ogni specie vivente necessita di "terreno adatto" ed il muco è quanto di meglio possiamo offrire per ospitare in noi i microorganismi apportatori di influenze, raffreddori, forme catarrali e così via.

Il succo degli agrumi tende a sciogliere il muco. Questa è la ragione per cui alcuni non sopportano le fragole con il limone. I disturbi da essi riscontrati altro non sono che l'effetto risultante dal muco sciolto che viene riassorbito nell'ultimo tratto dell'intestino immettendo nel sangue una notevole quantità di tossine.

Spesso i processi di disintossicazione dell'organismo, come specificato anche a proposito del digiuno, provocano un periodo iniziale di disagi, che deve essere affrontato senza paura con determinazione, ma anche con cautela.

 

La tabella di Berg
La tabella che segue è stata preparata da un esperto di fisiologia chimica ed indica, con un valore numerico, la capacità di creare o sciogliere il muco. Più il valore nella colonna "creare il muco" è alto e più l'alimento produce muco. Più è alto il valore nella colonna "sciogliere il muco" più l'alimento è in grado di eliminarlo.
 

CAPACITÀ DI CREARE IL MUCO
CARNE
Manzo
38.61
Vitello
22.95
Pollo
24,32
Porco
12,47
Lingua
10,60
Prosciutto crudo
6.95
Lardo
4,33
PESCE
Molluschi
19,52
Salmone fresco
8.32
Pesce bianco
2,75
UOVA
Tuorlo
51,83
Intero
11.61
Albume
8,27
LATTICINI
Formaggi stagionati
17,49
Margarina
7,31
Burro
4,33
CEREALI
Fiocchi d'avena
20,71
Riso brillato
17,96
Dolciumi
12,31
Avena
11,31
Pane bianco
10,99
Orzo
10,58
Pane integrale
8,54
Pasta
5,11
Riso integrale
3,18
VEGETALI
Lenticchie
17,80
Cavolini di Bruxelles
13,15
Piselli secchi
9,70
Fagioli secchi
3,41
NOCI E SIMILARI
Spagnolette
16,39
Castagne
9,62
Noci
9,22
Mandorle
2,19
BEVANDE
Cioccolato
8,10
Birra
0,28



CAPACITÀ DI SCIOGLIERE IL MUCO
LATTICINI
Latte magro
4,89
Panna
2,66
Latte normale
1,69
VEGETALI
Spinaci crudi
28,01
Fagioli di soia
26.58
Endivia
14,51
Lattuga
14,12
Pomodori crudi
13,67
Cetriolo
13,50
Barbabietole
11,37
Rape bianche
10,80
Patate dolci
10,31
Fagiolini
8,71
Patate
5,95
Piselli freschi
5,15
Carciofi
4,31
Verza
4,02
Cavolfiore
3,04
Verza rossa
2,20
Cicoria
2,33
Funghi
1,81
Cipolla rossa
1,09
Asparagi
1,01
Zucca
0,28
FRUTTA
Fichi
27,81
Uva passa
15,10
Tangerini
11,77
Limoni
9,95
Arance
9,61
Uva
7,15
Mirtilli
7,14
Prugne
5,80
Datteri
5,50
Pesche
5,40
Lamponi
5,19
Albicocche
4,79
Banane
4,38
Amarene
4,33
Melograno
4,15
Ananas
3,59
Pere
3,26
Ciliege
2,57
Anguria
1,83
Fragole
1,76
Mele
1,38
NOCI E SIMILARI
Noce di cocco
4,09
VARIE
Olive
30,56
Zucchero di canna
14,57
BEVANDE
Te
25,49
Radice di cicoria
7,17
Caffè
5,60
Vino bianco
1,21
Vino rosso
0,59
Birra
0,28

Suggerimenti per ridurre il muco intestinale

  • Iniziare la giornata con un bicchiere di acqua tiepida a cui sia stato aggiunto il succo di mezzo limone non dolcificato. Questa bevanda, presa il mattino a digiuno, rappresenta un ottimo sistema per liberarsi dal muco intestinale e fare provvista di vitamina C. Sarebbe un'abitudine da conservare per tutta la vita. Meglio ancora la più volte sottolineata centrifuga di ortofrutta fresca con abbondanti foglie verdi!
  • Evitare i cibi che creano il muco (farina bianca e derivati, riso brillato, uova, formaggi, carne, pesce, salumi e insaccati).
  • Utilizzare cibi che sciolgono il muco: agrumi, fichi freschi o secchi, uva passa, verdura e frutta cruda in genere.
  • Usare frutta e verdura cruda possibilmente di stagione, meglio ancora la centrifuga, che diventa così una bevanda altamente concentrata di vitamina C. In caso di impossibilità di accesso alle verdure fresche, prendere almeno l'acido ascorbico (la vitamina C sintetica).

La nostra esperienza ci ha mostrato come il muco intestinale (oggi più modernamente definito "incrostazioni fecali") possa molto spesso essere la causa del mal di testa frontale di cui soffono saltuariamente molte persone.
Può capitare che chi assume il succo degli agrumi o le fragole con il limone verifichi l'insogenza del malesseri o dolore alla testa: i disturbi riscontrati altro non sono che l'effetto risultante dal muco sciolto che viene riassorbito nell'ultimo tratto dell'intestino immettendo nel sangue una notevole quantità di tossine. Non è una buona ragione per farsi spaventare, anzi è un segnale inequivocabile che bisogna procedere consumando per qualche tempo cibi che sciolgono il muco.

 

10.30 I Cibi marchiati K e le ricette segrete di aromi ...

Sicuramente chi usa prodotti biologici elimina alla fonte tutte le problematiche legate agli additivi alimentari in quanto questi non sono generalmente ammessi nelle produzioni biologiche. Dobbiamo invece constatare che additivi tossici sono contenuti in molti prodotti pubblicizzati di gran marca rientranti negli acquisti usuali di moltissime famiglie, tra questi vi sono: merendine, bibite, aperitivi alcolici, sigarette, ecc. Controllare l'etichetta e la riduzione di consumo di determinati prodotti è un buon modo per indurre i fabbricanti a modificarne la composizione, utilizzando prodotti meno pericolosi...

Ciò nondimeno potrebbe essere interessante dare un'occhiata a quello che fanno in materia alimentare i nostri fratelli ebrei, un popolo che ha grandi conoscenze e capacità (... curiosa novità in seno a  questo popolo è un notevole movimento di conversione al Cristianesimo: sono già in 500.000 che negli ultimi tempi hanno riconosciuto la regaltà di Gesù!). 
I nostri fratelli ebrei godono di molti privilegi. Tra questi è un fatto che sono l'unico popolo che nelle nostre città può seppellire i propri morti in cimiteri distinti da quelli degli altri esseri umani... Una volta ho potuto visitare il cimitero ebraico della nostra città: impossibile non notare che i cognomi delle principali famiglie sono quelli dei proprietari dei principali palazzi, banche, aziende e possedimenti delle grandi campagne, terre esterne alla città, fino al mare... Sarà allora sicuramente utile anche per noi dare un'occhiata a come si nutrono questi privilegiati! Che cosa sono questi cibi Kosher?

Kashèr significa "buono", "adatto" e può riferirsi tanto a persone che ad oggetti o cibi. Per questi ultimi vigono le regole alimentari ebraiche, comunemente riassunte nel termine ebraico kashrùt, esistenti già al tempo del re Davide. Vi sono molte possibilità di interpretare i significati delle varie regole alimentari, che sono molto complesse.
Tengono conto anche delle combinazioni alimentari addirittura al microlivello (vedremo le problematiche relative alle combimazioni alimentari nella prossima puntata). In ogni caso, tali regole appartengono alla categoria dei chukkìm, cioè di quei precetti il cui significato ultimo esula dalla capacità di comprensione umana. La loro osservanza è comunque necessaria non meno che per altri precetti più "logici" e pone l'uomo di fronte alla necessità di scegliere se osservare o trasgredire le mitzwòt: l'uomo ha la costante responsabilità di cercare il comportamento corretto, che rispecchi la volontà del Signore, anche in attività semplici e di routine come il mangiare.

E' importante notare come molti concetti ed usi alimentari siamo esattamente all'opposto rispetto alle nostre normali concezioni. Per esempio pur essendoci oggi nel mondo oltre 6.000 imprese industriali certificate K, si parte sempre dal presupposto che il cibo industriale sia un'eccezione e quindi debba essere sempre controllato, consentito specificamente ed autorizzato, tanto che esiste e si tiene aggiornata presso i principali uffici rabbinici una lista dei prodotti industriali permessi.

In ogni caso in cui il cibo venga cucinato o comunque preparato dopo il confezionamento industriale, è necessario il controllo rabbinico. Dunque pizzerie, ristoranti, snack bar, cibi pronti sul bancone del supermercato e simili non possono in alcun modo ritenersi consentiti in assenza di supervisione.

Alcuni indirizzi di siti da consultare sul cibo K:

http://www.romacer.org/default.asp?nc=4406&id=81
http://www.italykosher.com/
www.kosherdelight.it/html/regole_alimentari.htm

Sulla kashrùt si pùo consultare in italiano:

Riccardo S. Di Segni, Guida alle regole alimentari ebraiche, Lamed, oppure l'adattamento per ragazzi Gaia Piperno Besso - Deborah Cohenca, Mangio kashèr, Morashà.

Interessanti alcuni stralci di interviste rilasciate da Di Segni: «Prendiamo un prodotto industriale semplice come le patatine fritte che dovrebbero contenere patate, olio e sale. Perché siano autorizzate bisogna stare attenti che non vengano impiegati oli di origine animale, neppure un residuo, durante l’intera fase. Può sembrare facile, ma per esempio un gelato industriale contiene almeno 100 ingredienti che devono essere tutti verificati dal personale rabbinico». La garanzia, insomma, è la galassia di regole che si trasformano in norme igieniche. E soprattutto la tracciabilità di ogni singolo alimento, quello che sta scritto su scatole e confezioni. Oggi, per legge, deve essere sempre più chiaro, ma gli ebrei per motivi religiosi hanno sempre applicato la trasparenza alimentare. «Prenda la carne», dice Alessandra Ouazzana. «Dopo “mucca pazza” era proibito consumare alcune parti degli animali, ma noi lo facevamo da sempre per motivi religiosi. Oppure, il cioccolato amaro. Anche in questo caso adesso è obbligatorio indicare che non contiene latte, ma per noi questa rassicurazione era necessaria anche prima».

Le regole alimentari ebraiche e gli additivi

Dal punto di vista delle leggi ebraiche gli ingredienti e gli additivi PROIBITI di un alimento possono essere:

·   proibiti, quando sia ovvia e sicura la provenienza da alimenti non consentiti (per esempio lo strutto);
·   proibiti in assenza di controllo (per esempio l'indicazione generica "grassi animali").

Riportiamo l'elenco degli additivi ritenuti proibiti per i cibi K.

N.B.: Gli additivi autorizzati a livello europeo sono contrassegnati da una sigla numerica preceduta dalla lettera E. ("E605" non è un additivo alimentare; è la sigla che identifica il parathion, un insetticida altamente tossico; la siglatura "E" è dovuta ad una coincidenza casuale).

CATEGORIE DI ADDITIVI ADDITIVI PROIBITI - CLASSIFICATI SECONDO IL NUMERO CEE - COMUNEMENTE UTILIZZATI DALL'INDUSTRIA ALIMENTARE
COLORANTI

E120,E140,E141,E153,E161

CONSERVANTI

E235,E280,E281,E282,E283

ANTIOSSIDANTI E334 E335 E336 E337

STABILIZZANTI
EMULSIONANTI GELIFICANTI ADDENSANTI

E405,E418,E422,E425 E430,E431,E432,E433,E434,E435,E436,
E445
E470,E471,E472,E473,E474,E475,E476,E477,E478,E479
E481, E482, E 483, E484, E487,
E 491, E492, E94,E495
E542. E570, E572
E628,E629,E 631, E 632, E634, E 635, E640, E904,E910,E912,E920, E921,
E1105, E1518

   

 

Breve descrizione di alcune delle sigle riportate nella tabella.

E 120 Carminio, Acido carminico, Cocciniglia Colorante rosso naturale per alimenti  isolato dagli insetti Coccus cacti viventi su diverse specie di piante succulenti. Molto solubile in acqua, tanto è vero che si usa nel Campari, ma soprattutto in caramelle, yogurt, gelati, bibite, etc. (oltre che nei medicinali).

 

E140  Clorofille, colorante verde. La clorofillina è un acido bicarbossilico che si ottiene assieme al fitolo e ad alcol metilico sottoponendo la clorofilla a idrolisi con alcali a freddo. Si usa molto in gelati e sciroppi.
E141 Complessi rameici delle clorofille usati nei gelati e dolci.

E153 Carbon black, Vegetable carbon (colorante) (OGM?) Elemento naturale prodotto dalla combustione di materiale vegetale. Colorante nero per alimenti non idrosolubile. E' anche utilizzato come filtro. Usato in molti prodotti anche se il suo uso è limitato a causa della sua insolubilità in acqua.

E161:
E161a Flavoxantina (colorante)
E161b Luteina (colorante)
E161c Criptoxantina (colorante) (OGM?)
E161d Rubixantina (colorante)
E161e Violaxantina (colorante)
E161f Rodoxantina (colorante)
E161g Cantaxantina (colorante) ( quello utilizzato nella razione del pollame e delle trote per dare il colore salmonato alle carni.) Può essere anche prodotto da un microrganismo.

E235 Natamicina, Pimaracina (conservante). La Pimaricina è un antibiotico prodotto dai batteri Streptomyces natalensis and S. chattanoogensis. Usato come conservante principalmente contro i funghi nei formaggi (solo la parte esterna di essi), prodotti a base di carne, ecc. Può essere causa di reazioni allergiche e disturbi dell'appetito.

E280 Acido propionico. Acido naturale presente in piccole quantità in molti alimenti, qualche volta in elevate concentrazioni prodotte da batteri nei cibi fermentati, come i formaggi Svizzeri. E' anche prodotto su larga scala dai batteri dell'intestino largo dai batteri. E' anche un componente del sudore.  L'acido propionico ed i propionati sono usati come conservanti, principalmente contro i funghi. E' spesso usato nei prodotti da panetteria contro il deterioramento batterico. Il suo uso è limitato a causa del forte odore.  Usato in prodotti da panetteria, carne e prodotti a base di carne, pizza.

E281 Sodio propionato Sale naturale  (come sopra) (sospettato di essere causa di emicranie)
E282 Propionato di calcio   Sale naturale (come sopra)
E283 Propionato di potassio Sale naturale (come sopra)
E334 E334 Acido tartarico (L(+)-) (acido) (antiossidante)
E335 Tartrati di sodio: (i) Tartrato monosodico (ii) Tartrato disodico (antiossidante)
E336 Tartrati di potassio: (i) Tartrato monopotassico (cremortartaro) (ii) Tartrato dipotassico (antiossidante)
E337 Tartrato di sodio e potassio (antiossidante)

E405 Propilenglicole alginato Derivato dell'acido alginico Origine:
Estere di glicole propilenico dell'acido alginico (E400), un agente addensante usato in
gelati e prodotti da pasticceria, condimenti, ecc.

E418 Gomma di gellano (addensante) (stabilizzante) (emulsionante)

E421: Mannitolo. Un alcol carboidrato naturale presente in molte piante, come conifere, alghe marine e funghi. Il prodotto commercializzato è prodotto dal glucosio (destrosio). 
Anti-crosta, dolcificante a basso contenuto calorico, agente per lievitazione, ecc. usato in molti prodotti da forno e da pasticceria. Solo in dosi eccessive provoca flatulenza e diarrea. Nei bambini disturbi gastrici.

E425  konjac glucomannano, addensante

E422: Glicerolo. Un alcol carboidrato naturale che rappresenta uno dei vari composti dei grassi. E' anche presente a basse concentrazioni nel sangue. Il prodotto commercializzato è prodotto sia sinteticamente dal propene che dalla fermentazione batterica degli zuccheri; non viene prodotto dai lipidi. 
Dolcificante a basso contenuto calorico, umettante (aiuta a mantenere i cibi umidi), ecc. usato in molti prodotti da forno e da pasticceria. Può dare emicrania e nausea.

430: Poliossietilene stearato. Composto naturale prodotto dall'ossido d'etilene (un composto sintetico) e dall'acido stearico (un acido grasso naturale). Emulsionante. usato in salse e (principalmente) cosmetici. Le persone intolleranti al glicol proprilenico dovrebbero anche evitare il gruppo di 430-E436. Restrizioni alimentari:
Questi composti (430-E436) contengono acidi grassi che derivano spesso da oli vegetali; tuttavia, l'uso di grassi animali (compreso quello di maiale) non può essere completamente scartato. Chimicamente, l'origine di questi composti non può essere determinata. Solo il produttore potrebbe fornire informazioni sull'origine.

E431 Esterato di poliossietileno Emulsionante sintetico, composto naturale prodotto dall'ossido d'etilene (un composto sintetico) e dall'acido stearico (un acido grasso naturale). Usato in prodotti da panetteria-pasticceria, pudding, ecc. (come sopra)

E432 Sorbinato di (20) poliossietileno, Polisorbato 20. Composto naturale prodotto dall'ossido d'etilene (un composto sintetico), dal sorbitolo (vedi E420) e dall'acido laurico (un acido grasso naturale). Emulsionante sintetico usato in gelati, bevande analcoliche, ecc.

E433 Polisorbato 80 Emulsionante sintetico, composto naturale prodotto dall'ossido d'etilene (un composto sintetico), dal sorbitolo e dall'acido oleico (un acido grasso naturale). Usato in molti prodotti di vario genere. Può aumentare l'assorbimento dei grassi.
E434 Polisorbato 40 Emulsionante sintetico, composto naturale prodotto dall'ossido d'etilene (un composto sintetico), dal sorbitolo e dall'acido palmitico (un acido grasso naturale) usato nei dolci. Questa classe di additivi (compresi i 2 seguenti) un tempo veniva usata solo per l'alimentazione zootecnica, ora la necessità di soddisfare la richiesta di abbassamento dei prezzi da parte della grande distribuzione ha "costretto" l'industria a farsi autorizzare questi additivi anche per gli esseri umani.
E435 Polisorbato 60 Emulsionante sintetico è un composto naturale prodotto dall'ossido d'etilene (un composto sintetico), dal sorbitolo e dall'acido stearico (un acido grasso naturale). Usato in molti prodotti di vario genere.
E436 Polisorbato 65 Emulsionante sintetico, composto naturale prodotto dall'ossido d'etilene (un composto sintetico), dal sorbitolo e dall'acido stearico (un acido grasso naturale). Emulsionante, agente anti-schiuma, ecc. Usato in molti prodotti di vario genere.

E445 Esteri glicerici di resina (emulsionante)

E 470 Sali sodici degli acidi grassi. Sono la materia con cui si fa il sapone (UN EUFEMISMO PER NON DIRE CHE SI TRATTA DEL SAPONE - la gente non sa che ne mangiamo tanto!) , ma le industrie oggi evidentemente ritengono più conveniente e/o comodo metterli in quasi tutti i prodotti da forno e dolciari, dai biscotti ai succedanei del pane... Chi si nutre dil cibo Kosher o bio è fortunato..., ma ai comuni mortali invece non resta altro che essere trattati peggio delle bestie: comunque è tutto legale, per carità...Il corpo, se siamo in perfetta forma, li può smaltire senza problemi. Niente da dire di più di questo...
E470a (ii): Sali potassici degli acidi grassi
E470a (iii): Sali di calcio degli acidi grassi
E470b: Sali di magnesio degli acidi grassi 
Sali degli acidi grassi naturali, principalmente di origine vegetale; potrebbero essere usati anche grassi di origine animale. Gli acidi in questione sono un complesso dei seguenti acidi: stearico, oleico, palmitico e miristinico. 
Emulsionanti e stabilizzanti usati in vari prodotti. Soltanto i produttori possono fornire informazioni dettagliate circa l'origine degli acidi grassi. Dal punto di vista chimico, gli acidi grassi di origine animale e vegetale sono identici.

E 471: Mono- e digliceridi (famigerati !). Grassi sintetici ottenuti dal glicerolo e dagli acidi grassi naturali, principalmente di origine vegetale; potrebbero essere usati anche grassi di origine animale. Generalmente, il prodotto è un complesso di differenti prodotti che presenta una composizione simile al grasso naturale parzialmente digerito. Emulsionanti e stabilizzanti.
Chimicamenete metabolizzano come ogni altro grasso. I singoli componenti vengono normalmente prodotti dal corpo durante la digestione di grasso normale.
Vengono usati come agenti di rivestimento, emulsionanti, gelificanti, antiossidanti e supporto per i coloranti. E' un prodotto che si può trovare naturalmente, ma anche come additivo, di solito si tratta di una miscela di più prodotti chimici. Diversi studi sugli animali hanno mostrato che gli elementi della famiglia dei gliceridi possono: impedire una buona crescita, provocare una cattiva assimilazione degli acidi grassi essenziali, aumentare il volume del fegato e dei reni, ridurre la taglia dei testicoli e danneggiare l'utero. In più questo additivo può essere di origine animale o da olio transgenico. I digliceridi sono sulla lista della FDA nell'attesa di studi più approfonditi sui loro effetti mutageni, teratogeni e sugli organi riproduttivi.
E 472 emulsionanti sintetici.
E472a: Esteri dell'acido acetico di mono- e digliceridi
E472b: Esteri dell'acido lattico di mono- e digliceridi
E472c: Esteri dell'acido citrico di mono- e digliceridi
E472d: Esteri dell'acido tartarico di mono- e digliceridi
E472e: Esteri dell'acido diacetiltartarico di mono- e digliceridi
E472f: Complesso di esteri (tartarico, acetico) di mono- e digliceridi 
Esteri di grassi sintetici ottenuti dal glicerolo, dagli acidi grassi naturali e da altri acidi organici (acetico, lattico, tartarico, citrico). Gli acidi grassi sono principalmente di origine vegetale, ma anche i grassi di origine animale potrebbero essere usati. Generalmente, il prodotto è un complesso di differenti prodotti che presenta una composizione simile al grasso naturale parzialmente digerito ed esterificato con altri grassi naturali. Emulsionanti e stabilizzanti usati in vari prodotti (dalle pappe ai cereali per l'ìnfanzia, fino ai panettoni e colombe per rimanere fragranti e soffici senza diventare rafferni, oltre a fette biscottate e grissini per rimanere croccanti.) (vedi sopra)

 E 473 Esteri degli zuccheri degli acidi grassi (oli scadenti come olio di colza), usati come emulsionanti e stabilizzanti.in vari prodotti(vedi sopra) 

E 474 Gliceridi dello zucchero. Esteri degli zuccheri e grassi ottenuti dallo zucchero e grassi naturali. I grassi sono principalmente di origine vegetale, ma anche i grassi di origine animale potrebbero essere usati. Generalmente, il prodotto è un complesso di differenti prodotti. Usati come emulsionanti e stabilizzanti.in vari prodotti. Chiaramente per la esterificazione viene usato un solvenete, di cui però per legge non deve rimanere traccia.(vedi sopra) 

E 475 Esteri di poliglicerolo degli acidi grassi. Combinazione di poliglicerolo e grassi naturali. Il grasso normale consiste di glicerolo ed acidi grassi, per questi prodotti ulteriore glicerolo viene aggiunto assieme al glicerolo normale. I grassi sono principalmente di origine vegetale, ma anche i grassi di origine animale potrebbero essere usati. Generalmente, il prodotto è un complesso di differenti componenti usati sui prodotti da forno e panetteria.

E 476 Poliglicerolo poliricinolate. Combinazione di poliglicerolo e olio di ricino (olio ricavato dalla pianta Ricinus sp. ). Il grasso normale consiste di glicerolo ed acidi grassi, per questi prodotti ulteriore glicerolo viene aggiunto assieme al glicerolo normale. I grassi sono principalmente di origine vegetale, ma anche i grassi di origine animale potrebbero essere usati. Generalmente, il prodotto è un complesso di differenti componenti usati sui prodotti da forno e panetteria.

E 477 Esteri di propilenglicolo degli acidi grassi. Combinazione di propanodiolo e grassi naturali. Il grasso normale consiste di glicerolo ed acidi grassi, per questi prodotti il glicerolo viene sostituito dal propandiolo. I grassi sono principalmente di origine vegetale, ma anche i grassi di origine animale potrebbero essere usati. Generalmente, il prodotto è un complesso di differenti componenti usati sui prodotti da forno e panetteria.

E478 Gliceril- e 1-propilesteri lattilati degli acidi grassi (emulsionante) 

E479b Olio di semi di soia ossidato termicamente con mono- e digliceridi degli acidi grassi (emulsionante) (OGM)

E 481 Lattato steaorile di sodio. Combinazione di acido stearico e acido lattico da cui ne deriva un complesso di diversi componenti. L'origine dell'acido stearico può essere di origine vegetale o animale, anche se, nella pratica, quello vegetale è quasi sempre utilizzato. Emulsionante e stabilizzante usato nei prodotti da panetteria.

E 482 Lattato steaorile di calcio  (come sopra)

E 483 Tartrato stearile Combinazione di acido stearico ed acido tartarico da cui ne deriva un complesso di diversi componenti. L'origine dell'acido stearico può essere di origine vegetale o animale, anche se, nella pratica, oli vegetali sono quasi sempre utilizzati. (come sopra)

E484 Ricinoleato di glicerina polietilenglicole

E487 sodio laurilsolfato. emulsionante

E 491 Sorbitano mono stearato. Prodotto dal sorbitolo ed acido stearico, un normale acido grasso di origine animale o vegetale. Emulsionante e stabilizzante sintetico (come sopra).

E 492 Sorbitano tri-stearato. Emulsionante e stabilizzante sintetico (come sopra).

E493 Sorbitolo monolaurato (emulsionante)

E 494 Sorbitano mono-oleato.  Emulsionante e stabilizzante sintetico (come sopra).

E 495 Sorbitano mono-palmitato. Prodotto dal sorbitolo ed acido palmitico, un normale acido grasso di origine animale o vegetale.  Emulsionante e stabilizzante sintetico (come sopra).

E 542 Bone phosphate

E 570 Stearic acid. Acidi grassi. Questi composti uniti alla glicerina formano i famosi trigliceridi.  

E 572 Magnesium stearate

E 628 Guanilato di dipotassio (esaltatore di sapidità)

E 629 Guanilato di calcio (esaltatore di sapidità)

E 631 Disodium inosinate  

E 632 Inosinato dipotassico

E 634 Calcio 5'-ribonucleotidi (esaltatore di sapidità)

E 635 Sodium 5'ribonucleotide 

E 640 Glicina e Sale sodico della glicina (esaltatore di sapidità)

E 904 Gommalacca (lucidante specie per la frutta) (di cui abbiamo già parlato nellla lezione 10.13 sui succhi di frutta).

E 910 L-Cisteina

E 912 Esteri dell'acido montanico

E 920 L-cysteine and its hydrochlorides

E 921 Cloridrato di L-cisteina monoidrato (anti-agglomerante)

E 1105 Lisozima (conservante)

E 1518 Triacetato di glicerile (triacetina) (umettante)

 

Da notare che nei siti tecnici consultati dai produttori di alimenti questi additivi vengono nella gran parte indicati d'uso normale e si tende a non fare senza nessuna distinzione tra un prodotto naturale ed un prodotto di sintesi, dando per scontato che l'unico modo di alimentarsi sia quello con prodotti di tipo industriale. Spesso si usa il termine"naturale" associato alla presenza di sostanze sintetiche, sfruttando le terminologie legali, le cui parole hanno significato diverso dal linguaggio comune di tutti i giorni...  e molte di queste sostanze sono alquanto misteriose. Questo nonostante le evidenze scientifiche di come il nostro corpo tenda a rifiutare ed eliminare i prodotti di sintesi sprecando così energie che si sarebbero potute meglio impiegare in altre attività... Comunque questa pratica deprime il nostro livello energetico, che non viene in nessun modo qui  considerato. Per non parlare del rischio di accumulo di tossine che i nostri apparati preposti alla disintossicazione non fossero in grado di smaltire. Le scoperte più recenti dimostrano addirittura danni ancora più gravi al DNA. Spesso non si indicano gli effetti collaterali o vengono dichiarati come sconosciuti. Nessuno ancora prende in considerazione i costi sociali del disinquinamento ambientale dai prodotti di sintesi e tantomeno i costi sociali della salute dei cittadini.

Un esempio di questo modo di informare i produttori di alimenti e i consumatori lo possiamo riscontarre presso una vera e propria sedicente autorità in materia: European Food Information Council, che è un’organizzazione europea, senza fini di lucro, che ha sede a Bruxelles. È stata fondata nel 1993 allo scopo di informare i consumatori ed i piccoli poduttori europei sulle qualità nutrizionali e la sicurezza degli alimenti.

Notiamo come nell'ambito di questi organismi autorevoli la tesi del rispetto della 'volontà' dei consumatori sembra essere l'unico idolo da seguire, dimenticandosi però che tali principi oggi sono indotti esclusivamente dai mass media, basati sugli interessi privati dei detentori dei media stessi. Nessun cenno alla distatrosa ignoranza in cui permangono la maggioranza dei consumatori. Nessun cenno alla regola della cittadinanza attiva, che dovrebbe essere promossa a tutti i livelli, come strumento di vitalità e libertà.

Vedi gli interessanti commenti critici sui diversi passaggi più delicati delle dichiarazioni e attività dei Eufic da parte di MINERVA, un sito scientifico dedicato alla chimica (e con un'importanta sezione dedicata alla chimica dell'alimentazione). Minerva si propone tra i suoi fini specifici, di aiutare il cittadino a identificare le ideologie sottostanti le leggi, le regole ed in generale le azioni di coloro che hanno responsabilità e poteri pubblici:

Ecco come EUFIC si autopresenta:

Eufic fornisce informazioni efficaci e scientificamente corrette riguardanti l’alimentazione, e le tematiche ad essa collegate, ad operatori nell’area dell’alimentazione e della salute, agli opinion leader e alla stampa. EUFIC collabora con istituti e organizzazioni nazionali ed internazionali che si occupano di nutrizione e salute ed opera con il sostegno delle principali aziende europee che producono alimenti e bevande.

La missione di EUFIC consiste nel rendere sempre più facile e completa la comunicazione sui temi della qualità nutrizionale e della sicurezza degli alimenti. EUFIC realizza questa missione promuovendo un dialogo fra scienziati ed esperti nell’area della salute e della nutrizione, specialisti dell’industria degli alimenti e delle bevande, studiosi ed insegnanti, esponenti di organizzazioni governative e mezzi di informazione in tutta Europa, a beneficio dei consumatori (n.d.r.: si noti bene: "consumatori" e non "cittadini").

Avvalendosi dell’esperienza e delle conoscenze tecniche e scientifiche di autorevoli esperti, EUFIC si propone come punto di riferimento nei confronti di una molteplicità di fonti d’informazione, unico nella sua esperienza a livello europeo. Pur consapevole delle differenze di cultura, di tradizioni e di abitudini alimentari nei diversi paesi europei, EUFIC concentra la sua attenzione su tre aree specifiche, di rilievo perché comuni in Europa al di là dei confini dei singoli paesi: 

- la sicurezza e la qualità dei prodotti alimentari 
- l’alimentazione e la salute 
- le nuove tecnologie e le loro applicazioni nella catena alimentare

Scopriamo però poi che Eufic pur essendo senza scopo di lucro viene finanziato da queste aziende: 

Barilla, impresa familiare e multinazionale Coca-Cola, multinazionale con base negli Stati Uniti    Coca-Cola HBC, Coca-Cola Hellenic Bottling Company, versione euro-asiatica della Coca-Cola        Ferrero, multinazionale con base in Italia Frito-Lay, marchio appartenente alla PepsiCo, multinazionale con base negli Stati Uniti Groupe Danone, multinazionale con base in Francia       Kraft Foods, secondo produttore mondiale, è proprietà dell'Altria Group, alias: Philip Morris              Masterfoods, impresa regina delle merendine McDonald's, multinazionale con base negli Stati Uniti Nestlé, multinazionale con base in Svizzera. Il maggiore produttore mondiale di alimenti       Procter & Gamble, multinazionale con base negli Stati Uniti Südzucker, oligopolio tedesco dello zucchero Unilever, multinazionale anglo-olandese Yakult, maggiore produttore mondiale di probiotici Heinz, multinazionale con base negli Stati Uniti  

Divieti alimentari per l’Islam

Notiamo che in un numero sempre maggiore di aspetti i nostri fratelli mulsumani rispettano molte regole in comune con i mostri fratelli ebrei. Non solo nella finanza dove vigono regole di solidarietà per noi impensabili o dove per esempio nel sisetma bancario non si applicano interessi sui prestiti ...  Anche sugli additivi per esempio la religione islamica non ammette la presenza negli alimenti dei seguenti additivi ( abbiamo omesso la E):

 

102 – 103 – 110 – 111 – 120 – 124 – 125 – 126 – 127 – 128 – 140

141 – 152 – 252 - 420 – 422 – 430 – 431 – 470 – 471 – 472 – 473

474 – 475 – 476 – 477 – 478 – 480 – 481 – 482 – 483 – 488 – 489

491 – 492 – 542 – 550 – 572 – 591 – 630 – 632 – 633 – 635.

Dulcis in fundo... ecco a voi la ricetta chimica segreta dell'aroma di fragola: ( clicca qui )

VEDI TABELLA ADDITIVI ( clicca qui )


10.31 Le combinazioni alimentari ed il malassorbimento.

Ricordiamo che tutte le lezioni di questa scuola vertono essenzialmente sul tema della disintossicazione e purificazione del corpo e abbiamo appena superato la boa di metà percorso. Stiamo passando dal terzo apparato di depurazione (l'apparato respiratorio) al quarto  che è la pelle.  In conclusione, dopo avere passato in rassegna la migliore alimetazione per il nostro cuore ed il suo apparato (ma parleremo anche della migliore alimentazione in caso di malattie quali il diabete ed il cancro) proporremo una riflessione sul significato psichico e spirituale di questa attività di depurazione, dei suoi collegamenti con le intossicazioni della nostra mente, del nostro spirito e dei loro parassiti e tossine (ahi ahi il dovere al posto dell'amore...), ovviamente sempre dopo avere affrontato il tema concreto dal punto di vista dell'alimentazione.

Molte delle informazioni alimentari qui riportate servono per essere consultate solo in caso di malattia, meglio ancora se si possono seguire come stile di vita (opportunamente adattate alla nostra unicità) ad uso di prevenzione. Siamo consapevoli che per alcuni è difficile seguire molte indicazioni qui proposte, ma li invitiamo a persistere nella lettura... fino al tempo giusto (ognuno ha il suo tempo giusto!).

Un'idea isolata non conta quasi nulla se non fa parte del nostro mondo abituale di idee e non si collega ad altre configurazioni neuronali. Per entrare in questo circolo d'idee, per forzare questa corrente, ciò di cui l'idea neonata ha bisogno è di tempo e di pazienza. Quindi di rapide e persistenti  ripetizioni. Ciò può essere realizzato in maniera conscia ed inconscia. Lo sforzo mentale cosciente è doloroso, assai più dello sforzo fisico in quanto spesso si scontra con meccanismi già esistenti e deve, come si suol dire “nuotare controcorrente". Quanto è difficile cambiare delle convinzioni visto che abbiamo tutti più di sei anni...
Tuttavia, come a volte certe correnti sono solo superficiali, esiste anche una seconda strada che passa sotto questi programmi mentali: un'idea che entra a questo livello può lavorare allora entro di noi a nostra insaputa, rodere come un tarlo nascosto la nostra impalcatura mentale e sentimentale fino a farla crollare.

E' questo il sistema utilizzato dai grandi poteri perchè con l'alimentazione si realizzano tutte le condizioni ottimali della persuasione più o meno occulta... e anche noi nel nostro piccolo cerchiamo di utilizzare lo stesso mezzo anche se con fini completamente diversi: cerchiamo di servire solidalmente la nostra comunità attraverso le nostre conoscenze e riflessioni cercando persone con cui condividere il nostro risveglio della coscienza e della consapevolezza.

Ci sembrava opportuna questa considerazione visto il tema un po' ostico di questa lezione, da sempre caratterizzato da innumerevoli discussioni, perchè va a "scombinare" molte abitudini, usi e tradizioni... Chi è perfettamente sano e ha un corpo in perfetta forma, in grado di digerire anche le pietre, può sicuramente non occuparsi delle sue combinazioni alimentari che ingerisce. Una persona sana deve si scegliere le combinazioni degli alimenti per garantire il corretto funzionamento del metabolismo, ama anche per il piacere di mangiare! Le funzioni digestive vengono in secondo piano: passano in primo piano solamente nel momento in cui ci sono dei problemi. ma per tutti gli altri le associazioni degli alimenti qui elencate vanno considerate come una "normale alimentazione" sia a scopo terapeutico per i malati, sia come mezzo profilattico per i sani. Tutti coloro il cui rendimento non è massimo approfitteranno certamente dei vantaggi di queste indicazioni e adattandole alla propria unicità fisiologica, saranno spinti a seguirle con ottima soddisfazione vita natural durante. Anzi conoscere come funzionano le combinazioni, permette di recuperare subito e meglio, dopo esserci permessi qualche licenza di troppo, per motivi puramente edonistici... Come sarebbe una vita senza feste? E come sarebbe triste una vita a seguito solo delle regole! 

Effettivamente, l'attuale scienza dell'alimentazione, nei suoi studi e nelle applicazioni, è condizionata da uno stato di cose vecchie: essa accetta cioè la tradizionale alimentazione caratterizzata dalla mescolanza dei cibi in una sempre uguale preordinata successione di pietanze, senza chiedersi se è effettivamente salutare per l’organismo. Oggi la natura e la composizione di molti cibi è cambiata: c'è molta più chimica ed esiste una alta probabilità di combinazione dagli effetti imprevisti ed imprevedibili... I nostri nonni (quelli non ammalati di alzheimer e parkinson!) spesso ci ripetono che loro sono diventati molto anziani (ma ricordiamoci, come già spiegato, che l'essere umano è programmato biologiocamente per un'età di 120/140 anni!) senza dover fare attenzione a tutte queste cose... al che io rispondo che essi, fino all'età di 60-70 anni, hanno di fatto sempre mangiato biologico (fino a 30 anni fa i cìbi erano ancora abbastanza naturali...) e con uno stile di vita parco e frugale, mangiando sempre molta verdura del loro orto e prodotti del loro pollaio (e nel Veneto anche molti conigli, guardacaso uno dei pochi animali che si non addatta a condizioni poco salubri!)  ... ma ora per noi non è più così! 

Oggi la scienza dell'alimentazione cerca solo di escludere o consigliare certi alimenti, per qualità e quantità, o in rapporto a processi patologici o per tentare di modificare degli stati organici come l'adiposità, la magrezza ecc. Invece oggi è molto più utile cominciare a porre attenzione alle combinazioni.

(un sistema per risolvere alla radice questo problema è anche quello di magiare meno - causa principale dei nostri disagi fisici è l'eccesso di alimentazione!).

È incredibile come nessuno parli di calorie per garantire una buona digestione. Un pasto da 1000 kcal ineccepibile come combinazione di alimenti sarà meno digeribile di un pasto da 500 kcal con 2 o 3 combinazioni sfavorevoli... Altri fattori scombinanti sono inerenti alle modalità di preparazione (fritto, bollito, ecc.).Pur riportando successi importanti sulla cura di diverse malattie, tuttavia tutte le volte che un teorico ha cercato di creare un sistema generale applicabile alla globalità delle persone ha sempre incontrato diverse difficoltà. Questo è dovuto alla biodiversità biologica di ogni persona in relazione per esempio al proprio territorio e al microclima, che danno componenti diversi per la stessa specie di alimenti, o ad altre variabili come la composizione chimica del proprio corpo, lo stile di vita, i bioritmi diversi nelle varie geografie e stagioni,  senza considerare gli effetti placebo e nocebo di chi si approccia a nuove abitudini di vita. Pensiamo anche solo all'effetto "Quantum Zeno" : per esempio sperimentazioni assolutamente scientifiche sugli effetti dei medicinali eseguiti dalle case farmaceutiche presentano dati molto diversi da eguali studi eseguiti con gli stessi criteri da scienziati indipendenti! Quindi chi osserva un fenomeno in qualche modo lo modifica IN BASE AL PROPRIO CREDO.

Come sempre chiediamo di prendere dunque queste informazione "cum granum salis" e di consultarsi sempre con un medico.

Già 100 anni fa' le ricerche di Pavlov hanno stabilito al di là di ogni dubbio, che vi è una qualità di succo per la digestione della carne, un'altra per il latte, un'altra per l'acido della frutta, ecc. Questo comporta che spesso molti cibi noni si amalgamano bene. Altri sperimentatori (Carton, Shelton, Bircher-Benner, Capo, Hay ecc.) volenterosi e geniali, si sono proposti di trovare delle soluzioni per ottimizzare la nostra alimentazione alle esigenze fondamentali ed essenziali dell'organismo. Due scienziati austriaci, Kracmar e Hauswirth, misurando la polarità e la carica bioelettrica  di numerosi alimenti hanno dimostrato, che mescolando proteine e carboidrati si favorisce la formazione di sostanze dannose all'integrità degli organi. Questa condizione crea il terreno adatto perché si possa instaurare una malattia.

Per esempio mescolando carboidrati e frutta acida (macedonia con zucchero e succo di arance e/o fragole, dolci con frutta acida!) si forma il dannosissimo acido ossalico.

Anche la digestione delle proteine (carne, salumi, pesce, uova, ecc.) richiede sempre molti acidi gastrici mentre quella dei carboidrati (frutta non acida, verdura e amidi in genere) viene compiuta senza che si crei alcuna acidità. Se si assume pasta e carne, ad esempio, gli enzimi che dovrebbero digerire la pasta vengano deteriorati dagli acidi gastrici secreti per digerire le proteine creando difficoltà digestive e fermentazioni, causa primaria di gonfiori e pesantezze di stomaco (... e abbiamo già visto cosa succede poi nell'intestino!). Quindi cerchiamo di non associare pesceo carne e patate (lesse o fritte) così come pastasciutta seguita da carne, pesce o formaggi magri.

Altra combinazione da evitare è il tipico piatto estivo "Prosciutto e melone": tra l'altro il melone così come l'anguria si consuma sempre da solo!

Secono Hay "lo stomaco non può promuovere contemporaneamente una digestione alcalina (adatta cioè per i carboidrati o zuccheri) ed acidificante (adatta per la digestione delle proteine). Sono molti e svariati i succhi gastrici deputati alla digestione dei cibi. Ognuno è appropriato al trattamento digestivo di un particolare alimento.

Il latte, per esempio, richiede un succo gastrico che è molto differente da tutti gli altri, eccettuato quello necessario per la digestione di cibi amidacei e non è facilmente digeribile se ingerito con altri alimenti, all'infuori dei cereali. Teniamo presente che il caffè non va bene con latte, mentre l'orzo si(meno male che nei bar si consumano sempre più cappuccini d'orzo).

Digestione ed assorbimento dei cibi sono fenomeni fra loro intimamente legati ed e' quindi inevitabile che la Maldigestione produca spesso alterazione dell'assorbimento delle sostanze nutrienti dei cibi. Quindi la malnutrizione = malassorbimento e' la conseguenza delle maldigestioni ! e queste ultime derivano da varie concause, ma in primis dall'alterazoione del pH digestivo il quale determina immediatamente l'inattivazione degli enzimi, specie la lipasi pancreatica e di conseguenza difetti negli enterociti nell'apparato digerente. (Gli enterociti sono le cellule che vengono attraversate dalle sostanze nutritizie che passano dall’ambiente esterno - lume intestinale - ai capillari sottostanti l’epitelio per poi dirigersi a tutte le cellule dell’organismo).

A proposito di dieta mediterranea... e pensare che noi italiani siamo famosi anche per  questo famoso tipo di dieta!... (era questo uno dei segreti che ha fatto delle italiane le donne più belle del mondo). Ora purtroppo ci è stata rubata, anche quella...! Perchè la vera dieta mediterranea è sempre stata integrale e naturale, cioè quello che oggi definiamo come biologica. Ora chi li vede più nelle nostre tavole questi tipi di cibi di una volta?

Una delle carartteristiche di noi mediterranei è che siamo grandi consumatori di farine (pasta, pane e dolci...), quella che segue è una delle principali combinazioni che è utile ricordarsi. I colori sono analaghi a quelli del semaforo: rosso significa che è meglio non combinare, arancione è neutro, verde va bene. Ecco dunque le combinazioni ideali per pasta e farine in genere:

CARNE

 

i panini, se proprio li dobbiamo mangiare, mangiamoli di pane integrale e se non siamo più giovani è meglio mangiarl con il formaggio, invece che con i salumi ...

PESCE

 

 

FORMAGGI

 

No magri, si grassi e stagionati. Ok il grana!

GRASSI (condimenti)

 

 

UOVA

 

 

LATTE

 

 

VERDURE

 

No pomodori cotti e spinaci, patate con moderazione

LEGUMI

 

 

FRUTTA

dolce

 

 

 

semiacidula

 

 

 

acidula

 

 

 

oleosa

 

 

Purtroppo, la mancanza di conoscenze al proposito ha creato alcuni accostamenti alimentari che presentano delle serie problematiche digestive, esempio: il dessert dopo il pasto, ma anche la stessa frutta a fine pasto. La frutta, specialmente quella acquosa (melone, anguria, ecc.) dovrebbe essere consumata da sola. 

TABELLA DELLE ASSOCIAZIONI ALIMENTARI

Si possono associare i cibi appartenenti alla stessa colonna.
I cibi a digestione neutra possono essere associati con quelli a digestione basica oppure con quelli a digestione acida.
Per evitare problemi non si dovrebbero associare i cibi a digestione basica con quelli a digestione acida.

DIGEST. BASICA

DIGEST. NEUTRA

DIGEST. ACIDA

pane, pasta

olio

carne

riso

burro

pesce

patate, banane

grassi vegetali

salumi, affettati

cavolo verde

panna

yogurt intero (*)

legumi secchi

formaggi grassi

formaggi magri (*)

torte, biscotti

insalata, funghi

uova (*)

marmellate

carote, avocado

mele, prugne (*)

cioccolato

cipolle, spinaci

pere, albicocche (*)

arachidi

pomodori crudi

pesche, ananas (*)

castagne

zucchine, melanzane

uva, fragole (*)

noci

piselli freschi

arance, pompelmi (*)

nocciole

fagiolini

pomodori cotti

(*)= è comunque discussa da molti l'associazione con carne e pesce  

REGOLE DI BASE PER UNA CORRETTA DIGESTIONE:

 

Proteine di diversa provenienza
Ogni tipo di proteina necessita di particolari enzimi che vengono attivati in particolari condizioni di acidità.
Assumendo proteine di diversa natura (ad esempio carne e formaggio, uova e carne, uova e formaggio, ecc.) si rallenta la digestione di entrambe.
Particolarmente deleteria l'associazione di carne e latticini: la caseina del latte tende ad inglobare le proteine della carne rendendola indigeribile e dando luogo a fenomeni putrefattivi.
Zuccheri e amidi o zuccheri e proteine
Le proteine e gli amidi vengono digeriti nello stomaco, mentre gli zuccheri semplici vengono digeriti nell'intestino. Se assunti insieme, gli zuccheri permangono nello stomaco il tempo necessario a smaltire gli amidi o le proteine, dando luogo a fermentazioni che ostacolano a loro volta la digestione di amidi e proteine.
Quindi è bene limitare l'abitudine del dolce a fine pasto.
Vino o birra e amidi
Il vino e la birra sono sostanze che aumentano l'acidità e quindi rallentano la digestione degli amidi, che necessitano di un ambiente alcalino. È bene quindi limitare l'assunzione di queste bevande ai pasti prevalentemente proteici, soprattutto quelli a base di carne e pesce.
Grassi cotti con alimenti proteici
I grassi sono gli alimenti più difficoltosi da digerire e quindi quelli che rallentano maggiormente la digestione degli altri nutrienti.
La quantità totale di grassi in una dieta equilibrata (cioè con una % di grassi non superiore al 40%) è automaticamente limitata grazie al vincolo del sovrappeso.
I grassi cotti, contenuti nei fritti, nelle carni grasse cotte, ma anche negli alimenti alla cui base c'è un soffritto, rallentano la digestione più di quelli crudi e quando associati a proteine ne determinano una lunga permanenza nell'intestino favorendone la putrefazione.
Nei pasti a base di sole proteine e grassi cotti è bene aggiungere molta verdura cruda, per limitare i danni causati dalla putrefazione delle proteine.
Regole secondarie per una digestione corretta
Le regole che seguono andrebbero seguite solo in subordine alle prime, e solamente quando è necessario garantire una digestione ottimale, per esempio prima di un evento sportivo o durante la convalescenza, quando il fisico è particolarmente debilitato.
Infatti, seguendo tali regole, diventa veramente difficile garantire la corretta ripartizione dei macronutrienti ad ogni pasto, inoltre l'alimentazione diventerebbe piuttosto monotona e poco soddisfacente.
Proteine con amidi
Quando si ingerisce la carne c'è una precoce secrezione di succo fortemente acido nello stomaco che provoca un'inefficienza nella digestione degli amidi. Se a questa regola associamo quella che consiglia di evitare zuccheri e amidi, non si può più associare carboidrati e proteine e la dieta diventa dissociata.
Volendo ottimizzare al massimo la digestione, bisognerebbe evitare di associare carbidrati e proteine.
Frutta con amidi e proteine
La frutta contiene acidi e quindi interferisce con la digestione degli amidi. Inoltre, la frutta contiene zuccheri e questi non vanno bene insieme alle proteine.
Alimenti acidi con amidi o proteine
Cibi e bevande acide e cioè aceto, limone, succhi di frutta, frutta acida (mele, pere, agrumi), bevande zuccherate e acidule, non andrebbero assunti con gli amidi poiché questi hanno bisogno di un ambiente alcalino; ma nemmeno con le proteine perché inibiscono la secrezione acida.

ALIMENTI PROTEICI

ASSOCIAZIONE OTTIMALE

ASSOCIAZIONE TOLLERABILE

ASSOCIAZIONE DA ESCLUDERE

LATTE

-------

PANE

TUTTI GLI ALIMENTI E
LA FRUTTA
IN GENERE

YOGURT

-------

FRUTTA ACIDA

ALTRI
ALIMENTI
PROTEICI
(discusso)

FORMAGGI

VERDURE E ORTAGGI esclusi pomodori, legumi, patate, topinambur

PANE E ZUCCA e stando bene pane e patate

TUTTE LE
PROTEINE E
LA FRUTTA
(discusso)

CEREALI

VERDURE E ORTAGGI

stando bene con FRUTTA DOLCE E
ALTRI ALIMENTI
PROTEICI

FRUTTA (esclusa la secca) PANE PATATE

CARNE, PESCE
E UOVA

TUTTI GLI ORTAGGI,
TRANNE ALCUNI
AMIDACEI (ES. RISO)
E TRANNE PATATE E LEGUMI

PICCOLE Q.TA'
DI PATATE

TRA DI LORO
E CON LA
FRUTTA

LEGUMI

VERDURE E ORTAGGI
NON AMIDACEI ( NIENTE PATATE E SIMILI)

STANDO BENE CON I CEREALI

FRUTTA
E ALTRI
ALIMENTI
PROTEICI

(CARNE UOVA FORMAGGI LATTE PESCE)

ORTAGGI E
VERDURE
TRANNE PATATE, TOPINAMBUR E LRGUMI

TRA DI LORO E CON
PROTEINE GRASSI
E GLUCIDI
(CARBOIDRATI)

NESSUNA

FRUTTA
NON OLEOSA (SECCA)

POMODORI

VERDURE, ORTAGGI
ALIMENTI PROTEICI
ECCETTO LATTE E
FORMAGGI
MAGRI

CARBOIDRATI

LATTE E
FORMAGGI
MAGRI
FRUTTA
SEMIACIDA
E DOLCE

PATATE TOPINAMBUR

VERDURE, ORTAGGI
ECCETTO I LEGUMI

STANDO BENE UOVA E CARNE (POCA)

LATTE E
FORMAGGI

FRUTTA E
CEREALI

FRUTTA DOLCE fichi, uva, banana, cachi, certe pere e mele rosse, papaya e pesca matura

ALTRA FRUTTA DOLCE

IN ALCUNE TORTE
CON I CEREALI

IL PANE INTEGRALE

TUTTI GLI ALIMENTI E
LA FRUTTA
IN GENERE

FRUTTA
SEMIACIDA

pesca albicocca pera mela gialla ciliegia mirtilli mango

ALTRA FRUTTA
SEMIACIDA

STANDO BENE CON LA PANNA E CERTI DOLCI TIPO STRUDEL, BISCOTTI E TORTE INTEGRALI

TUTTI GLI ALIMENTI E
LA FRUTTA
IN GENERE

FRUTTA ACIDAfragole prugne kiwi
agruni ananas melograno, ribes mandarini

ALTRA FRUTTA
ACIDA E OLEOSA

IN ALCUNE
PREPARAZIONI
GASTRONOMICHE
DI CARNI E PESCI
E CON LO YOGURT

TUTTI GLI ALIMENTI E
LA FRUTTA
IN GENERE

FRUTTA OLEOSA

(noci, frutta secca)

FRUTTA ACIDA,
VERDURE E ORTAGGI

TRANNE LEGUMI E TUBERI

NESSUNA TOLLERABILITA'

FRUTTA
E ALTRI
ALIMENTI
PROTEICI

 

Indice glicemico degli alimenti

fonte: www.albanesi.it

Prima di definire il concetto di indice glicemico è necessario dare uno sguardo alla composizione chimica dei carboidrati e al modo in cui sono scomposti dal nostro organismo.

I tipi di carboidrati
Esistono tre tipi di carboidrati: i monosaccaridi e i disaccaridi (zuccheri semplici) e i polisaccaridi (carboidrati complessi). Si differenziano dal numero di molecole che sono legate assieme. I monosaccaridi, come il glucosio ed il fruttosio, contengono una sola molecola di zucchero. I disaccaridi, come il saccarosio, il lattosio ed il maltosio, sono costituiti da due molecole di zucchero legate assieme. I polisaccaridi, come l' amido, il glicogeno e la cellulosa, sono formati dal legame di diversi monosaccaridi, creando lunghe molecole.

La trasformazione dei carboidrati in glucosio
Il nostro intestino trasforma e scinde tutti i carboidrati che riceve dal cibo in monosaccaridi. In questo modo potranno passare attraverso la parete intestinale, e circolare nel flusso ematico. Quindi sono trasportati verso il fegato, che li trasforma in glucosio. Il fegato lo può far tornare nel flusso ematico a scopo energetico, ma se nell'organismo vi è una quantità di glucosio superiore a quella di cui si ha bisogno, lo può trasformare in glicogeno per essere immagazzinato. Il rimanente glucosio nel sangue è convertito in grasso.
Per mantenere il glucosio del sangue entro valori tollerabili interviene il pancreas, secernendo gli ormoni insulina e glucagone. Quindi, un'assunzione eccessiva di carboidrati produce un aumento della glicemia e innesca il rilascio dell'insulina che riequilibra la situazione. Il picco insulinico è tanto maggiore quanto più alto è l'indice glicemico dei carboidrati assunti.

Cos'è l'indice glicemico?
L'aggettivo "glicemico" deriva dalla parola "glicemia" che sta ad indicare la presenza di glucosio nel sangue. La risposta glicemica ad un tipo di carboidrati esprime l'arricchimento di zuccheri nel sangue, dopo aver consumato un certo tipo di carboidrati. I carboidrati situati in cima della gamma delle possibili risposte glicemiche sono definiti carboidrati ad elevata risposta glicemica.
Il raffronto tra la risposta glicemica indotta da carboidrati di un dato tipo e quella di un carboidrato "standard", solitamente glucosio o pane bianco, dà, come risultato, un confronto rappresentato dall'indice glicemico che può, quindi, essere usato per valutare l'impatto che i carboidrati ingeriti hanno sugli zuccheri presenti nel sangue.
L'indice glicemico è, quindi, la velocità con cui aumenta la glicemia in seguito all'assunzione di 50 g del carboidrato sotto esame. L'indice è espresso in termini percentuali, rapportandolo alla velocità d'aumento con la stessa quantità del carboidrato di riferimento (indice pari a 100): un indice glicemico di 50 significa che l'alimento innalza la glicemia con una velocità che è la metà di quella del glucosio. L'indice glicemico nella tabella è stato riferito al glucosio. In altre tabelle che si trovano nella letteratura scientifica l'alimento di riferimento è un altro  spesso il pane bianco, un cibo tipico più vicino alla realtà quotidiana rispetto al classico glucosio, che viene usato solo in studi scientifici. Per calcolare l'indice glicemico rispetto al pane bianco basta moltiplicare per 1,37.

Indice o carico glicemico?
La definizione di indice glicemico ha portato alla ridicola demonizzazione di alcuni cibi (come per esempio banane, carote, patate) prima che si capisse che ciò che conta è sempre l'aspetto quantitativo del problema definito dal carico glicemico. In altri termini, come per ingrassare conta la quantità di alimento che si mangia, così per l'attivazione del meccanismo dell'insulina conta la quantità di cibo glicidico che si assume: il fruttosio ha un indice glicemico che è un terzo di quello dello zucchero comune, ma 30 g di fruttosio provocano un rilascio insulinico maggiore di 8 g di zucchero. Pertanto è fondamentale capire la definizione di carico glicemico, ottenuto moltiplicando la quantità del carboidrato considerato per il suo indice glicemico. 30 g di fruttosio danno un carico di 30x23=690 mentre 8 g di zucchero danno 8x67= 536.

Con un'analogia, l'indice glicemico sta al carico glicemico come il peso specifico sta al peso di un materiale. Il peso specifico del ferro è maggiore di quello dei mattoni, ma è meno doloroso se ci cade sul piede una moneta di ferro che un mattone!

La resistenza all'insulina
I fattori principali che contribuiscono alla variazione della risposta individuale ai carboidrati sono la resistenza all'insulina e il tipo dei carboidrati assunti.
L' espressione "resistenza" all'insulina indica una situazione nella quale il trasporto di glucosio nei tessuti sensibili all'insulina è inibito. A seconda del grado di resistenza all'insulina, il glucosio e l'insulina possono aumentare dando via ad una maggiore conversione di glucosio in grasso e ad un minore immagazzinamento sotto forma di glicogeno. La scarsa tolleranza ai carboidrati si traduce nella difficoltà a recuperare energia, una volta portato a termine l'allenamento e a ricreare la riserva di glicogeno nei tessuti muscolari. Di conseguenza l'atleta intollerante al glucosio si ritrova con una quantità limitata di glicogeno muscolare, presentando ovvie difficoltà a proseguire l'allenamento. Con le riserve di glicogeno scarse, l'organismo dovrà affidarsi agli ormoni dello stress, primo fra tutti il cortisone endogeno (cortisolo). L'aumento di questo ormone genera resistenza all'insulina, e la sua presenza può influire sulla tolleranza ai carboidrati.

Le combinazioni alimentari
La risposta glicemica indotta da un pasto misto, a contenuto di proteine, carboidrati e grassi, è diversa da quella che si può avere mangiando solo carboidrati. Infatti, un pasto misto è digerito più lentamente: la maggior permanenza di questo pasto nello stomaco deriva dal fatto che i suoi carboidrati sono rilasciati nell'intestino tenue in modo più lento e, quindi, penetreranno nel sangue più lentamente.

 

cliccare qui per calcolare l'indice glicemico di qualsiasi alimento

Alimenti e prodotti con IG elevato

 

Sciroppo di mais

115

Birra*

110

Fecola, amido modificato

100

Glucosio

100

Sciroppo di frumento, sciroppo di riso

100

Sciroppo di glucosio

100

Farina di riso

95

Fecola di patate (amido)

95

Maltodextrin

95

Patate al forno

95

Patatine fritte

95

Pane bianco senza glutine

90

Patate in fiocchi (istantanee)

90

Riso glutinoso

90

Arrow-root, maranta

85

Carote (cotte)*

85

Cereali (di grano turco)

85

Farina di grano bianca

85

Latte di riso

85

Maizena (amido di mais)

85

Pane molto raffinato, pane in cassetta (type Harry's®)

85

Pane per hamburger

85

Pastinaca*

85

Pop corn (senza zucchero)

85

Rapa (cotta)*

85

Riso a cottura rapida (precotto)

85

Riso soffiato, gallette di riso

85

Sedano rapa, sedano di Verona (cotto)*

85

Tapioca

85

Torta di riso

85

Puré di patate

80

Anguria, melone, cocomero*

75

Cialda/wafer; con zucchero

75

Doughnuts

75

Lasagne (farina di grano tenero)

75

Riso e latte (con zucchero)

75

Zucca (di vario tipo)*

75

Zucca*

75

Amaranto soffiato

70

Bagels

70

Banana verde

70

Bibite gassate, bevande a base di cola (tipo Coca-Cola®)

70

Biscotto

70

Brioche

70

Cereali raffinati zuccherati

70

Cioccolato, stecca di (con zucchero)

70

Croissant

70

Dattero

70

Farina di granoturco

70

Fetta biscottata

70

Gnocchi

70

Melassa, sciroppo da cucina

70

Miglio, saggina

70

Pane azzimo (farina bianca)

70

Pane bianco, francesino

70

Pane di riso

70

Patate bollite senza buccia

70

Patatine, chips

70

Polenta

70

Polenta, semola di granoturco

70

Ravioli (farina di grano tenero)

70

Riso comune

70

Risotto

70

Rutabaga, cavole navone

70

Special K®

70

Tacos

70

Tagliatelle, fettuccine (farina di grano tenere)

70

Zucchero bianco (saccarosio)

70

Zucchero scuro (integrale)

70

Ananas (in scatola)

65

Barbabietola (cotta)*

65

Cuscus, couscous

65

Fagottino al cioccolato

65

Farina semi-integrale

65

Farro

65

Fava (cotta)

65

Frutti canditi (con zucchero)

65

Frutto dell’albero del pane

65

Gelatina di mela cotogna (con zucchero)

65

Igname

65

Mais, granoturco in chicchi

65

Marmellata (con zucchero)

65

Mars®, Snickers®, Nuts®, etc.

65

Muesli (con zucchero, miele…)

65

Pane di segale (30% di segale)

65

Pane integrale

65

Pane nero

65

Patate cotte con la buccia (in acqua/al vapore)

65

Patate cotte con la buccia (in acqua/al vapore)

65

Sciroppo d'acero

65

Sorbetto (con zucchero)

65

Tamarindo (dolce)

65

Uva passa, uvetta

65

Albicocche in scatola (con zucchero)

60

Banana (matura)

60

Castagne

60

Cioccolato in polvere (zuccherato)

60

Farina integrale

60

Gelato alla crema (con zucchero)

60

Lasagne (grano duro)

60

Maionese (industriale, con zucchero)

60

Melone*

60

Miele

60

Orzo perlato

60

Ovomaltina

60

Pane al latte

60

Pizza

60

Porridge, pappa di avena

60

Ravioli (grano duro)

60

Riso di Camargue

60

Riso lungo

60

Riso profumato (gelsomino)

60

Semola di grano duro

60

Biscotto di pasta frolla (farina, burro, zucchero)

55

Bulgur (frumento)

55

Ketchup

55

Mango, succo di (senza succhero)

55

Manioca (amara)

55

Manioca (dolce)

55

Nespola

55

Nutella®

55

Papaya (frutto fresco)

55

Pesca (in scatola con zucchero)

55

Riso rosso

55

Sciroppo di cicoria

55

Senape (con zucchero aggiunto)

55

Spaghetti ben cotti

55

Succo d'uva (senza zucchero)

55

Sushi

55

Tagliatelle (ben cotte)

55


Alimenti e prodotti con IG medio

 

All Bran™

50

Ananas, succo di (senza zucchero)

50

Barretta energetica ai cereali (senza zucchero)

50

Basmati/riso

50

Biscotto (Farina integrale, senza zucchero)

50

Cachi

50

Chaiote (purea di)

50

Kiwi*

50

Litchi (frutto fresco)

50

Maccheroni (farina di grano duro)

50

Mango (frutto fresco)

50

Muesli (senza zucchero)

50

Pane a base di quinoa (circa il 65 % di quinoa)

50

Pasta integrale (grano integrale)

50

Patate dolci

50

Riso integrale

50

Succo di mela (senza succhero)

50

Succo di mirtillo (senza zucchero)

50

Surimi

50

Topinambur, carciofo di Gerusalemme

50

Wasa light ™

50

Ananas (frutto fresco)

45

Banana verde (cruda)

45

Banana verde (cruda)

45

Banane (acerbe)

45

Bulgur, boulgour integrale (grano, cotto

45

Capelli d\'angelo

45

Cocco, noce di

45

Cuscus integrale, semola integrale

45

Farina di farro (integrale)

45

Farina di kamut (integrale)

45

Farro (integrale)

45

Farro (integrale)

45

Frutti canditi (senza zucchero)

45

Grano (tipo Ebly)

45

Granola completa (senza zucchero)

45

Mirtillo, ossicocco

45

Muesli Montignac

45

Pane di Kamut

45

Pane tostato, farina integrale senza zucchero

45

Pilpil (di grano)

45

Piselli (scatola)

45

Pumpernickel

45

Riso basmati integrale

45

Salsa di pomodoro, passata di pomodoro (con zucchero)

45

Segale (integrale; farina, pane)

45

Succo di pompelmo (senza zucchero)

45

Succo d\'arancia (spremuta senza zucchero)

45

Uva (frutto fresco)

45

Avena

40

Biscotto di pasta frolla (farina integrale, senza zucchero)

40

Burro d\'arachidi (senza zucchero aggiunto)

40

Cicoria (bevanda)

40

Fagioli rossi (in scatola)

40

Falafel (fave)

40

Farina di quinoa

40

Farro

40

Fava (cruda)

40

Fico secco

40

Fiocchi d\'avena (non cotti)

40

Gelatina di mela cotogna (senza zucchero)

40

Grano saraceno (integrale; farina o pane)

40

Kamut (grano integrale)

40

Latte di cocco

40

Lattosio

40

Pane 100% integrale con levito naturale

40

Pane azzimo (farina integrale)

40

Pasta integrale, al dente

40

Pepino dolce, peramelone

40

Prugne secche

40

Pumpernickel Montignac

40

Purea di sesamo, tahin

40

Sidro secco

40

Sorbetto (senza zucchero)

40

Spaghetti al dente (cottura 5 min.)

40

Succo di carota (senza zucchero)

40


Alimenti e prodotti con IG basso

 

 

Albicocca secca

35

Amaranto

35

Arancia (frutto fresco)

35

Azuki

35

Barrette al cioccolato (senza zucchero tipo Montignac®)

35

Cannellini

35

Cassoulet (piatto a base di carne e fagioli)

35

Ceci (in scatola)

35

Fagioli borlotti

35

Fagioli neri

35

Fagioli rossi

35

Falafel (ceci)

35

Farina di ceci

35

Fico (frutto fresco)

35

Gelato di panna (con fruttosio)

35

Girasole (semi)

35

Iogurt, yogurth**

35

Lievito

35

Lievito di birra

35

Lino, sesamo, papavero (semi di)

35

Mais ancestrale (indiano)

35

Mela cotogna (frutto fresco)

35

Mela-cannella, graviola, guanabana

35

Melagrana, melograno (frutto fresco)

35

Mele (composta)

35

Mele (frutto fresco)

35

Mele disidratate

35

Pane Esseno (di cereali germogliati)

35

Pesche (frutto fresco)

35

Peschenoci (bianche o gialle; frutto fresco)

35

Piselli (freschi)

35

Piselli (freschi)

35

Pomodori secchi

35

Prugne (frutto fresco)

35

Purea di mandorle bianche (senza zucchero)

35

Quinoa

35

Riso selvatico

35

Salsa di pomodoro, passata di pomodoro (senza zucchero)

35

Sedano rapa, sedano di Verona (crudo)

35

Senape

35

Succo di pomodoro

35

Vermicelli di grano duro

35

Wasa™ fibra (24%)

35

Yogurt di soia (aromatizzato)

35

Pane (Montignac integral bread)

34

Aglio

30

Albicocche (frutto fresco)

30

Barbabietola (cruda)

30

Carote (crude)

30

Ceci

30

Fagiolini

30

Formaggio fresco, ricotta**

30

Frutto della passione, maracuja

30

Latte di mandorla

30

Latte di soia

30

Latte d\'avena (non cotto)

30

Latte fresco/in polvere**

30

Latte** (scremato e non)

30

Lenticchia

30

Lenticchie gialle

30

Mandarino, clementina

30

Marmellata (senza zucchero)

30

Pere (frutto fresco)

30

Pomodori

30

Pompelmo (frutto fresco)

30

Rape (crude)

30

Sassefrica, scorzobianca

30

Vermicelli di soia

30

Ciliegie

25

Cioccolato fondente (>70% cacao)

25

Fagioli mungo (soia)

25

Fagiolo nano

25

Farina di soia

25

Fragole (frutto fresco)

25

Hummus (crema di ceci)

25

Lampone (frutto fresco)

25

Lenticchie verdi

25

Mirtillo

25

More

25

Orzo mondato

25

Pasta di arachidi (senza zucchero)

25

Piselli secchi

25

Purea di mandorle integrali (senza zucchero)

25

Purea di nocciole intere (senza zucchero)

25

Ribes

25

Semi di zucca

25

Uva spina

25

Cacao in polvere (senza zucchero)

20

Carciofo

20

Ciliegie delle Antille, Acerole

20

Cioccolato fondente (>85% cacao)

20

Cuore di palma

20

Fruttosio Montignac

20

Germoglio de bambù

20

Melanzana

20

Ratatouille (misto di verdure cotte)

20

Salsa tamari (senza zucchero né dolcificanti)

20

Soia da cucina

20

Succo di limone (senza zucchero)

20

Yogurt di soia (naturale)

20

Agave (sciroppo)

15

Alchechengi comune

15

Anacardio

15

Arachide

15

Asparagi

15

Bietola

15

Broccoli

15

Cavolfiore

15

Cavolini di Bruxelles

15

Cavolo

15

Cetriolo

15

Cetriolo sottaceto, sottaceti

15

Cipolla

15

Crauti

15

Crusca (di grano, di avena...)

15

Erba brusca, acetosa

15

Fagiolini, fagioli mangiattutto, cornetti

15

Farina di carrube

15

Finocchio

15

Funghi, champignon

15

Germoglio

15

Germoglio di cereali/granola

15

Indivia, insalata belga

15

Insalata (lattuga, scarola, riccia, valeriana, ecc...)

15

Lupino

15

Mandorla

15

Nocciola

15

Noce

15

Oliva

15

Peperoncino

15

Peperoni

15

Pesto

15

Pinoli

15

Pistacchio

15

Porri

15

Rabarbaro

15

Ravanello

15

Ribes nero

15

Scalogno

15

Sedano, gambo

15

Soia

15

Spinaci

15

Tempeh

15

Tofu

15

Zenzero

15

Zucchine

15

Avocado

10

Low GI Montignac pasta (spaghetti)

10

Low GI Montignac spaghetti

10

Aceto

5

Crostacei (astice, granchio, aragosta)

5

Spezie, erbe (prezzemolo, basilico, origano, cumino, cannella, vaniglia, ecc.)

5

* Nonostante il loro IG elevato, questi alimenti hanno un contenuto di glucide puro molto basso (5% circa). Il loro consumo in quantità normale dovrebbe dunque avere un effetto trascurabile sulla glicemia.

** Non vi è praticamente nessuna differenza di IG tra i latticini interi e i latticini con 0% di grassi. Bisogna sapere inoltre che, malgrado il loro IG basso, i latticini hanno un indice insulinico molto elevato.

 


BANCA DATI CONTENUTO MACRONUTRIENTI E MICRONUTRIENTI
DI TUTTI I PRINCIPALI ALIMENTI

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Altri aggiornati databese disponibili In questa pagina del sito del Ministero dell'Agricoltura U.S.A.


Aggiornamento ottobre 2009 -
Combinazioni alimentari e malassorbimento. I nuovi apporti della Medicina Funzionale.

Grazie all'affermarsi della Medicina funzionale stiamo finalmente avendo importanti chiarimenti sulla dinamica ottimale da osservare per qunato attiene le combinazioni alimentari.

Prima regola: sottolineamo che ogni persona è unica ed irripetibile, quindi risalta inanzittutto l'ìndividualità per cui è quasi impossibile stabilire regole comuni. La regola aurea, se proprio vogliamo indicarne una, è: imparare a percepire. La percezione porta alla consapevolezza.

Seconda regola: associare ad ogni pasto e/o spuntino alimenti basificanti ad alimenti acidificanti, possibilmente iniziando da quelli basificanti.

Terza regola: i micronutrienti hanno un'importanza fondamentale in senso vitale se il cibo è vivo e naturale, in senso mortale (anche se questo ciclo può durare a lungo) se il cibo contiene è morto ed artificiale, in quanto il cibo fornisce inanzittutto "informazione" ( vedi lo sviluppo della scienza dell''ormesi" ).

Quarta regola: è meglio evitare certi alimenti, che tendenzialmente creano grandi problemi di tossicità, specie a causa del forte inquinamento ambientale ed artificiale, cui vengono associati durante il ciclo produttivo. Questi alimenti NON SONO IN ASSOLUTO TUTTI DANNOSI, ma purtroppo sono disponibili soprattutto in forma di veleni. Per esempio IL LATTE: è vero che ha delle proprietà importanti, ma dobbiamo riconoscere che oltre il 90% del latte prodotto oggi ne è assolutamente privo (mangini ogm, antibiotici, ambiente di vita devastante, lavorazioni irrazionali, etc.). Questi alimenti sono principalmente lo zucchero raffinato, il glutine, la soia, i lieviti ed il latte.

Quinta regola: tenere sotto equilibrio il rapporto ciclo insulemico-ciclo glicemico ad ogni pranzo e/o spuntino. Per questo è necessario che che i nacronutrienti tendano a questo rapporto ottimale: 30% proteine (specie verdi, cioè vegetali), 40% carboidrati, 30% grassi.

clicca qui per la foto della piramide nella medicina funzionale

 

EQUILIBRIO DEL RAPPORTO INSULINEMICO-GLICEMICO E PRINCIPALI CONSEGUENZE DIMOSTRATE.

(dal libro di Franco Verzella "NUTRIZIONE, COMPORTAMENTO & SALUTE" Le Ragioni del cambiamento nella vita quotidiana. )

L’efficacia di un farmaco si manifesta all'interno di un preciso intervallo di tempo, zona del farmaco. Lo stesso avviene per i nostri alimenti, la cui zona, in condizioni di sedentarietà, si protrae per un periodo massimo di circa 5 ore quando il rapporto tra i vari macronutrienti (proteine, carboidrati e grassi) è in equilibrio con le nostre caratteristiche metaboliche individuali, in particolare con il nostro bilancio insulinico. In questo caso per 4-5 ore attività ormonale e metabolica e, per conseguenza, energia fisica e performance mentale si mantengono in condizioni di bilancio positivo.

Le diete comunemente proposte in ambito medico prevedono un rapporto calorico tra i macronutrienti pari a: carboidrati 60% - proteine 20% - grassi 20%. L'Associazione Diabetologica Americana suggerisce 1 gr di proteine ogni 3 gr di carboidrati.

Per contro, in questi ultimi anni, numerosi autori hanno proposto un rapporto di 3 gr di proteine ogni 4 gr di carboidrati, che su 100 calorie danno luogo alla seguente formula: carboidrati = 45%; proteine = 35%; grassi = 20%. Queste percentuali si riferiscono ad un consumo calorico di base pari a 1.000-1.400 kcal, in condizioni di sedentarietà.

Attualmente l’attenzione della comunità scientifica si è particolarmente concentrata su questo argomento in rapporto al moltiplicarsi delle malattie metabolico-vascolari, soprattutto per il carattere epidemico della diffusione di sovrappeso ed obesità

Il consumo quotidiano di carboidrati ad alto indice glicemico (pane, cereali, dolci), di grassi animali saturi (carni rosse, insaccati e formaggi) e la dieta ipercalorica producono gradi diversi di insulino-resistenza.

Per insulino-resistenza s’intende la riduzione della sensibilità e del numero dei recettori per l’insulina che provoca, per compenso, un rialzo dei livelli ematici di insulina: iperinsulinemia.

Occorre sottolineare che la capacità dell’insulina di mediare il trasporto di glucosio all’interno delle cellule varia sino a nove volte da persona a persona.

Negli ultimi dieci anni, le ricerche hanno dimostrato la relazione tra iperinsulinemia e una serie di patologie degenerative, quali malattia coronarica (Coronary Heart Disease, CHD), diabete mellito non insulino-dipendente o di tipo II (Non Insulin Dependent Diabetes Mellitus, NIDDM), ipoglicemia, ipertensione, alcuni tipi di cancro, sindrome dell’ovaio policistico, obesità, invecchiamento cerebrale (patologia di Alzheimer).

Il test da carico di glucosio con curva glicemica ed insulinemica permette di esplorare la nostra sensibilità all’insulina. La negatività di questo test si traduce in un rapido rientro dei valori glicemici ed insulinemici ed è osservabile nel 50% della popolazione adulta. Nel restante 50% il test da carico mostra gradi diversi di positività, che possono essere così riassunti:

  1. curva glicemica nei limiti e curva insulinemica elevata;

  2. curve glicemica e insulinemica entrambe elevate, con valori a digiuno nei limiti;

  3. elevati valori insulinemici a digiuno, con curve da carico alterate: sindrome X

  1. elevati livelli glicemici ed insulinemici a digiuno: diabete mellito di tipo secondo.

In generale, negli individui insulino-resistenti la tolleranza al glucosio si riduce progressivamente con l’avanzare dell’età.

Non necessariamente le persone affette da sindrome X sviluppano diabete, ma le elevate concentrazioni di insulina producono nel corso degli anni una serie di disturbi a carico di numerosi sistemi.

I principali fattori di rischio per la sindrome X comprendono:

  • storia familiare di diabete II

  • basso peso alla nascita (< 2.5 kg)

  • alimentazione ricca di grassi saturi e carboidrati raffinati

  • alimentazione povera di nutrienti essenziali: vitamine, minerali, acidi grassi, aminoacidi

  • scarsa attività fisica (< 90 minuti di attività aerobica/settimana)

  • elevato rapporto tra la circonferenza vita/circonferenza fianchi (donne > 0.9; uomini > 1.0)

  • obesità

  • fumo

  • età

  • sindrome dell’ovaio policistico, nelle donne


Nella Sindrome X si registra un aumento della concentrazione di acidi grassi liberi (FFAs) che stimola la produzione di glucosio da parte del fegato (gluconeogenesi); la conseguente iperglicemia richiede un corrispondente rialzo dei livelli insulinemici.

L’aumento dei livelli glicemici è a sua volta responsabile di una più intensa glicosilazione proteica; l’emoglobina glicosilata (HbA1c) costituisce oggi un sensibile fattore di rischio vascolare e metabolico quando supera il valore del 5%.

La sindrome X si associa a:

  • Rapporto glucosio / insulina < 4,5

  • Elevati valori di insulinemia a digiuno (> 15 mIU/mL)

  • Iperinsulinemia nel test da carico con glucosio (> 50 mIU/mL)

  • Ipercolesterolemia

  • Ipertrigliceridemia (TGL)

  • Bassi livelli di colesterolo HDL

  • Rapporto TGL/HDL >5

  • Iperproduzione di acido arachidonico (per azione dell’insulina sulla delta-5- desaturasi) e di eicosanoidi proinfiammatori: prostaglandine-2, trombossani e leucotrieni

  • Alterazione della composizione lipidica delle membrane cellulari (misurata negli eritrociti)

  • Aumento della massa grassa viscerale

  • Ipertensione arteriosa

  • Iperuricemia

  • Iperferritinemia

  • Riduzione dei valori serici di magnesio

  • Aumento dei livelli di PAI-I (Plasminogen Activator Inhibitor I) e conseguente riduzione della fibrinolisi

  • Formazione di calcoli di ossalato di calcio

  • Alterazione dei valori di funzionalità epatica

  • Turbe ormonali nella donna con elevati livelli di testosterone, ovaio policistico, irsutismo, acne, alterazioni del ciclo, infertilità

  • Aumentato rischio di malattia coronarica, in particolare nel maschio

  • Aumentato rischio di diabete II


Le indicazioni per il trattamento della sindrome X comprendono:

  • Dieta a Zona: carboidrati: 45%, proteine: 35%, lipidi: 20%, allo scopo di stabilizzare i livelli di insulina.

  • Abolizione dei carboidrati raffinati e di quelli ad alto indice glicemico.

  • Riduzione dei grassi animali saturi e abolizione di quelli idrogenati.

  • Riduzione dell’apporto calorico: 1000-1400 Kcal in condizioni di sedentarietà.

  • Test per le intolleranze alimentari (IgG): ha lo scopo di personalizzare il programma alimentare e ridurre quanto più possibile le cause della risposta infiammatoria-immunitaria.

  • Acidi grassi Omega 3 (EPA e DHA 2-4 gr/die), per ottimizzare la composizione lipidica delle membrane cellulari e promuovere la produzione di eicosanoidi antinfiammatori.

  • Rapporto acidi grassi Omega 6/Omega 3: compreso tra 1 e 2.

  • Fibra alimentare: 30-50 gr/die: riduce l’assorbimento del colesterolo, ritarda l’assorbimento del glucosio, migliora la funzione intestinale.

  • Integrazione quotidiana con micronutrienti: vedi tabella in appendice

Per ciascuno di noi, la stabilizzazione dei livelli dell’insulina nell’arco delle 24 ore coincide con il raggiungimento della Zona e si traduce in una condizione di benessere fisico ed emotivo. Imparare a riconoscere la relazione tra i cibi assunti e la felice esperienza della Zona costituisce il primo vero incentivo al cambiamento. Ci si rende così conto che nel personalizzare l’alimentazione non c'è nulla di banale e di scontato e che la selezione del cibo costituisce lo strumento più efficace per promuovere la qualità della salute e la nostra performance fisica e mentale.

In pratica il mantenimento della Zona viene idealmente affidato a 3 pasti principali e 3 spuntini. Particolare attenzione va dedicata alla prima colazione, perchè si esce da un digiuno notturno di 7-8 ore e si devono affrontare gli impegni di una giornata. I pasti principali non devono superare le 500 calorie per contenere i livelli di insulina, che altrimenti salirebbero oltre i valori di equilibrio funzionale. Per le stesse ragioni di equilibrio gli spuntini vanno contenuti entro le 100-120 calorie. L'intervallo tra i pasti principali non deve dunque superare le 5-6 ore, ottimizzando le combinazioni degli alimenti e controllando sensazioni soggettive: gonfiore, movimenti intestinali, reazioni cutanee ed il complesso "energia - vigilanza - fame di carboidrati". La fame di carboidrati dipende da un eccessivo consumo di carboidrati nel pasto precedente e si accompagna spesso ad una riduzione della vigilanza, in rapporto ad uno stato di ipoglicemia causato da alti livelli di insulina. Se la fame di carboidrati si accompagna invece ad un buon stato di vigilanza, probabilmente il livello di insulina è al limite inferiore e l'ipotalamo libera il neuropeptide Y, che costituisce il più potente stimolatore dell'appetito. In questo caso occorre correggere il pasto precedente, aumentando la quantità di calorie totali, senza alterare il rapporto tra carboidrati e proteine.

E' indispensabile imparare a variare continuamente sia gli alimenti che la loro preparazione. Lo scopo è di assicurare la migliore integrazione dei nutrienti ed allontanare il rischio di intolleranze e allergie alimentari, peraltro molto comuni.

Il senso di sazietà interviene di solito dopo venti minuti dall'inizio del pasto, spesso in modo abbastanza indipendente dalla quantità di cibo assunto. Si consiglia perciò di mangiare lentamente, sia per facilitare l'attività digestiva, che per ridurre la quantità totale delle calorie introdotte.

L'attività fisica va iniziata a distanza di 2-3 ore da un pasto principale. Un vantaggio fondamentale ed insieme un termometro sensibile del nostro permanere all'interno della Zona è rappresentato da una importante riduzione del consumo di calorie a parità di lavoro eseguito.

Il PancreasInsulina e glucagone
Il nostro pancreas produce due ormoni antagonisti, l'insulina che viene secreta dalle cellule b beta del pancreas esocrino ed è un polipeptide di 51 aminoacidi dislocati in due catene distinte unite mediante due ponti disolfuro mentre un ulteriore ponte disolfuro è presente tra due aminoacidi cisteina e il glucagone che viene sintetizzato dalle cellule a del pancreas esocrino ed è strutturalmente formato da 29 aminoacidi dislocati in due catene unite tra loro mediante ponti disolfuro.

 

 


sdL'insulina fa scendere il livello di zuccheri nel sangue e ne stimola l'immagazzinamento nei muscoli e nei tessuti adiposi, il glucagone fa salire questo livello, "smontando" gli zuccheri dai tessuti adiposi. Dall'equilibrio insulina/glucagone dipende il corretto livello degli zuccheri, anche e soprattutto per il cervello che, a differenza dei muscoli, non ha la capacità di immagazzinare scorte di glucosio; necessita praticamente di un unico carburante: il glucosio. In assenza di glucosio dopo pochi minuti le cellule celebrali muoiono.
Mangiando troppi zuccheri stimoliamo il pancreas a produrre insulina. Mangiando troppe proteine lo forziamo a secernere glucagone. Entrambe le situazioni di squilibrio producono i loro inconvenienti. Per questo è necessario mantenersi, appunto, nella giusta Zona. Ciò, inoltre, consente al nostro organismo di produrre le giuste quantità di eicosanoidi, altri poco conosciuti ma potentissimi ormoni che agiscono a livello cellulare e che regolano funzioni fondamentali per la salute.

 

L'indice glicemico degli alimenti
Sono definiti alimenti ad alto indice glicemico quegli alimenti che contengono molti carboidrati che vengono assorbiti rapidamente determinando un picco del livello glicemico con conseguente aumento dei livelli di insulina e sono in particolare le bevande ricche di zucchero: coca cola, aranciata, chinotto, ecc.; i dolci, i biscotti, il pane , le patate, il riso, ecc.
Insulina e glucagoneCi sono poi alimenti che invece forniscono pochi carboidrati a rapida assimilazione che dunque non innalzano né la glicemia, né i tassi di insulina nel sangue definiti perciò alimenti a basso indice glicemico tra questi la maggior parte delle verdure (ad eccezione di patate, zucca, barbabietola, e carote) e della frutta ( tranne la banana, il caco, l’anguria, il melone, il mango e la papaia, la frutta essiccata come le uvette e i fichi secchi).

In figura 1a è riportato il caso relativo all'ingestione di carboidrati a basso indice glicemico: la glicemia s'innalza gradualmente, viene secreta una quantità normale d'insulina che riporta gradualmente la glicemia ai livelli precedenti l'assunzione di carboidrati. In questo caso la fame sopraggiungerà dopo circa 3 ore.

Figura 1b: a seguito dell'ingestione di carboidrati AIG (ad Alto Indice Glicemico), la glicemia subisce un brusco innalzamento, viene secreta una quantità notevole d'insulina che causa un'altrettanto brusca diminuzione della glicemia. In una situazione di questo tipo la fame sopraggiungerà molto prima rispetto al caso precedente.

L'indice glicemico degli alimenti e la quantità di carboidrati non sono l'unico fattore che influenza la quantità d'insulina che viene secreta dal pancreas, poiché esiste una diversa reazione individuale, com'è stato dimostrato da Gerald Raven nel 1987.
Secondo i suoi studi il 25% della popolazione ha una risposta insulinica pigra. In pratica questi fortunati individui hanno una risposta simile a quella in figura 1a anche assumendo carboidrati ad alto indice glicemico.
Un altro 25% della popolazione ha una reazione insulinica eccessiva. Anche assumendo carboidrati a medio indice glicemico, queste persone hanno una reazione insulinica simile a quella di figura 1b.
Il restante 50% ha un comportamento che possiamo definire "normale".

 

Il rapporto ideale tra proteine e carboidrati è 0,75 (3 calorie provenienti da proteine ogni 4 calorie da carboidrati). La Zona è un po' più ampia, accetta la gamma di rapporti da 0,6 (3 calorie da proteine ogni 5 da carboidrati) fino a 1 (calorie equivalenti), ma il miglior risultato si ottiene tenendosi più vicini al rapporto corretto.
Ricordando che l'insulina è l'ormone dell'immagazzinamento (trasforma gli zuccheri in adipe), e che il glucagone è l'ormone dello smobilizzo (demolisce i grassi per utilizzarne gli zuccheri), possiamo sintetizzare:

  • troppi carboidrati = troppa insulina = eicosanoidi "cattivi" e nuovo adipe;
  • rapporto corretto = giusto glucagone = eicosanoidi "buoni" e consumo dei grassi.

Come beneficio non marginale il glucagone stimola la produzione di HGH (l'ormone della crescita), che accelera i processi riparatori dei tessuti, attiva la sintesi proteica sviluppando la massa muscolare, e brucia i grassi.
Teniamolo a mente: non sono i grassi a far ingrassare, ma i carboidrati.

 


10.32 La pelle, le vitamine e gli alimenti per la pelle.

La pelle: è il più grande organo del nostro corpo, è un altro polmone oppure un altro rene in caso di necessità e pertanto rappresenta il quarto sistema di disintossicazione e di depurazione del nostro corpo. Una malattia della pelle segnala oltre al resto, che i primi tre sistemi, già visti, sono intasati e/o già superutilizzati.

La cute oltre ad essere l'organo più grande è anche l'organo più complesso che possediamo. E' importante conoscere bene le funizoni di ogni organo, perchè se vogliamo capire le realtà psichiche e spirituali, che stanno dietro ad essi e quindi dietro ad ogni malattia che li concerne, è proprio rifacendoci alla funzione dell'organo, che comprendiamo i comportamenti da cambiare!

La pelle ha funzioni di barriera: contatto e/o separazione, comunicazione e/o isolamento, protezione e/o apertura. Contiene una fitta rete nervosa; alla pelle che ricopre l’intera superficie del corpo e nella quale sono inseriti tutti gli organi di senso esterni corrisponde la funzione di contenitore. Inoltre la pelle assolve una funzione di sostegno dello scheletro e dei muscoli, cosi la pelle adempie ad una conservazione della vita psichica.  lo strato superficiale dell’epidermide protegge dall’eccesso di stimoli (para-eccitazione) ma allo stesso tempo la pelle del bambino è oggetto dell’investimento libidico della madre. Il nutrimento e le cure si accompagnano a contatti pelle a pelle generalmente gradevoli. Una nostra parte psichica della pelle (l' "io-pelle") svolge dunque anche la funzione di superficie di sostegno dell’eccitazione sessuale. La pelle alloggia organi di senso diversi dal tatto, inserito nella stessa epidermide: l’io pelle quindi è una superficie psichica con funzione di intersensorialità, funzione del sistema nervoso centrale o più globalmente dell’ectoderma (da cui sono usciti contemporaneamente la pelle e il sistema nervoso centrale). Questo tipo di tessuto è innervato direttamente dalla corteccia cerebrale, la parte del cervello più recente, quella inerente le relazioni  personali e sociali.

La pelle umana presenta notevoli differenze individuali. Queste differenze possono essere investite socialmente ed essere oggetto di attaccamento e di amore, a sua volta l’io-pelle assicura una funzione di individuazione del sè che gli dà il sentimento di essere un essere unico. Sulla pelle si possono leggere notevoli caratteriostiche relative all'identità della persona: la pelle con gli organi sensori tattili che contiene fornisce informazioni dirette sul mondo esterno e l’Io-pelle svolge la funzione di iscrizione delle tracce sensoriali.

Ha funzioni di termoregolazione, la temperatura elevata aiuta a tenere sotto controllo la proliferazione batterica e virus. Ha quindi anche un ruolo immunologico.

Ha un ruolo di nutrimento: spesso ci occupiamo di mangiare in modo naturale, senza considerare di che cosa ci nutriamo attraverso la pelle: saponi, deodoranti e profumi, creme solari, insetticidI, schiuma da barba, tipi di lamette e rasoi, prodotti per i capelli, sali da bagno, tipo di acqua, cloro, etc... Ma soprattutto attraverso la pelle oltre che di tatto ci nutriamo di luce. Alcune ricerche dimostrerebbero per esempio come il livello di melatonina assunta dalla luce solare sia regolato dagli occhi e pertanto l'uso di occhiali solari è sconsigliato a chi soffre di carenza di questo importante ormone, così' come manifesta problematiche legate al ritmo sonno-veglia...

Gli occhi sono un organo molto importante per esprimere certe condizioni del nostro corpo: non ci riferiamo solo all'iridologia, ma soprattutto a quelle caratteristiche di individuazione di lettura della persona prima citate. Per esempio le occhiaie sono spesso segno di problemi ai polmoni (vedi possibili malati d'asma), oppure l'edema sotto all'occhio che indica problemi ai reni (ristagno del loro metabolismo), mentre il rossore della sclera può indicare problemi al fegato, il grigiore significa che bisogna cambiare vita urgentemente...

La lucerna del tuo corpo è l'occhio. Se il tuo occhio è sano, anche il tuo corpo è tutto nella luce; ma se è malato, anche il tuo corpo è nelle tenebre (Luca 11,34). Vedremo nelle possime 2 puntate quanto questo sia legato alla pelle. A proposito di occhi e lucerne, The Advance Medical Optics non e' riuscita a fornire spiegazioni sul perche' l'uso di determinate lenti a contatto da parte di centinaia di persone ha causato una pericolosa infezione agli occhi. Si tratta della Fusarium fungal infection, (candida ?) un parassita che raramente penetra negli occhi. Sul banco degli imputati i prodotti per la pulizia delle lenti della Bausch & Lomb. Secondo U.S. Centers for Disease Control and Prevention i casi accertati sono 138 e circa la meta' di queste persone dovra' sottoporsi ad un trapianto di cornea. Questo perche' in molte soluzioni per disinfettare le lenti a contatto vi e' del mercurio (Thiomersal): attenzione a ciò di cui ci alimentiamo, dunque! 

Fin dall'antichità sono famose le capacità commerciali dei grandi mercanti cinesi di seta, così come le capacità dei grandi seduttori, grazie alla loro abilità nel percepire attraverso anche il più piccolo movimento della pupilla, i pensieri, soprattutto inconsci, di chi sta loro di fronte in quel momento. Oggi con le conoscenze di tecniche come la PNL, l'E.M.D.R. e molte altre, questi antichi "segreti" sono divenuti alla portata di chiunque... Ma non tutti conoscono ancora i segreti per monitorare la propria salute con un semplice colpo d'occhio.  Per esempio una concentrazione più scura dell'iride (color castagna) attorno alla pupilla può significare che il vostro corpo è predisposto ad uno squilibrio per eccesso di acido. Quindi è meglio fare attenzione alla propria alimentazione...

In caso di due rughe verticali profonde nel centro della fronte tra le sopraciglia (zona terzo occhio) con tutta la zona contratta, queste possono indicare possibili problemi epatico-biliari, e se la ruga sinistra è più lunga e marcata bisogna fare attenzione a possibili problemi di diabete. Una grossa ruga tra il punto di attacco zigomo-orecchio potrebbe avvisare qualche problema del cuore. Ancora il pallore (bianco bello o pallore privo di vita) potrebbe indicare debolezza dei polmoni (uno spavento... da togliere il respiro, che si trasforma in paura permanente!). Ma attenzione se il viso è permanentemente palidissimo, allora lo "spavento continuo" potrebbe occupare il cuore!

Pallore solo nella zona degli occhi indica di fare attenzione al colon (con piedi gonfi e sensibili pianta vicino tallone). Un colorito del viso con pelle più gialla: occhio al fegato (problemi di rabbia in relazione ai soldi...! A ben pensare già nel medioevo Lucifero era descritto come un mostro gigantesco, con tre facce:  quella gialla era appunto simbolo di collera (per la cronoca una rossa -l'impotenza- e una nera -il colore simbolo dell'ignoranza).

Tornando agli aspetti più gradevoli, quali la pelle più assiduamente rinvia, sottolineamo che con l'organo pelle ha a che fare il bacio e hanno a che dare i nostri capelli, segni di forza e bellezza. Ancora gli scienziati hanno scoperto recentemnete che il cervello delle nostre cellule è situato proprio sulla loro "pelle": le membrane. Il fatto che questo non sia nel centro della cellula come finora ritenuto, porta a delle conseguenze molto interessanti, che vedremo.

Incredibile quante e quali siano le funzioni di questa nostra pelle, no?

La salute della pelle ed in generale  il suo invecchiamento sono essenzialmente legati all'equilibrio generale del corpo, pertanto in ordine ad una corretta alimentazione potremmo ripetere  tutto quanto già indicato per gli altri organi.  Questo organo però, così esposto ed in evidenza, ci consente di esporre ed evidenziare i migliori sistemi di difesa, di cui disponiamo.  La grande responsabile del danno al dna e quindi al nostro organismo è l'"ossidazione", pertanto ci soffermeremo su questo fenomeno e  quindi sui cibi antiossidanti e le funzioni della vitamine A, E  e specialmente della C.

Gli antiossidanti si dividono in antiossidanti preventivi e antiossidanti "interruttori della catena". Al primo gruppo appartengono le superossido-dismutasi, le catalasi che sono dei sistemi enzimatici presenti nelle nostre cellule e composti non enzimatici quali l'acido ascorbico (la famosa e fantastica vitamina C!), il glutatione, oltre al beta carotene (provitamina A). Al secondo gruppo appartengono, oltrechè gli stessi beta-caroteni, anche i tocoferoli, cioè in pratica la vitamina E. Inoltre le interazioni tra vitamina C e vitamina E fanno sì che il sistema antiossidante abbia la capacità di autorigenerarsi.

Numerose reazioni fisiologiche per la sintesi delle sostanze fondamentali del nostro corpo  richiedono la presenza della vitamina C e la loro qualità dipende dal tasso di vitamina C presente nell'organismo. Tra queste sostanza possiamo citare Il collagene e l’elastina, le due proteine più importanti della nostra pelle. In particolare nella sintesi del collagene la vitamina C ha un'importanza essenziale ad ogni stadio. Se vi ferite o dovete sottoporvi ad un intervento chirurgico, qualora non vi sia possibile utilizzare le centrifughe, già più volte descritte, non mancate di insistere affinchè vi sia somministrata costantemente una forte dose di vitamina C.

Il collagene costituisce il 75% della pelle sena, così quando le fibre di collagene vengono danneggiate o la produzione di collagene diminuisce, la salute della pelle ne risente, ed i risultati sono rughe, grinze ed altri inestetismi. Il collagene e l’elastina sono molto sensibili alle fluttuazioni ed alla concentrazione degli zuccheri nel sangue. Anche per la pelle dunque dobbiamo tornare a ripetere il ritornello sulla pericolosità dello zucchero raffinato, ma abbiamo notato che tutti gli alimenti inventati a causa e/o in tempo di guerra, sono tra i più pestiferi, che l'uomo abbia mai potuto inventare. Non possiamo riflettere che le guerre, lasciano sempre delle eredità pesanti, certe volte impensabili, come succede nel caso dell'alimentazione!). Qui  Il glucosio tende a legarsi al collagene e questo processo, detto glicosilazione, porta alla formazione di legami incrociati al suo interno. Ne risulta una proteina alterata nelle caratteristiche e nelle funzioni. La maggior parte degli alimenti presenti nella nostra alimentazione è ricca di carboidrati ad alto indice glicemico, come lo zucchero raffinato, contenuto in tutti gli alimenti e le bevande industriali. Al contrario per avere una pelle luminosa, compatta, in buona salute, occorre privilegiare alimenti a basso indice glicemico, quali quelli integrali.
Le fibre sono un altro elemento utile. Pur non apportando specifici nutrienti, contribuiscono a regolare il transito intestinale, evitando l’accumulo di sostanze tossiche.

Giacchè la semplice integrazione alimentare si è rivelata insufficiente rispetto agli effetti ottenibili con una dieta ricca e corretta, eccovi una interessante classifica degli  alimenti con un contenuto maggiore di Vitamina C. Non possiamo non ricordare per l'ennesima volta gli effetti miracolosi della centrifuga di due dita di liquido, meglio se per più volte al giorno, di alcuni degli alimenti qui nominati (si tratta di veri  e propri concentrati di vitamine naturali, migliaia di volte più potenti di ogni altra cosa che possiate mai acquistare in qualsiasi farmacia!). Ricordiamo di preferire ove possibile prodotti biologici, organici e/o naturali in quanto molto più ricchi di sostanze antiossidanti.

Visto che dobbiamo spendere dei soldi, spendiamoli bene: se dovessimo fare un rapporto energetico di resa tra cibi biologici e convenzionali, i cibi convenzionali a causa del loro contenuto carenziale, dovrebbero costare valori molto più bassi di quelli che presentano sul mercato!!

(mg per 100 g. di parte edibile)
Alimento Contenuto di vitamina C
Uva, succo, uvetta 340
Peperoncini, piccanti 229
Ribes 200
Peperoni, rossi e gialli 166
Prezzemolo 162
Peperoni, crudi 151
Peperoni, verdi 127
Latte, vacca, pastorizzato, scremato 127
Latte, vacca, evaporato, non zuccherato 127
Broccoletti di rapa, crudi 110
Rughetta o rucola 110
Broccoletti di rapa, bolliti 86
Kiwi 85
Cavoli di Bruxelles, crudi 81
Foglie di rapa 81
Cavolo broccolo verde ramoso, crudo 77
Cavolfiori, crudo 59
Lattuga da taglio 59
Broccolo a testa, crudo 54
Spinaci, crudi 54
Clementine 54
Fragole 54
Broccolo a testa, bollito 53
Cavoli di Bruxelles, bolliti 52
Cavolo cappuccio rosso 52
Tarassaco o dente di leone 52
Arance 50
Limoni 50
Cavolo cappuccio verde, crudo 47
Radicchio verde 46
Milza, bovino 46
Arance, succo 44
Pomodori, conserva 43
Anona 43
Limoni, succo 43
Pompelmo 40
Polmone, bovino 40
Mandaranci 37
Cavolo broccolo verde ramoso, bollito 35
Indivia 35
Fave, fresche, crude 33
Fegato, ovino 33
Piselli, freschi, crudi 32
Sedano 32
Melone, d'estate 32
Menta 31
Fegato, bovino 31
Piselli, surgelati 30
Fegato, equino 30
Rosmarino 29

Quali sono invece le fonti di betacarotene (provitamina A)? Tra i vegetali e la frutta giallo arancione gli agrumi, le albicocche, le carote, il mango, le nespole, i pomodori, la zucca gialla, la papaia. Tra i vegetali verdi, la cicoria, il cavolo riccio, gli spinaci, la lattuga, il prezzemolo, il peperone verde. L'alfa carotene si trova invece nelle carote, in tutti i tipi di peperoni, nei fagiolini e nei piselli. Il licopene, altro carotenoide,  si trova nei pomodori, e, in quantità ancora più elevata, nel melone e nella papaia.


Per ulteriori consultazioni sulle vitamine, dosi ottimali, dove si trovano e a che cosa servono ( clicca qui ). Altro importante fattore da considerare è la variazione del contenuto vitaminico degli alimenti quando sono sottoposti a conservazione e a trattamenti tecnologici.

PRINCIPALI ALIMENTI NATURALI UTILI PER LA CURA DELLA PELLE

CAROTA   (Daucus carota Omrellifere)  E’ uno dei prodotti dell’orto più utili per la salute umana. Un antico detto: “la carota fa le guance rosse e rende amabili”.
La carota, possiede proprietà straordinarie di cui non tutti sono a conoscenza. Costituenti più conosciuti: enzimi, vitamina A in abbondanza, B, C, provitamina A (betacarotene) destrosio e levulosio assimilabili; carotenoidi e 42 molecole salutari, molti sali minerali: ferro, calcio, fosforo, sodio, potassio, magnesio, manganese, arsenico, zolfo, rame, bromo; apsparagina, docarina e carotina.
Proprietà: Mineralizzante, tonica, anti anemica, contiene fattori di crescita; cicatrizzante gastrico e delle piaghe, antiputrido, depurativa, fluidificante biliare, diuretica, rinfrescante, galattogeno, carminativa, vermifugo.
Utile per la pelle in: ittero, dermatosi, parassiti intestinali, rughe ed invecchiamento della pelle, scottature, furuncoli, eczema, geloni, screpolature, ascessi.

CAVOLO  ( Brassica oleracea, Crocifere) vedi anche Cavolfiore, Cavolo di Bruxelles, Broccolo, Verza). Coltivato da più di 4000 anni è il prodotto dell’orto più conosciuto ed utilizzato nelle terapie preventive e curative della Medicina Naturale. Con uso esterno ottimi risultati per: traumi, ferite, ulcerazioni, eczemi e dermatosi, screpolature, geloni, piaghe, ulcere alle gambe varicosi, cancrene, necrosi, febbri eruttive, scottature, nevralgie reumatiche, morsicature di animali, tumori della pelle, ecc., ecc. con cataplasmi di foglie di cavolo, intere o triturate a seconda dei casi e per uso interno, consumato crudo, non cotto.
Non esistono malattie che non siano curabili con il cavolo; ma e sopra tutto serve come alimento farmacodinamico in tutte le malattie in special modo per quelle degenerative.

CERFOGLIO    (Anthriscus cerefolium Ombrellifere) Tutta la pianta
Principali costituenti: ferro, vitamine un principio estrogeno. Per uso interno serve come: depurativo, stimolante, diuretico, stomachico, lassativo, antisettico respiratorio; utile nello scorbuto, gotta, reumatismo, bronchiti, asma, laringiti, edemi, idropisia, litiasi renale, epatismo, ittero, ingorghi linfatici.
Per uso esterno: affezioni agli occhi, cure del viso, dermatosi, emorroidi, tumori della pelle.

CETRIOLO     (Cucumis sativus, Crubitacee) Principali costituenti: Zolfo, manganese, vitamine A, B, C, calce, mucillagine. E’ un buon rinfrescante, dissolvente dell’acido urico, diuretico, depurativo, leggero ipnotico.
Per uso esterno: Cura della pelle, dermatosi, prurito, pelle squamosa. Per alcuni consumato crudo è un pò indigesto, MA SE CONSUMATO CON LA BUCCIA, QUESTA CONTIENE GLI ENZIMI PER DIGERIRLO; ottimo cotto per tutti i problemi dell’intestino; in certi casi è utile fermentato, ve ne forniamo la ricetta:
Seguire accuratamente le istruzioni: altrimenti invece della fermentazione questa si trasforma in putrefazione, soprattutto nella stagione calda, emanando un forte odore. È però facile distinguerla dalla fermentazione acida, per l'odore che si sprigiona. Usate recipienti accuratamente lavati e rilavati con aceto.
Cetriolo acido:
Per 1 Kg. di cetrioli medi (non quelli piccoli) occorrono:
·           Un vaso di vetro da 1,5 lt.
·           3/4 di litro di acqua la più pura possibile.
·         25 gr. di sale marino integrale.
·          aromi a scelta, per esempio: semi di coriandolo, di finocchio, di aneto, di cumino; foglie di ribes nero + mezza foglia di alloro.
Far bollire l'acqua, aggiungete il sale e fatelo sciogliere completamente. Lasciare raffreddare il liquido finché è soltanto tiepido e coprire i cetrioli che avrete inserito a strati nel vaso, con gli aromi, dopo averli accuratamente lavati ed averli punzecchiati con una forchetta in modo che rilascino più facilmente le loro proprietà. Far riposare a temperatura ambiente per circa dieci giorni. Indi conservare in luogo fresco.
I cetrioli acidificati sono pronti e si possono conservare in frigorifero anche per alcuni mesi.
Tagliati a fettine arricchiscono le insalate. Si utilizzano anche come antipasti, per accompagnare pesce o carni fredde. Sono mineralizzanti e sopra tutto, arricchiscono ed aiutano il riordino della flora intestinale. 

CILIEGIO    (Prunus Cerasus L.) Le ciliegie, gustosissimi frutti che presenta la primavera, è ricca di alcune sostanze e proprietà utili all'organismo. Con una quantità di una ventina ciliegie mangiate a stomaco vuoto al giorno possiamo trovare beneficio per il nostro corpo contro lo stress quotidiano per l'effetto equilibratore del frutto degli acidi ed i sali minerali. Anche lo stress può essere attenuato ed arginato grazie all'ausilio delle cerase. Nel meccanismo complesso del nostro organismo possiamo anche usare il frutto come maschera di bellezza naturale per favorire la bellezza e salute della nostra pelle.

CUMINO     (Cuminum cyminum)  Semi. I semi di cumino provengono da una delicata pianta annuale originaria del Mediterraneo orientale e dall'Africa del Nord. E' una spezia molto antica, nominata anche nella Bibbia-Vecchio Testamento. Efficace nei casi di allergia, infiammazioni, malattie della pelle - come le neurodermatiti -, eczema, funghi o micosi.    

CURCUMA    (Curcuma Longa L.) Rizoma
toglie il muco e le impurità dal sangue e quindi nei reumatismi, artrosi ed artriti; utile nell’eczema, sinusiti croniche, tossi, anemie, anoressie, disturbi urinari, fortifica gli organi genitali femminili; utile nelle colecisti e nell’ittero.

EPILOBIO (Epilobium angustifolium, fam. Onagracee, parte aerea fiorita) 
Parti utilizzate: radici, fiori, foglie secche.  Utile per curare:afte, astringente, emolliente, arrossamento della pelle, mestruazioni dolorose, diarrea, infiammazioni intestinali, prostatiti, adenoma prostatico; per uso locale: afta, tonsilliti, gengiviti, laringiti.

Decotto Parte usata: Radici.
Dosi: 4/5 sciacqui durante la giornata.
Preparazione: Mettere 30 g di radici secche in 1 lit. di acqua fredda e portare all'ebollizione. Lasciare in ebollizione per 15 minuti e filtrare. 

GALEGA (Galega officinalis) si usano foglie, fusti, essicati; pianta con spighe di fiori compatti, rosa, lilla, blu chiaro e bianchi e fogliame verde-grigio; vive in terreni freschi e ombrosi, insottoboschi ricchi di umidità, in zona appenninica od alpina. 
Si trova nei sottoboschi ricchi di umidità, in zona appenninica od alpina. e d aiuta l'eliminazione delle tossine attraverso la pelle. Antifebbre, blando diuretico aiuta  l'aumento della secrezione di urina.

LIEVITO di BIRRA E’ ricco in minerali e vitamine, sopra tutto B ed è utile e per migliorare la pelle.

LIMONE (Citrus limonum, Rutacee) frutto e foglie
Il limone è originario dell'Estremo Oriente (India e Cina) dove si trova allo stato spontaneo.  Il limone, sia pure come frutto raro, era stato già trapiantato. Uso esterno: Emorragie nasali, sinusiti, otiti, stomatiti, afte, tonsilliti, furuncolosi, verruche, herpes, geloni, piaghe, tigna, scabbia,  cure della pelle, unghie fragili, contro le tarme e le formiche.

LINO vedi Olio e Semi di Lino (Linum usitatissimum)
Appartiene alla famiglia delle Linacee e puo' raggiungere un'altezza massima di circa un metro. Ha dei fiorellini azzurri con dei petali ovali. I semi di colore rosso marrone si utilizzano nella cura di svariati disturbi perche' contengono elevate quantità di acidi grassi polinsaturi utili per l'apparato circolatorio, nervoso, pelle e  sistema immunitario, oltre a mucillagini, proteine, minerali, vitamine B1, B2, E e piccole quantità di acido cianidrico.

MANDORLA dolce (Prunus Amygdalus, Rosacee) vedi anche Latte di Mandorle
Frutto molto nutriente, con il pane può sostituire completamente un pasto; 100gr. di mandorle secche sono pari a 600 calorie. Contiene: oleina (57-75%), emulsina, peptone, minerali: calcio, potassa, zolfo, fosforo, magnesio, vitamine: A,B.
Frutto riequilibrante e disinfiammante il sistema nervoso, energetico, mineralizzante, antisettico intestinale, se tostata è più digeribile, ma perde in sostanze vitali. NON mangiare assieme ad altre proteine animali o vegetali, solo con frutta o verdure crude.
Mangiare al mattino a digiuno, da 7 a 15 mandorle al dì, masticando bene.
Utile nelle astenie, gravidanze, super lavoro o studio, affezioni nervose, infiammazioni alle vie respiratorie, genito urinarie ed intestinali, può essere consumata dai diabetici.
In uso esterno è utile nelle dermatosi, pelle secca ed otalgie. L’olio di mandorle dolci è purgativo; favorisce l’eliminazione dei calcoli urinari ed è utile per la pelle e per lubrificare i genitali.

MANNA La Manna nell'antichità era conosciuta ed apprezzata dai grandi medici dell’Egitto, Palestina, Fenici, Ebrei, Greci e Romani che la chiamavano miele di rugiada, oppure sudore delle stelle. Decongestiona il fegato e svuota la cistifellea dalla bile. Espettorante, fluidificante emolliente e sedativa della tosse. Rende liscia e morbida la pelle, spiana le rughe.

MELA Discreta fonte di vitamine e minerali in forma equilibrata. Contiene minerali: potassio, silice, sodio, calcio, fosforo, zolfo, arsenico, allumina, bromo, manganese, cobalto, tannino ecc.; vitamine B1, B2, PP, C; la parte più ricca è vicino alla buccia, quindi deve essere sempre consumata con la buccia, la quale contiene anche carotenoidi, acido gallotannico e pectina che produce un’azione benefica sull’intestino; una tisana di mela con la buccia (lavata con sapone di marsiglia per togliere la cera messa dai commercianti all’ingrosso) ha spiccata azione rilassante, specie sui bambini. 100gr. di mela valgono 128 calorie. Serve per le bronchiti, affezioni intestinali. Il succo di mela oltre che essere un ottimo nutriente, rassoda i tessuti della pelle; la mela sbianca i denti.

MELALEUCA alternifolia (fam. Myrtaceae) come il comune Eucalipto, ma, a differenza di questo, contiene un olio essenziale costituito prevalentemente da a-terpineolo, un alcol che costituisce circa il 40 % dell'olio oltre a monoterpeni (g-terpinene ed a-terpinene); l' eucaliptolo rappresenta invece una piccola percentuale (3-4 %). Utile in: faringotonsilliti, rinosinusiti, acne, afte, infiammazioni gengivali, bronchiti, cistiti, prostatiti, infezioni intestinali, micosi cutanee, delle unghie, vaginale ed intestinali. Può essere responsabile di reazioni cutanee e mucose di tipo irritativo o allergico, e per questo può anche essere opportunamente veicolato in olio idi Iperico, olio di mandorle dolci o gel di aloe vera. L' olio essenziale (tea tree oil) non deve mai essere usato puro, su zucchero o in tisane, risulterebbe lesivo per la mucosa della bocca, della lingua e dell'esofago, così come neppure prescritti su zolletta di zucchero o miele; unica eccezione le micosi ungueali. Vi sono anche altre due Melaleuca, forse meno conosciute dal grande pubblico, ma che certamente rappresentano la tradizione della fitoterapia: il Niaouli ed il Cajeput.
Niaouli (Melaleuca viridiflora Solander), è una mirtacea il cui olio essenziale, ricco in eucaliptolo (50-60 %) entra nella composizione di alcune specialità medicinali utilizzate come balsamici e fluificanti delle secrezioni dell'apparato respiratorio e del distretto orecchio-naso e gola. Non è indicato utilizzarlo puro per inalazioni su fazzoletto o acqua bollente per fomente, mentre utile e ben tollerato risulta l'uso per via orale, in capsule o soluzione liquida.
Cajeput (Melaleuca leucadendron L.), è forse la Melaleuca più utilizzata nella tradizione fitoterapica come disinfettante ed antimicrobico, in particolare per le vie urinari (cistiti e prostatiti), mentre non risulta dotato di effetti analgesici come ritenuto nella medicina popolare. Utile in caso di dermatiti, prurito, lievi ustioni, eritema solare, micosi della pelle e delle unghie, psoriasi, foruncolosi e acne, herpes, piede d'atleta, porri e verruche, forfora, infiammazioni delle gengive e della mucosa della bocca, afte, herpes labiale faringiti, tonsilliti; è anche un ottimo coadiuvante per problemi ginecologici, micosi della pelle, come il piede d'atleta, ma soprattutto per le unghie, l'olio di Melaleuca si rivela veramente efficace, purché l'applicazione locale venga effettuata con costanza quotidiana e per un tempo sufficientemente lungo; punture di insetti, per piccole ustioni. Sotto forma di lozione, con una concentrazione del 15%, il Tea tree oil è utile in caso di infezioni vaginali, sia per lavaggi esterni, sia per lavande interne, nella misura di un cc (un ml) per quarto di litro d'acqua; e per l'igiene della bocca e dei denti, quando ci siano infiammazioni delle gengive, arrossamenti della gola ecc., utilizzando 15-20 gocce in mezzo bicchiere d'acqua per sciacqui e gargarismi. La lozione può essere utilizzata anche per massaggi locali antireumatici, ma anche in caso di tosse spalmandola pura sul petto e sulla schiena. Crema al 5% è utile in caso di eritemi solari o da pannolino, prurito, infiammazione della pelle, irritazione delle mani o dei piedi, anche per eccessiva sudorazione e cattivo odore. Creme e lozioni detergenti a concentrazione più alta, circa il 20%, sono indicate per combattere l'acne, che contrastano efficacemente portando in breve alla sua scomparsa.

MELONE  Ottima fonte di elementi nutrizionali: minerali, calcio, ferro, ecc.; vitamine B1, C, P, Proprietà: Rinfrescante, lassativo (con il sale lo è meno), diuretico, eupeptico, ringiovanimento tissutale. Contiene un enzima detossicante: il Sod. Utile in: disturbi cardiaci, fluidifica il sangue, tubercolosi, oligurie, stipsi, emorroidi, anemie, litiasi urinarie, gotta, reumatismi, cura della pelle.

MIGLIO (Milium effusum, Setaria italica, Panicum miliaceum, Graminacee) E' un cereale molto antico, originario dell'Asia centroorientale, coltivato anche dagli antichi egizi. Ha una grande importanza nell'alimentazione di alcuni paesi africani e asiatici, molto meno utilizzato in Europa, dove è conosciuto più che altro come becchime per pollame e uccelli da gabbia. Il miglio ha una composizione simile al frumento, ma non contiene glutine e quindi è adatto nell'alimentazione dei soggetti affetti da morbo celiaco. E' uno dei cereali più ricchi di minerali; acido silicico, fosforo, magnesio, calcio, ferro, zolfo, fluoro e potassio. Contiene anche 11 aminoacidi, vitamina B1, vitamina B2, vitamina A., nicotinamide. Il suo apporto in silicio ha una importante azione nutrizionale sui capelli, le unghie e la pelle.

 MIMOSA TERMIFLORA (Tepscohuita) Pianta sud americana, molto nota agli Inca e Maia; detta anche "albero della pelle", è una pianta spinosa, simile all'acacia. Può raggiungere fino agli 8 metri d'altezza e cresce esclusivamente nel sud est del Messico, tra gli 800 e i 1000 metri d'altitudine.  La composizione chimica, dalle spiccate proprietà rigeneratrici del tessuto epidermico, contiene: bioflavonoidi, sostanze chimiche anti-radicali liberi; tannini, che aumentano l'impermeabilità della pelle; oligoelementi, indispensabili nei processi biochimici delle funzioni cellulari.

MIRRA   (Balsamo dendron Myrrha)
La Mirra appartiene alla famiglia delle Burseracee, è originaria dell'Africa nord-orientale e dell'Arabia (Egitto), dove veniva impiegata per preparare unguenti e balsami, per profumare gli ambienti e anche per imbalsamare i defunti.
Ma fu anche uno dei doni portati dai Re Magi al Bambin Gesù. Oggi la mirra viene impiegata soprattutto in profumeria ed è una delle piante officinali più diffuse per le sue riconosciute virtù terapeutiche. Gommoresina trasudante alcune piante africane ed asiatiche; è raccolta sotto forma di gocce che si rapprendono in grani; essa deve essere utilizzata attraverso la pelle (massaggio per mezzo dell’assorbimento percutaneo) o per mezzo dei suoi fumi dalle vie respiratorie; ha proprietà antisettiche, batteriostatiche, antiparassitarie, funghicida (sopra tutto anti candida), rigenerante anche del sistema nervoso (utile nelle distrofie, epilessie, sclerosi ecc.), immunitario (malattie auto immuni, aids, ecc.) per mezzo dell’azione neuro-psico-endocrina-immunologica. Per uso esterno viene utilizzata per far regredire le piccole ulcerazioni della bocca, della gola e della pelle. È infatti un ingrediente di molte creme per labbra screpolate, ferite e ulcere. Ha anche proprietà aromatiche, balsamiche e dermopurificanti.
Per uso interno la mirra eccita l'appetito, stimola la secrezione degli enzimi gastrici ed è un buon carminativo.
Qualche ricetta a base di mirra.
Acqua profumata sgrassante:
Procurati 60 grammi ciascuno di olibano (incenso) e mirra, aggiungi 10 grammi d’ambra grigia, riduci gli ingredienti in polvere, poi metti in un vaso di vetro, aggiungendovi mezzo litro di acqua di rose. Lascia in infusione per qualche tempo; poi distilla e conserva in un’ampolla di vetro ben tappata. L’acqua ottenuta, oltre al gradevole profumo, ha il potere di sgrassare l’epidermide, ravvivandone la tinta.
Collutorio per rinfrescare l'alito:
Riempi per metà un bicchiere di vodka. Aggiungi una punta di cannella macinata, 3 chiodi di garofano, qualche goccia di olio essenziale di mirra e un anice stellato. Versa in un vasetto, tappa e lascia in infusione per 3 giorni, quindi elimina le erbe. Usane un cucchiaio in mezzo bicchiere d'acqua per sciacquarti la bocca. Non mandarlo giù! In alternativa puoi usare menta, arancio, finocchio o prezzemolo.
Bagno d’olio per nutrire le unghie:
In 5 cucchiai d’olio extravergine d’oliva versa due gocce di olio essenziale di limone, due di incenso, due di benzoino e due di mirra. Metti la miscela in una vasetto dall’imboccatura larga e immergi le unghie per almeno cinque minuti. L’olio che resta sui polpastrelli va frizionato poi sulle mani.      

NOCE di COCCO (Cocos nucifera, Palme) Questo frutto, oltre a essere un eccezionale concentrato energetico, e' anche protagonista di antichi rituali nel suo paese d'origine: l'India.  La radice viene usata come diuretico, nei disturbi epatici e nella dissenteria e sempre in India per ottenere una pelle soffice e mantenere neri e vellutati i capelli le donne usano massaggiarsi con l'olio di cocco.

OLIVA    (Olea Europaea Oleacee) Foglie e frutto. L'oliva (o uliva) è il frutto a drupa dell'olivo - Le foglie per gli infusi, l'olio per le ustioni, il frutto per alimento anche curativo. Ippocrate di Cos, medico greco  nato a Cos nel 460 circa, morto a Larissa nel 337 a.C. ha tramandato il suo insegnamento in Corpus  Hippocratium  (72 libri che sono stati considerati  trattati fondamentali per le scuole di medicina), consigliava l’olio per curare i malati di mente e suggeriva impacchi di olive come terapia delle ulcere. Un cucchiaio di olio di oliva è purgativo, sbattuto e frizionato sulla testa fa acquistare lucentezza ai capelli e rinforza il cuoio capelluto; oppure viene utilizzato per estrarre le spine entrate nella pelle.

ORIGANO    (Origanum Vulgare L.) Sommità fiorite. Proprietà: Aperitive, Digestive, tonico, stomachiche, carminative,  espettoranti, antisettico.  Uso esterno: Cellulite, reumatismi, infiammazioni alla pelle.

ORTICA    (Urtica dioitica L.) Pianta. L'ortica fa bene: viene utilizzata contro l'anemia, come tonico, contro i reumatismi, per il benessere della pelle e dei capelli.

PATATA (Solanum tuberosum, Solanacee). Prezioso e sano tubero, molto nutriente e digeribile, sopra tutto al forno; alimento permesso ai diabetici ed a tutti coloro che non desiderano ingrassare. per uso esterno in fecola: scottaure, flemmoni, piaghe, ulcere alla pelle, eruzioni, screpolature.

PAU d'ARCO  (della famiglia delle Bignoniacee)
Originaria del Brasile, e diffusa in Sud America, Bolivia e Perù. Gli indios dell'Amazzonia impiegano la corteccia dei rami da certinaia di anni come rimedio per le malattie infettive e degenerative. Ma altre centinaia sono le piante "sconosciute" che sono state perdute, o potrebbero esserlo in futuro che possono essere utili come il Pau d’Arco. Utile contro i funghi, micosi, candidodisi, muffe, diuretica, immunostimolante, aiuta contro i radicali liberi, le affezioni della pelle, psoriasi, herpes, nel diabete

POMPELMO   (citrus decumana, Rutacee). Contiene:   Acido citrico e folico, zuccheri, olio essenziale (citral, pinene, limonene, pectina, alcool, ricco di vitamina C, P, pectina; utile per normalizzare i valori dell’ematocrito. Proprietà: Diuretico, favorisce il drenaggio epatico, depurativo, eupeptico, antiemorragico, rinfrescante. L'estratto di semi di pompelmo può essere impiegato per: raffreddore e influenza; laringiti, tracheiti, tonsilliti e bronchiti); Candida Albicans e altre micosi; disturbi dell'apparato digerente; infezioni delle mucose e della pelle.

PORRI   (allium porrum, Gigliacee) Pianta e radici. Contiene: Fosforo, magnesio, calcio, ferro, manganese, zolfo, silice, potassio, sodio, essenza azotata, cellulosa, mucillagine.  Possiede qualità intermedie fra aglio e cipolle, ma in minore forza. Proprietà: Diuretico, vermifugo con il latte, affezioni e litiasi urinarie, lassativo, tonico nervino, antisettico, molto digeribile; Utile in: Anemie, dispepsie, reumatismi, artrite, gotta, azotemia, obesità, arteriosclerosi; uso esterno ascessi, foruncoli, cistiti, ritenzione d’urina, emorroidi, calli, duroni,  piaghe, punture d’insetti (strofinare la testa del porro tagliata in due togliendo il pungiglione), cure della pelle.

Pappa reale - La forza della natura per il benessere.
La pappa Reale è un alimento completo, un concentrato di salute. Funziona per i bambini, gli anziani, le gestanti e tutti quelli che hanno bisogno di un carico di energia. E non basta, presa insieme ad altri prodotti diventa un eccellente toccasana per alcune patologie e per rinforzare il sistema immunitario. Ritarda gli effetti dell'invecchiamento della pelle e funziona bene anche in alcune patologie, come ad esempio contro il lupus eritematoso.

RISO  (Oryza sativa L.)  Originario dell’Asia, la sua crusca abbassa il colesterolo; non mondato o semi integrale, è adatto in tutte le diete alimentari e per ogni tipo di malattia; normalizza alcanizzando il pH dell’intestino favorendo quindi la proliferazione della giusta flora intestinale. Per l’uso alimentare, il riso integrale o semi integrale è ottimo e molto più digeribile del frumento; NON usate MAI il riso bianco decorticato, salvo in questi casi: aiuta nelle diarree, anche quelle dei bambini, se consumato in pappa fatta con riso decorticato (bianco, raffinato). La crusca di riso è importante perché contiene antiossidanti, minerali e vitamine. Per coloro che hanno allergie al “glutine” degli altri cereali, il riso in fiocchi è insostituibile, nelle affezioni della pelle riso cotto nel latte. Il bagno in vasca con amido di riso 200-500 gr. in un sacchetto nella vasca, favorisce il mantenimento della pelle giovanile.

ROSA CANINA    (Rosa Canina) frutto e purea degli stessi
Erba ricca in vitamina C (5 volte più del limone), interagisce con le altre vitamine favorendo l’assimilazione anche dei minerali e particolarmente del ferro. Antinfiammatorio, molto utile nelle emottisi; utilissimo in primavera ed autunno e negli stati febbrili aumentando le difese immunitarie. La Rosa canina è una specie di rose selvatiche comuni nelle nostre campagne, soprattutto nell’ Appennino; si trova facilmente in tutta Europa e forma siepi alte fino a 3-4-metri. La rosa canina contiene il beta-cherotene o provitamina A (antiossidante, antiradicali liberi) vivamente raccomandato  a chi vuole prevenire rughe, invecchiamento della pelle, eritemi solari. La maschera di bellezza ottenuta omogeneizzando con frullatore i "frutti" freschi di Rosa canina (tagliati, svuotati con cura e lavati più volte per eliminare i piccoli peli aguzzi che possono conficcarsi nella pelle) è una delle più efficaci per il suo effetto schiarente, levigante e tonificante della pelle.

SESAMO   Ottimo ricostituente e per le piastrine del sangue e l’emoglobina; utile per la milza, sistema nervoso, muscoli, pelle, ustioni, porpora emorragica. I semi e l’olio di Sesamo hanno caratteristiche forse uniche. Questo seme contiene la vitamina T; le scimmie in cattività, se non vengono integrate da alimenti contenenti la vitamina T, muoiono facilmente; essa incrementa anche la produzione dell’emoglobina (pigmento portatore di ossigeno dei globuli rossi), la pelle livida ritorna normale e migliora decisamente il tono muscolare. Nelle malattie della pelle tipo: porpora emorragica, vi sono notevoli migliorie e molte volte guarigione completa; è utile anche nelle terapie  del sistema nervoso (calmante e tonificante, ricco degli elementi vitali per avere nervi saldi) della milza, nelle ustioni, congelamento, promuove una rapida cicatrizzazione.

STEVIA  REBAUDIANA 
Campagna per la Stevia libera
http://www.laleva.cc/archivio/news170403_aspartame.html
E' una piccola erbacea arbustiva perenne della famiglia dei crisantemi, nativa delle montagne fra Paraguay e Brasile.La foglia intera è benefica non solo per l'organismo ma anche per la pelle, le maschere facciali fatte con le sue foglie distendono e ammorbidiscono l'epidermide. ( Puoi richiedere delle piantine- campione al nostro Centro Studi!)


TARA (Caesalpinia spinosa, Kuntze) è una leguminosa andina impiegata nella medicina tradizionale per le sue proprietà cicatrizzanti mentre l'industria farmaceutica ne estrae tannini da impiegare nella produzione del pirogallolo, fotoprotettore cheratoplastico ossia che promuove la cheratinizzazione della cute, l'ispessimento dello strato corneo e arresta le radiazioni solari. Questa pianta cresce in Ecuador, Perú e Bolivia, ma la produzione principale è localizzata nelle impervie regioni di Ayacucho e di Cajamaca, in Perù, dove prospera tra i 1 000 e i 3 500 m di altitudine. E' una specie tollerante delle basse temperature, ma che può soccombere alle gelate, si adatta a qualunque tipo di suolo, resiste alla siccità e fruttifica da maggio ad agosto. Il liquido ottenuto dalla macerazione dei frutti serve per fare i lavaggi vaginali e come collirio per disinfiammare gli occhi, la polvere ottenuta separando la pasta decantata con la macerazione dei frutti serve come diseccante per spolverare le ferite.
La linfa calda che fuoriesce dalla legna in combustione si applica sulla pelle per combattere le verruche

TUSSILLAGINE    (Tussilago Farfara L.) Foglie. Utile in: tutte le forme di infiammazioni dell’apparato respiratorio, nell’influenza e nell’asma. Anche nelle malattie della pelle. Impiegato sotto forma di succo fresco per la scabbia, tigna e nei lattanti per la crosta lattea.

UVA    Contiene sostanze ipoglicemizzanti, per cui può essere assunta dai diabetici; l’estratto di vinacciolo è ricco di flavonoidi. Contiene: Acqua, zucchero (glucosio, levulosio), cremor tartaro, acido malico, materie azotate, minerali: manganese, calcio, ferro, sodio, magnesio, cloro, silice, iodio, arsenico.
Ricca di vitamine: A, B1, B2, C. Ottima per la cura delle vene varicose e dei disturbi venosi; disintossicante.
Utile per regolare il colesterolo; anti ossidante.
Una settimana di solo uva nel mese di settembre pulisce l’organismo dai depositi e dalle intossicazioni.
Proprietà: molto digeribile, energetico muscolare e nervoso, mineralizzante, disintossicante, stimolante, decongestionante epatico, rinfrescante, diuretica, lassativa, in uso esterno ringiovanisce la pelle.

LA CURA DELL'UVA (un bel "lavaggio" all'intestino e al fegato).

L'ampeloterapia (dal greco "ampelos", vite) o cura dell'uva si può fare con uva bianca o nera indifferentemente, e prevede un'assunzione giornaliera dei frutti in quantità gradualmente sempre maggiori, fino ad arrivare a circa 3 kg al giorno nel giro di una settimana.
Contro l'obesità un chilo e duecento grammi di sola uva al giorno, per 2 giorni su 10 produce una riduzione del peso.

Normalmente la quantità giornaliera varia tra i 300 ed i 1000 grammi. 

Dopo l'ingestione dell'uva si consiglia una breve passeggiata.

Una controindicazione può essere la sofferenza di disturbi digestivi (ma anche essendo ricca di zuccheri, ad esempio, l’uva deve essere consumata con moderazione da chi soffre di glicemia alta!), allora si  può bere il succo d'uva fresco, alla dose di 700-1500 grammi al giorno.  Bisogna ricordare che anche questo succo, come tutti i succhi di frutta, si ossida rapidamente all'aria, per cui deve essere consumato in breve tempo. Cominciare come prima cosa al mattino con circa 700 ml di succo d'uva (nera, dark concord se disponibile) e prendere un paio di sorsi ogni 10 - 15 minuti, non inghiottirlo tutto subito. Non mangiare nulla fino a mezzogiorno.
Dopo le 12 passare il resto della giornata normalmente, ma non mangiare nulla fino a dopo le 8 della sera. 
Sembra che il cibo porti via gli agenti curativi del succo d'uva (probabilmente il magnesio). 
Rimanere quindi a digiuno fino a mezzogiorno del giorno dopo.

Durante questo periodo in certi casi (da decidere a seconda delle capacita' e desideri di ognuno) si possono fare due pasti molto frugali, LONTANO dall'ingestione dell'uva (in succo od in chicchi); meglio se si riesce a mangiare solo uva durante tutti i giorni della cura.

Seguire questa procedura per un minimo di tre giorni fino ad un mese a seconda della proprio tolleranza personale, per cui è meglio fino a quando non ci si conosce, farsi seguire da un medico... e' esattamente come già spiegato per il digiuno nelle lezioni precedenti. E' un antico metodo di cura, noto già agli Arabi, ai Romani e ai Greci. Durante la cura, l'uva è l'alimento principale del menu quotidiano, o l'unico. Del resto, non si ha un grande appetito per mangiare molto altro, dato che l'uva ha un alto potere saziante. 

La classica cura dell’uva oltre la settimana, che si pone in essere per i casi più gravi, come i tumori, le insufficienze digestive, le coliche e l’insufficienza renale, consiste in almeno 23 giorni di alimentazione solamente con uva intera, compresa la buccia e i semini, che andrebbero possibilmente anche masticati; durante tale periodo si deve assumere solo uva e bere solamente acqua oligominerale tiepida; la quantità di uva da assumere tutti i giorni è di almeno un chilo e duecento grammi.

In questi casi di malattia grave, l'uva lavora per disintossicare il malato + disinfiammare l'organismo ed i tessuti interessati, ripristinare il pH digestivo
(quindi mancante di minerali e vitamine), eliminare quei parassiti (candida), batteri e funghi che hanno proliferato in modo abnorme, per mancanza di antagonisti e rinforzare il sistema immunitario. 

Questa invece è la  cura dell'uva di Shakleton, che si può fare i ogni momento dell'anno, semplicissima ricetta per la disintossicazione del fegato, che ovviamente vale per quando l'uva non c'è:
in un bicchiere di vetro mettere 8-10 chicchi di uva passa, coprire con il succo di un limone fino 5-6 mm sopra i chicchi. Questo va fatto la sera prima, coprendo il bicchiere per la polvere, e va bevuto (e masticato) il tutto la mattina dopo a digiuno. Non assumere altro fino a mezz'ora dopo.
Questa cura deve durare 45 giorni.....dopo questo periodo il vs fegato intossicato vi ringraziera'! 

Tornando all'uva fresca, per godere in pieno delle tante proprietà di questo frutto lo si dovrebbe consumare con i semi e i vinaccioli, masticando con cura. E’ proprio dai vinaccioli che si ottiene un ottimo olio vegetale, utile per la sua attività anticolesterinica.  I chicchi e la buccia devono essere ben masticati  poiche' le vitamine ed i sali minerali sono concentrati soprattutto sotto la buccia e nei chicchi. Altra controindicazione è per chi ha l'intestino delicato, che  deve evitare di mangiare bucce e vinaccioli. Però proprio nella buccia dell'uva si concentrano alcune sostanze fondamentali - polifenoli, tannini, flavonoidi, antocianine -che agiscono come antiossidanti ed aiutano quindi a combattere l'invecchiamento. Dai vinaccioli, ricchi di tannini, si estrae un olio d'alto valore biologico utile per chi soffre di affezioni cardiovascolari ed ha problemi di colesterolo alto. Se si vuole intraprendere una cura dell'uva prolungata oltre una settimana è opportuno rivolgersi al proprio medico o  dietologo, per verificare eventuali altre controindicazioni personali.

E’ nota anche la sua efficacia in caso di edema postoperatorio, mentre studi recenti hanno evidenziato come l’estratto secco di acini d’uva sia in grado di ridurre le visioni notturne e di proteggere da degnazioni maculari, infiammazioni e allergie. In più, l’uva è consigliata anche in caso di anemia perché è ricchissima di ferro, in caso di artriti e reumatismi perla sua azione diuretica, in caso di stipsi grazie alla presenza di fibre e sostanze lassative naturali, e in caso di gravidanza o convalescenza per il suo potere disintossicante.

Quanto alla scelta tra uva bianca o uva nera, dal punto di vista nutrizionale non vi sono differenze. L’uva nera “vince” però per la maggiore presenza di ferro e per una quantità di flavonoidi venti volte superiore rispetto all’uva bianca. Si tratta di una riserva di potenti antiossidanti efficaci alleati nella lotta contro le malattie cardiovascolari. L'uva nera da cura con chicco grosso e buccia sottile, contiene una polpa morbida e succosa. Il contenuto zuccherino è di quasi il 20 per cento.

Per la cura, l'uva dovrebbe essere colta matura e fresca ogni giorno (se possibile) per cui divrebbe essere locale e possibilmente bio! 

E’ ricchissima di zuccheri semplici, che si possono assimilare direttamente, contrariamente al saccarosio industriale.  Ogni chilo di acini hanno 120-250 grammi di glucosio, levulosio e mannosio naturale, ha un alto contenuto di vitamine (C,PPBI,B2, A) numerosi acidi organici, sali minerali, come sodio, calcio, magnesio, manganese, potassio, arsenico, iodio, fosforo, ferro, silicio, cromo.

Grazie alle proprietà diuretiche (è ricca di potassio) e lassative (pectine, cellulosa, enzimi) del frutto ESEGUE UN BEL LAVAGGIO DI INTESTINO E FEGATO. La già citata ricca presenza di acido fosforico (17%) e di silicio (2,2%) produce un effetto protettivo sulla pelle e sui capelli, senza contare gli effetti anti-invecchiamento ed anti-radicali liberi.
Per i vasi sanguigni è un vero toccasana: le sostanze astringenti dell'uva fortificano le pareti di vene e capillari, la polpa ed i succhi li ripuliscono a fondo e ripristinano l'equilibrio tra colesterolo buono e colesterolo cattivo. 
 L’uva è molto simile, per la sua composizione al latte di donna.  Anche per questo motivo che l'uva è consigliata ai bambini più piccoli, agli sportivi in allenamento, alle donne che allattano, agli anziani, alle persone magre, agli astemi .  L’acido tannico e il fenolo naturale dell'uva possono uccidere vari microbi.  Perché una cura a base di uva sia efficace bisogna alimentarsi di sola uva progredendo da 1 a 3 chili al giorno, per 3 o più settimane . L’uva è diuretica, lassativa, elimina l'acido urico, è consigliata a chi soffre di dispepsia, agli stitici, e anche agli artritici. E’ utile se associata alle cure contro gli avvelenamenti e le intossicazioni croniche da piombo e mercurio, è efficace nella terapia delle émorroidi.  

Per la cronaca è giusto segnalare che alcuni hanno guarito il cancro con questa cura: quando il sig. Fred Wortman in Georgia, sviluppò un tumore maligno non operabile all'intestino, si trovò di fronte a lunghi trattamenti con radioterapia. "I medici", disse il sig. Wortman, "si rifiutarono di operarmi quando scoprirono le condizioni del....mio conto in banca".
Essendo un assiduo lettore, si ricordò di un semplice rimedio per il cancro che era stato descritto in un libro da una certa signora Brandt.
Era abbastanza scomoda e complicata da seguire, così lui la ridusse all'essenziale; seguì la "cura" e dopo un mese era completamente libero dal cancro. Fu così che l'esperienza di Wortman venne pubblicata sul "The Indipendent"; il giornale ricevette centinaia di lettere. Oltre 200 ammalati di cancro testimoniarono la loro guarigione completa con questa "cura". La terapia con il succo d'uva aveva curato un cancro al polmone in due settimane, per un cancro alla prostata ci volle un pò di più, circa un mese. Furono trattati solo quattro casi di leucemia, ma l'uso giudizioso del succo d'uva li aveva curati tutti.

Dopo la cura riprendere a mangiare seguendo le indicazioni date finora (o almeno eliminando certi formaggi, salumi, dolci, caffe', alcolici  e possibilmente tutto ciò che è raffinato, sostituendolo con l'integrale bio: sale, zucchero e farina in particolar modo).

 


10.33 La pelle e la pompa di calore. Esercizio e salute. Alimentazione in caso di febbre ed infiammazioni.

Abbiamo detto che la pelle è l'organo più grande del corpo umano: misura 2,5 mq. Contiene circa 2 milioni di ghiandole sudoripare e quanto ai recettori nervosi sulla sua superficie questi sono i numeri: 2.800.000 per il dolore/piacere; 200.000 per il freddo/caldo; 500.000 per contatto e pressione.

In base a questi numeri è chiaro qual'è la funzione principale della pelle (il tatto/contatto), ma di questa parleremo nella prossima puntata. Concentriamoci ora sulla funzione termica, alla quale è strettamente legato, per esempio quel fastidioso fenomeno della formazione dei cuscinetti adiposi: vedremo che e' meglio non avere adiposita' sul ventre e sui fianchi non tanto per questioni estetiche, quanto perche' i grassi accumulati e depositati sul VENTRE e/o sui FIANCHI, impediscono lo scambio termico, mantenendo all'interno dei tessuti nelle viscere l'alta temperatura generata dalle infiammazioni presenti nei vari tessuti. 

È stato accertato che il lavoro fisico e chimico produce calore, come pure, quanto maggiore e prolungato sarà questo lavoro, tanto maggiore sarà il calore prodotto. Quindi, si deduce che più faticoso e prolungato sarà il lavoro digerente, maggiore sarà il calore prodotto internamente.
Non basta, è risaputo che il lavoro fisico necessita di una forza motrice; pertanto nel nostro caso, la forza motrice del lavoro digerente, è data dalla complessa struttura cellulare sanguinea e quindi, in ultima analisi, diciamo che quanto maggiore e prolungato sarà il lavoro digerente, maggiore e prolungata sarà la richiesta di sangue interna che, dall'esterno del corpo, ossia dalla pelle, viene sottratto per sopperire l'esigenza fisiologica del processo di digestione del cibo indigesto.

Questa è la dinamica della principale causa che da origine alla disarmonia termica fra le due temperature interna ed esterna del corpo ed ognuno di noi può constatare questo fenomeno osservando l'apparentemente insignificante sintomo della caratteristica sonnolenza dopopranzo che succede dopo aver consumato un pasto indigesto. Un altro sintomo si evidenzia con la mancanza o fatica alla concentrazione mentale e con il rallentamento dei riflessi; il che è dovuto alla scarsa irrorazione sanguinea del cervello per conseguenza dell'esigenza digestiva citata.

Esponendo il corpo nudo o anche vestito, in un ambiente freddo o all'aria fredda in una zona ombreggiata, dopo qualche tempo incominceremo a notare un peso allo stomaco o dei brividi sulla pelle; se al mare o ai laghi o fiumi ci immergiamo in acqua per fare una lunga nuotata, quando usciamo a riva, immediatamente accusiamo i brividi sulla pelle e talvolta, qualcuno batte anche i denti. Orbene, anche con queste circostanze si evidenzia lo squilibrio termico, il quale palesa l'affievolimento nella funzione di termoregolazione della pelle in quanto il tessuto vasale periferico viene a trovarsi in costante vasocostrizione.
Quindi, per reazione nervosa, tale circostanza fisiologica da origine alla pletora sanguinea nella regione viscerale causando in tal modo un maggiore aumento della temperatura interna.

Comprendiamo come la salute della pelle sia direttamente collegata a quella del nostro sangue (di cui ci occuperemo approfonditamente tra poche puntate) e come ambedue dipendano in buona dose dalla nostra alimentazione. Per esempio una alimentazione troppo acida (vedi puntata 9.) nel lungo periodo oltre che innescare il fenomeno di accumulo sia degli acidi sia dei grassi (vedi colesterolo, che è un derivato dagli acidi grassi), fa inoltre coagulare il sangue: Il grasso non permette al sangue di fluire come dovrebbe. Di solito uno dei sintomi di accumulo degli acidi sono i capillari che si ostruiscono. Normalmente questi acidi si accumulano sotto la pelle (uomini zona adominale e donne fianchi, cosce, seno) e di conseguenza qualunque organo in prossimità di questi depositi di grasso, riceve una scarsa quantità di sangue, cosa che può causare danni nel lungo periodo o in casi di emergenza. Se compariamo il viso di una giovane donna con una donna più anziana, notiamo la differenza di accumulo di grasso sul viso della donna più anziana. La pelle di quest'ultima non riceve la stessa quantità di sangue della donna giovane e di conseguenza tende a perdere elasticità e a richiedere più trucco per nascondere le rughe e fare risultare lo stesso colore. Queste sono due ragioni importanti per cui consigliamo i centrifugati di ortofrutta bio: primo perchè ci piacciono le donne belle per lungo tempo e secondo perchè i soldi che si spendono in frutta e verdura bio sono senz'altro meno di quello che bisognerebbe poi spendere per cosmetici, medicinali e opere di restauro... In realtà è perchè  non ci piace il trucco nelle donne, così come non ci piace negli alimenti: il regno dell'illusione va combattuto, quale regno del falsario!

Lo stile di vita attuale rappresenta una problematica molto seria per il nostro corpo ed esso non riesce più ad eliminare tutti i residui acidi. Anche lo stress produce acidità...Quando siamo sotto tensione tendiamo a bruciare molti nutrienti in breve tempo, producendo molti più rifiuti di quelli che il corpo è in grado di eliminare.  Per questa ragione lo stress accelera il processo di invecchiamento. L'esercizio produce rifiuti, che vengono eliminati attraverso il riposo ed un periodo di rilassamento. Un buon programma di esercizi fisici, seguito da un salutare riposo,  aiuta ad eliminare i vecchi residui accumulati accumulati nell'organismo, specialmebte se si beve un centrifugato e/o dell'acqua, possibilmente alcalina che fornisce ossigeno e neutralizza i materiali acidi, le tossine ed i metalli pesanti (parleremo nell'ultima puntata dell'acqua di montagna e di come fare in modo di averla in casa anche in città...). Ciò che non eliminiamo va ad accumularsi in qualche parte del nostro corpo. Questi residui acidi non possono restare nel sangue e pertanto devono essere allontanati dal flusso sanguigno per essere accumulati in altro luogo. In che cosa consiste esattamente  l'eccesso di peso? Acido grasso! Quando consumiamo carboidrati in eccesso, non li bruciamo completamente quindi si convertono in acidi grassi. Quando il corpo riposa tende ad eliminare più rifiuti di quanti ne produce, tuttavia esso non elimina quelle sostanze che non sono state ossidate completamente. Questa riserva di  acido grasso la potremmo bruciare quando ce ne sarebbe bisogno, ma purtroppo con la vita sedentaria che facciamo, il grasso si accumula sempre più nel tempo e le riserve fanno aumentare le dimensioni. Invece di andare ad occupare lo spazio con il movimento, lo occupiamo sempre più con la staticità e la rigidità: diabolico! E' come il nostro occhio senza luce: diventa sempre più rigido. Nella prossima puntata spiegheremo meglio questa affermazione.

Riassumendo questo è per noi un tipico buon comportamento del mattino: sveglia presto non dopo le 6.00, liberazione della nostra voglia di ringraziamento e saluto al nostro creatore, qualche minuto di esercizio fisico e magari una piccola passeggiata a piedi nudi sull'erba, una centrifuga a digiuno, meditazione e preghiera, infine una ricca prima colazione, magari con una buona crema budwig. L'esercizio aumenta la temperatura corporea e l'ossigenazione del corpo. L'aumento della temperatura corporea interna dilata i capillari ostruiti, l'alta temperatura del sangue fa sciogiere i materiali di rifiuto nel capillari intasati: si può arrivare a provare un po' di stordimento: tutto bene! Attenzione però un eccesso di esercizio senza riposo, può causare problemi con l'acido lattico, che si produce per la combustione incompleta di nutrienti dovuta alla carenza di ossigeno.

Che sensazione avete provato leggendo questa pratica del buon risveglio? La stessa di quanto leggete dell'alimentazione ideale e nel contempo pensate che non ci arriverete mai? Beh, ricordate che basta desiderarle le cose e  crederci; poi ci penserà Dio a farcele avere nei modi e tempi più opportuni. Comunque è un vero peccato che in questi tempi dove circolano tante conoscenze, così evolute come mai prima d'ora, siamo invece così costretti entro certi schemi, che rendono praticamente impossibile l'esecuzione anche di una semplice attività come quella appena descritta di un ottimo risveglio. Eppure si tratta di attività fondamentali per la salute.

Quello che conta è che siamo giunti oggi in un tempo  atteso da molto! Siamo nati in un mondo dove da sempre, più o meno inconsciamente, ci siamo sentiti "giocati". Abbiamo una forte sensazione di avere  sacrificato spesso la nostra vita per un centesimo: se avessimo chiesto di più, la vita ce lo avrebbe volentieri dato.  Quella che ci viene prospettata come realtà non è altro che una semplice “illusione” confezionata ad arte per farci credere che viviamo nella carenza e nella povertà, inconsistente  visione che i media vogliono farci passare. Noi viviamo immersi nell’abbondanza, ma che per un perverso gioco di potere ci viene fatta passare una realtà di stenti e carenze. Da diverse generazioni siamo stati programmati con la convinzione inconscia  che non siamo degni dell'abbondanza e ce lo meritiamo anche, visto che nei libri sacri c'è scritto tutto, ma noi ci ostiniamo a non crederci... e a non accettare la fatica di cambiare! Un certo modo di vivere la nostra religione e la nostra spiritualità ci hanno resi avulsi da queste opportunità.

Basta pensare a quasi un miliardo di persone che non hanno accesso al cibo per renderci conto quanto assurdo e violento sia questo gioco, di fronte al quale ogni corso di alimentazione ci fa impallidire ed anche un po' tanto vergognare. Poi tra l'altro abbiamo già tutti dentro la consapevolezza di quello che ci serve e di come mangiarlo! Forse leggere queste cose ci fa sentire un po' più apposto con la nostra coscienza, perchè almeno così abbiamo la sensazione che stiamo facendo qualcosa di giusto? 

Come fare allora per sostituire questa illusione e “agganciare” l’abbondanza? Semplicemente costruendo un’alternativa, con l’aiuto di uno strumento portatore di un messaggio ed una visione esattamente opposta a quella che ci viene spacciata per reale. Tutti ormai siamo consapevoli, quando ci capita di incrociare qualche mass media, che per comprendere qual'è la verità di una notizia, dobbiamo quasi sempre, anzi ormai direi sempre  fare il contrario della notizia che abbiamo ascoltato. Se no per quale ragione ormai la televisione e i giornali vengono letti da sempre meno gente?

Dotandosi di questi strumenti si mette in atto un antidoto potentissimo che fa ritornare a vedere la realtà così com’è senza distorsioni. In questo modo la paura che alimenta la visione allucinata del sistema viene sostituita dall’ottimismo e quindi dalla visione di una strada completamente diversa da percorrere. Ricordate che dove si focalizza l’energia si crea la realtà: la realtà ce la creiamo noi. 

Dobbiamo ricostruire tutto su nuove basi, così come, ricostruendo l’economia locale e soprattutto l’agricoltura, potremmo renderci immuni alle prossime crisi per il cibo che ci stanno confezionando ad arte. Certo tutto questo è facile e possibile, ma non nasce senza il diretto e attivo coinvolgimento di ciascuno di noi che è chiamato a creare, diffondere, infondere ottimismo e costruire una reale alternativa all’illusione. Questo sistema sta crollando, non è la prima volta che accade, Questo sistema sta crollando, non è la prima volta che accade, ma possiamo far sì che sia l’ultima volta che qualcuno usa la sopraffazione, la schiavitù, fisica e mentale, l’inganno, la propaganda solo per il proprio tornaconto. Quello che non è accaduto con le rivoluzioni violente del passato, americana, francese, russa ecc. può accadere oggi perché siamo finalmente in possesso della conoscenza e della chiave che impedirà questa volta e se lo vogliamo, che nasca un nuovo sistema economico e sociale, diverso nella forma, ma uguale nella sostanza a quello di prima. Abbiamo una grandissima opportunità per liberarci definitivamente e pacificamente, non sprechiamola e presto cambierà il nostro modo di vivere: qualsiasi esso sia, bello o brutto che sia,  sarà il nostro.

Ma torniamo alle nostre pratiche del mattino, visto che il buon giorno si vede dal mattino... Nella ricetta originale della crema budwig, c'è anche un po' di succo di limone. Noi l'abbiamo tolto, perchè questo, così come il succo di arancia è meglio berlo da solo a metà mattinata, perchè assunto assieme con i carboidrati, crea acido ossilico. Niente SUCCO D'ARANCIO CON CORNETTI, BRIOCHES, CROISSANTES, PANE, FETTE BISCOTTATE e altri carboidrati.

RICETTA IDEALE PER LA PRIMA COLAZIONE: CREMA BUDWIG
(ristruttura energeticamente, non ingrassa anzi sgonfia)

Si prende una tazza capiente; 1 cucchiaio da tavola di olio di lino (o di oliva se proprio non piace quello di lino)e 125 gr di yogurt magro biologico. Si sbatte il tutto fino a formare una crema omogenea.
Poi una banana piccola e ben matura, schiacciata e 1 cucchiaio da tavola di miele (o ancor meglio di melassa di canna da zucchero). Infine 1-2 cucchiai da tavola di macinato (possibilmente con macinino a pietra) che comprende semi di LINO, GIRASOLE, SESAMO, FRUTTA SECCA ( a scelta ... ad esempio le mandorle ), AVENA, ORZO PERLATO, RISO INTEGRALE, GRANO SARACENO, MIGLIO a seconda di quello che avete a disposizione.
Si mischia il tutto per formare una crema e si può aggiungere un frutto di stagione, tagliato e mescolato insieme. Chiaramente come sempre noi consigliamo di non fare sempre la stessa prima colazione per anni, ma di variare continuamente, soprattutto stagionalmente.

... A proposito di pratiche del mattino, che prodotti usare per la doccia e poi per profumare il corpo (visto che anche questi prodotti nutrono)? Il nostro corpo è progettato per traspirare attraverso al pelle in modo tale che, in un giorno caldo, l'evaporazione del sudore possa raffreddare il corpo. Stiamo comprendendo e lo vedremo ora ancora meglio, che questa attività di raffreddamento è importantissima, quindi la prima regola è quella di non utilizzare assolutamente alcun antitraspirante! (ma se fossi il diavolo lo consiglierei di certo: mi sarebbe molto utile per togliere energia e sottomettere l'umanità...). Sorvoliamo poi sui contenuti chimici dei saponi o dei deodoranti (il pericoloso alluminio!) di tipo industriale o meno: è ovvio che se una persona ritiene di doverli eliminare dalla propria dieta, dovrà poi fare attenzione anche ai prodotti do cosmesi, altrimenti rientra dalla finestra ciò che abbiamo fatto uscire dalla porta... A proposito degli odori corporei di cui abbiamo già parlato nella puntata 24bis, ricordiamo che ci sono delle pietre da strofinare sotto le ascelle (il potassium allum) che sono solo lievemente antitraspiranti e molti atri sistemi naturali (il magnesio contenuto nella clorofilla, il   bicarbonato di sodio,  l' alcol o l'aceto bianco (da applicare con il cotone), e soprattutto l’aceto di sidro x lavare le ascelle, oppure alcune gocce di acqua di rosa in vasca da bagno. Anche l'albero del the è un’erba antibatterica: si può fare un deodorante con l’ olio essenziale e acqua, oppure una spremuta di rapa passata  sotto le ascelle etc.)

L'odore del sudore apocrino è dovuto alle sostanze organiche che contiene, quindi quando ci alimentiamo correttamente ed in modo non acido il nostro odore sgradevole si trasforma in quell' odore piacevole e particolare dato dai nostri famosi feromoni, le molecole dell'attrazione (o della repulsione). Per molto tempo si è pensato che avessero importanza solo per gli animali (e infatti due cani, per esempio, appena si incontrano si annusano) ma alcuni scienziati sostengono che agiscono anche nell'uomo. Questo vorrebbe dire che parte dell'attrazione (o della repulsione) fisica che proviamo per un'altra persona potrebbe dipendere, a livello inconscio, dai feromoni, quindi attraverso l'equilibrio ormonale, dal tipo di dieta o per sempio l'assunzione di farmaci e/o droghe. Ognuno di noi, per tutte queste ragioni, ha un suo particolare odore che gli deriva proprio dal sudore. Insomma i deodoranti e le sostanze chimiche ancora una volta confermano il loro ruolo diabolico di falsari. Ma non siamo ancora stanchi che tutto sia finto?

La traspirazione non ha solo la funzione di mantenere la giusta temperatura corporea. Essa protegge anche il nostro corpo dall'invasione di virus e batteri. La sudorazione è uno dei modi di eliminare i rifiuti acidi. Il tipo di alimentazione e l'eventuale conseguente stato di acidosi del nostro organismo è fondamentale anche in ordine all'equilibrio acido della nostra pelle, perchè mantenendo al nostra pelle costantemente acida, la sudorazione e la traspirazione uccidono virus e batteri. Nel momento in cui subiamo un'operazione e lam pelle è incisa, siamo vulnerabili ai virus ed ai batteri. Ecco perchè siamo suscettibili alle infezioni dopo un'operazione o un taglio. Questo avviene non perchè l'ospedale sia più sporco della nostra casa, i batteri ed i virus ci circondano continuamente ovunque. E' il nostro sistema immunitario che ci protegge e ci mantiene in salute e i modo per rafforzarlo valgono molto di più dello sviluppo di nuovi medicinali per curare le malattite, che si sono già sviluppate. 

Circa il 95 per cento del calore corporeo deriva dall'energia liberata dall'ossidazione delle sostanze alimentari nelle cellule. Questo calore in parte (circa 500 calorie) viene usato per produrre lavoro (da muscoli, ghiandole e soprattutto dal fegato) e in parte (circa 3000 calorie) viene trasportato attraverso il corpo dal sangue e dai liquidi dei tessuti, e si disperde. La perdita di calore avviene dalla superficie cutanea (circa 2100 calorie), in parte per evaporazione dell'acqua dai polmoni (eliminazione di vapore acqueo con il respiro) e per sudorazione (circa 500 calorie). Il riscaldamento dell'aria inspirata o dei cibi ingeriti, la vaporizzazione dell'acqua nei polmoni e la perdita di calore con le feci e le urine si portano via le restanti 400 calorie.

Prima di passare a quel  processo che chiamiamo "febbre" e "infiammazione", ovvero  dell'eccesso di calore nel nostro corpo, riteniamo sia interessante  un cenno su come si siamo sviluppate nella storia le nostre conoscenze sui sistemi per produrre il calore.  Potremmmo trarne delle proziose conclusioni... Il sistema classico che tutti conosciamo è quello del fuoco, cioè della  chimica della combustione:  il fenomeno della condivisione e redistribuzione di elettroni esterni  tra atomi che partecipano alla reazione chimica (essenzialmente energia prodotta da carbonio ed ossigeno). E' lo stesso principio della febbre, appunto consumo di calore, di energia (...guarda caso l'ossigeno, simbolo O, ... ora parleremo di questo concetto dello O, - zero- ! Ma è anche un gas ... simbolo dell'incontro del basso con l'alto..., della dilatazione del cuore... ma ne parleremo ancora diffusamente.

Nel 1942 con la pila di Fermi abbiamo imparato un'altro sistema di produzione del calore, il sistema nucleare sfruttando cioè l'energia dei nuclei. Un nucleo di un atomo pesante colpito da un neutrone si spezza in più frammenti ed in altri neutroni formandosi così la cosiddetta reazione a catena della fissione nucleare, che può essere esplosiva. L'energia del nucleo iniziale di uranio e del neutrone è maggiore dell'energia prodotta: energia milioni di volte più potente di quella da combustione... Attenzione quindi alla rabbia! Può essere molto distruttiva, così come può produrre degli effetti molto potenti la grinta "esplosiva"...                                                           Immaginiamo la stessa grinta di un campione sportivo (avete in mente qualche immagine giusta? ... magari la Hara danza maori?) Soprattutto come mai oggi così tanta gente è senza grinta!!!??? L'accidia, il male vero del nostro secolo, è il prodotto degli altri 6 vizi capitali.

Vi comincia già  a serpeggiare qualche dubbio sul fatto che serva la tachipirina, e perchè certa gente guarisce istantaneamnete da febbroni da cavallo senza tachipirina...? (ricordate che la febbre è un evento positivo, poi lo vedremo!) Ci tenevo a questo appunto perchè ho notato che finora nella mia vita ho consociuto molte grandi persone... Ho potuto notare che alcune persone in particolare potrebbero fare impallidire addirittura la grinta di quei giocatori maori, e queste persone erano sempre dei grandi Cristiani. Non so voi che esempi abbiate avuto, però io da quel momento ho comincaito a desiderare di diventare un vero cristiano. Scusate dunque se ogni tanto mi lascio prendere da questa passione e non riesco a tacere questi dettagli...

Infine la vera sfida alla nostra comprensione, arrivata durante gli ultimi decenni del secolo scorso con l'avanzare delle nuove scoperte della meccanica quantistica. L'uomo ha dovuto prendere atto concretamente che la mente è falsa, perchè tutto quello che avviene nella realtà in base a questi nuovi principi è decisamente molto strano...! Non tornano con in nostri processi mentali... eppure c'è chi si ostina ancora, dopo oltre cinquant'anni ormai, ad avanzare solo con la mente (vedi la medicina, tanto per non fare altri riferimenti...). Ma rifettiamo bene: da quando l'uomo ha potuto avanzare sulla strada di queste nuove conoscenze, che stanno rivoluzionando la realtà come  l'abbiamo conosciuta finora? Qual'è stato il nuovo principio rivoluzionario che abbiamo dovuto accettare?

Che il concetto di O, - zero - non esiste, è solo mentale. Non esiste il concetto di vuoto, del nulla ...non ci appartiene! Dio è ovunque, non può esistere il nulla, il vuoto: era ora che la nostra benedetta scienza ci arrivasse: ma quanti secoli e fatica!... per arrivare a scoprire quello che nei nostri libri sapienziali è scritto da sempre... e noi che ci ostiniamo a non volerli studiare (scopriremmo presto che è impossible progredire in questo studio senza metterli in pratica!... come infatti è più volte indicato in questi libri...).

Ma se lo O non esiste, se il vuoto non esiste, allora abbiamo un grande vantaggio: perchè allora abbiamo sempre dell'energia disponibile. Dalla collusione, dall'incontro tra materia ed antimateria (incredibile e di una bellezza sconfinata) nasce la più gande e potente, pulita, illimitata e gratuita forma di energia che l'uomo abbia mai scoperto. Da questa nascono tutte le scoperte che stanno rivoluzionando la nostra vita e che vedremo in questi anni (altro che petrolio!) ed ecco perchè si stanno appropiando dell'acqua ...! ( per farla divenire più cara del petrolio)! Stiamo parlando della "Fusione fredda", naturalmente, ed ecco perchè stiamo cercando in tutti i modi di staccare l'acqua dai tentacoli delle piovra delle multinazionali e di legarla alle risorse locali, magari con una moneta locale. Ecco perchè oltre che del settore alimentare ci stiamo occupando della fusione fredda, onorando anche il suo inventore, il padovano Giuliano Preparata. In questa sede ci interessa però notare come sia possibile guarire, anche istantaneamente, non solo dalla febbre, ma anche da malattie importanti e gravissime senza gridare al miracolo, anzi nei canoni più precisi e scrupolosi della scienza... è appunto la nostra fede, che ci salva: il nostro cuore! Bello questo definitivo incontro tra scienza e spirito, tra intelletto e cuore, tra pensiero e anima.

 

E veniamo finalmente alla nostra cara febbre, il sangue ed il calore. La febbre e' la giusta e benefica reazione dell'organismo ad uno stato di intossicazione - infiammazione; essa serve anche ad aiutare e stimolare il sistema immunitario (sopra tutto le ghiandole endocrine); infatti recenti studi e ricerche effettuate negli USA a Buffalo al Roswell Park Institute, confermano che la febbre aiuta e stimola il sistema immunitario a svolgere al meglio la sua funzione, potenziando la produzione di Ccl21, molecola che recluta e stimola  i linfocidi. In questo viaggio attraverso le nostre serate abbiamo visto come si costruisce e si pulisce il sangue. Ricordiamo anche che la radice della febbre è sempre nell'intestino).
Che cosa dà calore al nostro corpo?
Il sangue! ( in abbondanza nel fegato, quindi è molto importante mantenere il fegato in perfetta forma!)
Per "combattere" la malattia, il corpo richiede ai polmoni una iperfunzione, perchè c'è una forte esigenza di ossigenare il sangue, Quando i polmoni non sono sufficienti entra in funzione un secondo "polmone" del nostro corpo:la pelle! Durante una crisi acuta il sangue va alla pelle per ossigenarsi, ecco perchè la pelle aumenta la temperatura.
In realtà il sangue va alla pelle anche per altre ragioni, per esempio anche per scaricare tossine.
Può esserci un pericolo per i bambini di età inferiore ai 6 anni circa, perchè una febbre troppo alta potrebbe portare ad una convulsione. In questi casi la febbre va tenuta sotto controllo in modo che non sia troppo alta e/o che non duri troppo. Pertanto è consigliabile un clistere, anche più di una volta al giorno, se la crisi non si risolve.

Tenete conto che intervenire con tachipirina e simili significa bloccare il processo  di disintossicazione in atto e rinunciare all'aiuto e stimolazione del sistema immunitario.

Cose basilari da fare:

  • a)      Sospendere ogni alimentazione solida e bere solo liquidi.
  • b)      Tenere la persona il più possibile libera da vestiti e coperte.
  • c)      Prendere una tisana di cipolla, oppure una spremuta d'arance in acqua tiepida. Queste bevande hanno lo scopo di fare sudare la persona e di abbassare la febbre. Quindi vestire e coprire bene la persona per una trentina di minuti dopo l'assunzione della bevanda, con lo scopo di farla sudare il più possibile e quindi eliminare più tossine possibile.
    Dopo questa mezz'ora, si torna a lasciare libera e svestita la persona il più possibile.
  • d) Come già spiegato al punto 2., praticare uno o più clisteri.
  • e) Finchè dura la febbre, bere solo succhi freschi di frutta fresca. Per esempio di anguria, pera, ananas, o uva.

La febbre può essere tenuta sotto controllo anche l’idrossido di magnesio, che ha una forte azione antivirale ed antinfiammatoria, oltre che una ottima funzione di pulizia dell’intestino. Il primo giorno si prescrivono 4 cucchiai di idrossido + 4 di acqua  1 volta al giorno per un adulto, per poi scalare di un cucchiai per ogni giorno successivo, mentre per i bambini si scalano le proporzioni in base al peso corporeo. Anche questo prodotto va assunto sotto controllo medico perché esistono delle controindicazioni, come nel caso dell’insufficienza renale cronica. Comunque il trattamento non deve durare tra i 3 e i 5 giorni e mai oltre i 5 giorni.

Se c’è qualche problema legato alla gola è bene fare  dei gargarismi prima di mandare giù la miscela di acqua e idrossido di magnesio. E’ ottimo anche per curare la gastrite, alla cui causa spesso può contribuire anche un’alimentazione dove si mischiano carboidrati a frutta acida (vedi zucchero nella macedonia di frutta  acida…), cosa che è bene non fare mai.

Questa è la classifica degli alimenti da ingerire in caso di pazienti con infezioni acute, infezioni croniche o infiammazioni per incidenti o prima e dopo operazioni chirurgiche, che necessitano di veloci cicatrizzazioni (ma anche per le ossa!):

1. CENTRIFUGATO DI VERDURE FRESCHE OGNI 2 ORE (due dita di bicchiere per gli adulti e 1 dito per i bambini. Per questi aggiungere 1 cucchiaino di miele e/o centrifugare una mela per addolcire)
2. INSALATA MISTA SENZA USO DI OLIO (perchè il grasso, qualsiasi grasso, è sempre acido)
3. FRUTTA DOLCE (anche acida se la persona non ha problemi di pelle)
4. YOGURT MAGRO
5. FIBRA (per esempio germe di grano)
6. MIELE
7. MELASSA DI CANNA (per le quantità e qualità di minerali che contiene)

Riassumendo quanto espresso nelle precedenti puntate ricordiamo in caso di infiammazioni di evitare assolutamente i seguenti alimenti:

1. UOVA (E DERIVATI, QUINDI DOLCI, TORTE ETC.): per tutti i problemi respiratori (è il peggior nemico delle sinusiti, riniti, problemi alle narici, bronchiti, polmoniti, asma, etc. (perchè produce molto muco e catarro...) e per la pelle, soprattutto nei casi di furoncolosi.
Torte e dolci mangiamone meno e soprattutto fatte solo di chi le sa fare, anche se costano il doppio (in termini energetici ci costano dieci volte meno!)
2. CIOCCOLATA: per i problemi della zona gola (faringiti, tiroide, mal di gola)
3. ZUCCHERO RAFFINATO: sempre ma in particolare ed assolutamente per i problemi dei reni e soprattutto vescica.
Naturalmente diamo per scontato che chi soffre di osteoporosi, denti e anemia conosca già i deleteri effetti dello zucchero raffinato e quindi l'abbia già completamente eliminato dalla dieta (nel metabolismo degli zuccheri i minerali sono fondamentali; quandio questi mancano totalmente nell'alimento come nel caso dello zucchero raffinato, il nostro corpo per metabolizzarlo va a recuperarli dai denti, dalle ossa, dal sangue, formando inoltre radicali liberi a tutta birra...!
Attenzione perchè in realtà le maggiori dosi di sale e zucchero raffinati non le assumiamo tanto quando prendiamo del caffè o nelle altre pratiche alimentari in cucina, qaunto piuttosto nell'ingredientistica dei prodotti industriali che acquistiamo (il primo ingrediente della Nutella è lo zucchero, presente in quantità "industriale"!)
4. ALCOL: ricordiamo che l'alcol utilizza l'enzima che il corpo usa per metabolizzare l'acido urico. Quindi mentre il corpo metabolizza l'alcol, l'acido urico non viene lavorato e si accumula...

Completeremo questa tabella dei "cibi da evitare-quando", dopo avere concluso il sistema cardiocircolatorio.

Un altro importante riferimento al cibo, consiste nella significativa distinzione tra le due specie di alimenti: gli alimenti rinfrescanti e gli alimenti congestionanti. È risaputo che la flora micro organica si genera con il processo della fermentazione e, che questa, trova il suo veicolo nel calore ambientale. Orbene, se la temperatura ambientale è moderata e risponde alle specifiche esigenze biofisiologiche organiche del corpo, avremo una fermentazione sana; pertanto, anche lo sviluppo della flora micro organica predestinata alla trasformazione degli alimenti, sarà tale ed in completa armonia.
Invece, se il gradiente termico interno è superiore, come lo è di certo quando somministriamo al nostro corpo degli alimenti indigesti, come pure, quando irrazionalmente lo esponiamo in condizioni ambientali termiche diverse alla normale esigenza fisiologica, la fermentazione degli alimenti si trasforma in una degradante putrefazione, la quale, diventa l'ambiente ideale dello sviluppo mico-batterico patogeno. Per FERMENTAZIONI - PUTREFAZIONI clicca qui.

La dottrina termica è quella scienza che insegna all'uomo a vivere sano o recuperare la sua salute mediante l'equilibrio termico del corpo. Il suo obiettivo è la normalità funzionale dell'organismo e dipende dall'equilibrio tra temperatura interna ed esterna del corpo.

I mezzi che impiega sono: l'osservanza e l'adempimento delle leggi naturali e, per ristabilire l'equilibrio perduto, l'uso adeguato degli agenti di vita, che sono quattro, che offre la natura stessa ossia: aria, acqua, terra, luce.
- L'aria favorisce i meccanismi di nutrizione e purificazione.
- L'acqua sollecita l'energia vitale, rivitalizza.
- La terra purifica, magnetizza e raffredda le infiammazioni, assorbendo gli umori malsani
- La luce vivifica il sistema nervoso ed aiuta la sintesi di certe vitamine.

Alcuni rimedi naturali per rinfrescare e disinfiammare l’intestino:

Tisana -infuso
1 pugno per ogni erba in circa 1 lt. di acqua * : Menta selvatica, Rosmarino, Aneto o Finocchio selvatico, Erba Medica (o  Alfa-Alfa), + 10 foglie di NOCE grandezza media + 5 Noci Verdi tagliate a spicchi sottili, con frutto interno schiacciato, altrimenti 30/40 g di mallo secco di noci.
Far bollire per mezz'ora circa, con coperchio sul recipiente, in 1 lt, circa, di acqua  (sorgiva ottima) od oligominerale o filtrata con argilla, per eliminare cloro ed altre sostanze chimiche, con acqua di rubinetto, e la stessa, dopo averla rimescolata più volte, fatta decantare per un minimo di 12 ore !, prima dell’utilizzo per preparazione tisana). Ad ogni tazza aggiungere, un cucchiaio di PICCOLO AMARO SVEDESE a base di acqua vite, aloe vera, mirra. zafferano, foglie di cassia, rabarbaro radice, curcuma radice, manna, triaca veneziana, carlina radice, angelica radice.
Bere a temperatura corporea 3 o 4  tazze al giorno con 1 o 2 cucchiai di miele Millefiori Integrale, cioè, miele ricavato senza trattamenti vari, es. riscaldato per renderlo liquido, e/o con sostanze per conservarlo tale, ecc. ..
Risultato: Le feci diventano compatte senza odore, quindi significa che la parete del tubo digerente si disinfiamma e migliora la flora intestinale.

La macerazione avviene, utilizzando lo stesso preparato nelle diverse ore della giornata od al massimo il giorno successivo.
Per evitare la perdita di aromi e olii essenziali, usare sempre un coperchio e tegame in terracotta, senza smalto!  

Altro ingrediente importante per disinfiammare è la menta piperita (pianta) concentrata, tipo gli sciroppi di menta; essa e' indispensabile per disinfiammare tutte le vie respiratorie e non solo - posologia: un fondo di bicchiere d'acqua di sciroppo, aggiungere acqua, quello che si vuole e bere 3 volte al di lontano dai pasti e/o nelle crisi. 

Il miglior antibiotico naturale invece è la propoli, che ha proprietà antisettiche, analgesiche e cicatrizzanti e sopra tutto antiifiammtorie. L'effetto antisettico è validissimo per le terapie tipo antibiotiche, nelle forme infettive di qualsiasi distretto dell'organismo. Nei casi di ulcera è cicatrizzante e antisettica, è doppiamente utile. L'effetto sull'albero respiratorio è prezioso per faringiti, tracheiti, bronchiti, laringiti. Utile nelle infezioni delle vie urinarie, per squilibri della flora batterica intestinale e in particolare per le forme diarroiche. L'effetto cicatrizzante antisettico è pure utile nel trattamento delle ferite. L'uso della propoli più frequente è per la bocca, la gola, l'intestino e le vie respiratorie, oltre che cutaneo.

Le preparazioni e le dosi sono in genere come tintura alcolica al 20% a gocce, da 5 a 15, due o tre volte al giorno. A volte dà allergie. Per via esterna questo miracolo della natura è antimicotico, combatte le micosi orali e cutanee.
L'estratto acquoso è utile per i bambini piccoli o per le zone delicate del corpo (palpebre e genitali). Con la propoli si cura anche l'acne. E con quella in granuli la piorrea, poiché favorisce la solidità delle gengive. Si può anche masticare quale regolatore della flora batterica intestinale e curativo delle faringiti croniche, di ipofonie, tracheiti e gastriti. È un protettivo vascolare valido per varici ed emorroidi.
In ogni caso utilizzarlo come indicato in:  Tosse, catarro, Raffreddori, Influenza  +  Cure bambini.
Utilizzare comunque in ogni caso del Propoli grezzo, qualche grano (4 o 5 in modo da avere la quantita' pari alla grandezza dell'unghia del mignolo del soggetto), messi preventivamente in frigo per una notte, schiacciati in un piccolo mortaio per ridurli in polvere, indi impastare con una puntina di miele - la cura deve durare fino a 7 giorni oltre la scomparsa dei sintomi.
10.33bis Cenni sulle valenze psichiche e spirituali della pelle.
 
... Come un nastro di porpora le tue labbra
e la tua bocca è soffusa di grazia;
come spicchio di melagrana la tua gota
attraverso il tuo velo.
Le curve dei tuoi fianchi sono come monili,
opera di mani d'artista.
Il tuo ombelico è una coppa rotonda
che non manca mai di vino drogato.
Il tuo ventre è un mucchio di grano,
circondato da gigli.
I tuoi seni come due cerbiatti,
gemelli di gazzella
che pascolano fra i gigli.
Il tuo collo come una torre d'avorio;
i tuoi occhi sono come i laghetti di....
Tu mi hai rapito il cuore,
sorella mia, sposa,
tu mi hai rapito il cuore
con un solo tuo sguardo,
con una perla sola della tua collana!
...La sua sinistra è sotto il mio capo
e la sua destra mi abbraccia...
Quanto sono soavi le tue carezze,
sorella mia, sposa,
quanto più deliziose del vino le tue carezze.
L'odore dei tuoi profumi sorpassa tutti gli aromi.
Le tue labbra stillano miele vergine, o sposa,
c'è miele e latte sotto la tua lingua
e il profumo delle tue vesti è come il profumo ...
 «Mi sono tolta la veste;
come indossarla ancora?».
... Il mio diletto ha messo la mano nello spiraglio
e un fremito mi ha sconvolta....
 
Tranquilli, non si tratta di una poesia oscena (anche se la chiesa l'ha sempre censurata fino a qualche anno fa...), bensì semplicemente della Bibbia (Libro dei Cantici), erotico preludio a quel banchetto nuziale di cui parla Gesù quando ci descrive il Regno. 
Abbiamo scelto questi versi che ci immettono direttamente e drammaticamente nel centro della materia di cui ci occupiamo ora: il con-tatto.  Ma non è propriamente la forza dell'eros, che vogliamo sottolineare ora: della potenza del desiderio, quale forza interna che ci dà impulso lungo il nostro cammino verso l'incontro con il  Creatore, parleremo più avanti, quando arriveremo al cuore.
Crogioliamoci piuttosto nel clima evocato dal cantico, magari trasferondoci per qualche istante in uno dei tanti (migliaia...?) momenti di intimità con il nostro partner, quando avvolti tra caldi abbracci e  tenere carezze, ci smarriamo in attimi senza tempo scivolando sottilmente sulla  nostra pelle morbida, ritmati da brividi estatici di piacere nel più dolce e melodioso abbandono alla gioia di appartenersi, di essere uno.
 
Tanto più pieno è il modo in cui riusciamo a vivere intensamente questi momenti oggi, tanto più intensi sono stati i momenti in cui, da lattanti, siamo stati immersi nei caldi abbracci e dolci carrezze di nostra madre e nostro padre. Nel senso che quasi sempre il nostro "oggi" ha a che fare con quel "ieri". Il nostro inconscio, quella forza oscura che governa tutte le scelte affettive della nostra vita, è stato scolpito, formato, iscritto proprio in quei momenti decisivi. Al contrario un bambino che non ha potuto godere di questa cura di carezze e contatto fisico, normalmente sviluppa carenze psichiche di vario tipo fino all'esporsi addirittura al rischio di morte qualora tale cura manchi del tutto.
 
Appena atterrati in questo mondo fin dai primi istanti è fondamentale il calore ed il tatto della nostra mamma, perchè...
... pensate che fino a qualche attimo prima eravamo nient'altro che nel tepore placido e potente del seno di Dio!
Avete presente come i vostri bambini vanno in estasi quando la vostra "grande" mano indugia sulle loro gambette o le braccine, di fatto avviluppando il loro corpicino nudo e morbido come in una coperta? Avete mai notato come basti posarci sopra una mano e come  questa si estenda dagli arti passando per il pancino, il cuore, fino alle gote accarezzando "tutto" contemporaneamente?
Ecco "questo" è come ci sentiamo quando Dio ci avvolge con la Sue infinite carezze: cioè sempre!...
...quando lo desideriamo... se gli diamo il permesso... se ci abbandoniamo alla sua sconfinata dolcezza! 
 
Non è certo stato facile il compito delle nostre mamme E OGGI NON LO E' QUELLO DI NOI GENITORI: sostituire il loro/NOSTRO tatto a quello di Dio. Tanto più sono/SIAMO vicini al seno di Dio, tanto più sono/SIAMO in grado di trasferire questo amore al loro/NOSTRO bambino...
 
Attraverso questi delicati passaggi abbiamo di fatto spiegato tutte le genesi delle malattie della pelle:  a livello psichico esprimono gli stress o meglio gli shocks relativi al tatto-contatto o mancato tale (separazioni) di tutti nostri rapporti affettivi e relazionali (dunque anche  tutti quegli atteggiamenti relativi al sentirsi sporchi, lavarsene la mani, pulire i panni sporchi in famiglia, e... sfoghi vari).
 
A livello spirituale esprimono lo stesso processo intimo nel nostro rapporto/con-tatto con Dio.
...Paure che ci manchi il suo nutrimento-contatto, la sua protezione o rabbia per averli persi e il sentirsi separati.
 
Certo sarebbe difficile o meglio impossibile per la nostra mente-psiche poter "pensare", immaginare, percepire un rapporto erotico-sensuale con Dio (anche se è questo a cui siamo chiamati): se solo ne riuscissimo a percepire anche un solo minuscolo barlume, probabilmente sarebbe impossibile sopravviverne ...proprio per colasso da piacere!
Ma la somiglianza ed immagine con le quali Dio ci ha creati, fatti e formati, ben si estrinsecano nel rapporto fisico amoroso di una mamma-papà con il loro bambino, e quindi successivamente di una donna con il suo uomo: questo si che siamo in grado di percepirlo! Parole d'ordine  sono la grazia, la protezione, la dolcezza, l'abbondanza che Dio riversa in tutti i suoi figli, che desiderano accogliere questi doni.
 
Ma non si tratta solo di contatto-protezione: la pelle ha anche un altro grande contenuto! Nell'antico linguaggio dei nostri libri sapienziali la pelle aveva il significato di non luce, cieco.
Ma prima di introdurci agli strabilianti significati della trasfigurazione sull'alto monte, vorremmo raccontarvi di alcuni recenti studi scientifici... 

Secondo recenti studi scientifici, le cellule della pelle emettono e ricevono anche i biofotoni (Popp, afferma che ogni qualvolta il sistema globale si altera, l’emissione fotonica aumenta) ; maggiore è l’intensità della luce, più attiva la capacità di assorbimento, come se dovesse incanalare la luce stessa per organizzare e regolare la natura elettromagnetica del corpo.

In un certo senso siamo “trasparenti” alla luce; le onde in arrivo non si spengono sulla cute ma penetrano, riducendo l’energia posseduta secondo l’effetto del “Photon sucking”. Quindi la pelle DEVE considerarsi come una vera e propria antenna ricetrasmittente di informazioni elettromagnetiche provenienti dall’interno del corpo, come dai confini dell’UniVerso…...
Essa capta informazioni elettromagnetiche (quelle conosciute e quelle non ancora conosciute per mancanza di apposite apparecchiature elettroniche adatte) dall’ambiente, le demodula, le amplifica e le ritrasmette all’interno, perché siano disponibili, per ogni cellula (leggasi anche cromosomi e quindi DNA).
Proprio per questo motivo è possibile con appositi strumenti leggere i dati bio elettrici in diversi punti particolari della pelle, in genere i punti di agopuntura (meridiani), ed interpretare quindi lo stato di stress delle parti del corpo corrispondenti ai punti analizzati. E’ possibile anche interferire e/o riordinare gli scompensi bio elettrici organici o sistemici, con apposite apparecchiature bio elettroniche.

Nella sua opera “Biologia delle credenze” Bruce Lipton, non quello del te’ ma il biologo cellulare americano, dice che ogni cellula del nostro corpo puo’ essere paragonata ad un essere intelligente dotato di funzionalita’ e scopo, in grado di sopravvivere autonomamente, il cui “vero” cervello e’ costituito dalla membrana. Questa scoperta porta ad una conclusione sbalorditiva: i geni non controllano la ns. biologia e’ invece l’ambiente i cui siamo immersi (non solo quello concreto, ovvero soprattutto quello spirituale) ad influenzare il comportamento delle cellule!

 Questo porta a nuove, importanti conseguenze per quanto riguarda il benessere, la felicita’ e la natura delle malattie come per esempio cancro e schizofrenia.  Interessanti i suoi studi sulla percezione e soprattutto il fatto che il cervello delle nostre cellule sia sulle membrane (e non più come credevano i biologi di un tempo nel centro della cellula, dove invece risiedono le gonadi - l'apparato sessuale della cellula). Ancora di più: i recettori sulle membrane delle nostre cellule, in particolare quelle della pelle, sono in qualche modo i fattori della nostra identità... Che dire allora della nostra pelle, in quanto nostra rubrica quotidiana (leggibile da qualsiasi ne abbia sviluppato le capacità spirituali che ci conducono a questi delicati accessi),  che registra tutti i fatti che ci accadono e come noi li viviamo? Ricordate il film The eye e i suoi riferimenti alle nostre memorie cellulari?

Che dire allora quando sentiamo dire che la nostra pelle, in quanto nostro involucro, rappresenta l'immagine che noi abbiamo di noi stessi? Per esempio abbiamo una pelle arida, ruvida o morbida? Questo è quello che pensiamo di noi stessi e la pelle lo manifesta!

Badate bene: non quello che gli altri pensano di noi stessi, ma quello che noi pensiamo di noi stessi!
Ci vergognamo di noi stessi? (...quei "maleDetti" sensi di colpa, che in realtà non esistono, ma che le nostre errate convinzioni inconscie, la nostra mente che "mente" ci costringe a vedere come se esistessero realmente!) Come facciamo allora a nascondere questa nostra convizione, che la nostra pelle esprime attraverso le varie manifestazioni cutanee?
Siamo consapevoli  che gli interventi esterni dei dermatologi oppure ancor peggio alle cure estetiche e cosmetiche, potrebbero consolidare il nostro mondo finto a cui apparteniamo? Nulla contro i dermatologi e/o le estetiste si intende (Siracide 38,1Onora il medico come si deve secondo il bisogno, anch'egli è stato creato dal Signore): i primi possono sicuramente consigliare i giusti medicamenti e rimedi naturali (Siracide 38,7 Con esse il medico cura ed elimina il dolore e il farmacista prepara le miscele), le seconde possono aiutare con i loro massaggi e terapie naturali. Attenzione però che non si verifichi la situazione in cui ... Siracide 38,15 Chi pecca contro il proprio creatore cada nelle mani del medico.

Siamo arrivati a nuovi tempi e ci vengono richiesti  nuovi coraggi (Apocalisse 21,5 E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»): coraggio di abbandonare il giudizio (prima degli altri infatti giudichiamo sempre noi stessi) e coraggio di essere se stessi, per esempio... tutte cose che si sentono a pelle e che si vedono nella pelle! Quasi sempre "più notevoli" sono i nostri problemi di pelle (la nostra immagine...), tanto più manifestiamo il nostro atteggiamento di volerci separare dagli altri, non farci toccare, tenerli lontani... Una pelle brufolosa può esprimere la nostra paura di essere toccati o la nostra rabbia per non esserlo affatto (in tutti i casi esprime rabbia che sobbolle)! La pelle secca può esprimere paura e sofferenza da solitudine, di mancanza d'amore, di carezze, di contatto. Dell'odore della pelle abbiamo già accennato più volte, ma capirete ora meglio perchè si dice che l'odore della nostra pelle vaporizzi l'odore dei nostri pensieri...la rabbia ed i sensi di colpa non possono certo vaporizzare buoni profumi... mentre è ovvio che quando passa Maria vicino a noi, ma anche i nostri angeli costodi e i santi più vicini a noi, si spandano profumi soavi.

GRAZIE (la malattia è un'opportunità!) a questo modo di pensare ci siamo esposti ai fatti (a quei conflitti) di fronte ai quali abbiamo reagito, tanto da provocare i sintomi che la nostra pelle manifesta. Il "cambiar pelle" manifesta il nostro desiderio di cambiare i nostri modi di relazionarsi con le persone vicine o le rabbie per essere stati costretti  a farlo/non farlo contro la nostra volontà o ancora i nostri desideri frustrati di avvicinare una determinata persona. (l'amare il prossimo tuo come te stesso è una conquista, dopo una grande grazia intensamente desiderata! Il nostro intestardirci nel fare a modo nostro, senza desiderio e la fede profonda che da questa deriva, rende sempre le cose più difficili o addirittura impossibili). IL PERDONO stesso, la porta che ci apre l'autostrada delle guarigioni, è frutto di un intenso desiderio, quanto meno della grazia di cui è frutto e specchio della nostra capacità di fare/essere gratuità.

In queste dinamiche rientrano anche certe  manifestazioni cutanee attorno alle nostre labbra, l'organo del bacio. A proposito di bacio... consideriamo che la pelle della parte del corpo colpita indica sempre in quale ambito il problema/opportunità viene vissuto. La funzione di quella parte del corpo contiene la chiave per arrivare a comprendere la causa psichica: problemi alla faccia possono denotare paura/rabbia di perdere la faccia, la perdita dei capelli possono riguardare la nostra capacità di (non)staccarci dalla memoria di certe carezze fatte/ricevute (ahimè, il passato...!), il seno identifica la nostra capacità di (non) staccarci dai figli o marito o quantomeno la (im)pazienza (vedi i pruriti...) nei loro confronti (il nostro modo di pensare ci porta a mandarli forse in...malora qualche volta?). A proposito di canto e pruriti...dobbiamo pur comprendere, che oggi, quartieri spagnoli di Napoli  a parte, non si sentono più massaie cantare mentre svolgono le faccende di  casa... infatti anche tra gli idraulici e gli elettricisti sono calati drammaticamente i casi di sregolatezza coniugale...mentre aumentano altrettanto drammaticamente i casi di esasperazione per chi resta in casa, in questo mondo di individualismo e solitudine...

Così le braccia: le parti interne possono indicare problemi/opportunità nel nostro "mondo dell'abbraccio", le parti esterne invece il nostro mondo del farsi strada nella vita, di imporsi, su chi ci appoggiamo... Spesso la psoriasi comincia proprio nei gomiti, infatti. Proprio qui si mostrano indurimenti e vulnerabilità. Nella psoriasi l’isolamento creato a forza di dare gomitate,  ha raggiunto il punto estremo così che il paziente viene costretto a diventare”vulnerabile e aperto”almeno a livello corporeo. Il prurito e l’eruzione cutanea indicano anche la fiamma dell’ira con macchie rosse ed esantemi brucianti, fino alla stanchezza vuota che provoca inesorabilmente il volere allontanare qualcuno...

Qualcuno chi?
Dipende anche dal lato del corpo in cui si manifesta il sintomo, anche se le eccezioni sono così numerose e i casi della vita così ingarbugliati (siamo tutti così diversi!), che spesso si rischia di far fare più confusione che altro: la parte destra del corpo (ma questo vale solo per gli organi non innervati dal tronco cerebrale e solo per i destrimani - e attenzione che per destrimane non si intende chi usa la mano destra, ma chi usa un determinato emisfero cerebrale, visto che molti mancini sono stati corretti da piccoli, ma solo nelle mani, non certo nel cervello!) dovrebbe indicare i rapporti di paternità e la parte sinistra i rapporti di maternità. In realtà la cosa viene molto complicata dai 18 anni circa in poi, quando dovrebbe subentrare a destra il partner al posto del padre ed i figli a sinistra al posto della madre... Purtroppo tutta una serie di attaccamenti e legami (vedi gli italiani -una volta detti mammoni- che restano a casa dei genitori ben oltre i 18 anni...!) e tutta una serie di conseguenti vissuti psichici producono una ancora più vasta serie di mogli-bambine/mogli-mamme (e viceversa per i maschi) per cui ci vuole molta attenzione per dissipare certe matasse...!

Per esempio hai le punta delle dita della mano sinistra tutte tagliuzzate? Per caso hai lasciato ultimamente "con una certa ansia" la figlioletta al nido per correre a lavorare? Potrebbe essere anche solo per quello: inutile la pomata, capisci?
Anche le punte della dita della mano destra? Per caso hai un marito che va lontano spesso per lavoro? Potrebbe essere anche solo quello... soprattutto se sei una tipa che si preoccupa molto dei dettagli, una perfezionista insomma. Ma anche la pelle di ogni singolo dito ha il suo significato preciso e particolare in base alla funzione del dito stesso (pensiamo a certi affreschi famosi per esempio).

E così via... i casi sono innumerevoli, come innumerevoli le parti del nostro corpo. Un foruncolo o un ascesso sulla schiena potrebbe indicare collera per un mancato punto di appoggio, su un organo sessuale invece potrebbe indicare una certa collera per un fatto accaduto o un'omissione con il partner... così come per liberarsi da un polipo, talvolta basta solo affrancarsi dalle persone "che ti amano" (bisognerebbe discutere su certi tipi di "amore"...) riappropriandosi della propria sana atonomia e responsabilità (specie quando sono i piedi ad essere colpiti e cioè le varie sfumature del nostro avanzare sulla strada della vita).

Ancora un'acne per gli adolescenti potrebbe essere un  chiaro segno di insicurezza estetica, timidezza, conflitti con il gruppo, esclusioni-delusioni nell'ambito delle amicizie, antipatie, ma anche commenti di cattivo gusto da parte dei genitori, professori o compagni e fratelli stessi... Sulla schiena delimita conflitti di carico non sopportati. Se persiste anche dopo,  potrebbe significare modi di pensare orientati al rifiuto, soprattutto la mancata accettazione della propria estetica (ma anche del proprio sesso o di uno dei propri genitori)... il non sentirsi propriamente dei gran belli figli di ... Dio.

L'amarsi e l'amare fa scomparire qualsiasi malattia, specie quelle della pelle!
E' perfettamente inutile sottoporsi a cure estetiche per la cellulite, finchè non facciamo il nostro sforzo di uscire da quei modi di pensare che ci portano a svalutarci per cose che non esistono oppure che siamo noi stessi a volere... Donne dal corpo invidiabile che non si piacciono (mentre piacciono molto al proprio partner: assurdo!), donne che vorrebbero essere "prese" con passione dal proprio partner, ma che non riescono ad esimersi dal brontolare o dal criticarlo (o addirittura offenderlo, magari anche solo perchè gelose del fatto che sia troppo bravo o troppo bello: assurdo!)... per non parlare di quelle donne (ma ahimè! con il nostro sistema di lavoro ormai si tratta sempre più spesso di vaghe reminiscenze...) che non praticano abbastanza spesso l' "abitudine a sorpresa" di accogliere il ritorno a casa del proprio partner, vestite solo di particolari certi giusti succinti grembiuli...ni e giuste cenette(con i bambini dalle suocere...). Anche qui entrare nei meccanismi della coppia vuol dire entrare in un mondo immenso, dal quale si può uscire solo recuperando semplicità, soprattutto rivalutando la nostra possibilità di sentirci figli di Dio e recuperando il nostro orgoglio di dare a Lui gloria e lode attraverso l'esempio che diamo agli altri, in modo che questi possano glorificare Dio per la nostra presenza e le nostre azioni: avete presente Gesù nel Vangelo? Cercare di immedesimarsi con Lui è semplicemente sufficiente per uscire da qualsiasi prigione, che ci siamo costruiti: Egli non permetterà certo che un suo figlio e soprattutto uno che lo voglia rappresentare (con desiderio incrollabile), non possa dare di Lui la giusta rappresentazione!

E vi siete mai chiesti perchè in certi periodi prendete troppe botte (echimosi) o vi tagliate/ferite spesso (magari facendovi la barba)? Verificate se avete un modo di pensare orientato all'(auto)punizione, al giudizio, al brontolio, all'(auto)colpevolizzazione. Avete fatto o siete stati costretti a fare qualcosa che non vi piace ed ora vi state autopunendo?

Una psoriasi potrebbe essere anche il frutto di più opportunità a seguito di separazioni (ma anche di rapporti coatti come nell'orticaria) che ci hanno condotto in binari fissi da cui non riusciamo ad uscire, finchè non ce ne "accorgiamo" (vedi anche la parola "allergie" nelle puntate precedenti), specie se siamo persone ipersensibili... mentre un'eczema potrebbe anche solo essere la conseguenza di uno strappo troppo brusco dalle mani della mamma (oppure svezzamenti forzosi a base di omogeneizzati: l'omogeneizzato che cosa rappresenta se non la fretta o la comodità invece della giusta attenzione, di tutto il tempo dedicato che ci vuole?... ), magari anche shocks subiti dal bambino a causa di frequenti litigi familiari... che paventano separazoni... 

Una eruzione mostra sempre che qualcosa è stato represso, vorrebbe spezzare i confini e rivelarsi pienamente (divenire consapevole) Luca 8,17: Non c'è nulla di nascosto che non debba essere manifestato, nulla di segreto che non debba essere conosciuto e venire in piena luce.

In tutti i casi si tratta sempre di meccanismi di rifiuto, di violata integrità, di mancate protezioni, di impossibili contatti (per lavoro, per lontananza, per doveri più o meno necessari sempre comunqe preferiti a scelte d'amore scomode, per giuste scelte di autonomia dei figli, per ostacoli insormontabili (sembra), per esasperazioni, repulsioni insopportabili ed abbandoni sconsolati, per fatti della vita che si vivono sentendosi tagliati fuori dai nostri desideri intimi (quando invece si tratta nientemeno e solo di una nuova proposta vitale, che appunto la vita ci presenta). Ci rendiamo conto che affrontare una grave separazione dovuta ad un lutto o ad una grave ingiustizia non è certo un'esperiezna desiderata... e facile da affrontare. Eppure sempre sempre sempre cerchiamo di ricordare che nell'infinita bontà divina ogni fatto che ci succede è sempre per dirigerci sulla via giusta. Se non riusciamo a capire qual'è il suggerimento divino, dietro al fatto che ci capita,  basta assecondarlo con un po' di pazienza (invece che con rabbia e dolore)  e questo ci porta diritto diritto alla comprensione e alla soluzione: spesso addirittura entro la giornata stessa! Basta iniziare a vivere stando in ascolto e già solo questo ci procura un sollievo immenso da qualsiasi dolore.

Abbiamo già visto come la pelle contribuisca all'eliminazione delle tossine da alimentazione scorretta ed in questa carrellata di opportunità riguardanti la pelle abbiamo toccato con mano come le tossine fisiche siano in realtà ben precedute sia nel tempo sia per importanza da una nostra scorretta alimentazione psichica e spirituale.

Il fatto profondo della  nostra pelle è che essa ci protegge si, ma non dall'esterno come siamo sempre stati portati a pensare dalla nostra immane ABITUDINE  a sottovalutarci, che la nostra assenza di Dio ed in Dio ci ha sempre condotti a seguire...
In realtà essa ci protegge dall'interno... in modo che la nostra luce non si disperda prima di cominciare il cammino della fecondità.

l nostri quotidiani processi elettrochimici dipendono fisiologicamente da quanta luce e dal tipo di luce che riceviamo attraverso la nostra pelle: l'unico punto da cui può invece fuoriuscire la nostra luce è dai nostri occhi, che esprimono appunto la luminosità della nostra anima e del nostro cuore.
Di contro la pelle può esprimere l’opacità della nostra coscienza reale, del nostro grado di vita immersa nell’illusione, la confusione con il nostro femminile, con il nostro potenziale energetico (confusione resa sempre più abissale da quelle pubblicità di cosmesi che promettono una "pelle luminosa", in cui donne evanescenti vengono proposte come modelli di dee-idolo per le nostre giovani ... e non solo). E' interessante che questa carenza di luce debba passare per la nostra pelle: bisogna toccare per poter dare. Ed è donando che si è felici (letteralmente non stare più nella pelle per appunto trasformarsi il luce).
E' qui sulla nostra pelle che si segna il processo di sostituire il desiderio per sè con il desiderio per gli altri … presto o tardi infatti si deve sperimentare sulla propria pelle tutto quello, che si è fatto provare agli altri… Siamo proprio sicuri allora che per vincere  completamente un avversario bisogna "vendere cara la pelle" e "avere la sua pelle" o che non sia piuttosto che per chi ci "tiene alla pelle" non sia meglio  "donare la propria" trasformando l'altro in amico?

Gesù con la sua trasfigurazione ci ha mostrato la nostra reale natura, come saremo alla fine di questo viaggio alla ricerca della nostra tunica di luce e ci ha indicato aldilà di ogni ragionevole dubbio come individuare la reale bellezza delle persone che incontriamo attorno a noi: da oggi siamo invitati a fare maggiore attenzione alla luce che irradia dai loro occhi e dai riflessi luminosi della loro pelle.

Dai molti angeli che Dio ha messo nel nostro cammino, i piccoli,  (Matteo 18,10 Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli) potremmo apprendere un vero modello ed esempio del nostro cammino spirituale verso la santità. Potremmo anche scoprire stupefatti che già oggi potremmo godere del dono dell'invisibilità e dell'invulnerabilità, ed divenire così per i nostri figli dei modelli ben più reali e pregnanti dei modelli di super eroi e maghetti vari proposti dai mass media...

Concludiamo ancora una volta che ogni malattia è sempre una resistenza più o meno inconscia al cambiamento.

Bello dire che sarà come la morte del bruco o la nascita della farfalla ..., esaltante..., luminose tutte queste parole, ma sono solo parole, parole, parole...
... E se poi non ci riesco a guarire dalla mia malattia cronica, ...dalla mia psoriasi decennale?
O se ancor peggio mi viene da dire che ormai sono fatto così, che questa è la mia personalità (magari ho una certa età)... e che quindi è meglio (o più comodo) una pastiglia o una lozione?
Cambiare è una parola: fanno presto a dire i vari Hamer, Lipton e lo scienziato di turno, che noi possiamo addirittura oggi cambiare fisicamente i nostri geni... Ma chi riesce a sostituire in un sol colpo tutto il nostro inconsio, tutta la programmazione che abbiamo ricevuto in pancia di nostra madre e nei primi  6 anni di vita, senza considerare i nostri alberi genealogici, per non parlare dell'inconscio collettivo storico e tutto ciò di cui ci alimentiamo continuamente oggi, nostro malgrado???

Abbiamo parlato di conflitti di separazione fino a qualche riga fa ed ora ci prospetti una vita di solitudine? Solitudine dai nostri cari, dai nostri genitori, dai nostri amici, dai nostri colleghi di lavoro, dalle nostre istituzioni che ci proteggono?
Noi siamo inseriti in un sistema! Come facciamo ad affrancarci, quando sono i nostri familiari i primi a remarci contro?

Il sistema, è ovvio, non vuole cambiare e quindi cerca in tutti i modi a lui conosciuti di trascinarci nel suo mondo a cui si sta attaccando con una ostinazione senza confronto. E’ quel sistema che anche nel campo della salute investe la propria ricchezza per salvare dei cadaveri viventi e anacronistici, lasciando morire, per la cupidigia di pochi, le attività realmente utili e produttive.

Per questo stiamo spendendo il nostro tempo per trasferire quello che abbiamo imparato in questa nostra vita intensa e piena di spunti di riflessione. Per far capire che il cambiamento, come tutti i cambiamenti, in sé non è faticoso, pericoloso, devastante: i cambiamenti sono l’essenza della vita e della natura. Lo diventa (faticoso, pericoloso, devastante ecc.) quando ci si oppone con tutte le nostre forze ad esso cercando di rimanere fermi. Avete mai provato a cercare di fermare un treno in partenza? A meno di non essere un super eroe dei cartoni animati le consegueze saranno disastrose. La stessa cosa accade a noi quando cerchiamo di ostacolare il nuovo che si affaccia alla nostra vita. Proviamo ad accettarlo, ad assecondarlo un po' alla volta...

Non ci accorgiamo, ma viviamo, lavoriamo con la testa e lo sguardo rivolto nel passato a cercare di scoprire qualcosa che ci faccia stare tranquilli. Proviamo invece a guardare avanti con le conoscenze che piano piano stanno arrivando e che ci mostrano in modo inequivocabile, che la vita attuale, pur gradevole che possa essere è come la vita di un prigioniero, schiavo e privo dei principali diritti umani. 

Siamo sempre concentrati nel non perdere quel poco che abbiamo in una guerra tra poveri in mezzo ad un mondo di abbondanza e di una bellezza sconfinata.

Impariamo a riconoascere il grande lavoro del sistema e dei suoi scagnozzi per non perderci tutto quello che di buono e bello può venire dalla conoscenza e dal nuovo che inevitabilmente busserà. Se saremo pronti ad accoglierlo, per noi sarà forse il momento più bello della nostra vita, altrimenti potrà essere l’inferno che si materializza. 

Che vogliamo fare? Ci attacchiamo a dei pezzi di carta che chiamiamo denaro, nonostante che sappiamo che non hanno alcun valore? Oppure costruiamo un’alternativa che ci permetta di iniziare a vedere le cose in modo totalmente diverso?

Il nostro inconscio posiamo sostituirlo attraverso un lungo lavoro di crescita e sacrificio, ma possiamo anche sostituirlo in un istante con uno schioccare delle dita:  io mi sono convertito così e da quel momento mi sono sempre sentito felice, anche e soprattutto nelle difficoltà...

La sostituzione dell'inconscio è possibile inserendo al suo posto -tutto in un blocco- la nostra spiritualità, facendo occupare all'amore tutto lo spazio dalla nostra anima: questa si che è in movimento! ... e soprattutto per una grande legge universale della natura che Dio ha creato apposta per questo passaggio, qui il nemico non può mai entrare.

Sarà di questo magico istante del cambiamento di cui cominceremo ad occuparci dalla prossima puntata, entrando nel cuore alla scoperta dei suoi dolci e possenti meccanismi, che rendono bella la vita e che ci fanno innamorare appassionatamente. E' il CUORE il nostro motore, questa forza da cui riceviamo impulso dall'interno ed è dall'eros, dio alato e bendato dell'amore, che viene l'invito a vedere, con occhi bendati, oltre i sensi. Allora solo allora tutto ci apparirà chiaro e la gente che ci guarda negli occhi vedrà movimento, dolcezza e dal loro profondo tanta luce.

 

simboli psichici del processo fisiologico
di purificazione del corpo

I 4 SISTEMI DI DISINTOSSICAZIONE

ORGANO
FUNZIONE SPIRITUALE DEL PROCESSO
FRUTTO
STATO ENERGETICO

TRASFORMAZIONE ALCHEMICA

pelle
azione
presenza
luce
CALORE- sangue
4.
polmoni
immaginazione
visione
gassoso
ARIA in sangue
3.
rene
emozioni
ascolto
liquido
ACQUA in sangue
2.
fegato
desiderio (ambizione)
vista (guardare)
solido
CIBO in sangue
1.


 
10.33ter Cenni sulle valenze psichiche e spirituali della pelle nei dintorni di Halloween.

 

Esperienze sulla nostra pelle: i brividi della notte di Halloween
    (il nostro corpo ci dice come percepire sottili divisioni e separazioni nella vita di tutti i giorni... e nei giorni speciali) 

                        

"Per l'ipocrisia la verità è un abuso, la novità un sopruso, la carità una leggerezza imperdonabile, la veemenza dello spirito un fastidioso imprevisto...
Ciò che non sopporta l'ipocrisia e la rende furibonda è la realtà"

 da Porta alla Luce  - riflessioni sul Vangelo.

 

Tutti i piccoli conflitti  (specie negli incontri) della vita di tutti i giorni portano come effetti dei piccoli segni sulla nostra pelle.

Se questi eventi li superiamo bene (il segreto è accettarli sempre), ci fortifichiamo. Altrimenti ci  conducono a poco a poco verso un modo di pensare improntato sulla paura. Prima o poi questo causerà un grande conflitto, al quale con tutta probabilità seguirà una importante malattia. Quei piccoli segnali sono quasi impercettibili, ma esistono, anche se all'inizio non ci badiamo perchè non portano immediatamente grandi conseguenze...nel frattempo essi lavorano.

Per prevenire qualsiasi malattia è semplice, basta non confliggere: accettare tutto ciò che avviene, viverlo come un'opportunità, ringraziare addirittura per la segnalazione ricevuta ed il conseguente apprendimento. Ma questo vale sempre e con tutte le persone? 

Nonostante i continui piccoli conflitti, continuiamo a cercare la relazione: l'amore di cui siamo stati impregnati dal nostro creatore ci spinge ad unirci e quindi ad avere legami con chi ci circonda (guardate i bimbi!).
Pertanto qualsiasi separazione è una sofferenza. Superarla senza traumi, comporta sacrificio e significa evolversi, elevarsi.  

Gesù ci dice che non è venuto a portare la pace ma la divisione (Luca 12,51 Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. Matteo 10,34: Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada).
Il diavolo d'altro canto è il divisore per eccellenza. 

Ma come facciamo a distinguere le divisioni e le separazione vitali da quelle mortali?
Le une causano le malattie della pelle, le altre no. Quali? Come e quali sono i meccanismi spirituali che si materializzano sul nostro corpo? Come facciamo a capire quando accettare e quando combattere? Cosa vuol dire e con chi combattere? 

Le divisioni proposte da Gesù riguardano l'invito a prendere posizione tra questi processi vitali e mortali. Sono un aiuto ad acquistarne consapevolezza, anche attarverso la malattia, che dura giusto il tempo di raggiungere la comprensione ed avviare il cambiamento che ne deriva. La malattia serve per rimetterci in moto spiritualmente, proprio finchè il nostro corpo è costretto a fermarsi, per permettere la conversione in una nuova direzione del nostro cammino. Queste divisioni ci guidano verso la nostra capacità di autonomia, la nostra vera identità, ci fanno scoprire la vera essenza dell'interdipendenza e dei legami vitali.

Staccano i legami di dipendenza che impediscono i processi vitali ...dalle dipendenze affettive da "amori" possessivi che nulla hanno a che fare con l'Amore, fino a tutte le categorie di dipendenze più conosciute dal denaro alle cose materiali, dagli hobbies ai fans, dalle "ricreazioni" varie al lavoro...

Tutto ciò ci permette di avvicinarsi al nostro Creatore, dove nella sua unità, possiamo ritrovarci e ritrovare gli altri da cui ci siamo provvisoriamente separati: in tutti questi casi non troviamo manifestazioni di divisioni e separazione sulla nostra pelle, anzi la pelle diventa sempre più bella e lucente, sempre più morbida e liscia.

In tutti questi processi esiste però una grande complicazione: l'esistenza di Satana, il diavolo, il grande accusatore e il grande divisore e tutte le persone di cui si serve, consapevoli o meno.

A causa dell'azione di queste persone e allo sfruttamento delle connessioni a suo tempo innescate si sviluppano ben determinate conseguenze. 

Ma come facciamo ad individuare queste persone o la connesssione in corso di questi meccanismi? Come facciamo a stabilire se una persona viene da Dio o da ben altra dimensione? Come abbiamo visto sopra LA DIVISIONE TRA LE PERSONE non è un utile elemento per discernere! 

La prima cosa che è urgente di riprendere ad usare è la nostra capacità percettiva. Un segno della nostra capacità percettiva e quello di saper ascoltare i segni della nostra pelle.  Poi anche guardare gli altri segni utilizzando tutti gli altri sensi. I SEGNALI SONO SEMPRE INNUMEREVOLI, per non parlare dei frutti di ogni singola azione... 

Consideriamo che è alquanto difficile incontrare Satana in persona: questo non "perde" il suo tempo per i "normali umani" (si occupa direttamente solo dei pezzi grossi, dei tipi più svegli e pericolosi). Non temiamo dunque, sarà difficile che lo incontriamo nella nostra strada (ed in tal caso non è certo difficile riconoscerlo): comunque se dovesse succedere meglio scappare a gambe levate...senza incrociare il suo sguardo vitreo. (attenzione però, la fuga è solo una strategia, non paura!) Probabilmente non saremmo in grado di affrontarlo da soli, meglio essere prudenti...

La gran parte dell'umanità cade invece nelle sue trappole ben più facilmente a seguito dei meccanismi che lui ha attivato fin da tempi antichi... le onde lunghe dal passato, dove in molti ci rifugiamo.  

La maggior parte dei suoi alleati sono inconsapevoli (lo siamo anche noi tutte le volte che ci arrabbiamo, che parliamo male degli altri, che giudichiamo etc.etc.). Ma non dobbiamo escludere la possibilità di imbatterci in suoi alleati consapevoli: anche qui non c'è da avere paura. Concentriamoci  sul fatto che abbiamo di fronte un nostro fratello che si può convertire; vorrà dire che arriva da noi un seguace avversario e ne uscirà un Cristiano. Il Cristiano è sempre protetto, è il più forte e non ha mai paura di niente! Ricordate di non farvi fare paura, quando state seguendo la realizzazione del progetto, per cui siete stati creati! 

Beh, a questo punto ci siamo presi chissà quali epiteti da chissà quanti lettori, minimo che siamo degli oscurantisti con questi discorsi, vero?
Vero. Anche nel Vangelo, gli unici a CREDERE SEMPRE in Cristo, a non avere mai alcun dubbio sulla Sua Natura Divina, erano infatti solo i demoni. Tanto è vero, che Gesù è stato accusato di fare miracoli in nome di Belzebù, tanto sembravano stretti parenti...furbo Satana,vero?

A questo punto allora, persa tutta la nostra reputazione, approfittiamone per andare fino in fondo. Meglio così: il non avere più nulla da perdere è il massimo della garanzia del successo! ( Dico questo perchè so da questo momento sicuramente non ci leggerà più nessuno...). 

Primo: come dice San Paolo dobbiamo essere consapevoli che non lottiamo contro una natura umana mortale, ma contro i principi, contro le potenze, contro i dominatori del mondo oscuro, CONTRO GLI SPIRITI MALIGNI DELLE REGIONI CELESTI. 

(silenzio glaciale...
... Ehi ragazzi siamo nel XXI° secolo: da dove venite?...
.... DAI STIAMO SCHERZANDO, STANOTTE E' HALLOWEEN!) 

Secondo: questa tabella spiega la gradualità dell'attività straordinaria del demonio (poi vi spiego il perchè bisogna sapere queste cose):

1) Soggezione diabolica (chi fa un patto esplicito o implicito col demònio, si dona volontariamente al demònio)
2) Disturbi esterni (sofferenze fisiche, battiture, pugni, flagellazioni da parte del demònio)
3) Infestazioni diaboliche (assalti demoniaci agli averi, ai luoghi, agli oggetti)
4) Vessazioni diaboliche (manifestazioni più o meno gravi, diaboliche, che possono colpire persone o famiglie nella salute, negli affetti ecc.)
5) Invasioni diaboliche (sindrome intellettuali e sdoppiamento intellettivo, ma non volitivo)
6) Possessioni diaboliche (forme gravi di presenza diabolica col possesso del corpo, non dell'anima, per cui l'individuo fa e dice cose che non direbbe mai se fosse in stato normale)
7) OSSESSIONE DIABOLICA (comporta la presenza permanente del demònio in un corpo umano, ed implica il blocco mentale

Al punto 1) abbiamo le persone di cui parlavo prima...durante la notte di HALLOWEEN se ne incontrano diverse. Mi rendo conto che è quasi impossibile trattenere i nostri figli questa notte. Allora se proprio non ce la fate, proteggeteli avvolgendoli in un fascio di luce, ricordatevi sempere che fino ai 18 anni (circa) i genitori hanno facoltà di protezione spirituale assoluta nei confronti dei propri figli! Siamo sempre più forti di Satana, RICORDATEVELO SEMPRE.

Al punto 2) abbiamo un esempio per la buona pace di chi dice che le malattie non sono collegate a certe attività... ma non voglio commentare questi punti adesso, ci saranno altre occasioni. Soffermiamoci invece al punto7).vvolgendoli in un fascio di luce, non mancate: fino ai 18 anni (circa) i genitori hanno facoltà di protezione spirituale assoluta nei confronti dei propri figli!


Ebbene l'art. 1172 del Codice di diritto canonico recita che solo nel caso di ossessione - il settimo - un prete può chiedere al proprio vescovo di essere autorizzato a compiere l'esorcismo.
Negli altri sei casi tocca a noi Cristiani "occuparcene" e risolvere.  

( ... altro silenzio glaciale.
Ah, ecco perchè nella triplice missione che Gesù ci ha dato - dopo annunciare il Suo Regno e guarire gli ammalati - c'è anche da scacciare i demoni!...
Ma chi mai ci ha insegnato  come fare queste cose?...
Non ci hanno sempre detto che il diavolo non esiste?...)  

Si non esiste. Ma ricordiamoci sempre che è difficile combattere ciò che non esiste: se non esiste, non lo conosci. Se non lo conosci, non lo combatti: geniale no? Ma chi combatti allora?
L'uomo...: geniale no?

Eh si, il vero motivo psichico (più che il motivo intellettuale appena citato) per cui Satana si nasconde è che così noi non possiamo scaricare i nostri istinti di aggressività su di esso, bensì sul nostro prossimo! Geniale, no? Ricordiamoci invece che siamo sempre in guerra e che la nostra pelle è la nostra armatura!
L'armatura della dolcezza (ancora più geniali le "creazioni" di Dio, no? Altro che le invenzioni di Satana!...) 


La guerra è solo spirituale ed è solo verso Satana: l'uomo va solo accettato ed amato, se possiamo. 

Beh, visto che ci siamo accenniamo anche ad uno dei principali motivi spirituali della sua (di Satana) esistenza: partecipa al disegno del creato, consentendoci di avere un'alternativa reale per potere esercitare concretamente il nostro libero arbitrio di scelta (in fondo la scelta è solo tra due campi!).  

A proposito della  missione del Cristiamo (lapsus, volevo dire "Cristiano") di scacciare i demoni. Esistono molti modi di... e circostanze nello scacciare i demoni.
Andiamo a vedere i casi più comuni, quelli delle divisioni per esempio: quando discutiamo con un amico o un familiare (il nostro partner o nostro figlio), quando leggiamo o ascoltiamo un'opinione o guardiamo un telegiornale, per esempio...   

Lo so che spesso discutiamo fraternamente, però...
Altro esempio appena cominciamo ad avere un minimo di successo in qualche progetto, appena cominciamo ad essere visti, a fare finalmente qualcosa di buono, arrivano subito i primi attacchi, magari anche da chi ti sta più vicino. I primi attacchi sono sempre  quelli per dividerci al nostro interno... e poi arrivano quelli per dividere la gente da noi...
 
Ben vengano le discussioni fraterne: le co-rrezioni servono per reggerci assieme.  E' tutto tempo ben speso: ci allenano verso una nuova consapevolezza e nuovi comportamenti tra di noi...
Altra cosa invece sono gli attacchi violenti, i giudizi, i pettegolezzi, le provocazioni: questi vanno (sempre se vogliamo e se possiamo) lasciati cadere nel vuoto. Non bisogna assolutamente rispondere; per non dare loro forza, per non alimentare il nostro attaccamento, altrimenti finiamo con il perpetuare le divisioni e dare forza al Divisore...che ci disperde, ci toglie energia e ci fa perdere di vista le nostre priorità! Quando ci arrabbiamo o diamo forza agli attaccamenti perdiamo la nostra grande forza di propulsione: il desiderio. La fede incrollabile fa tutto accadere, anche contro qualsiasi forza di divisione.
 
Siamo tutti diversi (è la nostra grande ricchezza!) e le tentazioni delle divisioni saranno continuamente in agguato. Cerchiamo invece di affidarci, di assecondare i cambiamenti, che la vita ci presenta, di restare in ascolto, di vivere al presente, di fare attenzione ai segnali: tutti sinonimi dello stesso atteggiamento dello stare svegli!

Ma come facciamo nei casi dubbi della nostra vita? Quando incontriamo certe persone? Quando riceviamo certe proposte? Come muoversi in certi casi dubbi? Quando dobbiamo fare una scelta di campo? Specie oggi che sembra che tutti abbiano perso la bussola e che il disorientamento ed il caos sia il padrone di questi tempi.
Per non cadere nella trappola mortale di questo periodo e mantenere salde le nostre radici senza ondeggiare alle voci di questo o di quello, documentiamoci dalle fonti originali e  interpelliamo le persone di ambedue gli schieramenti. Leggiamo quanto quelle persone scrivono o fanno e poi filtriamo tutte queste informazioni dentro di noi.

Qui entra in gioco la nostra PELLE!

Se il campanello d’allarme interiore,  non suona allora vuol dire che tutto va bene e possiamo fidarci, se invece suona allora stiamo molto all’erta. La cosa si manifesta anche con un fastidio, un prurito, un moto di inquietudine, un'allergia alle bugie che ci prende quando leggiamo o ascoltiamo delle cose false. Al contrario si manifesta con un leggero brivido di conferma per le cose vere. Quando sento parlare i politici personalmente mi viene un prurito allergico e che magicamente passa  quando smettono di parlare o cambiando canale: a voi no? La stessa cosa accade quando qualcuno in mala fede cerca di appropriarsi di idee sane e pulite. Non avviene quando sentiamo che l’interlocutore parla dal cuore e senza calcolo.
Nessuno potrà dirci dove sta la verità, anzi tutti cercheranno di convincerci della loro bontà, onestà e serietà (specie in questi tempi!), noi però fidiamoci solo di quello che percepiamo ad un livello più profondo, fidiamoci del nostro istinto, della nastra pelle.

Anche questo è cambiamento, si confondono le acque e vengono meno tutti i punti fermi che devono essere ricostruiti con pazienza e con rigore e anche fidandosi dell’istinto, della pelle. Questa è una delle sfide del periodo di cambiamento che stiamo vivendo. Provare per credere, è un sistema facile facile e non sbaglia un colpo!

Eh si! Il nostro creatore ci ha dato un corpo che ci avvisa sempre e di tutto: la pelle ci fa sentire quando ci stiamo allontanando o ci stiamo separando da Lui...

Presto cadranno molte convenzioni, come il fatto di accettare della carta colorata per un bene frutto del nostro lavoro. Quante divisioni per il denaro!!
Ebbene finiranno presto questi motivi di divisioni, destinati a cadere nell’oblio non appena usciamo da questo incubo/allucinazione/prigione mentale. Prima lo facciamo e ci svegliamo e prima staremo meglio.

O finiremo isterici a lanciarci epiteti e insulti dalla finestra (e questa è l’ipotesi migliore…) per scaricare la tensione emotiva che si sta accumulando, schiavi della paura.
Non temete!

 
Un tale ha scritto:
Nel mio cuore scavo un solco
per deporre il seme dell'esperienza
che colui che chiamo nemico
mi porge per imparare a comprendere
che ogni evento è neutro
e solo io scelgo che reazione
possa dare alimento a odio o compassione

BELLO!


10.34 Apparato cardio-ciroclatorio, dieta alimentare e stile di vita.

Abbiamo riflettuto a lungo se comprendere nel ciclo relativo al cuore, anche alcune puntate come quella che segue ora, che potrebbero sicuramente incutere spavento e paura. Alla fine abbiamo deciso di inviarle lo stesso sia perchè è proprio nelle situazioni difficili, che è più facile uscirne di slancio (infatti sempre le situazioni più difficili sono anche quelle che presentano le migliori opportunità), sia perchè è corretto constatare ed allertare gli inconsapevoli che purtroppo questa nostra società dell'opulenza, presenta non pochi pericoli nascosti. Ricordiamo che è proprio con le "pastiglie a vita" contro il colesterolo e l'ipertensione, che vengono catturati molti clienti dall'industria farmaceutico/alimentare ed è grazie al sistema alimentare imperante oggi che vengono preparati questi clienti alla cronicità di una malattia, che invece può essere semplicemente curata ed evitaat cona adeguata e corretta alimentazione. Non mancheremo comunque di proporre altrettante puntate di adeguate e puntuali soluzioni, constatando che le malattie cardiovascolari sono molto legate al nostro attaccamwento al denaro e al modo alquanto insalubre che abbiamo oggi di concepire il nostro territorio": non potremo certo esimerci dall'affrontare questi temi, per trovare una via d'uscita sicura da questi meccanismi che ora cercheremo di descrivere sui quali occorre riflettere ed agire senza ulteriore indugio. 


Fino all’inizio del XX secolo, le malattie causate da deficit nutrizionale, le cosiddette malattie da carenza, venivano considerate endemiche. Però, da allora c’è stato un notevole aumento delle malattie causate dalla supernutrizione, come il diabete, l’obesità e le malattie cardiovascolari, che assieme al cancro sono conosciute come le Malattie della Civilizzazione. Le malattie delle coronarie, tra le quali l’angina pectoris, sono state registrate nella letteratura medica soltanto da cent’anni a questa parte. In virtù dei suoi segnali evidenti e degli impressionanti sintomi, certamente non sarebbero state ignorate dai medici in passato.
Oggi nel mondo occidentale civilizzato ed industrializzato, muoiono circa 500 mila persone l’anno per malattie cardiache, il che rende tali malattie in modo inequivocabile la principale causa di morte per malattia dell’umanità.

Il sistema cardiovascolare soffre la più forte influenza negativa e dannosa con il moderno stile di vita del mondo civilizzato, con delle terribili conseguenze sull’uomo contemporaneo dell’occidente. Le malattie cardiovascolari, epidemiche nel XX secolo, sono la causa più frequente di morte in Brasile, nel Nord America e in Europa, con aumento molto accentuato in Europa Orientale, ma sono rare in Giappone, dove vedremo si usano sistemi di alimentazione e cure alqaunto diversi dai nostri e che cercheremo dunque di prendere in considerazione.
Malgrado i grandi progressi delle tecniche chirurgiche e dell’angioplastica, la vera priorità della pratica medica attuale dovrebbe essere prima la prevenzione e dopo la cura, cercando di colpire le reali cause di queste malattie: la vita sedentaria e le diete composte da alimenti altamente processati e deficitari di nutrienti essenziali. Ma vedremo anche le motivazioni psichiche, in particolare i grandi conflitti di territorio cui sono legati molti vissuti connessi al cuore... per non parlare del modo in cui viviamo il nostro "territorio spirituale": qual'è lo spazio della nostra anima e quanto spazio diamo alla nostra anima?
Nel 1996, quando la popolazione brasiliana raggiungeva i 155 milioni di abitanti, avvenivano circa 400 mila decessi per malattie cardiovascolari, rappresentando 34% della mortalità totale, cioè uno ogni tre morti. L’infarto del miocardio, l’angina pectoris e l’ictus sono stati le principali cause. Una ricerca condotta nel 1994 negli Stati Uniti, ha fatto registrare 50 milioni di ipertesi, 35 milioni di malati cardiaci, un milione e mezzo di infarti l’anno e 500 mila ictus l’anno, essendo 800 mila di queste crisi fatali, con un milione di morti l’anno. L’incidenza delle malattie delle coronarie in Giappone, nei maschi di età compresa tra i 55 e i 60 anni, è otto volte minore di ciò che avviene negli Stati Uniti, con un basso tasso di mortalità nei confronti degli occidentali. I giapponesi presentano tassi di colesterolo comprese tra i 140 e 160 mg%, i nordamericani presentano tassi tra i 240 e 260 mg%.

Le malattie cardiovascolari negli Stati Uniti sono le principali responsabili di un terzo dei ricoveri, presentando un costo medico che supera i 56 miliardi di dollari l’anno. L’infarto acuto del miocardio colpisce 100 mila persone l’anno, causando 35 mila decessi, con un aumento significativo negli ultimi 50 anni. Dagli anni 50 gli Stati Uniti investono grosse quantità di denaro nello sviluppo di nuove metodiche diagnostiche, medicinali e tecniche di chirurgia, con il preciso scopo di ridurre il numero dei decessi, ma sono tutte misure che non contribuiscono alla prevenzione dell’occorrenza di tali malattie. Questi numeri spaventosi potrebbero essere significativamente ridotti se le persone imparassero a vivere meglio. Le malattie delle coronarie sono il diretto risultato del moderno stile di vita adottato dalla civilizzazione occidentale industrializzata. In genere queste malattie occadono dopo i 45 anni, quindi dopo il primo terzo di vita e riducono comunque la vita almeno di un terzo del suo totale, che sappiamo essere per tutti i mammiferi di otto volte la propria età di crescita ( 8x18=128).

Colpiscono la popolazione attiva nelle diverse professionalità, persone che muoiono o che diventano semi invalide all’apice della loro competenza e produttività, con delle significative conseguenze nello sviluppo tecnologico. Per il sistema medico, in questa area, il corpo è visto come una semplice macchina fatta di parti rimpiazzabili e la salute è intesa come il buon funzionamento di questo meccanismo,senza fare attenzione alle vere cause che soggiaciono a queste malattie. Nella pratica convenzionale attuale, quando si presenta un’ostruzione delle arterie, si apre la strada con il catetere o si ridirige il flusso con vascolarizazzione, o ancora si cambia l’organo danneggiato con un altro in condizioni migliori, o addirittura con uno artificiale.

Questa moderna epidemia segue il suo decorso e nel contempo la medicina ufficiale basa il suo intervento nel trattamento dei segnali e sintomi – come l’ipertensione arteriosa o i livelli alterati di colesterolo – quasi esclusivamente con base in medicinali che attuano assumendo il vero controllo delle funzioni corporee,...portando il corpo a funzionare soltanto con aiuto esterno e che, oltre a ciò, producono sgradevoli effetti collaterali, molte volte irreversibili.

La medicina occidentale tende a vedere gli organi del corpo come entità distinte, considerando le malattie come condizioni specifiche che colpiscono uno o due organi o, al massimo, un sistema, quasi ignorando l’interazione con gli altri sistemi, così come gli aspetti emotivi e spirituali coinvolti nella genesi di questi squilibri.

La terapeutica naturale punta a ripristinare e mantenere la salute, lasciando che il corpo lavori a seconda delle leggi della natura, ossia correggendo gli squilibri nutrizionali e biochimici che disturbano il funzionamento del cuore e l’accumulo delle placche nelle pareti arteriose, evitando la chimica di sintesi ed i suoi effetti collaterali, e cercando l’equilibrio funzionale di tutto l’organismo. Il trattamento naturale può richiedere un tempo per riportare l’equilibrio perduto. Nel frattempo, non si dovrebbe sospendere bruscamente l’uso dei medicinali alopatici senza la dovuta guida del medico. Questa possibile sospensione dovrebbe avvenire gradatamente e in forma controllata.

Il cuore, considerato il motore della vita, è una pompa muscolare che si contrae e si rilassa 100 mila volte al giorno.

La sua funzione basilare è portare ossigeno e nutrienti a tutte le cellule del corpo umano, oltre a portare agli organi emuntori tutte le tossine risultanti del nostro catabolismo. E’ costituito da due lati indipendenti che contengono gli atri, serbatoi di raccolta, ed i ventricoli, camere di propulsione. Il lato destro riceve il sangue circolante nel corpo e lo invia ai polmoni affinchè riceva l’ossigeno. Il lato sinistro riceve il sangue dai polmoni e lo invia a tutte le cellule del corpo, che necessitano di ossigeno per il mantenimento della vita. Il muscolo cardiaco richiede un ottimale apporto di sangue, fornito dalle arterie coronarie e dalle loro ramificazioni. Tali arterie hanno origine nell’aorta ascendente – che emerge dal ventricolo sinistro – e circondano tutta la superficie cardiaca, formando una corona, perciò si chiamano arterie coronarie.

Le arterie coronarie sono molto importanti: il sangue circola nel loro interno soltanto tra i battiti, quando il cuore si rilassa. Nelle malattie cardiache delle coronarie, tali arterie restano ostruite, privando il muscolo cardiaco di ossigeno e nutrienti. Si formano depositi aterosclerotici all’interno delle pareti delle arterie, chiamati anche ateromi, che si proiettano verso il centro dell’arteria, riducendo il canale del flusso sanguigno, creando la cosiddetta stenosi.

L’estensione e la velocità di queste formazioni dipendono dal livello di lipidi nel sangue, soprattutto del colesterolo. La crescita di questi depositi può rompere subitamente le pareti delle arterie, liberando sostanze chimiche che portano alla comparsa di coaguli o trombi, causando gravi problemi nel flusso sanguigno. Quando la lesione è estesa, si può formare un grande coagulo, provocando il totale blocco dell’arteria.

La maggiore parte degli attacchi di cuore e ictus sono provocati dalle placche che non arrivano a intasare i vasi sanguigni. L’interruzione del flusso di sangue è provocata dalla comparsa di coaguli, risultanti dalla rottura della parete dei vasi, e ciò spiega perchè tanti degli attacchi avvengono senza preavviso. Soltanto il 15% degli incidenti vascolari sono provocati dalla crescita delle placche aterosclerotiche, che ostruiscono la luce dei vasi sanguigni.

Recenti ricerche hanno determinato che il processo infiammatorio esercita un ruolo importante nell’aterosclerosi.

E’ presente in tutte le fasi del disturbo, dalla creazione delle placche aterosclerotiche fino alla loro crescita e rottura.

L’angina pectoris, o il dolore al petto, avviene quando il flusso di sangue che circola nelle arterie coronarie non riesce a soddisfare l’aumento della domanda provocata da uno sforzo fisico o da una situazione di stress, causando un deficit di ossigenazione nel tessuto muscolare cardiaco. Tali dolori possono aumentare con lo sforzo fisico e diminuire a riposo. Possono durare da 2 o 3 minuti fino a 10 minuti. Possono comparire dopo degli esercizi lievi, soprattutto se effettuati dopo i pasti. Alcune volte il soggetto si può svegliare per un attacco improvviso di angina. L’angina è un importante avvertimento che denuncia problemi nella sfera cardiaca, però non è necessariamente il precursore di un attacco di cuore.

Nell’attacco di cuore o infarto del miocardio, il dolore è simile all’angina, però peggiora a riposo, aumentando di intensità ad ogni minuto. Provoca un calo della pressione arteriosa, con pallore, sudorazione intensa e, a volte, nausee e vomito, risultando nella morte del tessuto muscolare per totale assenza di ossigenazione. Può portare ad un arresto cardiaco e alla morte.

Una serie di fattori che possono aumentare la suscettibilità alle malattie cardiache sono i cosiddetti fattori di rischio:storia familiare positiva o predisposizione genetica, ipertensione arteriosa, obesità, diabete, colesterolo elevato, mancanza di attività fisica, stress e tabagismo, sono i principali. Una storia familiare di malattie cardiache, soprattutto quando occorre da entrambi i lati, aumenta la necessità di cure per prevenire l’occorrenza di queste malattie.

In taluni casi, si deve cercare di promuovere un necessario cambiamento nello stile di vita, soprattutto le abitudini alimentari dannose e altri comportamenti nocivi, come la vita sedentaria e il tabagismo, oltre all’eliminazione dei fattori di stress.

Nel 1955, Eugene Payne ha pubblicato un articolo chiamato "Isole di Immunità", che presentava delle zone geografiche immuni a certe malattie. Tra queste "isole" si trovava la città di Vilcabamba, situata nella valle di Vilcabamba, provincia di Loja, al sud dell’Equatore, a 1.500 metri di altitudine, con una temperatura media annua di 19° e tasso di umidità relativa di 67%. E’ una regione molto privilegiata, dove sono assenti le malattie cardiovascolari, essendo considerata un paradiso per i malati di cuore. Nel 1971, la valle di Vilcabamba contava 3.555 abitanti, e la città di Vilcabamba, con una popolazione di 887 abitanti, presentava 25 persone al di sopra degli 80 anni, tra i quali nove ultracentenari. Contadini nella grande maggioranza, coltivavano soprattutto il mais, l’orzo, l’avena, le patate, la manioca, le arachidi, la banana, l’uva, gli agrumi, la canna da zucchero ed il tabacco.

I 19 longevi studiati nel 1971, con età tra gli 80 ed i 121 anni, erano estremamente attivi e si dedicavano al lavoro agricolo, arando, coltivando e raccogliendo circa 8/10 ore al giorno, e dormivano almeno 9 ore al giorno. Tali fattori, assieme alla dieta alimentare, di grande importanza per l’eccellente condizione di salute.

Tra questi, quindici non presentavano qualsiasi malattia cardiaca. Soltanto quattro lamentavano sintomi cardiovascolari, con dispnea sotto sforzo, dolore precordiale in due di questi, solitamente da sforzo, ed edema minimo in soltanto uno di loro. La pressione sistolica variava da 200 a 120 mm Hg, e la diastolica da 120 a 70 mm Hg, essendo che soltanto due sono stati classificati come moderatamente ipertesi. Sono stati registrati aritmie extrasistoliche in due soggetti, fibrillazione auricolare in altri due e antecedenti di nefropatia soltanto in uno degli anziani.

La dieta alimentare era composta da cereali integrali, frutta fresca e poca proteina animale, proveniente principalmente dalla carne di agnello. Mangiavano in media 1.200 calorie al dì, con un picco massimo di 1.360 calorie al giorno.

La quantità di carboidrati consumati variava da 200 a 260 grammi al dì, provenienti da manioca, mais, rapadura e frutta, principalmente banana ed agrumi. Il consumo di grassi variava da 12 a 19 grammi al giorno, la cui fonte era la carne di agnello. Il consumo quotidiano di proteine variava da 35 a 38 grammi, di cui in media 12 di origine vegetale, proveniente da leguminose e cereali, e il resto di fonti animali: latte, formaggio, uova e carne, in piccole quantità, poche volte la settimana.

Durante l’infanzia e la gioventù, la dieta alimentare era correttamente differenziata, con l’aumento del consumo di proteine, soprattutto quelle di origine animale, come il latte, le uova e la carne. La ricerca dimostrava che gli abitanti di Vilcabamba erano fumatori moderati di sigarette di fabbricazione artigianale, avvolte nella pannocchia di mais. Consumavano quotidianamente piccole dosi di acquavite, fatta da canna da zucchero, ma raramente arrivavano ad ubriacarsi. Tale regione privilegiata ha molto da insegnarci.

Durante la 2ª Grande Guerra i tedeschi hanno avuto una dieta alimentare limitata a 900 calorie al dì. Malgrado le disgrazie della guerra e della terribile sofferenza delle persone, nei grandi ospedali tedeschi quasi non sono stati registrati casi di morte dovuti a malattie cardiache.

Nel Parco Nazionale del Serengueti, in Quenia, paese dell’Africa dell’est, è stato trovato un grande deposito di resti di alimenti lasciati da molti turisti occidentali. In quel luogo ci sono tante scimmie in sovrappeso.

Due fattori si sono messi insieme in questo caso: l’alto consumo degli alimenti raffinati ed il facile accesso a questi alimenti. Molti studi epidemiologici hanno dimostrato un evidente rapporto tra le malattie cardiache, i fattori ambientali e le abitudini di vita, tra le quali si distacca l’alimentazione troppo elaborata, la vita sedentaria ed anche lo stress emotivo, oltre al tabagismo.

E’ molto chiaro il rapporto tra le malattie dell’apparato circolatorio e la dieta alimentare dell’uomo moderno, soprattutto per quanto riguarda l’abuso dei grassi e dei carboidrati, principalmente quelli raffinati, con un notevole aumento del colesterolo nel siero.

Diversi componenti della dieta alimentare come la fibra solubile, l’aglio, la cipolla, la mela, le carote, le leguminose ed alcuni tipi di pesce, oltre agli esercizi adeguati, come le passeggiate, il nuoto, lo yoga, hanno il potere di ridurre i livelli pericolosi di grassi dannosi circolanti nel sangue e possono prevenire o invertire la tendenza agli incidenti vascolari.

Prima di chiudere questa puntata occorre accennare alle problematiche cardiovascolari legate ad alcune eccitotossine ed in particolare al glutammato (contenuto in tutti i brodi ed in molte salse e condimenti). Vedremo meglio in seguito le tossine e parleremo ancora del ruolo positivo ed antitossico del magnesio, ma riteniamo ora urgente questa attenzione, in vista di una prossima campagna pro-glutammato in fase di organizzazione da parte della principale multinazionale europea alimentare. Evitate quindi se potete, sia il glutammato che la soia!

A tal proposito vi invito a leggere l'intero articolo comprendente l' intervista al Dott. Russel Blaylock a cura di Mike Adams, dalla quale pubblichiamo solo queste brevi domande e relative risposte del Dott. Blaylock:

M: C’è una domanda fondamentale: se il glutammato, in tutte le sue versioni, compreso l’aspartame, venisse bandito domani, quali cambiamenti vedremmo nella salute della gente, nei prossimi cinque anni???
B: Credo un calo significativo dell’obesità infantile e delle sindromi metaboliche. Si vedrebbe un calo enorme di un certo tipo di tumori; si vedrebbe un significativo calo di malattie neuro-degenerative, e di tutte quelle malattie che sono ora in continua ascesa. Le malattie neuro-degenerative stanno letteralmente impazzando. Non facciamo che vedere cose che un tempo erano rare. Fa paura. E se si guarda alla letteratura neuro-scientifica, non si trovano spiegazioni. Non si sa perché stanno aumentando così rapidamente, ma succede perché abbiamo una così grande combinazione di sostanze tossiche. Ad esempio, sappiamo che le malattie neuro-degenerative sono collegate al mercurio, alluminio, pesticidi e erbicidi, e il modo nel quale danneggiano il cervello è il meccanismo delle eccitotossine.
Noi siamo tutti esposti a queste sostanze tossiche e quando aggiungiamo nel cibo il glutammato acceleriamo la tossicità. Ecco perché assistiamo all’esplosione di queste malattie neurodegenerative; Alzheimer, autismo, ADD, Parkinson – e tutte queste cose qui stanno aumentando enormemente perché siamo esposti a prodotti con eccitotossine.
Questa è una cosa che nessuno è stato in grado di spiegare. Se guardi la ricerca di una persona uno dirà: “L’Alzheimer è legato all’esposizione al mercurio” e un altro invece dirà: “No, è legato ai pesticidi” e un altro ancora dirà un’altra cosa, ma sono tutte cose che agiscono attraverso lo stesso meccanismo. Tutte queste cose agiscono aumentando l’attività immunitaria del cervello e questo attiva le eccitotossine. Ecco perché tutte queste malattie sembrano essere collegate, perché fanno la stessa cosa al cervello.

M: Quali sono i punti cruciali per i nostri lettori? Cosa pensa sia importante che loro debbano ricordare per proteggersi?
B:
Bisogna evitare tutte queste cose. L’aspartame non è un alimento necessario, e neanche il glutammato. E’ del tutto evidente. Per evitare l’obesità, la sindrome metabolica, le malattie degenerative e il cancro, se non si vuole che il cancro aumenti, bisogna stare lontani da tutte queste cose.
Danneggiano le donne incinte, i feti e i neonati. Possono produrre nel cervello cambiamenti irreversibili, a seconda di quando se ne interrompe il consumo.
Abbiamo scoperto che riprogrammano il cervello, in particolare l’ipotalamo, e questo non funziona più normalmente. Questi bambini resteranno anormali per il resto della loro vita, in termini di funzionalità fisiologica.

M: C’è una sonora censura scientifica in atto.
B: C’è quella sonora, e quella che si limita a farsi capire. La NutraSweet dona svariati milioni di dollari alle vostre università. Il direttore di quel laboratorio, o il preside di quella università farebbero semplicemente capire in silenzio che vedrebbero quel tipo di ricerche negative come la fine di tutto.
L’editore biochimico del Chemical Abstract Service, il dottor Yiamounuyiannis, si affermò col fluoro.
Lo hanno licenziato perché si rifiutava di soprassedere sulla tossicità del fluoro e avevano appena ricevuta una donazione enorme dalla Colgate-Palmolive. Il suo supervisore disse: “Perderemo la donazione se non ti calmi col fluoro”.
Lui non lo fece. Venne licenziato. I ricercatori questo lo sanno.
M: Non sarei sorpreso se cercassero di far passare una legge per bandire l’informazione sulla salute in internet.
B:
Stanno cercando di farlo. Hanno fatto passare una legge, una volta, in vari Stati, secondo la quale nessuno tranne un dietologo può parlare di nutrizione.
Diversi Stati hanno fatto passare questa legge. Questo significa che un biochimico laureato non può parlare di salute. Era ridicolo! Sono sicuro che un giorno ci sarà una legge per internet che dirà che c’è troppo materiale “pericoloso” sull’argomento salute, e che ci sarà bisogno di “regolamentarlo”.

  


   10.35 Alimentazione e colesterolo.

Nel 1775, Von Haler ha descritto l’aterosclerosi dell’aorta. Nel 1847, Vogel ha descritto il colesterolo all’interno delle placche ateromatose o arteriosclerotiche. Da allora, il colesterolo è considerato il più grande nemico per  quanto riguardano gli incidenti vascolari.

Tra tutti i grassi circolanti nel sangue, il colesterolo è il più conosciuto. E’ sintetizzato dal fegato in un rapporto di tre grammi nuovi ogni 24 ore, l’equivalente al colesterolo contenuto in dieci uova. In realtà meno del 5% del colesterolo circolante arriva al sangue a partire dalla dieta alimentare. E’ una sostanza oleosa necessaria al mantenimento e alla riparazione di tutte le cellule del corpo umano. Svolge alcune funzioni essenziali alla vita dell’uomo, ed è impossibile viveve senza di esso. Prende parte di modo significativo nella formazione della bile, che è prodotta dal fegato e nell’elaborazione di diversi ormoni vitali.

John Yudkin, professore emerito di fisiologia, nutrizione e dietetica all’Università di Londra, ha evidenziato che la concentrazione di colesterolo circolante soffre influenza dalla quantità di grasso nella dieta alimentare e non dagli alimenti ricchi di colesterolo. Nel suo libro "Dolce e Pericoloso", pubblicato nel 1971, lui ha allertato anche sul ruolo dei carboidrati, soprattutto lo zucchero raffinato, nella genesi delle malattie delle coronarie, ed ha attribuito all’eccesso di zucchero nell’alimentazione umana un pericolo maggiore per l’apparato circolatorio rispetto all’eccesso dei grassi.

In uno studio condotto nel 1957 in 15 paesi, Yudkin ha messo in relazione la mortalità dovuta alle malattie delle coronarie con l’ingestione di zucchero. Per un gruppo di persone che consumavano 9 kg di zucchero l’anno, sono stati registrati 60 morti dovute alle malattie cardiovascolari. Tale numero è aumentato a 300 con un consumo di 54 kg di zucchero l’anno per capita, arrivando a 750 morti con 68 kg l’anno. Tali studi sono stati ratificati in successivi studi condotti nel 64 e nel 67.

La digestione del saccarosio produce, in una prima tappa, quantità uguali di glucosio e fruttosio. Il glucosio è utilizzato nella produzione di energia da parte del metabolismo cellulare, ed il fruttosio è immagazzinato nell’organismo. Una parte di esso è trasformata in acetato, un precursore del colesterolo sintetizzato dal nostro corpo. Il carboidrato consumato da ogni singolo individuo dev’essere mantenuto nelle stesse proporzioni di quello "bruciato" dall’organismo, evitando la formazione di depositi non necessari e le sgradevoli conseguenze dell’obesità e l’ aterosclerosi.

In una ricerca condotta in Brasile tra maggio 1990 e giugno 1991, nella città di Bento Gonçalves, nel Rio Grande do Sul, con 1.501 studenti di età compresa tra i sei ed i sedici anni, sono stati individuati 420 bambini con ipercolesterolemia, 75 con ipertensione arteriosa, 136 con ipertrigliceridemia e 155 con LDL elevato.

Un altro studio, pubblicato nel 1996, svoltosi in Brasile durante 12 anni, con 280 bambini ed adolescenti tra i 2 ed i 19 anni, tutti figli di cardiopati giovani (meno di 55 anni), sottoposti alla rivascolarizzazione, ha dimostrato che 48% presentavano colesterolo totale e LDL sopra il valore considerato ideale per quell’età e il 26% hanno presentato tassi considerati a rischio anche per un adulto.

I livelli di grasso nel corpo umano sono determinati da testi laboratoriali, con misurazioni dei livelli di colesterolo totale, dosandosi l’LDL, una lipoproteina a bassa densità, chiamata anche "colesterolo cattivo", e ancora l’HDL, una lipoproteina ad alta densità, chiamata di "colesterolo buono", come anche i trigliceridi.

L’LDL o colesterolo cattivo soltanto diventa nocivo quando soffre un processo di ossidazione, cioè, si combina con l’ossigeno in un processo simile a quello che causa la ruggine o che irrancidisce il burro. Il colesterolo LDL quando si ossida diventa tossico; penetra le pareti dei vasi arteriosi, dando inizio alla formazione delle placche arteriosclerotiche che, una volta rotte, possono venire a formare un coagulo o trombo. Se questo sarà molto grande, può provocare l’interruzione del passaggio del sangue al cuore causando la morte del tessuto cardiaco. Questo è l’Infarto del Miocardio.

Attraverso l’alimentazione è possibile ridurre l’LDL, materia prima dell’ostruzione delle arterie, e aumentare l’HDL che "inghiotti" l’LDL per trasportarlo fino al fegato, dove avverrà l’eliminazione. Quanto più HDL e meno LDL, più sana sarà l’arteria.

Le fibre solubili in acqua, che si incontrano per esempio nella crusca di avena, nella crusca di riso e nelle leguminose riducono il colesterolo elevato. Perciò il trattamento dell’ipercolesterolemia si basa in una dieta ricca di fibre solubili.

La dieta consigliata consiste nell’uso di:

· due terzi di una tazza di crusca di avena o di riso al giorno.
· una tazza di leguminose al dì, metà a pranzo e metà a cena.
· tre mele crude al dì, come minimo, da mangiare con la buccia. La mela, ricca di pectina, fibra solubile in acqua, riduce il colesterolo, riducendo l’LDL pericoloso ed aumentando il buono HDL. Oltre a ciò, aiuta a dimagrire e aiuta ad abbassare la pressione.
· 2 carote e mezza di grandezza media al giorno, come minimo, crude, cotte, arroste o grigliate. La carota riduce il colesterolo cattivo circolante ed aumenta il colesterolo buono. Molto ricca di fibre solubili, inclusa la pectina, mantiene le stesse proprietà cruda, cotta, tritata o liquefatta.
· tre a sei spicchi di aglio al giorno, crudi, cotti, arrosti o grigliati. L’aglio riduce il colesterolo del siero, riduce la sintese dell’LDL da parte del fegato. L’aglio in polvere industrializzato perde tale proprietà.
· mezza cipolla media cruda al dì. La cipolla cruda aumenta il colesterolo buono HDL, ma cotta perde tale proprietà.
·  gli acidi grassi omega 3, che si trovano nei pesci grassi come le sardine, il salmone, il tonno, il merluzzo ecc., riducono il pericoloso LDL ed i trigliceridi, aumentando l’HDL benefico.
· l’olio di oliva, che riduce l’LDL, evitando la sua ossidazione, aumenta leggermente l’HDL.Molto importante: si deve fare attenzione giacchè l’olio di oliva in eccesso aumenta i trigliceridi.
· l’avocado, che contrariamente al senso comune, riduce il colesterolo, giacchè va a colpire soltanto l’LDL; è ricco di grassi monoinsaturi, come l’olio di oliva. Metà o un avocado intero, dalle dimensioni di un pugno, è il sufficiente per proteggere le arterie. Il Brasile è l’unico paese al mondo che mangia l’avocado miscelato ai dolci.

Oltre alla crusca di avena e di riso, delle leguminose, della mela, dell’avocado, della carota e dell’aglio, altri alimenti sono ricchi di fibre solubili, che sono i principali agenti di riduzione del colesterolo: broccolo, mango, arancia, pera, melone e piselli freschi.

Oltre a una sana alimentazione vi sono molte piante medicinali che abbassano il colesterolo: il tarassaco, il cardo mariano, la betulla. Far bollire i gambi e le foglie del carciofo, che sono amarissimi, bere il liquido e mangiarli, se fatto in maniera costante nell’arco di due mesi abbassa la colesterolemia del 20 per cento, semplicemente perché il fegato lavora meglio.

La vitamina C della frutta e della verdura e la vitamina E dei grani, possiedono una forte azione anticolesterolo, bloccando la pericolosa ossidazione del colesterolo LDL che distrugge le pareti delle arterie. La vitamina C protegge l’ HDL, che pulisce queste arterie.

Livelli elevati di trigliceridi possono promuovere l’infarto del miocardio. L’olio di pesce grasso Omega 3, l’aglio e i fagioli freschi riducono i livelli di trigliceridi nel siero. Grassi di origine vegetale, soprattutto l’olio di oliva, i carboidrati raffinati, l’alcol in eccesso, i succhi di frutta e la frutta secca, aumentano i trigliceridi.

Purtroppo qui ancora una volta dobbiamo tornare  a parlare del solito famigerato alimento; i GRASSI TRANS (contenuti nella margarina) CUI CI SIAMO PIU' VOLTE SCAGLIATI CONTRO,  A CAUSA DEL LORO FORTE UTILIZZO DA PARTE DELL'INDUSTRIA E PURTROPPO OGGI USATO ANCHE DA MOLTI  ARTIGIANI PANIFICATORI, PASTICCERI E GELATIERI, che acquistano i semilavorati industriali senza informarsi se contengono i grassi idrogenati (e purtroppo li contengono quasi tutti!).  I "grassi trans" aumentano solo il colesterolo cattivo, peggiorando il rapporto colesterolo buono/cattivo e aumentando a dismisura  il rischio cardiovascolare.

Alimenti che aumentano il colesterolo buono HDL sono:

l’olio di oliva, la cipolla cruda e l’aglio, il salmone, le sardine ed il tonno – richi di acidi grassi omega 3 –, l’avocado, le arance, la mela, la carota, il broccolo, il peperone, tutti alimenti ricchi di vitamina C e betacarotene – come il centrifugato di verdura cruda.

Un studio molto esteso ha dimostrato che livelli molti bassi di colesterolo nel siero possono essere pericolosi, giacchè aumentano la probabilità di un’ emorragia cerebrale. L’aumento del livello di colesterolo tra i giapponesi ha ridotto l’alto indice di emorragia cerebrale registrato in quel paese. Un basso livello di colesterolo riduce anche la concentrazione di serotonina nel cervello, il che induce alla depressione, all’aumento dell’aggressività, dei suicidi o delle morti legate all’alcolismo e,ancora, ad una maggiore incidenza di cancro al fegato.

Una interessante ricerca riguardante i popoli asiatici, dove pressione arteriosa, trigliceridi, colesterolo, non hanno statisticamente valori elevati come in Occidente, è relativa agli effetti della polvere di riso fermentato, ricca del suo naturale micete saprofita Monascus Purpureus. Vedi anche il sito di Encanta .

Dobbiamo purtroppo rilevare un'intervento sul colesterolo anche da parte dei PEDIATRI italiani: "NO ai FARMACI ANTICOLESTEROLO ai BAMBINI!" è il loro motto (speriamo bene! Ma quante volte sono stati inseriti degli usi assurdi, proprio partendo da smentite categoriche di questo tipo...):

 (AGI) - Roma Lug. 2008 - No ai farmaci anticolesterolo per i bambini.
La Societa' Italiana di Pediatria non ritiene che in Italia, allo stato attuale, ci sia ragione di allinearsi alla scelta dell'American Academy of Pediatrics che ha di recente inserito nelle sue linee guida la raccomandazione per l'utilizzo di farmaci ad hoc per controllare il colesterolo (le statine), anche per i bambini di 8 anni. "Innanzitutto - spiega il Presidente della SIP Pasquale Di Pietro - nonostante il fenomeno dell'obesita' infantile con le sue conseguenze (tra le quali l'aumento di colesterolo) sia in forte crescita anche in Italia, non siamo, per fortuna, ai livelli 'epidemici' degli Stati Uniti.
A questo si aggiungono una serie di altre obiezioni di tipo medico e scientifico. Il controllo del colesterolo (e non solo) per ridurre il rischio di obesita' e' importantissimo, ma da qui all'impiego sistematico nei bambini di farmaci, come le statine, non privi di rischi gravi, passa molta strada. Prima di aprire anche in Europa all'uso delle statine - prosegue Di Pietro - occorrono seri studi di efficacia, tossicita' e sicurezza in pediatria.
L'importante e' l'identificazione dei dosaggi adeguati, la selezione dei soggetti in cui davvero il rapporto beneficio/rischio faccia preferire l'uso del farmaco. Questo anche in considerazione
- conclude il Presidente della SIP - che le scelte terapeutiche di prima linea contro l'obesita' sono altre, come le corrette abitudini alimentari e lo sport".

 
 
 
Il nostro corpo implora sobrietà,
la nostra psiche implora leggerezza e dolcezza,
il nostro spirito implora di svegliarci ed elevarci...
Buona rinascita a tutti!

 

Non sarà certo un caso che il panettone ed il pandoro, tra i principali simboli del Natale, tempo di rinascita, siano divenuti oggi incredibilmente strumenti di morte! (e non solo questi...)

Esagerato?
Nient'affatto!  A suon di statistiche... La maggior causa di morte in Italia sono le malattie cardio-vascolari. E quali cause abbiamo tra i principali fattori fisici che causano queste malattie? Guarda caso proprio gli ingredienti di panettoni e pandori: i grassi idrogenati (margarina), in buona compagnia dei famigerati E471 Mono- e digliceridi degli acidi grassi. Diversi studi sugli animali hanno mostrato che gli elementi della famiglia dei gliceridi possono impedire una buona crescita, provocare una cattiva assimilazione degli acidi grassi essenziali, aumentare il volume del fegato e dei reni, ridurre la taglia dei testicoli e danneggiare l'utero. In più questo additivo può essere di origine animale o da olio transgenico. I digliceridi sono sulla lista della FDA (principale autorità alimentare mondiale) nell'attesa di studi più approfonditi sui loro effetti mutageni, teratogeni e sugli organi riproduttivi... gli organi che usiamo per le nascite (il Natale ci invita a rinascere dall'alto) e la crescita....giustappunto (ora vedremo anche a quale altra "crescita" questi processi sono collegati!).
 
Per fortuna dopo anni di campagna di sensibilizzazione contro i grassi trans, margarina e grassi idrogenati, quest'anno alcune primarie ditte produttrici di panettoni e pandori sono state costrette ad abbandonare questi ingredienti per tornare al burro (anche se  questo non vale purtroppo per i principali produttori di cornetti e croissant con cui si fa colazione al bar!). Restano però ancora i Mono- e digliceridi degli acidi grassi e sorvoliamo in questa sede sui canditi (nella stragrande maggioranza dei casi invece che di frutta si tratta di pezzi di zucca, mascherati con aromi e coloranti: capite perchè non piacciono ai bambini?...nulla è per caso. Il Natale ci chiede di tornare bambini... anche nelle nostre capacità percettive relative ai sensi!).
 
A proposito di "nulla è per caso"... tutti sappiamo che il Natale è un simbolo di pace, ed infatti anche a questo proposito dobbiamo sottolineare che l'origine di questi grassi idrogenati è la guerra... (vedremo in altre puntate come le peggiori jettature dell'umanità in fatto di alimentazione, siano storicamente state messe a punto proprio grazie e/o in occasione degli eventi "guerra"!). Il grasso idrogenato nasce in Francia sotto il regno di Napoleone III. L’imperatore era alla ricerca di una fonte di grasso a buon mercato, di facile conservazione da destinarsi ai militari (il burro negli zaini dei soldati era di difficile gestione:si scoglieva, irrancidiva, ammuffiva etc.). Nel 1867 bandì una sorta di concorso invitando tutti gli inventori a proporre ricette e formule, fatto sta che il prodotto è stato poi diffuso in Europa dai Van den Berg (oggi uno dei tanti marchi della Unilever,  - sempre guardacaso -proprietaria di famose marche di panettoni, pandori, croissants e gelati, tra i quali Algida...il cornetto del cuore!!!... Che intendessero nella pubblicità "cuore" nel senso di "ti ammazzo con il colesterolo"?). Strano come molte pubblicità siano oggi sempre più sfacciate nel dirci la verità: penso al gallo verde (non si aggancia perfettamente un gallo verde al concetto di "ogm"?) simbolo dei cereali Kellog's., di cui spesso leggiamo denunce varie sull' utilizzo di ogm e non solo. Penso ancora per esempio alla serie dell'anno scorso degli spots Barilla sulle favole, alla fine dei quali campeggiava lo slogan "scegli il genuino!"(... però quelo che vi abbiamo raccontato è solo una favola!...)  e mille altri casi ancora, non ultima la pubblicità dei Mars, che mostra come dopo averli assunti, una persona perda una quantità smisurata di energia, tanto da accendere tutte le lampadine spente che incrocia per strada (bel simbolo!)...
 
Ma torniamo ai nostri cari grassi idrogenati, produttori del colesterolo cattivo, (dobbiamo dire che quasi ci dispiace parlare così di una sola materia prima alimentare, scelta per forza e per motivi di spazio a livello simbolico. Abbiamo la sensazione di fare cosa ingiusta parlando di questa sola, mentre sarebbe corretto parlare di tutte le centinaia di materie prime alimentari industriali di questo tipo... per capire meglio quali implicazioni psico-spirituali, a quali genesi antropologiche e storiche ci riferiamo e a quali cordoni ombelicali dunque ci leghiamo: dall'altra parte dell'oceano, nel resto del mondo infatti i grassi idrogenati sono stati diffusi dalla Procter& Gamble! Si, proprio la famosa multinazionale impegnata a lungo in quella singolare guerra di nervi con la stampa internazionale a proposito delle suoi collegamenti, finanziamenti e simpatie per il "satanismo e dintorni"...
 
Famosa anche che per avere imposto il "666" nei codici a barre, utilizzati oggi in tutto il mondo ed in tutti i prodotti che acquistiamo (esclusi i prodotti locali artigianali!). L'effetto di questa invenzione è oggi quello che a molti provoca sgomento, ricordando il brano dell'Apocalisse sul marchio della Bestia (cap. 13 versi 11-18), specie in questi tempi, tempi in cui il nostro Presidente del Consiglio invita dalle riviste popolari ad accettare la microcipizzazione umana come una cosa buona, bella ed ...inevitabile.
 
I grassi idrogenati ancora, non sono riconosciuti dal nostro organismo, contrariamente agli alimenti naturali che hanno sostituito, si sciolgono solo a temperature superiori i 40 gradi (il nostro corpo che normalmente funziona a 36°, potrebbe metabolizzarli solo quando abbiamo grosse febbri...Incredibili le coincidenze, ricordando quello che abbiamo ricordato parlando nelle scorse puntate della febbre, no?...) Il nostro corpo cerca di utilizzarli per proteggere le membrane cellulari come se fossero in configurazione"cis". In realtà la protezione fallisce e la cellula si trova con minor difese. Inoltre, la membrana cellulare non funziona correttamente nella gestione dei micronutrienti attraverso ad essa. Vedremo in seguito le implicazioni psichiche di questi "movimenti", ma tutti ormai abbiamo un po' alla volta, leggendo queste pagine, ad  immaginarlo già...
Sorvoliamo in questa sede sul fatto che il processo di idrogenazione utilizza il nichel (un prodotto potenzialmente nocivo) come catalizzatore, che in teoria dovrebbe essere rimosso ma non è escluso che ne rimanga una certa quantità.
 
La conclusione di tutto questo ci sembra scontata: mangiamo magari un solo panettone o pandoro sano, fresco e naturale, invece della tradizionale gozzoviglia e susseguenti costipazioni del corpo e ...dell'anima, tipiche di questi giorni festivi!
 
E' sempre più evidente che il nostro corpo non ne può più! Basta, basta, basta ...ormai implora sobrietà da tutte le parti!
Qual'è l'inghippo allora che impedisce a molti di praticare questa via virtuosa e semplice?
E' un problema di soldi! Un prodotto vero costa di più di un prodotto finto... Ahi ahi ahi!!!
E qui casca l'asino: il nostro rapporto con i soldi infatti è alla base degli squilibri del colesterolo.
 
Il colesterolo è prodotto dal fegato, il nostro "organo granaio".
Quando il magazzino è pieno della ricchezza del "compiuto", è il momento della rinascita, del passaggio della prima porta. Se manca questa ricchezza,  se questa è rappresentata solo dalla nostra preocupazione per i soldi, o meglio se sono i soldi ad essere i protagonisti delle nostre scelte, appesantiremo il fegato di nutrimento psichico e fisico, di preoccupazioni e pene.
 
Il fegato è il luogo del corpo dove si accumula la luce del compiuto, come vedremo tra poche righe.
Molte delle nostre paure riguardo la mancanza di soldi e di cibo vanno a compensarsi fisicamente proprio nel fegato; non a caso in Africa, terre di endemiche sofferenze per fame, si concentrano le maggiori frequenze mondiali di casi di tumori al fegato.
 
In questo organo risiede la nostra centrale atomica ed il nostro magazzino di energia, la nostra centrale logistica (laboratorio di pulizia, elaborazione, produzione, trasformazione e smistamento).
Temo di restare senza scorte? Allora allargo il magazzino! (Ecco la spegazione psichico-spirituale del fegato gonfio...!) Luca 12,24: "Guardate i corvi: non seminano e non mietono, non hanno ripostiglio né granaio, e Dio li nutre. Quanto più degli uccelli voi valete!"
 
Nell'antico ebraico e quindi nella nostra tradizione ebraico-cristiana, il fegato veniva indicato con il termine kaved. Con questo termine però si indicavano anche l'onore, il peso, la gloria e la luce...
...Comincia ad essere un po' più chiara la connessione con il colesterolo?
 
Ricordate dall'ultima lezione che il colesterolo buono è costituito dalle lipoproteine a densità elevata?(così proteggono le pareti dei vasi sanguigni dall'usura cusata dal rapido e ripetuto scorrere del sangue, sia dalla formazione delle placche di ateroma).
Allora, per esempio, i pensieri di cui ci nutriamo sono a bassa frequenza vibratoria (inquietudine, collera, risentimento, rancore, paura, rimpianto) o ad alta frequenza (pace, fiducia, amore)?

Il nostro processo di elaborazione interna nella crescita della fede (l'ascesi) è simile ai processi che si svolgono nel fegato ed in qualche modo il colesterolo, elemento costitutivo delle cellule dell'organismo e sintetizzato dal fegato a partire dagli alimenti di cui ci nutriamo, richiama i nostri nutrimenti e processi di alimentazione psichica e spirituale: l'aumento della nostra DENSITA’ PERSONALE!  In qualche modo segnala il miglioramento alla nostra crescita di consapevolezza, del nostro grado di realizzazione, quindi del tipo di ricerca e di risposta che diamo ai nostri bisogni fisici, specchio di quelli interiori. 

"Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero Mt 11,30": Quando non colmiamo il fegato di questa ricchezza leggera, lo rendiamo pesante e sovraccarico di alimenti psichici e fisici che ostacolano la nostra realizzazione!

... Una riflessione ci sorge ora spontanea pensando al ruolo della Madonna che leggiamo nei Vangeli di questi giorni, mentre nella nostra società continua ad imperversare la "crescita zero" (dei nuovi nati, intendo...non dell'economia: che siano collegate le cose?...)! Siamo in tema anche con l'acidità dei tessuti, la metabolizzzione dei cibi dei nostri cibi ad opera del fegato (vedi la puntata sui cibi acidificanti)...
Mi riferisco al rapporto tra acidità e dolcezza: cosa sarebbe successo, se quella ragazzina inesperta, che non "conosceva uomo", di fronte alla sorpresa sgomenta della gravidanza, certamente non voluta e programmata se non causa di "forza maggiore"..., avesse reagito immergendo quel bimbo nell' "acidità" di una come le tante reazioni, che vediamo oggi attorno a noi?

Invece...
Chissà che beatitudine vivere sapendo di avere nel grembo il proprio creatore!
Chissà che beatitudine per quel bimbo crescere nel grembo immenso di si tanta bellezza e dolcezza... 
Eh si! Ne siamo ormai tutti consapevoli: la nostra psiche reclama leggerezza e dolcezza (riserveremo però alle puntate sul diabete altri approfondimenti sulla dolcezza).

Il concetto di "densità" a sua volta richiama dunque quello di "spazio" e della nostra relazione con le grandezze dello spazio-tempo! Luca 12,18 "E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni".

Quindi depurare significa anche formare più spazio!
E guardacaso uno dei più profondi significati della malattia riguarda proprio la nostra necessità di fare spazio, di fare movimento... in tutti gli organi innervati dal neoencefalo si fa letteralmente spazio nei tessuti organici in fase di CONFLITTO ATTIVO (la prima fase) della malattia. Negli organi innervati dal tronco cerebrale si fa spazio in fase di SOLUZIONE della malattia!...

Un'altra accezione riguardante la nostra "densità personale" ci riporta al movimento della gloria e dell'onore: abbiamo abbastanza fegato per accogliere ed affrontare la nuova realtà del Cristo, che si presenta a noi?
Eccezionale e portentosa questa domanda proprio il giorno del Natale!
 
E’ l’idea che porta alla realizzazione di qualcosa: come il Natale il fegato proietta verso.... 
Quindi è a livello caratteriale che sta la capacità di espansione, di estroversione, di aprirsi al sociale. Ecco perché questa sua caratteristica porta il Fegato ad avere un ruolo estremamente importante nell’ambito delle emozioni... vediamo per esempio le emozioni legate ai genitori, ...a proposito di peso ed onore.
Attenzione al pieno significato di onore! Onora il padre e la madre, il primo dei comandamenti sulle relazioni, significa in realtà "dare il giusto valore ed il debito peso" (associazione primitiva: "vale quanto pesa"...) ai genitori. Il problema fondamentale infatti è che si tende a dare loro un peso eccessivo nella nostra vita, scordandoci così che uno solo è il Padre nostro!
Altra curiosità: a proposito di carezze dei genitori, la cui mancanza conflittuale porta alla caduta dei capelli... Tra i depositi più importanti nel fegato risiedono quelli della Vitamina B12 "la vitamina energizzante"( pensate a Sansone...), importante tra le altre cose per la moltiplicazione delle cellule che costituiscono il bulbo del capello!
 
La carenza di questa vitamina tra le altre cose, impedisce la sintesi del DNA... e anche questo fatto, legato al nostro movimento dello spazio, testè citato, ci introduce tutto diritto ancora nel grande mistero della vita, di cui stiamo scrivendo ora che ci stiamo occupando del cuore: siamo qui per imparare ad amare!
 
Ma come avviene questo processo nel nostro corpo?
Il nostro cervello processa circa 40 milioni di bits al secondo, di cui 40 unità (e basta!) a livello conscio e circa 40 milioni a livello inconscio (e questo la dice lunga su come funzioniamo e da che cosa siamo "dominati"... Tutte le nostre scelte fondamentali della vita vengono influenzate , anzi proprio dettate dal nostro inconscio!).
Che cosa c'è in questo "spazio" del nostro incoscio?
Immaginiamolo come uno spazio tipo memoria di un computer o registrazione memorizzata in un nastro magnetico.
Qui abbiamo registrate le percezioni dei nostri 9 mesi in pancia della nostra mamma, i primi 6 anni di vita, il nostro albero genealogico (il contenuto dei nostri geni...), il nostro patrimonio storico ed ambientale (l'immaginario collettivo...). Infine, last but not least, la nostra anima!
Cosa facciamo quando perdoniamo (di cuore) qualcuno? Ci dimentichiamo delle offese, del male ricevuto. Sciogliamo.
Quindi "Cancelliamo".
Quindi "Sostituiamo".
( stiamo descrivendo... il processo del Natale! )
Tutte le volte che nella nostra memoria cancelliamo qualcosa FACCIAMO SPAZIO.
...e questo spazio viene subito innondato della luce di cui parlavamo prima a proposito dei significati del fegato, dalla luce dell'amore, ovvero della spiritualità (Dio è amore! La spiritualità= movimento dell'amore).
Imparare ad amare, lo scopo della nostra vita, vuol dire riempire con la nostra parte spirituale il maggior numero possibile di questi spazi "cancellati", vuol dire imparare a "sostituire", vuol dire "fare spazio".
Il movimento del perdono viene facilitato da molte condizioni in cui possiamo immergerci: una di queste è il "dare gratuitamenmte", che ci solleva dagli attaccamenti...e ci aiuta così a perdonare.
 
Dunque la rinascita passa per il perdono e la pace...ATTRAVERSO IL NOSTRO CUORE.

Buona rinascita a tutti! Buon Natale!



10.36 Cibi per migliorare apparato circolatorio (ipertensione, infarto, ictus..)

La diagnosi di ipertensione arteriosa o pressione elevata è confermata dopo alcune letture ripettute di più di 140/90mm Hg. Può essere primaria o essenziale – più di 90% dei casi –, o secondaria ad un’altra malattia, il che si verifica in meno di 10% dei casi. Molte ricerche hanno chiaramente dimostrato che fattori genetici, nutrizionali e ambientali determinano tale squilibrio organico.I sintomi di pressione arteriosa elevata possono presentarsi in tutto il corpo ed includono nausee, cefalee, insonnia, stanchezza, difficoltà a respirare, agitazione e instabilità emotiva. Negli stati più avanzati della malattia, si possono riscontrare gravi danni renali, cardiaci e/o cerebrali.Negli Stati Uniti si stima che il 20% della popolazione adulta bianca e il 30% della popolazione nera presentino valori di pressione sopra i 160/95mm Hg, cioè uno ogni quattro nordamericani, i due terzi di essi sotto i 65 anni. Tali numeri, seppure sconvolgenti, quasi raddoppiano quando la pressione arteriosa a 140/90mm Hg viene considerata il limite normale. L’ipertensione è associata all’aumento della mortalità dovuta alle malattie cardiovascolari.Alcuni fattori predisponenti alla sua comparsa sono:

la predisposizione ereditata, il diabete, l’obesità, il tabagismo, il colesterolo elevato, la pressione diastolica elevata persistente, lo stress, il sesso maschile e la razza negra.

L’ipertensione può essere tenuta sotto controllo attraverso una dieta adeguata, associata a cambiamenti nello stile di vita. Gli alimenti possono aumentare o ridurre la pressione di forma molto sorprendente.L’uso corretto degli alimenti dovrebbe essere la prima opzione della terapeutica medica attuale.
I medicinali antipertensivi sono tra i farmaci più venduti, con molti effetti collaterali e reazioni avverse.
Studi clinici a lungo termine hanno dimostrato che le persone che non usano tali farmaci si sentono meglio rispetto a quelle che le prendono abitualmente. L’ipertensione è intimamente connessa a fattori dietetici associati alla dieta occidentale dei paesi industrializzati ed è presente quasi nella sua totalità nei paesi occidentali economicamente sviluppati.
Le persone che vivono in condizioni primitive raramente presentano la pressione arteriosa elevata o soffrono un aumento della pressione associato all’aumento dell’età.
L’obesità predispone all’ipertensione arteriosa, al passo che la riduzione di peso abbassa la pressione sanguigna, sia nei normotesi che negli ipertesi. La necessaria perdita di peso corporeo è un importante obiettivo terapeutico negli ipertesi obesi o un po’ in sovrappeso. Molti fattori dietetici sono legati alla pressione arteriosa elevata.
La dieta alimentare attuale contiene un eccesso di sodio ed è molto deficitaria in potassio, quando dovrebbe essere il contrario.
L’equilibrio tra il sodio e il potassio è importante per la medicina cinese e per l’Ayurveda. La medicina occidentale alopatica ha messo in relazione l’eccesso di sodio con l’ipertensione arteriosa, ma non riconosce gli effetti a lungo termine dello squilibrio tra il sodio ed il potassio. L’eccesso di sodio ed il deficit di potassio rendono difficile l’assorbimento dei nutrienti a livello cellulare e ciò promuove la ritenzione dei liquidi nel corpo, risultando in un aumento della pressione arteriosa, principalmente la pressione diastolica.
La sola restrizione del sodio non migliora il controllo della pressione arteriosa. Per ottenere un risultato più soddisfacente è necessario che avvenga in concomittanza all’aumento nel consumo di potassio nella dieta.
La necessità di questi minerali è interdipendente: più grande è l’ingestione di sodio nella dieta, più grande sarà la necessità di potassio. La quantità giornaliera consigliata di sodio è di 500 mg al dì. La dieta della società occidentale industrializzata arriva a contenere da 5 a 20 grammi al dì, cioè, fino a 40 volte più della quantità consigliata.
Il rapporto ottimale tra il consumo di potassio ed il consumo di sodio è 5 a 1, ossia, se si considera un consumo quotidiano di sodio di 500 mg, la nostra necessità minima giornaliera di potassio sarà 2,5 grammi. Con una ingestione quotidiana da 5 a 20 g di sodio, il consumo di potassio giornaliero dovrebbe essere di circa 25 a 100 g !
Il potassio si trova nella frutta e nella verdura, ma si può perdere nella cottura o nel processamento degli alimenti.
La melassa di canna da zucchero, il sedano, la lattuga, le zucchine, gli spinacci, il cetriolo, il pomodoro, il cavolfiore, il broccolo, le melanzane, il cappuccio, le patate, il melone, l’avocado, la banana, i fagioli freschi ed i pesci sono importanti fonti di potassio nella dieta alimentare.
L’acquisto di sale raffinato da parte dei consumatori cala ogni anno. Inversamente, il contenuto di sale raffinato negli alimenti processati è cresciuto significativamente. E’ molto importante osservare la presenza del "sale occulto" negli alimenti e nei condimenti industrializzati:settenta e cinque per cento del sale raffinato consumato nel mondo occidentale proviene dagli alimenti processati industrialmente. In alcune zone del mondo a ridotto consumo di sale, l’ipertensione è rara e non aumenta con l’età, diversamente da ciò che avviene nel mondo civilizzato.
La restrizione del sodio mantiene i vasi sanguigni più giovani, riducendo la pressione arteriosa.
Un dosaggio corretto di calcio nella dieta, circa un grammo al dì, può annullare gli effetti dannosi del sodio e il deficit di questo minerale può elevare la pressione. Il calcio svolge un’azione diuretica, eliminando il sodio attraverso i reni, e questo aiuta a ridurre l’ipertensione arteriosa. Di solito i soggetti ipertesi consumano meno calcio rispetto ai normotesi. Yogurt, melassa di canna e le foglie verdi sono fonti importanti di calcio.
Il deficit di magnesio è un fattore eziologico importante nella genesi dell’ipertensione e l’aumento del magnesio nel siero abbassa la pressione sanguigna. Una ricerca pubblicata nel 1983, dal British Medical Journal, ha rapportato che il supplemento di magnesio ha abbassato la pressione di 19 su 20 ipertesi, paragonato ad un risultato di zero nel gruppo di controllo.
Le principali fonti di magnesio sono le fibre della dieta, siano solubili o insolubili. Noci, frutta secca, riso, banana, patata, faggioli e melassa di canna sono altre fonti di magnesio.
I vegetariani presentano pressione più bassa rispetto ai non vegetariani, con minore incidenza di cardiopatie e ipertensione, in virtù del maggiore contenuto di fibre, principalmente della frutta, potassio, calcio e magnesio, vitamina C e vitamina A contenuti nella dieta vegetariana.
Le ricerche hanno dimostrato che quanto più basso è il livello di vitamina C nel siero, maggiore sarà la pressione del sangue, al passo che i maggiori tenori di tale vitamina prevengono l’ipertensione. L’ictus è comune nelle persone con deficit di vitamina C nel siero.  Una dieta ricca di fibre è efficace nella prevenzione e nel trattamento delle malattie cardiovascolari, inclusa l’ipertensione. Le fibre più benefiche sono quelle solubili in acqua, come la crusca d’avena, la crusca di riso e la pectina della mela e della pera, che riducono il peso ed il colesterolo.
L’aglio e la cipolla sono medicinali molto usati dall’antichità. La loro azione è ipotensiva, rilassano la muscolatura dei vasi sanguigni. Sono sufficienti alcuni spicchi al giorno, mangiati crudi o cotti. L’aglio crudo è più potente.
L’ortaggio sedano abbassa la pressione arteriosa, è sufficiente un minimo di due gambi al giorno. Abbassa il colesterolo, soprattutto nelle persone sottoposte allo stress. Il contenuto di potassio in quest’ortaggio secco è di 6.531 mg ogni 100 grammi. Il contenuto di sodio nel sedano è di 70 mg al dì in due gambi, non significativo nella dieta alimentare.
Nella preparazione di centrifugati il cetriolo potrebbe essere usato, con la buccia ed i semi. L’anguria e la pera contengono poche calorie e sono altamente diuretiche, perciò possiedono forte azione ipotensiva e dovrebbero essere consumate in grandi quantità, anche un kilo al dì. L’anguria dovrebbe essere frullata e bevuta con i semi.
L’acido grasso omega 3 contenuto nel salmone, nel tonno, nelle sardine, assunto tre volte la settimana, con un dosaggio quotidiano di 2.000 mg di olio, aiuta a controllare la pressione.
L’estratto della frutta e dei fiori dell’acerola abbassa la pressione, combatte le crisi di angina e riduce il colesterolo.
Le bevande alcoliche possono aumentare la pressione. Un dosaggio quotidiano superiore alle tre dosi può annullare l’effetto della dieta iposodica.
Lo zucchero raffinato e tutti i suoi derivati alzano la pressione arteriosa, stimolando la secrezione dell’adrenalina, che aumenta la vasocostrizione. Oltre a ciò, promuove la ritenzione di sodio ed è causa di obesità.


INFARTO E ICTUS


Non è il colesterolo che uccide ma il sangue che si coagula sulle placche di colesterolo nelle pareti delle arterie. Fattori di trombosi, come la viscosità e lo spessore del sangue circolante, sono determinanti nella formazione e nell’aumento di questi coaguli. La dieta alimentare può avere una grande influenza sui fattori causali di insorgenza dei coaguli. Prevenire la formazione dei coaguli può ridurre di molto le probabilità di un ictus. Il coagulo di sangue è la causa di 80 a 90% di queste avvenimenti.
Zenzero, aglio, cipolla e pesci grassi possiedono azione anticoagulante, ritardando di molto la formazione dei coaguli, bloccando il tromboxano, che promuove l’aggregazione e il raggruppamento delle piastrine, importante tappa della coagulazione.
Il grasso animale saturo, contenuto nei formaggi e nella carne, influenza la fluidità e la viscosità del sangue, giacchè favorisce la formazione di coaguli non adeguati, il che può portare a dei blocchi nei vasi del cuore, del cervello, delle gambe e dei polmoni.
Frutta e altri alimenti ricchi di vitamina C e fibre riducono il fibrinogeno, sostanza che promuove la formazione dei coaguli, oltre a stimolare i meccanismi di dissoluzione dei coaguli.
I vegetariani hanno una viscosità minore del sangue e una pressione arteriosa più bassa.
Chiodi di garofano, cumino e zafferano riducono la produzione di tromboxano, promotore dell’accumulo delle piastrine e la conseguente formazione dei coaguli. Lo zenzero è un potente anticoagulante, giacchè diminuisce l’aggregazione delle piastrine. L’olio di oliva rende difficile l’aggregazione delle piastrine, proteggendo le arterie.
Circa l’80% degli ictus sono causati dai coaguli e gli altri 20% sono dovuti a delle emorragie, cioè, alla rottura di vasi nel cervello. Gli alimenti possono prevenire tali problemi vascolari, molte volte fatali o invalidanti.
Il betacarotene, il potassio e gli acidi grassi omega 3,  sono antidoti contro gli ictus.


 

10.36bis. Cenni sulle valenze psichiche e spirituali del cuore. Alcune premesse sull'energia del cuore e su alcuni suoi rapporti fondamentali. Cuore ed azione. 

Alcune premesse: l'amore non è un'emozione, bensì è azione: riguarda il campo del FARE e del MOVIMENTO.
Gran parte di noi è letteralmente "a terra" in amore, sempre perennamnete fuori strada alla ricerca di un'emozione, invece che di concentrarsi sull'azione buona (Matteo 26:10 Ma Gesù se ne accorse e disse loro: «Perché date noia a questa donna? Ha fatto una buona azione verso di me). Eppure siamo qui solo per imparare ad amare. Quando il nostro cuore sarà cresciuto troppo per questo corpo, potremo tranquillamente "morire". L'importante è non ci capiti di morire solo perchè il nostro cuore non cresce più, divenuto troppo arido, di pietra. Queste appena menzionate sono le due principali cause di morte!

Cuore ed energia vitale. Un corpo umano di peso medio è costituito da circa 10 alla 14 cellule (centinaia di migliaia di miliardi). Una cellula contiene circa 10 alla dodicesima atomi (mille miliardi circa), a loro volta ciascun atomo composto da un numero variabile di nucleoni ed elettroni. Insomma un totale di circa 3 per 10 alla ventotto particelle elementari (una trentina di miliardi di miliardi) in continuo movimento dentro lo spazio che le contiene ed il cui volume è di 10 milioni di milardi di milardi. Si tratta di un rapporto spazio/materia enorme. Venti milioni di chilometri è la lunghezza del DNA.

Tutti noi abbiamo sentito almeno una volta parlare della famosa formula di Einstein dell’equivalenza massa-energia E=mc² (energia uguale massa per la velocità al quadrato).

Con alcuni facili passaggi matematici da questa formula otteniamo che m= E x 0,000000000000000...1, cioè che la massa, ovvero la materia di cui è fatto anche il nostro corpo e la realtà che vediamo e percepiamo con i nostri attuali sensi, è uguale all'energia moltiplicata per un numero infinitamente piccolo. Quindi il numero dell'energia è infinitamente grande. Questo dimostra che la materia è interscambiabile con l'energia e che possiamo intervenire per modificare la materia a nostro piacimento. Ma l'energia deve essere grande.

... solo che ci vuole un'energia enorme! (in questo caso a noi interessa solo sapere che stato dimostrato che nel cuore esistono le condizioni per produrre tutta questa energia). E' proprio questo il punto: come fare per ottenere tutta questa energia? Intanto la risposta più semplice è: primo smettiamola di sprecarla. Cominciamo a risparmiarla e magari ad accumularla? Vediamo se è possibile imparare a focalizzarla ed ad usarla quando ci serve!

Ancora: un elettrone può "saltare" da un'orbita ad un'altra più esterna se riceve dall'esterno una energia pari alla differenza  fra le energie delle orbite. Per esempio, se un elettrone si trova nell'orbita ad energia  10  e riceve energia  4  , allora  passa nell'orbita  14. Se ricevesse solo energia  3  esso non potrebbe fare il "salto" e passare nell'orbita  14 !!! Questo fatto è di fondamentale  importanza.

Viceversa, se un elettrone si trova nell'orbita  14  può saltare nell'orbita  10  cedendo energia  4  sotto forma di un fotone, un quanto di energia elettromagnetica. Se un elettrone si trova in un'orbita più esterna, esso può passare ad un'orbita interna con un salto unico o con più salti. 
Per esempio, un elettrone da  16  può passare a  10  emettendo 6 oppure emettendo  2  e  4 . Un atomo allora può emettere od assorbire una serie molto complessa di energie, tutte le possibili "combinazioni" delle differenze fra i livelli energetici.

Vedi il primo filmato scientifico della storia sul movimento di un elettrone ( clicca qui ).

Contrazione e Dilatazione, Espansione... (verso lo spirito?) sono anche tutte caratteristiche operazioni (misteriose), ...movimenti, tipici del cuore.
Tra i movimenti spirituali più cari a noi cristiani, Gesù ne ha suggerito uno simbolicamente molto interessante... l'Ascensione. Ovvero di imparare a guardare tutto da un altro punto di vista. Dapprima ci ha guidati a cambiare lato (ricordiamo di cambiare la guancia da porgere, di gettare le reti dall'altra parte etc.). Da un certo punto poi ci ha invitati a rinascere dall'alto, fino al movimento dell'ascensione (avvenuta da sopra un monte), che ci invita alla "vista da più in alto"... Queste sono le sue ultime parole prima di ascendere: Matteo 28,18 ...E Gesù, avvicinatosi, disse loro: «Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. »

Tutti ricorderemo le parole iniziali di Gesù, da cui siamo partiti nel Vangelo ("Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo...«Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio»").

Ma alzarsi significa anche distacco... termine anch'esso legato a movimento, resistenza e sacrificio, tutti fortissimi sistemi per dissipare o "creare" energia.

Chiaramente che Amore fosse "energia", che fosse "forza" e che avesse a che fare con il cuore già l'avevamo intuito. Cerchiamo allora di dipanare ancora un po' la matassa che sta attorno a questo legame energia-cuore. Facciamo un altro passo e cercare di capire ancora di più la relazione tra cervello e cuore. Cervello, dove circola molta energia, ma anche dove sembra traggano sorgente le illusioni (energia dissipatrice), e cuore, la cui funzione è quella di tenerci sempre strettamente collegati alla realtà, al territorio (energia di ricarica)...

L' energia di qualunque tipo ha la peculiarità di scorrere, come il nostro sangue, altro simbolo della forza nella Sacra Bibbia (vedi più avanti il simbolo dell'evangelista Marco) e come la Grazia. Ci sono due modi per disturbare questo fluire: porre una barriera di qualche tipo (in un fiume fare una diga) oppure disperdere il flusso (in un fiume fare dei canali di deviazione). Ammettendo che l'energia "buona" fluisca e quella "cattiva" si disperda o si blocchi, si potrebbe postulare che in un corpo che funziona, la resistenza a farsi attraversare debba essere “più bassa” rispetto a quella di un corpo che non funziona, malato. Questo perché sia un blocco che una dispersione, aumentano la resistenza al passaggio dell'energia creando un’energia più densa e quindi una minore circolazione nel corpo che dovrebbe essere attraversato dall’energia vitale.

Se si interpone un ostacolo a questo scorrimento, in quella zona avverrà un accumulo di energia. Tutto questo ha qualcosa a che fare con la resistenza elettrica e nel corpo la resistenza elettrica che ci interessa è determinata dall’azione dei mitocondri, corpuscoli cellulari che partecipano nel ciclo energetico per mezzo della loro capacità di produrre e rendere disponibili elettroni nel ciclo di Krebs; almeno in uno stato di buona salute. Se queste vere e proprie fabbriche di energia vengono messe in funzione, le onde stazionarie di energia, ovvero l’energia bloccata, si smuovono e la vita torna a fluire nel corpo. Nei mitocondri è celata la chiave della vita e della morte. Vedremo presto come mettere in funzione queste fabbriche!

Corrispondente al meccanismo della resistenza rispetto al flusso energetico, è il meccanismo della resistenza del flusso sanguigno, la cui pompa è il cuore. Il precursore di tutte le malattie e' la emo-viscosità o Viscosità del sangue. La viscosità e' la resistenza di un fluido al flusso e per quanto concerne il sangue, dipende dal contenuto e dalla qualita' dei globuli rossi, dall’aggregazione e dalla deformabilita’ eritrocitaria, dalla viscosita’ del plasma e, in maniera inversamente proporzionale, dalla velocita’ del flusso. Torneremo più tardi sul concetto di resistenza: vedremo bene come la resistenza abbia a che fare con il sacrificio, con la forza e con il movimento. Per ora approfondiamo il meccanismo del flusso energetico sottile.

Per gli studi finora condotti la Ghiandola Pineale si configura come una struttura ricetrasmittente tra l’energia del punto da cui scaturisce (per noi è la Frequenza Madre cioè Gesù) ed il nostro corpo che la contiene; sicuramente in futuro si scoprirà che le sostanze prodotte dalla Ghiandola Pineale sono quei farmaci che andranno a sostituire psicofarmaci, chemioterapici, fino ad acconsentire di rientrare in quegli stati di coscienza in cui i mistici incontrano Dio. Vedremo come la ghiandola pineale sia in continua comunicazione con il campo del cuore.

Mente e corpo, benché totalmente separati e distinti, interagiscono nell’uomo: la mente può influenzare il corpo e viceversa. Per esistere questa “comunicazione” secondo le scienze del passato, doveva necessariamente esistere un punto di interazione, in cui mente e corpo potessero esercitare la loro reciproca influenza. Questo punto di interazione doveva trovarsi nel cervello, perché le ricerche fisiologiche fino a pochi anni fa stavano sempre più dimostrando che il cervello era il centro delle funzioni della mente. Ora invece le ricerche più recenti, come vedremo presto, si orientano a porre questa interazione nel cuore.

A livello di mente lavora l'illusione, dove risiede la nozione che certi tipi di desideri dell'uomo sono reali, che hanno una propria intrinseca validità e uno scopo, laddove, in realtà, essi sono la causa di ogni infelicità; non più reali, non meno transitori del miraggio nel deserto. La luce dell'anima (intesa come Spirito) è la grande dissipatrice di illusioni, ma dove risiede quest'anima e come lavora in noi? Come possiamo asservircene? Come facciamo a distinguere ciò che viene dal cuore da ciò che viene dalla mente?

La mente lavora mediante il cervello, e potete capire se la vostra risposta proviene dal cuore o dal cervello perché il cervello razionalizza, laddove il cuore intuisce. Anzi ancora meglio: viene ispirato, da Spirito Santo. Perchè l'intuizione può anche essere frutto della mente subconscia, mentre l'ispirazione è sempre dallo Spirito. Se fate esperienza di ciò che avviene nel cuore, potete fidarvi di quella reazione. Vi darà l'ispirazone che fare questo è vitale e fare quello non è vitale.

Troverete che la reazione del cuore, seppur mosso dal desiderio, è sempre totalmente impersonale, oggettiva. E' frutto del distacco dai legami. Essa non riguarda le vostre simpatie e antipatie. È altruistica, non critica. Se ci sono di mezzo la critica, le differenze di personalità, le simpatie e antipatie, saprete che non viene dal cuore. Se viene dal cuore, avrete un'ispirazione di chiara precisione. Lo spirito, che lavora attraverso il cuore, non sta provando a far diventare masochista la personalità, ma molto spesso le intenzioni e gli impulsi dello spirito sono in disaccordo con le simpatie e antipatie della personalità. Scoprirete che quello che vi suggerisce il cuore è sempre impersonale, oggettivo.

Come distinguere allora tra oggettività della mente ed oggettività del cuore? Come distinguere tra desiderio della mente e desiderio del cuore? Come distingure tra emozioni e sentimenti? Come separarli o meglio come discernere? Ci auguriamo che alla fine di questa puntata sul cuore, tutte queste domande possano avere facile risposta. (Portino ancora un attimino di pazienza "coloro che credono" e ci compatiscano pure, che ci fa bene!)

Le emozioni vengono dal territorio dalla mente, mentre i sentimenti vengono dal cuore. Ma basta una così semplice riposta?

Una decisione corretta o "realizzazione" normalmente è sempre carica di difficoltà (sacrificio). Quindi è necessario che sia mossa sempre da un grande desiderio, che va coltivato. Se va contro la vostra naturale inclinazione della personalità, se è difficile e se è una definita intenzione della giusta azione, allora potete fidarvi. Se è, ad esempio, per il bene del mondo, il bene della società, il bene del gruppo, anche se è spiacevole per voi come personalità, insomma quando siamo i presenza di sacrificio, allora è probabile che venga dal cuore piuttosto che dalla mente. Iniziamo dunque questo viaggio, questa ricerca di chiarezza sui movimenti del cuore... Occorre partire dalla salute, come sempre aiutati dal conoscere che la mente mente, mentre il corpo non mente. Ed ancora sapendo che quello che il sintomo ci impedisce di fare, normalmente questo è esattamente ciò che l'inconscio ha deciso di impedirci di fare.


10.36ter. Cenni sulle valenze psichiche e spirituali del cuore. Cuore e salute globale. Amore e territorio.

Paradossi dei nostri tempi:la spesa delle regioni in Italia per quasi l'ottanta per cento è relativa alla sanità e gli ammalati aumentano sempre di più. Sarebbe come se nella nostra famiglia ciascuno di noi spendesse l'ottanta per cento del reddito solo per medicinali, cure e visite mediche. Incredibile! In america la medicina è diventata la prima spesa sociale in termini di fatturato in percentuale di Pil, superando anche quella dell'alimentazione, eppure la iatrogenesi (=patologie, effetti collaterali o complicanze dovute a trattamenti medici) è ufficialmente la prima causa di morte in U.S.A. (anche se alcune statistiche ufficiali, più clementi quanto all'uso dei metodi statistici, dichiarano che è solo la terza causa di morte...!!).
Ancora: non abbiamo mai visto così tanta libertà e ricchezza come oggi, eppure non ci è mai apparsa una società così miserabile. Ovunque troviamo grandi opportunità, eppure mai abbiamo dovuto affrontare pericoli così enormi.

Dove risiede concretamente la causa prima di tutti questi paradossi?

"Dove" è proprio l'avverbio più appropriato con cui porre la domanda. Abbiamo a che fare infatti con un consistente problema di territorio, che cercheremo di delineare come me siamo capaci.  

Apriamo in questo punto un'importante parentesi spirituale sul "Dove". E' importante notare come Gesù sposti il nostro interesse dal "quando" al "dove", a proposito di fondamentali domande rivolte al quando si manifesterà il Regno. Ci invita ad orientarci piuttosto sul dove, per capire il perchè, il come ed anche il quando.
Gli domandarono: «Maestro, quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò sta per compiersi?». Luca 21,7 ..."Interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», rispose: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!» Luca 17,20... "Allora i discepoli gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi». Luca 17,37.(Interessante notare quanti "punti fermi", almeno da molti ritenuti tali fino ad oggi nella loro vita, si stiano trasformando in cadaveri, sempre più chiaramente agli occhi di chi vuole vedere. Basterebbe citare l' esempio nell'economia di tutti quei miliardi di titoli derivati, in quantità "n volte" il p.i.l. mondiale, che si aggirano come avvoltoi al disopra delle istituzioni economiche del mondo attuale. Un mondo gravato dai debiti degli stati sovrani, come denunciato ufficialmente a seguito del crollo borsistico della prima settimana del maggio 2010, una data che resterà nella storia...e che ha inaugurato la nuova era delle leggi finanziarie permanenti del bilancio dello Stato...).

Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: «Che cercate?». Gli risposero: «Rabbì, dove abiti?». 39 Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove abitava.Giovanni 1,38
Anche Abramo, così come gli apostoli hanno seguito il richiamo e sono partiti senza sapere dove andavano... L'ironia dei nostri conflitti, tempi di rottura delle coppie, è la rottura del rivestimento del Suo amore. Vivere nel regno: La stagione delle meraviglie, l'eterna sorpresa, l'eterna scoperta, eternamente stupefatti. Avremmo già detto tutto, ma presumo sia necessario, come faremo nelle prossime righe, approfondire ancora questi aspetti e lo faremo perchè parleremo dei conflitti di territorio, ovvero dei conflitti del "dove", ovvero il terreno delle principali cause di morte nella nostra civiltà occidentale... che sono le malattie cardio-vascolari.

Molto legata a quelle malattie è a sua volta la più grande malattia psichica di questo tempo, che è una particolare forma molto acuta e molto fine di schizofrenia. Molti ne soffriamo in misura crescente. La medicina stessa oggi ha già a disposzione tutti gli strumenti per mostrarcene i segni inequivocabili in molti organi del nostro corpo e con particolare evidenza soprattutto a livello del cervello. Con delle semplici lastre (come per esempio la T.A.C.) è possibile identificare le aree e costruire delle vere e proprie mappe, delineandone i precisi contorni di "deficit energetico".

Questa forma di schizofrenia è data dalla differenza tra quello che pensiamo o diciamo (posto che si dica quel che si pensa)... e quello che facciamo!

Non solo, questa schizofrenia trasborda incontenibilmente anche a ritroso da ciò che pensiamo a ciò che percepiamo e si estende su territori ancora più vasti e profondi, facendoci fare una gran "confusione" tra quello che desideriamo e quello che ci piace. Del desiderio parleremo nella prossima puntata.

In poche parole non ascoltiamo il nostro cuore, dove albergano i nostri veri desideri. Ci illudiamo di amare ciò che ci piace, mentre di fatto ci piace proprio (quasi) tutto ciò che non amiamo. Da qui un enorme dispendio di energie, di conflitti intestini tra parte conscia ed inconscia. Di incertezza e confusione di territorio.
Con queste premesse è' ovvio che la prima causa di morte nella civiltà occidentale siano le cause iatrogene, e subito dopo viene tutto ciò che ha a che fare con il cuore: le malattie cardiovascolari, appunto.

Eppure come è sempre più spesso evidente, con tutta questa confusione, appare sempre piò chiaro che non ci vorrebbe letteralmente niente per guarire. E' sempre più facile. Certe volte anche il solo comprendere la causa esatta della malattia può essere sufficiente per ottenere una stupefacente guarigione completa. Di fronte a diagnosi drammatiche di malattie incurabili, anche quelle che lasciano solo pochi giorni di vita, anche se sembrerà impossibile eppure i casi e le opportunità di guarigione pur in assenza di terapie mediche allopatiche sono consistenti. Ogni giorno sentiamo di casi che costituiscono dei veri e propri "miracoli" e non certo rari. Anzi certe volte sembra proprio che sia dove si praticano le classsiche terapie allopatiche, che ci siano i maggiori fallimenti, perchè quasi regolarmente si arriva alla morte prematura, senza che tutto questo faccia scandalo! Mentre scandalo lo è invece e molto grande, perchè oggi con le conoscenze raggiunte, siamo in grado con i dovuti accorgimenti, addirittura di predire a livello scientifico un' infarto con un anticipo di diversi giorni sulla base di fatti biologici documentati!

Tutto questa strana situazione sta giungendo all'epilogo. Certi dati non quadrano più per nessuno e sta arrivando un nuovo mondo: poi ne parleremo e ben venga la Grande Crisi! Oggi si spaccia molta schizofrenia pura, per pura normalità... ed il nostro cuore lo dimostra, con i suoi sintomi illuminanti!
Il cuore è il regista nascosto dello stress ed ora cercheremo di scoprirne alcuni meccanismi per poterli trasformare in meccanismi meravigliosi.
La cosa più sorprendente che scopriremo è che proprio da qui passa la strada che ci porta alla comprensione e alla realizzazione del progetto per cui siamo nati. 

Per rendere ancora più ricco il quadro, abbiamo ora bisogno di un altro notevole riferimento con tutti i suoi simboli portanti: il Salmo 90, altra chiave che ci apre la comprensione dei meccanismi base del cuore legato al coraggio. Eh si, perchè tra un po' parleremo di coppia, dell'uomo cacciatore e della sempre maggiore difficoltà che il maschio di oggi dimostra nel fornire la sicurezza ed il senso di protezione di cui le donne hanno bisogno a livello psichico. O si ri ritorna indietro cominciando a consigliare alle donne uno stage in Afghanistan, dove troveranno degli uomini che le faranno rigar dritto, come meritano e come, nel fondo del cuore, desiderano. Oppure sarà più opportuno cercare una terza via per appagare questo giusto desiderio...

"3 Certo egli ti libererà dal laccio del cacciatore e dalla peste micidiale...
... 11 Poiché egli comanderà ai suoi angeli di proteggerti in tutte le tue vie.
12 Essi ti porteranno sulla palma della mano, perché il tuo piede non inciampi in nessuna pietra.
13 Tu camminerai sul leone e sulla vipera, schiaccerai il leoncello e il serpente".

Qui abbiamo dei simboli potenti, che non possiamo decodificare tutti in questa sede per motivi di spazio, ma che ci saranno molto utili nel proseguo.
Il simbolo del leone è quello del sole, è quello dell’oro, della luce, del verbo, della sovranità e della forza/potenza, del coraggio (cuor di leone!) (simbolo anche dell'evangelista Marco). Il leone era inoltre simbolo della tribù di Giuda (Gen 49,9) e dei re della stirpe di Davide (compreso il Messia cf Ap 5,5).
La vipera ha una valenza simbolica per lo più duale: vita e morte, chiaro e scuro. Simbolo dell'ambiguità, del libero accesso all'inconsio, simbolo arcaico della grande Madre, replica in Iside ed Athena, la misura della saggezza e della conoscenza. Anche nella cultura greca diviene attitudine verso il caos dell'indifferenziato e dall'altra parte spirito vivificante, ispiratore della vita ed accompagnatore dell'anima dei processi vitali, l'animale originario alle sorgenti della vita e della libido... (nota il continuo ritorno al movimento del desiderio).
... Liberati dal laccio del cacciatore, facciamo spazio nella nostra anima e risvegliamo così i nostri poteri (guarigione, percezione, visione, ispirazione, forza, flessibilità, pazienza, capacità di fare e portare pace, giustizia, etc.). Il cuore è il luogo dove possiamo allenare la nostra visione ed è il luogo dove possiamo anticipare, attraverso il desiderio, ciò che avverrà. Diviene quindi il mezzo fondamentale per raggiungere l'unità; grazie ad esso possiamo superare ogni limite spaziale e temporale.

In profondità qui finalmente troviamo quanto attiene al principale elemento dell'unità qui in terra e simbolo dell'unità tra noi ed il nostro creatore, tra il nostro ed il Suo desiderio: la coppia! Sembra proprio che Dio non abbia saputo creare modo migliore per farci capire quanto è intensa la nostra relazione se non attraverso l'orgasmo che si prova nell'amore di coppia. Questo è stato il massimo dell sua fantasia e creatività!
Quanto è necessario approfondire i nostri legami spirituali, se vogliamo comprendere in modo compiuto le conseguenze riguardanti i  traumi della coppia, tra i quali rileva oggi questo grande rischio dell'infarto.

"...perché il tuo piede non inciampi in nessuna pietra". La vita è movimento, solo ciò che è morto non si muove; i legami, nella misura in cui impediscono il movimento, sono mortali.

E' facilmenete intuitivo come le arterie simbolizzino questo movimento: carenze di circolazione, di movimento, di comunicazione fanno da specchio alla nostra "circolazione sociale" o personale dei propri pensieri , della nostra forza vitale, della nostra gioia. 

Le persone che hanno difficoltà a lasciare parlare il cuore, i propri desideri, i propri piaceri costringono il cuore "a parlare da solo" in vece loro. Ecco che il cuore ci parla con le tachicardie: Datti una mossa amico! ...Datti una mossa cuore mio! (vedremo infatti che il primo effetto della Grazia è la Sveglia!) 

Inconvenienti come le tachicardie ed in generale i disturbi del battito, ovvero del ritmo, non risparmia neanche le persone molto attive: c'è una differenza sostanziale tra agitazione e movimento. Anzi possiamo dire che le riguarda in modo speciale: quante persone si riempiono di attività, pur di avere degli alibi, per non affrontare i propri mostri inconfessabili? ... i propri desideri imperscrutabili?

Un cuore sotto sforzo e senza ritmo parla di una vita sotto sforzo: cioè di chi si da da fare troppo fisicamente, aldilà dei propri limiti emozionali. Sono le persone che pensano di poter fare tutto da se, che pensano di essere sole.  Parlo delle persone che cercano di conquistarsi l'amore altrui, attraverso i meriti e quindi tramite quello che fanno. Sono coloro che devono strafare. E' lontano dal loro sentire fare qualcosa gratuitamente per il semplice piacere di farlo. Per queste persone l'amore si deve comprare per forza e per dovere, per mezzo delle proprie capacità.

Invece l'amore è gratis.

A queste persone risulta difficile ricordare le parole di Gesù: "non sarete mai soli!" e che "senza di me non potete fare nulla!".

Le persone centrate infatti sono le persone che vivono con il cuore, in armonia, gioia, semplicità, senza "prendersi troppo a cuore" la vita, (... chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà...). Senza la necessità di volere controllare la propria vita, hanno saputo sviluppare la capaictà di affidarsi. 

All'opposto non c 'è movimento se non si è liberi di muoversi. Qui rientrano tutti i problemi con la percezione di se stessi, i problemi con la propria autonomia: non possiamo essere interdipendenti ed amare gli altri, se prima non siamo cacapi di amare noi stessi e potere raggiungere quella situazione di autonomia, da cui consegue la vera interdipendenza.  Come facciamo ad essere veramente autonomi, se non abbiamo ancora imparato a tagliare i legami, i cordoni ombelicali dalle mille dipendenze ed attaccamenti? Per esempio dipendiamo ancora dai nostri genitori nonostante la maggiore età? I pensieri dei nostri genitori hanno ancora la forza di condizionare i nostri comportamenti?

Ed ecco allora che finchè non integreremo questa parete di noi stessi, saremo destinati a subire continuamente nella nostra vita importanti conflitti di territorio! Questi tipi di processi sono quelli tipici da cui traggono origine le cause che portano all'infarto! Tra queste una parte preponderante proviene dal modo di concepire il rapporto di coppia e dovremo pertanto addentrarci nel grande fenomeno delle separazioni matrimoniali.

,SCALA DEI VALORI STRESSANTI (DEL CUORE) (messa a punto dal Prof. T.H. Holmes e R.H. Rahe dell’Università di Washington nel 1967)

100 - Morte del Coniuge
73 - Divorzio
65 - Separazione fra Coniugi
63 - Carcerazione
63 - Morte di un familiare stretto, di un figlio
53 - Malattia o ferita
50 - Matrimonio
47 - Licenziamento
45 - Riconciliazione coniugale
45 - Pensionamento
44 - Malattia di un familiare
40 - Gravidanza
39 - Difficoltà sessuali
39 - Acquisizione di un nuovo membro della famiglia
39 - Riassesto negli affari
38 - Mutamento delle condizioni finanziarie
37 - Morte di un amico stretto
36 - Cambiamento di lavoro
35 - Aumento di conflittualità con coniuge
31 - Accensione di mutuo dall’importo considerevole
30 - Preclusione di mutuo o di un prestito
29 - Mutamento di responsabilità sul lavoro
29 - Abbandono della casa di un figlio
29 - Disaccordo con i parenti
28 - Rilevante successo personale
26 - Moglie inizia o cessa un lavoro
26 - Inizio o fine percorso scolastico
25 - Cambiamenti nelle condizioni di vita
24 - Correzioni delle prime abitudini di vita
23 - Fastidi con un superiore
20 - Mutamenti di orario e condizioni di lavoro

Ma che cosa significa esattamente un conflitto di territorio? E' possibile separarsi senza incorrere in tale conflitto, visto che molte delle nostre manifestazioni, avvengono per lo più a livello inconscio?
Certo! Non v'è dubbio che molte separazioni abbiamo un carattere liberatorio e che molte altre abbiano un carattere indubbiamnete propedeutico e formativo (vedi sacrificio-desiderio del prossimo capitolo). Inoltre come abbiamo visto nei paragrafi della pelle, gli effetti di molte separazioni si vedono più che altro sulla pelle. Tutto dipende da come vengono vissute queste separazioni e da qual'è l'evento biologico esatto che le ha scatenate, anzi come questo evento è stato vissuto.

Non ce ne vorrà il Dr. Hamer se per cerchiamo di cambiare la sua terminologia. cominciare ad uscirne cerchiamo di aiutare il nostro immaginario sostituendo il termine "conflitto" (quello usato dalla Nuova Medicina Germanica del Dr. Hamer) con uno più adatto e corretto: "opportunità". Le parole sono importanti. Entrando al livello spirituale di questi eventi stressanti (che dipendono dalle nostre credenze), dobbiamo prima spiegare perchè non è corretto chiamarli "conflitti". La vita ci pone continuamente di fronte a grandi opportunità (che possono essere anche alcuni di quegli eventi elencati nella precedente tabella degli eventi stressanti...). Ognuna di queste opportunità esprime un amore grande e tenero, che il nostro creatore riserva per noi. (Il fatto che vogliamo essere cechi e non riusciamo a percepire questo amore, non vuol dire che questo non esista, anzi la nostra cecità è proprio frutto delle nostre precedenti scelte di vivere nel regno dell'illusione, al di fuori della realtà: è questo regno è rappresenta già una ben precisa scelta di "territorio"!)

Il miglior modo per affrontare qualsiasi evento, dunque può essere sempre e solo la gratitudine!

A parte il fatto che la gratitudine richiama la Grazia e quindi quell'energia superiore che tutti possiamo utilizzare per ottenere grandi risultati ed in modo molto più immediato,affrontare la vita in termini di "conflitti", comunque significa richiamare ed attirare sempre nient'altro che nuovi conflitti.Questo ha come effetto il grosso handicap di renderci molto più difficile la comprensione del progetto per cui siamo stati creati e quindi la nostra possibilità e capacità di esercitare il nostro libero arbitrio!Il nostro libero arbitrio è come noi percepiamo, definiamo e trasformiamo gli eventi che ci succedono: finchè li definiamo come "conflitti", il nostro libero arbitrio è inesercitabile.

Il Dr. Hamer si è occupato in modo molto approfondito delle valenze psichiche di questo tipo di conflitti, che oltre al cuore interessano anche gli organi sessuali (a seconda del fatto che il conflitto riguardi un maschio o una femmina e a seconda del fatto che si sia destrimani o mancini.
 (vedi http://www.nuovamedicinagermanica.it/content/view/93/55/ ) (puoi anche scaricare questo e-book sulla nuova medicina germanica cliccando qui). 

Sostanzialmente il conflitto dipende dal particolare vissuto (che è personalissimo) di un evento della nostra vita, che ci ha colpiti e dal modo con cui noi reagiamo a questo evento. Il nostro territorio potrebbe essere rappresentato da un nostro bene, valutato molto importante, magari l'azienda stessa, oppure la nostra famiglia, il nostro partner... (noterete già una piccola grande eresia: considerarre una persona come un nostro territorio...). Il caso più emblematico potrebbe essere il tipico caso in cui un maschio è minacciato da un altro che insidia la propria compagna (ripetiamo però che tutto dipende da come la persona interessata vive questo evento: a certi altri può fare effetti completamente diversi!)...per non parlare dei classici casi di infedeltà coniugale, beccati in flagranza.. in modo inatteso ed improvviso! 

Potrebbe però trattarsi della perdita di un'eridità e anche la perdita improvvisa ed inattesa di una qualsiasi proprietà (o ritenuta tale) e perchè no... anche di un terreno, visto che siamo in tema di territorio!  Ci dicono gli studiosi che in natura durante l'evoluzione avviene una registrazione automatica nell' inconscio dell'uomo. Nel corso della nostra evoluzione personale riproduciamo in gran parte la nostra filogenesi umana. Grazie ai  nostri programmi biologici inconsci (dicono più di 30.000) tendiamo per esempio ad essere sempre pronti a scattare per impulso in un certo modo ed in certe occasioni... Lo stesso che oggi  osserviamo per esempio in una lotta tra i maschi di un branco per la supremazia sul gruppo e il conseguente l'accapparamento delle femmine da ingravidare per garantire la sopravvivenza del branco.... Inoltre non sono rari i casi di infarto proprio dopo che una persona "finisce" in pensione (perdendo così definitivamente il posto e quindi tutto ciò che questo posto o "territorio" rappresenta)... il tutto dipende da come si "vive" il momento topico in cui si verifica l'evento.Come si vive questo momento dipende dalla realtà psichica in cui si è vissuto fino a quel momento e che l'ha generato.La realtà psichica a suo volta dipende dalla realtà spirituale in cui si è immersi.Come fa tutto ciò ad essere legato intimamente al cuore?Ce lo dice Gesù. E' semplice: "Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore" Matteo 6,21.... Stupefacente e semplice: abbiamo scoperto la genesi di tutte le nostre credenze!


altro punto di vista del conflitto di territorioTerritorio-regno dei cieli il regno dei cieli è vicino: in senso di livello vibratorio, di territorio di frequenze, non in senso temporale o geografico! 
7 livelli del regno di Diodipannare attraverso le nostre credenze, il tesoro che abbiamo nel nostro cuore  Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore. Matteo 6,21
la parabola del seminatore Matteo 13,3Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo ed il nemico che semina di notte la zizzania Matteo 13,24 Un'altra parabola espose loro: «Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo Matteo 13,31Un'altra parabola disse loro: «Il regno dei cieli si può paragonare al lievito Matteo 13,33
Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campoMatteo 13,44.
Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose 13,45
Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci.13,47
                                                       

che esiste su altra frequenza - la Trasfigurazione 

a divisione e l'unità - il rapporto di coppia

il cuore unisce, il territorio divide: è tutto nel rapporto unione-divisione che si gioca la storia della nostra vita e  del nostro destino: siamo qui per imparare ad amare. Siamo qui per imparare ad unire.lo stesso rapporto unione-divisione lo troviamo nel rapporto sacrificio-gratitudine: nella nostra capacità d'amare sta la nostra possibilità di resurrezione
conflitto di territorio-proprietà privata ( la proprietà privata è informata dalla divisione - nel regno dell'amore non può esistere la proprietà privata, tantomeno conflitti di territorio!) «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Matteo 3,2Questa frase di Gesù non è da interpretare in senso geografico, nè in senso temporale!
E' nel presente che c'è la pace, la gioia, la saggezza
ovviamente non può esistere un conflitto di territorio dentro il regno. nel regno vige la condivisione, il dare gratuitamente, l'unione 
come integrare la dimensione spirituale  delle malattie del cuorefisico: mancanza di vitalitàemozionale: demotivazione, tristezza, demoralizzazionepsichico: confusione, mancanza di coscienzaspirituale: disconessione e separazione dalla nostra sorgente 
il rapporto unomo-donna, maschile-femminileecco perchè immagine dello sposo del banchetto nuziale: da qui si parte, dopo l'immersione, la scelta del cammino da fare. 

Invasioni di territorio e sottili inquinamentiA proposito delle invasioni del territorio e dei conseguenti inquinamenti, non possiamo non fare cenno ora in questa sede anche ai parassiti e alle relative tossine (argomento che verrà approfondito non solo a livello fisico nelle prossime puntate) nel nostro corpo e la loro connesione alla funzione del sangue.Le tossine fisiche non sono le uniche a nuocere all'organismo, infatti le emozioni negative che immagazziniamo sono altrettanto pericolose e tutto ciò che immagazziniamo a livello fisico ha delle estese corrispondenze di immaganizzamento a livello psichico, che  corrispondono esattamente a ben precisi magazzini a livello spirituale.In seguito cercheremo a dare risposta a queste domande che subito sorgono appena ci approcciamo a questa materia (E' più facile svuotare i magazzini a livello fisico o la livello spirituale?Abbiamo riempito di tossine prima i magazzini fisici o prima quelli a livello spirituale? Dove sono concretamente i magazzino a livello psichico? Dove sono concretamente i magazzini a livello spirituale?).Per il momento limitiamoci a considerare che la paura, la rabbia, la vergogna (vi è mai capitata questa emozione da piccoli?), l'offesa -represse- non si dissolvono nell'aria ma si accumulano. Si accumulano nei muscoli (guardacaso il cuore è un muscolo!), negli organi e negli altri tessuti dove creano delle rigidità...(vedremo in seguito che non si tratta tanto di accumuli in organi specifici, quanto piuttosto di accumulo in una "centrale". Certamente l'organo specifico è in comunicazione con questa centrale con delle precise corripondenze e che certi eventi possono scatenare precisi processi che seguono queste corrispondenze. E anche vero che possiamo utilizzare il "libero arbitrio" di fronte ad ogni evento. Ma la possibilità di utilizzare questo libero arbitrio dipende dalla condizione di questa "centrale", condizione che dipende dalla sua storia, risalente anche alle generazioni percedenti, ma che possiamo in goni meonmtno risprenmdere in mano, riapproprondoci di questa facoltà fondamentale (il libero arbitrio). Vedremo da quale centrale  risiedono/dipendono questi accumuli. Si tratta di cosa molto concreta, anche se la maggioranza non riesce a vederla (ma percepire si!) (e comunque tutti la possono visulizzare...).Guardacaso questa centrale l'abbiamo proprio nella zona del cuore (e parliamo di risultati di ricerche scientificamente dimostrati!).Ma torniamo alle rigidità (...e non ci riferiamo solo alle rigidità delle arterie, tipiche dello arterio-sclerosi!).Le rigidità non ostacolano forse la circolazione naturale del sangue, dell'ossigeno (la vita) e dell'energia che il sangue trasporta e rappresenta? I diversi tipi di emozioni negative non vengono tanto immagazzinate in organi specifici: piuttosto siamo particolarmente abili a nasconderle nei meandri ed accessi più remoti. Ma dove concretamente? ... e dai con questo "territorio"!PiuttostoAncora sulle connessioni al territorio.

E' più facile svuotare i magazzini a livello fisico o a livello spirituale?

Abbiamo riempito di tossine prima i magazzini fisici o prima quelli a livello spirituale?

Dove sono concretamente i magazzino a livello psichico? Dove sono concretamente i magazzini a livello spirituale?
Guardacaso questa centrale l'abbiamo proprio nella zona del cuore

 

 

La coppia non è la soluzione. La coppia è opportunità in continuo movimento.

10.37 Il Cancro. Introduzione.

Il mondo occidentale industrializzato vive una vera epidemia di cancro. I dati attuali indicano che uno ogni due nordamericani potrebbe sviluppare untumore maligno in qualche momento della propria vita. Soltanto negli USA vengono diagnosticati, annualmente, circa un milionecinquecentomila nuovi casi.

Sei ammalati su dieci moriranno in cinque anni. Oggi una ogni quattro morti è da attribuire al cancro. Le cause di morte per cancro sono seconde solo che alle morti dovute a malattie cardiovascolari. Malgrado la spesa astronomica nelle multiple ricerche per trovare una cura a questa malattia, soprattutto negli ultimi trent’anni, niente è cambiato per quanto riguarda il tasso di crescita progressivo d’incidenza e mortalità di questa “malattia della civilizzazione”. I numeri sono scoraggianti e, in realtà, stiamo perdendo questa strana guerra. Il terribile ed implacabile nemico continua ad avanzare.

La questione primordiale è che questa lotta titanica si svolge nel campo di battaglia sbagliato: il dovere di tutti i soggetti coinvolti non dev’essere soltanto cercare la cura di questa malattia o il trattamento delle sue conseguenze ma, prima di tutto, la necessaria prevenzione.

Diventa imperativo il ridirezionamento della lotta per un’azione efficace di educazione di massa di tutta la popolazione, evidenziando le vere cause del problema. Tale radicale e necessario cambiamento di approccio incontra una forte opposizione e disinteressamento dalla maggior parte delle organizzazioni di ricerca medica, giacchè sono sponsorizzate e molto influenzate da potenti industrie, i cui interessi fondamentali sono i profitti economici – poco conta la salute ed il benessere dell’umanità. Quasi tutti gli enti che sponsorizzano la ricerca sono attratti dalla prospettiva di nuovi e redditizi farmaci e macchinari. Sperimenti di terapia ad alta tecnologia, in grado di generare molti guadagni agli enti di ricerca e alle aziende che li sponsorizzano, .sono effettuati al posto di un necessario lavoro di prevenzione che promuova l’aumento della consapevolezza della comunità verso un’imprescindibile trasformazione nello stile di vita, cercando l’eliminazione dei tanti fattori causali.

La terapeutica per il trattamento del cancro è ammalata di cancro !

Interventi di chirurgia, chemioterapia e radioterapia, malgrado il loro innegabile e necessario valore, non sono molto di più chedei provvedimenti palliativi impiegati davanti ad un processo di malattia già instaurata.

Nessuna di queste risorse avrà il poteredi salvare tante vite quanto i cambiamenti correttamente apportati nello stile di vita quotidiano e soprattutto nelle abitudini alimentari.

Gli organi e tessuti che compongono il corpo umano sono costituiti da circa 70 trilioni di cellule. Nella superficie di ognuna di queste cellule si trova la membrana, il cervello della cellula, dove sono prese tutte le decisioni in tempo reale ed in interdipendenza con tutte le altre cellule dell’organo e dell’organismo.

Le informazioni viaggiano al’interno del corpo umano alle velocità di360.000 chilometri al secondo servendosi del “primo vascular system”, validato in Corea a Seul nel 2009 e chiamato in occidente, da quei pochi medici che lo conoscono,“quarto sistema vascolare del corpo umano”.(ndr: gli altri sistemi sono quello arterio-venoso, linfatico e nervoso). Altre informazioni viaggiano sotto forma di onde scalari nel DNA e nell’acqua con meccanismi e modalità per la maggior parte ancora sconosciuta.

Tutto ciò che la cellula necessita o produce è determinato dal programma trasmesso attraverso la membrana che seleziona ed organizza le informazioni che entrano in relazione con i dati trascritti nei cromosomi che, formati dai geni, determinano la caratteristica e la funzione della cellula.

Tali geni sono formati da molecole di DNA.

Il cancro è il risultato cumulativo dello stress causato da eventi biologici che ci hanno sorpreso e che abbiamo vissuto con paura, oltre che vissuti in solitudine e continuamente a lungo rimuginati. Tutto questo in un corpo caratterizzato da una costante carenza di energia, il più delle volte dovuta a multiple esposizioni quotidiane a sostanze carcinogenetiche, originate principalmente dall’industria chimica e dall’ambiente, che colpiscono e danneggiano il DNA delle cellule normali, trasformando l’ambiente vitale di queste cellule da una situazione pressoché permanente di acidosi , ipossia (carenza di ossigeno ) nonché da un sistema immunitario praticamente spento..

Sono cellule che presentano il loro programma di DNA alterato, con un comportamento egoista e individualista e senza alcun senso di organizzazione. Perdono le loro funzioni specifiche e smettono di agire nell’insieme organico. Rispondono ad ordini del nostro cervello che tendono ad altri obiettivi biologici, tutti in relazione al personale modo di pensare alla persona colpita dalla malattia.

In certe condizioni , a seconda del tipo di conflitto e del tessuto coinvolto, queste cellule possono crescere rapidamente e senza limiti, invadendo tessuti ed organi e potendo distruggere tutto il sistema. Queste cellule anomale chiamate cancerose sono costantemente create nel nostro organismo, si calcola una media di quattro al giorno. Normalmente tali cellule devono essere distrutte dalle accorte cellule bianche di difesa del sistema immunitario. L’occorrenza di difetti in quest’importante meccanismo di protezione, è una delle cause che rende possibile la crescita esagerata delle cellule cancerose, generando un tumore maligno.

Il sistema immunitario è la prima e l’ultima difesa contro tutti i tipi di cancro:

identifica e distrugge carcinogeni prima che possano alterare il DNA.

Oltre a proteggere le cellule dall’attacco di queste pericolose sostanze, protegge inoltre le molecole riparatrici del DNA, disponendo di un arsenale vario di armi diattacco per adempiere a tale importantissimo scopo.

Milioni di cellule circolano nel torrente sanguigno e fuori di esso, con il compito specifico e permanente di uccidere le cellule anomale cancerose. Riconoscono le cellule intruse e danno luogo ad una battaglia mortale nella quale o le cellule maligne sono distrutte o tutto il corpo potrà essere distrutto.

Il sistema immunitario perlustra tutti gli angoli del corpo in una costante e silente ricerca di situazioni di anormalità.

Quando incontra delle cellule disubbidienti, passa ad accerchiarle e distruggerle con i linfociti, le importantissime cellule bianche di difesa. Siamo protetti da un efficiente esercito, sempre in guardia, pronto ad entrare in azione.

I linfociti B fabbricano anticorpi che attaccano e distruggono le cellule che formano il tumore. I diversi tipi dilinfociti T sono specificatamente programmati per uccidere le cellule cancerose. I linfociti fabbricano anche sostanze chimiche antitumorali, come l’interferone e le interleuchine, che sono veleni mortali per le cellule cancerose. Mantenere la salute e l’integrità del Sistema Immunitario è di cruciale importanza per la prevenzione del cancro.

La tappa più importante nell’orientamento dei malati è l’identificazione ed eliminazione dei principali fattori di immunosoppressione che interferiscono nella risposta del Sistema Immunitario. Se proteggeremo adeguatamente tale sistema di difesa, certamente esso ci proteggerà in forma appropriata. La comparsa di un tumore maligno è un segnale evidente che il sistema immunitario è indebolito e che presenta una difesa deficitaria, incapace di contenere l’invasore. Quando ciò avviene, il fattore importante non è tanto la forza dell’invasore, bensì soprattutto la debolezza del difensore.

E’ primaria responsabilità di ogni individuo il potenziamento dell’efficacia di azione del sistema immunitario. E’ nelle nostre mani il funzionamento dell’immunità, sopprimendo o stimolando la sua potenza.

La dieta alimentare attuale è strettamente legata a più del 50% di tutti i casi di cancro. Molti alimenti contengono carcinogeni aggiunti o risultanti di preparazioni inadeguate.

L’alimentazione industrializzata è inoltre molto deficitaria di nutrienti essenziali che sarebbero in grado di proteggerci contro la manifestazione del cancro.Gli alimenti possono proteggerci contro la generazione, la crescita e la disseminazione del cancro.

Molti alimenti specifici sono ripieni di sostanze con il potere di combattere lo sviluppo del cancro quando vengono correttamente preparati.

La dieta alimentare può essere la principale causa del cancro ma altrettanto può e dev’essere la principale arma di combattimento, giacchè può soggiogare tale malattia.

Dalla prima cellula mutante fino alla comparsa di un tumore, possono trascorrere alcune decadi. Alcuni componenti della dieta alimentare possono bloccare l’inizio e l’evoluzione di tale processo patologico, evitando soprattutto la violazione genetica delle cellule.

I nutrienti contenuti negli alimenti possono prevenire la trasformazione del tessuto da sano a canceroso, .eliminando carcinogeni o riparando le cellule e possono intervenire anche quando il processo è già stato iniziato.

Tali sostanze possono impedire anche l’occorrenza delle metastasi o la disseminazione del cancro.

L’uso medicinale degli alimenti può, come minimo, migliorare di molto la qualità della vita, contribuendo a ridurre la causa della sofferenza e la sua durata.

Dagli anni 70, il rapporto tra il cancro e la dieta è continuamente dimostrato dalla comunità scientifica. Anche nei casi in cui le caratteristiche genetiche e lo stile di vita siano predisponenti alla malattia, una dieta adeguata può migliorare i meccanismi di difesa organica.

L’antidoto alimentare contro il cancro è associato, in modo consistente, alla verdura, agli ortaggi e alla frutta: quanto più grande sarà il consumo di tali componenti nella dieta, più ridotte saranno le probabilità della comparsa di un cancro.

Per quelli che li consumano in grande quantità, la probabilità di sviluppare un cancro è 50% minore rispetto a quelli che li consumano in poca quantità. L’ideale è l’ingestione minima di due tipi di frutta e tre tipi di verdura e ortaggi al giorno.

Studi recenti hanno dimostrato che bassi livelli nel sangue di vitamina C, A e carotene – rispecchiando un consumo insufficiente di frutta, verdura e ortaggi , sono stati associati agli indici di morti provocati da tutti i tipi di cancro. Quando i livelli di consumo di tali nutrienti sono stati aumentati, sono scesi di ben40% i valori d’incidenza del cancro.

Soggetti con alti livelli di acido folico e licopene, che si trovano soprattutto negli ortaggi verdi e nel pomodoro, sono molto meno vulnerabili a tutti i tipi di cancro.

Nell’aglio e nella cipolla sono stati identificati più di trenta anticarcinogenetici con il potere di bloccare l’evoluzione della malattia.

La foglia verde degli ortaggi possiede straordinari poteri di protezione e lotta contro la maggioranza dei tumori, in funzione del suo alto contenuto di carotene, vitamina C e acido folico.Quanto più scuro sarà il colorito verde della foglia, maggiore sarà il numero degli agenti inibitori del cancro.

Il betacarotene, precursore della vitamina A, oltre a prevenire può aiutare molto a combattere il cancro.

Stimola fortemente la produzione delle cellule immunitarie, specialmente le cellule CD4 e NK, .e del fattore di necrosi tumorale da parte dei macrofagi, oltre a potenziare l’azione dell’interferone, componenti questi che attuano distruggendo le cellule tumorali. Tali componenti possiedono un’azione tossica diretta sulle cellule maligne simile all’azione della chemioterapia, riducendo di molto la loro proliferazione, soprattutto nel carcinoma.

Il broccolo è un insieme spettacolare di agenti di contrasto al cancro, come il betacarotene, la vitamina C, il glutatione, la quercitina ecc.

Assieme al cappuccio e al germe di grano, svolge una forte attività antiestrogenica, accelerando il metabolismo, eliminando eccessi e, in questo modo, prevenendo la crescita di tumori maligni, soprattutto della mammella, ovaio ed endometrio. Il pomodoropuò essere una buona arma contro il cancro, grazie all’alto contenuto di licopene, che è un pigmento che li conferisce il colorito rosso. Il licopene è un betacarotene da due a cinque volte più potente nella lotta contro il cancro. Il suo assorbimento nel pomodoro cotto è maggiore che non in quello crudo.

L’ anguria possiede anche una grande concentrazione di quest’importante pigmento.

La soia ( solo quella biologica!) , specialmente il tofu o formaggio di soia, possiede un forte potenziale anticancerogeno. Oltre all’azione antiestrogenica, la soia è ricca di saponine e inibitori della proteasi, che bloccano o ritardano lo sviluppo del cancro. I giapponesi, che presentano una bassa incidenza di cancro, consumano cinque volte più soia rispetto all’uomo occidentale: 400 mg al dì, contro circa 80 mg in occidente.

Un studio condotto durante 17 anni in Giappone dall’Instituto di Oncologia Preventiva, su 265.118 adulti, ha mostrato che i grandi consumatori di carne sono molto più vulnerabili al cancro, soprattutto se fumano e non consumano quotidianamente verdura di colore verde e giallo.

Alcuni componenti dell’aglio, come l’alicina, sono tossici nei confronti delle cellule maligne. Componenti sulfuree dell’aglio aumentano l’attività anticancerogena dei macrofagi e linfociti T, distruttori di cellule cancerogene. Aumentano inoltre la produzione e la potenza delle cellule NK, in grado di combattere il cancro esistente, potenziando l’attività immunitaria. L’aglio svolge inoltre una potente azione antibiotica.

L’olio di pesce Omega 3 ha dimostrato il potere di ridurre la dimensionee la disseminazione dei tumori maligni negli animali, sopprimendo la crescita di cellule precancerose e bloccando il dislocamento delle cellule cancerose, prevenendo metastasi e specialmente il cancro alla mammella.

I funghi sono stati da sempre utilizzati dalla medicina orientale come stimolanti dell’immunità. Soprattutto il fungo shiitake, che agisce attivando i linfociti che attaccano direttamente il cancro.

IlFungo del Sole, scoperto nel 1965 aPiedade, a 200 km della città di San Paolo, in Brasile, ha dimostrato forte azione immunitaria: stimola la produzione delle cellule bianche del sangue, i linfociti T e B, le cellule NK e i macrofagi.

Lo yogurt, fresco e magro, aumenta l’efficacia dell’azione delle cellule immunitarie, con forte capacità anticancerogena. Aumenta la performance delle cellule bianche, neutrofili e linfociti T, B e cellule NK, in prima linea nella lotta al cancro, raddoppiando la loro potenza. Può aumentare fino a cinque volte la produzione dell’interferone, attivando così l’azione delle cellule NK. Non vanno consumati più di due vasetti al giorno.

Il midollo osseo, la milza e i gangli linfatici sono essenziali per la produzione dei globuli bianchi del sangue, principali soldati dell’esercito di difesa. Producono circa un milionecinquecentomila leucociti al secondo.

E’ necessario il costante apporto di vitamine e minerali per mantenere continuamente la grande produzione di tali cellule. La carenza di questi importanti nutrienti nella dieta alimentare può ridurre la produzione delle cellule del sistema immunitario.

La conoscenza di tali avvenimenti non è recente nella storia della medicina:

un importante esempio di questa affermazione è il caso dell’eminentemedico C. Moermann, nato in Olanda nel 1893, dove è considerato una leggenda. Ha vissuto più di 90 anni e ha dedicato più di 55 anni alla pratica della medicina. Il dottore Moermann aveva la convinzione che le persone in buone condizioni di salute potevano riprendersi dal cancro, al passo che le altre , in cattivo stato di salute, soccombono con facilità a tale malattia.

Le persone che presentano una buona vitalità organica possono combattere la malattia con maggiore efficienza e la vitalità di un ammalato può essere fortemente stimolata da una dieta scelta con criterio. La terapia del dott. Moermann consiglia l’ingestione di grandi quantità di frutta e verdura, ricche di vitamine e sali minerali: alimenti strettamente integrali, con un alto tenore di fibra.

Faceva anche molte restrizioni agli alimenti nocivi e di bassa qualità nutrizionale.

Basava il trattamento e la cura di questa malattia nel rafforzamento delle difese organiche. Nel 1985 lui ha celebrato 55 anni di pratica terapeutica.

Soltanto a gennaio del 1987, dopo un approfondito studio, il Ministero della Sanità ha confermato il potere di cura della dieta del dott. Moermann, applicata a pazienti con il cancro. Un riconoscimento ufficiale dopo quasi 50 anni di lotta.

Il caso del dottor Gerson , come di altri molti medici, presentano fortissime analogie.

La verità è che, nella pratica della scienza medica attuale, sono in gioco fortissimi interessi economici e finanziari dell’industria farmaceutica e dell’industria di apparecchiature mediche, aziende che sono completamente interessate nella manutenzione del redditizio e promettente affare della lotta alle malattie croniche come il cancro.

Terapeutiche che cercano di sviluppare pratiche di stimolo dei nostri meccanismi di difesa e promozione di una consapevolezza individuale vengono ignorate dai mercanti della malattia.

Lo sviluppo di pratiche naturali di autocura, che riducano l’utilizzo dei costosi farmaci di sintesi e dei sofisticati macchinari ospedalieri avrà come effetto la riduzione del profitto di queste aziende o degli “scienzati” che difendono i loro interessi.


... Il corso è composto da 50 capitoli ed è in fase di pubblicazione.

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